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Principi generali dell'ordinamento comunitario e attività amministrativa
In questi anni, radicali innovazioni sono intervenute a segnare il tessuto sociale, giuridico ed economico degli ordinamenti italiano e degli altri Paesi Europei. continui interventi legislativi, l'emergere di nuovi interessi, l'affermarsi di nuovi status, le innovazioni scientifiche e tecnologiche mutano i rapporti economici e giuridici, scomponendo continuamente il ""sistema"""". Il diritto, messi in discussione schemi logico-giuridici consolidati, è connotato da una crescente complessità. La verifica di cosa alimenti un tale percorso, induce a scendere nel profondo di riflessioni giuridiche, sociali, storiche, economiche, nella consapevolezza che solo l'interdisciplinarietà dell'approccio scientifico è in grado di restituire la complessità e la novità dell'esperienza giuridica. Un'efficace comprensione del nuovo non può, infatti, che raggiungersi attraverso una koinè che restituisca l'immagine di un diritto impregnato tanto di rigore della scienza quanto dei valori civili della società. Di qui l'utilità di un confronto, che si intende promuovere con la Collana """"Studi e dialoghi giuridici"""", su temi concreti ed attuali del diritto nella prospettiva di un discorso (Logos) che, intervenendo fra (Dia), vuole tener conto delle differenti sensibilità dei giuristi, pratici e teorici."" -
Il falegname Yussuf e suo figlio Yeshua
Questo libro è il tentativo di rispondere ad una domanda che da sempre attanaglia chi conosce la figura del Redentore solo dai racconti dei vangeli canonici: chi era quest'uomo? Cosa ha fatto nei suoi primi trent'anni? Con un po' di fantasia ed il solido ""aiuto"""" dei fatti narrati nei tanti vangeli """"apocrifi"""", potrete leggere il racconto della prima parte della vita della figura più conosciuta della cultura occidentale, narrato dalla fonte più autorevole in materia: suo padre Yussuf, il falegname. Dalla fuga in Egitto agli esordi della predicazione, bambino, fanciullo ed uomo, diverso ma comune, prescelto eppure simile agli altri: potrebbe davvero essere andata così? Starà al lettore decidere quanto i fatti narrati possano avvicinarsi alla propria idea del Salvatore come personaggio storico. Questo è infatti un libro che accontenterà coloro i quali desiderano un motivo in più per riflettere, sebbene possa essere, ugualmente, letto con estrema leggerezza. Prefazione di Anna Maria Cossiga."" -
2013: come evitare una nuova crisi dell'economia globale
Questo lavoro affronta un argomento di grande attualità, che riguarda la vita, civile ed economica, di tre miliardi di persone e, per proiezione, il futuro della popolazione mondiale, che, nel 2050, raggiungerà i dieci miliardi: come evitare nuove crisi dell'economia globale, mediante un'efficace governance, per la regolamentazione dei mercati e della finanza. Lorenzi ripercorre la storia delle cinque fasi della globalizzazione economica internazionale ed esamina, in particolare, gli effetti, positivi e negativi, prodotti, nelle diverse fasi, sia nei paesi industriali avanzati che nei mercati emergenti, con particolare riferimento ai BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa). Lorenzi analizza, poi, all'interno dell'ultima globalizzazione economica (anni 2001-2011), la crisi finanziaria, innescata negli Stati Uniti, nel 2007-2008, con lo scoppio della bolla, finanziaria e immobiliare, e la sua propagazione, prima all'Eurosistema e poi all'economia globale, che ha portato all'attuale recessione, con tutte le conseguenze per la stabilità politica, economica e sociale. Lorenzi, infine, identifica le variabili politiche, economiche e finanziarie, che hanno caratterizzato la fine del 2012 e caratterizzeranno il 2013, con il rischio di una nuova crisi, ancora più devastante della precedente: la ""tempesta perfetta"""", paventata da Nouriel Roubini."" -
L' Algeria delle donne
