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Le cinque stagioni
"Destini che si incrociano; storie, apparentemente lontane nel tempo e nello spazio, che si intrecciano seguendo il ritmo delle stagioni. La quinta stagione sta dietro le """"quinte"""", abbraccia tutte le altre, mette i personaggi di fronte a loro stessi e alle loro scelte; perché vivere la vita non è eseguire un assolo, ma inserirsi in un coro che canta note in continua mutazione. Autunno, Inverno, Primavera, Estate. Quinta. Malinconia, Squallore, Amore, Allegria. Equilibrio. Omicidio, Stupro, Tradimento, Vendetta. Castigo.""""" -
Insegnare a imparare. Dai modelli allo stile di apprendimento
Se per gli insegnanti è di fondamentale importanza imparare a insegnare, si impone la necessità di prestare attenzione alle differenze individuali di chi è in situazione di apprendimento e di elaborare percorsi che rispettino tali differenze; si tratta di proporre situazioni, approcci, compiti, materiali, attività per offrire a tutti le migliori opportunità di apprendere. L'apprendimento deve essere inteso come processo complesso, soggetto all'intreccio di una molteplicità di variabili: gli stili e le strategie con cui i ragazzi apprendono e con cui i docenti insegnano; il contesto di interazione in cui ha luogo l'apprendimento; le dinamiche interpersonali che si sviluppano tra gli alunni e tra gli alunni e gli insegnanti. In questo volume si affrontano i temi legati agli stili e alle strategie con cui i ragazzi apprendono e con cui i docenti sono chiamati a insegnare affinché gli alunni costruiscano conoscenze e abilità e possano trasformarle in competenze. -
Festival di musica e filosofia. Vol. 3: Cogito ergo sUono.
Il presente volume rappresenta il momento conclusivo di un progetto culturale realizzato nel mese di novembre 2011. Il tema scelto per il terzo appuntamento con la speculazione filosofica ed il fare musicale, in continuità con le due precedenti edizioni, era stato ancora una volta il Tempo, ""Antecedente/Conseguente"""". A declinarlo in relazione al proprio campo di ricerca furono invitati accademici, compositori, artisti, docenti di Filosofia, interpreti strumentisti, che nei due incontri si alternarono nella presentazione del proprio contributo."" -
Anche a Pove c'erano gli ulivi. Storia di Domenico Messeni, giovane pugliese nella bufera della grande guerra
Nel centenario di un evento che è stato definito ""catastrofe originaria della nostra epoca"""" (Lucio Caracciolo), l'autore, servendosi di un laborioso ed accurato lavoro d'archivio, compie un viaggio nella memoria, vissuto con intensa emozione, per ricostruire in particolare l'ultima fase della guerra che richiese, dopo la disfatta di Caporetto, il sacrificio di un'intera generazione, non ancora maggiorenne, in uno dei periodi più sconvolgenti della storia d'Italia."" -
L' avventurosa vita di Enzo Fiermonte pugile attore
Nel film di Pupi Avati ""La seconda notte di nozze"""", ambientato nell'Italia degli anni Quaranta, c'è un personaggio dal sorriso magnetico e gli atteggiamenti da guascone, attore protagonista di una pellicola di successo: il giallo d'azione """"Spie fra le eliche"""". I modi di fare di questo personaggio e la stravaganza del titolo della pellicola di cui è protagonista lo rendono una simpatica quanto improbabile macchietta che pochi sospetterebbero essere, invece, un raffinato omaggio di Avati ad un divo dimenticato dell'Italia di quei lontani anni: Enzo Fiermonte. Pugliese di nascita, ma romano d'adozione, Fiermonte fu attore di cinema, e prima ancora campione di pugilato; ma fu, nondimeno, gran seduttore e amante di sfide impossibili. Lo chiamavano """"il Valentino del ring"""" e di lui s'innamorò perdutamente una delle donne più ricche al mondo, l'americana Madeleine Astor Dick, famosa oltreoceano per essere sopravvissuta alla tragedia del Titanic. Per Madeleine e per gli agi dei milionari, Fiermonte appese i guantoni al chiodo quando era ormai ad un passo dal battersi per il titolo di campione del mondo; poi ci ripensò, tornò sul ring, e tutto il mondo parlò di lui."" -
