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Portami con te. Antologia di poesia amorosa dalle Origini alla contemporaneità
La storia della lirica d'amore è esemplificata da questa piccola antologia di componimenti dei più grandi poeti della letteratura italiana: dalle origini siciliane, attraverso Dante, Petrarca, Boiardo, Ariosto e altri nomi illustri, fino a Pascoli, Gozzano, Montale e alla contemporaneità. Fil rouge della raccolta sono: il desiderio, la passione, l'alienazione, l'angoscia della perdita, il senso del peccato, cioè i sentimenti che, con poche eccezioni, caratterizzano la poesia occidentale e anche la moderna canzone d'autore (Battisti, Guccini, De André e altri). La vasta selezione dei testi raccolti in questa silloge si propone di rendere un'idea della varietà della fenomenologia amorosa, del «vario stile», direbbe Petrarca, del regno d'Amore. -
Il concetto di contemporaneo tra filosofia e scienze. Da Croce a Prigogine
Questo volume disegna un percorso che, in sette tappe, attraversa la storia del pensiero filosofico e scientifico del Novecento con lo scopo di indagare possibilità diverse di declinare il medesimo concetto: il contemporaneo. Disegnato in tal senso, l’itinerario della riflessione prende avvio dalla prospettiva filosofica, attraverso lo storicismo di Croce e la logica transazionale di Dewey; prosegue con l’approccio scientifico, ripensando il concetto di tempo in Einstein e l’ordinamento della realtà secondo Heisenberg; si conclude con il punto di vista epistemologico, con la riflessione sull’organizzazione della vita in Morin, con la teoria dell’autopoiesi di Maturana e, infine, con la contemporaneità del divenire di uomo e natura in Prigogine. -
Maria Malibran. Vita straordinaria di una diva
Questo è il racconto della vita di una diva, di una straordinaria interprete del teatro ottocentesco. Una storia vera, appassionante però come un romanzo. Maria Malibran (1808-1836), voce prodigiosa, celebrata dalle maggiori personalità del tempo, fu una donna audace e impegnata, dal carattere controverso e volitivo che non le impedì di essere anche un esempio di generosa umanità. Un'infanzia sofferta, un matrimonio sciagurato, una parabola gloriosa culminata con una morte tragica e prematura dai contorni poco chiari. La Malibran ha consumato la sua breve esistenza raccogliendo una fama senza precedenti, incantando le platee, suscitando manifestazioni di fanatismo che, per la prima volta nella storia della musica, raggiunsero forme di isteria collettiva simili a quelle delle moderne popstar. -
L' osso, l'anima
A distanza di quasi sessant'anni dalla sua prima uscita, torna uno dei libri di poesie più significativi del secondo Novecento: L'osso, l'anima di Bartolo Cattafi. Vertice indiscusso della poesia cattafiana, L'osso, l'anima - ha scritto a suo tempo Giovanni Raboni -, sfiora, «in continua tensione con l'inconoscibile e l'ineffabile, i limiti stessi della comunicazione». Il lettore si troverà così di fronte allo stile inconfondibile di Cattafi, fatto di metafore allarmate, immagini inquietanti e chiuse taglienti, in un percorso esistenziale segnato da una profonda religiosità. Con questa nuova ristampa, attesa ormai da anni, si dà inoltre il via alle celebrazioni per il centenario della nascita di Cattafi. -
Frà Filippo Lippi. Canzoniere di Lucrezia Buti. Testo spagnolo a fronte. Ediz. bilingue
Nelle pagine del Canzoniere, prima raccolta di Vicente Quirarte integralmente tradotta in italiano, il poeta anima il famoso artista del Quattrocento Filippo Lippi facendogli trascendere la sua dimensione umana, religiosa e soprattutto pittorica in un discorso amoroso che si colloca sulla scia del petrarchismo e dei tradizionali canzonieri italiani, ma con il rinnovamento del modernismo messicano. Quirarte infonde in questa raccolta la dimensione della battaglia, sia essa d'amore, contro la morte o tra profano e divino, che assume la forma delle gesta e delle parole del famoso pittore, nella cornice di Firenze e delle rive dell'Arno. Negli ardenti sonetti rivolti all'amata, Filippo Lippi abbatte, grazie ai versi di Quirarte, le mura delle norme religiose e il silenzio dei secoli: la passione d'amore plana vitale su oceani e continenti, librandosi oltre i confini delle tele per cui aveva posato Lucrezia Buti e immortalando l'eternità di una storia muta che finora aveva vissuto soltanto nella pittura. -
