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La magica storia del bosco ramato
Le belle favole attraggono sempre tutti, piccoli e grandi. Questa di Brunetta Amidei è davvero una storia magica. L'autrice con la sua straordinaria abilità descrittiva, ci porta a tuffarci nel mondo incantato del piccolo ""Bosco Ramato"""", destinato purtroppo a una brutta fine, essendo assediato dalla terribile Foresta Oscura, che espande le sue radici insidiose e cerca di soffocare ogni forma di vita. Brunetta ci fa ascoltare, in piena sintonia con la natura, i dialoghi tra i fiori e i tanti animaletti del bosco, che tentano di salvare, dalla mano distruttiva dell'uomo, anche la vita della vecchia grande Quercia, molto amata perché racconta storie antiche. A fare da cornice e ad animare la fantasia dei lettori si aggiungono le incantevoli illustrazioni di Maurizio Righi. Il libro è indicato come testo di lettura per le scuole elementari. Età di lettura: da 6 anni."" -
(Un)comfortably numb
Nico, che non sa di farsi chiamare come la femme fatale dei Velvet Underground, parte per Dublino, anzi, è già in viaggio quando il romanzo ha inizio. Seguiamo i suoi passi, i suoi pensieri e le canzoni che continuamente vi si intrecciano, mentre lei si muove per le vie di una città piena di contraddizioni com'era e, in modo diverso, è ancora, la capitale della Repubblica Irlandese nel 2000-2001. È la Dublino del boom economico, della Celtic Tiger, dei nuovi immigrati dalle zone più disparate del pianeta. Nico impara, prima la lingua, quell'inglese che, all'inizio, le sembrava così misterioso, così diverso da quello studiato a scuola e all'università; poi molto altro. Lentamente ricorda e accetta il suo passato e se stessa. Fondamentali saranno gli incontri, le nuove amicizie, gli episodi tragici o divertenti che smuoveranno le sue giornate. La sua stessa vita prenderà forma quasi rispecchiandosi nelle vite, da lei così distanti, delle persone con cui si trova a condividere questa esperienza irlandese. Piano piano Nico si renderà conto che qualcosa sta cambiando: adesso, forse, non vuole più sentirsi protetta, ma insensibile; evitare sentimenti, contatti e ricordi... -
Il ritorno dei colori
"Sull'impulso di Keats, che aveva indicato l'elezione della poesia in radicale simbiosi con la nascita naturale delle """"foglie sugli alberi"""", già I giardini del cuore (1997) avevano istruito un sistema espressivo ampiamente dominato dall'idea di un'emozionalità capace di sciogliere - essa sola - i """"nodi antichi che imprigionavano il cuore dentro anni di pietra""""... Poi, con Tyndaris/ Richiamo e vertigine l'immenso (2000) si è trattato di portare a scarnificazione estrema un dettato che, ridotto spesso alle sue voci più intime di una naturale musicalità - tutto si muove lungo una ritmica dello schiudersi del """"tempio"""", che, dentro """"ventosi versi"""", è """"suono e danza"""" -, ha assunto il potenziale di un motivo del viaggio da stabilire attorno all'icona sacra della """"scogliera blu""""... Ora, con I colori, il percorso si ripercuote dentro un codice della rinascita dispiegato a custodire dei veri e propri sicuri acquisti, un patrimonio reso più intenso perché saggiato dal dolore per la perdita della madre (""""Rosa profumata/ sbocciata per l'eterno""""), che, viatico verso i luoghi dell'infanzia, conferma la resistenza di un sistema orchestrato sulla..."""" (Dalla prefazione di Giuseppe Fontanelli)" -
Il nipote del prete
Personaggi reali e di impatto sociale popolano questi racconti di Andrea Gitto. Quasi tutti attengono alla memoria, dunque scaturiscono dalla testimonianza diretta del vissuto dell'autore, con una vasta ricchezza di contenuti storici e di particolari letterari. Argomenti, spesso cruciali, svelano, in quadri di estrema efficacia, un realismo crudo, che si intreccia con le riflessioni dell'autore sulla vita e sulle tante passioni umane. È come se a teatro si alzasse il sipario e si mettessero a nudo gli istinti, i difetti e i pregi di ciascun personaggio che calpesta la scena. Possiamo parlare di narrativa d'azione a sfondo sociale, ma anche di cronaca che si spinge, nell'immediato contemporaneo, alla ricerca della verità, tra le tante luci e ombre, che illuminano oppure offuscano le ragioni dell'essere. Andrea Gitto ha un ricco retroterra culturale, che va da Dante Alighieri alla letteratura contemporanea e questo gli ha consentito anche di passare dal racconto più severo a quello surreale per i più piccoli. -
Io e Firenze...
