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Consultazione culturale. L'incontro con l'altro nella cura della salute mentale
La diversità culturale rappresenta una sfida a livello globale per i servizi di salute mentale. Il cambiamento demografico delle società richiede che le istituzioni e gli operatori sanitari pensino a un approccio rinnovato e culturalmente competente. La Consultazione Culturale costituisce un metodo per guidare la valutazione e l'intervento clinici verso una migliore qualità delle cure, attraverso la comprensione profonda del contesto sociale dei problemi mentali e delle difficoltà che spingono i pazienti a cercare aiuto. Il volume illustra la strategia della Consultazione Culturale, orientata a migliorare la qualità assistenziale in favore di popolazioni di diversa origine e appartenenza geoculturale. I curatori dell'edizione originale, che a Montreal hanno creato un servizio clinico innovativo (Cultural Consultation Service, CCS), delineano pratiche inedite per la Psichiatria, la Psicologia clinica e l'Assistenza sociale, ponendole in relazione con l'empatia, i diritti umani, le cure culturalmente sensibili ed eticamente fondate. Il volume è consigliato a medici, psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, mediatori culturali, operatori sociali e sanitari. -
Io non ho fatto ancora abbastanza. 1962-2021 a cento anni dalla nascita del PCd'I e a quasi sessanta anni da piazza Statuto la lotta continua...
Questo lavoro è un tentativo di raccontare un periodo di storia politica del recente passato con l'ambizione di leggere e visitare, in modo parziale, il periodo che va dagli anni '60 fino ad oggi attraverso l'esperienza personale dell'autore. Non si ha la pretesa di sancire verità storiche o la presunzione di proporre un ulteriore saggio perché l'autore ha sempre detestato e rifuggito la tendenza di scrivere e far circolare scritti, saggi, tentativi di letteratura fasulla, libri e contributi non propriamente necessari allo sviluppo della ricerca teorica di cui nessuno avverte una necessità impellente. Reputa, però, necessario far conoscere quei passaggi politici e dare ampia diffusione a ricerche e documenti poco noti o volutamente omessi dalla storiografia ufficiale nonostante abbiano influenzato la storia politica di questo Paese. Si va dagli episodi di piazzale Statuto passando per l'esperienza dell'estrema sinistra PSIUP, il '68, il '69 operaio, la lotta armata fino alla nascita e lo sviluppo del sindacalismo extra-confederale e al tentativo di costruire una formazione comunista che superasse i settarismi di vari gruppi e alla fondazione di ""Su La Testa l'altra Lombardia""""."" -
Cortona e l'umanesimo ritrovato-Cortona and the rediscovery of humanism. Ediz. bilingue
Con questo libro Gioia Olivastri, rappresentante per l'Italia dell'Associazione Amici della Chiesa di San Francesco, intende iniziare il racconto sulla storia della Chiesa Monumentale di San Francesco in Cortona e di Frate Elia che fu il suo architetto; di un terreno e di un pittore, Luca Signorelli, che vi fu sepolto nel 1523. Questa Chiesa è quindi, nella storia del nostro paese, un luogo unico in cui tuttora rimane sensibile una forte connessione tra natura, trascendenza e cultura. Uno degli obiettivi dell'Associazione è quello di ritrovare il luogo di sepoltura di Luca Signorelli. -
Un clandestino a bordo di una nave fantasma. A nous la liberté, 1989-2019
Inizialmente focalizzandosi sul cinema e poi espandendosi senza limiti di sorta, dal 1989 al 2019 Felice Accame ha tenuto con regolarità la sua rubrica - intitolata all'indimenticabile opera di René Clair, A nous la liberté - sulle pagine di ""A"""", """"rivista anarchica"""" per autodefinizione. Allorché, però, dopo trent'anni, la direzione della rivista - poco anarchicamente - ha rifiutato la pubblicazione di un articolo, la collaborazione si è interrotta. Accame ricostruisce qui la vicenda, ne trae amare conclusioni e ne approfitta per raccogliere in un solo volume tutti i suoi contributi."" -
Dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte nella Commedia di Dante Alighieri
