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La Biblioteca Cameriniana di Ischia. Giudistica e libri di viaggi
Il volume racconta dei libri posseduti e amati da due autentici bibliomani, il medico Giuseppe Mennella e il duca Luigi Silvestro Camerini, che tra metà dell'Ottocento e la fine del secolo scorso misero assieme una prestigiosa collezione libraria, oggi ospitata nella Biblioteca Cameriana di Ischia. Un libro che parla di libri, in cui l'Autrice - che della Biblioteca ha curato la prima catalogazione completa - passa in rassegna guide turistiche e i testi che trattano di viaggi e viaggiatori, descrivendone i timbri, gli ex libris, le note di possesso. Il lettore, il curioso l'amante dei libri, il bibliofilo vi troverà narrata la storia inedita della Cameriana di Ischia, uno spaccato di vita di due raffinati collezionisti, una biblioteca amata in modo paziente e sapiente, che non contiene libri intonsi. Un luogo dove si entra in punta di piedi e in silenzioso raccoglimento, per ammirare e gustare la contagiosa bellezza. -
Procida. Un pacifico popolo di mare
Ripercorrendo alcuni momenti salienti della storia di Procida dalle origini ai giorni nostri, attraverso racconti mitici e letterari, vicende avventurose ed episodi curiosi, l'Autore delinea un quadro identitario del popolo procidano, che si riconosce essenzialmente nella cultura del mare. Dopo secoli vissuti alle porte di Napoli, di fronte alla terra ardente dei Campi Flegrei, i procidani conservano ancora oggi gelosamente gli originari valori e i loro tratti caratteristici, guardando al mare come proprio habitat naturale, mezzo di comunione culturale con i popoli del Mediterraneo e di contatto con altri i popoli del mondo, per tramite di naviganti ed emigrati. -
Storia di un combattente 1943-1945. La guerra civile in Italia attraverso il racconto di un protagonista
Sembra la trama di un romanzo bellico o il copione di un film neorealista ambientato nella Seconda guerra mondiale, invece è la storia vera e documentata di un giovane soldato modenese, Ugo Giugnarelli (1923-1996), che dopo l'8 settembre militò nella Xª Flottiglia MAS e in altre divisioni volontarie della Repubblica Sociale Italiana, combattendo in Slovenia, ad Anzio-Nettuno, in Piemonte ed in Emilia-Romagna. Originariamente redatto nel 1970 attraverso una serie di audiointerviste, il Diario di Giugnarelli fornisce un'interessante e inedita testimonianza sulla guerra civile che insanguinò l'Italia tra il 1943 e il 1945. Il testo, ora per la prima volta pubblicato, è preceduto da un saggio introduttivo di Maurizio Erto che ricostruisce le ultime vicende del fascismo repubblicano e l'intera carriera militare del protagonista, compresa la successiva esperienza nella Legione straniera francese e il ritorno nella vita civile trascorsa a Pozzuoli, in provincia di Napoli. Oltre a numerose immagini e documenti d'epoca, completano il volume un'appendice di fotografie e la testimonianza dei figli di Giugnarelli. -
Contrabbandieri e corsari napoletani nella rivoluzione di Corsica (1757-1768)
Dal 1729 al 1768 la Corsica è stata attraversa da una serie pressoché continua di sollevazioni contro il dominio genovese. In un contesto insulare lo sforzo bellico dei sollevati è dipeso dai rifornimenti ottenuti attraverso il contrabbando marittimo, grazie da una variegata costellazione di attori internazionali. Nell'ultima fase del conflitto, quella più marcatamente rivoluzionaria - quella in cui la sollevazione contro Genova è diventata generale, ed è stata vittoriosa - la caratterizzazione del contrabbando marittimo è cambiata: la variegata costellazione di attori ha lasciato il posto ad un unico protagonista, la marineria napoletana. Non solo, nel momento in cui la sollevazione è diventata rivoluzione, il conflitto, fino a quel momento combattuto esclusivamente in terra, si è esteso al mare, nella forma dell'azione corsara contro i bastimenti mercantili genovesi. E anche qui, nella nuova dimensione marittima del conflitto, la marineria napoletana è stata protagonista, con non pochi contrabbandieri che si sono messi al servizio della causa rivoluzionaria come corsari. -
