Sfoglia il Catalogo feltrinelli039
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 221-240 di 10000 Articoli:
-
Con gli occhi di una donna. Lelia Caetani, storia di una principessa
"Con gli occhi di una donna. Lelia Caetani, storia di una principessa"""" è un omaggio a Donna Lelia e ai suoi luoghi in terra pontina. Meglio, è un omaggio al ruolo che ella ebbe nell'esaltarne l'intima natura, alla quale diede voce nel modo che più le si addiceva, quello che le apparteneva per cultura e indole: con i colori, le note, l'armonia, la ricerca della bellezza... Clementina Corbi, attingendo ai suoi ricordi e a quelli della sua famiglia, con un tratto leggero e discreto e accompagnando la narrazione con acquerelli e disegni dalle tinte delicate, ritrae l'ultima principessa e, con lei, Ninfa e Sermoneta. Quell'angolo di mondo i cui contorni Donna Lelia ha contribuito a definire." -
Giovannino Rocchi e Cori
Questo libro interessa soprattutto chi ama la storia delle lingue e in particolare delle ""parlate"""" locali e la loro evoluzione, nonché chi ama o è curioso delle storie locali o minori che comunque sempre si intrecciano con la grande storia di uomini e donne. Contiene in particolare una documentazione assai preziosa della lingua di Cori. Il libro contiene inoltre racconti e versi, piacevoli alla lettura, che aiutano a conoscere il mondo di ieri e a capire il presente che viviamo oltre a una serie di piccoli saggi di grande interesse storico culturale pubblicati nella seconda metà del secolo scorso da Giovanni Rocchi su """"Il Paese"""", per decenni giornale tra i più importanti a Roma e nel Lazio."" -
Bande partigiane dei Monti Lepini. Relazioni ufficiali dal Fondo Ricompart dell'Archivio Centrale dello Stato
Quanto presentato in questo volume è il frutto di un lavoro di ricerca presso l'Archivio Centrale dello Stato. La grande mole di documenti dell'epoca così rinvenuta permette di gettare una nuova luce sulla Resistenza sui Monti Lepini e nell'Agro Pontino. Dopo l'8 settembre 1943, militari e gruppi di cittadini radunati in bande diedero vita ad atti di sabotaggio, propaganda antinazista, recupero di armi e munizioni, assistenza a prigionieri evasi, azioni armate e attività informativa a favore delle forze alleate. Uno studio, dunque, che testimonia che anche il territorio lepino e pontino fu attraversato dalla lotta di Liberazione. -
Sansone. Bombe su Terracina
Sansone nasce il 10 giugno del 1924. Il padre Tommaso è di idee socialiste, convinto che queste siano le uniche a poter riscattare le misere condizioni di vita della classe operaia. Poi diventa comunista, come Luigi, Umberto e Carlo, i compagni che saranno i mèntori di Sansone, che, dunque, cresce in un ambiente anti-fascista. Quando Terracina viene colpita dal primo bombardamento, il 4 settembre 1943, il secondo conflitto mondiale irrompe nella quotidianità del ragazzo, ormai ventenne. La distruzione della città, la morte, la fame, le sopraffazioni, lo convincono che la guerra è una creazione irragionevole dell'uomo, una drammatica realtà che coinvolge migliaia di innocenti e che non aiuta a risolvere i problemi dell'umanità, anzi li peggiora. Essa è la rappresentazione dell'egoismo, dell'avidità e della sete di potere di alcuni uomini, mentre tutti gli altri non hanno alcun valore e possono essere sacrificati, siano essi vittime o carnefici. -
I cavalieri della valle del Sacco
"È vero, bisogna riconoscerlo, le fiabe appartengono soprattutto al mondo dell'infanzia, dei bambini. Ma quanto farebbe bene anche a noi adulti leggere certi affascinanti racconti. In questo volume l'Autrice fa parlare la stessa lingua - quella della solidarietà, della libertà, del rispetto per l'ambiente e per tutti gli esseri viventi - ai protagonisti, animali e bambini, immersi nel magico mondo naturale dei Monti Lepini, di Monte Lupone, del Semprevisa. Non è difficile entrare in questo mondo, con i suoi profumi caratteristici e i suoi splendidi colori a seconda delle stagioni, la sua flora e la sua fauna, rimanendo incantati dalla fine affabulazione di Fernanda Spigone. Le due fiabe di questo libro sono portatrici di speranza, il loro messaggio è che bisogna crederci, ed è soprattutto ai bambini, ai ragazzi, alle nuove generazioni che hanno """"ancora molta fiducia nella vita"""", che spetterà l'immane compito, ma non impossibile, di riuscire """"a salvare la nostra terra"""" dall'egoismo e dall'indifferenza"""". (Pierluigi Sanna)" -
