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Il sole d'inverno. Il senso della vita
Il libro di Francesco Vitale è a tutti gli effetti un viaggio viscerale attraverso la vita, nei suoi più impervi e reconditi passaggi: un caleidoscopio di persone, sentimenti, situazioni e luoghi tanto contrastanti quanto fondamentali tasselli di un mosaico a tinte forti che ne ha forgiato il carattere e l'esistenza. Le ""età"""" del protagonista, in un'autobiografia che è anche un caro omaggio al suo padre spirituale, l'umile e indimenticabile frate cappuccino Cosimo Randazzo, sono segnate da eventi che ne condizionano la crescita, senza mai abbattere quell'istinto di """"vita"""" che finisce per avere il sopravvento, anche quando tutto sembra perduto. Grazie al sostegno di una grande fede, ad un catartico e taumaturgico viaggio in Colombia con padre Cosimo, e ad un'instancabile fiducia nel futuro, giorno dopo giorno, emerge la luce di una rinascita spirituale che porta lo scrittore a riprendere le redini del suo cammino, non più succube di antiche vessazioni e frustrazioni, ma da protagonista consapevole."" -
Visitatore d'un giorno. Poesie scelte. Testo greco a fronte
Vengono presentate in questo volume 19 poesie della poetessa greco-cipriota Alexandra Galanù nella versione italiana di Vincenzo Rotolo. L'itinerario umano della poetessa viene a configurarsi come un tragitto che, ripercorso a ritroso nella memoria, sembra smembrarsi in una serie di sentieri spezzati, caratterizzati dalla discontinuità e casualità. Umano, ma del tutto vano, risulta il tentativo di ricercare motivazioni antiche e validità attuale nei fatti del passato. Il tempo è giustiziere implacabile che corrode e dissolve, anche fisicamente, ogni segno di compattezza e durata. Alla fine resta valida la funzione del poeta nel suo ruolo insostituibile di ""collezionista di stelle"""" e """"pescatore di sogni""""."" -
Paolo Borsellino. Un eroe semplice
Dopo la morte dell'amico e collega Giovanni Falcone, il coraggio è ciò che spinge, nonostante la paura, il giudice Paolo Borsellino a compiere fino in fondo il proprio dovere. Di magistrato e di uomo, perché pubblico e privato si contaminano sempre nella sua vita: i pensieri del giudice si rispecchiano in quelli dell'uomo e viceversa. L'autore decide così di raccontare la vita del magistrato Borsellino attraverso la descrizione dell'uomo Paolo, un uomo tutto d'un pezzo, un uomo che non accetta compromessi, un uomo dal forte rigore morale, un uomo semplice diventato eroe, il cui lavoro però non è ancora finito. Il percorso iniziato da Paolo e Giovanni è tuttora lontano dal raggiungere il traguardo, ma - come ricorda l'autore - con il loro esempio ci hanno fornito gli strumenti etici e una mappa morale per proseguirlo nel loro nome. È un cammino difficile ma, come ogni cosa complessa, è formato da tante cose semplici, servono tanti piccoli passi nella giusta direzione, e questo saggio non è altro che uno di essi. -
Giorni. Testo greco a fronte
