Sfoglia il Catalogo feltrinelli041
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9181-9200 di 10000 Articoli:
-
Eylau 1807. L'aquila nella tormenta. Nuova ediz.
La battaglia di Preussisch-Eylau, combattuta in condizioni climatiche estreme, sotto bufere di neve e temperature di molto inferiori allo zero tra la Grande Armée e i russi di Benningsen l'8 febbraio 1807, è stata definita la più epica delle battaglie di Napoleone, quella che vide la carica di cavalleria più grande della storia, guidata da Murat alla testa di oltre diecimila cavalieri, ma anche la più controversa. Per la prima volta, dopo i trionfi di Ulm, Austerlitz e Jena, Napoleone venne fermato: per tutta la giornata la vittoria restò in bilico, e solo a notte fonda la ritirata russa lasciò Napoleone padrone del campo di battaglia; ma sarà necessaria un'altra battaglia a Friedland, quattro mesi dopo, per spingere lo zar Alessandro I a chiedere la pace. Ad Eylau iniziò il crepuscolo del sole sorto sui campi di Austerlitz, un crepuscolo che tinse la neve di un color rosso sangue, foriero di ben più gravi avvenimenti. -
Play the Thirty Years' War 1618-1648. Gioca a Wargame alla Guerra dei 30 anni
Progetto reso possibile dalla grande e bellissima collezione dell'amico Gianpaolo Bistulfi, che in tanti anni di carriera modellistica ha dipinto personalmente migliaia di soldatini. Ora questi soldatini saranno a vostra disposizione per ottenere con poca fatica intere armate di battaglioni di fanti, squadroni di cavalleria, batterie di cannoni, case ed edifici, alberi e tanto altro materiale necessario per creare le scene della vostra battaglia. Spieghiamo inoltre trucchi e modalità per un buon montaggio dei pezzi, così come forniamo le regole ufficiali per giocare a wargame. Il tutto in 50 pagine fitte di centinaia di soldati forniti nella scala standard di 25/28mm che potrete, per solo uso personale, fotocopiare su cartoncino più spesso ed ottenere così armate delle dimensioni desiderate. Quindi cosa aspettate? Indossate le spalline da generale comandante, dotatevi di un capace tavolo, un pratico righello per misurare, un paio di dadi e preparatevi a guidare centinaia o migliaia di armati in epiche e appassionanti battaglie della storia. -
Play the Burgundian Wars 1474-1477. Gioca a Wargame alle guerre borgognone
Progetto reso possibile dalla collezione dell'amico Gianpaolo Bistulfi, che in tanti anni di carriera modellistica ha dipinto personalmente migliaia di soldatini. Ora questi soldatini saranno a vostra disposizione per ottenere con poca fatica intere armate di battaglioni di fanti, squadroni di cavalleria, batterie di cannoni, case ed edifici, alberi e tanto altro materiale necessario per creare le scene della vostra battaglia. Spieghiamo inoltre trucchi e modalità per un buon montaggio dei pezzi, così come forniamo le regole ufficiali per giocare a wargame. Il tutto in 50 pagine fitte di centinaia di soldati forniti nella scala standard di 25/28mm che potrete, per solo uso personale, fotocopiare su cartoncino più spesso e ottenere così armate delle dimensioni desiderate. Quindi cosa aspettate? Indossate le spalline da generale comandante, dotatevi di un capace tavolo, un pratico righello per misurare, un paio di dadi e preparatevi a guidare centinaia o migliaia di armati in epiche e appassionanti battaglie della storia. -
I valdesi in armi
