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Reboot. Afterlife online. Vol. 1
Classificato E per l'epicità. Tad Lonnerman sta vivendo una giornata schifosa, bloccato in un traffico schifoso, in ritardo per una riunione schifosa. Il lato positivo è che la sua carriera come sviluppatore di giochi non è affatto schifosa, perciò la vita non è poi così male. Almeno fino a quando non muore. Ora Tad si ritrova caricato in un beta test di Haven, un MMO iper coinvolgente e non annunciato, in cui i morti hanno una seconda possibilità di vivere. Non è una realtà virtuale, è una realtà digitale. Un vero e proprio aldilà online. Solo che Haven non è esattamente un paradiso. Tad si imbatte in una faida sanguinaria con i pagani, incontra angeli caduti e si ritrova a farsi raccontare balle dai santi. I suoi unici alleati? Un ragazzo con un'abilità speciale per morire e una fatina che gli rivolge a malapena la parola. Tutto ciò che Tad desidera è tornare alla sua vecchia vita e farà qualsiasi cosa per riuscirci. Anche stringere un patto con il diavolo. -
Storm at Keizer Manor. Ediz. italiana
Mentre Forrest, appena laureato, cerca di trovare un impiego, Annet lavora al Keizer Manor, il museo in cui sono esposte le opere del pittore del diciannovesimo secolo Alexander Keizer. Dopo una lite, la coppia si inoltra tra le dune per chiarirsi. Ma delle nubi oscurano il cielo e il beltempo si trasforma in un temporale così violento che i due si separano. La mattina dopo, Forrest si ritrova da solo. Così come Annet. Quando riprende conoscenza in un monastero, Annet è convinta che le suore le stiano giocando uno scherzo. Non può essere l'Ottocento! E una donna incinta del ventunesimo secolo e non dovrebbe trovarsi lì. Come farà a tornare nella sua epoca? -
L' isola
Su un'isola dell'Adriatico orientale, un luogo senza nome e senza storia, una coppia di anziani, disillusa e dimenticata dai figli ormai lontani, attende la fine del proprio tempo. La loro quotidianità viene però stravolta da una serie di accadimenti e dall'imperversare inatteso di altre vite (uno straniero venuto da chissà dove, una giovane donna che scombussola le placide abitudini del villaggio, un cane inspiegabilmente attratto dalla loro casa...). Nei brevi capitoli, inanellati come perle di una stessa collana, i ricordi e gli accadimenti di due esistenze - narrati da Selimovi con il calore e la forza di una vera e propria epica del quotidiano e con un tratto che ricorda i mondi narrativi di Sándor Márai e Ágota Kristóf - prendono forma lentamente, ridestando vecchi fantasmi e antiche ossessioni, e lasciando fiorire nel cuore dei protagonisti il seme terribile della ricerca del significato dell'esistenza. Ultimo libro - inedito in Italia - della sua trilogia (dopo ""La fortezza"""" e """"Il derviscio e la morte""""), """"L'isola"""" è la definitiva, straordinaria testimonianza di uno dei più importanti autori del Novecento europeo."" -
La scienza politica di Gramsci
Un tentativo sistematico di leggere Gramsci alla luce delle sue categorie politiche, avendo come riferimento i classici della modernità (soprattutto Machiavelli). Cimentandosi con i nodi storici di lunga durata, con le fratture originarie della statualità e con i conflitti che attraversano la storia d'Italia, Gramsci affronta con precisione questioni teorico-politiche ancora oggi di scottante attualità: il partito personale, il capo carismatico, la partecipazione, il partito politico di massa, il trasformismo, la crisi di rappresentanza, la soluzione plebiscitaria, la differenziazione territoriale, la caduta del regime democratico e la teatralizzazione del politico. Un volume per approfondire l'apertura analitica di Gramsci, le cui pagine offrono strumenti di interpretazione ancora oggi inesplorati. -
Atlantide. Ediz. illustrata