Il poeta greco Ghiorgos Sarandaris (1908-1941) si può considerare italiano d'adozione, poiché nel nostro Paese trascorse la maggior parte della sua breve vita. Nonostante l'amore per l'Italia e la sua cultura, non venne mai meno in lui un forte senso di appartenenza alla Grecia. Alla base della poesia di Sarandaris è il conflitto tra mondo reale ed ideale, tra esigenza di concretezza e aspirazione alla purezza ideale, all'assoluto. La poesia è per Sarandaris ""l'unica conoscenza originale e immediata della realtà"""", uno strumento di conoscenza attraverso il quale giungere al Logos e cogliere il senso dell'esistenza. Amore e poesia, ricerca a tratti spasmodica dell'assoluto, dello spirito infinito nella finitezza della vita umana, sono la cifra per la comprensione della sua opera. In questa breve raccolta sono compresi diversi componimenti, dai primi esperimenti poetici fino agli ultimi mesi di vita del poeta. Non sappiamo, naturalmente, a quali sviluppi artistici avrebbe potuto condurre un'ulteriore maturazione,in un'esistenza più lunga, e possiamo solo dolerci che questa possibilità sia stata negata a Ghiorgos Sarandaris."" -
Underearth
Lucrezia è una dei migliori cacciatori di tesori presenti sul mercato mondiale: veloce, scaltra e infallibile, gestisce un negozio d'antiquariato che maschera il vero lavoro della famiglia Innocenti. L'improvvisa morte di suo padre Paolo l'ha colpita nel profondo e il desiderio di preservare ogni ricordo legato a lui verrà in un solo pomeriggio annientato dalla conoscenza di Sir Daniel, un aristocratico inglese che le commissionerà il ritrovamento di un'antica popolazione misteriosa. Inizialmente riluttante, Lucrezia si ritroverà ad accettare la missione quando scoprirà che anche suo padre, poco prima di morire, si era interessato alla vicenda e insieme ai suoi amici vivrà un'avventura fuori di ogni logica razionale, una caduta libera fra le fredde viscere della Terra che la condurrà in un mondo nuovo. Il suo è un destino a cui non può sottrarsi, un fato scritto fin dalla sua nascita. Quando il cuore chiama, anche il più vile degli uomini deve obbedirgli... -
Il linguaggio come luogo dell'altro. Sergio De Risio e la sua poesia
Un viaggio, quello che intraprende l'autrice, alla scoperta di Sergio De Risio, uno degli autori più ""incompresi"""" del nostro panorama letterario. Il linguaggio diventa subito il protagonista assoluto, ma in realtà ci si accorge presto che le parole non bastano più, o forse non sono mai realmente bastate, a spiegare il mondo che ci circonda. Come, del resto, non è facile comprendere appieno il significato delle poesie di De Risio, soltanto alla fine del viaggio, con la raccolta """"Metamorfosi Reali"""", che costituisce il cuore della poetica derisiana, ci ritroviamo a un passo da quella verità che bramiamo e che, imperterrita e crudele, continuerà sempre, e per sempre, a sfuggirci. Dal confronto con altri autori - Lacan, Shakespeare, D'Annunzio, Beckett -, emerge chiaramente che De Risio è perfettamente conscio dell'insufficienza della parola, tuttavia non si dispera di questa sorta di afasia di cui il genere umano è vittima. Anche se insufficiente, la parola resta comunque il mezzo prezioso di cui l'uomo, il poeta, dispone per """"raccontarsi"""" e per nominare non soltanto se stesso, ma anche l'""""altro da sé""""."" -
Cosa nostra non è cosa mia
"Questa è la mia storia, la storia di un bambino divenuto ragazzo che ha combattuto contro la sua paura più grande, una paura chiamata 'Cosa nostra'. Poco dopo aver realizzato il mio sogno con tanti sacrifici, mi sono trovato prima minacciato e poi abbandonato dallo Stato italiano, lo stesso Stato che prima ti chiede di denunciare il racket, ma che poi ti lascia in preda alle conseguenze delle tue denunce, solo e disperato. Da bambino sono cresciuto a Brancaccio, un quartiere della periferia di Palermo tristemente noto per la sua delinquenza, il rione dove la mafia ha ucciso don Pino Puglisi, una zona con mille contraddizioni e tanta criminalità.""""" -
