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Il cielo di Cracovia
Christian è un ragazzo tedesco di ventidue anni, che all’improvviso decide di lasciare Monaco di Baviera per raggiungere Cracovia, alla ricerca di nuovi stimoli e in fuga da una situazione familiare complicata. Dopo aver trovato lavoro nel locale alla moda della città, conosce Radoslaw e Jakub. Il primo è una guida turistica, amante dell’hip hop e terrorizzato dalla propria omosessualità. Il secondo è un giovane studente di violoncello al Conservatorio di Cracovia, che per mantenersi agli studi suona all’esterno dei ristoranti del vecchio quartiere ebraico, affollato di turisti. L’urto dei loro caratteri, dei loro desideri e delle loro aspirazioni è il motore di nuove e coraggiose relazioni sentimentali, che raccontano della Polonia contemporanea, sempre lacerata tra valori tradizionali e tensione verso la modernità, tra omofobia e voglia di libertà. -
La lingua dei cani e dei gatti
Una giovane studentessa universitaria alle prese con le molestie di un professore istrionico; la notte d'amore di una documentarista americana nel cottage di un giornalista kenyano; una madre single a Zuccotti Park durante il movimento di Occupy Wall Street; un ragazzo adolescente violentato da una donna misteriosa; una coppia stremata dalle gelosie reciproche. Sono questi alcuni dei protagonisti della raccolta di racconti di Susan Minot, un'esplorazione attenta e originale in particolare del complicato rapporto tra donna e uomo all'interno di relazioni sentimentali straordinarie e ordinarie, nelle quali emergono gli entusiasmi ma anche le ipocrisie, le toccanti devozioni ma anche le insopportabili esibizioni di forza. Ma per Minot l'esame delle complesse geometrie umane è anche l'occasione per ragionare sul valore della memoria come esperienza ripetuta e nuova, sul senso dell'impegno politico, sulla irrisolvibile ambiguità del quotidiano, oscillando continuamente tra le ragioni dell'individuo e quelle della collettività, tra il personale e il politico, in una tensione costante verso l'amore e nella costante ricerca di senso e di legami. Legami autentici, per quanto ai protagonisti di questi racconti appaia spesso difficile, se non impossibile, tracciarne con precisione i contorni. -
Il mio cuore è un serraglio
"Le persone sono proprio meravigliose."""" Queste le parole pronunciate da Vernon Ricketts, il generoso proprietario del negozio d'animali locale, uno dei protagonisti di """"Il mio cuore è un serraglio"""". Parole che esprimono lo stupore e anche l'entusiasmo di fronte allo spettacolo dell'umanità, nei suoi tratti più evidenti, ma anche in quelli più nascosti, nelle sue virtù come nelle sue segrete perversioni. Poliziotti alle prese con reati scandalosi, un giovane giornalista sulle tracce di un miracolo inspiegabile, un energico studente affascinato da un vecchio dipinto, una bibliotecaria in pensione coinvolta in un sorprendente rapporto erotico con un avventuriero intraprendente. Nelle vite e nelle storie raccontate da Gurganus nulla è condannato a priori, nulla è cancellato per ipocrisia o pudore, tutto è meravigliosamente umano, comico e allo stesso tempo commovente. E Falls, la cittadina d'invenzione del North Carolina, è un microcosmo perfetto dove si muovono i tanti caratteri umani, dove emergono i moventi più imprevedibili, e dove si esprimono voci diverse, che l'autore sa riprodurre in una miscela di alto e basso, di grottesco e colto, di commedia e tragedia." -
Gli anni di Bruno
