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Il caso Roatta. Londra ed i crimini di guerra italiani: dalle accuse all'impunità (1943-'48)
Mario Roatta, militare di carriera, capo del servizio segreto del SIM, generale del regio esercito, in fuga da Roma l'8 settembre 1943, accusato di crimini di guerra in Jugoslavia. Grazie alla ricerca d'archivio sulle fonti inglesi del Foreign Office l'autrice ricostruisce lo sguardo particolarmente attento e interessato del governo e dell'opinione pubblica inglese che si occuparono e preoccuparono di questo personaggio tanto rilevante ma che repentinamente passarono da una ferma volontà di punizione ad una più lasca indulgenza poggiante sulle necessità della «ragion di Stato». Una vicenda fatta di segreti militari, rapporti politico-diplomatici inconfessabili, fughe. -
La falange di Cristo. Per una storia dei Comitati Civici
Il 1948 vide una schiacciante vittoria della Democrazia Cristiana e il prevalere di un sistema economico, politico e valoriale (quello occidentale a guida USA) su un altro (quello orientale a guida URSS). Vittoria dovuta anche ai Comitati Civici, fondati e organizzati da Luigi Gedda per sostenere la «crociata anticomunista»; essi divennero il motore di una macchina propagandistica che investì con le sue parole d'ordine, i suoi slogan, il suo attivismo politico l'intero Paese divenendo quella «voce di Dio» in grado di guidare le masse italiane, appena riemerse dalle macerie materiali della guerra e da quelle morali della dittatura fascista, verso un approdo non solo conservatore ma anche, nella sua misura ideologica, «integrista». -
La Repubblica Romana. 1849, prove di democrazia e socialismo nel Risorgimento
Nei cinque mesi di esistenza della Repubblica Romana del 1849, il Risorgimento italiano si traduceva in un'insurrezione sociale finalmente vittoriosa, dando vita a uno straordinario tentativo di democrazia radicale al cui interno si mossero e si misurarono tensioni più esplicitamente socialistiche. Cacciato il regime clericale paternalista e autoritario di Pio IX, la popolazione romana diede vita a un esperimento di autogoverno e di ridistribuzione della ricchezza che, nel farsi della modernità e in assenza di concentrazioni produttive, esprimeva l'affermazione di una nuova borghesia liberale e di un giovane proletariato urbano. Se pure per un breve ma intenso periodo di tempo, dopo secoli di oscurantismo, Roma si trasformava nel cuore pulsante del Risorgimento, capitale di un'idea di nazione, repubblicana ed egalitaria, cui aderirono le maggiori e più dinamiche personalità del suo tempo, bruscamente interrotta dalla violenta reazione europea. -
Storia di antagonismo e Resistenza
L'autore, dirigente comunista di Genzano, trasforma la narrazione della sua vita in un libro di storia perché ricostruisce puntualmente luoghi, eventi, personaggi, classi, formazioni politiche con cui interagiva nel territorio. Completa la sua ricostruzione un'appendice documentaria sulla lotta partigiana nei Castelli romani e poi sul movimento di occupazione delle terre. -
La Cultural Intelligence nel calcio. La comunicazione nel rispetto delle differenze culturali
Il mondo del calcio rappresenta un esempio particolarmente significativo di globalizzazione e al contempo un contesto privilegiato di analisi e di sperimentazione di comunicazione interculturale, impreparati come siamo, se non riottosi, a mettere a proprio agio gli interlocutori di altre culture. -
Mario Lunetta. La scrittura all'opposizione
Mario Lunetta (1934-2017) ha lasciato un'opera complessiva ""enorme"""" che tocca tutti i generi letterari possibili, affrontandoli come campi di battaglia in cui riversare insieme una continua sperimentazione formale e una forte carica etica e politica, confermando sempre il progetto di una """"scrittura materialistica"""" rivolta a demistificare l'""""orrore"""" del mondo mercificato."" -
Il giornale-partito. Per una storia de «il manifesto»
"il manifesto"""" è stato molte cose: un'area culturale eterodossa all'interno del Pci, un collettivo di politici e intellettuali che scelse di «farsi partito» infine un giornale libero e per questo sempre in lotta per la sua identità e la sua sopravvivenza. Questo libro racconta la sua storia." -
Don Chisciotte & C.. Ediz. a colori
