Sfoglia il Catalogo feltrinelli038
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2281-2300 di 10000 Articoli:
-
Da Pinin a Joe. Il destino dei nomi
Beppe sorride, guardando i colori delle sue montagne che cambiano. Da quando ha lasciato Torino per dedicarsi alla scrittura, Coazze lo ha accolto come una vecchia amica. Sua sorella Piera non riesce del tutto a comprendere la sua scelta, ma del resto ha altri pensieri più urgenti: una figlia che vive a Roma con un giovane rampante e la nascita ormai imminente della sua prima nipotina. In una narrazione a due voci i protagonisti di questo romanzo ci portano nella storia di famiglia, così simile a tante altre eppure così unica e vivida da appassionare fino all'ultima pagina. -
Le dita del comandante
Adriano, giornalista di un piccolo quotidiano, è continuamente assillato dal suicidio del padre, il professor Norberto Pecci. Dalla Spagna, il collega ""abusivo"""" Gustavo gli racconta di un'altra morte, apparentemente lontana mille miglia dal suo mondo sia per la vittima sia per le modalità dell'uccisione (il cuore sventrato da un machete, le mani amputate, il mignolo troncato di netto e inghiottito dall'oscurità). Adriano sente inspiegabilmente che quella fine può illuminare l'inizio della sua comprensione. Con l'avallo del """"fumoso"""" direttore del giornale in cui lavora, si fa voce, suo malgrado, di un lungo rosario di morte che si sgrana sotto la sua penna. Nelle more della cantilena infernale, ecco Celeste con il suo carico di entusiasmante vitalità e con una gruccia su cui appendere la comprensione di quei delitti: un quadro raffigurante un uccello stilizzato, ad ali spiegate, le cui estremità sono dita conficcate nelle varie nazioni del planisfero. Sarà una scoperta dolorosa che potrà gettare lumi anche sulla morte del padre di Adriano. A patto, però, di trovare il coraggio di """"andare a vedere"""". A reggere le fila, del bene come del male, ci saranno... le dita del Comandante."" -
Carne e spirito. Le donne di oggi si raccontano
Sedici racconti per rappresentare un piccolo ma significativo spaccato dell'universo femminile. Pensieri, ricordi, o più semplicemente l'immaginazione lasciata fluire sul foglio di carta. Esperienze straordinarie, a volte laceranti, oppure percorsi comuni, all'apparenza scontati, ma importanti per molte donne giovani, mature, madri e figlie. Carne e spirito si accavallano e, spesso, si fondono, in un ritratto sfumato del quotidiano vivere. -
Non trovo i tuoi calzini
È il 10 gennaio, Torino si prepara ad affrontare un periodo di freddo intensissimo. L'ondata di entusiasmo per le feste si è esaurita e ognuno torna a chiudersi nelle abitudini di tutti i giorni. Marco tenta di sistemare i pezzi della sua vita aggrappandosi alla passione di sempre: la meteorologia; ma quando la neve comincia a scendere fitta, egli stesso fatica a credere a questa meraviglia. La nevicata, però, inizia subito con troppa violenza e nessuno è preparato ad arrestare le consuete febbrili attività, nemmeno per pochi giorni. Bloccati in un mondo senza telefoni e tv, i molti protagonisti di questa favola per adulti sono costretti a chiedersi cosa sia veramente indispensabile e necessario. La paralisi manda tutto in subbuglio, sovvertendo le priorità e mostrando lati diversi della quotidianità: il lato umano e quello spirituale. -
La battaglia contro il nulla
La battaglia contro il nulla è una raccolta di sensazioni, di immagini in parole che Andrea Bes ha scritto nel corso di mesi. La vita di tutti i giorni, i ricordi d'infanzia, le difficoltà che la burocrazia impone sono alcuni dei temi che man mano affronta in questo zibaldone di pensieri. Con una scrittura ironica ci apre gradualmente le porte di un mondo che non si può conoscere, ma soltanto intravedere grazie alla sua guida. Talvolta sono percezioni improvvise, parole che scaturiscono inaspettate da un disagio o da una grande gioia. Altre volte sono frutto di lunghe riflessioni, di analisi accurate di ciò che il confronto con il mondo non può che provocare, in una mente sensibile e recettiva come la sua. In altri casi ancora, questi brevi scritti sono una sofferta ricostruzione di ciò che non sempre è facile delineare, finché non viene tradotto in parole, non viene messo nero su bianco. -
Sette autori per sette delitti