"François Dje, cittadino italiano proveniente dalla Costa D'Avorio, attraverso le pagine di questo libro ci narra della sua vita, dalla nascita ai nostri giorni. Come afferma l'autore 'Non si ricomincia la propria vita, ma la si continua con ciò che Dio dà...' L'avventura italiana è cominciata con un viaggio di studi. Già impresario affermato nel suo paese, titolare di una tipografia che forniva una clientela scelta, era partito da Abidijan per venire in Europa a studiare i nuovi sistemi informatici applicati alla digitalizzazione. Proprio nei giorni della sua partenza, in Costa D'avorio scoppiava la guerra civile, a causa della quale Dje perdeva azienda, clienti e tutto ciò che possedeva. L'autore, però, non si perde d'animo: impara la lingua italiana, direi in modo eccellente, accede agli studi di grafico pubblicitario, si diploma, trova lavoro che svolge nel migliore dei modi e, contemporaneamente, si innamora e si sposa... Il resto e i particolari li conoscerete attraverso la lettura di 'Io e Firenze'...""""" -
Silenzio criminale
Raccontare di mafia o di camorra e 'ndrangheta in un romanzo non è semplice. Entrare negli intricati marchingegni di chi si muove e vive nel mondo sommerso della vita sociale significa affrontare temi cruciali, studiare i metodi criminali e i costumi arroganti delle organizzazioni che operano ai margini della società. Maria Bruno ci è riuscita perché, con delicatezza e col massimo della penetrazione psicologica, ha saputo caratterizzare sia la vicenda narrata sia i personaggi. Don Antimo è il protagonista chiave di ""Silenzio criminale"""". Tra brevi apparizioni e parole misurate, fa respirare aria di predominio e tiene sotto scacco tutti gli abitanti di Campodemori, un quartiere degradato alla periferia di una grande città partenopea. Lui estende il suo potere assoluto su tutto e su tutti, illude e violenta, minaccia e lusinga, ma è anche il dio adorato e imitato, perché dà lavoro ai giovani e ai suoi luogotenti, anche se quel lavoro si chiama droga e prostituzione, mentre la facciata è altro. Accanto a una figura così emblematica, c'è Greta, sua seguace ed emula in affari oltre che """"terribile"""" amante... e ci sono anche Antonio e Nicole, rispettivamente figlio e nipotina."" -
Oltre il sentiero, gli ulivi d'argento
"C'è nelle parole di queste pagine il sapore dell'esperienza: di quella virtù maturata nella condizione descritta che invade la memoria e dà la certezza del sapore antico delle cose vissute. Eccolo allora il fil-rouge che unisce la scrittrice al recensore in una vicenda narrata con passione e partecipazione acuta, come se dentro ci fosse la descrizione di una vita, maturata nel tempo e nello spazio per la fantastica geografia, costruita con la precisione del documento. Chi ha abitato negli anni cinquanta i paesi del Nord, per scelta o per necessità, sa bene che la descrizione contenuta nel testo è ferita aperta ancora nel cuore e nella memoria. La scarnificazione del mito nordista, la sua genesi razzista, oltranzista, volgare e ottusa vive nelle ferite che sino a ieri (oggi) s'inoculava sotto la pelle dell'emigrante meridionale e che ora trova il suo parallelo nell'extracomunitario visto come nemico, """"altro"""" per cultura e civiltà. C'è un limite che nessuna regola o norma può valicare ed è la discriminazione praticata invece da un certo volgo, pasciuto nelle nebbie e nella presunzione , che la gente del Sud ha conosciuto (e conosce)..."""" (Dalla prefazione di Crisostomo Lo Presti)." -
Ernestina e i segreti liberati
Un romanzo attinente alla memorialistica dell'ultimo conflitto mondiale, che ha visto colpire in modo crudele e disumano persone la cui unica colpa era quella di appartenere alla religione ebraica. Gli avvenimenti narrati sono testimonianze di esperienze vissute - o anche apprese dalla viva voce dei sopravvissuti - appassionanti perché aggiungono dettagli psicologici all'olocausto e rafforzano la misura delle sofferenze subìte anche da chi da quell'inferno è uscito illeso. Avvicinarsi all'umanità oppressa significa giungere alle radici profonde del male e alla fonte più oscura e tenebrosa di coloro che di quelle terribili oppressioni furono i fautori. Carlo Emilio Leoni, si immedesima nella protagonista del romanzo, una giovane giornalista inviata dal suo giornale a Bergamo, con l'incarico di condurre un servizio sulla partita di calcio con la Roma. L'articolo avrebbe dovuto essere corredato di interviste ai calciatori e ai protagonisti dell'evento, ma un drammatico incidente, costringe la giovane a un soggiorno forzato a Bergamo, e qui scopre... -