Dopo il Pinocchio di Collodi e il Barone di Münchhausen di Raspe, Giancarlo Montelli affronta il terzo gran bugiardo, il Don Chisciotte di Cervantes, pietra miliare della letteratura moderna in quanto ripresa burlesca dei poemi cavallereschi. Mito e Menzogna sono pur sempre uno stravolgimento della Realtà, sia che la si idealizzi, sia che la si rovesci nel suo contrario, rivelazione comunque del Tempo di cui si fa parodia. In tempi in cui l'immaginario è continuamente saturato da storie senza Storia, che quando c'è risulta un pretesto, con gli Autori sostituiti da torme di sceneggiatori per serie, sequel e fantasy, la penna di Montelli scrive forme, o forse disegna parole, rimanendo sul limitare tra follia e realtà. Centinaia di immagini a colori ripropongono il senso della Cavalleria, recuperando e restituendo i Guerrieri, i loro Cavalli e le loro Donne. Introduzione di Francesco Muzzioli. -
Modernità imperfetta. Lavoro, territorio e società a Roma e nel Lazio tra Ottocento e Novecento
Scrivere di Roma e della sua storia moderna partendo dallo status di capitale del neonato Regno d'Italia significa rappresentare la molteplicità, le contraddizioni, le spinte politiche e culturali, i conflitti che hanno accompagnato la diversità irriducibile, l'imperfezione appunto, sua e del Paese. Il libro, attraverso saggi che ripercorrono le vicende della Roma dalla fine '800 alla fine degli anni '60 del ""secolo breve"""", compone un quadro tanto complesso quanto originale della Città Eterna che ne rivela aspetti inediti e poco investigati dalla storiografia recente. La scelta ha coinvolto la borghesia cittadina, quella attiva nei moti del 1848-49, che viene bloccata verso il naturale sbocco imprenditoriale, e avviata verso i ministeri, l'amministrazione pubblica, l'Università. Mentre arti e mestieri (""""intelligenza e arte"""") vengono preservati, impedendo la loro dissoluzione nella fabbrica capitalistica. Così dalla """"presa di Porta Pia"""" alla questione cattolica; dai nove mesi dell'occupazione nazifascista del 1943-1944 fino alla ricostruzione convulsa e contraddittoria del dopoguerra (passando per il ventennio del regime fascista) il racconto di Roma composto dal volume diviene una ricostruzione polifonica che mostra la natura imperfetta e spuria delle sue identità e le raffronta con i grandi temi della modernità che parlano della Capitale di oggi e più ancora del nostro presente."" -
Brecht con Benjamin. Contro l'immedesimazione
Ancora con Brecht e Benjamin? Cosa hanno da dirci oggi questi due personaggi legati agli anni Venti-Trenta del '900, vissuti in situazioni di grande difficoltà (specialmente il secondo) e legati (specialmente il primo) a una politica di sinistra che non appare ormai più praticabile? L'ipotesi di questo libro è che - malgrado tutto - abbiamo ancora bisogno di loro, del Benjamin influenzato da Brecht, del Brecht commentato da Benjamin. Ne abbiamo bisogno perché, nei loro ""tempi bui"""" e in mezzo alle incomprensioni del loro stesso entourage hanno colto con particolare acume i primi segnali dell'avvento del """"cattivo nuovo"""" (il potere delle immagini, la società dello spettacolo) e, senza aristocratici rifiuti, si sono proposti di rivoltarlo criticamente, cominciando da quel fondamentale aggancio ideologico che è l'immedesimazione passiva, la seduzione ammiccante, il dopaggio dell'immaginario non solo nell'estetica, ma in tutto il sistema della comunicazione. Se vogliamo veramente procedere a """"sanificare"""" quel bene comune che sono le parole, qualche intrattenimento con Brecht&Benjamin, quei due instancabili giocatori di scacchi, è quanto mai opportuno."" -
Da una guerra all'altra. Briciole di storia e di tragedie nella ex Jugoslavia
Giacomo Scotti raccoglie in questo libro pagine inedite scritte sulla scia dei suoi taccuini di viaggio e sulla base di nuovi documenti riguardanti le guerre che hanno sconvolto le terre della ex Jugoslavia durante le due guerre mondiali e la guerra fratricida del 1991-1995. Un lungo capitolo è dedicato al ricordo di tre eroi fra i combattenti partigiani italiani dell’Istria e di Fiume. -
La fabbrica del Colonnello
Da parte di un archivista un modo nuovo di fare storia, più accattivante e coinvolgente, ma sempre a partire da documenti, storie non vere ma verosimili. I protagonisti del libro sono nati fra il 1850 e il 1910 e si trovano al centro di episodi e di situazioni che hanno caratterizzato la storia d’Italia di quegli anni: la battaglia di Adua nel 1896, l’attentato al re Umberto I nel 1897, il maremoto che distrusse Messina e Reggio Calabria nel 1908, la guerra italo-turca del 1911, la Prima guerra mondiale, la pandemia dell’influenza spagnola del 1918, l’opposizione al fascismo e il sistema di controllo della polizia politica alla fine degli anni ’20, la riconquista della Libia e la contraddittoria opera di colonizzazione italiana degli anni ’30. -