L' urlo e il vagito
Un mistero avvolge la nascita di Benianimo, un giovane introverso, spesso oggetto di scherno da parte dei suoi coetanei, nato e vissuto fino al diciottesimo anno di età in un non meglio precisato comune della Sicilia. Lui stesso ne è consapevole, ma alle tante domande che si pone e che rivolge ai suoi compaesani e a coloro che crede i suoi genitori non riesce ad avere risposte plausibili. Anche l'immagine di violenza che spesso gli corrode il cervello è lontana da una logica spiegazione. Così scorre, tra alti e bassi, la sua vita; fino a quando, lavorando presso gli uffici comunali del paese, legge alcuni documenti illuminanti. Ma sarà l'incontro fortuito con alcuni conoscenti della sua vera famiglia d'origine a consentirgli, passo dopo passo, di sciogliere l'ingarbugliata matassa che si nasconde dietro la sua venuta la mondo, liberandolo una volta per tutte da quella ossessione. Tuttavia, la conoscenza dell'amara verità e la fuga dal paese resteranno soltanto una magra consolazione. -
La villa dei misteri
Dopo molte traversie con il proprietario della vecchia casetta in affitto, Elizabeth, una giovane casalinga di Innsbruck, spera di trovare un modo per andare finalmente via da lì. Un sabato pomeriggio di ottobre trova una strana lettera: a scriverle dalla Sicilia è una sconosciuta zia, che si firma con il nome di Katherine Allen. A quanto pare, la lettera sembra essere capitata proprio nel momento giusto. Un po' incredula e piena di dubbi, Lizzy decide così di trasferirsi con il marito Eric e i suoi tre piccoli bambini, John, Caroline e Lucile, in Sicilia, nei pressi di Casteldaccia. Ben presto, però, la giovane donna inizia a percepire una misteriosa presenza che si insedia radicalmente nelle loro deboli menti, portando alla luce un passato incredibile e sconvolgente a lei del tutto oscuro. Elizabeth deve fare in fretta a ricomporre i tasselli mancanti del mosaico, prima che sia troppo tardi per lei e la sua amata famiglia... -
Alice tra le bancarelle della Vucciria
Un vecchio palazzo cede sotto i colpi del tempo. Scampata una potenziale ecatombe, adesso un muro si erge a garantire l'incolumità dei sollazzi notturni dei giovani palermitani: è il Checkpoint Palermo, che separa la Vucciria Est dalla Vucciria Ovest. Sormontata da montagne di immondizia e delinquenza, la Vucciria continua a essere il centro della movida palermitana, così pericolante - e pericolosa - ma allo stesso tempo affascinante custode silenziosa di un tesoro pronto a svelarsi ogniqualvolta al peggio sembra non esserci fine. Il tempo si dilata; un ratto, candido come l'innocenza, traccia una via di fuga tra la fatiscenza in piazza: Alice non ci pensa due volte e lo segue senza indugi. Non passerà molto tempo prima che la giovane metta in discussione quella scelta, tra i deliri - più o meno lucidi - del flusso di coscienza del quale si ritrova in balìa. Con ""Alice tra le bancarelle della Vucciria"""", Ludovico Benigno s'ispira liberamente al capolavoro di Lewis Carroll, riadattandolo alla martoriata realtà dell'antico mercato palermitano, fatto oggi sempre meno di bancarelle e sempre più di delinquenza. È un vorticoso viaggio senza punti di riferimento, durante il quale non si capisce mai dove comincia la realtà e dove la fantasia svanisce, alla vana e disperata ricerca della strada giusta da seguire."" -
Buona notte, bambini!
