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Napoli, via Medina. 11 giugno 1946
Con questa nuova ricerca l’Autore conclude l’analisi del triennio compreso tra il 1943 e il 1946, lasso di tempo nel quale si attuano cambiamenti radicali per l’Italia, non privi di tensioni, scontri ed eccidi, come quello consumatosi sulla strada napoletana di Via Medina nei primi giorni del giugno ‘46, preludio infausto alla nascente Repubblica e all’esilio della Casa regnante. -
Pietro Mazarini e i suoi
Il testo che qui si ripropone al lettore è uno degli studi più “recenti” che ha il pregio di aver indagato a fondo il contesto famigliare del cardinale Giulio Mazarini, attraverso il vaglio di un'ampia bibliografia e di «nuove acquisizioni archiviali». Si sono così ricostruiti i passaggi cruciali, gli snodi che hanno permesso agli esponenti della famiglia Mazarini di partecipare, non certo nel ruolo di gregari, alla storia italiana ed europea del XVII secolo. -
Storia di Collarmele dal XV secolo al 1915
Le vicende della Collarmele d'epoca moderna ci trasportano nel tessuto sociale, economico e religioso di una delle comunità della Marsica orientale a partire dal XV secolo, con riguardo non solo alle dinamiche politiche, istituzionali o amministrative, ma anche alla componente geografica, all'apporto della cartografia storica per indagare il vecchio centro abitato nel suo antico ritratto urbano. Attraverso l'analisi di un ricchissimo apparato di fonti documentarie si è operata la ricostruzione immateriale di questo borgo dell'Abruzzo aquilano, con l'intento di creare un ponte tra prima e dopo il grande sisma del 1915, onde ricomporre nel ruolo salvifico della memoria la discontinuità storica, urbana e identitaria indotta dal disastro. Prefazione di Antonio M. Socciarelli. -
Madreselva
“Madreselva” è ambientato in Italia a partire dagli anni ’50 per arrivare ai giorni nostri. La protagonista è Irene, una donna che sceglie di impegnarsi nel lavoro vincendo un concorso in banca pur potendo vivere di rendita, che sceglie l’amore affrontando occhiate di rimprovero, che sceglie la famiglia investendo così nella crescita sociale e culturale. Una donna, come tutti gli uomini e le donne che hanno ricostruito e lanciato nel futuro la migliore Italia. -
Ispettori ai Monumenti e Scavi nella Marsica. Un secolo e mezzo di scoperte archeologiche
In questa monografia sono prese in esame le scoperte archeologiche operate dagli ispettori ai Monumenti della Marsica che si sono avvicendati dall’inizio dell’Ottocento alla metà del Novecento. Il testo, corredato di note d’archivio, un ricco apparato fotografico e preziosi indici finali, è una bussola indispensabile per orientare il lettore nel caleidoscopio delle variegate notizie archeologiche della Marsica. -
Profili abruzzesi. Biografie di scrittori, artisti, scienziati viventi. Ristampa dell'edizione del 1895
Al fianco dei grandi nomi tra i quali Gabriele d’Annunzio, Vincenzo Balzano, Felice Barnabei, Vincenzo Bindi, Tommaso Bruni, Nicola Castagna, Enrico Casti, Domenico Ciampoli, Antonio De Nino, Melchiorre Delfico, Gennaro Finamore, Giacinto Pannella, Niccolò Persichetti e Fedele Romani, compaiono nella raccolta tanti altri abruzzesi “minori”, uomini e donne avvocati, medici, ingegneri, giornalisti, pittori, scultori, musicisti e religiosi, animatori del panorama regionale di fine Ottocento. -
Le ascese al Velino e al Sirente nell'Ottocento. Linee di storia dell'esplorazione appenninica
La storia delle ascese al Velino e al Sirente conduce il lettore alla scoperta della grande avventura che caratterizzò l’esplorazione delle più alte vette del Parco Naturale Regionale Sirente Velino nell’Ottocento. L'insieme dei resoconti d’ascesa, alcuni dei quali sconosciuti al pubblico, contribuisce alla riscoperta di un vasto universo di botanici, geologi, artisti, ingegneri e scalatori propriamente detti, italiani e stranieri, che scandirono le tappe della scoperta delle montagne dell’Abruzzo, componendo l’avvincente racconto che le vette hanno gelosamente custodito fino ad oggi. -
Tradizioni popolari della Marsica