Caserta 1945. La Costituzione e la Repubblica. La relazione dell'avvocato Giovanni Franzese ai giovani della Democrazia Cristiana
Determinare una svolta radicale nella storia d'Italia, dopo venti anni di dittatura che avevano evidenziato le gravi responsabilità della Casa regnante prima nel frenare la crescita democratica del Paese e poi nell'agevolare l'ascesa al potere del Fascismo, costituì il terreno di confronto fra i partiti che avevano contribuito alla Resistenza contro i nazifascisti. Queste forze, sia pure con diverse prospettive, si impegnarono a restituirono al popolo il potere costituente con cui riformare lo Stato su un patto politico non più imposto dall'alto, ma affidato ai rappresentanti della nazione. -
Avvenimenti di Napoli del 15 maggio del 1848. Cause, giornata in se stessa, conseguenze
«Al disinganno dei traviati Concittadini l'autore, amico della Patria, questi ragguagli consagra». Il 15 maggio del 1848 è nell'immaginario comune una giornata assurta quasi a mito: da un lato gli scrittori filorivoluzionari ne hanno fatto un punto di volta del tentativo di ""modernizzazione"""", dall'altro anche gli autori """"reazionari"""" o """"conservatori"""" ne hanno subito il fascino. Di grande importanza è dunque il resoconto analitico dell'allora capitano dei Cacciatori della Guardia conte Gennaro Marnili, che descrive gli eventi napoletani di quella giornata attraverso un freddo resoconto militare: dall'alba al tramonto ogni singolo scontro viene descritto quasi chirurgicamente, con la massima obbiettività possibile. Prima e dopo la distaccata narrazione, però, l'autore ne indaga le cause e cerca di delincarne le conseguenze."" -
Diario della sollevazione di Napoli 1647-1648. Da Masaniello alla «Reale Repubblica» napoletana
«Teorico sostenitore della nobiltà fu anche Giuseppe Campanile, membro di due Accademie [...], moralista di minor grazia e cronista dei fatti con prospettive aristocratiche, anche se, come Capecelatro o Piacente, fu abbastanza indipendente da attribuire agli abusi dei ceti più elevati le origini sociali della rivolta. [...] E proprio nel corso dell'insurrezione che Campanile si dimostrò fedele al suo re, come testimonia il Diario circa la sollevadone della plebe di Napoli ne gl'anni 1647 e 1648, manoscritto conservato nella Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria con note aggiuntive di Innocenzo Fuidoro. Nel suo Diario racconta che distribuiva alla frangia ribelle i manifesti di don Giovanni d'Austria e che cospirava con alcuni ""vassalli fedeli al Re, dei quali io era il minimo"""" nelle celle del priore del convento di San Giovanni a Carbonara, mettendo a repentaglio la propria incolumità durante la prigionia, da cui fu liberato il 1° febbraio 1648 in virtù della sua condizione di sacerdote» (Francisco Elias de Tejada)"" -
I miti tra Grecia e Magna Grecia
Rendere il mito favola e la favola mito non è facile, soprattutto come avviene in questa raccolta che spesso si richiama alla storia e che, spesso trasla i miti dalla Grecia alla Magna Grecia. È un mondo altro in cui la moderna mitografa Pina Basile si lancia e ci lancia immettendoci in un'aura rarefatta, onirica, preziosa e antica, in luoghi e tempi affascinanti e coinvolgenti. La brevità e l'agilità, la semplicità dello stile fanno sì che il racconto a tratti pieno di colori e di musica, sia rivolto a tutti. Tutto è soffuso da un alone di sogno. -
Bacoli 1919-2019. Cento anni di storia
Pubblicato in occasione del centenario dell'autonomia amministrativa di Bacoli (1919-2019), il volume raccoglie 12 contributi di studiosi e artisti flegrei su aspetti significativi della storia locale. Un viaggio attraverso le vicende civili, l'arte, l'archeologia, la cultura, gli sport e le tradizioni popolari del territorio bacolese. -
La guerra delle due lune
Con un saggio storico di Fernando Riccardi. -
Il barone. Tra storia e leggenda la vita di un contadino ribelle nella seconda metà dell'Ottocento