L' opera poetica. Testo inglese a fronte
L'opera poetica di Thomas Gray è qui proposta in una veste rinnovata e inedita, con una nuova traduzione corredata di un corposo apparato critico. I testi, complessivamente quarantuno, sono raccolti in tre sezioni e ciascuno è corredato da un apparato di note e da una breve introduzione che ne riassume il contenuto, ne indica la data di stesura definitiva e riferisce delle scelte metriche adottate nella versione italiana. Uno strumento indispensabile per chi desideri accostarsi a questo autore, scoprirlo o riscoprirlo e comprenderlo a fondo. -
La filosofia e l'impegno civile di Maurizio Mori. Quarant'anni di bioetica in Italia
Il volume è un omaggio che colleghi e amici di Maurizio Mori hanno voluto dedicare allo studioso e all'organizzatore culturale che si è prodigato per la discussione sulle questioni della bioetica negli ultimi quarant'anni. Essi non raccontano solo quarant'anni di bioetica in Italia ma anche alcune questioni decisive sulle quali si è giocata la storia culturale e politica della nazione. La bioetica, sorta come una nuova disciplina a cavallo tra la filosofia, il diritto, la medicina e le scienze biologiche, si è imposta come un motore di cambiamento culturale profondo della società italiana. Nel libro sono raccolti gli interventi di filosofi, medici, scienziati, giuristi, politici e di testimoni che hanno incontrato Maurizio Mori nella sua instancabile attività e che hanno contribuito a disegnare il panorama della discussione bioetica in Italia. Nella prima parte gli autori e le autrici dei saggi entrano direttamente nel merito delle posizioni difese da Mori, nella seconda si confrontano con alcuni dei suoi temi, dalle questioni giuridiche a quelle filosofiche e bioetiche a testimonianza della capacità che Mori ha avuto di tessere un filo teorico continuo e cumulativo e insieme di rispondere alle sollecitazioni della società italiana, attorno ai grandi temi e ai casi civili che hanno fatto la storia della bioetica nel nostro paese, intrecciando la dimensione filosofica e bioetica con quella giuridica e culturale più ampia. -
Ala spazzina
"Ala spazzina"""" è il romanzo di una Teoria. Il protagonista è un artista affiancato da un'infelicità ubiquitaria giustificata da una logica che lo giudica con severità. Ha preteso troppo dall'Arte che gli ha nutrito l'Io fino a farlo deflagrare, allora è stata accusata incapace di non sapere riscattare l'inquietudine che ha provocato. Quella persona ha la certezza di patire il costante tormento proprio del genio - è convinto di essere tale - e, in questa coscienza esaltante di sé, concepisce la Teoria draconiana che lo autorizza a cassare i modi dell'Arte, ma è quella stessa Teoria a schiavizzarlo. La presenza sottomessa di un angelo custode sui generis che gli ha garantito protezione non serve a evitare concatenati quanto disastrosi eventi. La cronaca è battuta da incessanti raffiche di possesso e dall'assoluta dedizione al Principio inesorabile che ha brutalmente condizionato quel genio il quale, imperterrito, continua a condannare gli artisti sottomessi alla Bellezza. Lo sventurato protagonista, privato della rassicurante irrilevanza del mondo, potrà toccare con mano cosa sia una rovina, occorre quel dolore per rovistare dentro il cuore della gente che potrebbe addirittura sembrare amabile e, perché no, comprare dei quadri. Quel desiderio fa i conti con l'Improbabilità che vira all'autodistruzione, nega ogni afflato relativo all'Arte che viene consegnata al Nulla. Vale soltanto la scommessa di riappropriazione della roba nella cassettiera, i disegni che testimoniano quella dannazione voluta dalla