Da sempre, in tutti i suoi libri, Maria Soresina ci ha guidato a scorgere «altre cose», diverse da quelle che abbiamo appreso a scuola, e non solo nella Divina Commedia. Lo fa anche in questo suo nuovo saggio su Dante, per svelarne il messaggio spirituale: l’insegnamento del «cammino» che conduce alla felicità e alla libertà e che ha come fondamento l’autonomia della coscienza, per cui Dante arriva a «vedere» Dio senza alcuna intermediazione ecclesiastica. Il suo coraggioso messaggio spirituale, ma anche politico, è stato colto raramente e troppo spesso travisato. Maria Soresina parla di un «peccato originale» commesso dai figli di Dante e dai primi interpreti i quali avevano un unico obiettivo: non quello di spiegare il poema, ma di dimostrarne la perfetta ortodossia e allontanare ogni sospetto di eresia in un’epoca di feroci persecuzioni. La loro voce, considerata autorevole, è diventata nei secoli un modello per l’interpretazione dantesca, ma è giunto il momento di rivelare anche «altre cose». -
Apocalisse e sopravvivenza. Considerazioni sul libro «Critica dell'utopia capitale» di Giorgio Cesarano e sull'esperienza della corrente comunista radicale in Italia
L'esperienza del movimento «controculturale» del passato, se è stata per parecchio tempo rimasticata dalle ganasce del mercato e diffusa sotto forme merceologiche, nondimeno ha portato alla luce una consapevolezza fondamentale, un dato centrale, sviluppato in tutta la sua portata dalla critica radicale e in particolare proprio da Cesarano, ma manifestatosi anche nel femminismo, nel movimento giovanile, soprattutto americano, e in tutti coloro che hanno esplorato le peripezie della follia, della ricerca dell'allargamento della coscienza e delle potenzialità umane: la rivoluzione moderna mette profondamente in discussione il principio d'identità personale e collettivo, l'Ego come sede separata e gerarchicamente dominante, il pensiero che si pensa. La rivoluzione moderna si affaccia sull'abisso degli istinti, dell'inconscio, del rimosso, per spiccare il volo alla ricerca dell'estasi, del superamento dell'individualità nella dialettica con i mondi che sono attorno a noi. -
Capitalism is dead. Una raccolta di scritti (1987-2018)
Questa raccolta di articoli scritti di Paolo Giussani rappresenta un omaggio al suo impegno per introdurre nell'ambito della sinistra radicale una scuola di ricerca basata sull'evidenza empirica così da superare le teorie della regolazione imperanti tra gli osservatori più attenti e critici del sistema capitalistico. Possiamo affermare dopo la sua morte che tale tentativo non ha trovato continuità ad eccezione dei pochissimi che hanno testardamente continuato ad avere rapporti con lui fino alla fine. La progressione degli articoli che abbiamo adottato è semplicemente quella temporale per poter individuare un'evoluzione dell'approccio ai contenuti manifestato da Giussani nel corso dei decenni nelle varie pubblicazioni in cui sono comparsi. Abbiamo inserito nella raccolta anche articoli che Paolo considerava impubblicabili e da non diffondere poiché riteneva necessario un ulteriore approfondimento e allo stesso tempo non dovevano costituire pretesto per polemiche sterili da parte di intellettuali in odore di cattedra. Paolo Giussani è sempre stato disponibile al dibattito con coloro che realmente avevano a cuore il destino e gli interessi dei lavoratori, i suoi studi sono sempre stati orientati ad approfondire le questioni che li riguardavano come fece Marx con i suoi scritti indirizzati alle classi sociali impegnate nella lotta per la loro emancipazione. -
Dante e Leonardo. La divina scienza
Dante e Leonardo con la loro conoscenza, la loro cultura, la capacità creativa e l'ispirazione, l'intuito e la saggezza sono ancora un esempio e un insegnamento. In questo testo vi è un percorso di lettura del Paradiso di Dante che ha permesso all'autore di trovare nelle opere di Leonardo una nuova realtà che ci rivela un profondo legame con i canti dell'opera dantesca. Leonardo ha adottato la Commedia dantesca come una sorta di guida in cui ha accettato gli insegnamenti del sommo poeta e volutamente nominato suo alter ego. Egli ha visto in Dante quella componente mistico-misterisofica propria del grande iniziato che non ha voluto vivere in modo ufficiale. Oggi sono considerate fondamentali, per l'ispirazione dantesca, le fonti ebraiche ed islamiche ed è indiscutibile il loro influsso sulla Commedia (Avraham Abulafia e Ibn Arabi). Questa lettura del Paradiso di Dante è il secondo passo verso la scoperta di una mistica leonardesca (il primo è stato l'indagine contenuta nel Leonardo Neoplatonico, Colibrì, 2019) e sui legami del genio vinciano con la Scuola di Chartres, dove si studiava il Timeo di Platone e la Kabala ebraica. -
