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Neuroni specchio
Con mano ferma e con una straordinaria capacità di raccontare, l'autrice di questo romanzo ci coinvolge, muovendo i fili dei suoi personaggi, come il puparo muove i fili delle sue marionette, in un caleidoscopio di specchi che talvolta diventano deformanti, a rappresentare metaforicamente le deformazioni cui andiamo incontro, come dice Pirandello, costretti ad assumere la forma che i nostri interlocutori ci impongono. Accade pure che gli specchi diventino, ad un certo punto, parte viva della narrazione... -
Scorza d'arancia
"Scorza d'arancia"""" non è il classico manuale di cucina; questo libro racconta in 50 ricette i sentimenti legati a un piatto che evoca odori e sapori familiari, la vita e le passioni di una donna che si innamora e che sperimenta in cucina tra novità e tradizione." -
Stupidiario sugli animali. Dog Chisciotte e gatto Panza
"Ultimamente quando conosco una donna e cerco di intavolare una conoscenza più approfondita mi sento dire: """"So che sei un fimminaro!"""" Proprio come qualifica, come titolo, come a uno possono dire: so che sei un avvocato, so che sei un dottore, so che sei un architetto. Ecco, io sono un fimminaro! Che, per carità, oggi è di moda quasi un vanto, visto che avevamo un presidente del consiglio con questo titolo. Con una piccola differenza: che lui ha un titolo di serie A, io un titolo appizzatu 'o muru. Come sono costretti oggi tanti professionisti a tenerlo appizzatu 'o muru. Oggi un avvocato per necessità/virtù è costretto a fare l'imbianchino, il dottore a fare il gommista, l'architetto il giardiniere. Io sono fimminaro, ma faccio il falegname. Chi vuole intendere intenda. Diciamo che nella carta d'identità c'è scritto maschio, ma non esercito da anni. Bene, due anni fa, un mio amico """"malato"""" di esoterismo, mi chiese una mia fotografia e mi disse: """"Ti faccio il pendolino e scoprirò in base alle vibrazioni e alle mie percezioni intuitive se a breve tempo troverai una compagna."""" Ricordo che era gennaio, quando mi diede il responso: """"Arriverà l'amore a maggio.""""" -
L' ultima luce prima del buio
"L'ultima luce prima del buio"""" è una storia d'amore e di amicizia, ambientata a Palermo, di questi tempi """"moderni"""", che sono duri, che sono aspri, che sono aridi e che non credono nell'amore e tanto meno nell'amicizia. Una storia d'amore all'antica, dunque? Non proprio, perché non è un melodramma e neanche un feuilletton, ma una storia movimentata, piena di azione, di colpi di scena, di corse e di rincorse, di inseguimenti, di coups de Théâtre; che comincia con una disgrazia, che si trascina dietro un turbinio di fatti e misfatti, di uomini e cose, di sentimenti buoni e di sentimenti malvagi. Una storia come ne succedono tante, nella vita, anche se questa si lascia dietro strascichi pesanti, passioni brucianti e peccati mortali, cattiverie e squallori, altruismo e generosità." -
Delitto a monte Pellegrino
Qualcuno conosce il colore dei sogni? E l'odore? Quello che la notte del 17 giugno 2010 si annunciò a Giulietta era in bianco e nero e rilasciava l'aroma dell'angoscia. Si può parlare anche di sapore di un sogno? Il dolciastro della vendetta si alternava, nella visione di Giulietta, all'aspro della sofferenza (...). Era la premonizione che, a dispetto del suo razionale scetticismo, l'avrebbe condotta alla soluzione del caso, annunciando qualcosa che era difficile interpretare. -
Frammenti d'anime
Un album speciale da compilare per custodire i ricordi e i momenti più emozionanti dei primi anni di vita del tuo bambino, Un libro su cui annotare le tappe della crescita, piccoli record, avvenimenti, date importanti, da personalizzare giorno dopo giorno con foto, disegni, oggetti... -
Gli omicidi del killer sentimentale
L'incontro tra il P.M Lara Martozzi e il giovane giornalista Luca Serra sfocia in una storia d'amore. Al centro un caso di cronaca nera che metterà a repentaglio la vita dei due protagonisti. Un assassino senza scrupoli sparge odio dalla Capitale al nord Europa firmando quattro delitti di difficile interpretazione. -
Seminatori di discordia
