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Creo ergo sum. Progetto Crisalide
Attraverso l'analisi dei miti, gli scritti sacri, la visione di filosofi, scienziati e psicologi. La ricreazione dell'uomo e dell'universo è letta in una visione intrigante e completa. Liberarsi dalla Matrix attraverso un ""atto di creazione"""". I volumi, organizzati in modo da poter essere consultati singolarmente, sono singoli passi di un unico cammino mirato al risveglio delle coscienze: il progetto Crisalide."" -
Spirito e carne
Perché coloro che sono i messaggeri d'amore per eccellenza l'amore non possono viverlo in prima persona? Perché i difensori della famiglia non possono averne una? Perché i paladini della verità devono vivere nella menzogna? Come può un pastore che non ha il senso dell'orientamento guidare un gregge? Un prete ha peccato, se l'amore si può definire peccato, la carne ha prevalso sullo spirito e lo scandalo sconvolge la semplicità di una piccola città salentina. Un uomo rimane tale, con tutte le sue debolezze, quando dedica la sua vita al sacerdozio? Il dilemma scandisce il tempo della narrazione: cronaca o invenzione fantastica? Chiunque può riconoscere in don Nazareno, o in alcuni suoi tratti comportamentali, il prete della sua infanzia, della sua parrocchia. Dimensione emotiva o speculazione dottrinale, lo stile incisivo ma misurato cattura il lettore costringendolo a rivedere le sue posizioni sulla religione, in un momento storico in cui la Chiesa stessa ha sentito il bisogno di dare una svolta alle proprie abitudini. -
Storie di donne. Una vita senza amore
Queste storie che ho raccontato potranno apparire al lettore piuttosto estreme. Ma, attraverso esse, ho voluto illustrare quanto possa essere devastante la solitudine. -
Il sindaco con due mogli. Una storia vera
L'abitudine genera la monotonia che a sua volta genera la noia, e dopo vent'anni di matrimonio equilibri che sembravano consolidati nel tempo possono spezzarsi. Il sindaco con due mogli è una storia vera, affidata da una delle protagoniste a Duilio Parietti che ce la propone con delicatezza ma anche con crudo realismo, con un epilogo insolito che dimostra quanto una donna innamorata possa essere forte al di là delle gelosie e dell'amore stesso. -
Il viaggio della memoria
"Siamo viaggiatori del tempo alla ricerca degli insondabili misteri del creato."""", afferma la scrittrice ed, infatti, il libro è un complesso e passionale viaggio nel tempo e nelle emozioni dei protagonisti; si parte da un paesino del Sannio nella primavera del 1939 sulle note di una romantica canzone. Sullo sfondo della seconda guerra mondiale, una struggente storia d'amore che sfiderà il destino. Poetiche memorie si intrecciano a misteriosi esperimenti per viaggiare nel tempo. Un viaggio nel più profondo di noi stessi e nel tempo." -
Messaggio in bottiglia. Una nuova indagine del commissario Volpi
Al centro della storia, ancora una volta, una Bologna che fa da sfondo e da protagonista al racconto di perversioni, omicidi, abissi, nel contrasto sociale di classi che oppongono diversi modelli di umanità e disumanità. La narrazione del caso da risolvere si accompagna al racconto parallelo di una tentazione amorosa. Volpi potrebbe cedere alle magiche braccia di un amore, proprio nel momento più critico della sua carriera e della sua storia privata, che lo vede marito e padre affettuoso, lasciato in ""stand-bay"""" da una moglie troppo affaticata dai casi da risolvere dell'uomo che ama."" -
Rondi visto da vicino
Gian Luigi Rondi, sollecitato da Simone Casavecchia, parla della sua vita, del suo impegno nel cinema, della sua carriera di critico cinematografico, dei Festival che ha diretto e quelli che ha creato. Ma parla anche di politica, di teatro, letteratura, musica e dei molti amici del cinema di ieri e di oggi. Ne emerge il ritratto a tutto tondo di una delle figure più emblematiche del nostro tempo che ha saputo raccontare la vita dello spettacolo in Italia, e del cinema in particolare, attraverso la lente mai deformata del critico e dell'organizzatore culturale. Nella conversazione si ritrovano - come amici o schierati su fronti opposti - nomi del cinema, dell'arte, della politica: Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Roberto Rossellini, Anna Magnani, Giulio Andreotti e tutta l'Italia che anche grazie al cinema si è raccontata al mondo negli anni passati. La Mostra d'Ar te Cinematografica di Venezia, il Premio di David Donatello, ed oggi il Festival del cinema di Roma vi appariranno come non le avete mai immaginate. Ascoltando Gian Luigi Rondi il cinema italiano si svela nella sua unicità, rivelando il meccanismo umano e professionale che lo anima, regalandoci anche qualche segreto. -