Eroina. Intervista a Primo Moroni su droghe e movimenti
Quest?opuscolo contiene la trascrizione integrale di una intervista fatta a Primo Moroni nei primi anni Novanta da un gruppo di giovani della casa occupata di via dei Transiti, a Milano. La conversazione, che prende spunto dalla introduzione della legge sulle droghe nota come ""Russo Iervolino"""" (legge """"Vassalli-Russo Iervolino"""" del 26 giugno 1990, n. 162), era destinata a uscire, in forma ridotta, su una fanzine prodotta dallo stesso collettivo della casa. Primo ebbe modo di occuparsi a lungo della """"questione eroina"""" e questo non è l?unico materiale inedito disponibile presso l?Archivio Moroni. Abbiamo voluto pubblicare questa """"lezione"""" perché ci pare un esempio molto efficace del suo metodo di analisi, un metodo che a nostro avviso conserva tuttora la sua forza. In questo dialogo, com?era sua abitudine, Primo coglie l?occasione per abbracciare l?intera dinamica socio-economica sottesa alla diffusione delle droghe e agli approcci istituzionali in materia, quello d?impronta terapeutica e quello più smaccatamente repressivo, che sono stati via via messi in campo."" -
LOCo-19. Pensieri, voci e cronache da un silenzioso pandemonio
Il virus Covid-19 si presenta nel 2020, la sua diffusione, grazie ai ritmi dello scambio globale di persone e merci, ne determina la diffusione su tutto il Pianeta. L'epidemia ha creato occasioni di confronto e obbligato all'ascolto di punti di vista molto diversi, mettendo alla prova diverse chiavi di lettura e quadri interpretativi sia sugli assetti generali che su quelli particolari. Queste testimonianze concrete di resistenza e di coscienza critica sono state trasmesse dal 15 marzo 2020 in streaming audio di Radio LOCo-19 (acronimo di ""Lunghe Ombre del Covid-19). Questo libro riporta, riveduti e aggiornati alcuni di questi contributi. Maurizio Pincetti fa la storia del Sistema Sanitario Nazionale. Matteo Gaddi racconta le relazioni tra Governo e Confindustria. Massimo De Angelis ragiona sui possibili scenari. Daniele Salvini scava col coltello l'anima del trauma sociale .CIRCE (Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche) riferisce di quanto si può fare, in ambito scolastico formativo, con la tecnologia. Franco Piperno ragiona sui rapporti tra scienza, ciclo del denaro, umani e altre specie viventi. Il blog """"Il Rovescio"""" scadenzia date e fatti."" -
Lettere dalla pandemia
Queste lettere esistono grazie a questa pubblicazione, gli originali non esistono più perché Argeo, l'autore, non le ha conservate, forse esistono come copie sugli iPhone delle destinatarie, le Operatreici professionali di Dergano del Servizio Sociale professionale di I livello del Comune di Milano. In tempo di falsi queste lettere anche se autografe potrebbero essere considerate da qualcuno come non autentiche, ma basta leggerle per non avere dubbi sulla loro paternità. Le vicende personali di Argeo qui descritte sono sempre viste come esperienze che, forse, gli appartengono ma potrebbero anche appartenere ad altri, data la modalità con cui questo ciclista incallito racconta con distacco gli eventi, anche dolorosi, che vive. Con l'aiuto morale della sua bicicletta, che gli ha permesso di attraversare tutti i lockdown a velocità sconsiderate, l'autore è riuscito a mantenere anche in tempo di pandemia la ritualità quotidiana ed inviare le sue lettere alle persone che gli sono vicine. -
Mi avvalgo della facolta' di non rispondere. E altri racconti