Il romanzo ""Il barone"""", prendendo spunto dalle vicende esistenziali di un contadino ribelle, vissuto in un paese della Calabria nella seconda metà dell'Ottocento, cerca di esaminare i problemi che hanno caratterizzato la vita dell'Italia meridionale dopo l'unificazione nazionale (usurpazione delle terre, angherie dei galantuomini, legislazione posteriore alla legge Pica, letteratura di protesta, emigrazione). In esso si cerca di proporre uno spaccato realistico della vita in Calabria nel periodo storico esaminato: la vicenda narrata ha suscitato tanto scalpore da meritare la quarta di copertina della Tribuna Illustrata della domenica del 4 novembre 1900. Alcuni brani del libro riportano pedissequamente documenti di archivio."" -
Voci operaie (1950-2018). San Leucio e la fabbrica della seta
Il volume rappresenta un affresco dell'industria tessile della seta, nella realtà economica italiana degli anni tra il secondo dopoguerra e il primo ventennio del XXI secolo, tracciato attraverso le voci degli stessi protagonisti: le operaie e gli operai degli ultimi setifici disseminati tra i borghi di San Leucio, Sala e Briano, frazioni di Caserta. Quello del comparto tessile casertano costituisce un significativo esempio dell'esaurimento di un lungo ciclo produttivo di alta qualità e del fallimento della classe dirigente locale in un settore industriale e artigiano meridionale fondato su un'illustre e secolare tradizione. La storia orale, integrata da quanto emerge dalla documentazione conservata negli archivi, restituisce un'essenziale immagine antropologica e politico-economica di quel mondo industriale della seta leuciana che, con i suoi prodotti e la sua cultura, coinvolse tutto il territorio limitrofo e fu conosciuto e apprezzato anche fuori provincia e all'estero, in Europa e oltre oceano. -
La fortuna di essere nati. Cent'anni di memorie familiari tra Napoli, Pozzuoli e Lipari
"La fortuna di essere nati"""" narra la vicenda di Fausta, che si svolge come un romanzo ricco di colpi di scena. La storia si snoda dai mitici anni della Belle Èpoque, stagione culturale senza precedenti, che in Campania vede la nascita della classe operaia, fino agli anni bui del fascismo, alle delusioni e speranze del dopoguerra, alle incertezze degli anni Ottanta del Novecento. Il tutto sullo sfondo di Napoli e dei Campi Flegrei. A metà strada tra romanzo storico e racconto familiare, """"La fortuna di essere nati"""" è allo stesso tempo la storia di una donna, che percorre la sua lunga vita senza mai scoraggiarsi; la storia dell'affetto straordinario di una matrigna per la propria figliastra; la storia di due giovani, Fausta e Arturo, che si amano incondizionatamente; e, ancora, la storia di una figlia, Giulia, che in modo esemplare si prende cura della propria madre. Ma, soprattutto, è un invito ad affrontare la propria esistenza con fiducia, dalla gioventù fino alla vecchiaia, senza mai cedere alla tristezza o al pessimismo, benedicendo ogni singolo attimo che ci è dato di vivere." -
Amore e matrimonio nell'Inghilterra del Settecento. Scritti di Addison, Johnson, Hume, Mandeville, Richardson, Steele
Questa antologia raccoglie scritti che alcuni dei più rappresentativi intellettuali e scrittori inglesi del '700 dedicarono alla riflessione sul matrimonio e sui principali temi che ne costituiscono l'universo: l'amore, la gelosia, etc. -
Lettere napolitane
Le ""Lettere napolitane"""" di Pietro Calà Ulloa furono pubblicate a Parigi nel 1863. Poco tempo dopo il libro uscì in Italia. Il volume fu il principale manifesto politico-ideologico della resistenza legittimista all'unificazione italiana. Si tratta di un documento fondamentale per la conoscenza della storia del borbonismo, all'interno del conflitto di idee, narrazioni e progetti politici che segnò la guerra per il Mezzogiorno tra il 1860 e il 1870. Il marchese raccolse un gruppo di missive indirizzate ad esponenti della politica e della cultura europee, offrendo la sua versione della crisi finale delle Due Sicilie e dei risultati dell'unificazione nelle antiche province napoletane e siciliane. Nel volume portò a sintesi gli argomenti con cui i sostenitori della monarchia borbonica cercarono di proporre una alternativa al successo del movimento risorgimentale nel Mezzogiorno italiano."" -