Prendete sette autori, chiudeteli in un ambiente silenzioso, lasciate che la loro fantasia fermenti, che produca situazioni in bilico, con possibili vittime e probabili assassini. No, non temete, non si tratta di un reality sanguinoso, ma di un laboratorio di scrittura, senza armi, ma con tanti libri, blocchi di carta e penne a sfera. Giovani donne affascinanti, loschi personaggi notturni, uomini corruttibili e banali delinquenti popoleranno la loro fervida immaginazione; veleni, pistole, armi da taglio o semplici oggetti acuminati compariranno tra le pagine, per mettere alla prova gli investigatori e stuzzicare la curiosità dei detective dilettanti. E dove situare questi personaggi? In un ambiente poco probabile come un tranquillo paese di provincia, su una strada di montagna, in un paese dove tutti si conoscono, o in un polveroso ufficio. Questa è stata la sfida che i sette autori hanno affrontato, per creare questi sette racconti. -
Avvicinandomi alle stelle
È autunno nella Mosca degli anni Novanta. Marina Askonova, ormai anziana, saluta la sua giovane allieva di pianoforte che sta uscendo di corsa dal suo appartamento nel cuore della capitale. Aspetta una visita: un giornalista italiano che vuole conoscerla, vuole incontrare la leggenda. Marina Askonova, alias Anna Savinkova, alias Anna Biamonti sa bene l'italiano e ha stupito il giornalista rispondendogli nella sua lingua, che lei ama tanto. Non sa come lui sia venuto a conoscenza del suo passato, come sia entrato in possesso di documenti segreti del KGB, ma forse non le importa. È venuto il momento di raccontare la sua storia, senza reticenze, senza più nascondere un passato che doveva essere glorioso ed è invece stato cancellato. Aveva solo diciannove anni ed un diploma in Chimica quando la sua vita cambiò definitivamente. La Russia, o meglio l'URSS, era un paese in grande espansione e Stalin sapeva che le donne russe hanno risorse formidabili e non aveva nessuna intenzione di lasciarsele scappare. -
Nove strati di buio
La folle volontà di conservare i propri cari oltre il tempo, la vita e la morte (Olivia Balzar). La semplice e profonda riflessione sullo spegnersi di tutto e sul male di vivere (Giovanni Canadè). La lucida rappresentazione di una cinica malvagità e di un vuoto sociale dell'essere (Juri Casati). La disturbante connessione tra chi vive e chi è ormai mal morto (Nuela Celli). La psicotica discesa nel buio della mente. Metamorfosi di morte (Marco Esposito). La liberazione di una coscienza così nera che emerge dal più cupo degli umani abissi (Luigi Musolino). La consapevolezza di essere giunto alla fine. Dell'inganno e del dolore nella vita e dopo (Simonetta Santamaria). La paradossale contemplazione di un morire. Con le sue illusioni e i suoi enigmi (Ottavio Taranto). Queste sono le storie nere che troverete qui. -
Sottile notte
È una gelida notte d'inverno. Tutto è immobile, avvolto dal freddo umido che chiude le persone oneste in casa. Torino è spenta, ogni movimento ridotto al minimo. Ma è una calma apparente, il silenzio che precede l'esplosione. In un quartiere qualunque della città un gruppo di giovani squatter cammina svogliato sul marciapiede parlottando, una donna attende ansiosa in macchina, vicino ad un furgone parcheggiato. Ad un tratto un allarme spacca il silenzio e in una manciata di secondi l'equilibrio crolla. Un uomo esce minaccioso di casa, sale in macchina e parte, diretto verso le zone sordide della metropoli, dove la vita non teme il freddo e segue regole che solo chi le frequenta conosce. Chi è quell'uomo? E perché c'è qualcuno che lo sta seguendo? È l'inizio di una efferata catena di eventi o è invece il termine di una spietata caccia al tesoro? In una ricostruzione a ritroso Ieva ci introduce in un mondo violento, dove il crimine è la quotidianità; un mondo dove la legge non segue i codici e dove la giustizia spesso si deve tenere alla larga dai tribunali. -
Medjugorje l'inchiesta. Aspettando il giudizio di Papa Francesco
Questa indagine giornalistica punta ad approfondire le apparizioni di Medjugorje inquadrandole in quella serie di manifestazioni della Madonna nell'epoca moderna, avviata in Europa dall'anno 1830. Perché gli eventi in corso, nel noto villaggio dell'Erzegovina dal 1981, durano da molto tempo e sono le ultime manifestazioni mariane sulla Terra? Che cosa dicono i messaggi della Gospa? Quali frutti hanno generato in loco e nel mondo? Che cosa hanno prodotto in seno alla Chiesa Cattolica e nel mondo laico? Quali sono le novità sui dieci segreti rivelati dalla Regina della Pace ai sei veggenti? E soprattutto le prese di posizione di Papa Francesco, sulle manifestazioni soprannaturali, erano un riferimento a questi ultimi o ad altre mariofanie? -