Questo libro si costruisce, grazie anche ai contributi critici di Franco Purini e Valter Scelsi, a partire dai 12 disegni di grande formato che Carmelo Baglivo, Carlo Prati e Beniamino Servino hanno realizzato per la sala centrale della Casa dell'Architettura di Roma in occasione della mostra Atlantide, curata da Giorgio de Finis. Tre ricerche teoriche per immagini si confrontano sul tema della scomparsa della città e della prefigurazione architettonica nell'epoca della modernità liquida. -
Pietro Secchia rivoluzionario eretico. Scritti scelti
Pietro Secchia, ""il dirigente politico più amato dalla base"""", ha rappresentato ai massimi livelli il proletariato italiano, con una fedeltà assoluta alla linea del Partito, anche quando non la condivideva. Formatosi nel Biennio Rosso, protagonista della lotta antifascista, ha accompagnato il PCI in tutta la sua fase ascendente del XX secolo e ha chiuso la sua vita come militante internazionalista, con un’attenzione particolare alle giovani generazioni in contestazione. Il libro ne ripercorre la produzione politica, con una raccolta ragionata e commentata degli interventi più significativi, attraverso i quali osservare l’evoluzione di una lunga stagione in cui la Politica era ancora protagonista e il Partito non era scalabile in pochi mesi. Presentazione di Paolo De Nardis."" -
Parkinson: insieme la vita continua
"Con estrema sensibilità l'autore descrive le molteplici sfaccettature della malattia di Parkinson e il bisogno costante di aggiornamento sui progressi compiuti dalla ricerca scientifica, come si evince dagli articoli pubblicati sulle riviste delle Associazioni dei pazienti. [...] Un testo rivolto a tutti coloro che hanno incontrato nel loro percorso la malattia di Parkinson, ma più in generale una lettura coinvolgente per il lettore che desideri approfondire la conoscenza di questa frequente malattia neurodegenerativa."""" (dalla prefazione della Dott.ssa Silvia Ramat)" -
Del governo della città. L'esperienza delle «giunte rosse» per un'altra idea di Roma
Il volume raccoglie scritti, interventi e discorsi di Paolo Ciofi sul tema di Roma e della sua doppia crisi, come grande metropoli europea e come capitale dello Stato unitario. Per cambiare Roma, annota l'autore, c'è una storia dimenticata della quale riappropriarsi, da studiare e rielaborare con gli occhi bene aperti sulle contraddizioni esplosive del presente. È la storia delle ""giunte rosse"""" guidate dai sindaci comunisti Giulio Carlo Argan, Luigi Petroselli e Ugo Vetere nel decennio 1975-1985, che indicarono e percorsero un'altra strada dopo il """"sacco di Roma"""": priorità ai bisogni sociali nella metropoli devastata dagli interessi della rendita immobiliare e del profitto. L'autore ripercorre i passaggi più significativi di una straordinaria esperienza di governo, dalla quale non si può prescindere per aprire oggi un nuovo orizzonte. E non manca di sottolineare come in proposito, con la mozione presentata alla Camera dei deputati, sia stato decisivo il contributo di Enrico Berlinguer."" -
Un secolo di Cuba. Storia e attualità di un'isola difficile da afferrare. Ediz. italiana e spagnola
Con la morte di Fidel Castro Cuba è tornata di estrema attualità nel panorama politico mondiale. Puntuale si affaccia quindi una domanda: che sarà di Cuba dopo Fidel? Esperti italiani, cubani, statunitensi e spagnoli affrontano la questione con chiarezza e coscienza critica, affiancando agli aspetti più noti della storia dell'isola - il rapporto con gli Stati Uniti o il discorso politico di Castro e Che Guevara - temi e suggestioni ancora poco noti alla letteratura critica del nostro paese, come l'analisi storica delle minoranze etniche, l'approfondimento delle relazioni tra la destra cubana e quella spagnola prima della rivoluzione castrista, i legami storici con l'Italia, i profili di cubani illustri - il romanziere Leonardo Padura su tutti - o il ""caso Padilla"""", che destò molto clamore presso numerosi intellettuali europei. Uno strumento prezioso per orientarsi in quell'inesauribile universo storico, politico e sociale che è l'isola di Cuba."" -
