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Il Veltro dantesco, il Gran Khan e la leggenda imperiale
Alfred Wilhelm Bassermann (Mannheim 1856 – Heidelberg 1935) dedicò la sua vita di studioso all’opera di Dante. Tra il 1892 e il 1921 diede alla luce una traduzione tedesca della Divina Commedia, mantenendo il metro originale in terzine rimate; nel 1926 tradusse il Fiore, sostenendone per primo la paternità dantesca; nel 1897 fece stampare a proprie spese Dantes Spuren in Italien, opera preziosa per lo studio della geografia dantesca, nata dai suoi devoti pellegrinaggi nei luoghi dell’Italia cantati dal Poeta; nel 1902 pubblicò il saggio Veltro, Gross-Chan und Kaisersage, di cui si dà la versione italiana nel presente volume. L’enigma del Veltro, il DVX “messo di Dio”, viene ricondotto da Bassermann a quella saga imperiale che, nata dalle leggendarie imprese di Alessandro, raccolse gli echi potenti delle conquiste dei Khan ed alimentò le aspettative escatologiche del ghibellinismo medioevale. -
Eurasia. Rivista di studi geopolitici (2021). Vol. 3: geopolitica delle sètte, La.
"Se il fattore propriamente religioso rientra fra quelli che la geopolitica si sforza di identificare e comprendere per le sue indagini, perché non considerare anche il fattore costituito dalle sètte? Per quanto limitata ad alcuni fenomeni di tal genere, la rassegna che in questo numero di """"Eurasia"""" prosegue con l'esame di alcune importanti realtà (Testimoni di Geova, Mormoni, sionisti cristiani ecc.) conferma un fatto di notevole importanza: la straordinaria familiarità degli Stati Uniti con la multiforme realtà dell'universo settario.""""" -
Jean Thiriart, il geopolitico militante
Questa biografia di Yannick Sauveur ambisce a mettere in luce l’opera di un uomo ingiustamente misconosciuto. Spirito visionario, rivoluzionario inclassificabile, “giacobino della très Grande Europe”, Thiriart rimane un pensatore di grande attualità in un mondo soggetto a cambiamenti radicali. -
Eurasia. Rivista di studi geopolitici (2021). Vol. 4: La Russia, territorio libero d'Europa
La Russia è l’unico Stato realmente indipendente e sovrano in un’Europa politicamente frazionata e sostanzialmente soggetta, nonostante alcune renitenze, all’egemonia americana. Infatti l’unico territorio europeo che non sia occupato da basi militari USA o NATO è quello russo. L’unica capitale europea che non è tenuta a chiedere permessi agli USA e a render loro conto è Mosca. Anche sul piano spirituale ed etico, solo la Russia difende quei valori che sono patrimonio dell’autentica civiltà europea. -
Eurasia. Rivista di studi geopolitici (2022). Vol. 1: bussola dell'UE indica l'Occidente, La.
