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Il salvatore. I 7 demoni reggenti. Vol. 3
Dopo i primi due volumi della saga horror fantasy ""I 7 demoni reggenti"""" Tamara Deroma torna in libreria con l'ultimo capitolo. Ancora più avvincente dove le sorti dei protagonisti trovano il loro epilogo. Bene o Male. Sei pronto a schierarti?"" -
Settantasette domande ad un prete
Un sacerdote è un essere umano, normale, come te, che ha sentito la chiamata d'amore ed esigente di Cristo, che lo invita a seguire unicamente ed esclusivamente Lui. È un uomo che si sente profondamente fratello dei suoi fratelli e delle sue sorelle, che vive quotidianamente la realtà fraterna, condividendo gioie, pene e speranze altrui. Con loro e per loro, il sacerdote trascorre la sua vita. Come ogni uomo, il sacerdote è chiamato a divenire padre: è chiamato a manifestare a tutti l'immenso amore di Dio, che è Padre, diventando egli stesso un padre che dona la vita in Cristo, il quale veglia sulla sua vita, che serve incondizionatamente ogni vita umana. Un padre, a immagine del Padre di Misericordia. È un uomo che ha vissuto l'esperienza dell'incontro personale con Gesù, il cui Cuore ha ferito il suo al punto di non volersene mai più separare, di non volere nient'altro che pronunciare il suo Nome, poiché la bocca parla di ciò che riempie il suo cuore. Un uomo trasformato dalla grazia, l'aiuto di Dio, che gli dona la forza necessaria per consacrare la sua vita all'annuncio di Cristo, il Salvatore degli uomini, e ad agire come ambasciatore di Gesù. -
Fuori dal video. Storie italiane
Storie di un'Italia in continuo cambiamento viste con gli occhi di uno dei maggiori giornalisti italiani e volto di ""Rai uno"""" da molti anni. Il libro tratta di argomenti tra i più vari, dettati dall'attualità, che, malgrado l'inarrestabile incalzare di sempre nuovi fatti, ci lasciano qualcosa. Riflessioni che coincido anche con l'autoritratto delle sensibilità di un giornalista di lunga esperienza, versatile e forse, anche, tasselli di quel mosaico infinito a volte ricco di energie e incoraggiante, altre incomprensibile e deprimente, che è il nostro paese. Il tutto in un linguaggio chiaro, senza esibizioni colte, nel tentativo di condividere con il lettore dubbi, inquietudini, speranze."" -
I segreti di Anne
Anne ha quarant'anni. È bella, ricca, sposata con un senatore, madre di due splendidi adolescenti. Ma non è felice. Tormentata dal passato, da ricordi sbiaditi, da scheletri sepolti nell'armadio che paiono rianimarsi all'improvviso: il padre perso nell'infanzia, una donna che la perseguita, il rapporto conflittuale con la madre. A fare da sfondo al romanzo il mare. Tempestoso o incorniciato da romantici tramonti, costituisce un'unica essenza con l'anima della protagonista, rispecchiandone il carattere insicuro e tormentato ma al tempo stesso energico e determinato. Anne si trova, al giro di boa della sua vita, sospesa tra due mondi: la famiglia in città e l'amante sull'isola della sua infanzia. Una storia d'amore, complici un faro e una barca a vela, non riuscirà a distrarla dalle ricerche sul suo passato, che si faranno sempre più fitte di misteri sfociando in un complotto internazionale. Trascinata in un vortice di eventi rocamboleschi fra spie, rapimenti e attentati, riuscirà a scoprire il motivo dei suoi tormenti e a dare un senso nuovo alla sua esistenza. -
Il tesoro di Sant'Oreste
