Sfoglia il Catalogo feltrinelli036
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8761-8780 di 10000 Articoli:
-
Per un'antropologia inattuale
L'inattualità di cui questo libro intende fare l'elogio rimanda a quella distanza necessaria che, come sosteneva Nietzsche nelle sue ""Considerazioni inattuali"""", serve a non rimanere intrappolati nel proprio presente. È in questo scarto, in questa profonda inadeguatezza, che l'antropologia culturale trova il suo territorio elettivo. Lungi dall'essere quegli """"esperti dell'immediatezza"""" che il paradigma contemporaneista vorrebbe imporre, gli antropologi possono offrire i loro contributi più preziosi solo grazie a uno sguardo che si attarda su quegli """"altrove"""" in cui l'antropologia si è da sempre aggirata. Non si tratta di un esotismo inconcludente. L'autore è persino disposto ad accettare l'appellativo di """"anima bella"""", purché ci si renda conto che non si tratta di una fuga, ma dell'esigenza di frequentare quegli altrove per meglio mettere a fuoco le peculiarità del nostro tempo. Continuando pervicacemente a esplorare l'inattualità, gli antropologi saranno in grado di garantire la sopravvivenza culturale delle forme di umanità che la storia ha distrutto e nel contempo di garantire la dignità, l'autonomia, la significatività del proprio sapere."" -
Utopia e azione. Per una storia dell'anarchismo in Italia (1848-1984)
Dai moti del 1848 al neo-anarchismo post-1968, Senta delinea un'originale storia dell'anarchismo italiano che intreccia la grande Storia con le innumerevoli piccole storie di donne e uomini che hanno dato consistenza reale a quel cocktail unico di libertà e uguaglianza che è l'idea anarchica. Grazie a una narrazione serrata e avvincente, partecipiamo in diretta al fluire tumultuoso degli eventi che attraversano, influenzano e spesso modificano la storia d'Italia. Se non mancano i personaggi più noti, questa è soprattutto la storia corale dei tanti anonimi protagonisti che sono stati la carne viva del movimento italiano, la storia degli ideali politici e delle passioni umane che hanno messo in moto generazioni di militanti. Ne viene fuori la ricchezza di un'idea intrinsecamente plurale, sperimentale e antidogmatica che attraverso la storia si fa movimento concreto, in una dimensione che lungi dall'essere solo politica è anche e soprattutto sociale ed etica. -
Il cinema del no. Visioni anarchiche della vita e della società
Se è vero che la grande arte ha sempre in sé qualcosa di anarchico, di critica dell'esistente, di contestazione dell'ordine sociale dato, il cinema ha sempre avuto due anime: quella consolatoria, ovvia, tesa a intorpidire le menti (prevalente), e quella non conciliata, provocatoria, critica del ""mondo cosi com'è"""" (minoritaria). Ed è di quest'ultima che si occupa Fofi, di quel cinema che ha cercato l'oltre e il fondo, che ha esplorato territori e linguaggi capaci di mettere a nudo ogni maschera del potere, ogni cultura dell'accettazione, ogni mercato dell'intelligenza e dell'immaginazione. Tanti gli esempi di questo rapporto diretto o indiretto tra cinema e anarchia che possono essere rintracciati in film e registi sia del passato, a partire da maestri come Vigo e Bunuel, sia del presente, in autori come Kaurismàki, Oshima o Cipri e Maresco. Ne viene fuori un sorprendente affresco che ci dà conto di quell'inesausto filone della sfida e della grazia che continua sotterraneamente ad agire nel cinema del nostro tempo."" -
Il pensiero acentrico. L'irruzione del caos nell'impresa conoscitiva
Fino a tempi recenti la conoscenza scientifico-filosofica ha prevalentemente rimandato a un'idea di centro che dispone in buon ordine la realtà attorno a una ragione sovrana, da cui peraltro promana la configurazione gerarchica che le è congeniale. Da alcuni decenni si va invece definendo un diverso approccio conoscitivo che ha rinunciato non solo alla prospettiva ""dell'occhio di dio"""" ma a qualunque intelligenza data a priori. E questo perché nella ricerca scientifica si è sempre più manifestata una netta tendenza al multiplo, al temporale, al complesso, a tutto ciò che interrompe la simmetria, la linearità, l'equilibrio. Non a caso i ricercatori di discipline tra loro differenti - in particolare, biologia, demografia, meteorologia, economia, fisica, psichiatria, matematica, cardiologia ed ecologia - hanno fatto proprio il concetto di caos, riformulando i correlati concetti di ordine e disordine. Siamo dunque nel pieno di una rivoluzione epistemologica che attribuisce alla concezione acentrica una rilevanza straordinaria nel sapere contemporaneo, con conseguenze ancora tutte da indagare."" -