Bruno, Nazareno e Sonia sono i protagonisti di questa cronaca familiare che è anche un'avventura del quotidiano, spesso misteriosa, fatta di dubbi, sentimenti inespressi, ricordi, slanci, a volte anche dolori, e che suscita nei suoi attori principali una sensazione costante di incertezza, come se tutto ciò che è scontato, condiviso, fosse in realtà un gigantesco enigma irrisolto. Nazareno e Sonia si sono incontrati e amati sulla base del rifiuto del rischio, sulla consapevolezza del valore di ciò che è intimo e semplice. Ora, però, sono diventati anche i genitori di Bruno, e ne osservano con stupore, e a volte paura, la sua crescita, cogliendone assonanze o stonature con le proprie infanzie e con le proprie giovinezze, sempre pronti a chiedersi se i comportamenti del figlio abbiano un rapporto con le loro abitudini e con le loro sconfitte, oppure costretti a registrare increduli la nascita e il consolidarsi di una personalità autonoma, di un individuo separato, capace di relazionarsi con il mondo. A suscitare, infine, domande e dubbi interviene un evento imprevisto: il pacato Bruno, ormai quindicenne, viene sorpreso a rubare in un negozio. Una semplice bravata? L'indizio di comportamenti più gravi? Perché l'ha fatto? Cosa l'ha spinto? E soprattutto, chi è Bruno? -
Anime
L'anno scolastico del prestigioso istituto femminile Siddons, a New York, si apre con una notizia tragica: la studentessa Astra Dell è stata colpita da una forma rara di cancro ed è ricoverata in ospedale. Diciotto anni, amata da tutti per la sua generosità, per la sua bellezza singolare e aggraziata, Astra Dell sembra destinata a una morte precoce che disorienta e ferisce non solo le sue compagne, ma l'intera comunità di studentesse, insegnanti e genitori. Le reazioni alla drammatica notizia sono spesso contradditorie, anomale, a volte meschine, altre compassionevoli. Ognuna cerca di conciliare la realtà della malattia di Astra con i propri incontenibili desideri (anche materiali) e con i propri impetuosi slanci affettivi. Carlotta, detta Car, la migliore amica di Astra, le scrive delle lettere spietate, per non cedere a un falso ottimismo di maniera. Marlene, una compagna sciatta e all'apparenza mediocre, intercetta quelle lettere e le sottrae per evitare di sconvolgere Astra, verso la quale prova un sentimento imprevisto di devozione. Suki e Alex, la coppia di studentesse fatue e viziate, corteggia il giovane Will Bliss mentre la trasgressiva Lisa Van de Ven si imbarca in una deludente relazione clandestina con la professoressa Wilkes. L'universo umano di questa scuola d'élite newyorkese è spesso assurdo, spassoso e crudele. Adulti e adolescenti si ritrovano a scontrarsi, talvolta a comprendersi, ad accusarsi o ad aiutarsi, nel tentativo di orientare le vite proprie e altrui, che però sfuggono, allontanandosi da quel che si era pianificato. -
Le stanze di Irakli
Tbilisi, giugno 2021. In un elegante e avveniristico hotel della città è in corso il ricevimento di nozze di Levan e Daria, due giovani e brillanti georgiani. Il matrimonio è anche l'occasione per una grande rimpatriata degli ex alunni dell'Accademia americana, il liceo più prestigioso della città, culla della classe dirigente del paese caucasico. Tra questi ex studenti, il più atteso di tutti è Irakli Gabriadze, un tempo studente ai margini per i suoi modi singolari, e invece oggi acclamato stilista di fama internazionale, dopo che Julia Roberts ha sorprendentemente indossato un suo abito alla serata degli Oscar. Ormai celebrità mondiale, Irakli si ritrova con amiche, compagni, con cui ha condiviso i banchi di scuola, ma anche più di un segreto, a cominciare dalla sua omosessualità. Nel ricordare il giovane Irakli, la sua marcata libertà, le sue timidezze, i suoi comportamenti considerati imbarazzanti, Daria, Giorgi e Nikoloz riescono a intrecciare le loro storie personali con gli eventi principali della Georgia, dalla guerra con la Russia nel 2008 alle violenze per il tentato gay pride del 2013, dall'inondazione del 2015 alla spedizione militare in Afghanistan. L'esito è un racconto a più voci di come in quel paese sia ancora difficile per un ragazzo amare liberamente, ma anche di come la vita offra opportunità impreviste di felicità. -
La vita di prima
