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La lunga marcia. Dalla dinastia Manciù a Mao. La Rivoluzione cinese raccontata dal leggendario comandante dell'Esercito Popolare di Liberazione
Da una serie di conversazioni con il leggendario comandante dell'Esercito popolare di liberazione cinese, la giornalista americana Agnes Smedley ha ricostruito la vita e i tempi di Chu Teh, dal crollo della dinastia Manciù alla vittoria della rivoluzione cinese. Se la Cina contemporanea appare molto differente da quella immaginata dal suo fondatore. Mao, è tuttavia indubitabile che l'espansione impressionante di questo Paese debba molto, moltissimo, allo shock culturale della Rivoluzione che ha abbattutto un impero antico e millenario, immobile e che mai sarebbe stato in grado di adeguarsi a un mondo come quello contemporaneo. Chu Teh racconta nel libro questo epocale mutamento, con le parole e i ricordi di un grande, entusiasta, protagonista, ma anche con un po' di nostaglia nei riguardi di un'infanzia e di una prima giovinezza legata a un'epoca spazzata via dagli sconvolgimenti del Novecento. -
La malattia come autoguarigione. Per una medicina olistica e una nuova visione dell'uomo
Per la medicina è un'impostazione insolita quella di considerare le malattie come prestazioni creative, al pari di un'opera d'arte, L'Io del paziente è visto più come la vittima di una sofferenza fisica a lui estranea che non come un partecipante attivo a quest'opera. Eppure le malattie fisiche rappresentano spesso un tentativo di riparare un'offesa psichica, di compensare una perdita interiore o di risolvere un conflitto inconscio. Dieter Beck cerca di dimostrare che la malattia somatica non è un evento assurdo, da far scomparire al più presto con manipolazioni chimiche e chirurgiche, bensì l'espressione di una lotta ricca di senso per il ristabilimento psichico e fisico. Vengono poste in primo piano le capacità sintetiche dell'Io e le tendenze creative dei Sé, che mettono la malattia fisica al servizio dell'autoguarigione. Le particolarità di questa concezione della malattia sta nella valutazione positiva data alla sofferenza fisica, vista invece di solito come un fastidioso incidente, un'aggressione che va solo sconfitta e mai ascoltata. -
L' accumulazione del capitale
Il capitalismo internazionale non può non generare, prima o poi, ""un periodo di catastrofi"""". Si comprende quanto sia più che mai attuale quest'affermazione che costituisce la tesi di fondo de """"L'accumulazione del capitale"""", il principale testo di teoria economica di Rosa Luxemburg, pubblicato a Berlino nel 1913. L'opera è stata scritta per superare una contraddizione logica insita nella spiegazione dell'accumulazione capitalistica data da K. Marx. Nella società capitalistica """"pura"""" (cioè composta soltanto di capitalisti e di lavoratori) considerata da Marx, il processo di """"riproduzione allargata"""" (accumulazione) si rivela impossibile: i capitalisti non sono in grado di investire i loro risparmi, dal momento che non possono realizzare il plusvalore destinato alla capitalizzazione a causa della mancanza di acquirenti. Infatti, l'espansione dei consumi da parte della stessa classe capitalistica deve considerarsi incompatibile con l'accumulazione; e l'aumento naturale della popolazione, di per sé, non dà origine a una domanda """"effettiva"""". La tesi di Rosa Luxemburg è che per lo sviluppo del capitale sia assolutamente necessario l'imperialismo, inteso come fase di concorrenza acuta e senza limiti tra i capitalismi nazionali."" -
La crisi della civiltà