La lampada. Fango, fuoco, fede
Ambientato nella città di Firenze, e non solo, è un romanzo che tocca la storia del nostro Paese partendo dalla persecuzione degli Ebrei e dall'attentato alla Sinagoga, per arrivare alla grande lotta partigiana, all'alluvione della città di Firenze, all'attentato di via dei Georgofili. Una storia che vede tra i protagonisti personaggi come Gino Bartali, l'eroe di tante vittorie, per la prima volta incerto su una gara in competizione con Fausto Coppi, ma capace di grandi atti di generosità. Pedalando in sella alla sua bici riesce a salvare la vita dei suoi amici ebrei, quasi già in trappola. Storie d'amore, di amicizia, di altruismo, in un clima civile e morale, bene intrecciate e amalgamate con gli avvenimenti epocali della grande storia fiorentina. Leggendo il romanzo, si rivivono - insieme con i protagonisti - le vicissitudini, i sentimenti, i timori, i dolori, le gioie. La lampada rappresenta la spiritualità, il mistero, il miracolo dopo una preghiera che nasce dal profondo del cuore. È quella Fede che ogni essere umano trattiene tacitamente dentro di sé e fa esplodere all'improvviso quando è colpito da un grande dolore e mentre brancola sull'orlo di un precipizio... -
Fanny Grunt
La protagonista, Fanny Grunt, è una giovane che ha subìto la perdita del padre quando era appena una bambina. Il mistero di questa morte peserà molto sulla vita della madre, con cui la ragazza entra immediatamente in conflitto, e in particolare sulla propria. In conseguenza di questo trauma, mai del tutto debellato neppure dopo la scoperta della verità sul reale decesso del genitore, è continuamente in cerca di una propria organizzazione esistenziale. Per sottrarsi alla tensione fisica, provocata dalle infinite insoddisfazioni, su consiglio di un amico trova rifugio in una casa di campagna, una specie di ritiro spirituale. Qui, troverà l'ispirazione per dare un senso nuovo e concreto alla sua vita e troverà anche il vero amore. -
Il sorriso di Matelda. Immagini femminili nella vita e l'opera di Dante
Il sorriso di Matelda è un breve viaggio nell'universo femminile dantesco fatto di rappresentazioni poetiche e figure reali intraviste. Non è il saggio più o meno divulgativo di un apprendista dantista bensì, come si legge nell'avvertenza al lettore, ""una specie di divertissement o di pastiche"""" attorno a Matelda e ad altre immagini di donne entrate nella vita di Dante e nella sua poesia - che poi erano la stessa cosa. L'impianto del """"libello"""" è strutturalmente e metodologicamente """"serio"""" (o almeno tenta di esserlo); più leggeri e, talvolta, addirittura scherzosi appaiono invece il tono e l'approccio dell'autore ai vari personaggi, visti però sempre con attenzione rispettosa e amorevole per la straordinaria bellezza e profondità della parola poetica di Dante."" -
Indovina chi viene a cena
Una panoramica ironica, spesso irriverente - tra il beffardo e il pittoresco del mondo attuale arroccato su falsi miti e inconcepibili privilegi, fa di questo libro un quadro-saggio della nostra società, presa e compresa tra nuove tecnologie e miraggi vari. Satira di costume, dunque, e storicamente oggettiva, orchestrata in modo graduale, intenso, e con penetrante spirito critico. Ma sentiamo le parole dell'autore: ""Spesso nella testa mi vengono pensieri negativi, ma non mi crogiolo nella catarsi dove Flavio Oreglio è più bravo di me, anzi, è un negativo allegro, quasi un esorcismo. Del resto, essere positivi, solo per una scelta voluta, non è conveniente e nemmeno divertente. Io sento di far parte del mondo dei """"diversi"""", e siccome si dice spesso """"Toh... come è piccolo il mondo!"""" ho l'impressione che oggi i """"diversi"""" siano diventati troppi per starci tutti. Quindi, vedo il genere umano come Darwin, pensando che davvero discendiamo dalle scimmie, con tutto il rispetto... per le scimmie, ma probabilmente prima non eravamo granché neanche come macachi. Ora siamo molto peggio e, """"Indovina chi viene a cena"""", con allegria e ironia, parla appunto dei """"diversi"""", o presunti tali..."" -
