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Non dirle che non è così
Due figlie e due padri ai margini del vecchio mondo. Amina e Ljuba camminano sul crinale della storia, con i loro lunghi capelli sciolti nel vento della Goulette di Tunisi, in piena primavera. Involontarie paladine di una rivolta che le ha travolte senza interrogarle, scoprono l'amore, la lotta contro le ingiustizie sociali, la libertà, l'appartenenza. ""Non dirle che non è così"""" è un racconto di frontiere: emotive, storiche, geografiche. Un intreccio di storie dentro la storia, un ritratto visionario dei confini dell'Europa impressi negli sguardi di due giovani che si scoprono donne nel breve corso della primavera 2011."" -
La famiglia del III millennio. Tre millenni di famiglie
Centrale nel dibattito anche politico contemporaneo, la famiglia restituisce a chi la guardi una immagine diversa, compresa nell'esperienza che di essa se ne è avuta e se ne ha. Per questa ragione, al fine di superarne una definizione implicata o imbrigliata nella propria esperienza o credenza o ideologia, appare necessario farne il fulcro di un dibattito da condurre con modalità proprie della ricerca scientifica e il supporto sostanziale dai dati (non solo recenti). Ciò con lo scopo di restituirle quella pluralità di sfaccettature troppe volte schiacciate ed opacizzate dagli effetti di un filtro oppositivo, quello tra naturale e non, complice l'apparente immutabilità della parola che la rievoca (attestata ininterrottamente dalla latinità a oggi). -
Il sessismo nella lingua italiana. Trent'anni dopo Alma Sabatini
La lingua non è né neutra né neutrale, soprattutto dal punto di vista del genere. Può creare, accentuare o conservare discriminazioni che finora hanno colpito soprattutto le donne. Quel che è peggio, tutto questo è avvenuto nella sostanziale indifferenza di tanti e tante, che hanno continuato a parlare o a scrivere in un certo modo: l'hanno fatto per abitudine, per scarsa consapevolezza o seguendo la convinzione che i problemi da affrontare fossero ben altri. Occorre imparare a maneggiare con cura le parole, perché certe situazioni possano davvero cambiare. È importante farlo nella vita quotidiana come sui mezzi d'informazione, nel mondo della formazione come nelle attività delle istituzioni. A oltre trent'anni dalla fondamentale ricerca sul sessismo nella lingua italiana curata dalla linguista Alma Sabatini, voci e esperienze diverse danno conto di un cammino tutt'altro che concluso verso la reale parità dei generi e le pari opportunità: occorre uno sforzo collettivo sul piano linguistico, politico, sociale e culturale per una comunità davvero plurale e inclusiva. -
La riforma del cognome in Italia. Tra diritto all'identità e promozione della parità di genere
Questo volume vuole fare il punto su ""La lunga storia del nuovo cognome"""", una delle più significative battaglie della Rete per la Parità e di altre associazioni e istituzioni che, da anni, si impegnano perché trovi finalmente compimento quanto previsto dalla sentenza n. 286 del 2016 della Corte costituzionale. Dal 2016, quindi, se i genitori sono d'accordo, è possibile aggiungere il cognome della madre a quello paterno; ma non basta: occorre una riforma organica del cognome unitamente alla diffusione di una maggiore consapevolezza, presso la cittadinanza, di cosa significhi e implichi il perdurare della tradizione di attribuzione esclusivamente patrilineare del cognome. E poiché l'obiettivo della democrazia paritaria passa per la presa di coscienza di come si costruiscono le identità, le università di Roma """"Tor Vergata"""" e della Tuscia, con il Forum del terzo settore del Lazio, hanno fatto proprie le istanze della Rete per la Parità attraverso le conoscenze e competenze che sono loro proprie."" -
Eccì