Ruggero è un anziano musicista italiano che vive a New York, sposato in seconde nozze con Constance, una trentenne americana. Entrambi bisessuali, con numerose relazioni alle spalle, una sera si accordano per scrivere le proprie memorie, rivelando così le parti più intime e scabrose del loro passato, che avevano deciso di tenere nascoste per un'ostinata diffidenza verso la verità e la trasparenza. Costretti, per un incidente sciistico, a rimanere chiusi nel loro chalet in Svizzera, cominciano quest'opera di disvelamento, leggendosi le proprie pagine a turno. Constance racconta dei suoi primi e sfortunati matrimoni, nonché della sua relazione con una critica d'arte arrivista e mondana, e Ruggero della sua educazione erotica in Sicilia e degli amori romani, prima del matrimonio con un'aristocratica musicista tedesca. Ma il capitolo più importante e delicato riguarda la tormentata relazione tra Ruggero, allora quarantenne, e il celebre scrittore Edmund White, ormai ottantenne. Una storia entusiasmante e complessa che, da una parte è un prologo della futura storia tra Constance e Ruggero, e dall'altra, è soprattutto la cronaca spietata e acuta delle difficoltà di una relazione tra persone di età molto diverse, della toccante illusione che le anima, nonostante, come sottolinea lo stesso Edmund White, siamo ""immersi in una cultura che ci ricorda a ogni istante quanto sia assurdo per un vecchio aspettarsi l'amore da un giovane""""."" -
La sera
Alla fine della sua vita, dopo tre matrimoni, quattro gravidanze, un divorzio, due vedovanze e la morte di un figlio, Ann Lord si rende conto di aver ostinatamente perseguito la rimozione di un suo fugace innamoramento del 1954, quando aveva appena venticinque anni, in un'isola del Maine. Un evento all'apparenza minuscolo, ma che per Ann Lord è stato decisivo, il momento più alto della sua intera esistenza. Offuscata dai farmaci, sul letto di morte, Ann decide di ripercorrere quel lontano fine settimana del 1954, quando in occasione delle nozze della sua migliore amica, conobbe Harris Arden, un giovane e affascinante medico di Chicago, di cui si innamorò senza riserve ed esitazioni. Un amore fisico e spirituale che ai suoi occhi doveva rappresentare le fondamenta su cui costruire un'esistenza autentica e ricca di opportunità. Un amore nato e cresciuto tra passeggiate sulla spiaggia, nuotate nell'acqua del Maine, risate di gruppo, conversazioni allusive, viaggi in barca a vela, ricevimenti di nozze, e la musica di Duke Ellington. -
Un cane di nome Ivy
«Presto avrò un nuovo cane. Nell'isolamento della mia vita di scrittrice si piazzerà accanto alla mia sedia, si sdraierà sul divano o mi costringerà a uscire per una passeggiata, e all'improvviso, pur nella mia solitudine, avrò un compagno.» Comincia così l'affascinante viaggio di Helen Humphreys tra passato e presente, tra memoria e riflessione, volto a svelare il rapporto del cane con l'essere umano (e in particolare con quel bizzarro essere umano che è lo scrittore). Creature domestiche, ma con memoria della vita selvatica, i cani sono, agli occhi di Humphreys, innanzitutto individui, con caratteristiche proprie, idiosincrasie, anomalie, gusti e disgusti: nessun cane è uguale a un altro. Spesso esigenti, a volte comprensivi, si adattano a noi e ci costringono ad adattarci a loro. Calmi o irrequieti, violenti o pacifici, i cani hanno soprattutto il merito di vivere il presente, di vivere il momento, senza pentimenti o recriminazioni, senza dubbi o incertezze, il solo modo, a detta di Humphreys, per superare il dolore e i traumi. Hazel, Violet, Charlotte e Ivy, le compagne canine della vita di Humphreys, sono protagoniste assolute di queste pagine acute e commoventi, ma accanto a loro troviamo anche gustosissimi ritratti dei cani degli scrittori del passato, dalla terrier meticcia di Virginia Woolf, la celebre Grizzle, all'indisciplinato fox terrier di Thomas Hardy, dai regali levrieri di Karen Blixen a Carlo, il terranova di Emily Dickinson. Un omaggio sincero a cani che ci accompagnano alle nostre vite e a quel che portano con sé - gioia, dolore, caos, divertimento. Un libro, infine, sul valore dell'amicizia, dell'arte, sulla creatività e sul potere rigenerante della natura. -
