Sfoglia il Catalogo feltrinelli038
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1021-1040 di 10000 Articoli:
-
Il cardinale Napellus e altri racconti
La raccolta comprende alcuni articoli, scelti fra i molti in cui l'autore descrisse i propri 'esercizi' nei vari campi dell'occulto - 'esercizi', egli precisa, che vanno intesi come compiti di una vita, non come esperimenti superficiali. In ""Fachiri"""" e """"I sentieri dei fachiri"""", la disciplina dello Yoga è presentata come via per raggiungere la sapienza suprema; in """"Hashish e chiaroveggenza"""" viene negata la possibilità di pervenire alla conoscenza con l'ausilio di allucinogeni; ne """"La mia visione più strana"""" è narrata la misteriosa vicenda del racconto """"Das Grillenspiel"""", composto da Meyrink nel 1915; ne """"Il diagramma magico"""" vengono esposti i poteri magici dello Yantra tibetano; in """"Yoga tantrico"""", infine, si afferma come alcuni Yoghi, avendo conosciuto una sorta di 'rinascita nello spirito', abbiano la potenza di suscitare 'le forze magiche che concorreranno al cambiamento del mondo esteriore'."" -
L' invasione. Prodromi di una eliminazione etnica
Negli ultimi anni, oltre settecentomila extraeuropei si sono riversati sulle coste italiane. Il solo mantenimento immediato di questa massa di intrusi è costato a noi italiani quasi dieci miliardi di euro. Oggi sono riconoscibili due direttrici, tracciate dalla finanza internazionale, lungo le quali si vanno disponendo i movimenti migratori: la prima consiste nella costruzione di piani di potere globale sempre più distanti dai popoli; la seconda è rappresentata dall'opera di sfiguramento etnico delle nazioni europee, allo scopo di ottenere qui un composto umano privo delle nostre qualità, una docile massa brulicante di bisogni. -
Sul senso della storia
I Greci guardavano alla storia con sovrana attenzione, consapevoli dei suoi drammi e delle sue imprevedibili svolte, ma senza presumere di individuare una 'legge' che la governasse. Per il cristiano la storia è invece il 'luogo' capitale in cui si è manifestato il Messia. Di qui la convinzione di doverne cercare un significato complessivo, che ne illuminasse senso e fine ultimo. L'operare della Provvidenza divina è la risposta. Nasce così una vera e propria teologia della storia, che in pieno Seicento avrà in Bossuet il suo ultimo grande epigono. Con l'avvento dell'Illuminismo, l'esigenza di rintracciare un principio capace di spiegare l'intero corso della storia, di carpirne il segreto insomma, resta, ma mutata di segno. Non più Dio ma il progresso sarà il nuovo nume tutelare del divenire storico. Tutto l'Ottocento seguirà questa scia: lo Spirito hegeliano, la marxiana lotta di classe, il positivistico procedere trionfale della scienza ne sono gli esempi più noti. Finché l'idea di progresso non conoscerà il suo tramonto. Grazie a Nietzsche e poi ad Heidegger e alla Rivoluzione Conservatrice. -
Senza quartiere. La lotta della CEKA
Cento anni fa, attraverso l'insurrezione di ottobre, l'Impero russo assumeva una nuova configurazione nel paesaggio delle forme della politica mondiale. Due furono i fondatori della nuova conformazione, Lenin e Dzerzinskij: Lenin, uomo che non esitava a trasformare i punti dell'ideologia in linee di risoluzioni; Dzerzinskij, uomo che non aveva paura di convertire le risoluzioni in direttive e in fatti. Straordinario stratega il primo, incomune tattico il secondo, tenaci entrambi nel condurre le battaglie, e assicurare le vittorie, della rivoluzione bolscevica senza finte e ambiguità da ""ambulanti della parola"""", concentrarono la disposizione d'animo del proprio séguito sulle regole del codice semplice del miliziano - che è il codice naturale del militaris vir, l'uomo il quale porta le armi per vincere."" -
Appunti
"Pensare è dare una risposta"""", scrive l'autore di """"Appunti"""". Ma un pensare che sia un ordinare l'attività della mente secondo quella che Gómez Dávila denomina la """"sintassi gerarchica"""", la forma concentrica della visione ideale che il soggetto pensante intuisce, gradualmente coglie e finalmente indossa. Perché, assicura l'autore, miriadi sono gli sciami di idee-pensieri che si avventano sull'essere umano per avere di lui ragione e possederlo. In tal caso questi non pensa ma soccombe agli assilli che invadono la mente: viene pensato. Le idee, quelle in senso proprio, sono invece pochissime, e solo ai pochissimi si offre la grazia della loro contemplazione: una considerazione delle idee che per l'autore occorre trasformare in visione del mondo formativa delle migliori esistenze individuali. La lettura di questi """"Appunti"""" di Nicolás Gómez Dávila, imponendo al pensiero una incomune concentrazione, ne favorisce la purificazione: quindi la decantazione delle risposte del lettore agli stessi interrogativi della vita nel nostro tempo." -