Fashion intelligence. Ediz. italiana
La moda è un modo di essere nel mondo. La moda è in ognuno di noi. A differenza dello stereotipo che la intende solo come una forma di imitazione acritica, la moda è progetto, realtà in divenire, intelligenza del gusto. Il progetto ""Fashion Intelligence"""" nasce da un gruppo di studiose, artiste e comunicatrici che propongono una visione dinamica e propulsiva della moda nell'epoca contemporanea. psicologia, mediologia, cultura visuale, studi culturali, arte e creatività sono i territori interconnessi in cui le autrici dispiegano la loro originale prospettiva. Il libro si offre come un contributo di riflessione attiva per chiunque voglia leggere, interpretare, agire nella moda e nella società con la consapevolezza che il suo futuro sia ora."" -
Ludomitìa. La narrazione di sè attraverso il gioco di ruolo
Ludomitìa è il nome che gli autori di questo testo hanno dato a un programma di conoscenza personale e di empowerment basato sul gioco di ruolo. Come in tutte le attività di tipo esperienziale, è difficile descrivere cosa avviene in una sessione di Ludomitìa. Il modo migliore per scoprire davvero di che si tratta è parteciparvi come player. Ludomitìa è un gioco, è un gioco simbolico di gruppo, è un gioco di ruolo ed è molto più di tutto questo. Questo testo descrive i presupposti teorici sui quali si fonda Ludomitìa ed è inoltre una guida pratica per costruire, realizzare e condurre una sessione di Ludomitìa. -
La Puglia alla Costituente. 1946. Informazione, opinione pubblica e prime elezioni
"La Repubblica italiana: non più un sogno romantico di cospiratori, un'immagine epica di poeti; non più una bandiera di ribellione e d'insurrezione. La Repubblica italiana: una realtà pacifica e giuridica scesa dall'empireo degli ideali nella concretezza terrena della storia, entrata senza sommossa e senza guerra civile nella pratica ordinaria della Costituzione. Com'è potuto avvenire questo miracolo?"""" (Piero Calamandrei, """"Miracolo dellaragione"""" - 9 giugno 1946)" -
Donne e arte in carcere. Laboratorio di scrittura creativa delle detenute della Casa circondariale di Bari
Dare voce a chi vive una condizione in cui le parole si spezzano in gola. Restituire attraverso la scrittura uno scampolo di libertà a chi la libertà l'ha lasciata oltre le sbarre. E' questo il senso del progetto di scrittura creativa realizzato dalla Cgil di Bari con le detenute della Casa Circondariale della città metropolitana.Da quella esperienza sono nati gli scritti raccolti in questo volume, che offrono al lettore la possibilità di osservare dal di dentro, attraverso le emozioni delle detenute-scrittrici, una condizione di grande disagio e sofferenza. -
Con gli occhi dei bambini. Manuale per apprendisti genitori 0-5 anni
Quando arriva un bambino in famiglia, i genitori indossano una nuova veste, entrando nel ruolo di educatori. Ma cosa vuol dire educare? Di solito significa aspettarsi che i bambini, al più presto, rispondano alle aspettative dei grandi: dormire la notte, mangiare tutto quello che viene proposto a tavola, stare composti, dare il bacino agli zii, non fare capricci, obbedire alle richieste... Questo non è educare. Ha più a che fare con l'addestrare. I bambini sono delle persone, hanno loro punti di vista, vivono forti emozioni, hanno delle inclinazioni, amano o meno svolgere alcune attività, hanno dei gusti in tema di alimentazione... Il ruolo del genitore dovrebbe essere principalmente quello di ""allenatore emotivo"""". Un supporter quindi, non il primo ostacolo da superare. Essere una guida però non è semplice; implica un'enorme messa in discussione. I bambini ci destabilizzano perché ci mettono bruscamente di fronte ai nostri limiti, alla nostra incapacità di ascoltare, empatizzare, essere leader efficaci, lasciarci andare in abbracci e coccole fisiche, giocare per il solo gusto di divertirci... Questa pagina nasce per dar voce ai bambini. Cosa ci direbbero se potessero parlarci?"" -