spietata Teoria di cui il genio senza nome - nel libro non viene rivelato - è vittima. Solo il possesso di quelle carte lo appagherà. Chi l'ha conosciuto ha rifiutato quell'ossessione che l'ha reso unico, ma intollerabile: solo il suo angelo-femmina, dalle ali spropositate che spazzano in terra, e che brilla per fascino e irresistibile attrazione carnale, ha saputo leggere la mappa labirintica della sua mente. Gli è rimasta alle calcagna nella speranza di recuperarlo anche dopo aver subìto la massima umiliazione per un angelo: le erano state mozzate le ali. Alla fine, intuirà che nella cancellazione è la salvezza: come se fosse del tutto avvezza alla malvagità deliberata di un piromane, dà alle fiamme tutti i segni che avevano dato fama al suo protetto: occorre la cenere di un rogo per consegnare alla salvifica dimenticanza il profilo dell'artista tanto amato. La metastoria è chiusa a chiave, condannata a se stessa, a dispetto del criterio che ci piomba addosso e che pretende il buonsenso di una chiusa: è stato mostrato un nodo che non deve essere sciolto." -
Anthony e il gargoyle. Ediz. a colori
Parigi è una città fatata dove possono succedere le cose più straordinarie, se solo si ha il coraggio di abbandonarsi a un po' di mistero. Anthony non ha paura, è curioso e pieno di fiducia e la sua generosità viene ricompensata con la più speciale e insolita delle amicizie. Un'avventura da seguire passo dopo passo, anzi, pietra dopo pietra... Il nuovo silent book illustrato da Maya Kastelic, dopo il successo de Il bambino e la soffitta. Età di lettura: da 5 anni. -
Il visibile parlare. Cento voci contemporanee per la «Commedia» di Dante «Purgatorio»
Sui fianchi di una montagna immensa, che si erge sulle acque di un mondo disabitato, si alternano gemiti, preghiere, confessioni, pianti, silenzi, improvvise grida di gioia. E su quelle medesime balze e cornici si susseguono adesso le voci di poetesse, critici musicali, registi teatrali, traduttori, artisti visivi. Trentatré protagonisti della cultura italiana proseguono l'avventura del primo Commento Collettivo alla Commedia di Dante, dedicata in questo secondo volume alla dolorosa e struggente ricomposizione dell'anima e dei rapporti umani del ""Purgatorio"""". Le spiagge di Manfredi e Catone, le muraglie di fuoco e i giardini edenici vengono ripercorsi con gli occhi della mistica islamica, della street-art, della psicologia, della parodia televisiva. Il """"visibile parlare"""" dell'amore che si fa strada nel dolore si incarna ancora una volta nei linguaggi delle nostre esperienze contemporanee, la voce della più grande opera in lingua italiana diventa ancora una volta uno spazio nel quale incontrarsi oggi. Un viaggio che fonde erudizione e sperimentalismo e si inerpica in una vertiginosa ed elusiva clinica dell'anima, un'edizione della """"Commedia"""" nata dal desiderio di fare poesia, filosofia, arte, cantando nel fuoco che tormenta e purifica le nostre inquietudini, domande e speranze. Una mano tesa dal passato della nostra lingua e cultura che ci sfida a camminare oggi. Siamo disposti a stringerla, e salire, circondati da rocce aguzze, fiamme parlanti, angeli, fino a incontrare ciò che più temiamo e desideriamo?"" -
Memoria operativa-L'amore in procedura di emergenza. Testo originale a fronte
"Memoria operativa"""" (Pami?c operacyjna, 2017) e """"L'amore in procedura di emergenza"""" (Milo?c w trybie awaryjnym, 2019) sono, in ordine temporale, le ultime raccolte poetiche di Ewa Lipska, qui introdotte da una breve premessa dell'autrice. Proseguendo nella linea del suo lungo percorso artistico, con il linguaggio disincantato ed essenziale che le è proprio, la poetessa affronta in queste cinquanta liriche i temi della solitudine, della morte, dell'amore, del ricordo e della nostalgia intessuti in una trama di paradossi, analogie e metafore surreali. Il suo stile originale e sobrio - cifra irripetibile della poetica lipskiana - è caratterizzato da repentini capovolgimenti semantici che suscitano nel lettore disorientamento e stupore perché svincolati dal senso comune e da nessi logici evidenti. Le raffinate immagini poetiche creano un'atmosfera inedita e affascinante, disegnando una mappa di riferimenti inusuali che trasmettono un diverso ordine della realtà, solo in apparenza incongruente." -