Dopo l'8 settembre del 1943 i tedeschi requisirono dalla Banca d'Italia circa 120 tonnellate d'oro. Una parte dell'oro Italiano - rimasto in possesso della Reichsbank - viene ritrovato dagli americani in una miniera di sale nei pressi della cittadina di Merkers, dove era stato trasferito per sottrarlo alle truppe russe che stavano per occupare Berlino, nello stesso periodo, un'altra parte di quell'oro viene ritrovato dagli inglesi nello Schleswing Holstein. Infine, altre cinque tonnellate furono ritrovate in Austria dagli americani, ma vennero consegnate per errore alla Banca Austriaca e solo nel 1950 restituite all'Italia che le versò nelle casse della commissione tripartita. Dei circa 120.000 kg di oro italiano trafugato dai nazisti ne mancano all'appello quasi 950 kg; su dove sia finito questo tesoro sono fiorite numerose leggende, una tra le più accreditate vuole che quest'oro sia stato nascosto dai tedeschi in ritirata in una delle innumerevoli grotte carsiche che costellano il monte Soratte nei pressi della capitale. Probabilmente quell'oro non è stato nascosto da qualche parte, perché non è mai esistito un ""tesoro"""". Verosimilmente quei lingotti scomparsi sono andati dispersi passando per le mani di mille persone, per cui oggi è impossibile ricostruirne le vicende, oppure le cose sono andate diversamente... la storia narrata in questo libro prova a dare una spiegazione, che naturalmente è di fantasia, su dove possa essere finito quell'oro."" -
Marilyn Monroe. Ritratto di un'icona
Era l'agosto del 1962 quando il mondo salutò l'icona pop più amata di tutti i tempi, Marilyn Monroe. In occasione del 50° anniversario dalla sua morte, la casa editrice Edizioni Sabinae celebra il mito di Marilyn con la pubblicazione di un nuovo libro dedicato al suo fascino e al suo talento artistico: ""Marilyn Monroe. Ritratto di un'icona"""" di Pascal Schembri. Il libro è un'attenta analisi degli aspetti più intimi della vita dell'attrice passata ormai nel mondo delle icone, dove le sofferenze trasfigurano in uno stato superiore, etereo e irreale, che non riguarda più la protagonista di una vita tormentata ma tutti coloro che restano a guardarla, ammirarla, sognarla, a interrogarsi sul suo conto. Ovunque ci sono sue foto. Tutti sanno chi è. Un fenomeno unico, simile a quello della Gioconda di Leonardo da Vinci, perché, come Monnalisa, consacrato dall'arte del suo tempo e fissato nella sua essenza di mistero."" -
Dietro le spalle
Tutto quello che non vorremmo ci venisse fatto è già accaduto senza che noi ce ne fossimo accorti!"": questa potrebbe essere la sintesi o la parafrasi del giallo di Francesca Sifola che, attraverso le azioni e gli interrogativi di un impiegato dell'Anagrafe, Andrea Gatto, percorre gli usi, i costumi, le abitudini mentali, non sempre limpide, della nostra epoca. Partendo da una trama non strettamente di genere l'autrice ci porta, inaspettatamente, tra le maglie di un intrigo nel mondo dell'arte. Un giallo? Non nel senso classico del termine, ma che d'un tratto porta il lettore nel centro di un intreccio che ne assume le connotazioni. Si potrebbe dire che le immagini dell'intrigo in cui si trovano inavvertitamente i protagonisti, non vengono esposte a una narrazione dettagliata, ma a una veloce esposizione, come dei fotogrammi. L'elemento descrittivo cede il passo all'incisività dell'intreccio complessivo dove i personaggi sono esposti a trame di vita di cui l'uomo del nostro secolo è spesso inconsapevole. Un percorso di idee e azioni che, """"costruite dietro le spalle"""" di tutti, possono operare e per il Bene o per il Male."" -
Il diario proibito di Adamo & Eva
La storia si svolge in un elegante appartamento del quartiere Parioli di Roma dove, in una gradevole notte di primavera, un gruppo di amici s'incontra e comincia un originale gioco di società che mette in discussione le trame delle più importanti opere letterarie del mondo. Uno dei dieci invitati, cinque uomini e cinque donne dai nomi stravaganti, sorprende tutti annunciando d'essere in possesso di un misterioso manoscritto, firmato in prima persona da Adamo ed Eva. Si tratta di un diario, in cui i due protagonisti raccontano la loro versione dei fatti in una forma alquanto disinibita ma, nella sostanza, tesa a conciliare la versione biblica con le più ardite teorie evoluzionistiche. La cena, le scabrose rivelazioni del manoscritto e le reazioni che esse scatenano tra i convitati, costituiscono il cuore di questo libro. Un cuore che tenderà a catturare anche il lettore che si ritroverà, prima o poi, a dialogare anche lui con gli altri ospiti e, soprattutto, con Adamo ed Eva. -
