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The wall book. Catalogo della mostra (Bologna, 23 novembre-6 maggio 2017). Ediz. italiana e inglese
Il muro è un archetipo che accompagna l'uomo fin dai suoi primi passi. È un elemento quotidiano, da cui siamo attorniati, nelle nostre case, nelle nostre città, nei nostri sguardi. Vi siamo talmente abituati che non ci suscita domande, se non quando sale alla ribalta per qualche suo uso specifico. Ma il muro è denso di storia, di significati; ci accompagna, ci protegge, ci nasconde, ci parla. Ci invita a seguirlo, a sbatterci contro, a superarlo. Il muro è civiltà. Quando una qualsiasi superficie diventa muro, vuol dire che assume un significato, non è più solo una materia inerte, è diventato un oggetto culturale. Il muro ci difende, ma ci separa. Ci nasconde, ma lo usiamo per esprimerci. Ci protegge, ma lo vogliamo scavalcare. Unisce dividendo. Cela rivelandosi. Un muro non ha mai un lato solo. È circondati da muri che nasciamo, è dentro un muro che spesso finiamo. -
I sedili nobiliari di Sorrento. Dalle origini angioine ai nostri giorni. Nuovi documenti
Il volume prende in esame l'architettura degli edifici dei sedili nobiliari sorrentini (Porta e Dominova), le trasformazioni attraverso i secoli di quello più antico (Porta), la sua ricostruzione cinquecentesca, e i lavori di restauro e di abbellimento relativi ai due seggi ricavati da documenti dell'Archivio di Stato di Napoli. L'indagine sul sedile di Porta è arricchita da uno sguardo panoramico sulle emergenze monumentali non più esistenti nell'area circostante il seggio (piazza Tasso): Castello, porta urbica, fontana sul ponte, ecc.Documenti inediti del Museo Correale gettano luce sulla fondazione del Sedil Dominova nel primo quarto del '300: una copia manoscritta settecentesca di un prezioso documento angioino del 1319 (andato distrutto nel 1943); schede di notai sorrentini che permettono di proporre una nuova ipotesi sull'origine del nome Dominova. Le finte architetture di questo seggio sono oggetto di un tentativo di attribuzione. Conclude il volume uno sguardo sui reperti antichi della città murati sotto il campanile del duomo (sede delle riunioni del parlamento sorrentino) e sulla letteratura relativa alla statua del faraone Seti I del largo Dominova. -
Cosmo-polis. Vol. 2
Con Cosmo-polis 2 Gianni Sevini rinnova le sue visioni del cosmo e l'indagine delle strutture in equilibrio del firmamento. Una nuova visione, con lo sguardo attento di chi nell'arte esprime concetti tecnici e cromatici narrativi di una realtà ai limiti tra il sogno e la scienza. Sevini ci suggestiona con maestose tele che racchiudono i colori e le nomenclature degli spazi incontaminati e silenziosi vicini e lontani. Luoghi sconosciuti da cui la vita proviene, da cui tutti noi proveniamo, ignari e solitari per intraprendere il nostro breve viaggio terreno confuso tra Spirito e Materia, in una concezione del ""Bello"""" ben nota all'artista, ma a volte disperso fra le superflue fatiche di un quotidiano banale ed evanescente. Così l'artista riesce a ricongiungere il dimenticato senso di appartenenza alla nostra Madre Celeste per riportarci a Casa, consapevoli finalmente che forse il nostro """"passaggio"""" esperienziale e faticoso, possa riscattarci nella sublimazione delle bellezze dell'Universo."" -
Livornesi ar barre. Vol. 2
Il secondo volume di ""Livornesi ar barre"""", una raccolta di battute e scenette in vernacolo che l'autore ha raccolto durante la sua decennale esperienza di barista in uno dei quartieri più popolari di Livorno. Il libro contiene anche alcune barzellette in rima che l'autore si è divertito a musicare tipo stornello."" -