Giornale critico della filosofia italiana (1920-2020)
"Il «Giornale critico della filosofia italiana» ha compiuto cento anni. Raccontare la storia della rivista fondata nel 1920 da Giovanni Gentile e ancora oggi presente sulla scena filosofica non è un compito facile. Un secolo di vita che si è intrecciato con la storia reale, con i suoi eventi drammatici e le sue svolte, non può essere racchiuso in un fascicolo monografico che nutra l'ambizione, certamente eccessiva, di ricostruirne analiticamente le vicende. Tuttavia ai collaboratori delle pagine che seguono è sembrato opportuno sondare alcuni momenti di un percorso così lungo, mettendo a fuoco come il «Giornale critico della filosofia italiana» abbia affrontato - in contesti diversi e talvolta diversissimi - l'evoluzione della tradizione filosofica. Dal pensiero antico e medievale all'età del Rinascimento, dalla prima modernità sino al Novecento, tenendo uno sguardo privilegiato sulla filosofia italiana con le sue vie anche tortuose dispiegate attraverso i secoli: questi alcuni dei nodi cruciali, ricorrenti con peso differente, con ritmi non scanditi in maniera regolare, persino con assenze e chiusure che hanno pesato. D'altra parte storia della filosofia e filosofia si sono sempre intrecciate tra loro, seppure in modi diversi, secondo un equilibrio instabile e più prossimo ora all'uno ora all'altro termine di un rapporto che non è mai stato reciso del tutto. Ecco perché ripercorrere alcuni momenti della storia del «Giornale» è parsa la maniera migliore per onorarne la lunga vita, senza per questo dare spazio a celebrazioni formali o a una ricostruzione globale che pretendesse di rintracciare il senso ultimo di un'esperienza così variegata. Dai suoi primi passi agli anni più recenti, attraverso sette serie e sotto la direzione di figure diverse - da Giovanni Gentile e Ugo Spirito a Eugenio Ga-rin - che hanno lasciato la loro impronta inconfondibile sui suoi fascicoli, la rivista appartiene stabilmente alla nostra cultura filosofica. Sono mutati i programmi, i metodi di indagine, i campi della ricerca storiografica e le intersezioni con la storia non solo della filosofia; ma cento anni rappresentano un'età venerabile e il «Giornale critico della filosofia italiana» ha conosciuto la buona sorte di continuare ad arrivare ai suoi lettori. Ci auguriamo che possa farlo ancora a lungo."""" (dalla premessa di Massimo Ferrari)" -
Studi danteschi. Vol. 85: A Michele Barbi per il centenario della fondazione della rivista (1920-2020).
Diretti al loro inizio da Michele Barbi, poi da Mario Casella, Gianfranco Contini e Francesco Mazzoni, sono di fatto divenuti, cessato nel 1923 il «Bullettino della Società Dantesca Italiana», organo ufficiale della Società Dantesca Italiana che ne cura l'aspetto scientifico. Altre riviste dantesche, tutte utili e importanti, si sono aggiunte in Italia e all'estero a incrementare con diverse aperture di campo la fortuna di Dante ai tempi nostri, ma gli «Studi Danteschi» sono rimasti fedeli a quanto ebbe a scrivere nel 1920 Michele Barbi, enunciando ""i nostri propositi"""": apertura a qualsivoglia scuola, purché conduca all'accertamento di fatti e contribuisca con le proprie indagini a provare una verità; approfondimento dello studio della cultura medievale e, di riflesso, del pensiero dantesco e della cultura che fu di Dante, muovendo dalle varie opere per giungere, storicizzando, alla globalità della Divina Commedia. Una rubrica espressamente dedicata alle Notizie della Società segnala anche eventi di carattere dantesco promossi da altri istituti, utile documentazione a illustrare termini e modi dell'odierno dantismo."" -
Nuova storia contemporanea (2021). Vol. 2
Quadrimestrale di studi storici e politici sull'età contemporanea. -