Presentando la ""bussola strategica"""" che definirà la rotta dell'Unione Europea in campo militare e non solo, Josep Borrell ha dichiarato che la difesa dei """"valori liberali"""" richiede una """"responsabilità strategica europea""""; la quale non solo """"non contraddice l'impegno europeo nei confronti della NATO, che resta al cuore della nostra difesa territoriale"""", ma anzi sarà """"il modo migliore per rafforzare la solidarietà transatlantica"""". A quanto pare, l'ago magnetico della """"bussola strategica"""" della UE continua ad indicare l'Occidente."" -
Le donne reggiane vittime della guerra partigiana (1943-1946)
«Vengono riportati in queste pagine i nomi e i cognomi di settantasei donne che nella provincia di Reggio Emilia furono vittime della violenza omicida partigiana negli anni 1943-1945 ed anche dopo la fine del conflitto. Un contributo alla conoscenza di fatti sottaciuti dalla versione mitologica della cosiddetta ""guerra di Liberazione"""".»"" -
Eurasia. Rivista di studi geopolitici (2022). Vol. 2
Nel progetto geostrategico elaborato da Zbigniew Brzezinski una trentina d'anni fa il ruolo assegnato all'Ucraina si inseriva in un panorama caratterizzato dall'allargamento della NATO ad est e dal complementare ampliamento dell'Unione Europea, ""sostanziale testa di ponte geopolitica dell'America in Eurasia [America's essential geopolitical bridgehead in Eurasia]"""". Collaborando al progetto statunitense di penetrazione nel continente, le cosiddette élites europee hanno provocato la tardiva ma inevitabile reazione russa."" -
Pro e contro Maastricht
Jean Thiriart, il fondatore di Jeune Europe, che negli anni Sessanta ha preconizzato un'Europa unita da Brest a Bucarest e successivamente ha auspicato la nascita di un impero continentale esteso tra Vladivostok a Dublino, nell'agosto del 1992 è a Mosca, dove ha una serie di colloqui coi principali esponenti dello schieramento politico che si oppone al regime di Boris Eltsin. Al suo rientro dalla Russia, il 4 settembre 1992 Thiriart partecipa ad un dibattito radiofonico organizzato da Radio Courtoisie (Parigi) nell'imminenza del referendum francese sulla ratifica del Trattato di Maastricht. In questa che è la sua ultima apparizione pubblica (muore il successivo 23 novembre), Thiriart ribadisce ciò che ha sempre sostenuto: SÌ all'unificazione dell'Europa, NO alla dipendenza dell'Europa dagli Stati Uniti. Quanto al Trattato di Maastricht, secondo Thiriart ""contiene il meglio e il peggio. (...) Il peggio è la NATO. Io sono risolutamente antiamericano, per fare la guerra contro gli Americani. Ne ho un ricordo cocente e preciso. Per me, l'Europa deve essere fatta contro gli Stati Uniti."" -
Lectura Vergilii
Dopo avere ricostruito l'immagine di Enea quale essa già emerge dall'epica omerica, l'Autore presenta la figura dell'eroe di Virgilio mettendone a fuoco la volontaria subordinazione alla Volontà divina nonché la pietas esemplare, ed evidenziando nelle peregrinazioni dell'eroe il significato di un autentico pellegrinaggio. L'attenzione si sposta poi alla quarta ecloga, testo fondamentale dell'escatologia antica. -
Eurasia. Rivista di studi geopolitici (2022). Vol. 4: Siamo sull'orlo della guerra.
"Washington ha svolto un ruolo centrale nel condurre l'Ucraina sulla via della distruzione. La storia condannerà severamente gli Stati Uniti e i loro alleati per la loro politica incredibilmente stupida nei confronti dell'Ucraina"""". A queste parole di John Mearsheimer ha fatto eco Henry Kissinger in un'intervista al """"The Wall Street Journal"""": """"Siamo sull'orlo della guerra con Russia e Cina su questioni che in parte abbiamo creato noi, senza alcuna idea di come andrà a finire o cosa dovrebbe portare""""." -
Eurasia. Rivista di studi geopolitici (2023). Vol. 1: conflitto dei gasdotti, Il.