Rome. Nome plurale di città
Nell'anno del Giubileo, di una crisi politica senza precedenti per la città di Roma e di una campagna elettorale sulla quale incombono ancora gli scandali di Mafia Capitale, il volume collettivo ""Rome. Nome plurale di città"""" propone una lettura articolata dei problemi e delle dinamiche della Capitale. Raccolti da Giorgio de Finis e Fabio Benincasa, più di cinquanta interventi di artisti e intellettuali di diversa provenienza ed esperienza culturale - dai beni comuni (Tomaso Montanari) all'accoglienza delle comunità migranti (Amara Lakhous), dalla crisi degli spazi abitativi (Paolo Di Vetta) a quella dell'immaginario """"eterno"""" (Valerio Magrelli), dalla gestione dei musei (Pablo Echaurren) all'integrazione (Igiaba Scego) - compongono una visione larga e sfaccettata di ciò che è, e soprattutto di ciò che può ancora essere, la Roma contemporanea, scevra di autocommiserazione e libera dalle sabbie mobili del nichilismo urbano. Un'analisi di Roma da una prospettiva nuova, differente e trasversale."" -
Il costituzionalismo di fronte all'Islam. Giurisdizioni alternative nelle società multiculturali
Il volume affronta l'odierna ""questione islamica"""" da un punto di vista poco frequentato dal grande pubblico, eppure fondamentale per comprendere i rapporti tra lo Stato e le comunità dei credenti: le ADR (Alternative Dispute Resolution) religiose. Si tratta di arbitrati privati con i quali le autorità religiose emettono decisioni che hanno rilevanza civile. Un argomento che solleva delicate questioni, soprattutto in relazione alla tutela effettiva dei diritti fondamentali per quelle fasce più deboli della popolazione - ad esempio donne e bambini - che si ritrovano a far parte di una comunità di fede, non sempre liberamente. Il confronto tra Stato e comunità islamiche, nello specifico delle teorie, del quadro giuridico e delle conseguenze sociali, permette anche una serena e necessaria riflessione sulla valenza e sulla concreta operatività del costituzionalismo occidentale, nel suo plurisecolare rapporto con la religione e di fronte ai problemi sollevati dalle attuali società multiculturali. Prefazione di Nicola Colaianni. Postfazione di Roberto Martino."" -
Le notti sull'isola. Ediz. illustrata
La spiaggia di Falesà, Il diavolo nella bottiglia e L'isola delle voci: questi i racconti che compongono Le notti sull'isola, il capolavoro che Stevenson scrisse durante i suoi ultimi anni di vita nelle Samoa Occidentali. Gli abitanti di queste terre soprannominarono lo scrittore scozzese ""Tusitala"""", ossia """"narratore di storie"""". Storie nelle quali il viaggio e la conoscenza di luoghi inesplorati ed esotici divengono portentosa ricerca di sé stessi, dove il lettore cade in un fiabesco universo parallelo, dove si descrivono, con lirismo letterario, volti, vicende e oggetti di un mondo reale quanto immaginifico. L'inconfondibile maestria di Stevenson, condensata in questi racconti meno noti al grande pubblico, sta tutta nel dono di trarre, come capita solo ai bambini, le suggestioni e le emozioni dal terreno di gioco che hanno a disposizione. Prefazione di Ernesto Ferrero."" -
La casa della memoria e dell'oblio
