Sfoglia il Catalogo feltrinelli041
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9241-9260 di 10000 Articoli:
-
Il maestro cieco
Nella Germania di Hitler la vita di un artista viene stravolta. Il suo piano per riscattarsi lo trascinerà nel turbine di potere e depravazione che opprime Monaco nella fine degli anni Trenta, avvicinandolo ancora di più a quel mondo di personaggi inebriati dalla potenza al quale voleva sfuggire. Il tenente dell'esercito Elias Schaefer, ammaliato dal sogno nazista, sarà l'anello che lo legherà alle follie del regime e ai suoi artefici. Soffocato dalle richieste dell'ufficiale, sopraffatto dagli effetti inaspettati del suo stesso stratagemma, Thomas Winkler, artista pubblicitario del Terzo Reich, ad un passo dal baratro vedrà una possibilità di salvezza proprio in quella perdizione che affascina e soffoca allo stesso tempo gli uomini ispirati dal Fuhrer. -
Comandante di panzer
Le memorie del colonnello Hans von Luck, negli anni 1939-1945. Lucido racconto, assai dettagliato di un comandante di panzer tedesco presente su tutti i principali teatri operativi del conflitto, sempre in posizione da protagonista ed accanto a un generale di fama come Rommel. Il suo episodio più noto avvenne dopo lo sbarco in Normandia, quando il suo reparto fu integrato da unità corazzate, esploranti, d'artiglieria e controcarro, formando il Kampfgruppe von Luck, impiegato nei punti focali del fronte: contro i parà inglesi sull'Orne, nella difesa di Caen, durante l'Operazione Goodwood e infine nella sacca di Falaise, dove von Luck condusse verso la salvezza i resti della 21a Panzer-Division, prendendo il comando della Divisione. Per queste azioni, fu decorato della prestigiosa Ritterkreuz des Eisernes Kreuz l'8 agosto 1944. Catturato infine dai sovietici ad Halbe nell'aprile 1945, fu internato in un Gulag per cinque lunghi anni. Tornato finalmente in Germania, divenne un uomo d'affari di successo, rimanendo vicino alle associazioni veterani delle sue unità e conducendo numerose conferenze e studi sui campi di battaglia per gli ufficiali dell'US Army e della NATO. -
I vichinghi in Italia. Ediz. illustrata
Sui vichinghi, i leggendari guerrieri scandinavi dell'alto Medioevo, esiste una vastissima letteratura, che copre ogni aspetto della vita e della storia dei popoli scandinavi dall'VIII al X secolo dopo Cristo. Meno conosciuto è il fatto che anche l'Italia venne toccata da guerrieri norreni: sia come pirati che come mercenari componenti la Guardia imperiale degli imperatori bizantini, i Variaghi. Dal sacco di Luni, Pisa e Fiesole ad opera dei Vichinghi di Hastein e Bjorn Ragnarsson nell'860- 861 alle imprese del futuro re di Norvegia Harald Hardrada e della Guardia Variega in Sicilia e nel Meridione, in questo libro per la prima volta viene narrata in modo storicamente e filologicamente impeccabile l'epopea italiana degli Uomini del Nord, il cui ricordo è sopravvissuto nelle saghe e nelle iscrizioni runiche, analizzando le testimonianze delle cronache e delle saghe medievali, le iscrizioni runiche sulle stele rinvenute i Svezia che menzionano la Puglia (Langobardia minor) e quelle sul leone del Pireo oggi a Venezia. In appendice sono riportate integralmente le fonti latine, franco- normanne e norrene che trattano del sacco di Luni e Pisa. -
Le Amazzoni. Ediz. illustrata
Le Amazzoni è uno studio delle donne guerriere più famose della storia nei loro vari aspetti, alla scoperta di un mistero che affascina ancora oggi, in cui compaiono personaggi leggendari come Eracle e Melanippe, Teseo e Ippolita, Achille e Pantasilea, Enea e Camilla, ma anche realmente esistiti come Amarge, la regina sarmata la cui tomba ha fornito un ricchissimo corredo. Una rigorosa indagine sull'origine di uno dei miti più potenti dell'immaginario antico e moderno, che analizza i ritrovamenti archeologici dei popoli delle steppe, ma anche del mondo etrusco-romano, che illuminano la realtà storica da cui nacque la leggenda delle Amazzoni antianerai, ""assassine di uomini"""", cercando di scoprire chi fossero nella realtà le guerriere delle steppe, la loro vita quotidiana, e quanto della loro eredità sia sorprendentemente sopravvissuto sino ad oggi nel Caucaso e nelle steppe dell'Ucraina e della Russia."" -
