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Contro i ladri di libri. Maledizioni & anatemi
Il furto dei libri ha rappresentato nella storia sempre un rischio per qualsiasi biblioteca o libreria. Per questo motivo proprio per proteggere i libri da ladri e malintenzionati in tutte le epoche, oltre alle solite precauzioni (chiavi, armadi ecc.) sono stati escogitati metodi più inusuali come il ricorso ad anatemi e maledizioni. Alcune di queste, venate da una sottile ironia oppure latrici di neppure tanto velate minacce, sono state raccolte in questo libro che rappresenta per il tema e l'argomento un vero e proprio unicum editoriale. Con una nota di Edoardo R. Barbieri. -
Il bianco della luna
Quando un poeta si antologizza non fa soltanto una scelta delle sue poesie più riuscite o conosciute, ma si impegna a fornire al lettore le coordinate di un percorso che nel tempo ha assunto la forma di un dialogo col proprio mondo interiore e con la realtà che lo circonda. È il caso di questo volume di Nino De Vita. «L'opera di De Vita sta in equilibrio tra la parola e il sottinteso, tra il detto e il taciuto. La discrezione con cui narra e illumina, svela e pudicamente allude, è il suo segreto. Mestiere, sì, ma anche necessità antropologica. Tutto è infinitamente complesso e intrecciato, tutto si tiene nel teatro del mondo, in cui ognuno svolge la propria scena, impersona la propria parte. E lui, il poeta, appare intento alla decifrazione, mentre fila il vasto intreccio di queste vite prese all'amo della necessità e della pena, una pena universale» - Daniele Piccini, La LetturaDe Vita propone una selezione personale e al tempo stesso esemplare, partendo dalla prima raccolta, Fosse Chiti, per arrivare fino alla più recente, Tiatru, concludendo con una scelta di inediti che anticipa la direzione attuale della sua poesia. ""Il bianco della luna"""" schiude le porte a una visione del mondo che nasce da uno dei suoi tanti ombelichi: per il poeta la contrada siciliana di Cutusìo, il cui lessico dialettale permea l'opera, che diventa così lo scrigno di parole altrimenti a rischio di perdersi senza memoria. Prefazione di Emanuele Trevi."" -
I fiaschi
Usciti in forma quasi clandestina, ""I fiaschi"""" di Francesco Targhetta sono diventati negli anni un libro di culto, l'atto di nascita. In tanti si sono riconosciuti in questa straniante collezione di bevute e fallimenti (secondo il doppio significato del titolo), autodenigrazioni e slanci di rivolta, raccontati con amara quanto coinvolgente ironia. Il libro torna ora arricchito di un'ampia sezione inedita, che illumina di luce nuova l'intera raccolta. Prefazione di Raoul Bruni."" -
Inediti sulla morte e l’immortalità
«Il difficile non è concepire l’immortalità, ma la morte»: così, in un quadernetto di appunti risalenti agli anni 1909-1910, mai consegnato alle stampe, Gentile annotava il suo turbamento circa quelle che possono essere annoverate tra le questioni più decisive dell’attualismo. Decisive non tanto perché particolarmente ricorrenti – la prima trattazione sistematica dedicata al tema della morte e dell’immortalità non vedrà la luce che nel 1916 –, bensì per il carattere profondamente controverso che le contraddistingue. Ed è proprio per la «difficoltà e astruseria di questo problema», come lo definisce nel 1920, che il filosofo vi si impegnò, privatamente, più di quanto non si potrebbe forse presagire considerando esclusivamente i suoi scritti editi. Alla serie di appunti volti a perlustrare i concetti di morte e immortalità si è ritenuto opportuno affiancarne, inoltre, degli altri che, concernenti il valore dell’“individuo”, la natura del “carattere”, o, ancora, il “concetto di filosofia definitiva”, occorrono ad approfondire, secondo un altro rispetto, il senso della medesima inquietudine speculativa. La pubblicazione di questo tomo, pertanto, si propone di consegnare al lettore un ulteriore strumento ermeneutico, che, collaterale ma non secondario, consenta l’accesso ad uno dei temi più incisivi nello sviluppo dell’attualismo: la meditatio mortis. -
Admirabile commercium. La divinizzazione nei padri della Chiesa