Il fischio del treno diretto ad Auschwitz, dal quale è stato lasciato cadere in una notte d’inverno con suo fratello Eliah, scomparso tragicamente fra i binari, continua a tormentare Albert Weiss. A distanza di anni Albert non sa dire che cosa sia veramente “il male”, quale sia l’origine del suo inesauribile accanimento, perché debbano esistere “sommersi e salvati”. Da Belgrado fino a New York i destini di Albert e dei suoi tre amici Miša, Salomon e Uriel – anch’essi testimoni delle sofferenze inflitte dai nazisti – incrociano la lezione di Hannah Arendt e la Cabala, la psichiatria e la religione dei sentimenti, Primo Levi e il misticismo ebraico per avvicinarsi a quella domanda che ha segnato definitivamente le loro esistenze: che cosa è il male?Il romanzo-denuncia di un Olocausto dimenticato. -
Atlante geopolitico del Mediterraneo 2017
Le Primavere arabe sembrano un ricordo lontano, la pallida speranza dell’avvio di un processo di democratizzazione e di partecipazione sociale che non si è mai realizzato. Esse hanno invece determinato l’attuale fase storica, caratterizzata da una profonda incertezza e da una forte instabilità in tutta l’area del Mediterraneo. La Tunisia, origine di quei movimenti, è ancora in bilico tra la scelta di un futuro democratico e i pericoli del fondamentalismo islamico. La Libia, dopo la fine del regime di Gheddafi, è incapace di ritrovare la propria unità. La Siria, sconvolta da anni di guerra civile, è devastata dal dolore e dalla sofferenza. In un contesto così instabile e in continua evoluzione ha potuto crescere, prosperare e affermarsi lo Stato islamico, arrivando a controllare enormi porzioni di territorio iracheno e siriano. In quelle regioni la paura, la violenza e la negazione di ogni diritto della persona si sono affermate come poche altre volte nella storia dell’umanità. -
I sensi del testo. Saggi di critica della letteratura
Raul Mordenti affronta alcune questioni fondamentali riguardanti il testo letterario come l’alterità (sulla scorta di Lotman) e la straordinaria produttività del “margine”. Egli mette alla prova le proprie categorie critico-analitiche affrontando direttamente alcuni testi e autori della cultura italiana ed europea: dalle Affinità elettive di Goethe, al possibile rapporto fra Boccaccio e Belli, fino a Primo Levi. Nella parte “Maestri di una generazione senza maestri” prende invece in esame (discutendole in un vis à vis che per Mordenti è anche autobiografico) le posizioni critiche di Walter Binni, Alberto Asor Rosa, Giuseppe Prestipino, Mario Lavagetto e Remo Ceserani. La parte “Il nuovo contesto della ricerca letteraria” considera infine alcuni aspetti che oggi ridefiniscono completamente il “campo del letterario”, primo fra tutti le conseguenze della rivoluzione informatica: questa deve condurre non solo a una nuova riflessione in ordine al concetto di testo ma anche a modalità di fruizione del letterario del tutto diverse da quelle proprie della grande parentesi gutenberghiana. -
Cronache ottomane di Renato La Valle. Come l'Occidente ha costruito il proprio nemico
Renato La Valle, padre di Raniero, giunge a Costantinopoli nel 1908, appena in tempo per raccontare ai lettori del Giornale d’Italia le trasformazioni in atto nell'Impero Ottomano: la caduta dell’ultimo vero Califfo rovesciato dai Giovani Turchi nel 1908 e l’agonia dello stesso Califfato, liquidato da Kemal Ataturk nel 1924. Attraverso le corrispondenze originali del padre, Raniero La Valle ricostruisce le strategie politico-economiche che fin dai tempi di Giolitti hanno contribuito alla costruzione di un “nemico” dell’Occidente: l’Islam. Ancora oggi l’idea dell’“arabo” come “nemico”, complice il terrorismo globalizzato, è fortemente presente in diversi settori dell’opinione pubblica occidentale. Ma la maschera del conflitto di religione non tiene più: per fare una guerra non basta dire che la si combatte in nome di Dio o dei valori dell’Occidente perché, come ha detto papa Francesco, «il Dio della guerra non esiste». -
La maggioranza sta. I conformisti del XXI secolo
