Sfoglia il Catalogo feltrinelli037
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3441-3460 di 10000 Articoli:
-
Nonna raccontami
La Sicilia, nel cuore del mar Mediterraneo, è stato un luogo in cui, in passato, molti uomini di cultura diversa si sono incontrati, provenendo da Oriente e da Occidente. Il passato lascia impronte, come sulla sabbia, che possono condurre al presente, quando non vengono cancellate. Spegnere, per un po', la tv e ascoltare le favole di una volta, è come fare un viaggio verso il passato, seguendo quelle impronte, per non dimenticare. S'incontrano parole nuove che, come un vestito, contengono pensieri e valori diversi da quelli proposti dalla pubblicità e se i grandi possono approfondire la storia linguistica siciliana, le nuove generazioni possono entrare nella magia del tempo antico. Età di lettura: da 6 anni. -
Donne di mare
Hanno pescato di notte e di giorno, varato le barche, tirato le reti, salpato le nasse e trascinato le imbarcazioni a secco. Gestualità maschili, atti usuali fra gli uomini di mare, qui tuttavia si tratta di donne. Sono le pescatrici e le donne di mare della Sicilia, di un luogo particolare dell'Isola: l'arcipelago delle Eolie. Forti, coraggiose, audaci, le donne eoliane, sino alla prima metà del Novecento, hanno sfidato quotidianamente il mare per mantenere se stesse e le loro famiglie. Sembrerebbe l'invenzione, magari affascinante, di una studiosa, è invece la realtà di un territorio che ha coinvolto i destini di molte generazioni di donne. Pressoché dimenticate dalla storia insulare, le donne di mare ritornano oggi a reclamare il loro diritto alla memoria. E lo fanno attraverso questo libro che raccoglie le loro voci, le loro storie. D'altronde, qual è il senso simbolico di un molo, di una caletta, di un porticciolo se svanisce per sempre l'immagine delle donne con le schiene curve e le mani strette sui remi che si allontanano nel mare eoliano? Donne che hanno imparato a dare il nome ai venti e a leggere le ore nelle stelle... -
Il naso di Cateno per lo zolfo
Nella tarda estate del '43, poco prima dell'arrivo degli angloamericani, Italo Tiraboschi, maresciallo dei carabinieri piemontese, con alle spalle un lunga esperienza in terra d'Africa, viene trasferito in Sicilia, dove assume il comando di una piccola stazione in un villaggio di pescatori sullo Stretto di Messina. La mattina seguente al suo arrivo viene compiuto, tra le rovine di un tempio greco, l'efferato omicidio di un giovane pescatore. Indagando sul delitto, Tiraboschi scopre che la popolazione del luogo è devota ad un antico, arcano e crudele culto pagano: l'adorazione di una divinità misteriosa, che ricambia gli abitanti del luogo nella notte del solstizio d'estate con una pesca miracolosa. -
Un solo cielo
"Anche in questo nuovo 'romanzopoesieracconto' Pietro Venuto ripropone quel connotato di musicalità plurivocale e sincopata che ha contraddistinto la sua scrittura narrativa e lirica, tra aspri segnali realistici e ventate di acrobatica visionarietà. Qui si edifica una pagina di largo respiro, pur nella sua fondamentale strutturazione nucleare, atomistica e percorsa da ricorrenti membrature foniche e fonosimboliche, assonanze inattese e rime neglette e, per contro, così tenaci nell'inseguirsi e ritrovarsi, aprendo prospettive di meraviglia. Un'orchestrazione sonora e al tempo stesso sussurrante e suasiva adatta a sostenere un controcanto interno flessibile, colloquiale e compatto, sintonico e omogeneo nella sua sottesa logica. [...]"""" (dalla prefazione di Giuseppe Amoroso)." -
Teatranti
