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Pane e mare
Le grandi scelte che connotano l'esistenza: quella che si desidera cambiare, nella inarrestabile aspirazione verso condizioni degne, o quella che ci si lascia dietro, spesso dopo svolte radicali e definitive. Così, personaggi reali che hanno fatto la Storia diventano pretesto narrativo per poterne cogliere l'aspetto più fragile e umano. Emerge da protagonista il valore dell'amicizia, in grado di superare le barriere ideologiche che hanno segnato il '900 e i suoi accadimenti: la seconda guerra mondiale, l'Unione Sovietica e la sua dissoluzione nel crollo del Muro, il '68, la fine del grande ideale del comunismo sono raccontati da un punto di osservazione che ha la Sicilia come sfondo. E come terra di destini che si compiono: i viaggi dei migranti, in fuga dalle guerre e dalla povertà, e determinati a mettere in salvo l'unico bene posseduto: la vita. E questa, una fame che nutre anche il corpo delle donne, le loro tragedie e le loro gioie: l'aborto e la violenza, ma anche il sesso vissuto con libertà e compiacenza. La fame di vita alimenta l'amore e i dialoghi interiori, si spegne nell'infanzia negata, risorge nella scoperta casuale della grande letteratura. Prefazione di Paolo Restuccia. -
Donna, vittima perfetta
Già la tragedia greca presentava sulla scena personaggi femminili dal forte temperamento, dal carattere nobile e fiero, capaci di gesti eroici e al contempo di quotidiana serenità, di materne tenerezze e di azioni terribili; donne allo stesso tempo amate e tormentate, accarezzate e maltrattate, ma sempre vittime della subalternità al potere maschile e della condizione di nascere donna. Il viaggio nel teatro classico inizia con la battuta che Euripide fa dire al casto Ippolito, tentato dalle avance della matrigna Fedra. Ippolito: ""O Zeus, perché hai portato tra gli uomini questo ambiguo malanno, perché hai creato la donna?"""" (Euripide, Ippolito, 616 s.) e continua con l'amara consapevolezza sulla triste condizione femminile espressa da Creusa nello Ione di Euripide. Creusa: """"La condizione delle donne nei confronti degli uomini è difficile. Siamo disprezzate anche se buone [...] Così sfortunate siamo nate!"""" (vv. 398-400). Gli autori di questa raccolta di testi per il teatro sono i primi cinque classificati del secondo """"Concorso di scrittura per il teatro"""" bandito dall'Università degli Studi di Palermo, dal titolo """"Donna, vittima perfetta"""". Con contributi di Licia A. Callari, Gianfranco Perriera e Pamela Villoresi."" -
Annegare
Costanza aveva diciotto anni appena compiuti quando andò via di casa, quando credeva di potersi liberare dal dolore di sua madre, dalla mancanza del padre, dall'amore. A Costanza piace il mare, sempre, non solo d'estate, e le piace volare sopra i problemi. Le piace Francesco e le piace Erika. Fare sesso. Le piace la vita, viverla, libera, e non pensare a niente, non alla morte, non a Dio, né alla scuola, ai doveri, alle malattie. Ma tutto le crolla addosso quando di colpo viene schiacciata dal dubbio di essere stata contagiata dall'HIV. I dieci giorni di spasmodica attesa del risultato del test stravolgono tutto. La trasformano ora in vittima, ora in carnefice, in un crescendo che raggiunge una definita, consapevole disperazione, che sarà però anche occasione per tornare sui suoi passi, affrontare sospesi e scoprire che alcune certezze non esistono più. Alessio Castiglione riprende qui temi psicosociologici a lui