Raid nell'Oceano Indiano 5-9 aprile 1942
Il raid giapponese nell'Oceano Indiano fu eseguito solo pochi mesi dopo la grande vittoria di Pearl Harbor nella prima parte di Aprile1942 dalla 1ª Flotta aerea del viceammiraglio Ch?ichi Nagumo (reduce dalla vittoria nella Hawaii) e da parte della 2ª Flotta del viceammiraglio Nobutake Kond? il quale era al comando dell'operazione, nel Golfo del Bengala e contro l'isola di Ceylon, per affrontare e sconfiggere le deboli difese britanniche nella regione e in particolare distruggere le forze navali alleate raggruppate nella Eastern Fleet. L'offensiva ottenne un tale successo, da essere definito un massacro per le forze inglesi nella zona. Esso dimostrò la schiacciante superiorità delle forze aeree giapponesi della Marina Imperiale, scatenando grandi preoccupazioni nei comandi militari e anche nella dirigenza politica alleata, ma per fortuna degli alleati non si trasformò in una reale strategia di invasione dell'India. La flotta inglese e le difese di Ceylon subirono enormi perdite e la Eastern Fleet fu costretta a ripiegare addirittura sulla costa africana, ma già a metà aprile le portaerei di Nagumo abbandonarono l'Oceano Indiano e ritornarono nel Pacifico in vista di... -
Le ultime battaglie degli Ostrogoti
Morto il grande Teodorico nel 526, il Regno Ostrogoto cadde in preda a contese successorie che offrirono il pretesto all'imperatore bizantino Giustiniano di poter intervenire in Italia nel 535 allo scopo di restaurare una situazione che riportasse la penisola in ambito ""romano"""". Belisario fu il primo grande generale bizantino mandato a cercare di recuperare l'Italia. Questi vinse su tutti i campi fino all'avvento di Baduila detto Totila che a partire dal 541 invertì la tendenza riportando gli ostrogoti alla riscossa. Alla fine, Giustiniano, mandò in Italia un nuovo generale: Narsete. Un uomo già molto vecchio ma invero assai abile e capace che riuscì a portare lo scontro in campo aperto contro il nemico ostrogoto nella grande battaglia di Tagina, l'attuale Gualdo Tadino riportando una vittoria schiacciante. A peggiorare le cose per gli ostrogoti, nella battaglia trovò la morte il grande re Totila. Il nuovo re ostrogoto, Teia non si diede per vinto e rimesso in piedi un forte esercito nel 553 cercò e trovò un nuovo scontro ai Monti Lattari presso il Vesuvio- Gli ostrogoti furono nuovamente pesantemente sconfitti e anche re Teia morì in battaglia. Questa sconfitta segnò la fine..."" -
Le Fiamme Rosse del 31° Reggimento carristi
Questo volume ripercorre le vicende storiche di una delle più importanti unità corazzate italiane, il 31° Reggimento Carri, dalla sua costituzione a Siena il 15 luglio 1937 sino alla sua frettolosa soppressione il 10 gennaio 2020, con un particolare approfondimento delle operazioni svolte durante la Seconda Guerra Mondiale da questa indomita e onnipresente unità dei Carristi. Senza tema di smentita, il suo prestigioso passato e il suo eccezionale Albo d'Onore - 388 ricompense individuali al Valor Militare in cinque anni di guerra combattuta ininterrottamente e contemporaneamente su sei fronti diversi- lo rendono una delle unità simbolo del carrismo italiano non solo per le sue vicende di guerra ma anche perché, assieme al 132° carri, è stata l'unità più longeva della Specialità di cui seppe conservare sempre intatti i caratteri più puri, senza mai cedere ad alcuna contaminazione. -
Villers-Bocage: 13 giugno 1944
Quella giornata del 13 giugno 1944 in meno di un'ora almeno dodici tank, quattordici veicoli corazzati, due cannoni e una scout carrier vengono distrutti da un solo carro armato. È l'eclatante impresa di Michael Wittmann, il più celebre comandante di panzer del secondo conflitto mondiale. Un'impresa clamorosa che galvanizzò persino Hitler che infatti consegnò all'ufficiale tedesco la Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia e Spade, la massima onorificenza a cui un comandante di carri potesse aspirare. Tuttavia, Villers-Bocage sarebbe stata la sua ultima impresa, ma certamente la più sensazionale. Wittmann, noto in patria come il "" Barone nero"""" entra nella leggenda! Un libro imperdibile: 101 foto quasi tutte a colori, 8 mappe e schemi 3D, 5 tavole grafiche..."" -