La peste scarlatta
Una letale epidemia che provoca l'estinzione quasi completa dell'umanità; il ricorso alla guerra batteriologica per annientare il ""pericolo giallo"""". Questi gli eventi apocalittici preconizzati nei due racconti di Jack London qui presentati in una nuova versione italiana. Nel primo (La peste scarlatta), ambientato nella California del 2073, una piccola comunità di sopravvissuti deve misurarsi con un ambiente primitivo in cui ogni traccia di civiltà è scomparsa. La corruzione del linguaggio e la dissoluzione delle precedenti gerarchie sociali sono gli altri segni del ritorno alla barbarie. Unica speranza di rinascita è la visione di una futura colonizzazione """"ariana"""" della Terra, da cui prenderà avvio un nuovo ciclo storico."" -
Zig zag. Gualdane e bivacchi di miliziani. Russia 1917-1919
Scritto ""con il sangue da venturieri, da miliziani erranti, da predatori"""", questo diario della guerra civile russa reca solamente la firma di Friedrich Reck-Malleczewen. In realtà l'autore del libro è un ignoto tedesco del Baltico, già ufficiale dell'esercito imperiale russo, che dopo la rivoluzione di febbraio, grazie a una lucida visione degli avvenimenti e a un in comune coraggio, riuscì ad attraversare i fatti che sconvolsero la Russia fra il 1917 e il 1919, muovendosi a zig zag fra i pericoli, senza negare il proprio carattere e senza venire meno al giuramento di lealtà allo zar."" -
Die XI. Olympiade Berlin 1936. Ediz. italiana e tedesca
La XI Olimpiade, che si tenne a Berlino nell'agosto 1936, fu la più grandiosa tra quelle sino allora svoltesi, ed è tuttora ricordata per la sua sontuosa organizzazione. Simbolicamente richiamati dai rintocchi di una enorme campana posta all'esterno del monumenta - le Olympiastadion, gareggiarono sotto il fuoco olimpico quasi quattromila atleti, in rappresentanza di quarantanove nazioni: fra essi il leggendario Jesse Owens, vincitore di quattro medaglie d'oro nell'atletica leggera. In questo albo, fedele riproduzione dell'originale, sono presentati luoghi e protagonisti dei Giochi, fra i quali ricordiamo anche i calciatori della nazionale italiana selezionata da Vittorio Pozzo, i fortissimi schermidori Franco Riccardi e Giulio Gaudini, e Ondina Valla, che dominò la gara degli 80 metri ostacoli, prima atleta italiana a vincere una medaglia d'oro. -
Pensieri
"Nella vita comune è necessario dissimulare con più diligenza la nobiltà dell'operare, che la viltà; perché la viltà è di tutti, e però almeno è perdonata; la nobiltà è contro l'usanza, e pare che indichi presunzione, o che da se richiegga lode; la quale il pubblico, e massime i conoscenti, non amano di dare con sincerità.""""" -
Per la genealogia della morale. Una scrittura di contrasto. Testo tedesco a fronte
Pubblicato a Lipsia nel novembre 1887, il testo di ""Per la genealogia della morale. Una scrittura di contrasto"""", è un'aggiunta """"a integrazione e chiarimento di Aldilà di Bene e Male"""", come spiega il suo autore. Una corolla superba, soggiungiamo noi: una preziosa fascia di coronamento, nell'architettura del nichilismo previsto e predetto dall'""""indovino"""" Friedrich Nietzsche. In omaggio all'ultimo grande pensatore europeo, la nostra versione in lingua italiana è integrata dal testo tedesco a fronte."" -
Lui, il Capitano. Un colloquio votivo
Attraverso le parole sincere di Elena Codreanu e di Claudio Mutti, questo libretto riguarda la dedizione pura e la passione oblativa per la politica da parte di Codreanu, il Capitano della rivoluzione nazionale romena. -
I generalissimi dell'Impero romano d'Occidente
Nell'Impero romano d'occidente, a causa del prolungato distacco degli imperatori da un esercito in cui l'elemento germanico diventava sempre più imponente, e della graduale crescita del potere dei barbari entro le frontiere, grande rilievo assunse una serie di generali che furono in grado di conquistarsi la lealtà delle truppe. La presente ricerca circoscrive il fenomeno del trasferimento di potere dall'imperatore al suo comandante in capo, spesso d'origine germanica, che divenne il detentore dell'autorità effettuale. Questi Signori della guerra - Stilicone, Ezio, Ricimero -, dominarono sulla base del loro potere effettivo e non per una norma giuridica. -
Noi filologi. Testo tedesco a fronte
"Io sogno una compagnia di uomini che siano liberi da condizioni, non conoscano l'indulgenza e vogliano chiamarsi 'annientatori': essi applicano ad ogni cosa il metro della loro critica e sacrificano sé stessi alla verità. Ciò che è cattivo e falso deve venire alla luce! Noi non vogliamo costruire anzi tempo, non sappiamo neppure se saremo mai in grado di costruire, e se il meglio no sia piuttosto non costruire. Ci sono pessimisti pigri, gente rassegnata - non vogliamo far parte di costoro!""""" -
