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Il redattore editoriale. Dal colloquio di lavoro alla responsabilità
Il redattore editoriale ricopre un ruolo di assoluta centralità all'interno di una casa editrice. Egli coordina tutte le fasi della realizzazione di un libro rappresentando l'imprescindibile punto di riferimento per tutte le figure professionali che operano all'interno di una redazione. Questo libro, in modo agile e concreto, delinea un percorso di formazione: dal colloquio di lavoro alla progressiva assunzione di responsabilità, dalla correzione della bozza, con un'ampia parte dedicata alle norme redazionali, all'interazione con l'impaginatore, con l'autore e con il grafico, rivelandosi prezioso per chi volesse accostarsi per la prima volta a questa professione, cogliendone gli aspetti più salienti, gli snodi fondamentali, le qualità indispensabili. Emerge un profilo professionale complesso, chiamato a svolgere un ruolo delicato, ricco di responsabilità, ma destinato ad acquisire ulteriore rilevanza per il futuro del libro. -
QdS. Quaderni di didattica della scrittura (2016). Vol. 25
I ""Quaderni"""" intendono porsi come luogo di costruzione e di circolazione di un sapere sull'insegnare a scrivere: costituiscono, dunque, non uno strumento diretto per imparare a scrivere romanzi o opere narrative, bensì un supporto offerto all'insegnamento di questa abilità comunicativa nei diversi settori in cui oggi essa è presente, favorendo la predisposizione al piacere dello scrivere."" -
Narrare le differenze. Più voci a confronto
Narrare le differenze, a partire dal confronto di più voci, rappresenta l'istanza di fondo di questo volume. L'articolazione del testo dà immediatamente contezza della proposta e lo fa attraverso contributi che conducono il lettore a scoprire la valenza della narrazione come via per una crescita personale e professionale. Di qui la proposta: la scelta di un approccio narrativo alla e per la disabilità ai fini di una didattica pienamente rispondente alla dimensione ontologica di ogni soggetto. L'intento del volume è dunque duplice: per un verso, focalizzare l'attenzione sull'importanza delle voci e delle narrazioni in prima persona di insegnanti, famiglie e studenti; per l'altro, restituire alcune differenti disabilità/disturbi a partire dalla loro definizione per poi richiamare linee di intervento educativo-didattico e schiudere, infine, una prospettiva pedagogica rispettosa della categoria dell'inclusione. -
Dare luce alla vita. Viaggi nella scrittura
Il volume raccoglie sette viaggi nella scrittura di alcune penne tra le più raffinate del giornalismo contemporaneo. Viaggi, alcuni in elegante sintesi, altri più articolati: tutti, però, dalla struttura omogenea e dal taglio ben riuscito. Scritti di: Raffaele Nigro, Ernesto Galli della Loggia, Maurizio Costanzo, Domenico Starnone, Elisa Frauenfelder, Giulio Andreotti, Duccio Demetrio. -
L' esercizio della guerra, i duelli e i giochi cavallereschi. Le premesse della disfida di Barletta e la tradizione militare dei Fieramosca
Il volume segue le tracce della lunga tradizione di duelli, tornei e giochi cavallereschi, attraverso un articolato percorso che permette di ricostruire anche le tradizioni militari che distinsero la famiglia di Ettore Fieramosca. L'indagine, accessibile anche ai non specialisti, è condotta con i rigorosi strumenti della ricerca scientifica: partendo dalle descrizioni e dalle minute regolamentazioni delle contese cavalleresche (vere o, talvolta, solo annunciate), giunge sino alla Disfida di Barletta. L'evento, entrato nella memoria collettiva e, nel corso dei secoli, trasfigurato in mito identitario nazionale, riacquista, così, una profondità storica che ne fa risaltare la dimensione più complessa e più alta. -
QdS. Quaderni di didattica della scrittura (2017). Vol. 27
I ""Quaderni"""" intendono porsi come luogo di costruzione e di circolazione di un sapere sull'insegnare a scrivere: costituiscono, dunque, non uno strumento diretto per imparare a scrivere romanzi o opere narrative, bensì un supporto offerto all'insegnamento di questa abilità comunicativa nei diversi settori in cui oggi essa è presente, favorendo la predisposizione al piacere dello scrivere."" -
QdS. Quaderni di didattica della scrittura (2017). Vol. 28
Con un contributo inedito di Domenico Starnone. -
Il tirocinio indiretto. Tutor e tirocinanti si narrano