Banato, 1986. Tre ragazzini, Cristina, Marius e Leopold, tentano di fuggire clandestinamente dalla Romania di Ceausescu oltrepassando il confine con la Serbia, mentre il loro amico Paul deve rinunciare all'impresa, vittima forse dell'incidente della centrale di Cernobyl. I tre amici vengono acciuffati dalle guardie di frontiera e ne patiscono drammaticamente le conseguenze, che lasceranno in loro un trauma indelebile. A partire da quell'episodio, vero nocciolo epico e generatore dei diversi fili narrativi che avviluppano la trama, tra salti spazio-temporali e reminiscenze del dorato passato dell'infanzia dei quattro amici, la storia si dipana in distinte direzioni geografiche e cronologiche (dalla Romania di Ceausescu degli anni '80 a quella post-comunista fino agli Stati Uniti degli anni '90 e 2000), convergenti però sempre attorno ai rapporti che uniscono i quattro protagonisti, rapporti che si trasformano e si lacerano, ora in modo drammatico, ora per esaurimento affettivo, in un crescendo di coinvolgente forza romanzesca che farà centro nel cuore dei lettori. -
Le tre sorelle e dodici novelle
La vita di tre sorelle vissuta tra gioie e tristezze. Un racconto denso e intenso che, fotografando le vicende di una famiglia, la vita quotidiana, la scuola, il lavoro, gli amori, riesce a offrire uno spaccato della Sicilia negli anni della seconda guerra mondiale. Al racconto Le tre sorelle seguono dodici novelle dai temi molto diversi fra loro ma accomunate da un unico filo ben giostrato da una scrittura concisa, precisa che va dritta al punto, svelando un senso al di là delle pagine che arriva fino al lettore e alla sua concezione della vita, mettendo in campo valori morali universali ed eterni. -
Francesco di Paola, un santo dei nostri tempi. Vita in versi e in rima
La storia di san Francesco di Paola - grazie all'autrice che in versi la ricostruisce basandosi su documenti certi, sulle fonti della vita dell'Anonimo e dei Processi per la canonizzazione - si fa poesia e ci viene svelata, raccontandoci di un uomo vissuto in un'epoca non priva di disagi, ma sempre pronto, facendo penitenza, a operare per la pace. L'ascesi, l'amore verso Dio e verso il prossimo, il silenzio orante, l'umiltà, la carità, la penitenza evangelica furono in Francesco esigenza vissuta fin dalla più tenera età e oggi costituiscono quella eredità che Egli ci ha lasciato. A distanza di sei secoli Francesco si erge da anti a noi come un gigante di santità desideroso di guidarci verso Cristo, proponendoci ancora oggi l'attualità del suo carisma, strada sicura per giungere alla salvezza. -
L' origine del male. Sul pensiero filosofico dell'ultimo Pareyson
L'analisi e l'approfondimento dell'ultima riflessione filosofica di Luigi Pareyson nascono dall'esigenza di accostarmi al problema del male la cui forza oscura di inesauribile desiderio di distruzione è presente, nel mondo umano, come realtà sconvolgente. Com'è possibile chiudere gli occhi di fronte al trionfo del male, alla natura diabolica di certe forme di malvagità, alle più atroci manifestazioni di perversità umana? Com'è possibile consegnare queste atrocità al freddo e impietoso giudizio dell'etica e al debole, compassionevole, buonismo religioso? Il bisogno di parlare del male, dunque, prende forma dalla necessità di comprenderne l'esistenza e di darne ragione. Il male si manifesta nel mondo in tutta la sua intatta grandezza, vincendo battaglie, gridando violentemente la sua potenza, nutrendosi di esseri umani senza operare una selezione di cibo, torturando, mortificando e lacerando ogni forma di bellezza, esultando davanti al dolore, ridendo davanti alla morte; il male ha il volto dell'uomo. Ecco allora che, come squarcio lacerante, irrompe dentro di noi la domanda: perché? -
Il destino di Nidia
Palermo nella morsa del colera e tra le braccia della Santuzza, passione e devozione testimoniate anche da una targa commemorativa, misteriosamente sfregiata. Quando l'autore si imbatte in questo documento davanti al quale sfrecciano i passanti e il traffico prosegue indolente, comprende che ha il dovere di narrare una storia importante legata a una delle vicende più dolorose della sua città. prefazione di Beatrice Agnello. -