Nel perseguire le sue ricerche Angelo Melchiorre, studioso attento e rigoroso, aveva ravvisato l’intervento di una serie di mutamenti in seno al tessuto sociale marsicano, trasformazioni che stavano modificando le diverse manifestazioni della cultura popolare. La fenomenologia di questa trasformazione nei centri e nelle popolazioni di un angolo dell’Abruzzo interno fu colta sapientemente in questo contributo, edito nell’ormai lontano 1984. Oggi, alla luce di ulteriori mutamenti intercorsi e tuttora in atto nel contesto tradizionale, la riedizione di questo testo, lungi dall’essere una rievocazione nostalgica di un patrimonio immateriale largamente tramontato, si prefigge la finalità di porre una pietra di paragone per un nuovo bilancio, che metta a nudo quanto effettivamente sia stato aggiunto, in questo arco temporale, relativamente agli studi demologici del territorio. -
La «guerra di Candelecchia» del 1922 fra Trasacco e Luco. Atti e testimonianze a cento anni di distanza
La storia del territorio del Fucino e del fuori-Fucino, entità geografica abruzzese nota come Marsica, ha mostrato nei secoli una miriade di fenomeni locali determinati da controversie di promiscuità territoriale. Queste contese, talvolta trascinate per secoli e spesso sfociate in sanguinosi conflitti armati tra le comunità, trovano l’apice fenomenologico nello scontro che, cento anni fa, coinvolse le comunità di Trasacco e Luco. Questa ricerca, lontana da qualsiasi partigianeria, è rivolta alla ricostruzione storica e oggettiva dei fatti attraverso le fonti documentarie antiche, le testimonianze orali e gli atti del dibattimento giudiziario che seguì le azioni sciagurate del 1922. -
Performare il sociale. L'Orchestra dei Ragazzi Senior come comunità educante
L’Orchestra dei Ragazzi Senior nasce nel 2021 a seguito della vincita del XV concorso “Idee in movimento”, indetto dal Movimento dei Lavoratori di Azione Cattolica (2021) per sostenere reti e iniziative partecipate, che rendano protagoniste le persone, in particolare i giovani, all’interno di un’ampia visione di comunità solidali, accoglienti e creative. L’Orchestra dei Ragazzi Senior in brevissimo tempo è diventata una realtà aggregativa di riferimento musicale per trenta giovani del territorio, che si riconoscono in questo rinnovato contesto educante. Secondo della “Collana di culture musicali per l’Abruzzo e il Centro-Sud”, il libro raccoglie e documenta gli esiti del progetto Orchestra dei Ragazzi Senior nel corso dei suoi otto mesi di formazione e disseminazione musicale, sul territorio regionale e nazionale. A due voci, il volume offre ampie prospettive di riflessione scientifica sui processi attivati dalla musica e dalla musicologia nella filiera formativa e nella rigenerazione dei territori. -
Sora al tempo del Regno delle Due Sicilie. Storia civile, amministrativa e religiosa attraverso i bilanci comunali
Attraverso un paziente e meticoloso lavoro di ricerca archivistica l’autore è riuscito a rappresentare, tanto nei tratti generali quanto in quelli particolari, alcuni decenni della vita sociale e civile della cittadina di Sora nel XIX secolo. Il dato numerico, statistico, quantitativo offerto dai bilanci comunali viene trasformato agevolmente in molteplici spunti di approfondimento sulla quotidianità sociale, civile e religiosa, in una parola ‘culturale’, della città. Inoltre, mediante una trattazione analitica si è ricostruito il funzionamento della complessa “macchina amministrativa” dell’epoca, dalla quale scaturisce una narrazione mai troppo tecnica che offre una rappresentazione vivida della città tra la prima e la seconda metà dell’Ottocento, ossia del periodo compreso tra la Restaurazione borbonica e la nascita del Regno d’Italia. -
Marsica Medievale. Torri e castelli
Questa guida intende offrire ai lettori un percorso di fruizione culturale e “turistica” della Marsica medievale attraverso un prodotto agile, ma attendibile nei propri contenuti, significativo in termini di rappresentatività dell’epoca considerata e delle sue diverse istanze, e anche attraente nella sua veste grafica per la qualità e il valore artistico del materiale presentato. -