Latina: mosaico di memorie
Ventisei storie, ventisei piccoli racconti autobiografici di cittadini, spesso ""noti"""", venuti ad abitare a Latina nei decenni successivi al 1945, storie narranti il loro percorso di integrazione e di vita all'interno della città. Un altro mondo rispetto a quello originario dei coloni dell'Onc, meno indagato e definito eppure vastissimo, spesso alle prese con una difficile ricerca d'identità e radicamento. Ma come riporta nella sua introduzione il sociologo Vittorio Cotesta """"La pluralità di esperienze, di risorse culturali e umane emergente dalla narrazione di scorci biografici può essere la base di una consapevolezza nuova. Dall'insieme delle memorie si ricava un senso nuovo di appartenenza alla città""""."" -
Una vita per cambiare
Ci sono delle domande alle quali nella vita bisogna trovare delle risposte. Il viaggio che intraprende Fulvio, il protagonista del romanzo, è esistenziale. Il respiro di un'attualità sempre sullo sfondo degli anni e spesso ingombrante, le contorsioni di una personalità ipersensibile e di una mente curiosa ma bloccata, il contrasto simbiotico tra amore ed eros, soprattutto la politica così pervasiva, ostica, appassionante e cruda, sono i fili che intrecciano la trama di ""Una vita per cambiare"""". Un viaggio fisico e spirituale, dunque, quello che Ermisio Mazzocchi ha voluto raccontare sulle ali di una fantasia realista, quella di un autore che non prescinde mai dall'impegno. Il suo viaggiatore impiega buona parte della giovane esistenza per """"imparare"""" il cambiamento, per capire l'abbandono alle pulsioni ideali come il favoleggiare nello sguardo profondissimo della donna dei suoi desideri..."" -
Api Days. Viaggio nella «fabbrica» del miele
"Farsi piccoli per scoprire la bellezza che ci circonda: questo è l'insegnamento che abbiamo imparato dalle api, un giorno di luglio del """"terribile 2020"""" quando nonno Roberto ha aperto la sua sala di smielatura e ci ha accolti. Per noi abitanti della città, si è aperto un mondo nuovo, incredibile e intenso. Ho cominciato ad immaginare come potesse essere il mondo visto da loro, dalle piccole ed operose api. Un giorno, un solo giorno, che racchiude cinque storie, che parlano di bambini curiosi ed entusiasti, di api e di piccole comunità dai grandi valori""""." -
La mente e la paura. Sogni e realtà durante la pandemia
"La paura è definita la più antica delle emozioni, e una reazione di fronte ad un pericolo reale è corretta e non va trascurata, ma contenuta in sane dimensioni. Il pericolo, negli ultimi tempi, è stato il virus e il rischio dell'infezione, ma le persone che hanno rapporto con l'inconscio sono state in grado di affrontare le conseguenze di un trauma come la pandemia con più capacità e coraggio. Ci tengo a precisare che l'inconscio è un patrimonio che hanno tutti gli esseri umani ma che spontaneamente non tutti sanno 'usare'; in alcuni si ammala"""". In appendice un'intervista a Damiano Coletta a cura di Mariarita Celletti. Prefazione di Elisa Morano." -
Il Manifesto di Ventotene e il Seminario. 40 anni di formazione federalista
Il Seminario nazionale di Ventotene è stato istituito dalla Regione Lazio con la legge n. 37 del 1983. Sono passati 40 anni dalla prima edizione, organizzata dal Movimento Federalista Europeo nel 1982. Successivamente l'organizzazione del Seminario è stata affidata all'Istituto di studi federalisti ""Altiero Spinelli"""" (fondato nella sede della Giunta regionale del Lazio il 3 luglio 1987 a distanza di poco più di un anno dalla morte di Altiero Spinelli). Un impegno costante per concorrere alla formazione federalista dei giovani europei e per approfondire e rilanciare le tematiche che caratterizzarono la vita politica e culturale di Spinelli, autore del Manifesto di Ventotene (Progetto per un'Europa libera e unita) scritto nella clandestinità del Confino dell'isola pontina nel 1941 con Ernesto Rossi e col contributo di Eugenio Colorni, Ursula Hirschmann, Ada Rossi e tanti altri."" -
Un bel dì d'april... Sermoneta nei miei ricordi (1940-1950)