I reparti corazzati del Regio Esercito e l'Armistizio
L'Armistizio dell'8 settembre 1943 colse i reparti corazzati italiani, sia dei Carristi che della Cavalleria, disseminati non solo sul territorio nazionale, ma anche all'estero. Similmente a quanto successo per tutte le Forze Armate, nemmeno essi passarono immuni la tempesta che si era scatenata ed anche da parte di queste unità le reazioni al tragico annuncio di Badoglio furono le più disparate. Attraverso una analisi puntuale, nelle pagine di questo libro si analizzerà come si comportarono i reparti corazzati in quei tragici momenti, in una sintesi che sino ad ora non è stata mai proposta. I reparti che si opposero agli attacchi portati dai tedeschi, benché in affanno per quanti riguarda gli armamenti, combatterono per motivi di disperazione, in una guerra ormai perduta, e per una punta di orgoglio militare. Per questo motivo è doveroso ripercorrere le vicende di quelle giornate, per rendere in giusto omaggio ai caduti e a tutti coloro che fecero fino in fondo il loro dovere. Questo primo volume affronta, in modo particolare, gli eventi che portarono i tentativi di difesa della città di Roma, presso la quale si trovavano, alla vigilia dell'Armistizio molte unità di Carristi... -
Giarabub 1941. Un'oasi, una battaglia, una leggenda
La sconfitta subita in Egitto e Cirenaica dall'esercito del Maresciallo Rodolfo Graziani, culminata nell'annientamento della 10a Armata nel febbraio del 1941, costituisce la più grave disfatta dell'esercito italiano nel corso della propria storia, peggiore anche di quella avvenuta il 24 ottobre 1917 e passata alla storia con il nome di battaglia di Caporetto. Ma, come dopo Caporetto, non mancarono durante la ritirata episodi eroici, come a Pozzuolo del Friuli, così anche in Cirenaica si ebbe un episodio che in tanto sfacelo salvò l'onore del soldato italiano: la difesa di Giarabub. Nel presidio di Giarabub, un oasi isolata nel deserto libico, a dispetto della totale mancanza di rifornimenti e rinforzi, una guarnigione di 1350 nazionali, appoggiati solo per pochi mesi da ottocento sahariani libici, guidati da un comandante di grande carisma, in grado di motivare i propri uomini, riuscì a resistere per quattro mesi a truppe scelte come quelle australiane ed unità di elite del Long Range Desert Group, respingendo gli appelli alla resa e combattendo sino all'esaurimento delle munizioni. Un episodio marginale nel quadro della guerra in Africa Settentrionale, certo, ma degno di... -
Africa Orientale Italiana 1940-1941
La guerra combattuta nell'Africa Orientale Italiana e nei territori confinanti è l'unico teatro operativo della Seconda Guerra Mondiale in cui in Regno d'Italia abbia operato senza l'intervento dell'alleato germanico. Già questo giustificherebbe un interesse ben maggiore di quello che solitamente viene dedicato alla guerra combattuta tra italiani e gli eserciti del Commonwealth- cui si aggiunsero irregolari etiopici, unità della Francia degaullista e del Belgio- nel Corno d'Africa. Le operazioni belliche sono trattate dettagliatamente, con un ampio uso di cartine per meglio seguirne lo sviluppo, approfondendo la conquista del British Somaliland, l'offensiva britannica e le battaglie di Cassala, Agordat e Cheren, la conquista britannica della Somalia e di Addis Abeba, la resistenza del Duca d'Aosta nel ridotto dell'Amba Alagi, il ruolo di Orde Wingate e della resistenza etiopica, l'estrema eroica resistenza del ridotto di Gondar, con Uolchefit e Culquabert, dove Carabinieri, zaptié e Camicie Nere scrissero l'ultima pagina della storia dell'effimero impero mussoliniano. Infine si parlerà di argomenti meno noti quali le operazioni navali, la resistenza italiana dopo l'invasione... -
L' ultimo limes. Vol. 1: Traiano e la conquista della Dacia.