Questo libro è composto da quattro racconti; nel primo l'autore ipotizza, paradossalmente, che un rappresentante dello Stato, un magistrato milanese alle prese con collaboratori di giustizia (comunemente chiamati pentiti), trovi il coraggio di voler processare se stesso, violando la regola non scritta che impone allo Stato di non giudicarsi. Negli altri tre racconti, tutti ambientati in Messico, l'autore, presente in più ruoli ma sempre riconoscibile dal lettore, si mette in gioco senza nascondere le sue debolezze, i suoi egoismi e le sue velleità. Con una grossa dose di autoironia e un silenzioso coraggio recita anche ruoli meschini portando alla luce, senza eluderli, egocentrismi che spesso si preferirebbe non affrontare. -
La cella dell'avvocato
L'autore di questo libro, di professione avvocato, è stato attivo fin dagli anni Settanta nella difesa di militanti dell'area libertaria ed extraparlamentare. All'inizio degli anni Ottanta viene arrestato con l'accusa di partecipazione a banda armata in relazione al gruppo «Azione Rivoluzionaria»; da avvocato diventa imputato, molti detenuti, prima suoi clienti, diventano ora compagni di cella con cui si confronta, dividendo speranze, angosce e giochi. Trascorre quattordici mesi in carcere fino al processo di primo grado che si svolge a Livorno. In questo libro viene raccontata la sua vicenda giudiziaria e quella di detenuto. La sua narrazione si inquadra in quello che è stato, in quel decennio, un attacco generalizzato al diritto alla difesa da parte della Magistratura e dello Stato. Gabriele Fuga è nato a Milano nel 1946, esercita la professione di avvocato penalista presso il Foro di Milano. -
Semi di Resistenza. Francesco Pessina (1888-1922). La breve vita di un proletario combattivo
La presente pubblicazione ricorda Francesco Pessina accoltellato da un fascista, la notte del 30 aprile 1922, a Chiaravalle Milanese, e morto per dissanguamento il giorno successivo. Aveva 34 anni, era sposato con tre figli piccoli, abitava nella frazione di Rogoredo e di professione era muratore. Un morto ""anonimo"""" fra i tanti di quei tragici anni che portarono all'avvento del fascismo. Era socialista, comunista, anarchico? Non lo sappiamo, ma era certamente un anticapitalista, un """"sovversivo"""", come a quei tempi si autodefinivano i proletari. Martiri sconosciuti, come Teresa Galli, la prima vittima della violenza fascista nell'aprile 1919, caduti nelle piazze, nelle strade, a difesa di Circoli, Case del Popolo, Cooperative, sedi sindacali o assassinati per rappresaglia durante le spedizioni delle squadre fasciste o in mortali agguati. Furono anni intensi e cruciali, in cui la brutalità della reazione schiantò l'entusiastica, febbrile atmosfera di attesa per un imminente avvento rivoluzionario accesasi nel primo dopoguerra; anni decisivi per tutta la successiva storia italiana e non solo italiana. Anni di cui occorre recuperare una memoria di parte."" -
Del dominio e del riscatto. Il confronto con Nietzsche nelle tre stagioni della teoria critica
Questo studio presenta una disamina delle interpretazioni del pensiero nietzscheano proposte dai quattro esponenti più noti della Scuola di Francoforte: Horkheimer, Marcuse, Adorno e Habermas. Le esegesi horkheimeriane e adorniane ne emergono come le prime che seppero aprire il secolo XX a un colloquio approfondito e aperto con la filosofia di Nietzsche. Criticandone senza sconti l'elitismo, rifiutando al contempo di liquidarlo come precursore del fascismo, esse utilizzarono tale confronto per una problematizzazione del marxismo stesso, da cui pure prendevano le mosse. L'immagine delle tre stagioni della teoria critica fa riferimento a tre diverse fasi della produzione scientifica francofortese: gli anni '30, in cui i suoi promotori appaiono convinti che un'adeguata ""conoscenza delle leggi economiche"""" consenta di prevedere il superamento del capitalismo; la fase del dopoguerra in cui, crollata questa speranza, Horkheimer e Adorno tentano una radicale critica della civiltà """"da sinistra""""; la svolta che, tra gli anni Sessanta e Ottanta, conduce Habermas ad un distacco sempre più netto dalla teoria critica, all'approdo a una sorta di semi-trascendentalismo, a una prospettiva liberale."" -
Déjà vu. Laboratori di etnopsichiatria critica. Vol. 3