Odia il tuo nemico
Maria Bruno ritorna con un nuovo titolo, ""Odia il tuo nemico"""", che tratta argomenti di ampio rilievo storico-sociale inerenti alla contemporaneità. In questo caso è l'odio distruttivo, il rancore verso chi ha colpito con durezza, che scatena nella protagonista del romanzo la tentazione irrefrenabile di vendicarsi in modo da annientare il nemico, non solo colpendolo nei beni materiali, ma anche nei suoi affetti più cari. La trama si estrinseca in modo progressivo, come in un thriller, partendo da un grande amore, vissuto dalla protagonista con la certezza del vero e unico bene, e sfociando successivamente in una delusione tanto più grande quanto più la sofferenza, che le è stata inferta, appare intollerabile. È un odio che sembra chiudere gli spazi vitali e affettivi a ogni altro accesso. La tecnica narrativa della Maria Bruno è come al solito appassionante. Procede per gradi, attraverso varie fasi, per confluire infine in una rivoluzione introspettiva, che rende concreta e tangibile la storia narrata fino alla conclusione, del tutto inattesa."" -
L' amore sulla ali della libertà
Le poesie di Maria Antonietta Rossi sono un autentico canto d'amore, vibrante di passione e di slanci consapevoli e profondamente sentiti. Poesie ardenti, dunque, infuocate di carezze e dolci sentimenti, ma anche poesie disinibite, in cui si percepiscono perfettamente gli stati d'animo, i desideri, i turbamenti di chi ama, attraverso le reazioni o le risposte ovvero il linguaggio del corpo. Maria Antonietta, da vera psicologa, come pochi, ha anche la capacità di esprimere le tempeste scatenate dall'innamoramento passionale, con parole armonicamente e ritmicamente disposte. Sa come dare il giusto rilievo e la forza al canto dedicato alla persona che ama, e dalla quale è riamata, quel canto che il vero Amore attende perché sentito e corrisposto. Maria Antonietta Rossi è dunque la poetessa dell'Amore struggente, totalizzante, del vortice che attira a sé e risucchia, una vera maestra della passione trasgressiva sulle ali della libertà, come lei stessa dice in una delle sue poesie. La lettura di questo poemetto lascerà certamente un'impronta indelebile, un segno identificativo, nella compagine poetica dell'Amore, oltre che in ogni persona dalla sensualità elevata. -
Storia contemporanea in versi. Antologia di poesia civile. Poeti di ieri e di oggi
La ""Storia contemporanea in versi"""" raccoglie la voce di 38 poeti contemporanei unita a grandi autori del passato, perché la nostra grande civiltà, che ha radici profonde nella cultura, nella formazione intellettuale e nel patrimonio della conoscenza, non venga mai trascurata e perché le generazioni più giovani, attraverso la lettura dei poeti, pongano più attenzione alle problematiche sociali, alle tragedie umanitarie prodotte dalle guerre, alla globalizzazione, alla fame, allo sfruttamento dei lavoratori, alle morti bianche sul lavoro """"nero"""", all'incuria del territorio, causa dei tanti disastri ecologici. Il segno dei tempi rimarrà inciso nei versi dei poeti, come espressione del pensiero, dei sentimenti, dei moti dell'anima nei confronti di eventi, cataclismi e malcostume. L'accostamento ai poeti del passato, a volte non molto lontani da noi, ci fa capire che in ogni epoca, in ogni popolo, in ogni forma di governo, i poeti hanno avuto un ruolo importante, come spettatori obiettivi e critici della immoralità, se non come vati o veri profeti. L'ispirazione, inconscia o consapevole, nasce sempre da ciò che accade..."" -
Come fare marketing industriale facendo uso di leadership, cultura ed altri strumenti operativi