Emma la rossa. La vita, le battaglie, la gioia di vivere e le disillusioni di Emma Goldman, la «donna più pericolosa d'America»
"Le sole idee non bastano a smuovermi. Devo sentirle in ogni fibra come una fiamma, una febbre divorante, una passione elementare"""". Le straordinarie vicende umane e politiche che segnano l'esistenza di Emma Goldman (1869-1940) ci parlano non solo di una militanza rivoluzionaria che ha il mondo come scenario, ma anche della """"furiosa passione di vivere"""" di una donna insofferente verso ogni forma di fedeltà e di sottomissione, che si batte con lucida ostinazione per l'emancipazione della gente da poco. In un'epoca segnata da rivoluzioni tradite (in Russia, in Spagna) e totalitarismi trionfanti, la Goldman ripudia con forza le passioni tristi che snervano l'azione militante per porre il suo progetto rivoluzionario sotto il segno della vita. E in effetti Emma la Rossa non sa che farsene delle utopie astratte e dei grandi orizzonti schematici: il suo pensiero, risolutamente anticapitalista, internazionalista, ateo e femminista, abita il quotidiano e non cessa mai di concretizzarsi in una pratica del qui e ora che pone al centro l'individuo e la sua dimensione etica. Prefazione di Normand Baillargeon." -
La guerra dei sogni. Esercizi di etno-fiction
Nel nostro mondo ""surmoderno"""", dominato dall'immagine, si è instaurato un inedito regime di finzione mediatica che agisce sulla vita sociale al punto di farci dubitare della realtà. I reportage giornalistici, ridotti a infotainment, prendono sempre più la forma delle fiction e queste ultime, a loro volta, mimano il reale. Su Internet si allacciano idilli e si dialoga con interlocutori anonimi. Quasi senza accorgercene, stiamo passando a un tutto fittizio in cui le mediazioni che consentono lo sviluppo dell'identità, dunque la presa di coscienza dell'alterità e dei legami sociali, sono rimpiazzate dai media della solitudine. Quella fondamentale circolazione tra i tre poli distinti dell'immaginario - immaginario individuale (il sogno), immaginario collettivo (i miti, i riti, i simboli) e finzione narrativa - viene così alterata, sfaldando le frontiere che ogni cultura istituisce tra sogno, realtà e finzione. È cominciata la """"guerra dei sogni"""", ci avverte Augé, che dopo averci portato alle fonti dell'antropologia sociale, ci chiama a una morale della resistenza."" -
Il Barbarossa. Cronache e protagonisti di una festa
È il 1155 quando Federico I Hohenstaufen, detto il Barbarossa, incontra a San Quirico gli inviati di Papa Adriano IV. L'uomo più potente del tempo vuole il lasciapassare da Roma per l'incoronazione a sovrano del Sacro Romano Impero. Per ottenerlo il Barbarossa consegna nelle mani dei Cardinali l'eretico Arnaldo da Brescia. Per ricordare lo storico incontro, dal 1962 San Quirico d'Orcia celebra la Festa del Barbarossa. Nata dall'intuizione di un uomo di cultura come il professor Orfeo Sorbellini, in mezzo secolo ha coinvolto generazioni di uomini e donne che alla metà di giugno si sfidano in gare di archi e bandiere, divisi nei quattro quartieri di Borgo, Canneti, Castello e Prato. Ma la Festa è molto di più. È la sintesi di una comunità che vuole raccontare la propria diversità e l'orgoglio delle proprie radici per affrontare meglio il futuro. Questo volume, il primo interamente dedicato alla manifestazione, racconta le 50 edizioni ininterrotte con resoconti puntuali e tante immagini, le cronache ed i protagonisti ma anche i luoghi, la cucina ed il divertente glossario barbarossiano che si è andato formando negli anni. -
Guerra a Castiglioncello. Storia della battaglia navale dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943