Quale può essere il modello che ha ispirato l'organizzazione del Tirocinio indiretto all'interno del Corso di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità, istituito presso l'Università degli Studi di Bari ""Aldo Moro""""? Il TFA Sostegno (dm. 249/2010; dm. 30/2011; dm. 81/2013), ormai alla terza edizione, ha rappresentato un'occasione per implementare nuovi dispositivi formativi per la professionalizzazione docente e per mettere alla prova organizzazione, modelli e percorsi calibrati sulle peculiarità delle realtà territoriali. Attraverso il dispositivo narrativo, utilizzato da tirocinanti e tutor, l'esperienza che qui si presenta è la testimonianza della ricchezza interpretativa di coloro che, a vario titolo, sono implicati nel percorso formativo."" -
Inclusione, narrazione e disturbi dello spettro autistico. Ricerche e prospettive della pedagogia speciale
Questo volume intende esplorare il valore epistemologico e pedagogico della narrazione in relazione allo studio dei Disturbi dello Spettro Autistico attraverso tre dimensioni. La prima: la narrazione come metodologia di ricerca per predisporsi all'ascolto e avvicinarsi alle persone con autismo oltre la diagnosi che le accomuna, per comprendere a livello empatico i loro molteplici vissuti e riconoscere in modo autentico i loro bisogni. La seconda: la narrazione come luogo di incontro, mediazione e rielaborazione della prassi in contesti come la scuola, in cui si avverte in misura sempre maggiore la necessità di prestare attenzione alla singolarità di ogni studente per costruire ambienti di apprendimento che siano accessibili a tutti. La terza: la narrazione come finestra sul mondo, per analizzare i processi inclusivi in una prospettiva internazionale e trovare analogie e similitudini oltre le differenze culturali, politiche ed organizzative che caratterizzano ogni realtà locale. I racconti che si dipanano in queste pagine testimoniano come ogni percorso di inclusione sia frutto di una conquista che richiede riflessione e sforzo collaborativo di tutti gli attori coinvolti. -
La voce ascosa degli scarti. Una teca di epifanie del pensiero
Liberatisi del contenuto testuale, gli scarti rompono il silenzio e si fanno parlanti. Raccontano, evocano. Soprattutto immagini. Rappresentazioni e simboli si susseguono. Si dipana una trama di emozioni, pensieri, sentimenti. Una vera tela su cui si spalmano i colori del vissuto. E non solo. -
Dal vino alle pietre. Barletta tra identità territoriale e integrazione europea
Il volume è un'ulteriore attestazione dell'impegno della sezione barlettana della Società di Storia Patria per la Puglia nel recupero della memoria storica e dei valori identitari del nostro territorio. Dopo una prima parte dedicata alla Cantina Sperimentale di Barletta, che, in seguito alla sua chiusura, è ora al centro di un progetto che si concluderà con l'istituzione di una biblioteca enologica e con la musealizzazione del suo patrimonio storico-artistico, il Quaderno si concentra su alcuni temi più ""classici"""", come il sito di Canne della Battaglia e la figura di Sabino Castellano, che ne fu il primo scopritore, non dimenticando altre questioni di più ampio respiro, quali il processo di integrazione europea, i valori fondativi della nostra Costituzione e alcune vicende importanti della nostra storia nazionale. Le radici rurali del nostro territorio, con la sua viticoltura e il profumo dei suoi vini, si saldano così con le sue vicende storiche e i suoi capolavori artistici, testimoniando ancora una volta la ricchezza di un'identità che resta da riscoprire e tutelare."" -
Il poema pedagogico di Anton Semenovic Makarenko. L'educazione per una società futura
La riedizione de ""Il poema pedagogico di A. S. Makarenko"""", curato e pubblicato per la prima volta nel lontano 1982, costituisce una formidabile sfida, sia dal punto di vista pedagogico che narrativo: una «sfida pedagogica», perché il modello rimanda ad un periodo lontano nel tempo (gli anni immediatamente successivi alla Rivoluzione di Ottobre, in Ucraina), condannato dalla Storia e dalla Politica; una «sfida narrativa» (il racconto di un processo di formazione di giovani trascurati dagli affetti e dalla vita), perché racconta in stile gorkiano, a tratti avvincente e appassionato, eventi realisticamente crudi di un Paese che, uscendo dal periodo buio dello zarismo, scommette sulla sua rinascita puntando sull'educazione, intesa come il fondamento che può condurre all'alba di un Mondo Nuovo, allietato dal «Sol dell'Avvenire»."" -
La scuola che fa qualità. Primi orientamenti per il miglioramento dell'inclusione
