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Storia di una bambina farfalla di Gaza
Postfazione di Wasim Dahmash. Età di lettura: da 12 anni. -
Delfina
Età di lettura: da 6 anni. -
Sono nato lì. Sono nato qui
Seconda autobiografia del poeta palestinese Murid al-Barghuthi in cui ripercorre gli anni dell'esilio e il ritorno in Palestina, nel 1998, insieme al figlio Tamim. -
Imbarazzismi. Esercizi di razzismo quotidiano. Testo arabo a fronte
Questa raccolta di aneddoti, divertenti, amari e folgoranti, ci aiuta a smascherare l'etnocentrismo e gli stereotipi con ironia, un'arma gentile eppure efficace contro il razzismo latente. Il volume del medico-scrittore italo-togolese ci rammenta che dobbiamo fare ancora molta strada per costruire una società e una cittadinanza pienamente inclusiva nei confronti delle minoranze e verso le persone di diversa origine. -
Memorie di Gerusalemme
Il libro di Sirin Husseini Shahid è un tesoro di storia e di umanità, composto da frammenti, come un mosaico, molti dei quali gradevoli, gioie fugaci, e poi da dolori, più duraturi, disposti con tenero profondo rispetto, con la speranza, in prospettiva, che siano utili a educare o meglio a sedurre il lettore il quale, in assenza di questo racconto, non saprebbe niente di quel mondo per molti versi oggi perduto. Prefazione di Edward W. Said. -
Le parole divise. Israele/Palestina: narrazioni a confronto
"Le parole divise"""" affronta i punti cruciali della questione israelo-palestinese a partire dall'analisi di tre libri che trattano la questione da un punto di vista filo-israeliano. Si esaminano 28 parole (da 'Acqua' a 'Terrorismo'), utilizzando sia fonti e dati derivati dalla storiografia più aggiornata, sia fatti della cronaca attuale, il cui rendiconto è documentato in una corposa bibliografia" -
Pietro Barozzi un vescovo del Rinascimento. Atti del Convegno di studi (Padova, 18-20 ottobre 2007)
In occasione del quinto centenario della morte del vescovo Pietro Barozzi (Venezia, 1441 - Padova, 1507) la diocesi di Padova ha ricordato questa importante figura con un convegno nell'autunno del 2007. Uomo colto, umanista e bibliofilo, ma anche pastore zelante e profondamente consapevole della sua missione, egli governò la diocesi padovana (1487-1507) in un momento cruciale della storia della Chiesa, percorso da inquietudini e desideri di riforma, lasciando con la sua attività pastorale un segno profondo nel tessuto ecclesiale, culturale e civile. Grazie a un approccio interdisciplinare, i contributi offerti hanno consentito d'incrociare i diversi dati di storia istituzionale, ecclesiastica e liturgica, della lingua e della letteratura, della filosofia e della scienza, dell'architettura e delle arti visive: è emersa una figura a tutto tondo di uomo, umanista e vescovo del Quattrocento veneto. -
L' ultima mossa dell'alfiere
"L'ultima mossa dell'alfiere"""", è la terza opera di Maurilio De Felice. Al centro della narrazione del romanzo c'è Joe Ferrara, un top manager di origine napoletana ricco e brillante, domiciliato in una bella villa sulla costiera amalfitana, dove trascorre solo alcuni mesi all'anno, essendo in continuo viaggio in Asia per lavoro e in America per motivi familiari. Proprio nella sua villa, durante la festa per i suoi 45 anni, avviene un fatto clamoroso da cui si snoda una complessa storia criminale che viene affidata al giudice Paolo Miranda, specializzato in crimini a forte impatto mediatico. Attraverso numerosi colpi di scena il giallo sfocerà in un epilogo drammatico che il magistrato, coadiuvato dal capitano Di Giacomo dei carabinieri, riuscirà a decifrare brillantemente." -
Amore amorale
Il sostituto Esposito, lo sgangherato spazzino investigatore, è alle prese con un nuovo caso dai risvolti raccapriccianti. Due insegnanti vengono trovati morti. Erano amici e lavoravano alla stessa scuola. Strana coincidenza. Ancora più strano il particolare che a entrambi abbiano tagliato un braccio e che il braccio dell'uno sia stato scoperto vicino al corpo dell'altro. Ed è solo l'inizio! Non si preoccupino, però, i lettori meno amanti del genere noir. Il sostituto naviga leggero, anche nel mezzo dei casi più duri, grazie alla sua ironia e alla filosofia da tre soldi, per poi scoprire che l'amore tutto può distruggere e tutto può far rinascere. -
Bianca come la neve
Morena ha 16 anni, è una ragazza semplice, timida e studiosa. Ha vissuto, ad Oti, meta turistica della ricca borghesia napoletana, un idillio estivo con il suo Davide, bello come un Dio e ricco da far paura. Al rientro, i due ragazzi devono affrontare la sfida di calare il nuovo rapporto nel loro quotidiano napoletano. Riusciranno a tener accesa la fiamma, pur appartenendo a classi sociali diverse, frequentando comitive diverse e vivendo in famiglie di stampo etico diverso? Morena, educata in modo semplice, ripudia il mondo patinato in cui Davide è immerso, disprezza la superficialità e l'arroganza della 'Napoli bene', eppure alla prima occasione (una festa in casa di un affascinante Barone) rinuncia completamente a tutti i suoi principi morali pur di vedersi accettata. Poco dopo la loro storia entra in crisi, essendo Davide stanco dei comportamenti impacciati di Morena, dei divieti imposti dalla sua famiglia e dell'incapacità da lei esibita nel calarsi all'interno della sua comitiva. A quel punto Morena si nasconde in una bolla tutta sua, mettendo alla porta gli amici di sempre e la famiglia. La nostra eroina si vede precipitare in un tunnel apparentemente senza uscita... -