La luna imbavagliata
Come poteva Veronica, lei giovane laureata, prevedere che il suo residuo gioco di bimba potesse scandire i tempi del suo passaggio nel mondo dei grandi? Lei aveva immaginato, addirittura a volte impazientemente atteso, tutto il suo futuro: il lavoro, l'amore, il distacco dai genitori, l'incontro con tante nuove persone; ma che scoprire le vicende relative a qualcuno scomparso, forse addirittura inesistente, potesse condizionare il suo futuro no, quello non lo aveva previsto. ""La Luna Imbavagliata"""" è un racconto dove l'autore esprime l'intensità delle sensazioni e dei sentimenti, l'autenticità degli affetti e dei rancori, con spunti intesi a stimolare una diversa interpretazione di situazioni troppo spesso preconcette come la figura del padre che """"abbandona""""."" -
The Mayfair connection
Roberta Bosco, classe '77, apolide per vocazione, costruisce un piccolo e delicato spaccato di vita quotidiana, un tenero abbozzo di crescita esistenziale, della durata di un giorno compreso tra due diversissime albe. Apolide, si diceva, come i tre giovani protagonisti di ""The Mayfair Connection"""". Saul, Maddy e Len non hanno cittadinanza, non hanno un riferimento geografico e socio-culturale in cui muoversi, con cui poter interagire. Ci sono soltanto le loro emozioni e paure, le loro debolezze e idiosincrasie, i loro desideri e le loro aspettative a creare gli spazi entro cui sviluppare la propria vita, entro cui farla progredire. Un non-spazio, dunque, una città che è nessun luogo e allo stesso tempo ogni luogo del mondo, una città-prototipo, quasi utopica, forse una città addirittura sognata dai ragazzi, e non solo da quelli della storia raccontata, in cui è facile trovare luoghi di ritrovo a misura di giovane, in cui è possibile, appena maggiorenni, crescere creandosi e vivendo le proprie possibilità. Ci troviamo di fronte a un ritratto di """"quello che dovrebbe essere"""" la descrizione di un mondo non solo possibile ma addirittura necessario per quelli che nei talk show vengono definiti """"i giovani d'oggi"""" e, soprattutto, ci troviamo di fronte a una descrizione di quello che i suddetti giovani dovrebbero e potrebbero essere, sentire, esprimere e vivere. (Daniele Punteri)"" -
Chanson d'
"Chanson d'"""" apre vuoti, che sono mancamenti ma anche spazi di possibilità nella storia narrata dall'io. È un canzoniere lirico di autobiografia poetica, nobilitato da una tradizione che va da Petrarca a Leopardi a Saba. Epica come l'antica Chanson de Roland, per l'avventura umana che vi scorre, spesso conflittuale. Anche lirica d'amore, se volessimo integrare con questo, tra i tanti possibili genitivi soggettivi e oggettivi, l'elisione che segue l'apostrofo. Il fatto è che l'elisione, fin dal titolo, è una cifra essenziale di questa raccolta poetica. Non certo per celare intimità che, al contrario, si dichiarano apertamente nella relazione con l'amato. La serrata vicenda amorosa confessa senza riserve gli avvicinamenti e le fughe, le dolci catene e l'aspra libertà solitaria, l'eros tenero e guerriero, sottraendo - elidendo solo dati contingenti che ne comprometterebbero l'essenza e l'universalità. (Carlo Marchesi)" -
Moto, strade, mondi. La motocicletta come strumento di esperienza