Pop film art
Volume d'arte sul fenomeno artistico della pop art nel cinema a cura di Steve della Casa (presidente Film Commission Piemonte) e Dario Edoardo Viganò (presidente Ente dello Spettacolo), prefazione di Vittorio Sgarbi. Pop film art si occupa delle contaminazioni e i dialoghi visuali fra il fenomeno artistico mondiale nato sul finire degli anni Cinquanta e il cinema. In particolare ci si concentra sul cinema italiano, corredando un vasto apparato iconografico di oltre cento sessanta immagini di grande formato con saggi e interventi di autorevoli studiosi di cinema e di arte. -
I falò dei saraceni. Le avventure di un giovane archeologo errante nell'Asia
Il protagonista di questo romanzo semi autobiografico è un giovane poco più che ventenne, diviso tra l'entusiasmo per la ricerca archeologica e il richiamo irresistibile degli immaginari falò che lo attirano verso altre e rischiose esperienze. La vicenda, ambientata nell'Anatolia orientale degli anni 60, pone il giovane di fronte a un bivio esistenziale sul quale sembrano riflettersi specularmente due contrapposte storie sentimentali. Ne sono protagoniste una focosa ragazza turca, poco più che bambina e una bella e indecifrabile studiosa italiana. Intorno a loro si muove una eterogenea squadra di archeologi, incaricata di scoprire cosa si celi sotto la superficie di una enigmatica collina artificiale. Quando irrompono sulla scena due improbabili amici cineasti il racconto si trasforma in una martellante serie di avventure e disavventure, dietro alle quali emerge il problema dell' irredentismo delle popolazioni kurde. -
La mia dolce vita. Il grande cinema da Fellini a Troisi e Benigni
Una testimonianza d'eccezione raccontata in forma di intervista da colui che ha contribuito a ""lanciare"""" oltre duemila film in tutto il mondo, iniziando la sua carriera come capo ufficio stampa alla Cineriz nel film di Federico Fellini """"La dolce vita"""". Ha """"lanciato"""" molti dei film dei maggiori registi italiani. Fra gli altri: Luchino Visconti, Pietro Germi, Francesco Rosi, Marco Ferreri, Giuseppe Tornatore, Massimo Troisi, Gabriele Salvatores, Carlo Verdone e Roberto Benigni."" -
Genova centro storico. Itinerari a piedi in città. Trekking urbano a Genova, la superba repubblica marinara
Un museo diffuso tra arte, paesaggio, profumi nella capitale medioevale del mediterraneo. -
La parola necessaria. Saggio sulla poetica di Sbarbaro
Frutto di un'assidua frequentazione degli scritti di Camillo Sbarbaro, questo libro espone un'interpretazione dell'opera creativa di uno dei massimi esponenti della letteratura poetica italiana della prima metà del Novecento. L'originalità del libro nel panorama degli studi sull'autore, e l'impatto propositivo della sua operazione ermeneutica, risiedono in alcune peculiari opzioni e funzioni critiche e metodologiche. La prima è rappresentata dalla concezione unitaria e dalla disamina organica del corpus letterario, la seconda è costituita dalla coerenza prospettica e dal solido impianto teorico che sorreggono la rigorosa impostazione critico-metodologica di questo saggio. -
La scrittura epistolare nell'Ottocento. Nuovi sondaggi sulle lettere del CEOD