Confini, contrabbandieri, finanzieri in Abruzzo tra Ottocento e Novecento
La ricerca presentata in questo volume illustra la situazione in Abruzzo sotto l’aspetto doganale e fiscale dall’Unità d’Italia fino alla Prima guerra mondiale. Diversi sono gli aspetti analizzati, come il confine con lo Stato Pontificio, le vicende del 1867 – anno della spedizione garibaldina nello Stato della Chiesa –, la distribuzione delle dogane e dei reparti della Guardia doganale e della Guardia di Finanza nel territorio regionale, le caratteristiche del contrabbando e i tentativi di repressione del fenomeno, prima e durante la Grande guerra. A questi si aggiungono anche alcuni temi poco noti dell’attività dei finanzieri, quali le modalità di espletamento del servizio d’istituto, le loro condizioni di vita e il prodigarsi per il bene della collettività. -
L'odore del selvatico. Pensieri di vita con parole di montagna
L’Odore del Selvatico racconta le sensazioni e le emozioni che rimangono addosso, come l’odore, appunto, dopo un’esperienza con Madre Natura. È avere la montagna dentro, a ogni passo. È un modo di essere e di vivere che accompagna sempre per donare un respiro nuovo a qualsiasi momento della vita quotidiana. Prefazione di Stefano Ardito. -
Il castello Orsini Colonna di Avezzano. Architettura, storia, documenti dalle origini ai tempi moderni
Il castello Orsini-Colonna di Avezzano può essere considerato come l’unica testimonianza, seppur rimaneggiata, del periodo medievale e rinascimentale della città, nonché uno dei pochi simboli che riescono a legare il tessuto urbano attuale al proprio passato, cancellato inesorabilmente dal sisma nel 1915. Attraverso l’analisi delle sue diverse fasi costruttive viene ricomposta la storia di un bene architettonico che ha vissuto nei secoli, oltre all’alternarsi di signorie e proprietari, anche l’incuria e il degrado, fino al recupero – con i restauri e gli ammodernamenti attuali – anche di un ruolo culturale centrale per Avezzano e per il territorio. -
The karate way
Il karate non è solamente uno sport o un hobby, ma un percorso di perfezionamento del carattere che dura una vita. In queste pagine, Dave Lowry, uno degli scrittori di arti marziali giapponesi più conosciuti, fa luce su tutto il sentiero del karate, includendo pratica, filosofia e cultura. Lowry spazia tra una moltitudine di soggetti ricchi d'interesse per i praticanti di tutte le età e i livelli. -
Armando Punzo e la scena imprigionata. Segni di una poetica evasiva
Il libro racconta la ""scena imprigionata"""" nella quale prende corpo la straordinaria esperienza della Compagnia della Fortezza di Armando Punzo, dentro al Carcere di Volterra. Si prende soprattutto in analisi l'ultima fatica di Punzo, """"Hamlice. Saggio sulla fine della civiltà"""" (premio Ubu 2010, miglior regia), mettendo a confronto lo studio andato in scena nel 2009 e lo spettacolo del 2010."" -
Olmi padre e figlio: due mestieri, l'arte del cinema
Ancora un libro del Circolo del Cinema ""Angelo Azzurro"""", aderente all'UICC nazionale, la gloriosa unione italiana dei Circoli del Cinema, fondata nel 1951, tra gli altri da Roberto Rossellini. L'Angelo Azzurro ha in questi anni organizzato importanti cicli di film su una serie di grandi registi italiani e internazionali, costruendo ogni volta una programmazione pressoché completa su questi uomini di cinema e portandoli quasi sempre a confrontarsi con il loro pubblico di appassionati frequentatori, ma anche di semplici curiosi. Stavolta un libro importante, non solo su Olmi, ma anche su suo figlio Fabio, grande direttore della fotografia, per tutti gli ultimi film del padre, ma anche per film di altri, con prodotti un po' più commerciali, come """"Basilicata coast to coast"""" di Rocco Papaleo. Nel libro, curato da Jaurés Baldeschi e Tullio Masoni, una serie di importanti materiali critici, ma anche moltissime illustrazioni inedite, con disegni mai visti dello stesso Olmi, relativi alla preparazione dei film, in particolare quelli relativi a """"La donna di Magdala"""", per un pellicola mai realizzata. Gli scritti, oltre che dei curatori, sono di Mario Brenta, Laura Ceretto, Roberto Chiesi, Gualtiero De Santi, Claudia Geminiani, Marco Incerti Zambelli, Andrea Mancini, Adriano Piccardi, Angelo Signorelli, Paolo Vecchi. Cioè i migliori storici e critici cinematografici attuali. Si tratteggiano due mestieri del cinema, il regista e il direttore della fotografia, ma soprattutto si parla di alcuni film di grandissima intensità, che mettono la famiglia Olmi (anche Elisabetta la figlia, lavora come produttrice cinematografica) al centro della storia del cinema italiano."" -
