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Antropocene. Per un'antropologia dei mutamenti socioambientali
In campo scientifico la nozione di Antropocene ha dato luogo talvolta a un acceso dibattito. Questo volume prova a discutere come questo concetto apra delle prospettive anche nella ricerca antropologica per la comprensione delle dinamiche di mutamento sociale e ambientale in corso. Il testo propone anche una ricerca su una zona umida racchiusa all’interno del polo urbano della Sardegna meridionale. In questo caso l’autore ha cercato di mettere alla prova un concetto cardine dell’Antropocene: la società industriale come forza geologica di trasformazione. Il libro si sofferma anche su una interpretazione antropologica dell’immaginario della fine del mondo nella produzione culturale contemporanea. Il volume, insomma, propone un approccio problematico e aperto in cui nei processi di mutamento il rapporto tra la dimensione sociale e quella ambientale è molto stretto, tanto da richiedere, probabilmente, una altrettanto stretta collaborazione tra le scienze sociali e le scienze naturali. -
La Firenze dell'età di Dante negli atti di un notaio: Ser Matteo di Biliotto, 1294-1314
I due corposi registri di imbreviature (circa 1.500 atti) lasciatici da uno degli esponenti più in vista del milieu politico istituzionale dell'età di Dante, ser Matteo di Biliotto, sono stati editi fra il 2002 e il 2016 dopo un lavoro preparatorio di anni. Il presente volume raccoglie, su questa base documentaria, nove saggi di altrettanti studiosi del periodo bassomedievale chiamati a misurarsi con una così straordinaria fonte storica ognuno nel suo specifico ambito di competenze. In primo luogo si approfondisce la figura, l'attività professionale e la carriera politica del notaio fiesolano immigrato a Firenze, comparandole con quanto noto alla ricerca sui temi del notariato medievale e della diplomazia in età comunale. Inoltre i rapporti professionali intessuti da ser Matteo con una variegata clientela cittadina offrono prezioso materiale per aprire una finestra sul mondo del lavoro: vengono così alla ribalta l'azione internazionale delle grandi compagnie mercantili, l'operosità delle botteghe artigiane e le problematiche dell'apprendistato, l'estrazione della pietra serena alle cave fiesolane, infine l'ambiente dei pittori fiorentini anche meno noti dell'età di Dante. -
Bernardo di Stoldo Rinieri e Cristoforo di Bernardo Rinieri. Ricordanze
Le Ricordanze di Bernardo di Stoldo Rinieri e del figlio Cristoforo coprendo uno dei periodi cruciali per la storia fiorentina, dal 1457 al 1552, ci aiutano a capire in maniera più esaustiva le turbolenze politico-storiche ed economiche cittadine ed internazionali. Bernardo assisté al passaggio di potere di Cosimo, Piero, Lorenzo e infine Piero di Lorenzo de' Medici, cacciato nel 1494, mentre Cristoforo fu coinvolto nel ritorno mediceo di Alessandro e di Cosimo I e nei complotti orditi per restaurare la Repubblica. Seguendo i due protagonisti si ha modo di capire anche il mutamento di abitudini e costumi. Bernardo infatti fornì solo alcuni accenni agli avvenimenti pubblici della città: la sua Ricordanza fu concepita per trasmettere ai posteri notizie su traffici, patrimonio immobiliare, status sociale e rapporti di parentado. Quanto è parco di informazioni su eventi cittadini e pubblici il primo, tanto ne è generoso il secondo a testimonianza di un mutato rapporto col potere politico. -
Europa glocale. Rapporto 2019 di Autonomie & Libertà in Europa
Europa Glocale vuol essere un modo di ricostruire una nuova, e al tempo stesso antica, logica dell'appartenenza territoriale nell'Unione europea a settant'anni dalla Dichiarazione Schuman. Questo breve saggio, frutto delle ricerche di Autonomie & Libertà in Europa, attraversa le tematiche dell'Europa delle Regioni e dell'Europa dei Cittadini e ne formula una ipotesi di unitaria ricostruzione a partire dalla categoria dell'appartenenza territoriale. Un'Europa vista nel suo farsi quotidiano, a fianco della gente comune che vive nei territori cui appartiene, alla ricerca di soluzioni concrete per problemi concreti. Una Europa dei territori e dei diritti, dunque, vista e analizzata come punto di partenza di un ripensamento, tutt'ora in fieri, della tradizione esegetica consolidata negli studi sull'Unione europea. Un ulteriore tassello di quella ricostruzione critica del diritto internazionale ed europeo che si viene svolgendo nella sezione Diritto Internazionale della nostra collana Lavagne. -