Questo libro si occupa di un fenomeno contemporaneo che dagli anni Ottanta ha vissuto un notevole incremento di interesse da parte di molti utenti, giovani e meno giovani, delle due ruote motorizzate: il mototurismo. Il percorso di lavoro prevede una ricerca bibliografica relativa ai contributi sul turismo provenienti dall'antropologia in primis, ma anche dalla sociologia e dalla psicologia. Vengono inoltre effettuati rimandi ad opere di carattere storico, saggistico e letterario riguardanti il motociclismo in generale ed il mototurismo in particolare, nonché incursioni nella storia dell'arte moderna e contemporanea, del cinema e della musica, contesti strettamente connessi con l'universo motociclistico. Il lavoro prevede il frequente ricorso a materiali d'archivio, periodici del settore, riviste motociclistiche, siti web di gruppi ed appassionati dediti alla passione delle due ruote motorizzate. L'intento dell'opera, in definitiva, è quello di assegnare alla pratica del mototurismo uno spazio adeguato nel panorama delle molteplici tipologie turistiche oggi praticate. -
La terza golden age della televisione
La serialità televisiva, la cosiddetta ""fiction"""", rappresenta oggi un testo dal valore altissimo in termini di prodotto culturale ed economico. Dal 1996, anno in cui Robert J. Thompson pubblicava """"Television's Second Golden Age"""", le produzioni di """"tv di qualità"""" sono sempre più diventate la norma nei palinsesti contemporanei. Questo volume analizza la serialità televisiva contemporanea alla luce di elementi produttivi, autoriali e di cultura popolare in un'era che è possibile definire Terza Golden Age della Televisione."" -
I chiari di Lina
Una biografia divertita e divertente, un opus originale - Lina tende a parlare sempre degli altri e mai di sé - in cui il personaggio pubblico gioca ad acchiapparello con quello privato e viceversa. E in questo gioco brioso il suo amore sconfinato per il cinema, quello fatto da lei e quello fatto dagli altri, è sempre in primo piano. Dunque, una Lina vissuta dall'interno e vista dall'esterno con i suoi scuri e soprattutto con i suoi chiari. -
Una missione fra i seris
In occasione della Mostra ""I colori della Magia di Gian Gaspare Napolitano"""" che il Museo Nazionale Preistorico Etnografico """"Luigi Pigorini"""" inaugurerà il prossimo 18 aprile 2009 (fino al 18 maggio), la casa editrice Edizioni Sabinae ha deciso di ripubblicare parte del volume """"Magia rossa"""" uscito per Mondadori nel 1968. Gian Gaspare Napolitano, giornalista e scrittore, inviato in tutto il mondo per le maggiori testate giornalistiche nazionali, partecipò giovanissimo ad una missione etnografica nel nord del Messico dove ebbe modo di avvicinare e raccontare la popolazione indigena dei Seris. Lo stile asciutto e lontano da narcisismi, sobrio e partecipato come un grande novelliere, fanno di Napolitano una voce importante nella letteratura di viaggio e nella comprensione della diversità geografica. Il volume riproduce alcune immagini della missione nel nord del Messico nel 1933."" -
Cuore sacro
Una raccolta di versi questa, che ricorda splendidi mosaici, lavorati alla maniera degli artefici bizantini. Non esiste una parola che stoni, non una frase con finti abbellimenti o un termine inventato, perché il linguaggio che sgorga dal cuore esige un interlocutore che faccia sue le sensazioni che la poesia suggerisce. L'elemento drammatico è designato in modo spoglio, richiamando alla mente la tradizione degli antichi greci. Nell'arte essi aborrivano gli abbellimenti e l'esagerazione. I suoi vocaboli hanno un contorno preciso, rivelando una cura certosina del linguaggio. In uno spazio minimo riesce a suggerire un'intera storia d'amore, un dramma, una vita. -
Il figlio di Amparo
Attraverso pagine d'imprevedibili incontri tra cielo e terra, l'autore invita il lettore ad unirsi, direi con fiducia, alla scoperta d'un mondo tanto avvincente quanto improbabile, nella costante proposta di sorprendenti caratteri, uomini e donne, elementi apparentemente di fiaba ma attualizzandosi nelle moderne vesti di onnipresenti, smaliziatissime luci ironiche. Dell'autore resta da dire che il il suo sperimentalismo (cui resta fedele anche ora, in tempi di riflusso, di restaurazione, di trame e romanzi minimali e minimalisti) e la sua fede nel difficile ideale di scrittura, ritrovandosi consapevolmente contro mode e correnti, si affermano anzitutto nel rifiuto totale del romanzo tradizionale e nella riscoperta delle immagini, dei gerghi, dei generi letterari desueti come il commento, il trattato, la disgregazione giocoliera e divertita. -
Il diario di Raffaello