"Ho puntato non tanto sulle recensioni, troppo legate alla fissità di uno spettacolo lontano, ma a """"pezzi"""" su personaggi del teatro del '900 (apparsi per lo più su """"Gazzetta del Sud""""). Temi, cioè, che avevano una loro attualità al tempo in cui sono stati scritti (una scomparsa, una ricorrenza, una prima..., senza alcuna intenzione esaustiva), che la conservano anche adesso e che probabilmente l'avranno anche domani. E ho cercato di trasformare il tutto in qualcosa di utile per chi legge, con due accorgimenti. Il primo è un """"ammodernamento"""" o """"ristrutturazione"""" dei singoli capitoli (ed ex articoli), aggiungendo concetti e circostanze grazie a uno spazio maggiore di quello ristretto di una pagina di giornale. Il secondo è un complesso apparato di note (insieme con una nutrita bibliografia), appetibile per gli appassionati di teatro, che consente di ritrovare facilmente (grazie anche a un dettagliato indice analitico) spettacoli famosi con la loro distribuzione di ruoli, che instaura collegamenti tra un personaggio e l'altro, che mette insieme nomi e date, utili anche a una """"storia"""" (per carità, tra virgolette e con la s minuscola) del teatro, soprattutto della seconda metà del Novecento""""." -
La corona di rose
Questa ""piccola storia di paese"""" è frutto di pura invenzione. I personaggi citati con nome e cognome sono realmente esistiti e, seppure collocati nel loro reale contesto storico, non hanno alcuna attinenza con la vicenda narrata, tutti gli altri sono inventati e non riconducibili a persone viventi o vissute. Ogni riferimento a persone, luoghi, fatti, cose è da intendersi, pertanto, in modo puramente casuale."" -
Cialde
"La musa Erato è tornata a visitare il Poeta, soffiandogli nel petto il dolce alito dell'ispirazione e del canto amoroso. [...]"""" (dalla prefazione di Aldo Redi Di Criscio). """"Le sensazioni irrefrenabili che a volte si affollano dentro di me, spesso mi impongono una liberazione: ecco che il magma opprimente delle emozioni, """"deve"""" necessariamente fuoriuscire. Tale """"vulcano delle sensazioni"""" lancia i suoi incandescenti lapilli in versi precisi e liberatori. Ecco, quindi, che la poesia diventa per me strumento di comunicazione immediata tra il poeta ed il mondo che lo circonda. Se manca tutto ciò, significa che il lapillo lanciato si è raffreddato lungo la parabola ed ha perso la sua forza di penetrazione, ancora prima di raggiungere l'obiettivo. Allo stesso modo, l'ispirazione che colpisce il poeta lo rende immobile, quasi di sale, nella relazione con il mondo esterno. Dopo quell'attimo, però, inizia il lavorio magmatico-intellettivo-creativo che lo porta all'esplosione vulcanica. La vita dell'uomo è, pertanto, improntata alla ricerca di se stesso, delle proprie capacità intellettive, delle proprie qualità umane. [...]. (Pietro Manzella)." -
Poi piovve la città
L'inizio di questa storia e delle sue storie è stato un laboratorio teatrale, condotto da Linda Dalisi, drammaturga e regista teatrale, finanziato alla ONG CISS dal Ministero del Lavoro, che ha coinvolto una ventina di giovani e meno giovani di diversa provenienza (italiani, francesi, spagnoli, ivoriani, burkinabé, egiziani, marocchini, polacchi, argentini). E poi il laboratorio ha creato uno spazio, fisico, mentale o più o meno semplicemente creativo, in cui tutti sono stati autori. Abbiamo trovato soprattutto un luogo di incontro, dove poter cercare insieme la strada verso il racconto di un mondo che deve essere inventato. È stato così che ""Poi piovve la città"""" è diventata una compagnia di non-attori, che ha fatto del teatro un punto di partenza dove lavoratori, studentesse, pensionati, rifugiati politici raccontano una storia fatta di frammenti di tante storie di persone differenti che convivono nello spazio comune della creatività. [...]"" -
Voglia di memorie
" [...] Quella di Elena Saviano non è poesia di intrattenimento né ricerca versaiola della sentimentalità, ma verso che narra o intende narrare il cammino esistenziale verso la luce della interiorità e la gioia dell'umanità ritrovata. Vi si legge anche una passione intellettuale sommessa ma persistente, proterva a resistere contro ogni illanguidimento etico sia della politicità che della religiosità che sottintende e sorregge la sua ars poetica.[...] """" (dall'introduzione di Piero Longo)." -
Le isole vagabonde