L' ombrello dell'onorevole
Tutto è pronto a Napoli nella sala principale di in un grande Dipartimento universitario tirata a lucido per la celebrazione di un docente recentemente premiato dal Presidente della Repubblica. Sono presenti il Rettore, l'Assessore regionale, docenti e alcuni famosi accademici. Manca solo il decano, figura simbolo del Dipartimento, che secondo il programma dovrebbe tenere la conferenza principale, la cosiddetta Laudatio, nella quale illustrerà la figura scientifica del festeggiato. Un ritardo preoccupante perché il decano è una persona puntuale. Si entra così nella storia di Eugenio Maretti, rampollo di una famiglia borghese napoletana che da giovane, a seguito di uno spiacevole episodio verificatosi nell'ambito della contestazione giovanile degli anni sessanta, si trasferisce in America, dove svolge per lunghi anni una brillante carriera accademica presso una grande università degli Stati Uniti. In età matura torna a Napoli per svolgere l'ultimo periodo della sua carriera all'Università, ma sulla soglia del pensionamento ritrova Loris, un amico di gioventù che lo costringerà a misurarsi con i fantasmi di un passato che pensava di essersi messo definitivamente alle spalle. -
Le figlie della donna di rame. Testimonianze indiane di un'antica tradizione femminile
"Ma sempre la verità sarà salvaguardata ed i segreti perdureranno, poiché la Donna Antica sta guardando, la Donna Antica sta facendo la guardia, e con lei ogni cosa è possibile. E sempre le discepole aiuteranno la Donna Antica e le daranno forza, le iniziate aiuteranno le discepole, e le donne proteggeranno la loro verità, ne gioiranno e resisteranno.""""" -
Voci sciamaniche. Raccolta di esperienze visionarie
"Un giorno porterò la mia casa ancora più lontano fra le colline, forse farò a meno del tutto di una capanna, diventerò parte dei boschi. Lì, lo spirito ha ancora qualcosa, per noi, da scoprire.""""" -
Tracce celtiche
Bormio. Il dio delle acque salutari. ""Presso i Celti sono frequenti le rappresentazioni di un 'dio cornuto', con corna di toro, ariete o, più spesso di cervo che, sulla base di un'iscrizione presente su un rilievo trovato a Parigi, è comunemente indicato come Cernunnos. Questa divinità è solitamente raffigurata seduta a gambe incrociate con il tipico collare ritorto celtico (torc) (...) è interessante notare come la più antica rappresentazione di Cernunnos provenga proprio dalle montagne lombarde in un'incisione rupestre di Nacuane in Val Camonica."""""" -
La voce dell'antica madre e dei modi per cercare di poterla ancora udire
"L'antica via delle donne potrebbe forse essere trovata in luoghi solitari, nei boschi, nelle valli di montagna o sulla riva di qualche laghetto sperduto e poco frequentato. O forse potrebbe essere trovata nell'interno di se stesse, in quel profondo femminile che, se non è stato leso, materializzato o irreparabilmente profanato, potrebbe ancora permettere di sentire l'eco dell'antica Madre.""""" -
Appunti di un'opera ermetica. Manoscritto di anonimo pubblicato postumo finito di scrivere in Ferrara il 21 dicembre 1963
"...Infatti quando gli opposti si congiungono si genera un amore per mezzo del quale essi si integrano, si completano e si fondono l'uno nell'altro fino a diventare un solo nobilissimo Essere che nulla ha di caduco e di mortale e che riempie di indicibili bellezze la materia, così come la primavera dona gioia ed armonia al mondo dopo il triste e rigido inverno...""""" -
Kokopelli. La magia, l'allegria e le birichinate di un antico simbolo
"Quale che fosse la sua funzione, è chiaro che gli elementi dell'arte rupestre sono simboli complessi e potenti anziché semplicemente decorativi. Fare arte rupestre significava soprattutto entrare in relazione con ambiti soprannaturali e spirituali, con luoghi selezionati perché considerati divini o abitati da spiriti.""""" -
Il serpente e il fuoco sacro. Il culto della Grande Madre nell'arte rupestre nordamericana. Ediz. multilingue
"Per l'uomo primitivo la terra era tutto, la fonte di ogni sostentamento. Era la madre di ogni cosa creata, e nel suo grembo dimoravano gli spiriti ancestrali. La Madre Terra era l'origine delle credenze religiose, secondo le quali tutte le cose erano animate e avevano una forza spirituale.""""" -
Storie e racconti delle arti marziali della Cina e del Giappone
"Si racconta che un giorno Tokimune rese visita a Bukko, celebre maestro Zen, per domandargli :'Come posso sfuggire alla paura, questo mostro che è il peggior nemico della nostra vita?'. 'Sopprimi la paura alla fonte' rispose Bukko. 'Ma da dove viene?'. 'Viene da Tokimune stesso'.""""" -
Le vergini arcaiche ovvero di come le antiche donne custodissero la libertà, l'ebbrezza e la gioia
"Presso antiche civiltà, le cui concezioni sono oggi quasi del tutto dimenticate o incomprensibili, potrebbe essere esistita una condizione di libertà femminile caratterizzata da una meravigliosa e totale felicità, svincolata da ogni dipendenza o presenza maschile ed invece condivisa tra donne capaci di intendere, cercare e raggiungere il medesimo e gioioso modo di essere."""""