Il libro è una raccolta di storie di donne algerine, attraverso le quali vengono rivissuti in chiave femminile due momenti storici importanti per il paese: la guerra di indipendenza e il periodo del terrorismo. Sono racconti vivi e dettagliati, che permettono di scoprire modi di vita del passato, tradizioni e le aspirazioni delle donne. Dalle loro storie traspare il coraggio della combattente e l'astuzia della prigioniera, il dolore per esperienze di violenza e di morte, la gioia di chi assapora la libertà, la fiducia nel futuro. La donna algerina che ha contribuito alla liberazione del Paese dalla colonizzazione francese, si ritrova ora a dover combattere contro un'ideologia islamica che non le riconosce un ruolo moderno nella società ma che, al contrario, vuole eliminarla dalla vita attiva. Contro ideologie che la mortificano, alzano la loro voce queste algerine, con uno sguardo di speranza rivolto al futuro. Prefazione di Anna Maria Cossiga. -
L' Islam in Cina e l'onda della primavera araba
L'islam è arrivato in Cina attraverso percorsi impervi e sconosciuti, a dimostrazione che la geografia fisica non basta a impedire il contatto tra civiltà. La via della seta, i mercanti portatori di stili di vita diversi, poi l'incontro con le culture stanziali e nomadiche dei fiumi, dei deserti e delle steppe. L'islam in Cina, una proiezione che ci porta, di conseguenza, a definire l'identità del cinese, la natura territoriale della Cina mitica e storica. Ci induce a delineare i caratteri odierni di un continente formato da 56 etnie di cui 10 di cultura islamica (sostanzialmente sunnita) e una, la Han, maggioritaria, più meno in grado di assimilare le altre, in un ibrido sistema politico-economico determinato dal partito comunista. Un macrocosmo che certamente contribuirà a disegnare l'atlante futuro delle relazioni umane e influenzerà le scelte di politica internazionale dell'Europa. La religione islamica, d'altro canto, condizionerà nei prossimi anni le scelte di politica interna e internazionale della Cina, soprattutto alla luce degli eventi che hanno caratterizzato la cosiddetta ""primavera araba"""" e sotto il vento che spira dal nord Africa al Medio Oriente, nella direzione decisa dell'Eurasia, con presumibili conseguenze sui rapporti tra etnie musulmane cinesi e governo centrale. Prefazione di François Géré."" -
Principi di diritto fallimentare
Il presente manuale di Diritto Fallimentare si profila come un valido strumento di ausilio per tutti coloro, studenti o professionisti, che si accostano alla materia del Diritto Fallimentare e necessitano di un rapido ed agevole apprendimento della normativa che lo governa e dei molteplici istituti disciplinati. Esso tratta di tutte le procedure concorsuali: Fallimento, Concordato Preventivo, Concordato Fallimentare, Liquidazione Coatta Amministrativa ed Amministrazione Staordinaria delle grandi imprese in crisi. Vengono, inoltre, trattati nuovi istituti quali gli Accordi di Ristrutturazione dei Debiti e la Transazione Fiscale, pur essendo di recente introduzione, sono sempre più frequentemente utilizzati dagli imprenditori interessati ad uscire, nel più breve tempo possibile, dallo stato di crisi. Costituiscono ulteriore oggetto di approfondimento anche i profili di responsabilità civile e penale in cui possono incorrere il Curatore e gli Organi Amministrativi e di Controllo della Società in stato di crisi o decozione. Le fonti normative utilizzate sono tutte quelle che, nel corso degli anni, hanno disciplinato la materia Fallimentare, a partire dal R.D. del 16 marzo 1942 e sino al recentissimo Decreto Sviluppo, n. 83 del 22 giugno 2012 ""misure urgenti per la crescita del paese"""" che ha sensibilmente modificato e integrato la disciplina della revocatoria fallimentare, oltre che del concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione dei debiti..."" -
Solvency II