"Noi viviamo in un mondo ossessionato. E lo sappiamo"""". Con queste parole si apre il volume """"La crisi della civiltà"""", in cui la pacatezza dei toni, confusa da alcuni con disinvoltura professorale, non cela la drammaticità della denuncia delle immani tragedie che gli uomini del Novecento stavano per affrontare di lì a poco. Una realtà incalzante scopre il senso di """"decadimento"""", che coinvolge quanto fino ad allora era stato possibile considerare saldo e sacro: """"Verità e umanità, ragione e diritto"""". L'opera ha rappresentato un grido d'allarme lanciato da uno studioso di fama internazionale per ricordare il valore irrinunciabile della libertà e della dignità umana. Tanto più che rispetto ad altri scritti della cosiddetta """"letteratura della crisi"""", Huizinga mantiene ferma la fiducia in una prospettiva europea e internazionalista capace di coniugare il recupero di istanze morali e sociali, al ripristino di saldi e tradizionali principi liberali. Niente potrà l'intervento di forze esterne come la chiesa, il partito, la scuola, lo stato, per gettare le basi rinnovate di una civiltà che ha bisogno invece di un habitus spirituale integralmente nuovo. In luogo di una politica fondata sull'egoismo, ci si attende piuttosto una regolazione dei rapporti """"sulla base di una larga comprensione internazionale, di un vicendevole riconoscimento dei desideri legittimi, del rispetto del diritto e dell'interesse altrui." -
Sociologia della vita quotidiana
Una riflessione segnata dalla profonda diffidenza verso ogni forma di assunto dogmatico, un'utopia razionale che vuole aprirsi al futuro e accettare la modernità. Questa è la profonda convinzione di Àgnes Heller. Una filosofia ""radicale"""", cioè una forma di politica che si ammanta di un abito filosofico: """"per principio, ogni filosofia è radicale. Lo è perché opponendosi al pensiero ordinario, ci indica che quanto crediamo vero non lo è affatto, e ciò che riteniamo giusto è solo un'opinione"""". """"Sociologia della vita quotidiana"""" è una delle sue opere principali: la Heller afferma che i """"bisogni"""" sono il punto di avvio per capire le trasformazioni sociali. La filosofa, infatti, non deve più partire dalla stratificazione sociale, poiché """"i bisogni umani non possono essere stratificati"""". In contrasto con la tradizione filosofica moderna, che ha origine in Kant, secondo cui i bisogni sono quantificabili, la Heller sostiene che i bisogni dell'uomo possono essere divisi in due categorie. Da una parte vi sono i bisogni alienanti, che riguardano il possesso di beni, soldi e potere. Essi hanno una natura quantitativa, che non lascia mai appagati. Dall'altra vi sono i bisogni che attengono alla più intima radice dell'uomo. E, per questo motivo, la Heller li chiama bisogni """"radicali"""". Essi riguardano l'introspezione, l'amicizia, l'amore, la convivialità ed il gioco. La loro natura non è quantitativa ma qualitativa: ciò che conta è la loro profondità, non la loro estensione."" -
Ero un kamikaze. I cavalieri del vento divino
Ryuji Nagatsuka è stato uno dei pochi piloti kamikaze scampati alla morte. Per uno scherzo del destino. Il maltempo che ritarda la missione decisiva, poi il ferimento grave durante un combattimento aereo, e infine la resa dell'imperatore ascoltata alla radio durante la convalescenza fanno si che la morte lo accarezzi soltanto, senza mai portarlo via con sé. In questo libro lascia il lungo racconto della sua vita da kamikaze. Tra il '42 e il '45, nonostante i combattimenti in corso, i successi e gli insuccessi alterni, i giapponesi cominciano a realizzare l'idea fino ad allora impensabile: l'impossibilità della vittoria finale, il vuoto profondo e buio della perdita, della sconfitta nonostante tutto. Una consapevolezza a vari livelli, dalle alte gerarchie all'imperatore, e via via fino all'ultimo comandante, capitano, tenente, sergente, soldato, marinaio, meccanico, aviatore, istruttore. La strategia kamikaze si innesta precisamente qui: nell'intuizione di non poter trionfare e nella scelta disperata di ritardare il crollo dell'impero con operazioni e missioni che rasentano l'assurdo, tanto inefficaci sul piano dei risultati quanto improbabili sul piano della tattica. ""Ero un kamikaze"""" è una testimonianza unica per comprendere quegli aviatori così determinati e disperati da sacrificare la loro vita per un gesto eroico in nome del loro Paese, del loro imperatore."" -