"Un racconto dei propri ricordi per narrare la vita di una piccola comunità dal 1940 agli anni Cinquanta. Le vicende delle donne e degli uomini di un piccolo borgo, la rete dei rapporti sociali declinati dalla consuetudine, le abitudini radicate nella necessità, i riti, gli usi, i costumi, le tradizioni (...). La memoria seleziona e reinterpreta, restituisce quanto è abitato dal senso, quanto significa per l'agire dell'uomo nel suo contesto di vita. La memoria, che in questo testo si fa voce narrante, descrive e tratteggia in maniera vivida e accurata la trama sociale di una collettività, ci trasporta in un mondo lontano con un'intenzione precisa: far conoscere, trasmettere, raccontare alle nuove generazioni quanto è stato e come è stato, 'dalla culla alla bara', secondo la formula di Van Gennep, e i riti di passaggio che contraddistinguono le tappe del ciclo di vita di una società""""." -
Simo próvéle e ómbra, squizzo de luce. Nella lingua degli avi. Sonetti Versi sparsi Traduzioni
"Nel logos che sta dentro le parole coresi io sento il respiro degli avi, di quelli più lontani e di quelli più vicini. Sento il respiro eterno, imperscrutabile e misterioso del cosmo e della forza ineffabile che ne sorregge i confini e li espande"""". La potenza del dialetto è rappresentata in questo volume dalla """"parlata"""" corese, che l'autore ha """"succhiato dal latte materno"""". È in corese che Pietro Vitelli, in versi, tradotti a piè di pagina in italiano, tratta delle grandi questioni della Vita e della Morte, del Tempo che scorre e dell'Universo che si espande. È nella sua """"parlata"""" che sceglie di ricordare protagonisti e persone semplici che hanno nutrito la storia millenaria di Cori. Ed è sempre con il suo dialetto che compie un viaggio attraverso la grande poesia mondiale: Saffo, Lucrezio, Orazio, Catullo, Dante, Shakespeare, Leopardi, Dickinson, Hikmet, Lorca, Neruda, Puskin, Szymborska, Ungaretti, Whitman e altri tradotti nella lingua di Cori, in un originale """"gioco di specchi"""" tra la versione in lingua originale, la traduzione in italiano e quella in Corese. Un libro che emoziona e seduce chi ama conoscere il mondo oltre il proprio """"io"""", oltre i confini del proprio giardino." -
Fragile. Maneggiare con cura
"Ci auguriamo tutti che l'esordio di Francesca Suale sia solo l'inizio di un colloquio poetico, destinato a opporsi al carattere transitorio ed effimero di ogni sentire, un qualcosa che possa servire a gettare le fondamenta espressive di un dialogo periodico, o almeno ciclico, perché solo la scrittura è in grado di fissare il senso dell'esperienza umana del mondo, solo la poesia può girare ancora e per sempre la clessidra di una nuova stagione, a testimonianza dell'essere"""". (Sandro Bonvissuto)" -
Viaggio verso l'interno
Viaggio verso l'interno di Renato Gabriele comprende sei poemi elegiaci e un frammento di dramma. I temi assunti vanno dalla speculazione sull'infinito spaziale e temporale alla ridiscussione del mito, dall'excursus intorno al femminino al drammatico riconoscimento del disagio esistenziale, agli oscuri percorsi dell'interiorità. Questo libro rimarca i connotati di verità presenti nella poetica di R. Gabriele, che non si affida alla mera confessione e che invece persegue una cruda agnizione, estremo approdo della ragione poetica. Una scrittura in cui la parola nasce intrinsecamente, ontologicamente poetica nella sua aurorale pronunzia. -
Cambiare lo sguardo. Noi visti da voi
Questo libro può essere molto utile per farsi un'idea del mondo della disabilità visiva, dei problemi connessi spesso poco conosciuti, di cosa necessita per realizzare l'autonomia, l'autodeterminazione e l'inclusione delle persone disabili visive. Nel volume vengono riportati i risultati di una ricerca originale e inedita, condotta attraverso un questionario, che rivela quali atteggiamenti, pregiudizi e stereotipi sono comuni fra i cittadini di Latina verso i ciechi e gli ipovedenti. Ci sono testimonianze su quanto sia variegato oggi il mondo di tali persone, capaci di condurre una vita attiva, lavorativa e familiare, di partecipare a pratiche ed eventi sportivi, incontri conviviali, attività culturali, tali da destare sorpresa e grande rispetto per il coraggio, da loro dimostrato, nell'affrontare i limiti e nel superarli, utilizzando e sviluppando le proprie risorse. Tutto questo rappresenta un invito ai vedenti ad avvicinarsi senza remore a questa realtà, perché sono molteplici le ricchezze da scambiare, in termini di conoscenza e di affettività. -