L'obiettivo del marketing è costruire un'azienda solida capace di difendersi nelle difficoltà e approfittare delle opportunità, viviamo in tempi di grandi mutamenti improvvisi, di grandi crisi, e per questo non dobbiamo farci trovare impreparati, il marketing come applicato fino ad oggi no ce stato di grande aiuto perché in molti casi è troppo indifferenziato, parziale, scollegato della realtà, senza forza e figlio di mode veloci. Lo scopo di questo libro è aiutare il marketing industriale (B2B), ad uscire dallo stato di confusione in cui versa. Questo libro offre ai lettori un metodo originale individuale e specifico per fare marketing in azienda fin dal primo istante, e per arricchirlo, giorno dopo giorno, pur senza tralasciare nessuno degli elementi fondamentali, dall'analisi dello scenario, alla configurazione di un sistema, alla ricerca delle fonti come materia prima, alla elaborazione dei dati, all'analisi e la scelta di una strategia, al processo operativo e la valutazione, alla elaborazione e utilizzo del piano di marketing, per fare tutto questo serve una grande cultura aziendale e una forte leadership. -
Controcorrente
Prefazione e postfazione a cura di Diego Fusaro. -
Controcorrente
Una raccolta di ballate, composte al ritmo di quelle degli antichi trovatori, nelle quali si cantano le gesta invisibili di sconosciuti eroi che non si rassegnano alla desacralizzazione della vita in atto nel pianeta, decretata da un proteiforme pifferaio di Hamelin, che crudelmente si impossessa del corpo e dell'anima dei suoi abitanti. Un'antologia di archetipi, simile a quella descritta da Lee master nella sua Spoon River, che non sanno rinunciare al loro gioioso destino, che si snoda di sconfitta in sconfitta lungo le pieghe dell'eternità, in uno scenario deprimente nel quale i morti sono i vivi, destinati a non risvegliarsi forse mai più. Un canto corale puro e beffardo, di chi non ha più nulla da chiedere perché ha già riconosciuto al termine di ogni battaglia persa, come riflesso in uno specchio, il senso luminoso delle loro esistenze che si protraggono al di là dello spazio e del tempo, e che nessuno potrà mai oscurare e cancellare. -
Back to mum. Cammino fino a voi
Una madre e i suoi due bimbi di 5 e 7 anni sono i protagonisti, loro malgrado, della dolorosa vicenda narrata in prima persona in questo libro. Una sentenza del Tribunale ha diviso la madre dai suoi figli e l'autrice racconta questa storia dolorosa utilizzando come sfondo il Cammino di Santiago, percorso come momento di condivisione, ma anche come gesto di affidamento al Cielo delle tre vite spezzate. Ogni tappa è un capitolo della vicenda giudiziaria, nel quale leggiamo storie simili di tante altre madri che stanno vivendo il medesimo dramma, reso possibile da sentenze giudiziarie fino a ieri assolutamente inimmaginabili. Il libro è un grido che invoca giustizia ma anche un gesto di perdono rivolto a tutti coloro che hanno fatto del male all'autrice e ai suoi bimbi. Un libro carico di speranza, scritto nella certezza che il Bene alla fine trionferà. -
Guida cattolica del Cammino di Santiago
Fino a qualche decade addietro un pellegrino diretto a Santiago di Compostela non avrebbe avuto alcun motivo di ricorrere ad una guida per riconoscere il senso del proprio cammino, essendogli questo già ben chiaro prima di partire. Dopo due secoli di lento declino del pellegrinaggio jacopeo, la sua improvvisa rinascita sul finire del secolo scorso è avvenuta in un contesto profondamente mutato, e la stessa motivazione che spinge oggi milioni di persone ad andare a piedi a Santiago è diventata vaga e priva della consapevolezza di ripercorrere una tradizione dalle solide radici. Josè Antonio Ullate con quest'opera completa sul piano storico e dottrinale intende evidenziare l'aspetto naturale e soprannaturale del pellegrinaggio rappresentato dalla bellezza e dalla grazia che lo abitano. Lo scopo di questa guida è quello di offrire dei consigli e uno sguardo d'insieme oggi pressoché sconosciuto. Corredano i vari capitoli alcuni testi storici e devozionali necessari per ottenere la piena comprensione del senso ultimo del pellegrinaggio jacopeo, che in molti avvertono senza però trovare una risposta adeguata. E questa guida, molto umilmente, si prefigge di colmare questa lacuna.