"Admirabile commercium"""" è la formula che i padri della chiesa idearono per sintetizzare il cuore del messaggio cristiano, ovvero lo 'scambio miracoloso' tra il divino e l'umano, per cui Dio assunse la natura umana, affinché l'essere umano potesse divinizzarsi. Uno scambio ben impari, tutto a vantaggio dell'umanità e realizzato solo per amore e per grazia. A partire da Ireneo di Lione, la 'formula dello scambio' è divenuta, nei primi secoli, la carta d'identità dei cristiani. È forse giunto il tempo di rivalutarla. Oggi che i tratti 'transumanisti' di immortalità e onnipotenza vengono invocati con particolar prepotenza, il recupero del concetto cristiano di 'divinizzazione' è la preziosa risposta della teologia al desiderio più profondo che abita da sempre l'animo umano. Come è da intendere questa divinizzazione? A quale realtà allude? Nessuno può rispondere a questi interrogativi meglio dei padri della chiesa greci e latini, di cui questo libro offre, per la prima volta nella pubblicistica italiana, una ricognizione globale. Prefazione di Giuseppe Lorizio." -
Due minuti con Paul McCartney
Un pallone, un cane, un Beatle, due studenti tedeschi che studiano a Londra e sette ragazze a Regent's Park il giorno in cui la canzone Getting better viene registrata per l'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. Un avvenimento insignificante raccontato in 66 versioni. Un gioco divertente, con prospettive che cambiano e belle varianti, un ventaglio colorato di stili e tonalità, di composizioni letterarie e giochi di parole. Un libro da regalare a persone intelligenti, soprattutto ai fans dei Beatles, agli amanti del calcio, agli amanti della letteratura, agli insegnanti di lingua e in special modo ai docenti di tedesco. -
Autunno in Sardegna
Il volume raccoglie tre testi, “San Pietro”, “Serpentara” e “Autunno in Sardegna”, uniti da un filo rosso agli scritti dedicati alla Prima guerra mondiale che hanno reso famoso Ernst Jünger. Egli approda in Sardegna animato da quella stessa volontà di rinnovarsi interiormente tramite la fuga da una civiltà moderna “lontana dalla terra” che lo aveva condotto sui campi di battaglia. Certo, Jünger è un testimone del suo tempo troppo lucido per non accorgersi che la Sardegna è un microcosmo arcaico prossimo al tramonto, in cui si vanno già moltiplicando i segni della modernità e dunque dell’“annessione alla tecnica planetaria”. Tuttavia, l’Isola offre ancora la possibilità di aprirsi un varco verso la pienezza di vita della natura: Sardinia sive natura, si potrebbe quindi dire, dato che l’Isola è vissuta come un tripudio di forme e colori in cui si manifestano la potenza e la fecondità di una natura risacralizzata nel segno dell’immagine archetipica della Grande Madre. Uomini e fiere perdono, così, sotto gli occhi di Jünger, contorni netti per prendere parte ai “ludi bellici ed amorosi di partner animali nel sogno della vita”. -
Le poesie. Nuova ediz.
La seconda edizione, riveduta e accresciuta di questo volume che integra definitivamente l'opera poetica di Margherita Guidacci, riunisce con cura filologica e bio-bibliografica l'intero corpus poetico della poetessa fiorentina: dalle acerbe ma già personali Prime del 1939-40, maturate nell'ambiente ""ermetico"""" di formazione, al folgorante esordio del 1946 con La sabbia e l'angelo, alla tragica """"discesa agli Inferi"""" di Neurosuite (1970) e all'epifania amorosa dell'Inno alla gioia (1983), fino al postumo e testamentario Anelli del tempo (1993). Dall'arco cinquantennale delle raccolte e delle molte """"disperse"""" ritrovate e riunite, balza con singolare e scolpita coerenza una delle figure più alte e limpide del nostro Novecento poetico, intrisa di vaste e profonde consonanze europee (Guidacci fu traduttrice empatica ed eclettica, soprattutto dai prediletti Donne, Dickinson ed Eliot, ma anche da Guillén e da poeti slavi e cinesi). Si staglia qui con assolutezza la voce oggettiva, austera e tenera a un tempo, di una """"Sibilla"""" classica e cristiana, dall'ethos intimamente civile e religioso ma non confessionale né omologabile a ortodossie ideologiche o letterarie, fedele solo alla sua """"crescita"""" interiore e cosmica."" -
Che cosa hai fatto?