Direttiva 2009/138/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009, in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e riassicurazione. La presente direttiva, denominata Solvency II, contiene disposizioni riguardanti: l'accesso e l'esercizio, all'interno della Comunità, delle attività non salariate dell'assicurazione diretta e della riassicurazione; la vigilanza di gruppi assicurativi e riassicurativi; il risanamento e la liquidazione delle imprese di assicurazione diretta. Il sistema è basato su tre ""pilastri"""": requisiti patrimoniali quantitativi (primo pilastro), governance, gestione del rischio e vigilanza (secondo pilastro), obblighi informativi a fini di vigilanza e trasparenza nei confronti del mercato (terzo pilastro). La direttiva 2009/138/CE, in particolare, reca disposizioni riguardanti i requisiti di accesso alle attività oggetto della direttiva nel territorio UE (Capo I); reca norme specifiche, di natura sostanziale, per l'assicurazione e riassicurazione (Titolo II); rafforza la vigilanza nel caso di gruppi assicurativi e riassicurativi (Titolo III); dispone in termini di risanamento e liquidazione delle imprese di assicurazione diretta (Titolo IV). Sono infine recate altre disposizioni e norme transitorie e finali (Titolo V e VI). Per quanto concerne i requisiti patrimoniali, la direttiva fissa le condizioni cui le imprese devono conformarsi per ottenere l'autorizzazione a operare a livello UE, tra cui la soglia minima di fondi propri necessaria a coprire, in prospettiva, il requisito patrimoniale di solvibilità e i requisiti di governance. La direttiva prevede il calcolo di un duplice livello di requisiti patrimoniali: il Solvency Capital Requirement (SCR) e il Minimum Capital Requirement (MCR). In particolare (articolo 100 della direttiva) gli Stati membri devono prescrivere alle imprese di assicurazione e riassicurazione di detenere fondi propri tali da garantire il possesso del ed. requisito patrimoniale di solvibilità (Solvency Capital Requirement - SCR). Il progetto Solvency II avrebbe dovuto essere operativo dal 1° gennaio 2013. L'entrata in vigore è stata nei fatti posticipata al 10 gennaio 2016 a seguito dei rinvii nell'approvazione finale della regolamentazione di vigilanza."" -
Prontuario di diritto ecclesiastico italiano
Il volume si presenta come un piccolo manuale di pronta e agevole consultazione contenente le informazioni e i dati principali circa le relazioni tra la comunità politica e le confessioni religiose, volto principalmente agli studenti. Dopo una sintetica esposizione dei principi fondanti la materia sono riportate una serie di fonti del diritto ecclesiastico che hanno segnato le relazioni tra lo Stato Italiano e la Chiesa Cristiana Cattolica, sempre citate ma non altrettanto conosciute ""de visu"""". Una bibliografia di testi consigliati per l'approfondimento delle tematiche segue la sinossi degli articoli delle diverse intese e degli accordi di modifica del concordato stipulate dalle autorità italiane con la Chiesa Cattolica e le altre confessioni religiose, secondo gli articoli 7 ed 8 della Costituzione della Repubblica Italiana. È così un """"prontuario"""" che raccoglie i """"fondamentali"""" del diritto ecclesiastico in forma sintetica quale guida orientativa e preliminare allo studio anche dei manuali di diritto ecclesiastico. Prefazione di Vincenzo Scotti."" -
Origine e conclusione del mandato amministrativo di S.P.A. chiuse
Il testo analizza i profili relativi alle modalità di nomina, alle tecniche di sostituzione ed alle cause di cessazione degli amministratori di società per azioni che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, muovendo da un commento analitico degli articoli del codice civile coinvolti, per offrire così una personale ricostruzione della volontà legislativa espressa, ad esito di un completo confronto con le variegate posizioni emerse in dottrina ed in giurisprudenza - specie a seguito della Riforma - rassegnate in ricche note. In particolar modo, sono, di regola, analizzati congiuntamente