Quando alla mezzanotte tra l'8 e il 9 settembre 1943 il Foscari e il Valverde lasciano Genova con destinazione Piombino non sanno di andare incontro ad un tragico destino. Poche ore prima, infatti, la radio aveva trasmesso il comunicato del Maresciallo Badoglio che annunciava l'armistizio e la resa dell'Italia agli alleati. Nel frattempo la Marina tedesca si muoveva per il controllo del Tirreno con l'ordine di catturare o affondare tutte le navi dell'ex alleato. La battaglia navale che ne seguì a largo delle coste livornesi per concludersi nell'insenatura di Castiglioncello il pomeriggio seguente rientra in questo contesto ed è da considerarsi uno dei primi esempi di resistenza delle forze armate italiane ai nazisti. Il racconto di quelle drammatiche ore riemerge oggi grazie ad una accurata ricerca che accompagna il lettore a conoscere un fatto d'armi rimasto nell'oblio, rispetto al ben più noto episodio della Regia Nave Roma. Un episodio che conferma come il Paese venne abbandonato a se stesso e i militari italiani ne furono le prime vittime innocenti. Mai come in questa vicenda la storia locale si inserisce nella grande storia. -
Quella notte al Giglio. Il dramma della Concordia
"Venerdì 13 gennaio 2012. L'isola del Giglio, suo malgrado, diviene protagonista di uno dei peggiori disastri della marineria di tutti i tempi. E finisce sotto i riflettori di tutto il mondo. Sono le 21.42 quando la nave da crociera Concordia, l'ammiraglia della Costa Crociere, impatta contro gli scogli de """"Le Scole"""", a poche decine di metri da Giglio Porto. Nelle ore che seguono, il dramma del naufragio di quattromila passeggeri, per alcuni di loro non ci sarà salvezza. Di fronte ad una babele di uomini, donne e bambini, sbarcati improvvisamente sul molo, i gigliesi non stanno a guardare. Come Mario che, senza pensarci due volte, sale a bordo per rimanerci fino all'alba; Valeria che apre la scuola per accogliere i naufraghi; don Lorenzo che veste i bagnati con i paramenti sacri, Tiziana che apre il bar e si mette alla macchina del caffè, come il capo dei vigili Roberto che invita il comandante Schettino a risalire a bordo. O come il primo cittadino, Sergio, che da terra coordina i soccorsi."""" Questo volume, curato dal giornalista Cristiano Pellegrini, che per conto del Comune del Giglio ha seguito da subito la vicenda, si compone della cronaca ma anche delle più significative testimonianze di chi ne è stato protagonista, cittadini comuni, volontari, soccorritori, ed anche dei giornalisti che hanno hanno vissuto e raccontato il dramma." -
In cucina con una cuoca pericolosa. Diario gastronomico ironico e scanzonato
"In cucina con una cuoca pericolosa"""" è un diario gastronomico ironico e appassionato, divertente e scanzonato in cui l'autrice lascia fuori dalla porta le pretese accademiche e annoda il grembiule davanti ai fornelli con un invito alla sperimentazione e a quel sano rischio che, come nella vita, costituisce la premessa indispensabile per le migliori imprese. Il racconto di ogni piatto è occasione per un ricordo, un aneddoto, un consiglio spesso da donna a donna, dove il cibo diventa spunto per digressioni personali, ricordi, riflessioni, incidenti di percorso e piccoli segreti rivelati con piacevole autoironia. Non un asettico ricettario con qualche suggerimento incluso nel prezzo. I menù sono all'insegna della praticità: uno completo dall'antipasto al dessert per ogni giorno della settimana, dove il martedì conta quanto la domenica. Le ricette sono semplici e alternano grandi classici a incursioni nella fusion spinta, tenendo ben ferma l'esperienza personale a fare da filo conduttore. Un diario in cui Francesca Cavini usa poca pedanteria nei procedimenti, che rimangonosempre aperti alla fantasia del lettore, e dove il mondo dell'enogastronomia è vissuto e raccontato con il giocoso entusiasmo di chi pensa che cucinare sia una magia a portata di cuore." -
I sogni non svaniscono all'alba
Una storia dedicata a quanti ogni giorno si impegnano, anche a rischio della vita, per consegnare un messaggio di fiducia alle nuove generazioni affinché non accettino il mondo così com'è. Il romanzo racconta le vicende del Biondo e di Gent che finiranno per legarsi in un viaggio di sola andata. Entrambi provenienti da un passato di disperazione e smarrimento, sono destina ti comunque a un futuro di speranza. Emigrato nel secondo dopoguerra dalla Toscana più profonda e povera, il Biondo, anziano e stanco, torna al suo paese dal quale partì per guadagnarsi il pane in una fabbrica di mine in Francia. Il giovane Gent, invece, dal sud del Sudan è spinto dalla guerra civile nel suo Paese a chiedere asilo politico in Italia. Insieme proveranno a cambiare il ""loro"""" mondo, grazie anche al sostegno di tre giovani ingegneri, Giacomo, Carlo e Sergio, che, mossi da sogni e ideali, studiano il modo di sminare i campi di guerra in Africa."" -