Quaderno delle presenze
Con Quaderno delle presenze Paolo Maccari aggiunge un cospicuo capitolo a una vicenda poetica iniziata più di vent'anni fa. Come nei suoi libri più recenti, anche in questo suo nuovo lavoro l'autore persegue una pronuncia naturale e priva di facili effetti, all'interno di una ricerca che ha, sul piano dello stile, una ricca galleria di eventi verbali sorvegliatissimi. Attraverso ritratti e autoritratti, episodi in poesia e in prosa, Maccari tenta una restituzione insieme pudica e commossa del trascorrere delle stagioni, annotando le presenze e le assenze che in modi sempre originali, e intercambiabili, segnano la vita di ognuno di noi. Prefazione di Gian Mario Villalta. -
Spinoza nella cultura del Novecento. Percorsi attraverso la letteratura e le arti. Atti del convegno (Urbino 21, 28 maggio-4 giugno 2021)
I saggi raccolti in questo volume si propongono di mettere a fuoco in che modo, nel variegato panorama culturale del Novecento, la presenza del pensiero, dell’opera e della vicenda umana di Spinoza abbia inciso nella composizione di un testo letterario o poetico, o sull’ispirazione di una creazione artistica, sia questa di tipo pittorico, teatrale o cinematografico. L’intento che accomuna i contributi qui presentati è quello di indagare quanto risulti profonda, in sostanza, la ricezione (diretta o indiretta) del pensiero dell’autore da parte di letterati, artisti, poeti del XX secolo. -
Dieci poeti per Carlo Betocchi
Nonostante un giudizio storiografico al di sotto degli effettivi meriti, Carlo Betocchi è stato senza dubbio uno dei maggiori poeti del Novecento italiano. Come rinverdirne il ricordo di poeta maiuscolo rimasto un po' in ombra, come attivarsi a favore di una sensibile revisione del 'caso' in grado di riportare all'attenzione dei lettori un'opera in versi così alta e ispirata? A suo tempo Pasolini, un poeta, confessò in un suo articolo di aver trovato una poesia di Betocchi bella fino alle lacrime. Proprio a poeti, a dieci notevoli poeti di oggi diversissimi tra loro ma tutti insigniti nel corso degli anni del ""Premio Carlo Betocchi-Città di Firenze"""", Marco Marchi ha offerto l'occasione di ritrovarsi uniti a testimoniare a favore del grande poeta: testimoniare fraternamente e compattamente con loro testi e con la personalissima scelta della loro poesia betocchiana più amata. Ne è nata una piccola antologia di poesia contemporanea, italiana e non, e insieme un'inedita e collettiva 'antologia di autori' di Betocchi, con dieci testi controfirmati che lasciano cogliere in controluce l'immagine di chi li ha di volta in volta prescelti, obbedendo alla propria poetica e ad essa naturalmente accordandosi. Ecco così, a festeggiare l'autore di Realtà vince il sogno, L'estate di San Martino e le Poesie del Sabato, una qualificatissima schiera di poeti odierni composta da Mariella Bettarini, Franco Buffoni, Milo De Angelis, Eugenio De Signoribus, Luis García Montero, Durs Grünbein, Valerio Magrelli, Giacomo Trinci, Patrizia Valduga e Jean-Charles Vegliante."" -
I musei civici archeologici della Toscana
"Nell’estate del 2021 le Gallerie degli Uffizi hanno organizzato un ciclo di incontri dedicati ai Musei Civici Archeologici della Toscana, nel cui ambito i direttori e i custodi di questo incredibile patrimonio descrissero a un pubblico affascinato, appena uscito dalle clausure imposte dal Covid, l’inaspettata ricchezza di luoghi così vicini eppure così poco noti ai cliché del turismo toscano. È stata un’autentica sorpresa, a cominciare dal sottoscritto, scoprire che località come Montopoli, Dicomano, Campi Bisenzio o Piombino, nomi che poco o nulla dicono all’industria del turismo di massa, custodissero collezioni archeologiche che nulla hanno da invidiare alle più celebri raccolte statunitensi o europee. Credo, però, che sia stata una sorpresa non meno grande per il nostro pubblico apprendere che anche mete ben note al Grand Tour turistico toscano, come San Gimignano, Volterra e Cortona, fossero ancora in