i tre modelli di amministrazione e di controllo: il sistema tradizionale (dall'art. 2383 all'art. 2386 c.c.), il sistema dualistico (dall'art. 2409 novies all'art. 2409 undecies c.c.) e quello monistico (dall'art. 2409-septiesdecies all'art. 2409-noviesdecies c.c.), salvo porre in debita evidenza le più rilevanti specificità di ciascuno in riferimento agli aspetti esaminati. Il testo comprende anche un singolo capitolo dedicato all'attuale tema inerente la possibilità di nominare una persona giuridica amministratore di una società, sotto l'esclusivo angolo visuale della compatibilità delle modalità di nomina, delle tecniche di sostituzione e delle cause di cessazione - come ritenute operanti nei tre capitoli precedenti, ove, rispettivamente, vengono passate in rassegna - dell'amministratore di società per azioni che non fa ricorso al mercato del capitale di rischio. -
Politica estera dell'Iran tra Occidente e crisi nucleare
Alessandro Figus descrive con estrema chiarezza un sistema complesso, l'Iran. L'autore ripercorre storia, presente e futuro, affrontando la questione nucleare e contemporaneamente ricordando che quella dell'Iran sia la sola Costituzione al mondo caratterizzata da componenti escatologiche che in realtà, paiono influenzare in modo significativo la visione del mondo e il comportamento quotidiano degli iraniani stessi. I rischi di isolamento per l'Iran sono forti. L'Iran è ormai un paese separato dal contesto internazionale, sia dal blocco occidentale, sia dai paesi arabi, in maggioranza sunniti e non certo favorevoli ad un regime sciita che, nel corso della sua storia, vuole rilanciare la rivoluzione islamica e mettersi alla guida dell'islam radicale. L'autore infine, insiste sui due modelli di politica musulmana: quello turco, appunto, e quello teocratico iraniano, cui l'Egitto sembra tendere e tocca quindi argomenti oggi attualissimi, che potrebbero essere il baricentro della geopolitica mondiale. Prefazione di Anna Maria Cossiga. -
La repubblica dei furbi. Oltre venti anni di piccole grandi furbizie
Oltre venti anni di piccole e grandi furbizie nel nostro Paese: storie di straordinaria furbizia e di truffa che, raccolte dalle cronache, abbiamo voluto riportare qui poiché assumono la pretesa di essere emblematiche del paese dei furbi; di certificare, in un certo qual modo, uno status. In Italia intere categorie del mondo economico, quand'anche classi sociali d'elite, si abbandonano al gioco del furbo. Il gioco del furbo ha una faretra dalle mille frecce, un campionario variegato il cui pendolo oscilla superando spesso il confine del lecito. Quest'Italietta alla ricerca d'una identità perduta, è un mix tra ""Il Paese della cuccagna"""", fotografato da Matilde Serao e del """"Paese delle canaglie"""" descritto da Sergej Esenin: il Belpaese, nonostante il sole e la natura, non più incontaminata, che sempre invochiamo come prodotti tipici, si è trasformato in Malpaese, contrada delle piccole e grandi illegalità. Non più una legione, ma un esercito senza condottieri, che avanza in ordine sparso, con libertà d'azione: libertà d'evasione fiscale, di truffare, libertà di rincorrere privilegi e status symbol, libertà di compiere l'abuso di ufficio, la concussione e la corruzione e quant'altro. Dove l'agio è correlato con il disagio, dove la memoria storica, fonte d'identità, è in evidente saldo passivo con il passato, dove anche la modernità si traduce solo in moda, in gadget. Dove prevale la società dell'indifferenza, che genera violenza, singola o di gruppo, dove persino il progetto, il sogno, l'utopia sono morti."" -
Terra e futuro. L'agricoltura contadina ci salverà
