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L' elemento culturale nell'industria bancaria. Con riferimento al sistema bancario islamico e giapponese
Sebbene il binomio banche e cultura non sembra avere proprietà in comune, dopo un'attenta analisi introspettiva gli elementi caratteristici sono in realtà più vicini di quanto sembri. La relazione tra banche e cultura ci permette di capire come le differenze delle varie industrie bancarie sparse per il mondo trovino la loro origine all'interno delle peculiarità culturali dei paesi di appartenenza. Nel seguente saggio vengono presi in esame due casi di studio rappresentativi: il caso dell'industria bancaria islamica e quello del settore bancario giapponese. Nell'industria bancaria islamica appare con estrema chiarezza la presenza della legge coranica espressa all'interno del codice di leggi morali chiamato Shari'ah. La finanza islamica risulta fortemente influenzata, nonché limitata, dai divieti presenti nella Shari'ah; i dati statistici raccolti riportano come l'offerta di prodotti finanziari islamici non sia in grado di ricoprire in pieno la domanda, generando una ampia domanda latente all'interno dell'intera industria. Per quanto riguarda l'industria bancaria giapponese il lavoro incentra la propria attenzione sull'influenza che gli elementi culturali dell'armonia, il concetto del ""wa"""" e dell'ordine naturale, il concetto del """"do"""", abbiano influenzato il sistema nel suo complesso e nelle sue dinamiche interne."" -
Migrazioni, diaspore e complessità. Il caso degli ebrei, dei sikh e dei palestinesi
Le migrazioni e le diaspore sono, da sempre, parte della storia dell'umanità. II mondo globalizzato, tuttavia, ne ha accentuato la complessità e sempre di più le scienze umane e sociali sono chiamate ad analizzarne genesi e sviluppi. Partendo da considerazioni geografiche ed antropologiche, gli autori di questo volume prendono in esame le realtà diasporiche nelle loro articolate relazioni con i Paesi di origine e quelli di arrivo, approfondendo i difficili problemi di integrazione sociale e di accettazione del ""diverso"""", ma rilevando anche le possibilità di incontro e di scambio culturale, sociale ed economico. La possibilità di convivenza tra culture diverse è una delle maggiori sfide cui il mondo attuale si trova di fronte e il razzismo, per utilizzare una felice intuizione di Jean Pierre Taguieffe, """"si veste oggi di nuovi abiti"""". I saggi qui contenuti non intendono fornire una risposta precisa a tale sfida ma, piuttosto, individuare i mutamenti sociali e culturali in atto e suggerire una riflessione sulle possibilità di arricchimento derivanti dall'incontro con l'alterità. L'esistenza, a tutt'oggi, di antiche comunità diasporiche che sono riuscite non solo a convivere con quelle dei Paesi di approdo, ma che hanno contribuito positivamente allo sviluppo culturale, sociale ed economico di quei Paesi, possono servire d'esempio per superare le difficoltà dei nuovi gruppi di migranti che giungono tra noi."" -
Rapporto del Gruppo dei 20. «Revitalizing anaemic Europe»
Il Rapporto, realizzato dalla Fondazione Economia dell'Università di Roma Tor Vergata con il contributo di 20 autorevoli studiosi ed esperti, mette assieme riflessioni e proposte utili al rilancio della Governance europea in occasione del Semestre di Presidenza italiana della EU. -
Codice civile della repubblica islamica dell'Iran
Il Codice civile dell'Iran è un corpo organico di disposizioni di diritto civile e di norme di diritto processuale di rilievo generale. Il Codice venne emanato a più riprese fra il 1928 e il 1935 ed è stato emendato diverse volte. La traduzione è stata compiuta tenendo conto dei più recenti emendamenti. II Codice consta di 1335 articoli ed è diviso in tre parti: Libro primo ""Dei beni"""", Libro secondo """"Delle persone"""", e Libro terzo """"Delle prove nelle azioni"""". I tre libri sono preceduti da un Preambolo che tratta della promulgazione, degli effetti, e dell'attuazione delle leggi in generale. Introduzione di Massimo Papa."" -
Jobs act. Prime riflessioni e decreti attuativi