Non siamo tutti qualcuno è in galera
Raccolta di ventidue racconti maldestramente autobiografici e prepotentemente immaginifici narrati mediamente in prima persona (non sempre la stessa). Fotografia lucida e, talvolta, spietata del sentire umano quando a sentire è una donna provinciale, dall'estrazione sociale media. -
Qualcosa di vero
Livorno 1937. Viola e Antonio si amano in segreto. Una storia d'amore profonda e struggente, un fil rouge che unisce due generazioni che si trovano a fare i conti, inesorabilmente, con il passato. -
Bar Veloce
Il volume di racconti di Massimo Volpi, Bar Veloce, è un libro ricco: ricco di aneddoti, denso di vita vissuta... La linea conduttrice che crea un collegamento tra i singoli testi è quella del bisogno di autenticità, della necessità profonda di raccontare pezzi della città, Livorno, ma anche scene di quartiere, vicende ambientate nei bar, battute sagaci, producendo narrazioni piene di potenza, di ironia, ma anche di malinconia. (Lamberto Giannini). -
Senza eroi
In una città senza nome, l'incontro tra tre ragazzi frattura un precario equilibrio e degenera in amori sballati e dipendenze. -
Non scriverò la tua storia
Il racconto si snoda in un dialogo tra passato e presente attraverso un flusso di coscienza sul registro del ricordo e l'introspezione. Una storia sincera scritta con autenticità, con la speranza che possa essere vettore per trovare strumenti di coraggio per parlare di vite troppo spesso taciute per la paura che alimenta prigioni mentali e materiali. La narrazione, nonostante la drammaticità, regala spunti colorati e un tessuto moderno che passa attraverso il mezzo social di Facebook, utile in questo caso per tracciare da parte di una madre anziana l'amore per le figlie. -
Il museo del caos. Ediz. illustrata
Raccolta di saggi sull'opera di Giuliano Galletta in occasione della mostra al Museo di Villa Croce a Genova (16 ottobre - 14 novembre 2010), con inserto fotografico di opere (1974-2009). Testi di Andrea Ranieri, Sandra Solimano, Matteo Fochessati, Riccardo Manzotti, Giuliano Galletta, Viana Conti, Marcello Frixione, Sandro Ricaldone, Valter Scelsi, Enrico Testa, Giuseppe Zuccarino. -
Le piccole storie di rue Saint-Nicolas
Le vicende di una famiglia ebrea povera, di origine ispano-marocchina e il racconto di un'arte quotidiana dell'arrangiarsi visti con gli occhi (e la felice leggerezza) di una bambina. Line Amselem ci fa entrare nel cuore di un appartamento che potrebbe essere uno dei tanti de ""La vita. Istruzioni per l'uso"""" di Georges Perec o de """"L'eleganza del riccio"""" di Muriel Barbery."" -
La distanza necessaria
Stregata dalla magia di un quadro di Andrew Wyeth (Christina's world, oggi al MoMA), la protagonista Mara, inquieta giornalista di cronaca nera, parte dall'Italia alla volta di Pennsylvania e Maine per scoprire la realtà che si nasconde dietro alla misteriosa e celebre figura del dipinto. Troverà il 'mondo di Christina', se stessa, ma soprattutto la distanza necessaria per guardare le cose. Per capirle. Un romanzo per gli appassionati d'arte e non solo. -
Dopo la voce
"Fu Giorgio Caproni, verso la fine degli anni Ottanta, il primo a fare autorevolmente il nome di Giuseppe Piersigilli tra le nuove voci della poesia italiana. Nel corso di oltre vent'anni Piersigilli ha pubblicato alcune poesie in plaquette, antologie e riviste, ma non aveva finora varato un libro proprio. Così ci troviamo davanti alla piena novità di una poesia densa e complessa, quanto limpida nel suo dettato."""" (Stefano Verdino)" -
Fluxus in Italia. Ediz. illustrata
