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Zodiac
12 racconti, uno per ogni mese, uno per ogni segno, tutti per ogni giorno dell'anno.12 storie, 12 ritratti in cui ognuno di noi individuerà qualcuno che gli somiglia. -
SmALLchristmas. Natale in famiglie a geometria variabile
Un'antologia di racconti autobiografici e fantasticherie sulla festa più ""familiare"""" dell'anno, scritti da persone comuni e note, dai 13 agli 80 anni. Introduzione: una conversazione con Lella Costa. Gli autori: Francesca Alberoni - Claudio Bisio - Sofia e Gisella Canali - Piero Chiambretti - Lisa Corsi - Vittorio Cosma - Giulia Cristiani - Alessandra De Vizzi - Lorenzo De Vizzi - Giulia Emme e Anna Terruzzi - Ida Faré - Letizia Fiorita - Maria Garofalo - Francesca Joppolo - Giusy Napolano - Jenny Lilla - Marina Mander Maurizio Nichetti - Ilaria Nibbio - Nino Piccolo -Maria Laura Rodotà - Luca Sparnacci - Giorgio Terruzzi - Benedetta Tobagi - Franz Zizou."" -
La memoria del gusto. Conversazioni sull'impronta del cibo
Conversazioni con personaggi famosi in relazione al cibo. Una lettura coinvolgente sulle tracce della memoria umana. Conversazioni con: Ferran Adrià, Gianni Amelio, Renzo Arbore, Pupi Avati, Marco Baliani, Remo Bodei, Fernando Botero, Edoardo Boncinelli, Dario Bressanini, Mario Brunello, Ascanio Celestini, Elio De Capitani, Federico Fellini, Dario Fo, Marcello Fois, Umberto Galimberti, Giulio Giorello, Pap Khouma, Abbas Kiarostami, Carlo Lucarelli, Maurizio Maggiani, Claudio Magris, Gualtiero Marchesi, Mario Martone, Carlo Mazzacurati, Massimo Montanari, Salvatore Natoli, Luca Novelli, Silvio Orlando, Umberto Orsini, Mimmo Paladino, Gino Paoli, Marco Paolini, Tullio Pericoli, Renzo Piano, Paolo Rumiz, Ferdinando Scianna, Claudio Scimone, Vittorio Sgarbi, Omar Sharif, Giovanni Soldini, Peter Stein, Giorgio Strehler, Giuseppe Tornatore, Oliviero Toscani, Sebastiano Vassalli, Gianni Vattimo, Salvatore Veca, Andrea Vitali. Prefazione di Antonio Bozzo. -
Il banchetto del Medeghino
La vena narrativa di Andrea Vitali prestata a un lungo racconto di impianto storico romanzato che rievoca la figura potente e sinistra di Gian Giacomo Medici, detto il Medeghino, feroce condottiero, fratello di Papa Pio IV. -
Italy's hidden treasures. 101 marvels worth the trip to discover. Ediz. illustrata. Vol. 1
L'Italia va riscoperta o per meglio dire va saputa comunicare con cognizione, sapienza e con paziente impegno. Prerogative che richiedono tempo, conoscenza e qualità. L'opera è utile e seriamente interpretata da Beba Marsano, giornalista e stimata critica d'arte, che per oltre un anno ha girato il Bel Paese andando a selezionare 101 luoghi d'arte e di cultura, fuori dalle rotte del turismo massificato. Il risultato va prima sfogliato, come in un caleidoscopio d'immagini ricche di suggestiva e persuasiva bellezza e poi letto in ogni dettaglio per scoprire così i grandi e piccoli capolavori che ci arrivano da ogni regione d'Italia: siti archeologici, preziosi musei d'arte e d'arti minori, cicli di affreschi, soprattutto riferiti alla pittura primitiva, basiliche romaniche, collezioni private, a volte di sorprendente originalità, piazze e scorci intesi come paradigmi di uno specifico periodo architettonico, infine anche angoli e prospettive naturalistiche, come testimonianze dell'arte della Creazione. A conclusione del racconto di ogni tema l'autrice, secondo la felice idea d'invitare il visitatore a una sosta meno affrettata, suggerisce un albergo e un ristorante siti nell'immediato contorno territoriale. Un'opera dunque attuale che si propone come un modello di comunicazione culturale pensato per la valorizzazione di un Paese, il nostro, che oggi come non mai ha urgenza di essere riproposto nella sua più identitaria natura, quella della bellezza. -
