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I racconti dello scontrino. Coop for words 2012
Antologia dei testi e dei fumetti della edizione 2012 del concorso Coop for Words. ""Questa edizione, inoltre, è stata fortemente segnata dal marchio del lavoro, della sua assenza, un'impronta rilasciata per la sezione """"post-it"""", ma che si è propagata in quasi tutte le scritture delle altre sezioni, in maniera più o meno rilevante, più o meno evidente. I racconti brevi, quando ne parlano, che sia il lavoro da scontare o da conquistare, si formano in un percorso di fuga verso il fantastico, splatter o romantico che sia; oppure escono dalla ristrettezza del racconto stesso, che sia una storia intima e personale oppure collettiva, e partecipano di una realtà che sembra aver normalizzato la propria tragicità."""" (Salvatore Jemma)"" -
Salvatico
"Forse ho dimenticato volutamente qualcosa. Lo faccio sempre. Ma delle cose più intime e, per quel che sono capace, del mondo parlano i testi, che vanno avanti e indietro nel tempo, ma a volte toccano il presente e persino il futuro prossimo. In uno, in particolare, dichiaro che non scriverò mai più niente così. Ed è vero. È un mio proposito."""" (Mino Petazzini)" -
Gabriele D'Annunzio Giacomo Puccini. Il carteggio recuperato (1894-1922)
Questo non è soltanto ed esattamente il carteggio intercorso tra Gabriele D'Annunzio e Giacomo Puccini, ma piuttosto il ""romanzo epistolare"""" della loro fallita e ostinata collaborazione. In quanto """"romanzo"""" c'è anche un po' di finzione o meglio: d'invenzione. Il curatore ha ricomposto un carteggio mutilo e squilibrato colmando i vuoti con altre lettere, provenienti da carteggi di amici, editori, collaboratori dei due protagonisti. Un accordo fra il poeta e il maestro era davvero impossibile? E se è così perché fu tentato per ben sei volte? Meri interessi economici - si è detto. La musicologia, ancor più che la letteratura è terreno di scontro partitico, di militanza. Questo epistolario ha l'ambizione di riaprire i conflitti fra due grandi personaggi della cultura italiana."" -
Un matrimonio in provincia
Nata nel 1840 e morta nel 1920, la Marchesa Colombi è stata una delle più grandi giornaliste italiane a cavallo fra '800 e '900, e si è imposta anche nella narrativa grazie a ""Un matrimonio in provincia"""" (1885) e ad altre prove minori come """"In risaia"""" (1878) e """"Prima morire"""" (1887). Partendo dal modello manzoniano, ma aperta anche alle correnti letterarie europee che circolavano nella capitale lombarda (dove visse collaborando al Corriere della sera), la Colombi appartiene a quella generazione di scrittori intimisti che riflettono l'andamento quotidiano dell'esistenza. In particolare l'autrice mette in evidenza il ruolo della donna in una società attardata e maschilista con la forza di una pacata ironia, apparentemente sottomessa e rassegnata, ma carica di impeti rivoluzionari. Il """"Matrimonio in provincia"""" è una storia di famiglia raccontata con attenzione ai pregiudizi e alle convenzioni di una società provinciale (quella di Novara città natale dell'autrice) che miete le sue vittime soprattutto tra le personalità più deboli e indifese."" -
Al «candido fratello»... Carteggio Gabriele D'Annunzio-Annibale Tenneroni. (1895-1928)
"A uno a uno i miei più cari amici se ne vanno. Annibale era il più candido e il più fedele fra tutti i miei amici- scriveva Gabriele D'Annunzio. Tanto da me diverso indovinava le cose belle e nascoste che formano la mia vita vera e sorpassano il meglio della mia arte"""". Alla luce di ciò, preziose diventano le testimonianze delle lettere del carteggio D'Annunzio-Tenneroni, intercorso nei 33 anni di una singolare amicizia durata più di quaranta: un legame affettivo di due esistenze parallele, di personalità e temperamenti dal segno decisamente opposto. Il carteggio è arricchito dalla pubblicazione di 11 lettere di Eleonora Duse ad Annibale Tenneroni e di 9 di quest'ultimo a Giovanni Pascoli, a completare il complesso intreccio di rapporti che il tudertino manteneva nelle vesti di candido e soccorrevole intermediario." -
D'Annunzio e Filippo De Titta. Carteggio (1880-1922)
Un ritratto inedito del D'Annunzio adolescente e giovane è quello che emerge dai documenti pubblicati in questo volume che raccoglie il carteggio con Filippo De Titta e una biografia del poeta che lo stesso De Titta scrisse nei primi anni del Novecento, ma mai data alle stampe. La lettura del racconto e del carteggio consente, inoltre, una più accurata ricostruzione biografica di De Titta, alla luce dei rapporti che egli ebbe con D'Annunzio e con gli altri intellettuali dell'epoca. -