Gli accordi internazionali sul commercio e la politica agricola comunitaria europea (PAC), insieme al controllo sui mercati agroalimentari globali da parte di poche aziende multinazionali, danno forma all'agricoltura nel mondo secondo un modello standardizzato, che segue economie di scala ed è orientato al profitto senza curarsi delle differenze tra contesti locali sia ambientali che culturali. Le comunità legate ai territori e quelle contadine tradizionali, che ancora producono il cibo per la maggior parte dell'umanità, gli contrappongono il modello plurale e multifunzionale della sovranità alimentare e rivendicano il diritto all'autodeterminazione sul proprio tipo di nutrizione e di interazione produttiva con gli ecosistemi che ritengono più appropriato. Il volume affronta questo conflitto su tre temi centrali: le sementi, la terra ed il lavoro. -
Nuova manifattura, green economy e politica industriale
In questi anni c'è stata una forte riaffermazione del ruolo del mercato e, allo stesso tempo, la constatazione dei casi di fallimento del mercato e dei limiti che incontrano le politiche keynesiane. Oggi siamo tutti alla ricerca di una nuova via per affrontare la questione dello sviluppo, mentre perdura la crisi economica. La scelta può essere quella della Good Economy? Si discute quale possa essere il ruolo dello stato sociale e, contempora-neamente, quello delle politiche industriali. L'adozione del principio dell'equilibrio di bilancio, sancito dal Fiscal Compact e della riduzione del debito pubblico è difficile da coniugare con una scelta a favore della crescita. Ma non se ne può fare a meno. Allo stesso tempo, è diventato particolarmente evidente il disagio sociale, la questione della disoccupazione giovanile, della povertà e, in generale, delle disuguaglianze di reddito. Il volume intende mettere al centro dell'attenzione il tema della giustizia sociale come condizione per lo sviluppo e delle regole necessarie a stabilire un corretto rapporto tra la politica e il corpo sociale, in modo che, nel definire le politiche da tutti ritenute necessarie a favore della crescita, non venga mai trascurata la centralità del cittadino, sia a livello nazionale che europeo. -
Generazione Proteo. Giovani e politica: opinione, impegno e aspettative
La ricerca realizzata da Link Lab, Centro Studi e Ricerche socio-economiche dell'Università degli Studi Link Campus University, ha coinvolto oltre 1.000 ragazzi, iscritti agli ultimi anni delle scuole secondarie di secondo grado ed ha inteso ricostruire il profilo delle nuove generazioni alla luce del rapporto con la politica, della fiducia nei confronti delle Istituzioni, dell'impegno civile e sociale, delle aspettative universitarie e professionali, delle paure e speranze per il futuro. La ricerca ha restituito dati unici ed interessanti sulla partecipazione dei giovani alla vita politica e sociale del Paese con riferimento a tutte le dimensioni che la compongono, da quelle tradizionali a quelle più recenti: dalle manifestazioni alle discussioni su blog e social network, dall'impegno concreto nelle associazioni ai flashmob di protesta. Giudizi e fiducia nelle Istituzioni hanno rappresentato il termometro per misurare la credibilità del sistema politico agli occhi dei giovani; la riconoscibilità di partiti, sindacati e personaggi del mondo politico il metro per stimarne l'effettiva distanza. A fare da sfondo i desideri e le aspettative, di vita e lavorative, nonché le ansie e le paure per il futuro. Si tratta di un nuovo e stimolante quadro, quello descritto dalla ricerca, all'interno del quale viene ridisegnato il rapporto dei giovani con la politica. Prefazione Vincenzo Scotti. Introduzione di Pino Salerno. -
L' idea olimpica. Dall'antica Grecia a de Coubertin