cari e che lo interessano anche professionalmente: la famiglia disfunzionale, le crisi evolutive, la gioventù a rischio. Sceglie il sempre attuale problema del contagio dell'HIV, offuscato da stereotipi errati e da argomenti che si ha paura di affrontare. La trasmissione del virus, non esclusiva del target omosessuale, l'angoscia dell'incertezza, il sentirsi, erroneamente, condannati e incurabili. Costanza si sente costantemente annegare, in parte lo desidera, per continuare a eludere i nodi emotivi, in parte lo teme, perché desidera fortemente continuare ad amare e a vivere. Prefazione di Alli Traina, postfazione di Gioacchino Lavanco. -
Viva Falcone. Lazzi di un giullare siciliano
Salvatore Sanfilippo è un migrante, come tanti italiani del sud, come tante donne e uomini del mondo. Dalla Sicilia orientale, durante gli ""anni di piombo"""" si è trasferito a Milano insieme alla sua famiglia. Ciò che sa e che ricorda dell'isola è quindi, fino a una certa età, quasi una reminiscenza mitica, tra gli antichi greci e i moderni pirati dell'edilizia. Attraverso ricordi ed epifanie, Salvatore si trasforma ora nel ragazzo delle granite, il cui grido sembra un antico canto arabo, ora in un pupo siciliano, che recita i versi della Gerusalemme Liberata. Ma poi arriva il '92, e Salvatore, alla notizia della strage di Capaci, desidera tornare in Sicilia, a Palermo, per saperne di più. In questo modo il protagonista apre un dialogo con il pubblico, scende nei dettagli delle minacce che hanno preceduto l'attentato a Giovanni Falcone, a Francesca Morvillo e alla loro scorta, impersona Michele Greco e gli altri personaggi oscuri che hanno intessuto quelle torbide trame. Porta in scena 'u panaru, un cestino di vimini che, ai piedi del palcoscenico, diventa un nuovo albero di Falcone, la magnolia che si trova sotto casa del giudice. Gli spettatori potranno riporre nel panaru i loro biglietti, che a ogni replica arricchiranno lo spettacolo di riflessioni, pensieri e suggestioni. Prefazione di Dacia Maraini."" -
La magia delle spezie
La storia delle spezie è ricca e complessa quasi quanto i mille usi e le varianti dei singoli aromi che aleggiano in ogni cucina che si rispetti. Persino coloro che hanno poca dimestichezza con i fornelli sanno bene quanto grande sia il contributo che anche solo un soffio di paprica o di cannella può apportare a una pietanza. Ecco perché risalire all'origine delle spezie, che hanno via via influenzato i gusti e gli usi dei popoli, si pone quasi come una necessità per chi ama andare oltre la semplice esperienza del palato - ma solo dopo averla soddisfatta - per indagare sul passato di prodotti, ricette e consuetudini. Percorrere i secoli a ritroso per meglio comprendere i gusti odierni; veleggiare lungo le antiche rotte delle spezie e montare su cammelli carichi di aromi e sapori per capire che bacche ed erbe hanno contribuito non solo a costruire percorsi gastronomici, ma anche a modellare le società anche rispetto a economia e politica, dall'antica Roma alla scoperta del Nuovo Mondo. Ma dato che, come già si è detto, il palato va pur soddisfatto, ""La magia delle spezie"""" è anche un ricettario internazionale molto particolare, capace di viaggiare nello spazio e nel tempo, proponendo pietanze antiche e gustose rivisitazioni: dalla shakshuka, di origini nordafricane, al mole poblano messicano, senza dimenticare la tradizionale arte culinaria europea, di ieri e di oggi."" -
La signora Lucia di Napoleon. Storia di una donna