Il trionfo di Traiano l'imperatore-soldato La prima impresa estera militare che Traiano intraprese, nel 101 d.C., fu quella di conquistare la Dacia per porre fine all'erogazione dei fondi che Roma si vedeva costretta a versare annualmente, in nome di una fragile alleanza stipulata nell'89 da Domiziano con Decebalo, il rei dei Daci, il quale, nonostante i finanziamenti stava presumibilmente arruolando un esercito in funzione antiromana. Traiano decise così di conquistare la Dacia per azzerare un rischio che l'Impero, nel massimo della sua espansione, non poteva più permettersi di temere. L'operazione militare condotta da Traiano non fu solo motivata dalle ricchezze del territorio dacico, ma anche e soprattutto dalla necessità di debellare un serio pericolo per la sicurezza dell'Impero. Le guerre di Dacia si fecero, in due riprese, dal 101 al 106 d.C., e si conclusero con l'annessione della provincia romana di Dacia all'Impero, e con l'estensione dell'Impero stesso al suo ultimo limes. -
L' ultimo limes. Vol. 2: Dacia: l'ultima conquista e la prima rinuncia dell'impero, La.
La prima impresa estera militare che Traiano intraprese, nel 101 d.C., fu quella di conquistare la Dacia per porre fine all'erogazione dei fondi che Roma si vedeva costretta a versare annualmente, in nome di una fragile alleanza stipulata nell'89 da Domiziano con Decebalo, il rei dei Daci, il quale, nonostante i finanziamenti stava presumibilmente arruolando un esercito in funzione antiromana. Traiano decise così di conquistare la Dacia per azzerare un rischio che l'Impero, nel massimo della sua espansione, non poteva più permettersi di temere. L'operazione militare condotta da Traiano non fu solo motivata dalle ricchezze del territorio dacico, ma anche e soprattutto dalla necessità di debellare un serio pericolo per la sicurezza dell'Impero. In questo secondo volume vengono trattati la riorganizzazione della nuova colonia appena conquistata e viene analizzato l'esercito romano in tutti i suoi aspetti, e nello specifico i combattimenti coi daci. Chiude la serie dei due volumi una ricca e completa bibliografia. -
L'esercito romano da Romolo a re Artù. Ediz. italiana e inglese. Vol. 1: Da Romolo all'avvento di Ottaviano, VIII sec. fine I sec. a.C.
Gli autori raccontano l’incredibile avventura che portò un villaggio di pastori a diventare la più grande potenza militare che il mondo antico abbia mai conosciuto. La storia delle legioni e la descrizione delle tattiche e delle battaglie sono accompagnate da numerose immagini e da 16 splendide tavole a colori e nella nuova versione e tutte le pagine sono a colori! -
Gli Ascari del Kaiser. La guerra in Ostafrika 1914-1918 Von Lettow-Vorberck e i tedeschi che non persero mai
L'incredibile storia del colonnello Paul von Lettow-Vorbeck e le sue epiche imprese nella prima guerra mondiale nell'Africa equatoriale con la leggendaria ""Schutztruppe"""" composta da pochi europei e qualche migliaio di fedelissimi e capaci askari. Ed è in quella terra lontana e difficile, completamente circondata dalla giungla insidiosa che questi pochi uomini avrebbero fatto la storia. Von Lettow-Vorbeck e il suo piccolo stato maggiore di ufficiali tedeschi induriti dal clima crearono il primo esercito veramente integrato dell'era moderna. Gli ascari del kaiser è l'affascinante storia di una campagna di guerriglia, di epiche e impossibili marcia attraverso paesaggi in cui era la natura a farla da padrone. Piena zeppa di belve feroci, e fiumi brulicanti di coccodrilli, per non parlare di mosche tze-tze e micidiali zanzare. Ed ancora di una storia dove si narra di un incrociatore della Kriegsmarine che si mimetizza in una delta di un fiume tenendo in scacco la più potente marina del mondo; e del singolare viaggio intercontinentale dello Zeppelin L59, che cercò di coprire una distanza di quasi 7000 chilometri verso l'equatore. Ma soprattutto è la storia dell'unico esercito..."" -
Play the sky battle of WW1 1914-18-Gioca a Wargame sui cieli della Grande Guerra 1914-18. Ediz. bilingue
Nei cieli del mondo devastato dalla Prima Guerra Mondiale, giovani aquile si battono con spirito cavalleresco. Sotto di loro si consuma la grande guerra in fredde e terribili trincee combattuta dagli imperi centrali e dagli alleati dell'Intesa. Mentre sulla terra e sul mare perdono la vita migliaia di uomini in una guerra crudele e spietata che copre di morti la terra di nessuno, coraggiosi aviatori si battono con senso dell'onore e del rispetto per l'avversario. Ognuno è convinto di fare il proprio dovere, in nome dei propri ideali e per la propria patria. -