Areopago europeo. Sul tema della migrazione
Areopago europeo. Sul tema della migrazione è un'interessante commistione tra il saggio e la pièce teatrale, un vero e proprio pamphlet surreale scritto quasi sulla suggestione di Alberto Savinio, l'unico che abbia scritto in modo sistematico cercando di trasmutare la realtà. Anche Francesco Matteoli fa un po' questo e lo fa con grande serietà e rigore. La sua scrittura è priva di ironia, ma il sorriso è d'obbligo quando si leggono scritti così illuminanti, scritti che ci fanno infatti riflettere, rivedere le opinioni comuni che sono anche un valido elemento straniante, che dà luce alle cose altrimenti oscure; messe in ombra da quello che si chiamàsenso comune'. Anche quando Matteoli ci presenta così, senza commento,le biblioteche che posseggono ambedue i libri, cioè quello di Hans Magnus Enzensberger e l'altro di Antonio Ivan Pini, ci chiediamo cosa voglia dire, ed ecco che ci vengono in soccorso proprio le parole introduttive al libro, quelle relative alla sincronicità, a ciò che non si può chiamare solo caso. Perché queste biblioteche posseggono ambedue i volumi? Quelli sui quali Enzensbergere Pini si trovano ora a discutere con lo stesso Matteoli, celato sotto le spoglie di un certo Atefilos C. Matrenco. Lasciamo la domanda aperta, sarà il lettore a rispondere, anche perché manca alla fine della pièce il convitato di pietra, l'ospite inaspettato, Károly Gundel, un modesto ristoratore ungherese, autore di un piccolo trattato di cucina. Gundel entra in scena e dimostra di essere forse il più esperto per parlare del tema in discussione, di un argomento quanto mai attuale, cioè il problema delle migrazioni, che da sempre interessa l'Europa, ma anche il resto del mondo. -
L'erede di San Martino
Giancarlo Pertici ha iniziato a scrivere in età avanzata, la sua vita aveva preso altre strade, poi ha sentito l'urgenza di raccontare e di raccontarsi. Cosa questa che oggi succede a molti, soprattutto da quando pubblicare le proprie storie è diventato così semplice, fin troppo semplice, al punto che c'è persino chi esagera un po'. Naturalmente non stiamo parlando di Pertici, lui ha trovato una serie di estimatori, ai quali il gioco della memoria che ha messo in moto, è particolarmente piaciuto. Tanto che, a un certo punto, la sua scrittura per vari social , ha incontrato un editore, che si è detto interessato a pubblicare il primo libro di Giancarlo e poi anche il secondo: due grandi successi, andati praticamente in esaurimento. Si trattava in realtà di raccolte di racconti, acerbi alcuni, poi sempre più maturi. Adesso è la volta di qualcosa di più complesso, dove l'invenzione – che già faceva parte delle sue prime prove – è la protagonista. Si tratta tra l'altro di un piccolo giallo, niente di che, una vicenda di provincia, abbastanza banale. Avvertiamo gli estimatori delle trame piene di omicidi e di serial killer, qui c'è solo un po' di mistero e c'è soprattutto una vicenda che, anche stavolta, parte dalla realtà effettivamente vissuta da Pertici, nasce nella sua città (sebbene con un nome inventato), disegnata in copertina da un bravo pittore, come Sauro Mori. La trama tra l'altro ruota intorno ad un personaggio che ha vissuto alle pendici del paese, la sua vita un po' fascinosa, molto particolare, bohémien, dentro una roulotte che per tanti anni è rimasta, in bella vista nella valle, con una vera e propria piscina condonatagli come abbeveratoio dei cavalli. Insomma anche stavolta un libro da leggere e sul quale – alla fine – anche sorridere un po'. Non con nostalgia, quella non ci piace, ma con il gusto delle cose genuine.