Una donna. Lucia Capizzi. Classe 1928. Oggi novant'anni. Quinta elementare. Borgata Arenella, Palermo. Nel '46, finita la guerra, si propone come commessa nella ditta di calzature Spatafora. Viene assunta. Ne esce nel 1998 come direttrice del prestigioso Napoleon, negozio di punta dedicato all'elite palermitana. Unica donna direttrice per gli Spatafora in tutta Italia. Maestra del Lavoro nel 1980. Dall'Arenella, ogni giorno percorre cinque chilometri a piedi per arrivare puntualissima, attraversando una città che, pur essendo la sua, è sconosciuta sia a lei che alle altre giovani di borgata che le danno compagnia, anch'esse donne lavoratrici che ambivano a un nuovo ruolo nella società del tempo. Dalla fame e dalla povertà all'ingresso nei cuori della nobiltà e della borghesia palermitane. E in quello dell'intera famiglia Spatafora che le affida la gestione, con carta bianca su tutto, delle sue linee più importanti, sia di calzature che di accessori e vestiario. Lei accetta le sfide, consapevole dei suoi limiti ma forte delle sue capacità. E tratta con le grandi aziende di moda internazionali, viaggiando in aereo verso le capitali della moda - Parigi, Roma, Firenze - da Dalcò e Albanese a Ferragamo, a Celine. La tenacia e la caparbietà di una donna in un mondo prevalentemente maschile e in quello degli affari. Prima e fuori da qualsiasi battaglia femminista. -
La corsa de L'Ora. Con DVD-ROM
Nato all'inizio del Novecento come progetto della famiglia Florio, il quotidiano L'Ora fu diretto tra il 1954 e il 1975 da Vittorio Nisticò. Alla sua figura è dedicato La corsa de L'Ora, docufilm di Antonio Bellia (2017) allegato a questa pubblicazione, curata dal giornalista Franco Nicastro, alla quale dà anche il titolo. L'Ora ha sempre conservato, lungo tutta la sua vita, le caratteristiche di un quotidiano sensibile ai fermenti di novità e ai tentativi di trasformazione dei vecchi equilibri. Forte di una identità di sinistra, criticamente aggiornata. Difensore dell'autonomia siciliana come strumento di libertà e di progresso, ma mai ""sicilianista"""". Strettamente legato alle questioni della crescita sociale e civile di Palermo e dell'Isola, ma non provinciale, sempre attento, semmai, a quanto di nuovo maturava in Italia e nel resto del mondo. Un giornale di respiro nazionale impegnato a dare ai fatti locali il rilievo delle grandi battaglie di rinnovamento e a iscrivere le cronache e i commenti politici degli avvenimenti siciliani nella cornice ampia del riformismo e della democrazia."" -
L' alba di un giorno sconosciuto
Brays e Aron, due fratelli completamente diversi l'uno dall'altro, si ritroveranno ad affrontare le conseguenze poste dal ""dono"""", che priva l'intera umanità del dolore: nessuno può farsi del male, il dolore è scomparso dalla faccia della terra e nessuno può più morire. L'essere umano si sente onnipotente e non riesce a beneficiare positivamente di questa singolare situazione, bensì la sfrutta nel peggiore dei modi, così da obbligare il declino mondiale. Brays, scanzonato figlio della natura, adotterà un metodo più solitario, per fronteggiare la fine del mondo che è impellente, mentre Aron, da buon padre di famiglia, darà tutto se stesso per ritrovare i suoi cari, giacché l'apocalisse glieli ha portati via. Due strade diverse, due comportamenti disuguali, due vite opposte, che, però, porteranno alla stessa, medesima, inaspettata meta..."" -
È tutta questione di pelle. L'anno del «cancro» ma... io sono bilancia!