A cinquant'anni dalla nascita di Fluxus, un libro che celebra il primo mezzo secolo di storia di questo movimento artistico internazionale, tentando di ricostruirne l'attività in Italia. Attraverso testi editi e soprattutto inediti dei protagonisti (spesso scritti per l'occasione), foto rare o mai pubblicate prima di performance e eventi, e una fondamentale cronologia che fornisce una prima sistemazione delle numerose esperienze di Fluxus in Italia. -
Suspense
Lasciato incompiuto alla morte dell'autore e pubblicato postumo nel 1925, ""Suspense"""", ultimo romanzo di Joseph Conrad, racconta la storia dell'educazione sentimentale e politica di un giovane inglese nella Genova dell'inizio del 1815, fra drammi famigliari, intrighi diplomatici e complotti carbonari, mentre all'orizzonte incombe la figura di Napoleone, confinato all'Elba ma in procinto di sconvolgere di nuovo la storia europea."" -
Politica e magistratura, la vocazione della responsabilità. Un omaggio a Max Weber
In tempi di feroce antipolitica, è importante capire se il lavoro del politico è solo un mestiere oppure un'autentica vocazione. Anche l'intellettuale, il giudice e l'uomo di scienza sono oggi di fronte al problema della responsabilità e di una vocazione dai contorni sempre più incerti. Un'analisi del ruolo del giudice e del politico - tra funzionario, tecnico e professionista - alla luce di un'attenta rilettura delle celebri lezioni tenute a Monaco da Max Weber nel 1919. -
Hotel Rwanda. La vera storia
Rwanda, 1994: nel mezzo dell'efferato massacro di un'intera popolazione, l'Hotel des Mille Collines è l'unico luogo sicuro dove rifugiarsi. A difenderlo dal caos e dalla violenza degli uomini ammassati alle sue porte c'è il direttore, Paul Rusesabagina che, con la sua profonda conoscenza dell'animo umano e la sua abilità con le parole, salverà da solo 1268 persone. -
Il romanzo della mia vita
Un'immagine del lavoro che fa rivivere l'idea di una comunità 'altra' basata su coesione, armonia e solidarietà, e alla quale l'Occidente deve oggi guardare per riscoprire la produttività 'compassionevole"" dell'India di Gandhi."" -
Fuoco nemico
Il titolo non tragga in inganno: non siamo in guerra, e nemmeno è scoppiato un incendio: il fuoco è quello dei fornelli... luogo di pena per me"". Camilla Salvago Raggi non è certo una cuoca provetta (lei stessa lo ammette: ai fornelli non è in grado di far nulla e niente al mondo l'annoia di più!), ma l'arte culinaria la attrae in modo irresistibile: vecchie rubriche di cucina su riviste polverose, antichi ricettari di celebrati chef, trasmissioni televisive moderne... Il rapporto complicato e divertente tra la scrittrice e i fornelli diventa occasione in """"Fuoco nemico"""" per rievocare cibi, menu, libri di cucina ed eventi conviviali, ma soprattutto memorie private e familiari."" -
I marmi giustiziati. Il ritorno a Palazzo delle due statue colossali dei Doria
"Quel giorno, il 14 giugno 1797, i genovesi giacobini, sull'onda lunga della Rivoluzione francese, hanno ridotto a rovine i due Doria di marmo per diversi motivi..."""". Storia del restauro e della ricollocazione a Palazzo Ducale di Genova delle due statue di Andrea e Giovannandrea Doria, pervenutea noi gravemente menomate. Il libro, arricchito da uno spettacolare racconto fotografico, illustra la storia e il recupero dei marmi dalle turbolenti vicende del passato al difficile intervento contemporaneo di restauro frammento per frammento. Il volume contiene testi del direttore dei restauri, Giovanni Spalla, dello storico dell'arte Piero Boccardo, e una ricca galleria di fotografie di Gianni Ansaldi."