Il volume offre delle prime riflessioni sulla disciplina attuativa della legge di delega n. 183/2014 (Job act) che ha prefigurato rilevanti modifiche a fondamentali istituti del diritto del lavoro tra i quali, il licenziamento, i contratti flessibili, le mansioni e gli ammortizzatori sociali. Esso mira ad analizzare le modifiche da ultimo introdotte, proponendo una ricostruzione che combina la verifica dell'interazione della nuova disciplina con il regime previgente (soprattutto in materia di licenziamenti), con l'esame dell'impatto della nuova regolamentazione sul mercato del lavoro. In attuazione della citata delega è stato quindi introdotto un più ragionevole modello di garanzie in ipotesi di illegittimità del licenziamento che ha portato alla definizione di un nuovo contratto di lavoro subordinato ""a tutele crescenti"""". Parimenti, si è intervenuti sul sistema degli ammortizzatori sociali, con misure che apportano numerose e rilevanti novità sia di natura strettamente previdenziale con una ulteriore prestazione di matrice assistenziale che relativamente al collegamento tra le politiche passive del lavoro e quelle (attive) volte a favorire il reimpiego dei beneficiari di tali politiche. Quanto ai contratti flessibili, il legislatore ha delineato un testo organico delle tipologie contrattuali, in cui è concentrata (e revisionata) una disciplina attualmente contenuta in più fonti normative. Infine, si registra un rilevante intervento in materia di disciplina delle mansioni."" -
Politiche internazionali su energia e cambiamenti climatici
Il libro raccoglie le lezioni riguardanti le politiche internazionali su energia e cambiamenti climatici svolte dall'autore nell'ambito del corso di laurea magistrale in studi strategici e diplomatici alla Link Campus University. Vi sono esaminate le implicazioni della produzione, dell'approvvigionamento e del consumo di energia per gli equilibri politici, economici e di sicurezza ai livelli globale e regionale e per le condizioni di sostenibilità ambientale, partendo da una analisi storica degli sviluppi e delle politiche in questo campo durante le diverse fasi della rivoluzione industriale e dell'evoluzione delle capacità tecnologiche in relazione alle diverse fonti e modalità di produzione e trasporto e agli interessi strategici dei principali attori. Con un approccio interdisciplinare e cercando di individuare le interconnessioni di fondo dei problemi affrontati sono trattati il nesso tra energia e ambiente, con particolare riguardo ai cambiamenti climatici, e le iniziative internazionali avviate per gestirne gli effetti, nonché quello tra risorse energetiche e politiche estere e di sicurezza nell'attuale contesto di globalizzazione, anche alla luce delle crisi nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa e in Europa Orientale e delle riemergenti tensioni in Asia Orientale, con una delineazione di possibili scenari futuri. -
Le «radici cristiane» della globalizzazione
Vi sono diversi modi di definire la globalizzazione: quello, ad esempio, di una ""società in rete"""" economico-finanziaria e comunicazionale-digitale o quello di una società planetaria in cui l'1% della popolazione detiene il 40% della ricchezza totale. Ciò che queste saggio a due mani vuole sottolineare è l'aspetto culturale-antropologico. Dietro e dentro un mondo unificato dalla tecnologia asservita ad un gigantesco supermercato, si annida una concezione mercantile-mercatista dell'uomo, come tipico esponente dello scambio di prodotti - anche e spesso speculativi - di servizi e di informazioni. In questo modello di sviluppo, esteso a tutto il pianeta, i diritti dell'uomo si sono risolti sempre più nei diritti dell'azionista e del consumatore, in balia, peraltro, delle macro-corporazioni informatiche. In questo scambio ciò che viene trasmesso è, tuttavia, la cultura di quell' """"Occidente"""" euro-atlantico che dal primo capitalismo del secolo XVII è approdato al tardo-capitalismo dei secoli XX - il """"secolo delle ideologie"""" - e XXI - celebrato all'insegna della """"fine delle ideologie""""-, sulle ali di una scienza e di una tecnica la cui egemonia si è estensivamente ed invasivamente affermata, come sapere e come prassi, nello stesso costume e vissuto quotidiano. Un patrimonio culturale e una concezione dell'uomo e del mondo che affonda le sue radici remote nell'humus greco-romano assimilato dal cristianesimo."" -
Dizionario critico della democrazia antica e moderna