Tra il 1655 e il 1686, contro i valdesi si scatenarono ondate di persecuzioni, a cui opposero una caparbia resistenza all'interno dei territori in cui si erano insediati, che ormai andavano oltre quelli originariamente permessi dalla pace di Cavour. La resistenza si configurò come una serie intermittente di guerre civili, con esiti altalenanti per i valdesi. L'ultima persecuzione, quella del 1686, causò la diaspora di migliaia di valdesi verso i paesi protestanti in Svizzera, Germania e Olanda. Le ostilità ripresero nel 1689, quando i valdesi costituito un nuovo esercito sotto la guida del pastore Enrico Arnaud e organizzarono il cosiddetto ""Glorioso Rimpatrio"""", il ritorno dei valdesi nelle valli. La lotta valdese per la riconquista delle loro valli alla fine risultò tanto determinata ed efficace da convincere Vittorio Amedeo II, il duca di Savoia, a concedergli definitivamente una certa forma di libertà religiosa e a reintegrarli come sudditi all'interno del Ducato di Savoia, in cambio del loro aiuto militare durante la guerra della Grande Alleanza (1689-1698), sia pure continuando a mantenere le valli in una condizione di ghetto. La rivoluzione francese prima e Napoleone poi..."" -
Mentana 1867. La disfatta di Garibaldi
Nel 1867 Garibaldi era considerato uno dei migliori generali europei. I risultati ottenuti nella disperata difesa di Roma del 1848-49 e la ritirata da manuale da lui effettuata, la campagna del 1859 alla testa dei Cacciatori delle Alpi, la conquista della Sicilia e dell'Italia Meridionale nel 1860-61 con le vittorie di Caloma o morte. Cinque anni dopo esser stato fermato dai soldati regi all'Aspromonte, un anno dopo aver battutogli Austriaci in Trentino nell'unico successo italiano nella Terza guerra di Indipendenza, nel 1867 Garibaldi condusse in condizioni quasi disperate, con truppe raccogliticce e scarsamente armate insieme ad un piccolo nucleo di Camicie rosse veterane la campagna dell'Agro Romano, dove, dopo il successo di Monterotondo ed esser arrivato a due km dalle mura di Roma, avrebbe subito a Mentana la sua prima disfatta. -
La San Marco sulla Linea Gotica
In questo libro si descrivono le operazioni militari della Divisione Fanteria di Marina ""San Marco"""" della RSI sulla Linea Gotica nei settori della Garfagnana e dell'Abetone. I fatti sono ricostruiti giorno per giorno attraverso la pubblicazione dei diari di guerra delle due unità, integrati con documenti e testimonianze di veterani, fornendo così al lettore un quadro dei durissimi combattimenti nell'inverno 1944-1945, che videro i Marò della """"San Marco"""" tenere testa con apprezzabile efficienza militare alle superiori forze Alleate. Il volume presenta inoltre foto, disegni a colori, ordini di battaglia."" -
Milizia difesa territoriale e guardie civiche nell'O.Z.A.K. 1943-1945
Con la proclamazione dell'Armistizio, tutto il territorio che comprendeva le Province del Friuli-Venezia Giulia, la Provincia di Lubiana e l'Istria, considerato di vitale importanza per le linee di comunicazione e per il rifornimento dell'esercito tedesco in Italia, di fatto assorbito dal Reich, sotto la forma giurisdizionale della cosiddetta Zona di operazioni del Litorale Adriatico. Il governo della R.S.I. tentò di ristabilire la propria autorità nell'O.Z.A.K. anche in ambito militare, ma l'ingerenza tedesca fu sempre feroce. Fu impedito alle ricostituite Legioni della M.V.S.N. di confluire nella G.N.R. ed i tedeschi imposero a queste unità la denominazione di Milizia Difesa Territoriale (M.D.T.), formalmente parte della G.N.R., ma nella realtà autonoma. LA M.D.T. si configurò come ""Landschutz"""", cioè una unità di difesa del territorio. Parallelamente il Prefetto Coceani ed il Podestà Pagnini promossero la costituzione di un'unità di autodifesa, la Guardia Civica, a Trieste, esempio seguito in altre città della regione."" -
Le Waffen SS germaniche sul fronte italiano. Le divisioni «Reichsführer» e «Karstjäger»