Canto di Natale ovvero i grandi non dicono mai la verità. Vol. 2
La vena narrativa di Andrea Vitali in una nuova puntata della sua& infinita favola di Natale. Questa volta sono le amiche renne, che da sempre lo scorrazzano Babbo Natale nei cieli del mondo, a creargli una brutta sorpresa! Con un contributo di Nicoletta Carbone e Debora Rosciani. -
Milo al monasteraccio
Catalogo della mostra ""Milo al Monasteraccio"""". Una piccola antologica (oltre 70 opere) di Milo Melani, uno dei più eclettici maestri degli ultimi decenni esposta nella sua casa-studio Il Monasteraccio."" -
La città provvisoria
"I testi inediti che questa opportuna pubblicazione offre alla fruizione dei lettori riveleranno a quanti ricordino i più noti romanzi di Franco Vegliala nuove ed anche impreviste ambientazioni, scenari e prospettive molto diversi, fors'anche stranianti, per contenuti e intonazione, rispetto alla sua narrativa sinora nota. Un altro Veglioni, parallelo - per così dire - rispetto alla sua produzione conosciuta, parallelo come la realtà che in queste pagine egli immagina adiacente alla dimensione nella quale gli uomini credono di vivere e di agire: e che per immediati inquietanti motivi risulta a noi, qui e ora, incredibilmente famigliare."""" (Patrizia C. Hansen)" -
Testimonianza alla poesia. Ediz. a colori
"E ora la strada per Urbino sale tra le foglie verdi e cortesi entra nell'Appennino tenue si distende quieta e felice trasparente nella chiara luce tra i colli arresi e le nuvole arruffate sale da Roma a Orte rupestre impasto di orti e tufo appeso al cielo forte e sonoro di curve e verde smeraldino a forma di città antica scalzata e già erosa dal nuovo di tersa bella mattina."""" (Gabriella Sica, La strada per Urbino)" -
SmALLhome. Abitare nelle famiglie a geometria variabile
Antologia di racconti e testimonianze su difficoltà e opportunità legate a nuove soluzioni abitative, scelte o subite, scritte da persone più o meno note dai 5 agli 80 anni. 34+1 racconti di Lilli Bacci, Pierluigi Bacci, Claudio Barbagallo - Barbecoq, Gisella Bassanini, Ingrid Bianchetti, Luca Cambi, Vincenzo Campisi, Marina Citterio, Lisa Corsi, Marianna Corte, Carlotta Dazzi, Johnny Dell'Orto, Max Di Nicolantonio, Viola Duini, Nora Esse, Alessandra Giordano, Diego Grandi, Margherita Loy, Eva Mangialajo Rantzer, Donatella Masiero, Eleonora Mazzola, Daniela Mosca, Alba Mottura, Silvia Piardi, Nino Piccolo, Leontine Regine, Massimo Renna, Stefano Scarano, Elisabetta Schiavone, Eleonora Simula, Maurizio Splendore, Giorgio Tartaro, Cristina Taverna, Diakite Ti L'antologia è curata da Raethia Corsini e Laura Lombardi. Prefazione di Cini Boeri. -
Arie balcaniche
Ci sono due anime narrative in Andrea Vitali. Una più nota e largamente apprezzata, che lo annovera fra quel genere di scrittori che prestano il loro immaginario letterario al proprio piccolo mondo quotidiano, riconoscendo alla forza del Genius Loci un valore universale. [...] Una molto diversa e più recente che gli sta svelando un'altra parte di sé. [...] Anima più complessa, indefinita, criptica, che a differenza dell'altra sembra lavorare per simboli, per archetipi, per percorsi alogici, abbracciando l'etereo, la surrealtà,il misterioso. [...] Questo senso d'indistinto, inconscio procedere del narrato libera la mano di Giancarlo Vitali in un'affannata e spesso sorprendente ricerca di volti e di espressioni interiori, quasi apparizioni dei nostri fantasmi, talvolta irridenti, talvolta semplicemente attoniti, talvolta imprevedibilmente sinistri. Volti che poi si raccolgono in gruppi umani sospinti e sbandati dal loro stesso andare verso nessuna vera meta, piuttosto verso una deriva, un oblio o un girone infernale che già il potere, qualsiasi esso sia, ha in serbo per loro. -