Il ""Dizionario critico della democrazia antica e moderna"""" è costituito da due volumi che ripercorrono la storia della democrazia e ne analizzano ciascun aspetto, passando in rassegna e mettendo a confronto questioni rilevanti, nonché quanto di più interessante è stato scritto sull'argomento. Un'opera che certamente suscita interesse presso gli accademici, con particolare riferimento a quanti si occupano di filosofia politica, di storia, di diritto, di sociologia, ma anche ai politici e ai lettori colti, in tutto il mondo. Le voci, disposte in ordine alfabetico, contengono elementi teorici e ideologici inerenti tutti gli argomenti relativi ai regimi democratici del mondo - contesto, origini, leggi, istituzioni chiave, cicli - spiegandone la diversità a seconda dei vari tipi di democrazia. L'opera definisce la democrazia in base alla classe sociale che prende e controlla il potere e ne descrive l'organizzazione istituzionale relativa. Compara anche i principi, le leggi e le istituzioni di altri regimi, in modo particolare delle forme di governo dei pochi (oligarchie), ma anche delle monarchie e delle tirannie. Esamina la Ragion di Stato che conduce alla creazione, alla conservazione e alla distruzione delle democrazie; le fonti interne ed esterne che ne minacciano i vari tipi e ciò che porta alla corruzione dei regimi popolari e alle rivoluzioni. Per tale ragione, lo studio analizza i rapporti fra chi comanda e chi obbedisce, uomini e donne, vecchi e giovani, insegnanti e studenti, liberi cittadini, schiavi e animali domestici, rapporti derivanti dagli effetti della libertà e dell'eguaglianza democratica sulla vita pubblica e privata. Tale catalogo di aspetti etici della vita democratica viene poi paragonato con quelli dei ricchi, della classe media e dei tiranni. Il Dizionario, inoltre, espone anche le dottrine, i dogmi, le leggi e le istituzioni della democrazia contemporanea, analizzate dai più famosi e brillanti esperti. Prefazione di Vincenzo Scotti. Postfazione di Giorgio Nardone."" -
Disinformazione e manipolazione delle percezioni. Una nuova minaccia al sistema-paese
Questo volume approfondisce il fenomeno della disinformazione come arma di lotta politica, militare e/o economica adoperata da Stati e attori nonstatuali, dedicando particolare attenzione all'uso delle nuove tecnologie informatiche e dei nuovi media nelle azioni disinformative. Nell'era del cyber-power, infatti, aumenta la vulnerabilità di governi, aziende, gruppi sociali e individui nei confronti della disinformazione: un'arma adoperata da Stati e attori non-statuali, spesso in maniera occulta, per raggiungere i propri scopi influenzando e sfruttando uno o più settori della società. La disinformazione mira a creare nel bersaglio una percezione falsa o distorta della realtà allo scopo di indurlo a prendere determinate decisioni che favoriscano gli interessi del ""disinformatore"""". Essa può anche essere finalizzata a indebolire le capacità cognitive e decisionali del bersaglio diffondendo notizie che generano in esso confusione e incertezza. Oggi la disinformazione non è più un'arma in esclusiva dotazione degli Stati e dei loro servizi d'intelligence: essa è ormai uno strumento alla portata di attori non-statuali sia leciti (partiti politici, aziende e società finanziarie, gruppi di interesse, organizzazioni non-governative) che illeciti (gruppi terroristici ed eversivi, organizzazioni criminali, """"poteri occulti"""", sette religiose estremiste). Questo è il primo libro pubblicato nel nostro Paese che analizza la disinformazione come minaccia alla sicurezza e alla competitività del sistema-Italia. Esso nasce dal convegno """"Disinformazione e manipolazione delle percezioni: una nuova minaccia al sistema-Paese""""', promosso nel 2015 dalla Link Campus University e dall'Istituto Gino Germani di Scienze Sociali e Studi Strategici. Il volume contiene, inoltre, un contributo del Dipartimento Informazioni per la Sicurezza (DIS) della Presidenza del Consiglio."" -
Europa sì, Europa no. L'euroscetticismo è nato a Praga (Cronache dalla Repubblica Ceca, 2003-2006)