Lo sviluppo delle infrastrutture per il trasporto del gas pone nuove sfide sul piano delle relazioni internazionali, evidenziando agli studiosi di geopolitica la necessità di investigare gli spazi al di sopra e al di sotto delle superfici terrestri e marittime, dato il loro potenziale in termini di proiezione di influenza. Si riconferma quindi che la geopolitica non può prescindere dall'analisi dello spazio secondo tre dimensioni: verticalità, ampiezza e profondità. Alle quali si aggiunge una quarta dimensione: quella del cosiddetto ""cyberspazio""""."" -
Il medico imperfetto
"Il testo che qui presento mi sembra, nel tentativo di definirlo, una miscellanea, oppure un brogliaccio, un giornale, un diario insomma. Vi compaiono gradevoli brani narrativi e riflessioni sgorgate dai fatti, ma anche dalle emozioni, dagli stati d'animo e dai frequenti ricordi che tracciano una riconoscibile linea biografica allineata, invece che cronologicamente, secondo i suggerimenti del momento, per associazione o per assimilazione. I corsivi che appaiono spesso costituiscono una specie di controcanto in cui l'io narrante si abbandona a riflessioni, a meditazioni e a nostalgie. Non manca una raccolta di bozzetti e di aneddoti che chiariscono la missione quotidiana del medico, fatta di studio, di impegno e di crisi; quadri di episodi vissuti anche direttamente, popolati di personaggi evocati con sapienza narrativa. Abbiamo così modo di conoscere la vita dei medici anche dietro le quinte, i reciproci rapporti professionali e personali.""""" -
Messina fatamorgana e disincanto
"Messina è già di per sé poesia e il suo Stretto, regno di Scilla e Cariddi, per le cui acque passò Ulisse, è un """"luogo sacro"""" (come lo definì Pascoli), che sfugge alla comprensione umana. Quella peloritana, infatti, non è una città che si svela agli occhi del turista distratto o del viandante frettoloso, ma necessita di uno sguardo critico, di uno sguardo (per usare un'espressione di Giovanni Bechelloni) """"lungo"""" e nel contempo """"largo"""", che va a sostituire lo """"sguardo corto"""" di chi pensa che osservare da una prospettiva più ampia possa essere faticoso e pericoloso, ma anche lo """"sguardo ritorto"""" di chi, concentrato sul passato, non carpisce i mutamenti in atto. Messina, per essere compresa, necessita di uno sguardo curioso, """"quella curiosità colta che solo i viaggiatori di altri tempi possedevano"""" e l'unica che ci permette di scorgere, nella disperazione del suo presente, il suo passato glorioso.""""" -
Piscispada. Sulla cultura del prescespada nello Stretto di Messina
Un secondo rientro a Messina, dopo quello destinato al Piscistoccu. Anche se questo ritorno, stavolta, va spartito in due, divide il bene della sua bellezza in quello Scill'e Cariddi, mirabile scenario tra muntantara e scinnìntula, spartito tra Calabria e Sicilia. -
Nuova musica. Le settimane internazionali di Palermo (1960-1968)
Le ""Settimane Internazionali di Nuova Musica"""" di Palermo (1960-1968) fanno ormai parte della memoria storica di una città che, per circa un decennio, è balzata alla ribalta delle cronache culturali nazionali e internazionali grazie ad iniziative innovative realizzate in un momento di particolare fervore sperimentale che attraversava i più diversi settori della cultura mondiale contemporanea, perciò non concernente soltanto la musica. Gli ispiratori della stagione della Nuova Musica, Antonino Titone, Francesco Agnello e Paolo Emilio Carapezza, già sul finire degli anni Cinquanta erano impegnati nell'individuazione di una nuova direzione che avrebbe portato alla realizzazione delle """"Settimane"""", in una Palermo che, già dagli anni del secondo dopoguerra, emergeva in seno al panorama culturale isolano e italiano come città tradizionalmente aperta e attenta al nuovo, dove si svolgevano importanti manifestazioni culturali e si organizzavano eccezionali stagioni musicali che includevano in programma opere ed esecuzioni di compositori contemporanei come Casella e Schönberg, Petrassi e Maderna. Nelle intenzioni di Titone le """"Settimane Internazionali di Nuova Musica"""" dovevano essere una risposta italiana a Darmstadt, punto di riferimento anche di Bruno Maderna, Luigi Nono e Luciano Berio."" -
La doppia storia