Micucci è uno scrittore esperto, e lo si intravede dalla padronanza della lingua e della finzione scenica. Una storia che racconta la nostra provincia, la nostra famiglia, le nostre mamme, i nostri figli e quegli impiegati che pur di starsene tranquilli sarebbero disponibili a qualsiasi cosa. Con però una nota surreale, un particolare apparentemente di poco conto che sarà invece il motore della strana e divertente vicenda di Amedeo, fino a quel giorno, uno come tanti altri. -
Formidabili. Storie di gente straordinaria
Inarrestabili, Inarrivabili, Incomparabili; sono solo alcuni dei Formidabili di Andrea Bellati. Da Petrucciani a Garrincha, passando per Frida Khalo e Valentino il Senza Ossa, Bellati ci racconta con l'occhio del fine osservatore e la mano del regista, le storie di persone vissute in epoche diverse, che hanno attraversato esperienze diverse, tutte accomunate da uno spiccato tratto distintivo: saper costruire una vita straordinaria a partire dalla loro non-ordinarietà, da un loro trauma o difetto. Quello che poteva essere un limite è diventato tratto distintivo e formidabile, appunto. -
Viti parallele. Vigne d'Oltrepo
"Viti Parallele si fonda su una intuizione, la degustazione eretica, e si sviluppa offrendo degli itinerari che portino le persone che hanno voglia di godersi del buon vino, verso i luoghi e i vignaioli che quel vino sanno fare. Abbiamo impiegato mesi, e una significativa quantità di bottiglie, a cucinare questa proposta che, per te che leggi, è già alla seconda edizione. Seconda edizione che per noi, Pavesi di nascita o di adozione, non poteva che raccontare l'Oltrepo: la terra benedetta dove puoi coltivare quello che vuoi. Oltrepo: la cantina dei milanesi; il territorio degli scandali delle cantine sociali; il luogo in cui non si fa sistema.""""" -
Il bene vegetale
Demetrio Paolin è un profeta dell'Antico Testamento. Un Geremia che ha voluto scrivere un Cantico dei Cantici, un disperatamente vivo salmo su amore e morte. Dopo averla esplorata senza sconti nei romanzi, Paolin torna qui alla sua ossessione: il tema della carne, del destino e del disfacimento dei corpi (""ma ci pensiamo mai al terreno / che ci frana ogni giorno?, allo sfarsi / delle carni?"""") e del tutto e del niente che siamo, del morire e del rinascere in altro, in cose, pietre, """"enti"""". In quel """"bene vegetale"""" per cui - è pur sempre e sorprendentemente una silloge d'amore - tu """"sei una roggia d'acqua / il fosso dove riposavo stanco da bambino"""". Dalla prefazione di Mirko Volpi"" -
Il sabato del bibliofilo
Libreria Hoepli, anni 30, Milano: si inaugura il sabato del bibliofilo, occasione per trovare il libro dei propri desideri, l'edizione rara a lungo bramata. -
La paura del leone
Per cinquantasette anni il signor Chester Reynolds ha avuto paura del leone. Tutti abbiamo paura del leone: ma è una paura letteraria e sconfina nell'omaggio al più dignitoso e al più fiero degli animali che non incontreremo mai per strada. Il signor Chester aveva invece un conto personale con lui. -
Il lamento del conservatore
"Sono decisamente un conservatore. E' stata per me una gioia memorabile quando, ritornando a Londra dopo parecchi anni, vidi che alla stazione Vittoria mi aspettavano gli stessi tassì di allora e fu lo stesso a Parigi con i conducenti invecchiati e ingrassati al volante che parevano essersi conformati alle dimensioni della piccola cabina. Anche provai gioia nel constatare che i negozietti del quartiere Latino non avevano affatto alterato le mostre di molti anni addietro.""""" -
Consigli di prudenza
"Avendone il sangue freddo e la possibilità, se malauguratamente ci si trovi in luogo chiuso o comunque in difficili strettoie a sinistro già avvenuto o in corso, non avere mai fretta. Dice il proverbio che la gatta frettolosa fece i gattini ciechi. Chi perciò non voglia fare altrettanto consideri bene dove maggiore sia il tumulto e cerchi di andare in senso opposto se non lo vietino crolli o divampare di fiamme.""""" -
