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Del vento e delle comete. Speculazioni accademiche
Figura eclettica di scienziato scrittore, Ovidio Montalbani (Bologna 1601-1671) compila annualmente «tacuini» di predizioni astrologiche su incarico del Senato bolognese. Di questi pronostici i Discorsi barocchi sugli elementi naturali rappresentano un’appendice trattatistica, dove le memorie letterarie sono intessute coi dati scientifici. Di Montalbani si propongono qui le dissertazioni su vento, rugiada, nubi, neve e comete: elementi che formano una sequenza di «meteori» oggetto del coevo dibattito scientifico. -
Dialogus de adoratione
Il ""Dialogus de adoratione"""", terminato agli inizi del 1524, si incentra sull'adorazione delle immagini religiose e, oltre a essere allo stato attuale la prima e unica opera in cui Gianfrancesco Pico della Mirandola abbia esposto in modo articolato la propria posizione in merito alla Riforma, rappresenta un esempio paradigmatico delle prime reazioni a essa da parte dei letterati italiani. Il manoscritto, di cui si conserva un'unica copia presso la Biblioteca Apostolica Vaticana, fu composto in latino e non venne mai pubblicato; esso rappresenta un'importante fonte non solo per comprendere alcuni aspetti del pensiero del principe mirandolano ma anche per far luce sulla perduta """"Defensio"""" scritta da Gianfrancesco a favore dell'""""Apologia"""" dello zio Giovanni. Questo volume offre la trascrizione e la traduzione italiana del """"Dialogus"""" (composto in latino agli inizi del 1524 e mai pubblicato) in edizione critica. Le ricerche e gli approfondimenti effettuati per la comprensione dello scritto hanno inoltre permesso di far luce sulle circostanze storiche e su alcuni significativi aspetti relativi alla stesura dell'opera, che vengono affrontati nell'introduzione che la precede."" -
«M’exalta el nou i m’enamora el vell». J.V. Foix (e Joan Mirò) tra arte e letteratura
In occasione del trentennale dalla morte, si porta all’attenzione del pubblico italiano uno dei più importanti autori del Novecento catalano, J.V. Foix (Sarrià, 28.01.1893 – Barcelona, 29.01.1987). La silloge di articoli firmati da Enric Bou, Ilaria Zamuner, Joan Veny-Mesquida, Patrizio Rigobon, Joan Minguet Batllori e Marco Alessandrini, ha come centro fondamentale la pubblicazione del facsimile della plaquette És quan dormo que hi veig clar di J.V. Foix e Joan Miró (1975). -
Lodovico Antonio Muratori e l’eredità del Cinquecento nell'Europa del XVIII secolo
Lo studio offre al lettore un’immagine inedita dell’itinerario intellettuale di Lodovico Antonio Muratori, che attinse e diede nuova vita alla riflessione maturata nell’Italia del Cinquecento, dando ascolto anche alle voci che lo zelo controriformistico aveva lasciato ai margini. Analizzando l’impatto che la riscoperta di quei testi ebbe sulla sua opera di riformatore, individua un nuovo percorso attraverso il quale l’eredità del Rinascimento italiano fu accolta e diede frutti nell’Italia e nell’Europa del XVIII secolo. -
Ricordo di Carlo Ferdinando Russo
L’ampio raggiorndelle esperienze culturalirndi Carlo FerdinandornRusso, daglirnstudi classici alla militanzarncivile, i suoirnincontri con artisti ernletterati, la capacitàrndi animare, dentro ernfuori la scuola, un approcciorndisincantato erninnovativo con testi e questioni, rivivonornin questa plaquetternrnrnCarlo Ferdinando Russo (1922-2013) ha insegnato Letteratura greca a Bari fin dal 1950, avviando una prestigiosa scuola di studi filologici e una maestosa biblioteca antichistica. Accanto all'insegnamento universitario, ha curato la rivista «Belfagor», fondata dal padre Luigi Russo dopo la Liberazione, edita dalla casa editrice Leo S. Olschki. Il progetto di ricordare la figura di Russo trae origine dal seminario organizzato dal Dipartimento antichistico di Bari nel 2014, con interventi di Mauro Tulli, Luciano Canfora, Bernhard Zimmermann e Mario Isnenghi. -
Thomas More e la sua Utopia. Studi e ricerche