La rivalsa
Siamo nei primi anni Settanta a Torino. Pietro cresce in un ambiente privilegiato grazie all'abilità del padre nel cogliere con tempismo tutti i segnali del boom economico in corso. Timido e coraggioso al tempo stesso, Pietro vive la sua adolescenza fra ristoranti di lusso, moto e macchine da favola e iniziazioni amorose articolate. Però il destino è spesso beffardo e l'improvvisa morte dei genitori costringe il giovane ad azzerare ogni agio e certezza. Ne nascono situazioni paradossali, a tratti comiche, e un percorso di vita tutto nuovo. Ma un dramma ulteriore è dietro l'angolo. Di nuovo la strada a rimescolare il destino. Il suo migliore amico morto, tre mesi di coma profondo e un risveglio lento e difficile. Pietro impara a vivere a scartamento ridotto per anni, a convivere con il dolore, ad accettare smisurati tempi di recupero per operazioni ricostruttive ed infinite sedute di riabilitazione. Riscopre anche il valore dell'amicizia in un percorso tutto nuovo, fatto di piccoli passi e speranza. Fino all'arrivo del piccolo Niccolò. La rivalsa appunto, in fondo, sul destino. -
Contromano. Il viaggio
La morte ci lascia del tempo. Arriva, si prende una persona cara e ti lascia per alcuni mesi in una specie di torpore. Come in un sogno, per quanto tutto ciò che guardiamo o tocchiamo ce ne ricordi l'assenza, continuiamo a chiederci se stiamo vivendo in un mondo onirico o nella realtà. Non è che non avessi realizzato, anzi. Il dolore c'era già dall'inizio, ma arriva il momento in cui realizzi che niente sarà più come prima e l'unica cosa che ti resta da fare è accettare con rassegnazione che quel dolore e quel senso di perdita faranno parte del resto della tua vita. Per me, quel momento, arrivò forte come uno schiaffo, quella sera dopo la telefonata di Serena. Spensi i pensieri e andai a dormire. -
Non c'è più la notte
Auro Ponchio ha quarantanove anni, vive a Gubbio e di mestiere fa il libraio. È sposato ma separato, ha una figlia di dodici anni di nome Giulia. Ama ancora Elisa, la sua ex-moglie, lei lo ha lasciato perché Auro ha avuto una relazione con la madre di una compagna di scuola di Giulia. Elisa è una giornalista, lavora a Perugia presso la redazione del telegiornale regionale della Rai. Auro, attraverso una serie di flashback, si immette in un percorso costellato di continue sconfitte e nuove battaglie da combattere. La sua vita continua a ruotare, sorda a ogni inconvertibile evidenza, intorno alla figura di Elisa, di cui Auro non riesce a dimenticare nemmeno il profumo. Un viaggio nella cronicità della malattia, nelle difficoltà economiche e negli affetti negati. Ma anche nell'assurdità della vita, nelle sue infime sfaccettature. Auro lavorerà meticolosamente e instancabilmente alla pianificazione della sua scelta risolutiva. Pianificazione, anche questa, non priva di incredibili e grottesche difficoltà. -
La forma del sole
È la voglia di trasformare in lezioni di vita interiore le piccole paure del quotidiano, le piccole delusioni che fanno male all'anima, ma che possono tramutarsi in arcobaleni che seguono la tempesta. Questi racconti cercano un riparo dal mondo, una stanza colorata in cui esista solo lo spazio per pensare a come trasformare in luce il pensiero più svogliato. Sono privi di qualunque pretesa, ma si fanno portatori della speranza di rendervi felici. La felicità non sta nel mondo esterno, quanto nella nostra capacità di sorridere della vita, imparando che, anche quando non tutto va come vorremmo, c'è quella meravigliosa possibilità chiamata futuro che può regalarci una vita nuova. Sono racconti che fanno ironia in modo delicato, lasciando che la fantasia faccia il resto. Ci sono Brad Pitt e il Bianconiglio che rincorrono il tempo perduto, un vecchio che prepara cioccolate calde alle storie d'amore a brandelli e vampiri che non sono protagonisti della loro storia. Ci sono anche stralci di oroscopo, perché il futuro è un grande punto interrogativo che ci accompagna in ogni momento. -
Il progetto