La scelta italiana della full inclusion, ormai consolidata nelle prassi scolastiche, richiede un ripensamento nell'ottica del miglioramento e della qualità del servizio di inclusione. La questione inclusiva a distanza di anni non può essere circoscritta al solo fare inclusione ma deve estendersi al come fare un'inclusione di qualità che possa garantire il pieno sviluppo della persona umana. Sul piano scientifico, numerosi sono gli studi descrittivi in riferimento alle prassi dell'integrazione scolastica, poche le ricerche sugli standard di qualità dell'inclusione e sugli esiti di tale processo. Il presente volume, frutto di una ricerca sul campo, partendo dall'inquadramento del tema, in generale e in relazione al processo inclusivo, formalizza un modello di qualità del servizio basato su standard riferibili alle attese dello studente speciale. Il risultato finale del lavoro è la proposta di indicazioni costruttive funzionali al miglioramento del processo inclusivo e alla sua valutazione. -
Parole e storie inclusive. Itinerari possibili
Parole e storie inclusive costituisce l'ulteriore tassello che si vuole offrire per la diffusione di una cultura inclusiva. L'idea di inclusione che emerge non descrive, non diagnostica, non classifica problemi né difficoltà, né circoscrive private situazioni difficili. Non si rappresenta in modo superficiale, scorretto e strumentale, né si riconduce, esclusivamente, ad alcune tipologie di persone (disabili, migranti, donne, minori ecc.) e di contesti (scolastici, universitari, lavorativi ecc.). Vuole, al contrario rinviare ad un significato particolarmente complesso che ingloba sì altri, ma li supera e li distanzia riferendosi essenzialmente a caratteristiche contestuali che mirano a creare tutte quelle condizioni favorevoli perché ciascuno possa vivere una vita qualitativamente elevata. -
Agostino. La speranza cristiana nel commento ai salmi ascensionali
Una riflessione sul tema della speranza così come emerge da una sezione dell'esegesi pastorale ai salmi approntata da sant'Agostino, unico ""padre della Chiesa"""" ad averci regalato il commento all'intero Salterio. La sezione riguarda i cosiddetti """"salmi graduali"""" o """"delle ascensioni"""" (119-133), cantati dal pio israelita in occasione dei pellegrinaggi annuali, mentre """"saliva"""" a Gerusalemme, secondo le prescrizioni della Torah. La tradizione cristiana li rilegge usando la chiave ermeneutica cristologica e Agostino, in particolare, li propone come dei cantica che invitano ogni cristiano ad """"ascendere e progredire"""", con il cuore e non con i piedi. Basta che riconosca la sua irrinunciabile natura da pellegrino su questa terra verso la Gerusalemme celeste, equipaggiandosi innanzitutto dell'umiltà, ma anche delle virtù teologali, tra le quali spicca la speranza che aiuta a non piegarsi sotto il peso della vita e delle tribolazioni o a svalutare il presente a vantaggio di un futuro che ci attende dopo la morte. Sullo sfondo un assioma: homo viator spe erectus!"" -
QdS. Quaderni di didattica della scrittura (2019). Vol. 31
"Insegnare a scrivere con don Milani"""" a cura di Cosimo Laneve Editoriale: La pregnanza di una esperienza didattica in situazione - di Cosimo Laneve / Undici domande a Sandra Gesualdi a cura -di Cosimo Laneve / Della finalità 'politica' dello scrivere in don Milani: tra strumentazione alto-borghese, scelta religiosa e lotta sociale - di Giuseppe Battelli / Don Lorenzo Milani e la scrittura collettiva - di Domenico Simeone / Nati diversi: una sfida oggi accolta - di Chiara Gemma / Don Milani e la scrittura (epistolare) - di Federico Zamengo / Lo scrivere come atto politico in don Milani - di Diana Cataldo / Scrivere insieme. Don Lorenzo Milani e Mario Lodi in dialogo - di Vincenzo Cafagna / Esperienze Pastorali. Prodromi di una didattica della scrittura - di Rosatilde Margiotta / Leggere don Milani. Riflessioni di un dirigente - di Annalisa Bellino." -
Soggettività e culture in movimento. Narrare dallo spazio della non appartenenza