Il pittore e il principe. Utopie, sogni, realtà nella città di Pamphilia
Questo volume, ricco di un'appendice iconografica a colori che raccoglie l'insieme degli affreschi delle volte, ci narra la storia del Palazzo Doria-Pamphilj di Valmontone, recentemente restaurato. La storia dell'arte si fonde con la storia delle vicende affascinanti e misteriose del maestro pittore Pier Francesco Mola e di don Camillo Pamphilj principe primo di Valmontone. La pubblicazione è arricchita dalla ricostruzione della genealogia dei Pamphilj e degli Aldobrandini. -
La toga racconta
"La toga racconta"""", antologia di avvocati e giudici, narratori del Novecento, è frutto di anni di impegno appassionato del curatore nella raccolta dei dati degli autori selezionati e di ricerca dei testi. Solidità di impianto e padronanza di stile sono patrimonio comune a tutti gli autori rappresentati in questa rassegna antologica, dagli scomparsi ai viventi, da Barzilai, Cicognani, Betti, Carnelutti, Cassinelli, De Marsico, Galante Garrone, Maglia, Répaci, fino a Santiapichi, Mannuzzu, o a quelli di ultima generazione come Carofiglio, De Cataldo, Francione (col suo Domineddracula) e tanti altri vecchi e giovani componenti di questo suggestivo panorama di scrittori, nella cui produzione l'esperienza letteraria si è felicemente coniugata con quella giuridica." -
Meister Eckhart e il libero spirito. La mistica della liberazione
Meister Eckhart non fu soltanto uno spirito libero. Egli fu a capo di una ""scuola di perfezione"""" di vita religiosa, che rappresentava nell'area di quel vasto movimento del Libero Spirito, diffusosi al tramonto del medioevo e condannato dal Concilio di Vienne (1311-1312), una delle scuole più alte a cui si accedeva dopo aver superato un lungo e difficile tirocinio all'interno di scuole minori."" -
Ricordi di Londra
Con descrizione lucida e coinvolgente De Amicis tratteggia i contorni della capitale inglese enfatizzandone la grandiosità monumentale nonchè la magnifica efficienza di strutture per allora avveniristiche come la metropolitana. Ricordi di Londra fu pubblicato per la prima volta dai fratelli Treves nel 1874, con in appendice il libro di Louis Simonin sui Quartieri poveri di Londra. Carabba ripubblica insieme i due testi in quanto il testo di Simonin fa da contraltare al resoconto ufficiale di De Amicis. Dai Quartieri poveri emerge una Londra che non si riconosce, ove tanto la descrizione quanto le immagini grafiche riflettono una realtà afflitta dalla piaga del pauperismo. -
Briganti e brigantesse abruzzesi. Due opere teatrali inglesi di metà Ottocento
Nell'immaginario inglese di metà Ottocento, l'Abruzzo rappresenta l'emblema del pittoresco romantico, uno spazio cioè capace di evocare sensazioni forti e passioni travolgenti. Sullo sfondo di una natura incontaminata e impervia, la regione è vista come sede di una umanità spontanea e primitiva, costituita quasi esclusivamente da pastori e briganti. I due testi che sono raccolti in questo volume ben incarnano tali stereotipi e li declinano in chiave apertamente drammatica. Il primo di essi ""The Queen of the Abruzzi (La regina degli Abruzzi)"""" si deve alla penna di Joseph Stirling Coyne (1803-1868), e venne messo in scena a Londra la sera dell'8 giugno 1846. Il secondo """"Francesca Doria: or, the bandit of the Abruzzi (Francesca Doria, o il bandito degli Abruzzi)"""" è un libretto d'opera scritto da Val Morris e musicato da George Linley (1798-1865), e venne rappresentata per la prima volta sempre a Londra il 3 marzo 1849. In entrambi i casi, siamo, dunque, di fronte all'immagine di un Abruzzo """"esotico"""" che affascina la sensibilità delle classi colte europee."" -
Nel labirinto della parola, della lingua scritta e del suo apprendimento
Il volume si sofferma sul rapporto oralità-scrittura, di cui prende in considerazione anche alcuni momenti della riflessione filosofica dall'antichità ad oggi; si addentra nelle questioni relative alla parola inagita per tentarne un'analisi alla luce degli eventi storico-sociali che le hanno determinate; e, nell'azzardare ipotesi ""sull'anello che non tiene"""" nella pratica didattica, avanza la proposta di un curriculum della scrittura nel quale la lezione della pedagogia retorica classica convive con le più recenti indicazioni metodologiche. Si rivolge dunque per eccellenza a tutti coloro che insegnano, o stanno per insegnare, italiano e, più in generale, a chi prova interesse per una riflessione sullo stato della scrittura nella società e nella scuola."" -
Nei giorni della rivolta