Estromessa dalle indagini sul rinvenimento di un cadavere senza la testa nel quale si era imbattuta mentre correva su uno dei sentieri di Monte Pellegrino, il commissario capo Giulietta Antognoni dovrà convincere i magistrati incaricati delle indagini dell'innocenza dell'amica Dominique Baggio, verso la cui colpevolezza sembrano convergere numerosi indizi. Sullo sfondo delle bellezze della riserva dello Zingaro, di Scopello, di Castellammare del Golfo, del teatro greco di Tindari, di Palermo e di Parigi, i protagonisti di questa seconda apparizione delle indagini del commissario Giulietta Antognoni e della sua squadra arriveranno alla soluzione di un caso nel quale le vicende di Antigone e dei Seminatori di discordia del XXVIII Canto dell'Inferno dantesco sembrano fuorviare più che indirizzare verso la scoperta del colpevole. -
Lo stato nascosto. Le trattative che portarono alla pax mafiosa
Questo è un libro diverso, particolare, una riflessione, che gronda in ogni sua pagina della passione civile degli autori, sugli aspetti più delicati dell'intero sistema criminale mafioso. Quelli che hanno condizionato, e continuano a condizionare, la nostra democrazia ed un quadro politico istituzionale sempre più esposto alla erosione del cancro mafioso. Si parla, e lo si fa con cognizione di causa e grande onestà intellettuale, dei nodi essenziali del sistema di potere mafioso: il rapporto con la politica, i tanti compromessi, la mediazione, i sotterranei ""dialoghi pericolosi"""" tra lo Stato e la mafia, l'isolamento e la delegittimazione di tanti uomini delle istituzioni che, sull'altare della convenienza o dell'opportunità politica, sono stati traditi dallo Stato prima di essere uccisi dal tritolo o dal piombo dei mafiosi."" -
Un soffio di me
Nessuno di noi, in fondo, conosce il segreto del dolore e nessuno di noi sa veramente dove si nasconde la felicità e dove si nutre per apparire veramente bella. Angelica lancia la sua storia come una freccia di luminosa speranza a tutti quelli che in questo momento vivono nel buio del dolore e della solitudine, affinché il suo dolore e la sua rinascita possa servire ad altri, possa essere esempio di riscatto, ancora di fede, testimonianza che la volontà, la forza e il cuore alla fine hanno la meglio sul male, da qualunque parte provenga. -
Viva Palermo e santa Rosalia
Età di lettura: da 8 anni. -
Come un castello di sabbia
Una trasferta iniziata come una rilassante vacanza, ad assaggiare buon cibo e sorseggiare whisky ad un piano bar in un lussuoso hotel. Ma Giorgio Nicosia, avvocato di Palermo, ancora non sa che il suo cliente, eccentrico e spregiudicato, lo coinvolgerà in un'intricata rete di casi dal sapore losco che unisce la Sicilia a Beirut, a Lampedusa, a Milano passando per la Svizzera e gli Stati Uniti. Districandosi tra cadaveri, donne fatali e intrighi internazionali, l'avvocato tornerà finalmente nell'Isola in cui, come ama ripetere Nicosia, si trova tutto e il contrario di tutto. -
I corpi del reato
Presso gli uffici della Questura di Milano è trattenuta Karima El Mahroug (meglio nota con lo pseudonimo di Ruby Rubacuori), diciassettenne originaria del Marocco, su cui pende una denuncia per scomparsa dalla comunità ""La Glicine"""" di Messina. La ragazza dichiara di mantenersi svolgendo la professione di ballerina di danza del ventre ma secondo i verbali trasmessi alla Camera dei Deputati, non soltanto sarebbe una escort a tutti gli effetti, ma avrebbe frequentato Villa San Martino, residenza privata del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Con il Cavaliere la giovanissima marocchina avrebbe stretto una relazione di natura sessuale in cambio di regali di vario genere e del pagamento di somme di denaro in contanti. Gli atti riportati in questo volume ricostruiscono passo per passo, attraverso le testimonianze dei protagonisti, l'arresto di Ruby per furto, la telefonata e l'interessamento del presidente del Consiglio per accelerare le procedure di rilascio, la decisione della Questura di affidare la ragazza alla consigliera regionale Nicole Minetti."" -
Cuore e fantasmi