"Libro insolito, diverso, come era diverso nella sua inquieta natura ideologica, nel suo abito quasi anacronistico di artista """"maudit"""", Beniamino Joppolo: ora autobiografia, di cui talvolta conserva i modi sommariamente allusivi e contratti, mentre altrove, nelle zone più aperte della memoria, si distende in ampie concertazioni di temi, di figure; ora puntigliosa, perfino ossessiva interpretazione di un'esistenza consumata in anni di piombo e resa più convulsa dalla singolarità di un temperamento fuori della regola. Dall'infanzia in una Sicilia calcarea e fiabesca alla compromissione politica, dalle esperienze del confino e del carcere fino alla morte del padre che come un emblema chiude il romanzo, Joppolo insegue una sua disperata visione delle cose, ma di continuo riassorbita, come cancellata, da una furia vitale, da un insopprimibile bisogno d'amore che di volta in volta assume i toni della protesta, del rancore, perfino della rabbia, o quelli, altrettanto perentori, della tenerezza e della partecipazione. Eppure, sbaglierebbe chi in una simile trasposizione romanzesca non vedesse che una testimonianza di vita: le rotture tematiche, le impennate stilistiche e verbali, le smagliature del racconto rispondono alla più che consapevole scelta espressiva di uno scrittore che fin dagli inizi, a tutto suo rischio, ha sempre cercato di liberare da catene non soltanto letterarie le risorse di una fosforescente, dolorosa fantasia.""""" -
Uno sguardo «extra moenia». Riflessioni si identità culturale e circolazione di idee tra Oriente e Occidente
I temi trattati nel volume testimoniano interessi e metodo di studio degli allievi della Scuola di Dottorato messinese in Scienze Archeologiche e Storiche, scuola in seno alla quale si sono formati anche i cinque curatori degli Atti. I contributi propongono una riflessione su circolazione di idee, usi, costumi, ruoli e problemi sociali, ideologie politiche e soluzioni esistenziali attraverso l'analisi di documenti archeologici, epigrafici, numismatici, letterari e storiografici. E, così, trovano spazio nel volume l'iconografia del guerriero e un saggio sulla geografia odissiaca che anticipa una rilettura storica del mito di Orione, l'istruzione musicale dei giovani nell'Atene classica e la loro formazione nell'impero romano, la creazione di strutture assistenziali e la formulazione di ideologie funzionali al consolidamento del potere politico; e, ancora, l'analisi storica della monetazione che attesta rapporti fra Cirene e l'Oriente; il ruolo della Sicilia in età tardoantica e le problematiche della piccola Isauria. Completano il variegato quadro del volume i reportages delle campagne di scavo condotte nel sito di Kyme eolica da Massimo Frasca dell'Università di Catania e delle ricerche condotte a Hierapolis frigia da Francesco D'Andria dell'Università del Salento, entrambe con la collaborazione di ricercatori e dottorandi dell'Università di Messina. -
Sancio, io e l'isola di Nessuno
"Un volo avventuroso nello spazio letterario, un rischio calcolato nel tempo della """"Parola"""". Il protagonista seduto su Clavilegno, adesso contemporaneo jet personale, pensa in grande come Don Chisciotte e vola basso come Sancio Panza. Nessuno pilota; Dante, Dedalus e Don Chisciotte le torri di controllo. Il desiderio è una vacanza nell'isola di Nessuno (forse è quella promessa al buon Sancio). Ma il Terminal, all'arrivo, è chiuso.""""" -
Il diavolo cavalca in doppiopetto
"Il Diavolo cavalca in doppio petto"""" è più che un giallo: è soprattutto un romanzo colto e popolare. La vicenda cattura il lettore e lo invita a riflettere sui temi che attraversano la vita, l'esistenza degli individui e della società. Sulla scia di un mitica perla e di un antico naufragio, la Storia e la leggenda si inseguono piegando il tempo fino a penetrare la realtà del quotidiano e a dare vita alla cronaca. La profezia di un'imminente Apocalisse si materializza nella minaccia di una """"nave dei veleni"""" inabissatasi misteriosamente nel mare di Calabria. Sulla scena si agitano i protagonisti che intrecciano le loro vite e """"giocano"""" i loro destini alla ricerca di quel """"Filo di Arianna"""" che li condurrà alla scoperta della verità." -
La kippà di Esculapio
Fra il '300 e il '400 sono attivi in Sicilia numerosi medici ebrei, uomini e donne. Di molti conosciamo anche le generalità e le città dove esercitavano. Il libro ne dà l'elenco completo. Spiccano, fra tutti, i nomi di due ""dottoresse"""": Bella di Mineo e Virdimura di Catania. Ma dove e come si formavano questi medici? Quali erano le loro capacità professionali? Il libro cerca di rispondere a questi ed altri quesiti, partendo dalla recente scoperta - fra i manoscritti di una biblioteca tedesca - della copia (realizzata a Licata nel 1484) di un famoso manuale medico medioevale.""