Stadi di alterazione. Gli impianti sportivi di nuova generazione nel mutamento dei sistemi urbani
I processi di trasformazione territoriale che hanno avuto impatto sulle città e i sistemi urbani durante il passaggio d'epoca fra i secoli Ventesimo e Ventunesimo trovano negli stadi una chiave di lettura privilegiata. Sorti e sviluppati come luoghi deputati a ospitare manifestazioni sportive e a essere dei contenitori di massa, gli stadi hanno seguito la traiettoria che porta alla maturazione dei sistemi territoriali fordisti e al loro superamento. Per gran parte del Ventesimo secolo essi sono stati luoghi della specializzazione funzionale, dove si celebrava un rito dalla temporalità ciclica e segmentata. Ma la trasformazione delle economie territoriali nella direzione post-fordista, che assegna alle economie del loisir e dell'entertainment un ruolo centrale, determina per gli stadi un mutamento di segno e ne fa luoghi cruciali per le strategie di sviluppo territoriale. E oltre che fattori della trasformazione, gli stadi ne diventano oggetto sotto diversi punti di vista. Nelle città che si fanno sempre più eventful gli stadi, di nuova generazione o riadattati alle esigenze odierne, diventano degli hub esperienzlali. -
Buone pratiche per la storia orale. Guida all'uso
La produzione e l’utilizzo delle fonti orali sono diventati una questione di grande attualità per gli studiosi e le studiose che lavorano con le interviste come strumenti di analisi. È quindi sentita l’urgenza di una riflessione sui temi dell’acquisizione, della conservazione e della messa a disposizione di tali documenti. Il vivace dibattito che ne è nato, alimentato da seminari, pubblicazioni, tavoli di lavoro, sta coinvolgendo numerosi istituti culturali, enti di ricerca, associazioni che negli anni si sono fatti promotori della raccolta di narrazioni orali. Il documento Buone pratiche per la storia orale – snodo teorico sul quale insistono i saggi contenuti nel presente volume – vuole rappresentare una prima tappa di questo percorso. I cambiamenti tecnologici e gli aspetti giuridici legati alla tutela dei dati personali stanno poi ponendo nuove questioni che impongono, prima di tutto, una riflessione metodologica sulla responsabilità e sulla sfera deontologica di chi si occupa di fonti orali. -
Nostalgie urbane
La città può essere raccontata in molti modi diversi, ma tutti richiedono la capacità di combinare parole e immagini. Nostalgie urbane nasce da questa consapevolezza e affianca la riflessione poetica di una scrittrice alla narrazione per immagini di una regista. Garlaschelli e Pedicini raccontano Milano e Brindisi con voci che si intrecciano in quella che alla fine è la musica complessa e affascinante della metropoli di oggi. La cornice di queste voci è Docucity. Documentare la città; progetto e festival sono frutto di una ricerca riferita al cinema del reale e che raduna riflessioni visuali, eventi, seminari ed esperienze scientifiche e didattiche riferite alla metropoli contemporanea come luogo topografico e simbolico, mappa culturale e occasione politica. -
L' erba tinta. Dentro le crepe di Borgo Vecchio a Palermo: un racconto antropologico
Nel pieno di una crisi sociale e sanitaria prende forma un diario etnografico sul lavoro di una équipe di operatori ed educatori di strada, a partire proprio dalle riflessioni sul distanziamento sociale che la pandemia ha comportato. Il testo, in particolare, affronta il tema dello sguardo antropologico sulle pratiche educative, alla luce di un intervento pluriennale all'interno di un quartiere popolare di Palermo, Borgo Vecchio, noto solo per le cronache mafiose, trascurato dalle istituzioni, abitato da quelli che gli altri considerano poco più che miserabili, l'erbaccia cattiva che cresce nelle crepe del cemento, l'erba tinta che non si può estirpare. Dal racconto, ironico e lucido, emerge il tema dello sguardo tra educatore ed educando, tra osservatore e osservato e, infine, tra chi sta dentro e chi sta fuori quelle macerie. Ed è lì nel mezzo, tra le strade del quartiere, che è possibile ritrovare esperienze di resistenza e di vita generativa che conferiscono dignità e verità ai suoi abitanti. -