Qual è la dinamica sociale e psichica che induce la maggioranza a seguire l’agire conforme? Quali sono le situazioni fluide, incerte e poco tangibili che riflettono il disagio di alcuni, inclini a far propri i modelli esistenziali della società contemporanea? Lo sguardo dell’autrice si sofferma sulla maggioranza, cioè su quelle donne e quegli uomini a cui è stato insegnato che “da noi” la felicità è un diritto, che il nostro modello di vita non è esportabile, che nell’agire conforme – e cioè nella logica mercantile della nostra società – avrebbero trovato qualcosa di più di un effimero, momentaneo appagamento. È, questa, una maggioranza poco incline a occuparsi degli altri, dei diversi; una maggioranza che vive in conformità con il modello sociale dominante senza coglierne incoerenze e contraddizioni, «coltivando tranquilla l’orribile varietà delle proprie superbie», come dice Fabrizio De André. Simonetta Bisi ricostruisce uno “standard” degli elementi che caratterizzano soggetti e comportamenti conformi, disegnando una sorta di provocatorio “ideal tipo” che si può ritrovare in ciascuno dei nostri piccoli mondi di abitanti del xxi secolo. -
La ginestra. Contributi per una nuova Sinistra
Il titolo di questa raccolta è tratto dalla omonima poesia di Giacomo Leopardi: un testamento spirituale in cui il poeta di Recanati affida all'""umana compagnia"""" di fragili, """"tutti fra sé confederati"""", il compito di dare il sollievo della riscossa a una condizione di afflizione. Afflizione che, oggi, non è solo il prodotto di una natura maligna, ma di una passiva sottomissione al dispotismo del capitale finanziario. L'umana compagnia confederata è quella di una sinistra rigenerata, attrezzata a combattere - prima di tutto culturalmente - una battaglia senza frontiere nei confronti del pensiero unico neoliberale. Sinistra, egemonia e contro egemonia, Europa, partito sono i temi proposti, affrontati da autori prestigiosi e da giovani studiosi e militanti."" -
A proposito di lavoro. Da «labor» a industria 4.0
Un viaggio alle radici del lavoro che corre sui binari del rapporto costante tra manualità e intelletto che oggi sembra essere in crisi. Cosa resta dell’eredità delle regole monastiche, del dinamismo di bottegai e mercanti medievali, dei decenni di lotte e diritti e delle impietose analisi di schiere di economisti “lib lab” che – tra utopia e scienza – hanno osteggiato o esaltato le società dei crescenti consumi? Un percorso nella “fatica” del lavoro, nella sua nobiltà e nei suoi effetti disumani: i maccheroni e i macchinari, il kapitalismo e la mondializzazione, i soldi e la crisi, l’automazione e le paure del futuro. Ma, e questa è la buona notizia, il lavoro “rischia” di non morire: le sfide tecnologiche e di Industria 4.0 confermano la centralità di una risorsa umana equipaggiata con competenze e creatività. -
Il muro invisibile. Come demolire la narrazione del debito
L’emergenza migranti in Europa e l’amministrazione Trump hanno riportato al centro dell’agenda mediatica il tema del muro, concetto che si sta pericolosamente accreditando come paradigma privilegiato per la gestione delle diversità e dei conflitti del pianeta. Anche da un punto di vista squisitamente economico il muro esiste – eccome! – ed è stato eretto dagli amministratori del denaro pubblico mondiale per far sì che il debito dei paesi più deboli non venga mai “estinto”. Utilizzando proprio il debito come paradigma d’indagine, economisti, ricercatori, giornalisti, operatori sociali e dei movimenti (laici e non), analizzano lo stato attuale dell’economia greca, la caccia e la cacciata dei profughi, le differenze tra economia occidentale ed economia islamica, lo strettissimo intreccio fra la finanza privata e il mercato delle armi, la crisi dell’ecologismo globale e altri temi di scottante attualità politica, economica, militare, religiosa e ambientale.