Un'autobiografia all'interno della cronaca di una radioterapia, ma in chiave ironica. Un diario di ""viaggio"""" intenso, commovente ma anche divertente. La storia di una donna forte e coraggiosa e della sua quotidiana lotta contro """"il male del secolo"""". Un esempio per tantissime donne che vivono la medesima esperienza, senza trovare appigli a cui aggrapparsi. Un inno all'amore e alla vita e alla grande forza delle donne!"" -
Oltre la scrittura. I segreti celati di grandi e bambini
Il gesto grafico è il più significativo tra tutti i gesti umani, in quanto la sua traccia rappresenta un veicolo di comunicazione, di linguaggio, un veicolo sociale e uno strumento personale. La scrittura è una peculiarità umana e della civiltà: materializza il linguaggio parlato e rappresenta una forma di comunicazione immediata perché esprime nell'immediato il sentimento più intimo che è in noi. L'attività grafomotoria è in stretto rapporto con il modo di fare e di essere di grandi e bambini, con la modalità di reagire all'ambiente che li circonda e all'adattamento socio-affettivo. -
Un' altra storia e altri racconti
"Un'altra Storia e..."""" è una raccolta di racconti di fantascienza ispirati da alcune teorie relative alla possibile esistenza di universi paralleli al nostro. È un'avventura in un universo in cui tutto sembra essere familiare ma che, invece, riserva una fondamentale differenza nelle intime proprietà della materia, tali da determinare per il pianeta Terra, una Storia alquanto diversa. La presenza di altre """"dimensioni"""" è una costante in gran parte dei racconti, non solo quella spaziale ma anche quella del tutto ignota dell'aldilà; dalla dimensione delle anime a quella ineluttabile del fato; da quella temporale di un possibile sconcertante futuro, fino a quella, ancora in gran parte misteriosa, della mente umana. Alcuni racconti si sviluppano in riferimento a fatti reali, come l'attuale problema dello sfruttamento selvaggio delle risorse del pianeta; del fenomeno percepito da una parte della popolazione mondiale e di cui si ignora l'origine e di un evento previsto per la fine del prossimo mese di Giugno che teoricamente potrebbe essere sfruttato in maniera non del tutto lecita. Infine Inri, tratta di una scoperta archeologica che mette in crisi la Storia di una misteriosa civiltà..." -
Donne al quadrato
"Donne al quadrato"""" come omaggio all'amore nella sua interezza: l'amore verso se stessa, l'amore verso un uomo, l'amore verso un figlio e la propria città: Napoli. """"Donne al quadrato"""" come insieme di riflessioni: l'amore, il tradimento, la fiducia che vacilla, l'eros, la non arrendevolezza. """"Donne al quadrato"""" come la tempra inesauribile delle donne, che dopo le cadute diventano più forti come figlie e come amanti, mantenendo e rafforzando la dolcezza che, mista alla sensualità, crea un connubio vincente: la Donna Donna. La Donna al quadrato." -
Dominus
Emma sta riordinando la sua camera quando trova, in un cassetto seminascosto, alcuni fogli che apparentemente sembrano appunti presi da sua madre ai tempi della scuola. Presa dalla curiosità inizia a leggerli. Tra quei fogli Emma scopre sentimenti ed emozioni della donna che l'ha messa al mondo... ma anche una realtà sconvolgente. ""Dominus"""" è la storia di due generazioni che non si scontrano, ma si scambiano reciprocamente speranze e sentimenti racchiusi nella comprensione e nella fiducia di una madre e di una figlia."" -
Una donna, un chirurgo, una volontaria
Una piccola opera che parla del senso della vita, il senso alla propria vita che ha dato una giovane donna chirurgo che espleta la propria professione girovagando per il mondo. L'autrice si racconta: ""Ho perso l'amore perché non riuscivo a fermarmi, nemmeno per amare"""". Questo libro raccoglie un insieme di poesie, frasi, racconti scritti durante i suoi viaggi. Più sezioni raccoglieranno le facce della sua anima poliedrica: la donna che ama e vive di passione; il chirurgo che decide di dedicare la propria vita agli altri; la volontaria che si gratifica nell'essere vicino all'altro. Il contributo di questa opera sarà interamente devoluto all'Ospedale St. Luck de Dieu di Tanguieta, in Benin, dove l'autrice ha trascorso sei mesi di lavoro."" -
Africaggiando