Ipotesi di una halakhah ebraico-cristiana
"La Shekhinà (presenza di Dio) dimora permanentemente in tutto il creato, vi abita per aiutarci a trarre gioia e benedizione da essa e per tale fine il profeta ricorderà costantemente all'umanità che Dio li ha chiamati a essere conformi al Suo progetto originario d'amore. Non vi è alcun limite all'intelligenza del Creatore, che mai ha voluto farsi ingabbiare nelle Scritture, seppur queste ultime, da Lui ispirate, restino punto di riferimento irremovibile per preservare l'uomo dalla propria autodistruzione."""" (L'autrice). Prefazione di Pawel Gajewski." -
L' angelo di fuoco
La nascita, la vita e la morte sono le tre tappe di un essere umano; ma cosa lega in maniera indissolubile questi tre elementi? La risposta è qualcosa di indefinito che sta tra la realtà e l'immaginazione, qualcosa che non ha uno scopo e non può essere classificato o spiegato scientificamente. Mette in stretta relazione i nostri cuori e la nostra mente sino alle profondità dell'anima. Il passo tra la realtà e l'immaginazione è più sottile di un filo di cotone, facile da toccare più di quanto si pensi, se la società non mettesse nella nostra testa tutte quelle cose di poca utilità che ci circondano e ci allontanano da questo filo, e non solo: ci distolgono dalle cose importanti che potrebbero dare un senso alla nostra esistenza. Senza di esse risulterebbe monotona e frivola. Ecco che l'uomo si rifugia nelle passioni che lo avvicinano a questo confine, affrontando la vita un po' più sereno, e le passioni non sono altro che l'amore per qualcosa o per qualcuno. -
Per conoscer... dov'io fossi. La selva e altri luoghi nella Divina Commedia
L'oggetto di questa tesi è costituito dall'individuazione, analisi e interpretazione di una serie mirata di luoghi, particolarmente significativi, presenti nelle prime due cantiche della Commedia dantesca: luoghi rappresentati sia in senso allegorico-simbolico e metaforico sia nel significato letterale, naturale o geografico, dei termini. Per ogni luogo si è fornito un elenco delle ricorrenze, si è svolta un'indagine delle fonti dalle quali Dante avrebbe tratto ispirazione e si è eseguita un'analisi di diversi commenti, antichi e moderni, cercando di operare un'ulteriore messa a fuoco sul piano critico e interpretativo. Ognuno dei luoghi analizzati presenta una possibilità di lettura a molteplici livelli e impieghi dello stesso termine in contesti tra loro molto differenti: la geografia dell'opera spazia continuamente da un livello fisico a uno metaforico, costruendo una fitta rete di richiami e interconnessioni dalle forti valenze simboliche poiché, come afferma il professor Enrico Malato: ""Nulla, in Dante, è casuale""""."" -
La stella mancante
In una Sicilia a stelle e strisce, un professore dell'Università di Harvard conduce un'indagine storica sul banditismo e i suoi più celebri esponenti, ignaro, però, dello squarcio che sta aprendo sulla ricerca della sua stessa origine e identità. Immaginando un secondo dopoguerra diverso, l'autore mette in scena un racconto che si tinge di giallo e che ha come palcoscenico una Sicilia indipendente e annessa agli Stati Uniti d'America nel 1950, quando, in seguito all'iniziativa dei movimenti indipendentisti, l'isola si prepara ad un cinquantennio di sviluppo e prosperità. È in questo contesto che un professore venuto da Boston indagherà sulle vicende di un famigerato bandito Salvatore creduto morto dai più. Prefazione di Rino Francaviglia. -
L' uomo di ferro
Questo libro racchiude l'avvincente racconto di una sfida, o meglio, di una lunga corsa verso la vita che tenta ripetutamente di rigenerare se stessa. Ma per raggiungere questa meta è necessaria prima una fine, una caduta che spezzi il passo del corridore regalandogli un nuovo slancio prima dell'arrivo. Quella che il lettore si appresta a scoprire è la storia del giovane autore, Iulian Emil Murgoci, che senza giri di parole mette a nudo il proprio vissuto fatto di solitudine e depressione, uso di droghe e desiderio di morte, ma anche di coraggio e rinascita.