Grotta Guattari. 80 anni dopo la scoperta. La rinascita del sito neandertaliano
L'occasione d'incontro per gli studiosi offerta dal Convegno organizzato per gli ottant'anni dalla scoperta di Grotta Guattari, ha portato all'instaurarsi di una rinnovata dialettica e alla divulgazione di aspetti inediti sulle ricerche. Gli importanti rinvenimenti, che hanno dato seguito alle scoperte e agli studi del 1939, hanno gettato nuova luce sulla vita nella grotta grazie agli innovativi strumenti della tecnologia in uso al giorno d'oggi. Le ultime ricerche hanno potuto meglio delineare la storia della frequentazione della grotta e del suo utilizzo anche da parte della iena, importante antagonista dell'uomo nella caccia. La Grotta Guattari è stata, dunque, ancora una volta, ottant'anni dopo, una vera riscoperta! Il lettore avrà la possibilità, inoltre, attraverso la testimonianza di Angelo Guattari, ultimo discendente diretto e vivente dello scopritore della Grotta, di conoscere il contesto ambientale e le vicende che portarono al rinvenimento del sito preistorico, raccontate con particolari non noti ed intimi, mai resi prima. -
Favucce e zillini. La guerra a Cisterna di Latina. Storia di una famiglia
Il racconto della storia di una famiglia, iniziata a Genzano nei primi anni del Novecento, culmina con le vicende che il 19 marzo 1944 hanno costretto all'esodo gli abitanti della città di Cisterna di Latina, ultima propaggine del territorio occupato dall'esercito tedesco in Italia. Attraverso la voce, mediata dalla ricostruzione narrativa, di una testimone diretta dei difficili eventi che hanno portato alla liberazione dell'Italia, Favucce e zillini attraversa la Storia locale tra le due guerre mondiali, sfociando nell'immediato secondo dopoguerra con riflessioni personali che accomunano vincitori e vinti nella fragilità umana. -
Maestri, guitti e zanzare. Vicende di donne e uomini per la Scuola nella Palude Pontina
Gli abitanti delle Paludi Pontine che hanno preceduto le famiglie dei coloni immigrate negli anni Trenta meritano un riconoscimento: calpestarono questo suolo lavorando fra gli acquitrini, conoscendo miseria, sfruttamento e fatica. Una triste condizione sulla quale incideva gravemente l'analfabetismo. Fu un pugno di coraggiosi e illuminati, donne e uomini, a sentire l'imperativo di fondare delle scuole nelle Paludi Pontine, perché anche a queste genti potesse giungere la ""luce dell'alfabeto"""", una luce che, disseppellendo la speranza, contribuisse a cambiare la sorte di un popolo."" -
A Un metro dal traguardo. Luigi Cacciotti. Un uomo perbene
Raccontare Luigi Cacciotti, per diversi anni Consigliere, Assessore e poi Vicesindaco di Carpineto Romano, sarà un viaggio che ci porterà a ricordare le sue fasi di vita, tutte importanti. Di volta in volta scopriremo un bambino, un ragazzo, un uomo che ha voluto vivere la sua vita in modo totale, profondo, senza mai fermarsi, sempre pronto a scoprire il mondo. Sempre pronto a fronteggiare i piccoli e grandi problemi che ogni persona incontra quotidianamente. Ha vissuto per soli 58 anni ma in questo suo passaggio ha cercato di fare, ha cercato di lasciare un segno, non solo nei suoi affetti; ha creduto in ideali che lo hanno portato a compiere un viaggio nel sociale, tra i suoi concittadini, cercando di sposare i problemi di tutti e di ognuno, cercando di essere utile alla comunità di cui faceva parte sin dalla nascita, convinto che, insieme, fosse possibile fare tanto, per una comunità in crescita ed in continua evoluzione. -
Il fuoco della Casba. Echi dal quartiere Nicolosi di Latina
Una sera d'estate, una piazzetta racchiusa tra vecchi palazzi popolari, un incontro casuale, tra i tavoli di una pizzeria... Ed è l'inizio di una conversazione inattesa, in cui si intrecciano racconti, ricordi, frammenti di storie lontane, che per un attimo tornano presenti. E mano a mano che la conversazione riannoda i fili della memoria, come proiettate su un muro immaginario scorrono scene di vita di una città nascente e del suo primo quartiere: nomi, voci, echi che rivelano come nulla di ciò che si è vissuto va mai veramente perduto, come, sotto la cenere del tempo, che sembra avvolgerne le case e le vie, il Nicolosi conservi ancora... il fuoco della Casba.