Biopolitica: prospettiva globale per governare la vita
Sempre più spesso, si parla di biopolitica. Molte volte, però, senza sapere che tale concetto trova la sua origine e il suo significato nella bioetica. È opportuno far chiarezza su questo aspetto fondamentale, onde evitare interpretazioni improprie ed utilizzi scorretti. Soprattutto, da parte di chi già la riduce miseramente a una nuova ""tendenza"""" della politica contemporanea. La biopolitica non è una moda, il cui """"costume"""" va indossato per dimostrare di essere al passo con i tempi. Al contrario, è una prospettiva pratica di """"fare politica"""" sulle questioni della vita umana che mira a coinvolgere tutti. Alla luce di questa esigenza, è necessario seguire un percorso espositivo finalizzato a definire la biopolitica e a individuare importanti aspetti per la sua piena comprensione. Tra questi, in maniera particolare, vanno segnalati: la crisi etica della politica e le interconnessioni tra globalizzazione, poteri, democrazia e diritti umani. In questo modo, si avrà una visione più vasta e attualizzata della politica, così da far emergere che la politica stessa riguarda ogni persona umana: sia nel suo senso generale, sia in quello particolare della biopolitica."" -
Vertebrae
Sullo sfondo delle elezioni politiche francesi, si muovono strani e inquietanti personaggi. Accese manifestazioni si susseguono e la destra estrema sembra avanzare. In questo clima teso e instabile, un investigatore viene incaricato di scoprire se le morti filmate in una misteriosa pellicola, di parecchi anni prima, siano reali o frutto della finzione. Ma una nuova serie di delitti sembra in qualche modo collegata a quelle morti. -
Formazione, università e ricerca in Europa, America, Asia, Africa e Oceania. Riforme, progetti innovativi e sistemi a confronto nei cinque continenti
Il libro focalizza la sua analisi sulla formazione, la scuola, l'università e la ricerca in numerosi stati dell'Europa, America, Asia, Africa e Oceania, nelle loro diverse matrici storiche, culturali, linguistiche, economiche, politiche, antropologiche e sociologiche. La formazione si trova al centro di una crisi che investe tutte le componenti della società: dai valori ai comportamenti, dalle strutture politiche ed economiche ai mezzi di produzione e al mercato del lavoro. Ogni paese ha riformato o sta progressivamente riformando secondo progetti innovativi il proprio sistema di istruzione per adattarlo alle condizioni di una società in costante trasformazione tecnologica e scientifica. In questo orizzonte, un'analisi differenziata e comparata dei sistemi educativi ha assunto una funzione decisiva e profondamente significativa per la ricerca. -
Persona, famiglia e vita
"Con abnegazione, molte famiglie vivono nella loro patria l'ideale cristiano fra non poche difficoltà, che minacciano la solidità dell'amore coniugale, la paternità responsabile e l'armonia e la stabilità dei focolari domestici. Non saranno mai sufficienti gli sforzi che si compiranno per sviluppare una pastorale familiare vigorosa, che inviti le persone a scoprire la bellezza della vocazione al matrimonio cristiano, a difendere la vita umana dal suo concepimento fino al suo termine naturale e a costruire famiglie in cui si educhino i figli all'amore per la verità del Vangelo e ai saldi valori umani"""". (Benedetto XVI)." -
Il mito dell'uomo perfetto. Le origini culturali della mentalità eugenetica