Da sempre riconosciuti come fonti di primaria importanza per la ricerca storica, gli epistolari sono ormai stabilmente utilizzati anche dagli storici della lingua come strumenti per la ricostruzione di uno scritto medio, a metà fra l'elaborazione letteraria e l'espressione colloquiale e familiare. Il portale ceod (Corpus Epistolare Ottocentesco Digitale: www.unistrasi.it/ceod), inaugurato nel 2004, è stato recentemente ampliato e allo stato attuale offre a studiosi di diversa formazione (storici, italianisti, linguisti) un archivio di circa 1.300 lettere, quasi interamente inedite, interrogabili on line con modalità di ricerca avanzate. Gli scritti documentano una notevole escursione, negli argomenti, nella provenienza geografica e nel livello socioculturale degli scriventi. Il volume raccoglie gli interventi d'argomento ottocentesco presentati nell'ambito del convegno Archivio Italiano Tradizione Epistolare in Rete. Indagini sulla storia e sulla tipologia della lettera, tenutosi all'Università degli Studi di Pavia il 3 e 4 ottobre 2008 -
Una nobile follia
Una nobile follia narra il doloroso itinerario di formazione dell'ufficiale di fanteria Vincenzo D. Reduce dalla sconvolgente esperienza della Guerra di Crimea, il protagonista del romanzo di Tarchetti, pubblicato fra il 1866 e il 1867, pronuncia una condanna senz'appello della vita militare, finendo poi per ribaltare tutte le leggi di comunanza sociale. Romanzo impuro, a metà fra il pamphlet antimilitarista e il pastiche autobiografico, Una nobile follia risente dell'ibridazione di molteplici modelli narrativi, da quello manzoniano a quello foscoliano. Attraverso lettere, aforismi e pagine di diario, il protagonista compone il suo singolare ritratto di artista martire, e la frammentazione della sua psiche tormentata si traduce nella frantumazione della struttura romanzesca, che quasi implode in se stessa. Dando voce ai pensieri malinconici e paradossali del suo eroe, Tarchetti si fa dunque anatomista del cuore umano e indagatore del corpo sociale. Il romanzo è qui presentato in una nuova edizione riveduta e aggiornata. Il testo è quello dell'edizione definitiva, pubblicata dall'editore milanese Treves nel 1869. -
Tra speranza e paura: i conti con il 1789. Gli scrittori italiani e la rivoluzione francese
Tra speranza e paura affronta le reazioni degli intellettuali italiani alle giornate del 1789, e qualche volta oltre. L'oltre è un'eccezione, che però ci permette di vedere come siano stati vissuti in Italia quelli che secondo alcuni sono stati gli sviluppi della rivoluzione stessa, vale a dire i movimenti di Napoleone nel nostro paese e in Europa: secondo altri, non ultimo Foscolo, le campagne napoleoniche in Italia segnano invece la fine dell'utopia rivoluzionaria e lo svelamento dell'essenza stessa di princìpi che, presentandosi come palingenetici, finiscono per creare un mondo peggiore di quello che si voleva distruggere. Per dare un'idea delle reazioni a quegli eventi abbiamo preferito far parlare direttamente gli scrittori, i poeti, gli studiosi, quel che si dice gli intellettuali italiani. Si è cercato di lasciare quanto più possibile intatti i passi in cui gli scrittori affrontano la rivoluzione, pur essendo questo libro non un'antologia, ma un'indagine sorretta massicciamente dai testi originali. -
Forme e figure dell'alterità. Studi su De Amicis, Capuana e Camillo Boito
L'autrice compie una ricognizione sul tema dell'alterità nella narrativa italiana del secondo Ottocento attraverso lo studio di tre autori solitamente ascritti a sfere letterarie e ambienti culturali diversi. Il saggio evidenzia come i tre scrittori manifestino un medesimo atteggiamento polemico nei confronti delle tradizioni consolidate. Così De Amicis si rivela capace di operare un radicale cambiamento assiologico fin dal suo esordio letterario, e Capuana giunge a significative innovazioni metodologiche e generiche proprio nel percorrere vie alternative alla soluzione positivistico-realistica. In quanto a Boito, nonostante il carattere di puro divertissement assegnato alla sua attività scrittoria, l'analisi di talune sue novelle individua l'uso di strategie narrative mistificatorie e ironiche allora del tutto inedite. Nei rispettivi trattamenti della tematica presa in esame, i tre scrittori contribuiscono a tracciare il solco che porta ai risultati novecenteschi di Pirandello, Svevo e Tozzi. -