Roma, Natale 2008. Helia McGregor, giovane e famoso scrittore scozzese, viene in possesso di un piccolo diario che porta la firma di Michelangelo. Il giorno dopo Helia viene avvicinato da uno sconosciuto, Gwendal Sheffield, coetaneo assicuratore inglese, che lo coinvolge in una ricerca apparentemente assurda, trovare il diario di Raffaello e una misteriosa reliquia venuta in possesso del pittore. Una reliquia che avrebbe salvato lo stesso Raffaello e il suo allievo Giulio Romano da accuse di furto evitando di gettarli nella miseria. Ne il diario di Raffaello non avvengono miracoli, non si trovano reliquie notoriamente leggendarie ormai letterariamente abusate, non si affrontano prove fisiche dolorose su cui vegliano le mani dei servizi segreti vaticani. Tutti i personaggi storici di questa vicenda sono realmente esistiti, anche la reliquia che sarà chiave di lettura della ricerca. Helia e Gwendal sono due persone qualsiasi che finiscono per compensarsi, diversi nella vita, ma di perfetta intesa, come se qualcosa che non si chiama certo destino, avesse progettato di farli incontrare per confrontarsi. Helia ha sempre cercato un motivo di cambiamento nella sua vita. Lo avrà trovato nello scaltro sorriso di Gwendal? -
La strangolatrice veneziana
Che diritto abbiamo noi di uccidere? Di quanti colori può brillare il vetro? L'uomo è un assassino per natura? Qual è la formula segreta? Leda è in una casa grande, dalle pareti color oro e dal soffitto celeste senza nuvole. La sua pelle è già calda e dall'interno le viscere ribolliscono. Le sue dita si sfaldano, poi le mani, le braccia, il volto. Viene a far parte di un unico fluido cristallino che cola sul pavimento e ristagna prezioso in una pozza trasparente. Leda è il suo desiderio realizzato. È pura, splendente, rifulge. Lei è vetro. -
L' Europa incompiuta e la crisi globale
Ambiente, energia, ricerca scientifica, logistica sono problemi che non possono avere una soluzione al livello nazionale, ma solo europeo. Il sistema dell'euro è un nuovo e fortissimo sistema economico. La gravissima crisi dei subprime avrebbe avuto conseguenze disastrose se non fosse stata fronteggiata dalla Banca Centrale Europea. È dunque necessario completare la costruzione dell'Europa con la creazione di istituzioni efficienti per poter dare al parlamento europeo veri poteri democratici. Se non si crea un equilibrio fra sistema economico ed istituzioni europee nascono una serie di attriti che possono degenerare in crisi progressive. È necessario completare la costruzione dell'Europa. L'Italia, per poter partecipare a pieno titolo, deve risolvere tre problemi serissimi: il Mezzogiorno; l'università e la ricerca che sono arretrate rispetto alla media europea, la logistica che consentirebbe una nuova funzione del Mezzogiorno nel Mediterraneo. Ma tutto ciò va affrontato nel mezzo di una crisi finanziaria e una grave situazione energetica. Una via di austerità pare indispensabile e con essa la necessità di superare l'economia dello spreco. Ma il processo di aggregazione europea produce una serie di effetti negativi al livello territoriale che rendono necessaria una forma di decentramento e di autonomia fiscale in Italia. L'Europa, dopo la rivoluzione del welfare state deve essere in grado di costruire l'economia del risparmio energetico e della conoscenza. -
La dolce vita
In occasione dei 50 anni dall'uscita del film di Federico Fellini ""La dolce vita"""" la casa editrice Edizioni Sabinae, nella collana di cinema italiano, pubblica un saggio di padre Angelo Arpa che ripercorre il """"pandemonio politico e religioso"""" che il film suscitò nell'Italia degli anni Sessanta. Una testimonianza unica e straordinaria quella di Angelo Arpa che frequentò ed ebbe come amico Federico Fellini per oltre quarant'anni. Arpa, padre gesuita, conobbe Fellini al Festival di Venezia del 1954 per poi accompagnarlo lungo tutta la sua carriera artistica fatta di successi, premi Oscar e molte insidie dovute alla morale e alla società che stava cambiando. La testimonianza di Angelo Arpa è preziosa perché non solo analizza i fatti, ma svela molti retroscena finora inediti visti da chi all'epoca era nei """"poteri"""" vaticani e della politica italiana. """"La dolce vita"""" rimane un capolavoro artistico ed uno spartiacque nella modernità europea.""