I valori. Le operazioni mentali che costituiscono noi stessi, il mondo in cui viviamo e quello in cui vivremo
Occorre determinare i margini della responsabilità individuale e ricondurre alla consapevolezza collettiva i valori in base ai quali assumiamo i nostri comportamenti. Per affrontare questi temi vengono utilizzati i risultati delle ricerche e delle analisi condotte da Silvio Ceccato e dalla Scuola Operativa Italiana relativamente alle operazioni mentali che ci guidano nei processi di valorizzazione e di scelta. -
Deprogrammazione neuro-linguistica. Dalla cibernetica della mente al costruttivismo radicale
Un invito a cambiare il proprio punto di vista sui problemi della filosofia – dalla teoria della conoscenza alla natura dei rapporti tra pensiero e linguaggio – e a riconsiderare tutto ciò cui diamo senso e valore. A monte ci sono gli strumenti di analisi elaborati dalla Scuola Operativa Italiana di Silvio Ceccato e dal Costruttivismo radicale di Ernst von Glasersfeld. Per promuovere consapevolezza e responsabilità delle operazioni mentali che eseguiamo. -
«Lotta senza quartiere». I socialisti nella Resistenza a Roma. 1943-1944
La rinascita del partito socialista, il suo contributo alla lotta di Liberazione di Roma, le sue strutture clandestine, le migliaia di donne e uomini che aderirono, hanno rappresentato un fattore storico fondamentale durante i 271 giorni di occupazione nazifascista della Capitale che divenne in ogni quartiere, in ogni borgata una «città ribelle». -
Una vita contro. Vittorio Mallozzi, le fornaci, la guerra di Spagna, il confino, la Resistenza a Roma
La breve vita di Mallozzi attraversa alcune tra le esperienze più significative del secolo XX: a Roma vive nella Valle dell’Inferno, popolata di cave di tufo e fornaci di mattoni e di fornaciai anarchici, socialisti e, dopo il 1921, comunisti. Qui diviene oppositore del fascismo. Nell’aprile del 1933 sfugge all’arresto e raggiunge la Francia. Nel 1936, allo scoppio della guerra di Spagna, parte con i primi scaglioni di volontari e nel marzo del 1937 partecipa alla lunga battaglia di Guadalajara. La situazione internazionale cambia rapidamente in peggio, e Mallozzi è deportato dal governo francese in vari campi di internamento fino a quello del Vernet d’Ariège, un vero e proprio campo di concentramento. Consegnato alla polizia fascista viene condannato al confino a Ventotene per cinque anni ed arriva a Roma il 25 agosto 1943. Dopo l’otto settembre è partigiano a Roma fino alla cattura, il 20 dicembre 1943. Il 31 gennaio 1944 è fucilato a Forte Bravetta. Insignito di Medaglia d'oro alla memoria. -
Mumenti
Poesie in ""dialetto"""" palermitano nei quali, l'autore riesce, nell'armonia dei versi, a far convivere la scuola dei libri con quelli dei vicoli del capoluogo siciliano."" -
Il puparo di piazza Marina e altri racconti
Otto brevi racconti, ambientati nella Sicilia di quegli anni '40, che hanno come protagonisti proprio i Carabinieri, anzi, per essere precisi i Reali Carabinieri, così com'era chiamata l'Arma durante il periodo della monarchia sabauda. Scampoli di vita quotidiana in una tormentata Sicilia ove si muovono figure apparentemente semplici, ligie al dovere, all'onore e al rispetto della propria divisa ma anche personaggi mai tramontati e a noi vicini. -
San Manuel Bueno, martire e altre tre storie
Grazie alle sue sorprendenti invenzioni narrative, Miguel de Unamuno è considerato unanimemente uno dei pochi autori che, a cavallo tra diciannovesimo e ventesimo secolo, contribuirono al rinnovamento della narrativa europea, la quale, dopo i migliori risultati del realismo (soprattutto francese) rischiava di tornare su sentieri già battuti e ripetere formule ormai esaurite. In queste quattro novelle troviamo Unamuno alle prese con i temi e le atmosfere che lo avevano già reso un autore fondamentale del modernismo europeo: l'ironia, l'enigma della personalità, il contrasto tra ciò che si è e ciò che si crede di essere, senza naturalmente dimenticare il tema costante del suo lavoro sia di narratore che di saggista, quello della fede: vissuta con slancio totale o insidiata dall'incredulità. -
L' ultima udienza
In tribunale, la lotta senza esclusione di colpi per l'affidamento di una bambina fa emergere segreti, ingiustizie e soprattutto menzogne destinate a lasciare ferite insanabili nelle anime dei protagonisti, avvocato compreso. Una storia crudele in cui l'intensità psicologica è pari alla forza della denuncia sociale.