Auctor in fabula. Un essai sur la poétique de Tabucchi
Questo libro è un saggio di poetica testuale che dall'analisi delle singole opere di Antonio Tabucchi elabora una teoria dell'interpretazione e una teoria del romanzo. La poetica dell'autore conduce alla concezione di un universo totale della narrazione: universo di forme e figure del ""gioco"""" (nelle sue varie implicazioni e configurazioni) e universo di una soggettività creatrice riconosciuta come il vettore di un'interpretazione retorico-etica del testo letterario. Fondata sul riconoscimento di una tensione etica inerente all'atto stesso della fabulazione, la percezione del racconto finzionale come «favola critica» (esistenziale, o persino metafisica) si basa su una prassi interpretativa che attraverso l'analisi formale reperisce nella struttura del testo la manifestazione di un «ethos»: un mondo virtuale dove sono in gioco valori (o disvalori) in relazione al mondo concreto della vita. L'intenzionalità metatestuale della poetica di Tabucchi consiste in una riflessione sull'essenza «equivoca» dell'esistenza, sull'enigma dell'essere e dell'identità. Esaminando il rapporto tra realtà e finzione, verità e apparenza, letteratura e vita, l'opera di Tabucchi si qualifica come meditazione sulla problematicità dell'io e del mondo che lo circonda, sulla «debolezza ontologica» che contraddistingue l'uomo della postmodernità, e che trova un suo riflesso nelle modalità «deboli» della narrazione."" -
«Siamo dignitosamente fiere di avere vissuto così». Memoria della resistenza e difesa della costituzione. Scritti e discorsi
Civile riserbo, sapiente discrezione, umiltà illuminata distinguono questa raccolta di memorie, discorsi pubblici, appunti, brevi interventi, prevalentemente inediti. Sono il racconto della formazione di una coscienza democratica nella miseria morale della dittatura fascista e la testimonianza di una ferma reazione alle minacce poste da nuove strategie di totalitarismo, soprattutto a partire dagli anni Novanta. Difendere la Costituzione e raccontare la Resistenza come rivoluzione culturale di portata europea fu l'impegno morale che portò Concettina Principato nelle scuole, nelle assemblee pubbliche, nei circoli culturali per oltre un decennio. La dichiarazione «siamo dignitosamente fiere di avere vissuto così», che accompagna questi scritti, esprime l'orgoglio della partecipazione attiva alla Resistenza e racchiude la lezione etica profonda dell'essere stata «per tutta la vita antifascista». -
«Di là dal fiume e tra gli alberi». Il paesaggio del Rinascimento a Venezia. Nascita e fortuna di un genere artistico (secoli XV-XVII)
Il volume affronta il tema della nascita e dell'affermazione del paesaggio nell'arte a Venezia e nel Veneto tra il XV e il XVII secolo. A questo argomento è stato dedicato un convegno tenutosi nel quadro delle annuali giornate di studio della Renaissance Society of America. Gli atti che ne risultano raggruppano otto saggi, frutto di nuove ricerche che ruotano intorno alla fortuna del genere paesaggistico nel Rinascimento e alla sua accoglienza artistica e critica anche al di là dei territori della Serenissima. Tra le opere analizzate ci sono quelle di Giovanni Bellini, Giorgione e Tiziano. Natura e ideale sono le componenti essenziali di un vasto panorama di dipinti, disegni e incisioni in cui le evocazioni arcadiche a volte si associano a quelle del sonno e dei sogni. I motivi iconografici ispirati alla natura sono analizzati per le loro implicazioni simboliche, le suggestioni letterarie o alla luce del contesto sociale e intellettuale. Un'attenzione particolare è data inoltre al Concerto campestre di Tiziano, opera emblematica del genere, alle interazioni tra la produzione lagunare e fiamminga del Cinquecento e al fascino straordinario che la poesia del paesaggio veneto ha esercitato nei secoli successivi.