Le pratiche eugenetiche furono messe in atto solo dagli scienziati di Hitler? L'ottimismo positivista e le organizzazioni statuali liberal-democratiche dell'Ottocento furono davvero così immuni dal controllo eugenetico della popolazione? E oggi a chi tocca migliorare la vita? Quel compito di ricercare l'uomo perfetto, che prima era toccato a politiche di Stato o alla mano di dittatori, ora chi lo svolge e perché? L'""eliminazione dei difettosi"""", che da Galton è passata a politiche di """"igiene pubblica"""" e poi alla tragedia nazista, come e dove avviene oggi? La risposta a tali domande è possibile se si considera l'eugenetica attraverso un approccio antropologico, ovvero analizzando nei vari ambiti storico-culturali quella visione riduttivista e biologista dell'essere umano che caratterizza l'eugenetica. Visione, profondamente svilente, che riduce l'essere umano al suo patrimonio genetico e che questa ricerca intende descrivere a partire dalle sue origini culturali, dimostrando che l'eugenetica è presente anche nel mondo contemporaneo sottoforma di mentalità, per poi mostrarne le gravi conseguenze sull'individuo e sulla società, con particolare riferimento al mondo della Bioetica."" -
Pio XII e la bioetica
Potrebbe sembrare alquanto strano accostare in un titolo un Pontefice della prima metà del XX secolo con una scienza tanto nuova quanto dibattuta ed attuale come la bioetica. Il rapporto tra Pio XII e la bioetica è almeno duplice. Da una parte, i temi che il Papa tratta rientrano a pieno diritto tra le tematiche ""classiche"""" di questa disciplina. Ma non è soltanto perché Pio XII parla di temi come aborto ed eutanasia che si può fare questo accostamento: è evidente il tentativo del Papa di utilizzare un metodo nuovo nell'approcciare queste tematiche, un metodo che, pur comprendendole, si distacca dalle singole discipline della Teologia Morale, del Diritto e della stessa Scienza positiva."" -
Vivere insieme. Organismi e simbiosi
Sino a qualche anno fa, la simbiosi veniva considerata come una simpatica ma secondaria eccezione. In seguito, essa si è invece rivelata come un fenomeno generale della biologia e dell'ecologia. Inoltre, al di là delle scienze naturali, la simbiosi ha contagiato molte altre discipline, al punto di poterla considerare come una categoria della contemporaneità. Il presente volume, dedicato alle simbiosi biologiche, intende fornire una panoramica adeguata a mostrare le sue varie ramificazioni. Dopo aver chiarito il lessico fondamentale e la classificazione delle simbiosi, vengono trattati i loro rapporti con i temi classici della biologia, dal genoma al nesso tra struttura e funzione, dalla regolazione fisiologica ai cicli vitali. Ampio spazio è riservato all'evoluzione delle simbiosi e al suo impatto su biodiversità ed ecosistemi. Infine, il testo esamina l'influenza della simbiosi sulla biologia teorica, e varie estensioni interdisciplinari del concetto. Da questa rassegna emerge il grande potenziale scientifico e culturale delle simbiosi, un campo di ricerca sempre più vivace e fecondo. -
La critica alla metodologia sentenziale in Gualtiero di San Vittore
Il ""Contra quatuor labyrinthos Franciae"""", redatto tra il 1178 e il 1179 da Gualtiero, priore dell'abbazia parigina di San Vittore, attacca il pensiero di quattro maestri delle sentenze del XII secolo: Pietro Abelardo, Gilberto Porreta, Pietro Lombardo e Pietro di Poitiers. Gualtiero afferma che l'errore dei quattro teologi consiste nella scorretta calibratura del rapporto tra ragione e fede, che rende la dialettica uno strumento di confusione e non di chiarificazione del dato rivelato. Anche se la critica del vittorino è spesso priva di acribia e obiettività, oltre che irruenta e talvolta malevola, nel ricostruire il pensiero degli avversari, diventa lucida e penetrante nella ricerca di argomenti capitali che, colpendo le fondamenta, provochino il crollo di tutto l'edificio concettuale delle sentenze. Il pamphlet è l'interessante documento di una proposta di conservatorismo teologico e una rilevante testimonianza dei pericoli del genere sentenziale proprio nell'epoca della sua fioritura."" -