Le vicende della rivolta del popolo lancianese contro le truppe tedesche, viste attraverso le tavole di un fumetto. Ottobre 2003: Lanciano celebra il sessantesimo Anniversario della rivolta contro le truppe di occupazione nazista. Nel giorno della ricorrenza tre anziani che hanno vissuto da giovani gli eventi del 1943 si ritrovano e cominciano un viaggio nella memoria attraverso i luoghi simbolo toccati dall'insurrezione. La paura e i drammi, le speranze e l'eroismo, il sacrificio e la sofferenza, rivivono attraverso il racconto di chi, tanti anni fa, ha vissuto quei tragici eventi, lontani nel tempo ma ancora di grande attualità. -
Romanticismo. Dramma in quattro atti
La presente edizione riproduce il testo di ""Romanticismo"""", dramma in quattro atti di Gerolamo Rovetta, uscito nel gennaio 1903 per i tipi di Baldini & C. Interprete della nuova generazione borghese dell'età postunitaria, Gerolamo Rovetta ha legato il suo nome al romanzo di osservazione analitica e alla commedia d'intreccio d'argomento contemporaneo, generi coi quali si era consumata, anche attraverso l'importante mediazione francese, la parabola del realismo italiano. Può allora forse sorprendere che, proprio nella fase ormai avanzata e declinante della stagione verista e già prossima alle avanguardie storiche con cui si sarebbe aperto un rinnovato corso della cultura nazionale ed europea, il Rovetta avesse voluto segnare, con Romanticismo, un'inversione di marcia, una tendenza a ritroso di almeno mezzo secolo, evidenziate sin dal titolo, che compendia efficacemente quel clima di eroiche idealità e vaporose sentimentalità nel quale lottarono i martiri della causa italiana."" -
Ariel a Melitta. Carteggio inedito D'Annunzio-De Felici
Una lunga e complessa vicenda fu quella che si intrecciò fra D'Annunzio e Letizia De Felici negli anni del Vittoriale (dal 1922 al 1934) e che si tradusse in un folto carteggio di note e di ""messaggi"""" in cui il poeta ha appuntato - per l'amica e per i posteri - i suoi gusti, i suoi interessi, gli aspetti meno conosciuti del suo carattere e, soprattutto, i ripensamenti di fronte a una realtà (anche politica) che gli sembrava sempre più lontana dallo spirito e dalle conquiste del fiumanesimo."" -
Cinque anni a Pechino
L'autrice ha vissuto a Pechino dal 1998 al 2003, insegnando lingua e cultura italiana all'Università di Lingue Straniere, e ne ha tratto un diario che racconta un'esperienza straordinaria, molto umana e anche poetica. -
Metafisica 1. La sophia degli antichi. Vol. 1: Vailati traduce Aristotele
Questo volume inaugura la collana ""Nuove prospettive sulla cultura dell'anima"""", una serie di studi sui titoli, i traduttori, i curatori e i commentatori della collana """"Cultura dell'anima"""" diretta da Papini dal 1909 al 1938 e che la Carabba ha iniziato a ristampare in anastatica dal maggio 2008 e che conta oggi già 60 titoli disponibili. Questo primo lavoro prende spunto dal numero 1 """"Il primo libro della metafisica di Aristotele"""" tradotto e commentato da G. Vailati."" -
Il Carducci in professione d'uomo
La presente edizione riproduce integralmente il testo di ""Il Carducci in professione d'uomo"""", di Adolfo Albertazzi, pubblicato da Rocco Carabba nel 1921. Adolfo Albertazzi (1865-1924) fu letterato e scrittore di fama nella Bologna tra Otto e Novecento. Allievo di Carducci, poi suo collaboratore, amico così intimo da essere anteposto, sul piano degli affetti, ad altri scolari illustri (da Severino Ferrari a Giovanni Pascoli), volle ricordare il suo maestro, nel 1921, con il singolare libro Il Carducci in professione di uomo. Un ritratto affettuoso, dove ogni retorica celebrativa su Carducci, poetavate dell'Italia risorgimentale, scompare nel tratteggio di un carattere - umano, prima che letterario - assolutamente inatteso."" -
Ricerca e didattica tra due sponde
Atti della Convenzione Internazionale tra l'Università ""G. d'Annunzio"""" di Chieti-Pescara e l'Université """"7 Novembre à Carthage"""" di Tunisi. Questo primo numero della collana """"Quaderni del Mediterraneo"""" vuole essere uno strumento di conoscenza degli scambi culturali avvenuti tra le due Istituzioni."" -
Essere idea libertà. La dottrina dell'idea in Martin Heidegger
Il tema della libertà in Heidegger è senza dubbio uno dei centri della sua speculazione anche se mai esplicitamente dichiarato dal filosofo tedesco. Già in un precedente saggio sull'argomento, Marco Casucci ha avuto modo di mostrare come tale tema costituisca uno dei leitmotiv celati e nascosti, un non-detto che emerge di quando in quando nelle fasi salienti della sua speculazione e alla luce del quale è possibile interpretare il suo pensiero in una luce forse più originaria e principale.