Memorie di guerra
Mario Rossani (Monopoli 1909 - Roma 2002) fu uno degli oltre 650.000 militari italiani che dopo l'8 settembre 1943, rifiutando di passare dalla parte della Wehrmacht di Hitler o della Repubblica Sociale Italiana di Mussolini, affrontarono la deportazione in Germania, la prigionia e la morte. Da Lero (Dodecaneso), allora possedimento italiano nell'Egeo, a Oldenburg (Germania), ai confini con l'Olanda, si snodano le Memorie di guerra di Rossani: 100 pagine di dolente umanità sullo sfondo dei tragici eventi che portarono l'Italia alla resa senza condizioni agli Anglo-Americani prima e alla guerra civile poi. Umiliazioni, violenze, fame, freddo: i nazisti volevano così punire gli italiani ""traditori"""" di Badoglio. Non prigionieri di guerra ma Internati Militari (IMI). Senza protezioni e senza nessuna assistenza neppure da parte della Croce Rossa Internazionale. Fu la morte per migliaia di loro: l'altra Resistenza, come fu definita molti anni dopo."" -
«Saccovanzetti»
«Nicola Sacco, 36 anni, calzolaio, da Torremaggiore, e Bartolomeo Vanzetti, 39 anni, pescivendolo, da Villafalletto, furono bruciati sulla sedia elettrica della prigione di Charlestown il 23 agosto 1927. Erano anarchici. Elliott, il boia, abbassò due volte la leva. Aveva il mandato dello Stato. Li uccise.» -
Aquila e il Generale
Il romanzo descrive le vicende accadute in Lombardia durante quelli che furono definiti ""anni di piombo"""", tra il 1973 e il 1980, anni che videro la nostra nazione teatro di violenze di piazza, con lotte armate e atti di terrorismo. Il protagonista, Ettore Mariani, nome in codice Aquila, è un ufficiale dell'esercito italiano impegnato con i suoi giovani compagni in azioni militari ad alto rischio per contrastare pericolosi gruppi terroristici pronti a destabilizzare il nostro paese. Accanto a queste vicende si inseriscono la vita privata di Ettore, la sua famiglia, i suoi amici e i luoghi dell'infanzia nella sua città natale, Bari. I personaggi si pongono accanto al lettore con la loro semplice umanità e con le loro debolezze. L'umanità dei protagonisti si contrappone a un mondo devastato da terrore, sparatorie, agguati, rapimenti e uccisioni."" -
Le elezioni politiche del 1953 in Puglia. Dal dibattito sulla legge «truffa» al voto
Il volume affronta un momento cruciale della storia politica pugliese e italiana di età repubblicana: le elezioni politiche del 1953, che sono ricordate nella memoria collettiva per la cosiddetta legge ""truffa"""". Quali furono le posizioni dell'opinione pubblica e delle forze politiche pugliesi sulla riforma elettorale? Quali furono le strategie, le pratiche e i protagonisti della comunicazione politica durante la campagna elettorale? Si tratta di interrogativi centrali per comprendere l'esito di un voto che modificò radicalmente gli equilibri precedenti e per analizzare il peso che in esso ebbero appartenenze, interessi, opinioni ed emozioni."" -
Sandro De Feo. Fra teatro, cinema, letteratura
"Sandro De Feo ha incarnato un certo tipo di intellettuale moderno dagli interessi molteplici, aperto a tutte le novità ma impenetrabile alle mode, da cui non si è fatto mai travolgere e di cui ha regolarmente denunziato la caducità."""" (Indro Montanelli, 1968)" -
Il mondo è di tutti. L'Italia fra Europa e globalizzazione