«La scuola elementare stava finendo e in tutti quegli anni non sono riuscito a sapere dove se ne era andata Adriana. Il Perù era espropriato e a Tacna c'erano caserme dappertutto e i militari tiravano fuori carri armati e mitragliatrici in occasione delle Feste Nazionali, e la gente era impressionata perché mancava solo che mostrassero una versione locale della bomba atomica. Lo stesso prete direttore della scuola che aveva smerdato Hitler rimaneva a bocca aperta davanti a un simile equipaggiamento militare e sicuramente diceva dentro di sé: Padre nostro che sei nei cieli, fa' che non ci sia guerra qui sulla terra». L'amicizia tra un gruppo di compagni di scuola e la storia d'amore di Tito e Adriana, nata nell'infanzia e in continua evoluzione, s'intreccia con la storia della violenza politica vissuta in Perù negli anni dalla dittatura di Velasco ai primi anni del governo Fujimori. Tra incontri e separazioni, dall'infanzia fino all'età adulta, le varie vicende che s'intrecciano diventano emblematiche della storia del Perù. -
Ultima frontiera. Diario, incontri, testimonianze
Nell'orizzonte contemporaneo, appare significativa la testimonianza di questi scritti di Giovanni Cerri, ""Ultima frontiera"""". In un connotato diaristico, divenuto sempre più raro, vive la """"voce"""" dei ricordi, dei volti, dei momenti esistenziali, delle figure dell'esistere: richiami all'adolescenza, le prime immagini dell'arte nello studio del padre, conoscenze di personaggi testimoniali, incontri con artisti. In una scrittura aperta, esplorativa, emergono due tematiche in una singolare originalità: la periferia come corrispettivo della solitudine dell'anima; lo sguardo senza tempo nell'inconscio, in ciò che abbiamo amato, in ciò che non è accaduto."" -
L' ombra dell'altro gemelli
Quito, a cavallo del secolo e del millennio, sotto il dominio del segno dei gemelli. Tutto sembra crollare, franare, disgregarsi, nella vita di Bruno, un pittore cinquantenne che ha perduto la fede nell'arte e negli ideali della gioventù. Per salvarsi, per salvare quel che resta, tenta di costituire una Fondazione, coinvolgendo AleXandra, la sua amante che ama senza passione. Dopo che anche questo espediente naufraga, deluso dal fratello, Renato, imprenditore di successo ma discusso, che non ha risposto al suo appello di aiuto, decide infine di 'optare per il Male', come gli suggerisce l'altra voce del suo intimo gemello, e ricattare lo stesso Renato. E seguiranno poi un omicidio e il ritorno di un grande amore. Senza redenzione possibile, Bruno si dibatte sullo sfondo di una società spietata, neoliberista, ingorda, dove gli artisti non hanno più ragione di essere e di esistere. Dove il mercante prevale e dove l'unico territorio intatto e inviolabile pare essere il passato. Per Bruno, questo strampalato, grottesco, struggente Zuckermann latinoamericano, l'idillio del passato è una valle vista dall'alto di un pianoro, sull'orlo di un precipizio, illuminata dalla luce obliqua del crepuscolo, ""la luce dei cervi""""."" -
Bestie fuori
Florián, giovane agronomo, arriva a La Guillermina, una tenuta isolata in una valle della provincia argentina, per fare dei prelievi di particolari pidocchi delle piante. Sin dal suo arrivo e dall'incontro con le poche persone che vivono lì, si accorge che quello è un luogo avvolto nei misteri, in cui il tempo sembra essersi fermato, che lo costringeranno a vivere delle esperienze inaspettate che metteranno alla prova il suo stesso io. In un ambiente popolato da solitudine, ricordi, natura ostile, presenze oscure, sospetti, ma anche da tanta bellezza, le domande che piano piano attanagliano il protagonista avvolgono il lettore per diventare interrogativi esistenziali. Attraverso il racconto diretto, l'Autore gioca in maniera sottile tra gli opposti della vita, in un susseguirsi di emozioni e stati d'animo che vanno dalla tensione alla voglia di pace. ""Bestie fuori"""" è un libro avvolto nelle tempeste della vita con cui ognuno ha avuto a che fare."" -