S.O.S. infanzia. Come costruire un mondo a misura di bambino
A vent'anni dalla Convenzione delle Nazioni Unite (20 novembre 1989) sui diritti del fanciullo è più che mai urgente ed attuale una riflessione attenta e puntuale sulle questioni che riguardano l'infanzia. Mettere l'accento sul rispetto dell'inviolabilità della dignità e dei diritti dei bambini, sul riconoscimento della famiglia come ""culla"""" dell'infanzia, sull'emergenza infanzia in psicologia, ecc., sembra, allora, utile per impegnarsi a scongiurare la crisi che inevitabilmente colpisce per primi i più vulnerabili: i bambini."" -
Il figlio terminale. Risposte di amore straordinario all'ordinaria eutanasia prenatale
Questo volume raccoglie la storia d'amore di 18 famiglie, che testimoniano come l'accoglienza alla vita, anche in tali condizioni di difficoltà, possa portare pace, speranza, unità, e gioia. Affiancato a tali esperienze, uno studio scientifico del prof. Giuseppe Noia, esperto mondiale di Medicina dell'Età Prenatale e Chirurgia Fetale Invasiva, Direttore del Day Hospital di Ginecologia e Medicina Fetale del Policlinico Agostino Gemelli di Roma, co-fondatore e vice-presidente de La Quercia Millenaria Onlus. -
Panteismo. Minaccia o prospettiva?
"Benedetto XVI nella Caritas in veritate osserva che è 'contrario al vero sviluppo considerare la natura più importante della stessa persona umana. Questa posizione induce ad atteggiamenti neopagani o di nuovo panteismo: dalla sola natura, intesa in senso puramente naturalistico, non può derivare la salvezza per l'uomo'. Ho, pertanto, avvertito l.urgenza di denunciare come l.influenza dell.impostazione panteista si stia espandendo a macchia d'olio, seppure spesso in modo mascherato, in numerosi ambiti della nostra cultura, della mentalità comune. Molti oggi subiscono, in maniera non sempre consapevole, il fascino di tale visione della realtà, che si trasmette da secoli sotto diversi nomi o scuole di pensiero dai contorni non sempre uguali, ma dalle radici comuni.""""" -
Mutilazioni genitali femminili. La donna, la cultura, la bioetica
Cosa può guidare la valutazione bioetica di pratiche, come le mutilazioni sessuali, cariche di una così forte connotazione culturale? Si possono ""giudicare"""" le culture? Può esistere un """"linguaggio comune"""" in questi argomenti? Fra le intricate trame delle mutilazioni genitali femminili (MGF), il testo, con una prospettiva """"tutta al femminile"""", si propone di analizzare, senza esaurire, questo difficile tema sotto un punto di vista multidisciplinare che tiene a cuore la donna nella sua totalità."" -
La Banca Mondiale e le politiche educative
In un contesto di crescente complessità delle relazioni economiche, le politiche educative hanno assunto un ruolo strategico in seno alle Istituzioni Internazionali che hanno, nel corso degli anni, aumentato i fondi e rinnovato le modalità di accesso ai finanziamenti per i programmi di istruzione e la formazione professionale. Recenti studi di economia dell'istruzione hanno, inoltre, dimostrato l'assoluta necessità di questi investimenti per uno sviluppo integrale. Attraverso un percorso non soltanto tecnico e normativo ma attento alle istanze pedagogiche e didattiche viene presentato il ruolo della Banca Mondiale in questo settore di primaria importanza. -
Il peccato e la sua remissione nella prima lettere di Giovanni
Questo lavoro è condotto su un testo importante del NT, quale la prima lettera di Giovanni, e su un tema centrale, quale il peccato e la sua remissione, ed è presentato presso il Pontificio Ateneo ""Regina Apostolorum"""" di Roma per il conseguimento del dottorato in S. Teologia.""