Un uomo è alla disperata ricerca del suo passato; questo percorso nel mistero della sua vita segnerà la sua evoluzione umana e psicologica, e lo porterà molto lontano, fino a penetrare il segreto devastante della sua esistenza. Il suo dramma umano spalancherà le porte a un futuro certamente inquietante quanto surreale. Un agghiacciante affresco sul futuro dell'umanità. Un ponte ideale che racchiude l'alfa e l'omega della storia umana, proiettandola inesorabilmente verso un terrificante destino, dalle cui ceneri, tuttavia, rinasce la speranza nel futuro. -
La Gilda
Celso ed Ermenegildo sono due vecchi compagni d'armi, accomunati da una grande amicizia. Sono anche due ottimi viticultori che hanno prodotto un ""vino da Re"""". Celso lascia un testamento che diventa una fonte di guai per i Solaro. A Sangano, durante alcuni scavi archeologici nel cortile della torre, sono emersi importanti reperti storici. Nel palazzotto dei Solaro, dall'altra parte del paese, in un infernotto sono stati nascosti il segreto della Gilda e i documenti della stirpe dei Solaro. Per i ragazzi della """"Ape Band"""" inizia un'avventura che ha risvolti rocamboleschi, tali da far intervenire i carabinieri, il sindaco, il parroco. La Gilda fa intrecciare, a loro insaputa, le vite di vari personaggi fino alla scoperta del proprio segreto. Un crescendo di colpi di scena, fino alla rivelazione finale che svela l'identità del vero manipolatore di tutta la vicenda narrata nel romanzo. Prendendo spunto da fatti realmente accaduti, l'autore costruisce una storia del """"come eravamo"""" nei nostri piccoli centri dove, per divertirsi, bastava un po' di fantasia; dove tutti si conoscevano e dove il profumo del pane appena sfornato invadeva la piazza."" -
I guerrieri della terra e il drago di metallo
I guerrieri della terra cercano nuovi eroi per proteggere il nostro Mondo da Miste X e da tutte le sue malvagie creature che vogliono rovinarlo... Vieni con noi a difendere la natura e il Mondo della Fantasia! -
Fulgori di antiche gesta
Fulgori di antiche gesta, è una raccolta di racconti fantastorici in cui lo scenario storico e territoriale si fonde con elementi tipici del fantastico, del fantasy, del fiabesco e del fantascientifico. Quattordici storie ambientate tutte in territorio piemontese, in un arco storico che va dal 218 a. C. (l'impresa di Annibale oltre le Alpi) sino al 1808, anno in cui la città di Pinerolo venne rasa al suolo da un tremendo terremoto, durante la terza dominazione francese. Una cavalcata entusiasmante in compagnia di punici e goti, bizantini e longobardi, ungari e saraceni, templari e cosacchi, ma anche con la comparsa di celebri personaggi quali il moschettiere D'Artagnan e il negromante massone Cagliostro. Una ridda vorticosa di duelli, fughe, avventure, battaglie che si svolgono tra le selve del Chisone, le rive del Po, la pianura albese, le colline pinerolesi, le valli alpine. Un lampante esempio di come si può creare narrativa fantastica partendo da periodi storici e ambienti del territorio nostrano perfettamente delineati e ricreati tramite le capacità evocative della narrativa fantastica di Postremo Vate. -
Tutto quello che mi succede è colpa mia
Una serie di episodi ad un primo sguardo senza relazione alcuna. In realtà il filo conduttore è il ""senso"""" dell'assurdo. Un assurdo che sfiora e solletica il grottesco. """"Con l'ironia mi prendo una rivincita sulla realtà"""" sostiene Etgar Keret, ebbene l'ironia, spesso usata per introdurre e sdoganare obiettivi diversi, in questo testo ne è invece il puro fine."" -
La pittrice
Vittorio è un medico che vive in una piccola città di provincia, da cui si sposta, ogni mattina, per andare a Roma dove ha lo studio. È sposato con Patrizia, una donna molto bella e molto più giovane di lui, che fa la pittrice. Una sera di fine luglio Patrizia scompare. Vittorio torna a casa e trova la tavola apparecchiata, ma della moglie nessuna traccia. Scomparsa nel nulla. Episodi ormai comuni nelle nostre città, eventi che quasi tutti i giorni riempiono le cronache dei giornali. Ma proprio da questo episodio prende forma, in modalità esponenziale, l'incubo in cui, suo malgrado, Vittorio verrà proiettato. Una dimensione irreale in cui il mondo, il suo mondo, costruito con cura e pazienza viene completamente stravolto. Vittorio inizierà una corsa spasmodica e rocambolesca alla ricerca della verità. Verità che nella mente e nel cuore di Vittorio ha un solo persistente interrogativo e una risposta sospesa... Patrizia dove sei?