Vite in vetrina. L'immagine degli scrittori dal 1800 a oggi
Che cosa ammira il pubblico in un autore che reputa importante? La sua opera? La sua vita? E quale relazione si immagina che esista fra le due? Oggi il valore attribuito a un'opera letteraria dipende sempre meno da criteri estetici, difficili da stabilire nel mondo globalizzato, e sempre più da fattori extra letterari, che si condensano nella figura pubblica interpretata da ciascun autore. Alle aspettative dei lettori si può venire incontro solo incarnando certe ""idee di scrittore"""" che si sono sedimentate nell'immaginario collettivo da duecento anni a questa parte. Alla loro realizzazione individuale contribuiscono l'immagine di sé che l'autore produce attraverso le sue opere, quella con cui si presenta al pubblico attraverso i mass-media e gli incontri dal vivo, quella generata dalla critica, quella che i suoi ammiratori fanno circolare, e il rapporto di tutte queste con la sua vita reale. L'immagine pubblica è una costruzione a cui gli autori lavorano con attenzione, enfatizzando ciò che serve al proprio scopo e occultando ciò che lo contraddice. Una volta fissata nel pubblico, l'immagine si riverbera sull'autore che l'ha prodotta, condizionandone le strategie di autopromozione e le scelte creative, sulle quali agiranno inevitabilmente le aspettative dei lettori. Per essere fruitori consapevoli della letteratura occorre mettere a confronto queste fiction, alcune presentate dai loro autori come tali, altre no. Lo scopo di questo libro non è produrre del gossip biografico, né tornare sulla vecchia questione del rapporto arte-vita, né fare del moralismo sui lati di sé che gli scrittori hanno occultato o falsificato, quanto cogliere le ragioni di tali manipolazioni e dei meccanismi che regolano la fortuna in campo letterario, influendo in modo decisivo sul senso, la valutazione e la fama delle opere."" -
Filosofia e letteratura in età moderna e contemporanea. Incontri, dialoghi confluenze. Atti del convegno (Urbino 7-9 Maggio 2019)
Il presente volume indaga il rapporto tra filosofia e letteratura in una prospettiva storica, attraverso ricerche puntuali su casi specifici di 'incontri, dialoghi, confluenze' tra i due ambiti. Spaziando dal Rinascimento al Novecento, i contributi si concentrano su singoli autori o singoli testi filosofici e letterari, esaminando la presenza di figure, opere e tematiche della storia del pensiero filosofico nei testi letterari o, viceversa, mostrando come nelle sue molteplici forme - dal mito al poema, dal dialogo alla confessione - la letteratura sia stata per la filosofia una fonte di ispirazione, un interlocutore costante e spesso un alleato prezioso. Dal complesso delle singole analisi emerge la natura multiforme e problematica di un rapporto fecondo, che impedisce ogni interpretazione in termini estremi e radicali, si tratti della assoluta opposizione o della totale assimilazione. Un rapporto, piuttosto, di reciproca irriducibilità e tuttavia ricco di chiaroscuri, privo di una netta linea di demarcazione, da sempre alimentato dal dialogo, dalla condivisione di stili e contenuti, dalla sinergia nell'impegno sociale e politico. -
Chi sono io? ko'ham. Le filosofie più luminose dell'India