Testo capitale del Rinascimento e dell’intera tradizione filosofica e culturale europea, Utopia di Thomas More continua, a cinquecento anni dalla sua pubblicazione, a essere oggetto di numerosi studi e di diverse interpretazioni e, soprattutto, a porre interrogativi di natura etica, politica e religiosa. I saggi contenuti nel volume si concentrano su vari aspetti del capolavoro di More, indagandone in particolare il rapporto con le fonti e la fortuna attraverso i secoli. -
La Farmacia Granducale di Firenze
La Farmacia Granducale, nata a Firenze con Cosimo I, fu gestita direttamente dai granduchi di Toscana nel periodo mediceo fino alla scomparsa dell’ultimo Medici e proseguì con la dinastia lorenese per i successivi 270 anni. Iniziò la produzione di medicamenti per la corte, gli impiegati, importanti e semplici cittadini; non fu una impresa commerciale dato il suo carattere di gratuità e la sua rinomanza fu uno strumento di propaganda della famiglia Medici. -
Un atlante della cultura europea. Vittorio Pica. Il metodo e le fonti
Vittorio Pica (1862-1930) fu intellettuale attivissimo nel campo della critica d’arte come di quella letteraria. I suoi scritti, aggiornatissimi dossier sulle più importanti novità culturali d’Europa, nascevano da un accurato lavoro di documentazione condotto a partire da molteplici fonti. In questo saggio è descritto il metodo col quale Pica raccolse ed elaborò tali documenti in articoli, albi e profili pubblicati sulle più prestigiose riviste del tempo. -
Carte di Piero Martinetti
Le carte del filosofo Piero Martinetti (1872-1943) sono conservate in due istituzioni piemontesi: l’Accademia delle Scienze, che custodisce i documenti archivistici per conto della Fondazione Piero Martinetti gestita dall’Università di Torino, e la Fondazione Casa e Archivio Piero Martinetti con sede a Castellamonte. Il volume, frutto di un lungo riordino complessivo della documentazione, pubblica gli inventari completi dei vari fondi e raccolte che costituiscono oggi l’eredità archivistica di Piero Martinetti. -
Studi cusaniani
Il volume indaga, attraverso una serie di saggi ordinati per tema, alcuni motivi decisivi della filosofia di Cusano: il legame con gli ambienti umanistici, la sua visione della tolleranza, la fondazione di una nuova gnoseologia attraverso l’uso congiunto e non alternativo di platonismo e aristotelismo, decisiva anche a livello di psicologia e di antropologia filosofica, la peculiare funzione della cristologia, la relazione particolare con l’opera e con il pensiero di Agostino. -
Titian’s Aretino: a contextual study of all the portraits
Tiziano disegnò ritratti d’autore per i libri di Pietro Aretino, dipinse cinque noti ritratti indipendenti e due ritratti come ‘dipinti narrativi’. Tutti erano stati fatti per persone specifiche, in circostanze particolari, con intenzioni che variano molto a seconda dello scopo e della complessità. Il volume ricostruisce questi contesti nel modo più completo possibile, mostrando come determinino il concetto di ciascun ritratto aumentando l’apprezzamento dell’abilità artistica di Tiziano nel cogliere i differenti aspetti della personalità e del carattere dell’Aretino. -
Lettere
Questo studio presenta la prima edizione critica delle lettere di Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494) costituita a partire dalla silloge curata dal nipote Giovan Francesco Pico della Mirandola e stampata a Bologna nel 1496. Tale edizione intende proporre il corpus epistolare del Conte di Concordia e Mirandola in modo filologicamente corretto e sulla base di un’esaustiva recensione di manoscritti e edizioni a stampa quattrocentesche e cinquecentesche contenenti materiali epistolari. -
L'architetto nel paesaggio. Archeologia di un'idea
L'intento di questo studio è quello di svolgere, pagina dopo pagina, un'""archeologia"""" del paesaggio come oggetto discorsivo dell'architettura: sono qui raccolti soprattutto dei reperti discorsivi (parole, termini, teorie, dibattiti), utili per impostare una sorta di """"archeologia del sapere"""" architettonico intorno all'idea di paesaggio. Plinio, Petrarca e Alberti, ma anche Von Humboldt, Le Nôtre, Humphrey Repton e Robert Smithson ne sono i protagonisti, in una sorta di corale storia dell'idea di paesaggio."" -
La Cappadocia ellenistica sotto gli Ariaratidi ca. 250-100 a.C.