Quando il sole si arrabbia. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 5 anni. -
From rails to trails on deserted railway tracks. Cycling and walking itineraries around Italy
C’era una volta la ferrovia, il mezzo di trasporto che cambiò le vite della gente, le loro abitudini e l’intera società. Ma laddove c’era una volta la ferrovia e oggi non c’è più – perché superata dalle auto o addirittura dai treni ad alta velocità – sono rimasti dei cammini ferrati che sono al tempo stesso memoria storica, patrimonio culturale e, spesso, ambiente incontaminato da ripercorrere indietro nel tempo, a piedi o in bicicletta. L’autrice e instancabile viaggiatrice Ornella D’Alessio ne ha selezionati venti perché vengano riscoperti, e mai più dimenticati. -
Civiltà del vino sul lago di Como. Origini, esperienze, prospettive. Ediz. a colori
La prima opera che racconta le alterne fortune della viticoltura di uno fra i laghi più belli del mondo e che si propone come nuovo punto di avvio per credere nei valori dei vitigni di un territorio che dovrà essere rilanciato verso una nuova attenzione e credibilità. Le bacche autoctone del lago sono oggi oggetto di una nuova attenzione da parte di alcuni produttori coraggiosi e tecnicamente preparatissimi determinati nel far salire i valori di conoscenza e stima di questi vini. Fra questi lo stesso autore, Leo Miglio, personalità della fisica internazionale che, a latere della sua esistenza scientifica, ha da sempre coltivato la passione della terra e del vino. L'opera dunque ha in se più anime: una storica, una tecnica e l'ultima narrativo- biografica. Un libro fondamentale da cui partire per conoscere e credere nel rilancio di un territorio vitivinicolo che pochi conoscono. Prefazione di Mario Fregoni. -
Marx e il torto delle cose. 1871-1917-2017
Michele Castaldo propone un lavoro di analisi su due grandi avvenimenti rivoluzionari, La Comune di Parigi del 1871 e l'Ottobre del 1917 in Russia, ponendo al centro della sua ricerca le classi proletarie. Le due maggiori correnti ideali del Novecento che si sono fatte interpreti dell'emancipazione del proletariato, quella marxista e quella anarchica, si sono fermate ad un'analisi dello Stato, immolazione per gli uni soppressione per gli altri, senza affrontare il modo di produzione capitalista che ne è l'attuale fondamento, non immediatamente percepibile per la sua modalità impersonale di agire. Molti hanno pensato che il comunismo sarebbe stato la conseguenza naturale della presa del potere da parte della classe operaia e che si sarebbe realizzato con il possesso dei mezzi di produzione, senza porsi il problema di come questi determinano i meccanismi del modo di produzione. Una delle conclusioni di questo lavoro è che non basta il passaggio di proprietà dei mezzi di produzione dagli sfruttatori agli sfruttati, o dai capitalisti ai proletari, per uscire dal modo di produzione capitalista, perché questo passaggio non solo non lo sopprime ma neanche lo muta. -
Leonardo. La «testicciola» di terra. A «small head» made of clay. Ediz. italiana e inglese
Con questo nuovo libro Solari propone un mosaico di elementi dettagliati ed approfonditi relativi a un'opera straordinaria, una testa di giovinetto in terracotta. Il fascino di quest'opera è rafforzato dalla presenza della varietà espressiva del ""Puer et Senex"""", caratteristica predominante delle opere di Leonardo. Questa duplice espressività (o come qualcuno l'ha definita, ambiguità) crea un particolare status psicologico e terapeutico nell'osservatore, effetto che Leonardo cercò, fra i primi, di ottenere nelle sue opere. Si tratta, con molta probabilità, secondo Solari, di una rarissima terracotta di Leonardo. I pareri di alcuni esperti illustri hanno portato a considerare lo stile dell'opera vicino al Verrocchio o a qualche allievo della sua scuola; tutti sanno che l'allievo migliore del Verrocchio scultore fu proprio il giovane Leonardo e che secondo il Vasari, L'Anonimo Gaddiano e il Lomazzo si cimentò spesso nell'arte del modellare la terra. Lo stesso Leonardo si definì scultore, oltre a questa 'testicciola' abbiamo il ricordo del modello in creta del colossale cavallo per il monumento a Francesco Sforza, andato distrutto."" -