1470. L'ebreo Prospero Mussumeci, ventisei anni, proviene da una ricca famiglia di medici e rabbini di Catania. In seguito a dissidi con il padre e alla prematura morte della giovanissima moglie, lascia la città e intraprende una peregrinazione attraverso la Sicilia settentrionale, alla ricerca di un luogo propizio alla realizzazione dei suoi sogni: fare il medico e sposare una donna che gli faccia dimenticare la prima, negativa esperienza. Una serie di vicissitudini attendono Mussumeci e lo spingono alla continua ricerca di nuovi cieli e ad una coraggiosa partenza verso l'ignoto. Un racconto di ""viaggio"""" delicato, ma intenso, intessuto di riferimenti storici e ambientali minuziosi e accuratamente documentati, ed impreziosito di arcaiche e pittoresche voci siciliane, di spagnolismi, di neologismi."" -
L' idraulico cieco
Cosa fa uno scrittore fantasma alle prese coi suoi fantasmi? Marco Ramirez, quarantadue anni, una ex moglie, due figli, una famiglia d'origine con la quale comunica a monosillabi e grugniti in quelle rare occasioni in cui s'incontrano (matrimoni, funerali - sempre più frequenti! - e feste comandate). Lasciato dalla moglie, licenziato dal giornale per il quale lavorava come cronista di nera, si reinventa come ghost writer di Remo Croci, autore di best sellers in crisi creativa. E, nel frattempo, non ne azzecca una. Precario negli affetti e nel lavoro, passa da una delusione sentimentale all'altra. Finché nella sua vita non entra Lucy, sexy ed ironica, un vulcano. La sua donna ideale. Una col cervello di Patti Smith e un culo in cui incastrare la dentiera. Fra monumentali figure di merda e riflessioni esistenziali tragicomiche, L'idraulico cieco racconta un antieroe, imbranato ma arguto, che cerca il suo ""centro di gravità permanente"""" attraverso la passione per la scrittura, i conflitti familiari e l'amore sconfinato per la vita in tutte le sue manifestazioni."" -
«Cose diverse dalle vulcaniche». Le Eolie dell'Ottocento esplorate da Mandralisca e altri naturalisti
Cosa facevano un barone illuminista che scriveva lavori scientifici lasciandoli nel cassetto, una ex-modista parigina appassionata di nautili e altri molluschi marini, un botanico alle prime armi scambiato per un medico, un raccoglitore di lumache scambiato per untore, un figlio di esuli mazziniani che voleva unire idealmente l'Italia in un'inchiesta ornitologica, uno scrittore inglese con il pallino delle lucertole e di Darwin, e altri interessanti personaggi in giro per le Eolie durante il XIX secolo? Le esploravano per documentarne la flora e la fauna, e magari scoprirvi nuove specie. Questa semplice constatazione stride con il principale motivo di attrazione di molti viaggiatori naturalisti che si recavano nell'arcipelago, ovvero i suoi vulcani; Lazzaro Spallanzani, sul finire del Settecento, lo scrive espressamente, parlando di isole ""figlie tutte quante del fuoco"""". Ma il secolo successivo è quello delle grandi intuizioni - la selezione naturale e l'evoluzione - che rivoluzioneranno la biologia e il pensiero scientifico, e che molto devono proprio allo studio delle isole e dei loro organismi vegetali e animali. Sebbene l'eco delle Galapagos sia ancora lontana, all'ombra dei vulcani eoliani si intrecciano intriganti vicende - scientifiche, ma anche umane - che avranno come protagonisti una moltitudine di scienziati, raccoglitori e dilettanti, impegnati nell'esplorazione della storia naturale dell'arcipelago, e che ci raccontano un'epoca e un territorio."" -
Istantanee tra cronaca e storia
Palmiro Togliatti, Mobutu Sese Seku, Armando Borghi, Giuseppe Saragat, Sandro Pertini, Umberto Di Savoia, Randolfo Pacciardi, Silvio Milazzo, Boris Giuliano, Leonardo Sciascia, Aldo Braibanti, Il generale De Lorenzo, Ferruccio Parri, Girolamo Li Causi, Ernesto Rossi, Giorgio Napolitano, Marco Pannella, Giovanni Falcone, Santiago Carrillo, Riccardo Lombardi, Enrico Berlinguer, Salvo Lima, Francesco De Martino, Nella Masutti, Antonello Trombadori, Giulio Andreotti, Franco Evangelisti, Bettino Craxi, Bruno Zevi, Danilo Dolci, Umberto Terracini. Incontri di un giornalista con personaggi che non solo hanno segnato i passi della politica italiana che ha portato ai nostri giorni, ma che costituiscono ormai la nostra storia. -
Il mare vetrato
"I versi di Giuseppe Finocchio prediligono una dimensione intima e intensa che si ripiega verso l'interno, tramutando il poeta in un chirurgo che indaga i sintomi della 'malattia' che affligge la propria anima, per risalire alla causa prima, e in un naufrago in balia della memoria che brama ardentemente un ritorno."""" (dalla Prefazione di Maria Gerace)" -