Una donna italiana che alimenta una grande passione per il continente africano e che ha saputo raccontare l'Africa e gli africani in una dimensione culturale incredibile, considerando la permanenza dei suoi soggiorni in Kenya, Benin, Togo e Ghana. Questo libro è l'antitesi del continente africano che i media occidentali quasi sempre presentano come una terra di miseria, malattie, guerre e fame... Invito gli africani tutti a leggerlo per rinfrescare loro la memoria sui valori culturali e sulla civiltà africana, e tutti gli amici italiani per scoprire o approfondire le conoscenze sull'Africa, attraverso le storie, gli occhi e il cuore di Simona. -
Le gemelle del ri-morso
Nina, una popolana, madre di due gemelle monovulari che in gioventù è stata affetta da tarantolismo, espone a suo modo le sue vicissitudini di paesana orfana, affidata alle cure di tre zie anziane e zitelle, che accentuano le sue paranoie e le sue frustrazioni, costringendola a sposare un uomo che lei nemmeno conosce e che deve comunque accettare. Dalle narrazioni, intramezzate da descrizioni e commenti dell'autrice, emerge la sua incapacità di amare, allevare e gestire due bambine gemelle, delle quali una dominante e cattiva, e l'altra debole e incapace di muoversi nella vita senza il supporto della sorella. Le gemelle, unite da un legame indissolubile di amore-odio, condurranno contro la madre e l'una contro l'altra una lotta esasperata e continua che le porterà a commettere più di un delitto. Nel romanzo vengono descritte con accuratezza le origini e le modalità del fenomeno sociale, oramai fortunatamente superato, del tarantolismo, e le problematiche e i molti misteri ancora insoluti legati alla gemellarità. -
Storia di un incontro
Andrea è un uomo semplice, ma allo stesso tempo chiuso e riservato. Ogni giorno percorre le stesse strade, svolge il proprio lavoro e poi torna a casa. Un enorme segreto da nascondere. Alessia è una donna solare, che fa il mestiere più antico del mondo, un passato turbolento da dimenticare e un futuro tutto da costruire. Si incontreranno casualmente e qualcosa in entrambi cambierà. In una Roma appena delineata, con un intreccio di misteriosi omicidi di contorno, vivranno la magia e l'importanza che può avere un incontro casuale con una persona. Questa è la loro storia. La Storia di un incontro. -
Donne all'ombra di un genio. Storia di Zelda Fitzgerald e di Lucia Joyce
La storia di Zelda Fitzgerald e di Lucia Joyce è la storia di un fallimento, il fallimento di due donne che non hanno voluto o potuto incarnare il ruolo tradizionalmente imposto alle donne del loro tempo, con conseguenze devastanti. Il fallimento di un marito e di un padre che non le hanno salvate e il fallimento di una scienza a quei tempi appena nata: la psichiatria. Zelda e Lucia, che hanno conosciuto gli splendori della notorietà nei favolosi anni ruggenti della Parigi degli anni Venti, sono morte da sole, dietro i cancelli chiusi di un manicomio. Il loro destino è simile a quello di altre mogli, figlie, compagne di grandi artisti, a cui sono stati negati i privilegi del talento. Donne che hanno vissuto all'ombra di un genio. -
Diciott'anni e dintorni
A diciott'anni è tutto più semplice. Gli avvenimenti e le cose della vita si prendono per quel che sono, generalmente non si pensa alle conseguenze. Ma non è sempre così. Quattro storie, quattro vite, quattro sogni vissuti: in un treno, in un bosco, durante i preparativi di un matrimonio, in un luogo lontano e disperato. Al risveglio, però, ci si rende conto che la vita sognata si allontana dalla realtà che la vita impone al nostro cammino. -
Le ombre del Rinascimento
Il XV Secolo fu un periodo tumultuoso, la fine del Medioevo e il passaggio all'età moderna. La Penisola Italiana è alle prese con conflitti interni, minacciata dall'espansione dei paesi europei e dall'ombra dell'Impero Ottomano. Un intreccio di alleanze e tradimenti, assedi e sanguinose battaglie cercano di riportare l'ordine in uno dei periodi più bui della storia. Il testo ci trasporta in un viaggio all'interno della vita e della politica. Dividendosi in tre spazi temporali scandisce il tempo in modo progressivo, la storia viene inizialmente vissuta giorno per giorno, trasformandosi in eventi che si susseguono attraverso i mesi e infine nel corso degli anni. Dai personaggi alle ambientazioni, dalle armi alle battaglie la descrizione vuole rappresentare fedelmente ciò che avremmo potuto vedere camminando nelle strade di quel tempo. Il lettore può immedesimarsi in ogni personaggio provando a immaginare ciò che lui stesso avrebbe potuto fare per la pace o per la guerra.