L'opera si compone di tre parti: I Giochi Olimpici dell'antichità, Origine e lineamenti del movimento sportivo internazionale, L'Olimpismo moderno e la nascita del Comitato Internazionale Olimpico. Benché la pratica agonistica fosse già diffusa, sin da epoche remote, in molti Paesi dell'Oriente e nella quasi totalità delle civiltà fiorite nel bacino del Mediterraneo, va riconosciuto ai Greci dell'età preclassica il merito di aver istituito, per primi, giochi atletici con una cadenza periodica, caratterizzati da grande solennità e da complessi aspetti cerimoniali, tecnici ed organizzativi. I Giochi atletici dell'antichità hanno rappresentato uno degli eventi più significativi della storia ellenica e vanno considerati ben al di là della loro valenza, che oggi definiremmo ""sportiva"""". Essi hanno espresso contenuti quali l'agonismo, la religione, la letteratura, l'arte, la musica, l'architettura che, intrecciandosi tra loro, hanno contribuito a renderli un avvenimento grandioso. La prima parte del volume definisce la storia dei giochi olimpici affrontandone le origini, la diffusione e l'organizzazione, la componente artistica ed intellettuale nelle opere di grandi poeti, le gare ed i luoghi, la loro soppressione con la scomparsa di Olimpia. La seconda parte e la terza parte descrivono tutto il processo della rinascita dell'idea olimpica ed il ripristino dei giochi ad opera del barone Pierre de Coubertin e la istituzione del Comitato Internazionale Olimpico."" -
Il ciclismo tra percezione e comunicazione. 1° Rapporto nazionale sul ciclismo
Un'analisi sociologica sul mondo del ciclismo attraverso le voci dei suoi appassionati e le testimonianze dirette di autorevoli opinion leader. Una ricerca che analizza l'immaginario collettivo connesso allo sport del ciclismo e al mondo della bicicletta, la percezione oggi prevalente, le sensazioni e i valori che questo sport ha impresso nella mente, nella memoria e nei cuori di tifosi e spettatori. I risultati dello studio all'interno del I Rapporto di ricerca nazionale ""Il ciclismo tra percezione e comunicazione"""", un lavoro di ricerca realizzato da Link Lab, il Laboratorio di Ricerca Socio Economica dell'Università degli studi Link Campus University in collaborazione con la Federazione Ciclistica Italia, la Lega Ciclismo Professionistico ed Rcs - La Gazzetta dello Sport. Un'indagine sul campo, in cui i docenti e i ricercatori dell'Università, immergendosi nello spettacolo del 96° Giro d'Italia e respirando l'atmosfera magica della grande festa rosa, hanno intervistato oltre 1.000 spettatori durante le tappe del Giro. II rapporto di ricerca ben riproduce uno scenario in cui il ciclismo esercita tutto il suo fascino su un pubblico che continua ad apprezzarne la bellezza e che ne celebra il carattere epico. Un'immagine che si arricchisce anche dei contorni positivi che la bicicletta ha riacquistato negli ultimi anni e che la rendono protagonista nel territorio dei nuovi bisogni espressi dalla società quali uno stile di vita sano, il rispetto per la propria salute e per l'ambiente."" -
Manuale di contabilità pubblica. Aggiornato alla legge n. 68 del 2 maggio 2014 di conversione del D.L. 6 marzo 2014, n. 16 (Decreto salva Roma-ter)
Il Manuale di contabilità pubblica, alla sua V edizione, raccoglie, secondo un principio di massimo aggiornamento, la più recente evoluzione delle materie che ne costituiscono la struttura e cioè quelle relative alla disciplina finanziaria pubblica, ai controlli amministrativi, alla contrattualistica pubblica ed alla responsabilità per danno erariale. La recente crisi economico-finanziaria che ha interessato vaste aree dell'economia mondiale ed in modo particolare i mercati dell'area Euro e, per essa, soprattutto le zone a maggior rischio in termini di rapporto fra debito pubblico e tasso di sviluppo, ha determinato, in un arco di tempo ristretto, la necessità di numerosi interventi di legislazione primaria e non a salvaguardia degli equilibri di bilancio del nostro Paese. Se si considera che tale fenomeno, di per sé straordinario, si è sommato all'ordinaria fecondità del nostro legislatore per cui un testo di legge ""nuovo"""" non sopravvive, nella sua integralità, se non per un periodo assai limitato oltre il quale viene corretto, emendato, modificato se non abrogato, si comprende come si sia reso necessario un rifacimento radicale del testo, la cui edizione precedente risale solo a meno di due anni fa. È evidente che le maggiori novità riguardano soprattutto il settore della finanza pubblica, sia nei suoi rapporti interni che nelle relazioni con le istituzioni comunitarie (vedi, in specie, la legge 196/2009 ed il successivo """"correttivo"""")..."" -