Venice in its heyday
Bastian, il giovane allievo del pittore Tiziano, è felice di aiutare l'architetto Sansovino a organizzare la festa della Sensa, il giorno più bello per la città. Ma dopo il successo un brutto incidente fa finire Sansovino nel carcere di Palazzo Ducale. E serve l'aiuto di Bastian e di amici potenti per dare un lieto fine a questa storia durante i giorni della gloria di Venezia. All'interno della copertina schede su: La vita a Venezia; Venezia nell'epoca d'oro; Sansovino, il padre del Rinascimento veneziano; Il Palazzo Ducale. Età di lettura: da 8 anni. -
La Bibbia del cinquantenario del Concilio Vaticano II
La singolarità della Bibbia del cinquantenario è duplice: non esiste in essa alcuna nota a piè di pagina e poi, ad ogni brano, viene fatta precedere una ""introduzione"""" o """"nota introduttiva"""". Questa scelta è nata dalla volontà di accogliere l'insegnamento del Concilio Vaticano II che domanda, per le note alla Bibbia, che siano: """"sufficienti affinché i figli della chiesa si familiarizzino con sicurezza e profitto con le Sacre Scritture"""" (Dei Verbum, 25)."" -
Il venditore del tempo. Ediz. multilingue
Raccolta di poesia dialettale arabo-libanese. -
I pozzi di Betlemme
Libro autobiografico che, insieme ai ricordi d'infanzia, rievoca la società della Betlemme degli anni Venti del secolo scorso e quella della Gerusalemme del decennio successivo. -
Le vittime ebree del sionismo
Le vittime ebree del sionismo è dedicato alle ripercussioni che la fondazione dello Stato d'Israele ha avuto sulle comunità ebraiche orientali. È questo il contenuto del saggio iniziale di Vera Pegna, Ricordi di una vita felice in Egitto, prima di Israele, che ricostruisce il rapporto tra le comunità ebraiche e quelle cristiane e musulmane. Ai ricordi personali l'autrice intreccia riflessioni storico-politiche che danno un quadro inedito della condizione dell'ebraismo orientale. Della funzione svolta dalla componente ebraico-araba nella realizzazione della società israeliana parla il saggio della studiosa di origine irachena, Ella Shohat, Il sionismo dal punto di vista delle sue vittime ebree, dal quale si evince tra l'altro che, come scrive nella Prefazione Cinzia Nachira curatrice del volume, ""La cruda ricostruzione dell'arrivo in Israele degli ebrei arabi fa emergere come in realtà l'obiettivo dell'istituzione dello Stato di Israele fosse quello di creare uno Stato omogeneo', annullando le diverse appartenenze geografiche e culturali"""". Chiude il libro un'intervista di Cinzia Nachira e Nicola Perugini alla stessa Ella Shohat."" -
Ma che bella storia! Ediz. italiana e araba
Racconti di bambini palestinesi profughi in Libano e bambini italiani di Primavalle-Roma. -
La Costituzione della Repubblica Italiana
Con scritti di Gaetano Azzariti, Paolo Maddalena, Giovanni Russo Spena. -
Il concorso
Letteratura araba. Romanzo egiziano. -
Specchi degli angeli. Ediz. araba e italiana
Poesia araba, poesia palestinese. -
Islam e istruzione delle donne. Studi e testimonianze
Il volume raccoglie 6 saggi di 6 studiose del mondo islamico che vertono sull'istruzione delle donne, oltre a una introduzione e una postfazione che offrono chiavi di lettura e commenti per una più agile lettura dei saggi. Introduzione di Ersilia Francesca. Postfazione di Igor Baglioni. -
Per diventare cittadini. Scuola popolare e scuola unitaria in Gramsci
Per Gramsci la critica alla scuola degli ""operai macchine voluta dagli industriali"""" non comporta alcuna nostalgia per la vecchia ed elitaria scuola """"disinteressata"""" della tradizione classica. La sua proposta di """"scuola unitaria, umanistica e formativa"""", la scuola democratica, rappresenta il tentativo di individuare una soluzione ai problemi della società e della scuola italiana del primo dopoguerra, alla sua """"crisi organica"""", nei cui caratteri non è difficile cogliere inquietanti analogie con quella della scuola e dalla società attuale."" -
So di una donna. E altri versi. Ediz. italiana e inglese
Presentazione di Cristiana Baldazzi.