L' avvelenamento di Ferdinando II di Borbone. Storia controversa di un attentato politico tra propaganda borbonica e filoliberale
Sulla morte di Ferdinando II di Borbone (1810-1859), avvenuta alla vigilia della spedizione garibaldina e del crollo del Regno delle Due Sicilie, grava da tempo il sospetto dell'avvelenamento, che ha contribuito ad alimentare le ragioni della polemica antiunitaria e antirisorgimentale. Attraverso una lettura comparata delle principali fonti storiche e letterarie, qui per la prima volta raccolte in antologia, l'Autore analizza criticamente l'ipotesi dell'attentato, ricostruendone la genesi e l'uso propagandistico che ne è stato fatto sia dalla storiografia filoborbonica, sia da quella liberale e anticattolica. -
Tre rivolte napoletane. L'inquisizione di Napoli ossia Masaniello da Sorrento e Cesare Mormile. Il giuramento di Masaniello d'Amalfi. Macchia e Medina Coeli
Tutti conoscono Masaniello d'Amalfi, ma chi conosce Masaniello da Sorrento? Eppure egli fu il protagonista di una importante rivolta napoletana, in difesa del diritto procedurale e contro l'introduzione dell'Inquisizione spagnola, avvenuta esattamente cento anni prima di quella contro la gabella sulla frutta. Giacomo Marulli (1822-1883), drammaturgo assai noto ai suoi tempi e stretto collaboratore di Antonio Petito, capace di passare agevolmente dalla lingua napoletana a quella toscana, dedicò la sua ultima opera di scrittore al recupero della memoria storica, redigendo una storia romanzata di tre episodi che videro il popolo napoletano ribellarsi alle imposizioni statali: Masaniello da Sorrento nel 1347 contro l'Inquisizione, il suo omonimo amalfitano nel 1647 contro le gabelle e infine la rivolta (detta «del Principe di Macchia») contro il passaggio del Regno dalla Corona asburgica a quella borbonica nel 1700. -
Pozzuoli 1970-2020. A cinquant'anni dallo sgombero del Rione Terra. La cronaca, la storia, la memoria. Vol. 1
Nel marzo del 1970, durante una grave crisi bradisismica, avveniva lo sgombero del Rione Terra, che per decenni sarebbe rimasto in uno stato di totale abbandono e degrado. A cinquant'anni di distanza dall'evento che ha segnato la storia più recente di Pozzuoli, un gruppo di studiosi, giornalisti e artisti rende omaggio alla storia millenaria della rocca puteolana, alla memoria e alle tradizioni dei suoi abitanti. -
Storia del diritto nel Regno di Napoli
Nel mondo tradizionale, prima della rivoluzione francese e delle cosiddette ""codificazioni moderne"""", la legge non proveniva necessariamente dall'alto. In particolare, nei territori di cultura latina (come la penisola italica ed iberica), esso si formava innanzitutto attraverso la consuetudine, venendo poi sanzionata da un'autorità, che la riconosceva definitivamente (in quanto già esistente) e non la imponeva ex novo. Così nacque anche il diritto del Regno di Napoli, della cui storia - dalle origini ducali agli ultimi anni del Regno di Napoli - viene qui presentato un efficace compendio concepito come manuale per gli studenti universitari, una sintesi tuttora insuperata."" -
Ricordi d'infanzia 1899-1907. Una bambina nella Napoli della Bella Époque
In queste pagine sono raccolti i ricordi di fanciullezza, riportati in modo semplice e spontaneo, di Juliette Dupont Elefante (1893-1968). Gli anni di inizio secolo sono descritti con dovizia di particolari, in maniera da permettere di ricostruire la vita quotidiana della Napoli della Belle Époque. Juliette, attraverso questi suoi ricordi, ci ha dato la possibilità di conoscere non solo i suoi familiari, ma anche il mondo in cui è nata e vissuta e ci ha aperto uno sguardo limpido e vivace sulla vita di cento anni fa, con le sue innovazioni (telefono, luce elettrica nelle case, eccetera) e le sue tradizioni, dal cerimoniale delle visite di cortesia ai Rosari serali in famiglia.