L'abitudine sbagliata
Maria, Bruno e Lalla sono amici da sempre, anzi “fratelli. Complici. Se preferite, soldati nella stessa trincea”. La trincea è quella dell’infanzia e dell’adolescenza, trascorse nel quartiere periferico di una città di provincia del Nord Italia, quando ancora non esistevano computer o smartphone, e le distanze sembravano più reali e meno addomesticabili. I tre amici sono visti con sospetto dagli adulti perché giovani, ma soprattutto perché portatori, ciascuno a modo proprio, di una diversità irriducibile, di un fastidioso senso di estraneità rispetto a quell’ambiente e a suoi valori, e infine perché portatori di un irresistibile desiderio di libertà, che li spinge da sempre, e con consapevolezza, a ribellarsi ai piani, ai progetti e ai destini pianificati dai loro genitori. L’inevitabile fuga li porta in una grande città dove conoscono Luigi, detto Luis, un loro coetaneo che avrà un effetto deflagrante all’interno del terzetto, un tempo inossidabile. Con Luis, infatti, entra nelle loro vite, per vie contorte e impreviste, l’amore e il sesso, e di seguito l’aspirazione a un futuro nel quale “potersi sempre dire la verità” o anche “essere cattivi insieme”. Luis, incapace di accettare la propria omosessualità, si fidanza in un primo tempo con Maria, salvo poi ammettere di non potercela fare. A quel punto, sebbene consapevole dei rischi, Luis si innamora di Bruno, che però ha un’idea dell’amore e delle relazioni totalizzante, persino violento. Tra entusiasmi, gelosie, innamoramenti e disincanti, Maria, Bruno, Lalla e Luis tentano di creare la loro piccola repubblica utopica in cui preservare amicizia e affetto. Però il loro progetto si scontra con la realtà delle diverse aspettative, e con le complicazioni delle diverse biografie. Come ricorda Maria, infatti: “Eravamo giovanissime e la rappresentazione mentale che io e Lalla avevamo dell’omosessualità non era per nulla drammatica, si iscriveva nell’idea che una persona dovesse essere libera di fare ciò che voleva. La ferita, il conflitto, il continuo doppio gioco li abbiamo imparati vivendo accanto a Bruno, anno dopo anno.” -
Madre
Surie Eckstein è una cinquantasettenne, madre di dieci figli, che vive a New York, membro della comunità chassidica di Williamsburg (quartiere di Brooklyn), che rifiuta il mondo secolarizzato per condurre la stessa vita che si conduceva un tempo nei gruppi di ebrei ortodossi dell’Europa orientale. I seguaci dello chassidismo si vestono con abiti tradizionali, parlano esclusivamente in yiddish e non hanno televisori, cellulari o computer nelle loro case private. Gli uomini studiano la parola di Dio e le donne allevano famiglie numerosissime. Nella sua vita, scandita dalle attività domestiche, dalle feste e dai riti tradizionali, Surie scopre, ed è uno shock, di essere di nuovo incinta a un’età nella quale la comunità le chiede di essere nonna e non madre, un’età nella quale il sesso è negato e considerato innaturale. Temendo le conseguenze familiari e sociali di quella gravidanza “inappropriata”, Surie la nasconde sia al marito che ai figli. Scopre così la forza devastante del segreto, la stessa forza che doveva aver conosciuto suo figlio Lipa, allontanatosi dalla comunità perché gay. La gravidanza diventa così l’occasione anche per riflettere su quella vicenda tragica, spingendo Surie a opporre alla rigidità delle regole della comunità le ragioni “del cuore”, e restituendo così al ruolo, e ai sentimenti, di madre un tratto libertario. -
Juno ama Gambelunghe