La dinastia degli Ariaratidi in Asia Minore presenta caratteri del tutto singolari. Pur legati all’eredità persiana, che ancora nella prima età imperiale tante tracce mostrava soprattutto nella persistenza di certi culti, gli Ariaratidi aprirono il loro regno all’ellenismo. La monografia di Silvia Panichi tenta di tracciare un ritratto della Cappadocia, salvaguardando l’equilibrio fra il racconto dei fatti politico-militari, che ruotano attorno alle corti, e i caratteri originali di una regione sospesa fra iranismo ed ellenismo. -
Come in un rebus. Correggio e la Camera di San Paolo
Considerata da Roberto Longhi un capolavoro, qualcosa di imparagonabile se non alla Cappella Sistina o allo Studiolo di Isabella d’Este, gli affreschi della Camera di San Paolo dipinti a Parma da Antonio Allegri detto il Correggio illustrano il ricordo di un sogno; tra anagrammi e rebus, la serie di figure simboliche che ne esprime il significato fungeva da esempio per le monache del monastero. -
Traduzione delle «Amatoriae narrationes» di Plutarco. Testo latino. Testo greco a fronte. Vol. 2
Nel 1479 Angelo Poliziano traduce le Amatoriae narrationes di Plutarco, una collezione di storie di argomento amoroso caratterizzate da un'atmosfera truce, percorsa da violenze, tradimenti e suicidi, e che si concludono tragicamente. Poliziano le traduce ""nei ritagli di tempo"""" (subcisivis horis), ma la qualità del suo vertere resta alta, come confermano le soluzioni traduttive escogitate per i passi più ardui. A fronte della traduzione latina, preceduta da un'ampia introduzione, viene stampato il testo greco quale si legge nel Laurenziano 80.21, fonte di Poliziano."" -
Ezra Pound e l’arte italiana. Fra le Avanguardie e D’Annunzio
I Cantos di Ezra Pound (1885-1972), opera di una vita e opera come vita, documentano l’appassionato interesse del poeta statunitense per la cultura italiana, in particolare l’arte del Quattrocento e Venezia. Stranamente la critica ha finora trascurato la maggiore influenza in questo settore dell’officina poundiana. Si tratta di Gabriele D’Annunzio, come Pound in bilico fra estetismo ottocentesco e rinnovamento avanguardista, scrittura letteraria e arti visive, Decadenza e Modernismo. -
Annali della Fondazione Sciacca. Vol. 7
Atti del XX Corso della Cattedra Sciacca: «Metafisica della persona: libertà, storia, immortalità». P.P. Ottonello, Introduzione; R. Rossi, La filosofia della storia; A. Modugno, Tempo e libertà; P. De Lucia, Interiorità e storia; M. Krienke, Oltre «L’oscuramento dell’intelligenza». Ontologia fondamentale come fenomenologia della coscienza tra metafisica, morale e religione; S.F. Tadini, Storia e immortalità: autenticità sempre, nonostante tutto, nonostante gli altri; M. Malatesta, Il suicidio; P. Pagani, Libertà di scelta e di elezione. -
IceCube and the discovery of high energy cosmic neutrinos
L'Osservatorio ""IceCube Neutrino"""", costituito da migliaia di sensori distribuiti per un chilometro cubo sotto la superficie ghiacciata dell'Antartide, si trova presso la Stazione Scientifica Amundsen-Scott al Polo Sud. In questa presentazione del Progetto IceCube, il Principal Investigator Francis Halzen illustra la sua teoria astronomica dal punto di vista della fisica e l'importanza dei neutrini cosmici per la comprensione dell'origine dei raggi cosmici a più alta energia, concludendo con una panoramica degli sviluppi attesi in futuro grazie alla """"Scienza IceCube""""."" -
Cartografia politica. Spazi e soggetti del conflitto in Niccolò Machiavelli
La politica machiavelliana viene prevalentemente intesa, almeno a partire dalla metà del XX secolo, come una politica della pluralità, quando non del conflitto. Il segretario sarebbe in effetti colui che, prima, agli esordi, o ad un punto di svolta del moderno, avrebbe indicato una traiettoria poi risultata laterale, persino marginale, che all’uniformità e alla concordia ha contrapposto la produttività del molteplice e dell’antagonistico. Machiavelli allora, diversamente da Hobbes – ma anche da Bodin, Botero, Rousseau, e persino Hegel – come il pensatore di un corpo politico differenziato e conflittuale, gerarchizzato ma denso di tensioni al livellamento, continuamente punteggiato dall’emergere di parti escluse e domande di integrazione, in un modello in cui antico e moderno, arcaico e contemporaneo, si fondono attraverso l’uso e l’imitazione della lezione classica. Che dunque Machiavelli sia il teorico del conflitto infinito, lo scienziato del punto di vista, l’analista della congiuntura. È quanto si intende mettere in questione. In favore di un segretario interessato a un approdo dell’antagonismo, tattico dell’omogeneità, stratega della totalità e dell’ordine: nuovo.