Un volume in cui l'autore attraverso 21 interventi rapidi ma densi - tutti editoriali pubblicati per lo più sul quotidiano ""E Polis Bari"""" - affronta tematiche di interesse internazionale: l'idea federale dell'Europa e la riforma dell'UE, lo sviluppo esponenziale della tecno-scienza, il conflitto mediorientale e lo jihad, l'inefficienza dello statalismo, le difficoltà del regionalismo, le migrazioni quale fenomeno epocale, le debolezze dei Paesi mediterranei, la miopia dell'UE sulla questione turca, gli Stati Uniti e la sconfitta di Hillary, l'offensiva mediatica verso Oriente attraverso la figura di san Nicola. Con due approfondimenti in prologo ed epilogo che arricchiscono di ulteriori riflessioni e punti di vista gli argomenti trattati."" -
Io come una moneta. Amore, ombre, natura, digressioni dell'Io
La congiunzione delle generazioni è premessa di armonie semplici, ma profonde; lo è anche lo spettacolo della natura e perfino le squassanti pulsioni interiori. Una raccolta di versi da cui traspare l'immacolata ingenuità del sentire puro: in cui amore, ombre dell'anima e riflessioni della mente si mescolano con un incalzare nudo, quasi diaristico, vivificati dalla rima usata sempre argutamente. -
Ernest Verner. Cronache parigine di un artista scomodo
Mi chiamo Ernest. Ernest Verner. Sono nato in una cittadina della Moravia del nord nel 1918. Mia madre faceva l'insegnante, luterana praticante, di una buona famiglia cecoslovacca. Mio padre era un montanaro svizzero, di San Gallo per l'esattezza, della blasonata famiglia Scheitlin, e dirigeva una centrale del latte in Austria. A nove anni fui messo in un collegio di Gesuiti in Svizzera dal quale scappai a quindici, alla volta di Bruxelles, per non subire più le prepotenze di compagni e professori che mi deridevano continuamente perché ero goffo e taciturno. Da allora non mi sono più fermato. Alla ricerca della mia unica possibile strada, quella di essere un artista! -
Dieci ragazze per me
Un piccolo affresco di immagini femminili che hanno lasciato tracce nella vita dell'autrice. Figure tratteggiate a volte con delicati colori pastellati, altre con livide e drammatiche nuances, ma sempre teneramente abbracciate dal desiderio dell'amore, della gioia di vivere e soprattutto della speranza nonostante tutto. Le loro esistenze non sono separate da quelle degli uomini, ma le comprendono, anche se a volte ciò può essere devastante. Una visione globale e umana delle dieci protagoniste in cui tanti elementi entrano a far parte delle loro vite e della narrazione: la cultura, il periodo storico, lo status sociale e perfino la loro collocazione geografica. E come sempre ci ha abituato l'autrice con il suo stile ironico e poetico al tempo stesso, entrando nelle vite di queste dieci figure femminili, si sorride, si ride, si piange, si riflette e ci si emoziona. -
Per un approccio non conformista dell'esperienza estetica e conseguenze didattico-pedagogiche. Teorie e pratica sperimentale
Se nell'esperienza estetica i soggetti interagenti non fossero stimolati ad assumere una posizione contemplativa, potrebbero leggere o modificare attivamente e in maniera imprevedibile un'opera d'arte (o un oggetto della realtà, o la propria identità), attraverso la propria proiezione immaginativa e la conseguente formulazione di ipotesi sulla stessa. Il percipiente, in tal caso, non mirerebbe alla conferma di un modello di realtà già noto (rinforzandolo) o alla sua conservazione, ma al suo perfezionamento dinamico. Se mutuassimo tali considerazioni per spenderle anche in ambito didattico-pedagogico, le conseguenze diverrebbero fondamentali. In alternativa a un'azione didattica cristallizzata sull'affinamento delle stesse capacità e conoscenze, che non alimenta l'eterogeneità dei bisogni e si conforma a un modello di realtà già data, precostituita e prevedibile nella quale ruoli e scopi dei diversi attori sono predeterminati, si propone un metodo di insegnamento che promuove un modello di realtà mutevole, mira alla ricerca di ideali e rafforza l'approccio esplorativo e creativo.