La notte di Valpurga
La notte di Valpurga di Gustav Meyrink è ambientata in una Praga più fantasmatica che irreale, in cui il passato si confonde con il presente. Il sogno fluttua sulla superficie della realtà, prima di soverchiarla, e i personaggi non rimangono circoscritti entro i limiti, naturali e temporali, apparenti... Per Meyrink le convulsioni sociali sono effetti di suggestioni, di possessioni psichiche collettive, suscitate da 'infezioni spirituali' trasmesse da elementi occulti. A questa aggregazione di germi maligni che, insinuandosi nella vuotezza delle anime, ne sviluppano il parassitismo, l'autore impone il nome di aweysha. -
Maravigliosamente
"Ancora una volta ci siamo trovati di fronte alla rappresentazione della Bellezza. Ancora una volta ci siamo slanciati verso di lei per abbrancarla e per comprenderla definitivamente e l'abbiamo sentita sfuggirci tra le dita - per trasformarsi in buio se ci era apparsa come luce, in luce se ci era apparsa come buio. Unico indizio che ci ha lasciato una sensazione di caldo sui polpastrelli""""." -
Odoacre. L'irruzione tribale di un uomo di guerra nel paesaggio dell'impero
Quella di Odoacre è una figura che riaffiora tra le reminiscenze scolastiche di ciascuno perché legata a un evento che nella nostra cultura ha assunto, in modo improprio, il valore di una cesura epocale: la deposizione per mano di questo comandante barbaro arruolato nell'esercito imperiale del princeps Romolo ""Augustolo"""", poco più che un bambino, nell'anno 476, termine che viene convenzionalmente adottato quale momento della """"fine"""" dell'impero romano (poiché dopo Romolo Augustolo non ci fu più alcun imperatore in Occidente) e, più in generale, del trapasso dall'età antica al medioevo. In realtà una simile concezione è del tutto impropria, non solo perché, com'è ovvio, un'epoca, con la civiltà che in essa si espresse, non cessa certo di esistere in un giorno, ma anche perché l'impero romano continuò la propria vita a lungo, di fatto e di diritto, nella sua pars Orientis, con un Augusto assiso sul trono a Costantinopoli. Prefazione di Claudio Azzara."" -
Il soggetto sovrano? Esoterismo e politica nel Novecento italiano: Julius Evola
Chi è ""sovrano""""? Chi non ha alcuno al di sopra di sé. Ma soltanto chi governa pienamente sé stesso non ha alcuno al di sopra di sé, e attrae con il rigore che egli applica a sé stesso. Il soggetto sovrano che mira al bene comune è l'Europa. E il bene comune non può attuarsi se non nella forma di una Europa sociale : in cui l'economia finanziaria sia subordinata al bene comune stesso e le """"grandezze"""" economiche vengano sostituite da gerarchie politiche attente esclusivamente al bene comune."" -
Contro la democrazia estrema. La virtù e il buon governo
"Contro la democrazia estrema. La virtù e il buon governo"""" - il secondo titolo è stato scelto dal curatore per una estesa citazione di autore ignoto contenuta nel capitolo XX del Protrettico del neoplatonico Giamblico - è un testo di lotta contro quel processo espansivo della democrazia ateniese che, cominciato con la strategia di Pericle, viene continuato con i demagoghi dell'ultimo ventennio del V secolo a.e.v. Manifesto dell'aspirazione al ritorno alla """"costituzione degli antenati"""", all'ordinamento politico pre-pericleo, lo scritto dell'Anonimo anticipa le critiche filosofiche della democrazia che, nel corso del IV secolo a.e.v., svilupperanno Platone e Aristotele." -
Teoderico
"Fu Teoderico uomo nella guerra e nella pace eccellentissimo, donde nell'una fu sempre vincitore, nell'altra beneficò grandemente le città e i popoli suoi. Accrebbe Ravenna, instaurò Roma, ed eccetto che la disciplina militare, rendè a' Romani ogni altro onore; contenne dentro ai termini loro, e sanza alcuno tumulto di guerra, ma solo con la sua autorità, tutti i re barbari occupatori dello Imperio; edificò fortezze intra la punta del mare Adriatico e le Alpi per impedire più facilmente il passo ai nuovi barbari che volessero assalire la Italia. Mediante la virtù e bontà sua, non solamente Roma e Italia, ma tutte le altre parti dello occidentale imperio, libere dalle continue battiture che per tanti anni, da tante inundazioni di barbari avevano sopportate, si sollevarono, e in buono ordine e assai felice stato si ridussero."""" Premessa di Claudio Azzara." -
Scritto sulla neve. Diario di un cappellano militare in Russia. Gennaio 1943
La conquista di Nikolajewka era stato un atto di volontà caparbia e disperata, l'entusiasmante, generoso e folle gesto di una Divisione [la Tridentina], che si era buttata allo sbaraglio nel supremo atto dell'eroismo alpino: o la va o la spacca, e cioè o si vince o si muore.