La campagna d'Italia, durante la Seconda guerra mondiale, vide diverse formazioni combattenti dell'esercito tedesco, dalla Wehrmacht alla Luftwaffe, tra queste vi furono anche reparti delle Waffen SS o SS combattenti che affiancavano reparti della SS Polizei e dei servizi dell'intelligence germanica. Nell'estate del 1943 le Waffen SS in Italia erano presenti solo con la Sturmbrigade ""Reichsführer"""", dislocata a presidio della Corsica. La """"Reichsführer"""" sarà l'unica unità delle Waffen SS a combattere in Italia fino a quando, all'inizio del 1944, sarà affiancata dalla 29° divisione SS """"Italien"""", formata da soldati italiani coadiuvati da ufficiali tedeschi delle SS, a cui si aggiunse la 24° divisone SS """"Karstjäger"""", una unità di montagna che si troverà coinvolta tra le montagne della Jugoslavia e dell'Italia orientale nella guerriglia contro i partigiani."" -
Aeronautica nazionale repubblicana A.N.R. 1943-1945
In questo libro l'autore descrive al meglio l'organizzazione e la storia dell'Aeronautica Militare Italiana che dopo l'armistizio nel 1943 rimase sotto il comando di Benito Mussolini e alleato della Germania: l'Aeronautica Nazionale Repubblicana (A.N.R). Lo studio parte dal suo fondatore il tenente colonnello Ernesto Botto, con il ritorno di oltre 1.000 aerei italiani sequestrati dalla Luftwaffe dopo l'armistizio cui si aggiunsero poi molti aerei tedeschi come i Bf109. Gruppi di caccia, gruppi di bombardieri, trasporti, ecc. Capitoli tutti descritti in ordine cronologico per quanto riguarda la loro storia e operazioni dalla fine del 1943 ad aprile 1945. Diverse mappe a colori, foto di assi italiani e dei loro aerei. Otto profili molto dettagliati compongono il libro. -
Le guerre hussite. Nuova ediz.. Vol. 1
Le guerre contro gli Hussiti furono una serie di guerre di religione contro gli eretici Hussiti, avvenute a più riprese nell'arco di un quindicennio dal 1419 al 1434. L'episodio iniziale, il casus belli, fu offerto dalla prima defenestrazione di Praga nel luglio 1419, quando la fazione taborita, condotta da Jan Troznowski detto Zizka, il condottiero cieco da un occhio, defenestrò sette magistrati del re Venceslao IV (1378-1419), detto il Pigro, che si rifiutavano di rilasciare alcuni loro compagni: i giudici morirono infilzati dalle lance dei soldati che aspettavano sotto le finestre. Un mese dopo morì anche re Venceslao, e il suo fratellastro Sigismondo di Lussemburgo (che aveva avallato l'esecuzione del leader hussita Jan Hus a Costanza), re di Germania dal 1410, si proclamò re di Boemia e la invase con il suo esercito nel marzo dell'anno successivo, in virtù di una bolla papale emanata da Martino V, che dichiarava scomunicati tutti gli Hussiti e indiceva una crociata contro di essi. La crociata fu una disfatta completa per Sigismondo, ripetutamente sconfitto nel corso del 1420 dagli Hussiti di Zizka, che dimostrò di ben meritare la sua fama di comandante. -
Le guerre hussite. Nuova ediz.. Vol. 2
Le guerre contro gli Hussiti furono una serie di guerre di religione contro gli eretici Hussiti, avvenute a più riprese nell'arco di un quindicennio dal 1419 al 1434. L'episodio iniziale, il casus belli, fu offerto dalla prima defenestrazione di Praga nel luglio 1419, quando la fazione taborita, condotta da Jan Troznowski detto Zizka, il condottiero cieco da un occhio, defenestrò sette magistrati del re Venceslao IV (1378-1419), detto il Pigro, che si rifiutavano di rilasciare alcuni loro compagni: i giudici morirono infilzati dalle lance dei soldati che aspettavano sotto le finestre.Un mese dopo morì anche re Venceslao, e il suo fratellastro Sigismondo di Lussemburgo (che aveva avallato l'esecuzione del leader hussita Jan Hus a Costanza), re di Germania dal 1410, si proclamò re di Boemia e la invase con il suo esercito nel marzo dell'anno successivo, in virtù di una bolla papale emanata da Martino V, che dichiarava scomunicati tutti gli Hussiti e indiceva una crociata contro di essi. La crociata fu una disfatta completa per Sigismondo, ripetutamente sconfitto nel corso del 1420 dagli Hussiti di Zizka, che dimostrò di ben meritare la sua fama di comandante. -
Muti testimoni di una tragedia. Tracce e residuati di San Martino, Solferino e Medole. Nuova ediz.