"Enzo Siciliano trovava nel racconto la sua più autentica felicità narrativa. Lo conobbi come lettore l'ultimo anno di liceo alla fine degli anni Novanta. Un mio compagno di scuola che condivideva con me la passione per la letteratura, Vincenzo, mi regalò una copia sgualcita di """"Cuore e fantasmi"""". """"Questi racconti sono meglio di quelli di Moravia"""", fu il quote con il quale mi lasciò il libro tra le mani. Sin dal primo racconto trovai una sorta di sintonia celeste, un movimento che mi univa a quella voce, una voce classica, distante dalla temperie di quel momento storico. Il """"classico"""" della narrativa di Siciliano è nel senso di limpidezza e nitore della sua scrittura, nella naturale tensione verso la pietas, una delle grandi caratteristiche della letteratura destinata a rimanere, come accade ad esempio nel racconto lungo (o romanzo breve?) """"Dalle carte di un mediocre insegnante"""". """"Cuore e fantasmi"""" è un libro che fa vivere e sentire un luogo chiamato il Vertano, la località ad Acqualoreto di Todi che è stata l'officina letteraria di Siciliano, un quartier generale di scrittura, creatività, ma anche di incontri che fa da sfondo a tantissime delle storie di questa raccolta, tra cui l'omonimo racconto."""" (Mario Desiati)" -
Il fascino delle cause perse
Il fascino delle cause perse non è romanzo come gli altri. Ci viene raccontata una storia, sì, la storia di una famiglia che si riunisce per festeggiare il compleanno dell'ultima arrivata. Capiamo subito perché ci sono soltanto donne, perché i padri, i mariti non sono presenti: Giuditta, Vittoria ed Eleonora sono donne terribili. Ciniche, petulanti, pragmatiche fino alla violenza, così deluse dalla vita da covare rancore verso tutto e tutti. Anche qui, come in un qualunque romanzo, assistiamo a un colpo di scena, un tragico epilogo che viene sottoposto al misterioso ""signore in tweed"""" - una specie di detective come fosse """"un caso da risolvere"""". Ma questo non è un giallo, non è un romanzo come gli altri, ha il coraggio di rivelarsi per quello che è: una storia inventata, pura immaginazione; ha la sfacciataggine di svelare l'incantesimo. Giada Ceri ci avvolge nelle spirali della sua scrittura ossessiva e perturbante - ipnotizzandoci fino all'ultima pagina, per lasciarci poi con la sensazione di esserci risvegliati da un brutto sogno."" -
Mio padre era bellissimo
"Mio padre era bellissimo"""" è la più classica delle storie d'amore: quella tra un padre e un figlio che non hanno avuto il tempo di conoscersi, che non si sono potuti amare come sarebbe stato giusto, come avrebbero voluto. Nicola è un bambino di nove anni, passa i pomeriggi a sognare di vincere il Giro d'Italia, di giocare a calcio come Michel Platini, non può sapere cosa significa morire, non conosce il senso della frase che si sente ripetere: """"tuo padre è venuto a mancare"""". Da quel giorno il mondo intero diventa incomprensibile, inadatte sono le parole per dirlo, inappropriati i sogni che Nicola continua a fare." -
Sivori, un vizio. E altri scritti di calcio
Gli eccessi del calcio di oggi, la sua stessa invadenza ed ipervisibilità, possono indurre nella tentazione della nostalgia per il gioco di ieri, quando il calcio era uno sport di massa ma non ancora uno spettacolo televisivo esclusivamente sostenuto dal business. Non è la nostalgia ma il recupero ostinato di antiche emozioni a giustificare questo libro che incrocia di continuo il calcio e la letteratura. Il mito di Omar Sivori e degli ""angeli dalla faccia sporca"""", il Grande Torino, l'Inter di Herrera, il Milan di Nereo Rocco e Gianni Rivera, antiche fisionomie di campioni e di oscuri comprimari, qui si legano ai testi di scrittori e giornalisti che nel corso di un secolo, ormai, hanno saputo raccontare il calcio come un luogo cruciale dell'immaginario nazionale e della cosiddetta identità italiana, da Gianni Brera e Mario Soldati a Salvatore Bruno e Giovanni Arpino. Composto a mosaico, scritto in uno stile secco e tagliente, """"Sivori, un vizio"""" rappresenta un omaggio alla duplice passione che è all'origine di una stessa vocazione critica, dove si incontrano in retrospettiva, come si trattasse dei frammenti di un romanzo di formazione, la Juve del grande Omar, la Lazio allo stadio Flaminio, immagini di Luigi Riva e Giacinto Facchetti insieme con le pagine di alcuni fra gli autori più amati, Pier Paolo Pasolini e Vittorio Sereni."" -