Pianeti di luce
Tre bambini su una scala d'arenaria, vineddivineddi, o sulla spiaggia di Marina di Patti, fanno gioco. ""Quando comincia, quando finisce / il gioco non sappiamo, forse / era giorno... """", e il gioco non si è fermato: due fratelli, già ragazzi, hanno avuto tra le mani una (una sola) macchina fotografica: il terzo, cugino, ha tentato parole che vogliono diventare poesia. Fogli di fotografia e fogli di poesia che si ricompongono, s'inseguono ora qui, arruffate e confuse, in una memoria che non consente (e non vuole) distinguere di chi è stato lo scatto. """"Ma il gioco / è nulla in sé, soltanto ci rende / vigili al secondo e fa / che vibrino le fibre"""". Consapevoli che fare fotografie non fa fotografi e che scrivere poesie non fa poeti, quanto oggi si offre è solo un dono a se stessi, a quei tre bambini, al ricordo di giorni vissuti insieme, a quell'insieme che adesso ancora continua in questo gioco adulto e miracoloso."" -
Codice della sicurezza alimentare. Vol. 1
"Il progetto di curare un codice della sicurezza alimentare nasce dalla considerazione di quanto essa sia importante nella vita quotidiana di cittadini e imprese. Si tratta infatti di una materia assai ampia, spesso però considerata un territorio periferico e poco attraente del diritto amministrativo. Ho tentato perciò di sistematizzare alcuni dei numerosi e variegati materiali normativi, statali e regionali, in questo volume. [...]""""." -
Le vacanze di Lucia
L'autrice si è dedicata a questa raccolta di racconti per il bisogno interiore di comunicare diversi stati d'animo che hanno coinvolto ricordi, sensazioni ed affetti importanti di tutta la sua vita. L'amore infinito per mare, boschi ed animali è uno dei temi del libro, ma sprazzi intimisti di fantasia portano a un mondo delle favole frammisto a moti di tenerezza e nostalgia per persone e luoghi a lei cari. Semplicità e schiettezza caratterizzano questo libro dalla lettura senza artifizi, che tenta di coinvolgere la sensibilità e l'interiorità del lettore. -
100 funghi cento capolavori
È dal desiderio di coniugare l'esperienza scientifica dello studio della Micologia con quella della poesia che suscita la visione degli sporofori fungini, che nasce ""100 Funghi, cento Capolavori"""", un'opera in cui micologia e arte si fondono per descrivere scienza e bellezza. Cento specie fungine, cento schede complete delle specie con altrettante foto della microscopia delle basidiospore, corredate da cento disegni in scala 1/1 della specie descritta. Un mixer di tecnica e arte, offerto agli amanti della micologia, ma anche a chi vuole accostarsi ad essa per la prima volta."" -
Il personaggio in corsa. Pasolini e la poesia prima
Il saggio di Leonardo Gatta ha il pregio di soffermarsi su alcune basilari questioni della poesia di Pier Paolo Pasolini. L'autore ripercorre le tappe di un itinerario poetico e ideologico che dalle poesie dialettali di Casarsa, ancora invischiate di una logica mitica e profondamente estetizzata [...], conduce sino al grande capolavoro di Le ceneri di Gramsci, dove esperienza biografica, corporeità e visione politica incontrano il terreno della Storia nella forma di una poesia nuovamente e fortemente civile. -
Tragoedia
"Ed ecco, in questo libro snodarsi gli 'epilli' del dolore, e della rabbia: ecco poemetti duri e forti come 'Lu pazzusanu', o come 'Carretta a mari' con il carico di uomini e donne che fuggono dalle amare terre del Nord Africa per tentare il dramma della traversata verso la Sicilia seminando di morti i profondi fondali del Mediterraneo. E ancora 'Terremotu' che rievoca le tragedie del Belice. E leggiamo altri epilli sul dramma delle fanciulle violentate e sacrificate alla più squallida prostituzione; ma il nostro paladino canta ancora di altre tragedie legate alla mafia, dalla terribile strage di Portella delle Ginestre fino al sacrificio indimenticato dei giudici palermitani Falcone e Borsellino e alla strage di Capaci."""" (Dalla prefazione di Salvatore Di Marco)"