Con questo terzo volume dell'antologia Dèjà vu si completa, dopo dodici anni (nel 2010 viene pubblicato Déjà vu. Tracce di etnopsichiatria critica, nel 2017 - Déjà vu 2. Laboratori di etnopsichiatria critica) l'esplorazione tematica intorno ai fondamentali e alle applicazioni dell'etnopsichiatria generale, necessariamente critica. I testi qui raccolti raggiungono la stazione più avanzata delle piste battute da Piero Coppo, Georges Devereux e Tobie Nathan in mondi geoculturali storicamente esposti a mutazioni incessanti e imprevedibili. L'impegno disciplinare presente in questi ""laboratori"""" è stato innervato da una rete vitale che ha attivato connessioni creative con le sorgenti internazionali della clinica transculturale. L'opera complessiva affonda le proprie radici in una matrice collettiva risultante dall'alleanza ideale anche con le schiere più emancipate della riforma basagliana. Grazie a questa affinità originaria e nel contesto originale della realtà istituzionale italiana, è stato promosso l'ascolto delle soggettività antropologiche e culturali incarnate nei popoli dell'altrove ormai trapiantati nelle società euroccidentali."" -
Il filo e la trama. Viaggio nell’opera aperta di Erneste de Martino
L’opera di Ernesto de Martino è oggetto da alcuni anni di un vasto movimento di riscoperta, che vede moltiplicarsi i convegni, gli studi, le traduzioni, le riedizioni. Il presente volume si interroga sull’eredità di de Martino, “intessendo una trama a più voci, in un dialogo con l’opera e tra le discipline” fedele all’esigenza demartiniana di mantenere sempre aperto il contatto tra campi eterogenei del sapere. Filosofia, storia, antropologia, cinema, psicoanalisi, etnopsichiatria: sono le voci convocate in un viaggio che approda infine nei luoghi della modernità, dove continua a interpellarci l’ultima incompiuta lezione di de Martino, monito a non distogliere lo sguardo dalla catastrofe dell’umano, sempre possibile nei destini singolari come in quelli collettivi. In particolare, nella conversazione con Giordana Charuty, tra le massime esperte dell’opera di de Martino, è descritto il lungo processo di ricezione francese, fino alla traduzione de “La fine del mondo” nel 2016, ripresa poi in Italia come terza e definitiva edizione; è presente nel volume il contributo di Piero Coppo, l’ultimo che il grande etnopsichiatra, scomparso nel 2021, abbia lasciato. -
Il borgo-lavoro. Miliardari gentiluomini accendono il sogno: la ""piena occupazione""
"Il Borgo-lavoro"""", con un insolito sottotitolo """"Miliardari e Gentiluomini accendono il sogno..."""", lega al concetto di pura nobiltà d'animo uomini che vengono considerati, per la loro posizione, incapaci di gratitudine e ci rivela un autore che naviga tra utopia e realtà. L'approfondimento di temi quali: monopolio, pianificazione, economia chiusa, economia """"di guerra"""", delocalizzazione, decrescita serena, sviluppo sostenibile... oltre che l'esplorazione di un lungo itinerario che si snoda tra villaggi operai, imprenditori illuminati e mondo rurale conducono al punto focale. Sono infatti introduttivi all'esperienza della """"Città dei sogni"""" in Spagna: ossia cooperative federate per un totale di 80.000 operatori, dove tutti sono proprietari, nessuno - salvo illegalità - è licenziabile e sono assicurate condizioni ottimali. Il passo conclusivo conduce alla gemmazione di """"Città dei sogni"""" attraverso l'istituto poco conosciuto della Fondazione. Esempi pratici e descrizione di modelli sperimentali - avallati dalla stella polare del Diritto - completano il modello proposto. Nozioni elementari e divulgative (cos'è il Pil, proprietà e classi sociali ecc.) completano il saggio." -
Eco in città Roma. Guida agli stili di vita sostenibili
La guida per vivere la città di Roma a basso impatto. Uno strumento utile sia per i residenti, sia per chi è di passaggio. Una città migliore non può essere un'utopia ma la premessa per un diverso sviluppo economico, sociale ed umano. -
Eco in città. Bologna. Guida agli stili di vita sostenibili
La guida per vivere la città di Bologna a basso impatto. Uno strumento utile sia per i residenti, sia per chi è di passaggio. Una città migliore non può essere un'utopia ma la premessa per un diverso sviluppo economico, sociale ed umano.