Prendendo le mosse dalla domanda ""Chi sono io?"""", in sanscrito ko'ham, si è cercato di offrire al lettore la concezione dell'Assoluto, del mondo e, soprattutto, dell'essere umano fornita dalle visioni filosofiche cruciali fiorite nell'India antica e classica nell'arco di più di un millennio di storia. Vale a dire, seguendo l'ordine progressivo del testo: le idee-chiave rintracciabili nelle Upani?ad; i capisaldi del buddhismo antico; le visioni dei sistemi s??khya, yoga e ved?nta non-duale; la sintesi presente nella Bhagavadg?t?; il tantrismo nel suo momento culminante, ossia il supremo-non-dualismo riconducibile al cosiddetto ?ivaismo del Kââ?mïïr; e, infine, le interpretazioni del """"corpo yogico"""" elaborate negli ambienti del cosiddetto yoga tantrico e dello hat?t?hayoga (con particolare riferimento al tema dei cakra, ivi affrontato per mezzo del celebre ?at?t?cakranir?pa?a, ossia un testo attribuito a P?r?âânanda Giri contenente la mappatura di base del """"corpo yogico"""" che negli ultimi secoli ha riscosso maggiore successo all'interno del subcontinente indiano e in occidente). L'intero lavoro, in definitiva, si propone di evidenziare, anche per mezzo di prospetti illustrativi, le connessioni e i principi di dipendenza, troppo spesso trascurati o fraintesi, sottesi a queste mirabili e sempiterne dottrine."" -
Vita e letteratura di Paolina Leopardi
Paolina Leopardi (1800-1869), la dimenticata ""sorella"""", condusse per molti anni una vita triste e malinconica, ma riuscì in tarda età a spezzare le catene che la costringevano nel palazzo di famiglia e a """"volare via"""" per vivere la sua «stagion lieta». Per la prima volta e su basi rigorosamente scientifiche se ne ricostruisce l'esistenza attraverso documenti e lettere perlopiù inediti, rintracciati negli Archivi e Biblioteche di tutta Italia, con il risultato di ricomporre nei minimi dettagli la figura e il pensiero di questa donna poco ricordata, ma fuori del comune e di alto spessore culturale. Soprattutto se ne ricostruisce l'attività intellettuale, l'aspetto forse più importante, e più trascurato, che dà ragione di quegli aggettivi «colta e forte», con i quali il famoso fratello l'aveva definita. Due destini, quello di Giacomo e di Paolina, che si intrecciano inevitabilmente, con risvolti mai indagati come in questo libro; in particolare, oltre la partecipazione della """"sorella"""" all'esperienza intellettuale del poeta, emerge il loro difficile rapporto con i genitori, con gli altri fratelli, con i parenti, con la società recanatese. Ne risulta così il quadro di una vita e di un'epoca, sullo sfondo della storia della nobile famiglia di uno dei più straordinari protagonisti dell'Ottocento culturale europeo."" -
Federica Montseny. Una anarchica al governo della Salute
Il libro è la biografia, unica in Italia, di una protagonista della Storia che vanta il primato d'essere stata la prima donna in Europa a far parte del governo di uno Stato: Federica Montseny (1905-1994), anarchica militante e ministra della sanità e dell'assistenza sociale nel governo della Spagna Repubblicana durante il primo biennio della guerra civile (1936-1937). La sua esperienza è narrata attraverso le premesse culturali, la crescita intellettuale, la partecipazione alla lotta, l'opera assistenziale e sanitaria svolta in un periodo difficile e ci offre uno spunto di riflessione su argomenti di viva attualità ancora oggi. -
Soft power e l'arte della diplomazia culturale
Castellini traccia il percorso evolutivo della diplomazia culturale nell'ambito delle politiche di Soft Power, ricostruendo come gli Stati abbiano utilizzato lo scambio di idee, informazioni e arte per sviluppare la propria capacità di attrazione su altri membri della comunità internazionale, influenzandone il comportamento senza ricorrere a strumenti diretti di pressione militare o economica. Nel corso dei secoli, diverse nazioni hanno compreso l'importanza di ""esportare"""" il proprio patrimonio culturale per consolidare il proprio ruolo geopolitico. Tra questi gli Stati Uniti, ad esempio, quando hanno consapevolmente costruito a fini politici una propria narrazione culturale sul terreno internazionale durante la guerra