Una faticosa innutrizione
"Certis ingeniis immorari et innutriri oportet, si velis aliquid trahere quod in animo fideliter sedeat (Seneca, Epistulae ad Lucilium). Da giovane marinaio impegnato nei moti risorgimentali siciliani, Paolo diviene stimato libraio nella sua città, inseguendo una passione che lo accompagnerà tutta la vita. Le letture diventano così strumento per la sua """"faticosa innutrizione"""", quella crescita interiore che rimanda a Seneca e si compone di studio, sopportazione, buone amicizie, amore per la famiglia ma anche per la giustizia e la legalità. La storia italiana, e siciliana in particolare, si intreccia con le vicende personali dei protagonisti di questo romanzo corale di formazione che, attingendo a momenti di cronaca e di storia di Trapani, dipinge un intenso affresco dall'Unità d'Italia in poi, comprese le lotte contro le ingiustizie e i soprusi che ne hanno caratterizzato il raggiungimento." -
Gli annoiati
Roma, piena estate. Sui muri delle chiese appaiono scritte inneggianti all'Isis, mentre giovani donne vengono aggredite in pieno centro. Il terrorismo sembra arrivato nel cuore della Città Santa. Lo Stato dispone il coprifuoco. Ma sono solo le bravate compiute da una generazione di adolescenti senza più santi né eroi. Come i due coetanei che, invece, si sono resi protagonisti di un delitto efferato. Spetta all'anziano giudice, prossimo alla pensione, che si trova a giudicare i responsabili emettere una sorprendente sentenza per restituire speranza ad una generazione di annoiati. Un libro che pone molte domande sui nostri giovani, sulle responsabilità degli adulti, dello Stato, della scuola, della Chiesa, rispetto alla loro apatia e al bisogno di sentirsi vivi. -
Siena bella addormentata. Diario civico di cinque anni che non abbiamo vissuto
Il libro ripercorre i principali fatti di cronaca politica, economica e sociale dal 2013 ad oggi nel tentativo di raccontare il flusso degli eventi e dei protagonisti e contribuire ad una migliore comprensione di un periodo che segnerà per sempre un'epoca di passaggio e cambiamento come poche altre nella storia cittadina, quantomeno degli ultimi decenni. Dalla parabola della Fondazione Mps, passata da detenere il 33% della Banca allo 0,003% di oggi, al duro scontro consumato tra Antonella Mansi e Alessandro Profumo per l'aumento di capitale; dalla sconfitta a Capitale europea della cultura ai processi giunti a sentenza o ancora in corso (Mps, fallimenti Mens Sana e Robur, Università, archiviazione per la morte di David Rossi, Palio, Sei Toscana e tanto altro ancora). A sintesi di tutto questo l'immagine che rimarrà simbolo è l'incendio divampato sulla Torre del Mangia la notte del 16 agosto 2017. Quasi un monito a non lasciare bruciare la città ed a svegliarsi dal torpore nel quale Siena sembra caduta, come in un incubo. ""La bella addormentata"""" è un articolo del 1947 dell'allora sindaco di Siena Ilio Bocci."" -
Il colore del mare
"Il colore del mare"""" è il titolo del disco che a dj Lirim ha dato successo ma non la serenità. Viene chiamato nelle principali discoteche di tendenza d'Europa, acclamato tra i migliori. Anche per strada lo riconoscono, sta diventando una celebrità. La sua vita è fatta di musica, soldi e donne. Ha tutto quello che può desiderare un giovane alla sua età. Ma qualcosa non torna. Riaffiorano spesso i ricordi della sua infanzia in Kossovo, nel piccolo paesino di Prugoc, i tempi in cui pascolava pecore, lo scoppio della guerra civile, la traversata insieme all'amico Arsim in gommone per raggiungere l'Italia. Nonostante tutto, la vita di Lirim scorre per il verso giusto fino quando, casualmente, si imbatte in una notizia che lo fa ripiombare indietro nel tempo. Ora sa dove vive il capo delle milizie che gli ha sconvolto la vita. Il ragazzo dovrà fare i conti con il passato e decidere se affrontare la vendetta. Niente sarà più come prima." -
La verità nello specchio e altri racconti
Prefazione di Francesco Ricci. -
(R)Esistere