Il teatro del Gioppino. Ediz. illustrata
Costruisci il tuo teatrino del Gioppino! Qui troverete tutto il necessario per montare il teatro, tanti personaggi e fantastiche scene della maschera del Gioppino! Oltre al proscenio, palcoscenico e castello delle quinte, nel libro troverete anche tutti i consigli e i trucchi per montare nel modo migliore il vostro spettacolo. Il libro include: Oltre 40 personaggi di ogni genere e tutti i componenti della famiglia ""giopinera""""; Diversi scenari; La storia della maschera bergamasca per tradizione... e molto altro."" -
Dal Governo Badoglio alla Repubblica Italiana
La tesi presentata da Elio Lodolini, decano degli archivisti italiani, in questo suo documentato libro ""controcorrente"""", basata su una minuziosa ricostruzione degli eventi storici e sull'attenta analisi delle norme del nostro diritto costituzionale, è che il 25 luglio 1943 il Re Vittorio Emanuele III compì un colpo di Stato, nominando Badoglio a capo di un Governo di fatto, Governo illegittimo, e sopprimendo quasi tutti gli organi costituzionali. Con la """"resa incondizionata"""" (non semplice """"armistizio"""") del settembre 1943 il Governo Badoglio cedette tutti i poteri al nemico (angloamericani e sovietici) e cessò di esistere anche come governo illegittimo. Nei territori man mano occupati dagli angloamericani l'unico governo fu quello di questi ultimi, attraverso due loro organismi: il Governo Militare Alleato dei territori occupati e la Commissione Alleata di Controllo in quattro province della Puglia. Nei territori non occupati dagli angloamericani sorse la Repubblica Sociale Italiana, unico governo indipendente del 1943-1945. Dopo la fine della R.S.I. tutto il territorio italiano fu occupato e governato dal nemico, gli angloamericani e i sovietici, che rimasero sempre..."" -
L' ultima battaglia per Malta 10-30 ottobre 1942
"Troppe volte, invece di fare un'onesta analisi storica, le troppe sconfitte delle armi italiane nella seconda guerra mondiale sono state addebitate alla sfortuna o al tradimento. Bisogna invece onestamente e freddamente considerare, com'è ampiamente risaputo, che """"la fortuna non si va a cercare a domicilio, occorre andarle incontro"""", mente per il tradimento, soprattutto per quanto insinuato da Rommel, che poi nel dopoguerra ha dato sfogo a un'ampia letteratura con bersaglio, immeritato, soprattutto la Marina italiana, si può tranquillamente dire che esso non esisteva e le vittorie britanniche erano da addebitare ai seguenti motivi: all'organizzazione crittografica britannica Ultra (in particolare nel campo navale) che riusciva perfino a conoscere quanti aerei di scorta avessero le navi italiane dei convoglio con l'Africa settentrionale; alle carenti organizzazioni di chi guidava le sorti della guerra; alla disparità dei messi e delle scorte terrestri, aeree e navali; alla mancanza dei prodotti petroliferi; all'inferiore quantità e qualità dei mezzi costruiti durante il conflitto; ai progressi del nemico nel campo elettronico e dell'addestramento.""""" -
I reparti corazzati del Regio Esercito e l'Armistizio. Nuova ediz.. Vol. 2
L'Armistizio dell'8 settembre 1943 colse i reparti corazzati italiani, sia dei Carristi che della Cavalleria, disseminati non solo sul territorio nazionale, ma anche all'estero. Similmente a quanto successo per tutte le Forze Armate, nemmeno essi passarono immuni la tempesta che si era scatenata ed anche da parte di queste unità le reazioni al tragico annuncio di Badoglio furono le più disparate. Attraverso un'analisi puntuale, nelle pagine di questo libro si analizzerà come si comportarono i reparti corazzati in quei tragici momenti, in una sintesi che sino ad ora non è stata mai proposta. I reparti che si opposero agli attacchi portati dai tedeschi, benché in affanno per quanti riguarda gli armamenti, combatterono per motivi di disperazione, in una guerra ormai perduta, e per una punta di orgoglio militare. Per questo motivo è doveroso ripercorrere le vicende di quelle giornate, per rendere in giusto omaggio ai caduti e a tutti coloro che fecero fino in fondo il loro dovere. Il secondo volume racconta gli eventi successi a Roma, dopo la cessazione delle ostilità, gli eroici episodi di Resistenza occorsi a Piombino, Parma, Piacenza ed in Sardegna, senza dimenticare quanto...