fredda, utilizzando la musica jazz come strumento di propaganda americana in Unione Sovietica, o quando le opere di Pollock e di altri espressionisti astratti assursero a manifesto globale di libertà e democrazia. Soft Power analizza a fondo questo ed altri momenti della storia della diplomazia culturale messa in opera dai principali attori della scena internazionale, offrendo una nuova chiave di lettura con cui analizzarne i rapporti nei diversi ambiti della cultura, in particolare le arti visive, la musica e il cinema. Il libro si conclude discutendo l'azione che i diversi """"caratteri culturali"""" nazionali hanno svolto nell'influenzare le scelte di gestione e comunicazione politica e mediatica dell'attuale emergenza pandemica. Il saggio di Castellini sollecita efficacemente la riflessione su come il nostro Paese possa riconquistare il ruolo di riferimento culturale mondiale che ha avuto in diversi momenti della propria storia ed è una piacevole passeggiata di rilettura e scoperta attraverso episodi della storia contemporanea che sono inscritte nella nostra memoria di lettori di giornali o spettatori di TG."" -
Le cose più belle. Nuova ediz.
Le Lettere di Caterina da Siena costituiscono una presenza precoce e costante nella vita e nelle opere di Federigo Tozzi, quasi un ideale livre de chevet che ne accompagna lo stesso passaggio dal giovanile laicismo anarco-socialista al contraddittorio cattolicesimo, aspro e problematico, della maturità. Modernamente, nella grande conterranea lo scrittore riverbera soprattutto la propria insaziata ansia di conoscenza. «Santa Caterina - scrive Tozzi - ci sbarazza di tutto ciò che ci impedisce di giungere al nostro io più profondo». Ed è proprio nell'ottica di una riproposizione senza schemi eruditi o facili ideologismi del Medioevo cristiano e 'primitivo', che nel 1918 Tozzi sintetizza in un esile, straordinario libretto il monumentale corpus delle lettere cateriniane «per chi non ha tempo né voglia di leggerlo da cima a fondo». Le cose più belle di Santa Caterina da Siena è così un documento indispensabile per comprendere appieno la potenza di intuizione e la colta complessità novecentesca dello scrittore senese. Ma è anche un modo per avvicinarsi con un percorso originale a una delle esperienze più radicali e affascinanti della letteratura mistico-religiosa occidentale. Introduzione di Marco Marchi. -
Le segrete cose. Cento voci contemporanee per la «Commedia» di Dante. Inferno
Ogni grande opera letteraria è uno spazio nel quale incontrarsi, muoversi, scovare specchi che rivelano qualcosa del nostro stesso volto, nessi con parole, immagini e opere lontane nello spazio e nel tempo. È questa l'ambizione della presente edizione della Commedia, nata online sulla rivista «L'Indiscreto» e che, a settecento anni dalla morte del più grande poeta italiano, ha deciso di celebrarlo con un grande commento collettivo, coinvolgendo altrettante personalità del mondo della cultura quanti sono i canti danteschi. Un vasto progetto che fonde la tradizione alta e antica dell'esegesi pubblica, che risale fino a Boccaccio nella stessa Firenze medievale, con le nuove possibilità della divulgazione culturale in rete. A farci varcare la soglia sinistra dell'Inferno, a riconsegnarci sotto luce nuova Beatrice e Farinata, Ugolino e Satana sono stavolta fumettiste, registe cinematografiche, narratori pulp, filologi, studiose di folklore e filosofi, linguiste e scrittori fantasy. I diavoli di Malebolge incontrano la comicità cinematografica, i suicidi si riflettono nella lama di Mishima, i traditori della patria assumono una nuova prospettiva ribaltata. Ancora una volta, la forza di quel primo verso dantesco si palesa in tutta la sua inquietante e commovente verità. Questo è il cammino della nostra vita, di tutti e ciascuno, ieri come oggi.