Mi chiamo Riccardo e di questa sordida storia non sono l'eroe: sono vittima e anche carnefice. Sono imprigionato in una gabbia di confusione, rabbia e solitudine e non riesco a uscirne. L'unico modo che conosco per sentirmi vivo è procurarmi dolore, vedere scorrere il sangue. I miei genitori sono troppo occupati a salvare le apparenze per accorgersene. È colpa loro se sto sprofondando nella melma. Ed è pure colpa vostra. Credete che non lo sappia? I peggiori di voi mi disprezzeranno, così come mi disdegnano l'uomo di famiglia, mio fratello maggiore e il prete, sempre tra i piedi. Li odio... odio il loro perbenismo ipocrita. Le uniche persone in grado di capirmi sono il mio amico Davide, con cui suono in un gruppo Punk, e mio nonno, rinchiuso dai miei in una casa di riposo perché a loro dire iniziava a svalvolare. Durante la nostre lunghe passeggiate nonno Carlo mi racconta le sue storie sui partigiani e sulla Resistenza. Ed è così che si sono intrecciati drammaticamente il suo passato e il mio presente. Questa è la mia vita. Poi è arrivato Marco. Marco è sparito. Ed è cominciato tutto. È iniziato l'incubo. Un noir che pagina dopo pagina commuove, fa arrabbiare e sconvolge fino all'inatteso finale. Sullo sfondo il tema della Resistenza come monito a trovare sempre la forza e uno scopo per sopravvivere, reggere il peso delle situazioni avverse e andare avanti. -
La pioggia non dorme mai
È un martedì plumbeo, il cielo minaccia di lasciar cadere una pioggia senza fine. Nella rotatoria della periferia urbana di una città, un operaio viene trovato morto con la testa sfondata. Sembra un incidente, l’ennesimo cristo ammazzato da un’auto pirata. La polizia archivia il caso, ma la dinamica non convince il giornalista Carlo Franchi, direttore responsabile del giornale online L’Urlo che, negli anni, ha guadagnato una sua collocazione nell’informazione locale, occupandosi per lo più di vicende scomode. Carlo è un alcolizzato con manie suicide, dorme con la luce accesa, non ha i soldi per pagare l’affitto, è terrorizzato dalle donne e dall’idea di avere con loro un qualsiasi rapporto. Ama il jazz, colonna sonora della sua sgangherata vita, e si rifugia nella letteratura buttando qua e là citazioni per nascondersi dietro le parole degli altri. È un perdente, l’antieroe per eccellenza. Eppure, suo malgrado, tra il desiderio di ammazzarsi e l’ennesimo bicchiere, si ritrova ad indagare sulla vicenda di un operaio morto (ucciso?) di cui non interessa niente a nessuno, scoperchiando il vaso di Pandora che coinvolge la fabbrica, azienda sull’orlo del baratro dove si sviluppano trame legate alla finanza spregiudicata e loschi affari di inquinamento ambientale. Ad aiutare Carlo nelle sue indagini il collega e amico Matteo, cui lui guarda come un se stesso del passato, e la tormentata Giovanna, bella e complicata operaia della fabbrica che cerca di liberarsi da una relazione tossica e pericolosa. -
Mestiere di alunno e senso del lavoro scolastico
Pubblicato in Francia nel 1994, questo libro resta oggi di incredibile attualità. I nuclei tematici presenti sono diversi e tutti rilevanti: dalle strategie di fronte alla valutazione alle varie forme di comunicazione in classe, dal curriculum reale all'obbligatorietà dei saperi scolastici, dall'ossessione degli adulti di istruire i giovani per il loro bene alla necessità che il senso del lavoro scolastico si costruisca in situazione, con gli alunni e per gli alunni. La ricchezza di temi e l'originalità della ""chiave d'accesso"""" utilizzata per esplorarli - l'alunno, inteso come soggetto attivo, costruttivo e strategico - fanno di questo libro un punto di riferimento imprescindibile per chi voglia accostarsi al mondo dell'alunno e, attraverso di esso, all'organizzazione e al funzionamento della Scuola."" -
Il sapere appreso del bambino. Verso una nuova lettura del disegno
La ricerca didattica, riconoscendo il ruolo attivo di chi apprende nell'elaborazione delle conoscenze, è sempre più interessata a dotarsi di dispositivi di indagine che, dando voce ai discenti, contribuiscano ad esplicitare le dinamiche dei processi di insegnamento-apprendimento. Il volume si muove in questa direzione, in modo specifico. Vuole offrire un'occasione per approfondire le componenti personali che intervengono nella costruzione delle conoscenze da parte degli alunni della scuola primaria - recuperando le potenzialità euristiche del costrutto di 'sapere appreso'. Intende proporre, inoltre, una nuova pista di indagine finalizzata all'esplicitazione di tali componenti personali attraverso la lettura del disegno del bambino nei suoi aspetti semiotici.