"Juno ama Gambelunghe"""" racconta di due adolescenti che tutti considerano due piccoli delinquenti. """"Juno"""" e """"Gambelunghe"""" sono cresciuti nello stesso quartiere di Dublino, dove Juno, una bambina sveglia e dallo spirito libero, è emarginata a causa della sua povertà e il giovanissimo Gambelunghe è perseguitato per il suo orientamento sessuale. Entrambi trovano la salvezza l'una nell'altro. Nella Dublino degli anni Ottanta, immersa in un clima di forte cambiamento politico, sociale e religioso, i due amici immaginano una vita insieme nel segno della libertà, e cominciano a lottare per poter essere quel che sono veramente. Il loro bisogno di ribellarsi si riverbera nelle loro vite, e progressivamente i loro gesti coraggiosi li isolano dagli altri e dall'ambiente. I due ragazzi affrontano il passaggio all'età adulta con sincerità e grandi incertezze, mentre dagli anni bui del cattolicesimo più retrivo sta emergendo un'Irlanda nuova, capace di offrire molte più opportunità, aprendosi alla modernità. Il romanzo descrive la frustrazione di chi si sente intrappolato in una vita che non è la propria, e mostra il potere che ha l'amicizia di emanciparci da quella vita aiutandoci a essere una versione più sincera di noi stessi. Un romanzo che ci ricorda come la gentilezza, il coraggio e l'amore siano presenti in luoghi dove non ci si aspetta che ci siano e in forme spesso inconsuete, ma che per la loro potenza non possono essere ignorate." -
Il cane specchio della propria personalità e anima. Introduzione al metodo DogEmissary coaching®
Introduzione alle origini del metodo ""DogEmissary Coaching®."" -
Canta la batteria. Un metodo rivoluzionario per apprendere più facilmente
L'autore, con la sua trentennale esperienza d'insegnamento, ha messo a punto un metodo innovativo e rivoluzionario per imparare in modo più semplice come suonare la batteria. Il libro è integrato da una serie di tutorial in cui l'autore dimostra concretamente con l'ausilio di video l'applicazione del metodo. -
I dieci verbi di Adì. Piccoli racconti per sognare
10 diversi verbi per approcciare la vita in modo creativo sono il punto di partenza di brevi racconti da tenere sul comodino per la buonanotte. -
La salita dei ciottoli bianchi
La smania composta di una ragazza sempre in ombra; un bambino ""speciale"""" con i suoi compagni di gioco; un romantico padre deluso con una giovane promessa del calcio. Sono i protagonisti di tre racconti che, uniti dalla capacità di guardare avanti, attraverso le vicende di almeno altrettante generazioni, conducono ai piedi de """"la salita di ciottoli bianchi"""". Fermarsi o iniziare a salire affrontando rischi terribili e inimmaginabili meraviglie? Questo è il dilemma."" -
La lumascheggia. Una fiaba per tornare bambini
Una fiaba che parte dalla spiaggia e arriva all'Universo per scoprire come realizzare il sogno della propria vita. Età di lettura: da 5 anni. -
Partenze e ritorni. I racconti dell'inconscio
Due racconti di esordio che scorrono fluidamente trasportandoci in Sudamerica... in una città fantasma che sembra familiare. Dal rapporto tra un padre e sua figlia a quello tra due colleghi diventati amici ma che avevano perso le reciproche tracce: l'autore ama ispirarsi ai suoi sogni, alle sue intuizioni e meravigliarsi delle trame e dei luoghi che emergono dal suo inconscio. -
Le principesse arcobaleno
Tre brevi racconti che ruotano intorno al tema dell'abbraccio e di incontri casuali che possono rivelarsi magici. -
Oltresofia. L'umanità dietro le sbarre
Paola Saporiti si è dedicata, presso la Casa di reclusione di Milano Bollate, ad attuare percorsi di filosofia pratica, compiuti insieme a persone libere e persone detenute attraverso incontri di varia natura. La sua idea è stata di muoversi partendo da ciò che, a suo parere, Socrate chiedeva alla filosofia: entrare nella vita quotidiana, lavorare sui pensieri irrazionali, per scacciarli e sostituirli con pensieri critici e capaci, dopo un lungo esercizio, di influenzare le nostre emozioni. Il risultato della sperimentazione non riguarda la pena inflitta dal tribunale o dalla corte: quella resta invariata. Cambia invece il rapporto che coloro che la stanno scontando hanno con la propria intimità, con la sofferenza che l'esecuzione della condanna determina. Si tratta di un percorso che contribuisce a far riacquisire il senso della propria dignità, e quindi a rimediare ai guasti che la commissione del reato ha provocato anche in chi l'ha commesso.