Trent'anni di editoria «inutile»
Nel 1938, Vanni Scheiwiller pubblica un catalogo storico. È l'occasione per fare il punto sul suo lavoro. Si sofferma sugli amici, gli autori, le collane così numerose da far credere che superino i libri editi. Su tutti emerge un maestro - Piero Gobetti - a cui andare col pensiero nei momenti di sconforto, da cui trarre l'aiuto morale per ergere una minuscola diga contro il conformismo. -
Tre ricordi del mondo meraviglioso
Il ritorno con la memoria a tre significativi momenti della giovinezza: il soggiorno in Versilia nella villa di Gabriele D'Annunzio con una pasta al sugo mai vista né assaggiata prima; l'amicizia con Tommaso Salvini, celebre attore di teatro arrivato al crepuscolo della carriera, e insieme il rapporto con uno zio austero e distaccato; un ricordo di Italo Svevo e di un suo fortunato affare con l'Ammiragliato britannico. -
Commedia di coniugi felici
La felicità ha come unico difetto l'invidia che suscita negli altri. Questo lo sanno bene i due protagonisti che ogni giorno, interrompendo la loro abituale routine, si recano, uno dopo l'altra, sul balcone e iniziano a lamentarsi ad alta voce dei loro mali inesistenti. -
Della biblioteca civica ovvero alla gloria
Un ritratto dello scrittore da giovane con visita alla biblioteca civica di Trieste, dove il poeta si reca per cercare le opere di un certo "" G.C."""", entrando in contatto con un ambiente del tutto nuovo, composto da bislacchi inservienti e da subdoli studenti intenti a copiare versioni di greco e latino."" -
Faust a Bologna
Tornato a Bologna, da lui venerata, dopo molti anni, Longanesi scopre che il fervore della città si è appassito e la vivacità di una volta è soltanto un ricordo; di tanto che l'animava resta soltanto un televisore. -
Che cosa regalare a uno snob
Con una nota di Stefano Salis. -
Dizionario della makina
Flaiano cominciò a scrivere per i giornali negli anni Trenta, occupandosi di cinema e di teatro. Caduto il fascismo, alle recensioni si affiancarono articoli di cronaca e di costume, pezzi brevi già segnati da quel tono satirico che contraddistinguerà molte delle sue pagine future: una strategia stilistica che inganna il lettore, sulle prime convinto di trovarsi di fronte a un’immagine osservata attraverso una lente deformante, ma poi costretto a riconoscere, nell’istantanea proposta, una fedele riproduzione della realtà. Negli anni quella lente, di un occhiale forse indiscreto (così si intitolava una delle sue rubriche), ma di assoluta precisione, continuerà a mettere a fuoco i vizi, le ingenuità, le contraddizioni della società italiana: oggetto di un’ironia che è l’unica risposta possibile a un degrado di cui Flaiano coglie continui, persistenti segnali. Fare satira, soffermandosi su elementi emblematici come l’automobile e il culto, tutto italiano, che le viene riservato negli anni del boom economico (e non solo), è il modo per liberarsi di ciò che lo offende, senza assumere i panni del severo censore, ma serbando il sorriso di chi non smette mai di intrecciare alla legittima indignazione una pietosa indulgenza (Anna Longoni).rnEdizione in 575 copie numerate in macchina. Stampato con caratteri Garamond monotype su carta di puro cotone Zerkall-Bütten, sovraccopertina su carta Lana. Intonso in testa. -
Zoo. Ediz. a colori
La collana Alfabeti prevede un numero unico - Zoo - stampato in trecentosettantacinque copie in cui ogni lettera è accostata ad un animale, secondo un modello caro agli abbecedari di un tempo. Sono ventuno cliché ottenuti rielaborando marchi pubblicitari degli anni cinquanta e sessanta: dalla A di Anatra alla Z di Zebra attraverso la B di Balena, la H di Homo sapiens, la U di Usignolo.