Il futuro della banca. Lineamenti di teoria bancaria e finanziaria. Ediz. italiana e inglese
Nei propri bilanci, le banche segnano i depositi ed i conti correnti al passivo. Ciò non avrebbe alcun senso se non fosse fondamentale per occultare il reale funzionamento delle banche stesse: solo mettendo al passivo i depositi nello stato patrimoniale si nasconde la voragine di attivo (determinato, nel tempo, da un impressionante margine operativo lordo tra gli impieghi con i loro interessi - da una parte - ed i soli costi di funzionamento con gli interessi sui depositi, dall'altra). Il margine operativo (impieghi + interessi attivi meno costi e interessi passivi) sarebbe superiore al 90% e, in assenza di sofferenze (crediti divenuti definitivamente inesigibili o che non rientrano come previsto durante l'esercizio), sottoponibile a tassazione. -
Il segno, il linguaggio e l'interpretazione. Il diritto dialoga con l'arte, la letteratura, la religione
L'interpretazione giuridica segue regole precise e ben definite, dettate dallo stesso legislatore, formatesi nella prassi giurisprudenziale, o, comunque, elaborate nel tempo dalla dottrina. Nel corso dei secoli essa si è proposta a volte come partecipazione conoscitiva del soggetto umano con il mondo superiore, altre volte come metodo per la ricerca della giustizia, altre volte ancora come giustificazione del mezzo da utilizzare per risolvere le controversie tra soggetti pubblici e privati. Possono secoli di esperienza giuridica in tema di interpretazione e di metodo interpretativo essere messi al servizio di altri campi del sapere, non solo e non tanto per fini epistemologici (la ricerca e la definitiva scoperta della verità), quanto piuttosto per la costruzione del metodo più efficace con cui procedere in quella ricerca, anche a prescindere dal suo risolutivo svelamento? Nel tentativo di fornire spunti di riflessione e soprattutto di dare impulso a un più ampio dibattito sulla questione, il presente volume contiene approfondimenti specialistici e confronti peculiari tra giuristi e studiosi di altre discipline; tutti mossi dalla comune consapevolezza che per l'uomo contemporaneo interpretare significa non solo appropriarsi del proprio oggetto di conoscenza, ma confrontarsi con quello, riconoscendo l'ipoteca di una relazione tra soggetto e oggetto non più verticale e captativa, bensì orizzontale e dialogica... -
Industrial Compact, Europa e accordi transatlantici
La Commissione Europea ha avviato l'iniziativa sull'""Industriai Compact"""" che intende rilanciare la manifattura fino a realizzare un vero """"Rinascimento industriale"""". Come si può passare dai 160 tavoli di crisi aperti presso il nostro Ministero dello Sviluppo Economico al Rinascimento industriale auspicato dalla Commissione Europea? La questione non è soltanto quella della riduzione dei 15 punti percentuali che ha subito la nostra capacità produttiva, la difficoltà di accesso al credito e il deficit di domanda interna della nostra economia, nonché l'eccesso di tassazione e burocrazia. Il problema è quello, più generale, di una produttività complessiva che da tempo non cresce nel nostro Paese, come d'altro canto in gran parte dei Paesi dell'Eurozona. Bisogna puntare su meccanismi e settori che facciano aumentare l'occupazione, che è il vero problema cruciale dell'economia italiana ed europea. Serve un forte impegno per realizzare il necessario investimento su capitale umano e innovazione, in particolare nei settori della manifattura avanzata e delle Enabling Technologies. Occorre altresì allargare gli spazi di domanda in Italia, in Europa e nel mondo. In quest'ottica il Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) è molto più di un progetto di accordo preferenziale.""