grado di offrire qualcosa di non scontato e al riparo dal main stream turistico di quelle magnifiche cittadine. Sono convinto, infatti, che proprio partendo dalle sale, purtroppo spesso così vuote, di questi musei civici sia possibile ripercorrere la millenaria storia di quelle terre, osservando da un punto di vista del tutto nuovo città e paesi che eravamo convinti non ci riservassero più sorprese. Quel ciclo di conferenze (e questo splendido libro che ne è il risultato) è un ulteriore, importante, tassello di una politica di valorizzazione del territorio che le Gallerie degli Uffizi possiedono come parte integrante del proprio DNA. Sin dalla fine del XIX secolo, opere provenienti dai depositi degli Uffizi presero la via di chiese, conventi ed edifici pubblici toscani e italiani, quasi a dare concreta attuazione a quella “restituzione al popolo” del patrimonio artistico mediceo voluta dall’Elettrice Palatina. In anni più recenti, le Gallerie hanno sempre avuto ben chiaro questo compito, perseguito con le iniziative legate al “museo diffuso”, promosse negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso da Antonio Paolucci, e che, da ultimo, hanno assunto forma strutturata e capillare con il progetto “Uffizi diffusi”. Sono sempre stato convinto, infatti, che fosse una politica culturale giusta e illuminata “spendere” la fama che la nostra Istituzione ha a livello planetario per restituire a quei luoghi e musei della nostra regione, sorprendentemente ancor oggi da qualcuno definiti “minori”, la visibilità e la notorietà che meritano, con la speranza di poter contribuire in questo modo alla nascita di un turismo più maturo e consapevole nell’interesse di Firenze e di tutta la Toscana"""". Introduzione di Eike Schmidt." -
Nuova storia contemporanea (2021). Vol. 3: Giovanni Gentile. Filosofia e politica.
Fondata nel 1997, è la prima rivista italiana di studi contemporaneistici che abbia un elevato livello scientifico e una circolazione ampia oltre i confini del ristretto mondo accademico. Richiamandosi idealmente al magistero storiografico di Renzo De Felice, si presenta come una rivista di impostazione liberale nell'accezione più ampia del termine, aliena da ogni tipo di ostracismo preconcetto e solo preoccupata della serietà e della scientificità, formale e sostanziale, dei contributi ospitati nelle sue pagine. Attenta al dibattito storiografico italiano e internazionale, «Nuova Storia Contemporanea» spazia nella scelta di temi e argomenti su orizzonti senza frontiere nella prospettiva di una sprovincializzazione della ricerca. La rivista è diretta da Francesco Perfetti, affiancato da un Comitato scientifico internazionale del quale fanno parte studiosi autorevoli di estrazione culturale e di formazione metodologica diverse. In pochi anni «Nuova Storia Contemporanea» si è imposta come la più diffusa e tra le più autorevoli riviste storiche italiane ed è diventata vivace protagonista del dibattito storiografico e culturale italiano e internazionale. -
Tutti i racconti
"Tutti i racconti"""" di Guglielmo Forni Rosa raccoglie tredici racconti lunghi o romanzi brevi apparsi negli ultimi quindici anni e ora ripubblicati in stesura definitiva. Nell'avvincente mondo narrativo di Forni Rosa trovano posto avventure, fantasie, periferie inconsuete del mondo, traiettorie esistenziali di anime consapevoli e inquiete, ansiose di trascendenza e di salvezza, sensibili e straniate, in una cartografia dell'anima contemporanea che si muove tra realismo e mistero, con una felicità di rappresentazione concreta che porta in sé, nascosta e insistente, una radice speculativa e una domanda di senso. Sperimentando, con gusto meticoloso del particolare, una varietà di scenari geografici e di generi narrativi dal noir alla fantascienza, in questi racconti Forni Rosa studia il profilo dei suoi memorabili antieroi per sondare la materia strana e impalpabile di cui è fatta la nostra vita, sospesa tra liberazione e conformismo, tra riscatto e apocalisse. Introduzione di Alberto Bertoni."