Hanno visto migliaia di dei. Laicità e religiosità dell'esperienza visionaria
C'è chi ha notato che dei quasi 500 gruppi umani studiati nel corso del '900 dagli etno-antropologi, solo pochi non dispongono attualmente, per averli soppressi, di sistemi per produrre stati non ordinari di coscienza controllati, ritualizzati, di gruppo. Tutti gli altri sì. La domanda è: perché tutti i gruppi umani nella loro evoluzione hanno sentito il bisogno di dotarsi di contenitori di senso e di dispositivi ritualizzati di produzione di stati non ordinari di coscienza? Per almeno tre ragioni. Intanto, perché fa parte della caratteristica specifica degli umani non accontentarsi mai di stare dove sono. Come formiche lavorano incessantemente per esplorare il loro ambiente; e quando giungono al limite dell'esplorabile con i loro sensi e le loro facoltà intellettive, e incontrano il mistero, non si arrendono, ma cercano strumenti per oltrepassare il confine, e andare al di là. Poi, perché da quella conoscenza gli esperti riportano nella dimensione ordinaria indicazioni e competenze su come lavorare la dimensione dell'invisibile e dell'immateriale; infine, perché un gruppo di umani che fa insieme l'esperienza del transito e del viaggio nell'altra parte del mondo, o che si affida a uno tra loro capace di farlo, si condensa in un coeso, solidale, forte. Un noi in cui molte eccedenze, emergenze e bisogni trovano una strada pronta, condivisa, controllata in cui esprimersi. -
Il gran cavallo di Leonardo da Vinci. Mito, storia, attualità
Leonardo da Vinci si propose di fondere in un unico pezzo un cavallo in bronzo di dimensioni colossali. L'opera costituì al tempo stesso una sfida tecnologica estrema e il ritorno di un concetto estetico caro agli antichi, quello del ""colosso"""". Nel 1490-91 Leonardo ne realizzò il modello in creta che venne distrutto nel '99 dagli arcieri di Luigi XII (Re Francia) compromettendone definitivamente la fusione nel bronzo. Questa vicenda diede origine al mito del """"Gran cavallo"""" che continuò a fiorire per almeno tre generazioni prima di essere quasi dimenticato. L'americano Charles Dent si propose di far """"rinascere"""" il Cavallo di Leonardo, ma il 25 dicembre 1994 muore. La sua iniziativa verrà portata a termine dall'imprenditore Frederik Meijer, che ne affiderà la realizzazione alla scultrice Nina Akamu. Due copie identiche verranno realizzate, una verrà donata alla città di Milano come """"Omaggio al Rinascimento e a Leonardo da Vinci"""", l'altra rimarrà negli Stati Uniti. Questo libro è la storia del """"Gran cavallo"""" di Leonardo, del """"dono americano"""" e dei giudizi a cui fu sottoposto da parte degli studiosi italiani per la sua ambiguità identitaria, nè opera d'arte nè ricostruzione filologica."" -
Milano. Le parole del dialetto dimenticato
Le parole del dialetto dimenticate. 226 parole del dialetto e del gergo in un libro che viaggia tra canzoni, immagini, ricordi e presente che si intreccia con il passato di quel borgo diventato città e poi metropoli. -
Anicha. Un laboratorio di shiatsu con Mario Vatrini
In questo libro vengono presentati dieci incontri di Shiatsu condotti da Mario Vatrini con Paolo Petrò.