Oggi che la letteratura comincia a guardare avanti, intraprendendo viaggi esplorativi verso ""terre straniere"""", quello della diversità è diventato il tema principale degli scrittori emergenti. Molti Paesi occidentali vanno così consolidando una tradizione letteraria legata all'immigrazione e alle minoranze. Le frontiere si spostano o si accorciano e la sfida più seria per la stabilità e la coesione nel mondo contemporaneo è rappresentata proprio dalla gestione delle relazioni interculturali all'interno delle società, ormai sempre più culturalmente pluralistiche. L'immigrato, uomo o donna che sia, ritorna """"analfabeta"""", obbligato a imparare nuovi codici in tutti i campi. Questa immagine ricorrente, analizzata anche attraverso lo studio del language memoir, genere letterario florido nel Novecento, sottolinea la difficoltà dell'immigrato che, rapidamente, deve decodificare una nuova cultura: ne va, a volte, della sua sopravvivenza. Questo volume si propone di esaminare, da un punto di vista letterario, linguistico e psicologico, il contributo in tal senso di scrittori la cui identità si definisce a partire da un bagaglio culturale e familiare precostituito, forse haitiano, algerino, cinese, polacco, italiano, palestinese, ma anche afro-americano e chicano."" -
A scuola... perché? Racconti dal banco
A scuola si vive o ci si prepara a vivere? A partire da questa sollecitazione ottanta studentesse, future insegnanti di scuola secondaria, si sono impegnate in un esercizio di scrittura autobiografica che ha restituito un'immagine di scuola in fermento, vivace, ma anche ricca di contraddizioni. Una scuola che inanella successi, ma anche sconfitte che non possono essere sottaciute. Uno scenario variopinto che attesta, ancora una volta, quanto la voce degli studenti possa contribuire in modo proficuo a ripensare e a ridisegnare i contesti scolastici a partire anche dalle prospettive di coloro che quotidianamente li vivono. Il libro presenta una selezione di venti narrazioni, scelte perché meglio rappresentative dei tanti temi emersi. Tra questi, due in particolare sembrano rimbalzare con maggiore frequenza e con più intensità: il primo riguarda i saperi scolastici, la loro sostanziale ""assenza"""" nelle narrazioni delle studentesse, il loro non configurarsi mai, o quasi mai, come occasioni di crescita; il secondo esplicita l'istanza, molto avvertita, di una visione democratica e inclusiva della scuola, che oggi è chiamata ad essere sempre più ampia e articolata a seguito delle innumerevoli sfide da affrontare: disturbi, disagi, violenze, migrazioni, criminalità..."" -
QdS. Quaderni di didattica della scrittura (2019). Vol. 32
Il sottile piacere di scrivere poesie (di Cosimo Laneve) / Intervista a Dacia Maraini (a cura di Cosimo Laneve) / Di padre in figlio. Spazi, tempi e suoni della scrittura (di Leonardo Acone) / Between oral and writing: Input from Philosophically Oriented Discussions (di Antonietta Specogna, Mélissa Lauricella, Valérie Saint-Dizier de Almeida) / La scrittura diaristica in Edith Stein (di Adriana Schiedi) / Tra sparire e sperare. Scrivere per nascondere e portare altrove (di Emanuela Mancino) / Far scrivere in linea con una didattica inclusiva (di Luigi d'Alonzo, Damiano Meo) / Se scrivo di me, cresco io e si affina la mia scrittura. Un progetto didattico nel Liceo Scientifico di Gioia del Colle (di Irene Martino) / Lo stile dell'autore e i limiti dell'editing (di Vincenzo Cafagna) / E. Galli della Loggia, L'aula vuota. Come l'Italia ha distrutto la sua scuola (rec. di Vincenzo Cafagna) / A. Schiedi, Narrare la Bildung. L'itinerario pedagogico di Edith Stein (rec. di Diana Cataldo) -
Come vorrei essere. Desideri e speranze nei racconti degli insegnanti in formazione
«All'estensione in superficie è da preferirsi il crescere in senso verticale: cercare le ragioni profonde e salire in altezza. Perché noi sentiamo che non si insegna quello che si sa, ma quello che si vive, e si educa per quello che si è. [...] Solo dalla vita può venire la vita». A partire da questa sollecitazione, oltre ottanta studenti, futuri insegnanti di scuola secondaria, si sono impegnati in un esercizio di scrittura autobiografica, proiettandosi al di là del banco e provando ad immaginarsi insegnanti. Ne è emerso un quadro variopinto, vivace, straordinariamente denso, che attesta, ancora una volta, quanto la voce degli studenti possa contribuire in modo proficuo a ripensare e a ridisegnare i contesti scolastici a partire anche dagli sguardi di coloro che quotidianamente li vivono. Il libro - arricchito da saggi di approfondimento - presenta una selezione di ventotto narrazioni - particolarmente rappresentative dei temi emersi -, i cui titoli sono stati ottenuti condensando in una sola parola il loro senso più profondo. Parole fondamentali, dunque, cariche di significato, che, poste in sequenza alfabetica, vengono a costituire una sorta di dizionario di base delle qualità della professionalità docente vista dalla prospettiva degli studenti.