"Muti testimoni di una tragedia"""" è il titolo di questo libro incentrato sui reperti militari personalmente ritrovati dall'autore sui campi di battaglia di Solferino e S. Martino. Com'è noto, nel giugno del 1859 questa zona fu teatro di una delle battaglie più sanguinose della Seconda Guerra d'Indipendenza, e di tutto il XIX secolo. In questi luoghi, su di un fronte di pochi chilometri, si scontrarono tre diversi eserciti e decine di migliaia di uomini." -
Play the landsknecht war 1500-1560-Gioca a wargame alle guerre dei Lanzichenecchi
Il comportamento sul campo di battaglia di questi soldati tedeschi è stato molto variabile. A volte, come nella battaglia di Pavia (1525), si comportarono eccezionalmente bene, combattendo fino alla morte sui due fronti, anche dopo che i loro alleati fuggirono dal campo di battaglia: questo accadde ai francesi quando impiegarono i Lanzichenecchi. I Lanzichenecchi imperiali furono fondamentali per la vittoria dell'Imperatore. -
L' aviazione legionaria in Spagna. Ediz. illustrata. Vol. 1
L'Aviazione Legionaria, (citata anche come Aviación Legionaria nella letteratura in lingua spagnola) era un corpo di spedizione della Regia Aeronautica italiana, che venne creato nel 1936 per fornire supporto logistico e tattico alle truppe guidate da Francisco Franco durante la guerra civile spagnola. Opera su due volumi con numerose fotografie d'epoca in b/n. Viene qui rappresentata l'opera degli uomini e delle macchine che hanno caratterizzato la nostra aeronautica in quel travagliato periodo storico in Spagna negli anni 1936-1939. -
L' aviazione legionaria in Spagna. Ediz. illustrata. Vol. 2
L'Aviazione Legionaria, (citata anche come Aviación Legionaria nella letteratura in lingua spagnola) era un corpo di spedizione della Regia Aeronautica italiana, che venne creato nel 1936 per fornire supporto logistico e tattico alle truppe guidate da Francisco Franco durante la guerra civile spagnola. Opera su due volumi con numerose fotografie d'epoca in b/n. Viene qui rappresentata l'opera degli uomini e delle macchine che hanno caratterizzato la nostra aeronautica in quel travagliato periodo storico in Spagna negli anni 1936-1939. -
Achtung Panzer! Storia e uniformi dell'arma corazzata tedesca, 1939-1945. Ediz. illustrata
Il successo che ha riscosso la mostra tematica ""Achtung Panzer! Storia e uniformi dell'arma corazzata tedesca, 1939-1945"""" alla fiera """"Militalia"""" di Novegro di maggio 2010, apprezzata sia dai più avanzati collezionisti italiani e stranieri sia dai semplici entusiasti, ci ha incoraggiato nel pubblicare questo catalogo, che presenta le uniformi e i testi che facevano parte della rassegna; una visione rapida, ma riteniamo interessante, della Panzerwaffe nella seconda guerra mondiale. Le uniformi e i copricapi presentati includono Panzerjacke profilate, Sonderbekleidung Panzertruppe, Panzer-Polizei, Panzerjäger, Panzer-Nahrichten e Sturmartillerie, oltre a Panzerjacke della """"Hermann Göring"""" e tenute protettive in Drillich; Schirmmütze da Ufficiale e Sottufficiale, i vari tipi di Schiffchen, il raro Schutzmütze, e Schiffchen e Einheitsmütze 43 da Generale della Panzertruppe."" -
Le divisioni dell'E.N.R. 1943-1945. Nuova ediz.. Vol. 1