Quel che so di Adonai
"Quel che so di Adonai"""" è la storia di una """"questione privata"""" che si innesta su un tema di drammatica attualità, quale quello dell'immigrazione. Michele è un affermato architetto che segue con passione anche la campagna ereditata dal padre. Divorziato da parecchi anni, con due figli già grandi e una relazione stabile con una compagna che vive in un'altra città, conduce una vita relativamente serena e tranquilla. Fino alla sera fatidica in cui mentre sta rientrando in città, sulla tangenziale investe con l'auto e uccide un giovane immigrato extracomunitario. L'evento ha su di lui un effetto dirompente. Non gli vengono imputate gravi colpe, perché al momento dell'incidente non superava il limite di velocità e non ha potuto in alcun modo evitare l'impatto. Si sa ben poco della vittima, solo che si chiamava Adonai ed era un immigrato clandestino, di origine eritrea. Nessuno si presenta per identificarlo e le Autorità si preparano ad archiviare il caso, mentre anche dal punto di vista giudiziario le conseguenze del fatto sembrano poco rilevanti. Michele però non riesce a riprendere la vita di prima. Sia nel lavoro che nei rapporti con le persone, anche quelle più care, prova un crescente senso di estraneità, di allontanamento. L'unico modo che ha di ritrovarsi è compiere una sua personale indagine su Adonai, e un tratto alla volta si trova a seguire a ritroso il percorso che ha condotto il giovane immigrato a incrociare tragicamente il proprio destino col suo." -
Una storia immortale
Nel fantomatico Istituto di Salvezza Integrale fondato da Lukas e Rahel Hauser, Benvenuta, figlia di Sebastiano Nigro, è scomparsa venticinque anni fa senza lasciar traccia. Il padre, ormai anziano e ostile a tutto, ancora in cerca di vendetta, incrocia Blanicka, giovane ragazza dell'est, in una Roma del prossimo futuro. L'infelicità, tratto comune ai due, li unisce e li separa: oscura quella dell'anziano professore, luminosa quella della ragazza. Intanto le ostilità tra l'Istituto e i Servizi, tra gli ambienti vicini al Vaticano e alcuni gruppi eversivi, subiscono un'accelerazione improvvisa il giorno in cui gli Hauser, dopo un periodo di detenzione in Svizzera, si accingono a tornare in Italia. Nigro, in accordo con i settori più tradizionalisti dell'informazione e del Vaticano, si muove sulle loro tracce insieme alla ragazza che, contrariamente alle convinzioni dell'uomo, non ha mai creduto al potere della sua vendetta. Ed è in un crescendo di rivelazioni sugli avvenimenti accaduti venticinque anni prima, mentre elezioni politiche di straordinaria importanza si avvicinano annunciando un cambiamento nelle sorti del paese, che i due, seguendo le tracce degli Hauser, partecipano al precipitare degli eventi fino all'esito finale. -
Non ci sono per nessuno
Lucio, tredici anni, è il tipico adolescente imbranato che vorrebbe tanto essere più disinvolto, ma proprio non ci riesce; soltanto la sua amica Gina sembra scuoterlo e sarà lei ad iniziarlo al rock. Giordani, trentenne disincantato, forse troppo, lavora per una multinazionale e si barcamena nella propria quotidianità noiosa e solitaria. Avaro di sentimenti, non sopporta di dover scendere a compromessi con la gente, ma nello stesso tempo non è soddisfatto della sua vita e pensa che la svolta decisiva non sarà aprire un bar ai Tropici, ma scrivere un musical, che però non si decide mai a cominciare, nascondendosi dietro banali scuse. L'incontro con Emma, forse, cambierà qualcosa. Tra le due storie, ce n'è una terza: quella di un libro che negli anni passa di mano in mano e che lega le vite di Lucio e Giordani. ""Non ci sono per nessuno"""", romanzo d'esordio di Beniamino Cavalli, guarda con indulgenza e ironia alle nostre debolezze, seguendo le disavventure quotidiane dei protagonisti come se fossero annotate in un diario, nel quale ognuno di noi può trovare qualcosa di suo. Una raccolta di inettitudini? Sì, ma rese con leggerezza e senza prendersi troppo sul serio.""