Negli ultimi anni, ""euroscetticismo"""" è un concetto entrato nel linguaggio dei politici e dell'opinione pubblica fino a diventare una formula magica in grado di risolvere i problemi originati dalla crisi economica nella quale il continente da tempo si dibatte. L""""'euroscetticismo"""" è diventato, così, il contraltare della """"piena integrazione"""" perseguita con ostinata determinazione da illustri statisti per un così lungo periodo di tempo. Il libro racconta la nascita, a Praga, di questa contestazione in tempi non sospetti (la crisi economica doveva ancora arrivare) ad opera di un noto politico ceco, che per certi aspetti potrebbe oggi definirsi profetica. Erano i primi anni del terzo millennio e le maggiori cancellerie europee rigettavano sdegnosamente le aperte, seppur articolate, critiche nei confronti dell'UE e dei suoi principali simboli - la progettata Costituzione e la moneta unica - da parte dell'allora Presidente della Repubblica ceca, Vaclav Klaus (osteggiato peraltro dallo stesso governo nazionale a guida social-democratica). L'autore - in quegli anni Ambasciatore d'Italia a Praga - nel rievocare le vicende politiche di quel periodo, mette in rilievo l'azione precorritrice di Klaus diretta a far prendere le distanze al proprio Paese dai propositi accentratori di Bruxelles."" -
Il terrore che voleva farsi Stato. Storie sull'ISIS
Sul cosiddetto ""Stato Islamico"""" è stato detto e scritto moltissimo; libri e articoli sull'argomento sono così numerosi che sembrerebbe impossibile dire qualcosa di nuovo. Gli autori di questo libro, però, la pensano diversamente. La nuova realtà geopolitica che si richiama all'antico Califfato islamico, infatti, è ancora, sotto molti aspetti, un processo in fieri che non smette di offrire nuovi spunti di analisi. Ne conosciamo le origini, ne conosciamo gli orrori e le capacità mediatiche. Ma che cosa è, davvero, l'Isis? È uno Stato come lo intendiamo in Occidente? O potrebbe diventarlo? È davvero così lontano da """"noi"""" negli aspetti politici, ideologici e filosofici, o lo è meno di quanto pensiamo? Qual è, o potrebbe essere, il suo peso nella gestione delle risorse regionali? E chi sono gli uomini e le donne, anche occidentali, che accettano la sua visione del mondo e lasciano i propri paesi d'origine per combattere al fianco del Califfo Al-Bghdadi? É a queste domande, fra le altre, che gli autori intendono rispondere, ciascuno nell'ambito del proprio settore. Un libro che senza dimenticare il rigore della ricerca scientifica, si rivolge a tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza di un fenomeno che ci spaventa ma che, ormai, fa parte della nostra realtà."" -
Dalla verità perversa alla menzogna virtuosa. La lotta del diritto moderno verso la democrazia giuridica. Una riflessione di teoria della storia
Nella vicenda storica degli ordinamenti occidentali vi è un sotteso, un non-detto che alimenta tutto il lungo percorso dell'esperienza giuridica: nel diritto è insita la verità. Dai primordiali documenti normativi conosciuti - i comandamenti mosaici, il codice di Hammurabi, le leggi delle dodici tavole - fino al diritto medievale e, parzialmente, a quello della prima Età moderna, si evince l'idea di fondo che il diritto traduca nelle relazioni umane una dimensione superiore dell'ethos destinata a disciplinare i comportamenti degli esseri umani vincolandoli a precetti la cui legittimazione, direttamente o indirettamente, si fonda su postulati ultramondani o quantomeno su una ragione obiettiva che è definita come incontrovertibile Veritas. Questo saggio descrive il faticoso e tormentato percorso - una vera e propria «lotta» secondo la celebre espressione di Rudolf Jhering - che il Diritto occidentale ha compiuto per emanciparsi dall'idea di Verità, senza per questo rinunciare alla certezza e alla stabilità, anzi realizzando effettivamente questi fondamentali valori giuridici che nel diritto medievale erano solo astratte formule chimeriche. Prefazione Ortensio Zecchino. -
Trappole in maschera. Come legarsi all'albero della nave quando le sirene tentatrici compaiono nel mare dell'economia e della finanza
Trappole in maschera conclude la serie iniziata con Marketing thriller (2011) e Management story (2014), rivolgendosi anche a lettori diversi dagli studenti e dai professionisti dell'Economia.Inoltre, il libro si propone anche di smascherare le trappole celate in alcuni tipi di manovre economiche e finanziarie.Non è sempre facile riconoscere nei percorsi attuali della vita sociale e dell'economia quelli del passato: spesso sono disseminati di trappole mascherate dai cambiamenti avvenuti. -
Le sfide di Aung San Suu Kyi per la nuova Birmania
Il libro illustra il difficile processo di transizione verso la democrazia di un paese: la Birmania, che sta uscendo da 50 anni di violenta dittatura militare e di conflitti armati interni. Dalla recente storia, al ruolo della carismatica leader Aung San Suu Kyi, che ha indissolubilmente catalizzato il consenso dell'intero Paese nella travolgente vittoria elettorale dell'NLD del novembre 2015, il libro affronta i nodi che la Lady birmana e il suo governo devono affrontare: a partire dalla riforma della Costituzione dei militari, dagli interessi economici e geopolitici che ruotano intorno a questo paese, strategico per lo sviluppo delle grandi reti commerciali e di comunicazione asiatiche: la via della seta marittima e di terra. Un paese incastonato tra due giganti: Cina e India, oggi sostenuto dalle istituzioni internazionali, USA e Unione Europea, dal sindacato birmano, nella realizzazione dello stato di diritto, del rispetto dei diritti umani e di investimenti responsabili per il lavoro dignitoso. Riconciliazione e pacificazione del Paese, federalismo, sono le prime sfide che Suu Kyi ha affrontato nella ""21 st Century Panglong Peace Conference"""". Ancora più scottante e di difficile soluzione, il problema della minoranza mussulmana Rohingya, vittima di deportazioni interne e degli attacchi alimentati dall'organizzazione nazionalista buddhista Ma Ba Tha. In gioco oggi c'è il futuro di un importante paese e la possibilità di evitare il ripetersi degli errori commessi da altri paesi in crescita, che impedendo uno sviluppo inclusivo e responsabile, hanno prodotto un aumento della povertà e della esclusione sociale."" -
... C'era una volta un'impresa... L'heritage marketing come nuova leva strategica applicata
Il presente elaborato tratta il nuovo strumento di marketing applicato: l'""Heritage Marketing"""". Con il termine """"Marketing"""", si intende la nuova disciplina che ha come scopo quello di identificare e soddisfare tutte le necessità e sogni dei clienti con l'obiettivo di massimizzare i profitti. Con il termine """"Heritage"""", si intende un tool di tradizioni e valori, come esperienza collettiva della comunità e questi valori vengono trasmessi di generazione in generazione, creando un punto di contatto tra il passato ed il futuro. L'unione dei due termini genera la nuova strategia di marketing e di vendita necessaria per le imprese per crescere e svilupparsi. L'Heritage Marketing è un valido strumento per tutti i tipi di imprese: le start-up e le imprese mature, family e non family business. Sono state scelte due casistiche, un family business (pastificio """"Felicetti"""") e un non-family business (""""Loriana piadina"""", della DECO industrie). Questo elaborato potrebbe essere interessante per tutti i managers che ancora non usano o non credono pienamente alle strategie di Heritage Marketing perché, grazie a questo stumento, nel futuro potrebbero raggiungere migliori risultati economici ed avere un'impresa di sorprendente successo. Prefazione di Manlio Del Giudice."" -
Geofiscalità. Nuova ediz.
Il volume affronta, dal punto di vista della filosofia del diritto e della fiscalità dell'economia, la questione di una inaudita legge della dimensione astratta del cyberspazio e delle telecomunicazioni, che si emancipa dal legame con il territorio. Si tratta di un diritto che, da un lato, vuole evitare il formalismo giuridico della tecnocrazia, e dall'altro intende opporsi alla predazione operata dall'economico ai danni della sovranità e della cittadinanza giuridicopolitiche. Il proposito è di mostrare che l'Europa non è destinata all'alternativa tra una predazione economica globale e una chiusura nelle piccole patrie sovrane che rifiutano la globalizzazione. Vi è la possibilità di dare una misura e un limite al fenomeno della globalizzazione, per indirizzarla nel diritto verso una direzione emancipativa. Gli autori compiono un volo di ricognizione per tracciare la nuova mappa di una politica fiscale che ora è chiamata a essere sovranazionale e tener conto del transnazionale nel multilaterale. -
Il piano Juncker per l'Europa in crisi. Verso industria 4.0 e crescita verde?
Le controversie tra i paesi europei in materia di immigrazione, di sicurezza e di gestione delle questioni esterne, assieme ai crescenti fenomeni di disaffezione verso Bruxelles, rischiano di mettere in discussione l'intera costruzione europea. Pur in questo contesto difficile, è però vero che una economia più solida di quella attuale, capace di ritrovare quelle condizioni di benessere ed equità, che sono state a suo tempo le condizioni di successo della EU, è una circostanza essenziale per la costruzione della nuova architettura europea, che appare oggi sempre più necessaria. L'economia europea da molto tempo soffre di una quasi stagnazione da cui non riesce ad uscire. L'Europa, nel 2015, ha reagito a questa situazione decidendo di avviare il cosiddetto Piano Juncker, che prevede investimenti per un totale di 315 miliardi e nasce dall'idea di fronteggiare la forte caduta degli investimenti che si è verificata negli anni della crisi. È difficile stimare se gli effetti del Piano sull'economia EU saranno quelli previsti, nei tempi stabiliti. Soprattutto alla luce degli avvenimenti successivi, è la stessa dimensione del Piano ad apparire insufficiente. -
Il bilancio di esercizio. Principi civilistici e fiscali
Il libro esamina gli aspetti civilistici e fiscali relativi alla redazione del bilancio di esercizio ed alla determinazione delle imposte sul reddito. Il linguaggio adoperato è chiaro e di facile apprendimento il che ne fa un testo indirizzato, in modo specifico, agli studenti dei primi anni di università che si trovano ad affrontare le particolari tematiche aziendalistiche connesse ai principi che sovraintendono la redazione del bilancio. Il libro è strutturato in 17 capitoli ognuno dei quali tratta in modo semplice ma rigoroso i diversi argomenti. Si inizia con i postulati del bilancio per poi illustrarne il contenuto soffermandosi sui documenti che lo compongono. Nei capitoli successivi si ha un'approfondita analisi civilistica e fiscale delle singole voci dello stato patrimoniale e del conto economico con esempi di imputazione delle poste nei relativi prospetti economici e patrimoniali. Conclude il lavoro la disamina delle principali variazioni che regolano il passaggio dal risultato economico di esercizio al reddito imponibile. -
L' agroterrorismo: quali rischi per la sicurezza nazionale
Dopo gli attacchi alle Torri Gemelle di New York negli Stati Uniti, 1-11 settembre 2001, una delle problematiche d'interesse principale per la sicurezza nazionale e globale è stata la lotta al terrorismo. Il bioterrorismo, insieme al terrorismo chimico, radiologico e nucleare (CBRN) rientra in quelle che sono definite minacce asimmetriche. In questa relazione l'autore ha voluto analizzare quella che oggi è sempre più considerata una minaccia alla sicurezza nazionale: la minaccia agroterroristica. Essa è parte del bioterrorismo e cioè di quel terrorismo che fa uso in modo sistematico di agenti biologici patogeni contro allevamenti, colture e prodotti alimentari, con lo scopo di condizionare società o governi nelle loro scelte politiche, provocare paura, terrore, turbolenze economiche e politiche, paralizzando la società al fine di raggiungere obiettivi politici, ideologici sociali o religiosi. Il progresso nel settore delle biotecnologie può avere effetti benefici per la salute globale ma la ricerca dual-use è fondamentale nel dibattito sulla biosicurezza o sul bioterrorismo in quanto si potrebbe abusare per minacciare la salute pubblica o la sicurezza nazionale. Per prevenire possibili attacchi agroterroristici, gli Stati oggi stanno collaborando per istituire sistemi di sorveglianza, allarme rapido e risposta precoce. -
Manuale di politica fiscale dell'Unione europea e degli organismi sovranazionali
Il Manuale di Politica Fiscale dell'Unione Europea e degli Organismi Sovranazionali si propone di illustrare, in modo sintetico ma completo, gli sviluppi della disciplina fiscale dei redditi delle persone giuridiche a livello comunitario e dei principali organismi sovranazionali (tra i quali, l'OCSE). La trattazione ha ad oggetto, principalmente, le misure adottate a livello comunitario e internazionale al fine di contrastare il fenomeno cd. della doppia imposizione, che ha rappresentato da sempre uno dei principali ostacoli allo svolgimento di attività di impresa all'estero da parte delle società dell'UE. Particolare attenzione viene altresì rivolta agli sviluppi registratisi negli ultimi anni sul versante della lotta all'evasione fiscale, di precipua attualità nel contesto internazionale, tenuto conto dei più recenti studi e approfondimenti effettuati sul tema da parte dell'OCSE (cd. Progetto BEPS). Il Manuale, il primo nella materia della fiscalità comunitaria e degli organismi sovranazionali edito dall'università, si rivolge principalmente agli studenti e si caratterizza per l'efficacia della trattazione.