L'obiettivo che ci siamo prefissi con questa serie di quattro volumi, scritti a quattro mani, è di dare un quadro complessivo delle Divisioni formate dall'Esercito della R.S.I. a sui reparti impiegati nella lotta contro i partigiani dall'Esercito Nazionale Repubblicano, a partire dagli ultimi mesi del 1943, offrendo un punto di visto puramente militare, scevro da giudizi di alcun tipo. Il proposito di ""continuare la guerra"""" era sempre stato presente sin dall'inizio dell'autunno 1943 nelle autorità militari della Repubblica Sociale. Nel corso di colloqui intercorsi tre Mussolini ed Hitler fu concordato di formare un nuovo esercito fascista, che, nelle intenzioni del Fuhrer doveva essere composto da un'armata di 10/15 Divisioni. Ne furono previste e formate dall'Esercito Nazionale Repubblicano in realtà solo 4: 1ª Divisione Bersaglieri """"Italia"""", 2ª Divisione Granatieri """"Littorio"""", 3ª Divisione Fanteria di Marina """"San Marco"""", 4ª Divisione Alpina """"Monterosa"""". Questo primo volume è dedicato alla Divisione """"Italia"""", che operò sul fronte meridionale in Garfagnana, contro gli Alleati, sino al termine del conflitto."" -
Novara 1849. La marcia di Radetzky. Ediz. illustrata
La campagna culminata con la battaglia di Novara del 23 marzo 1849, oggi quasi del tutto dimenticata come tutto ciò che riguarda il Risorgimento italiano, pose fine agli avvenimenti militari della Prima Guerra d'Indipendenza dopo solo tre giorni del riaccendersi delle ostilità tra Austria e Regno di Sardegna, iniziate con la rottura dell'Armistizio firmato dopo Custoza. Il 20 marzo l'esercito sabaudo aveva varcato il Ticino a Boffalora, avanzando fino a Magenta, con l'obiettivo di strappare agli austriaci una Milano dalla quale ci si attendeva una nuova insurrezione. Ma il giorno dopo i sardi vennero travolti dalla controffensiva asburgica e furono sconfitti a Mortara, dove gli austriaci fecero 2000 prigionieri. Quello che la mattina del 23 marzo affrontò le truppe di Radetzky nei dintorni di Novara, era un esercito cresciuto troppo in fretta nei mesi precedenti, mal finanziato, scarso di quadri e dotato di pessimi servizi logistici. Lo comandava un generale polacco, Chrzanowski, che conosceva poco il Paese e quasi per nulla la sua lingua, con i soldati che si sentivano demotivati, e trascinati in guerra dalla pressione congiunta della Camera dei deputati e di Carlo Alberto... -
Giugno 1940: la battaglia delle Alpi. Ediz. illustrata
Il dieci giugno 1940 Benito Mussolini proclamava, di fronte ad una folla in delirio: ""La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti. Essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all'Oceano Indiano: vincere! E vinceremo, per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo. Popolo italiano! Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!"""". La prima fase del conflitto fu per l'Italia un sinistro preambolo di ciò che sarebbe stata la guerra. La battaglia sulle Alpi Occidentali fu il primo importante scontro sostenuto dall'Italia nella seconda guerra mondiale. Il Regio Esercito schierava sulle Alpi occidentali, dalla Svizzera al mare, dal Monte Bianco alla riviera ligure, due Armate: la 4a a nord e la 1a a sud; a queste si contrapponeva - da parte francese - l'Armée des Alpes, asserragliata nella cosiddetta Maginot delle Alpi."" -
La notte di Taranto. 11 novembre 1940
La notte tra l'11 e il 12 novembre del 1940 la Squadra Navale Italiana, trovandosi in gran parte riunita nel grande porto di Taranto perché l'indomani sarebbe dovuta salpare per effettuare un bombardamento navale contro la base britannica di Suda (Creta), fu attaccata in modo coordinato da aerosiluranti e bombardieri Swordfish decollati dalla nuova portaerei britannica Illustrious. Morirono 58 marinai italiani e molti altri rimasero feriti, mentre sei unità di guerra furono danneggiate, quattro delle quali in modo grave. L'episodio viene ricordato come ""la notte di Taranto"""" o """"l'attacco di Taranto"""", evento che interessò anche la Marina Imperiale giapponese, che nel maggio 1941 mandò a Taranto un sua delegazione per avere le maggiori informazioni su quell'episodio, per poi effettuare, il 7 dicembre 1941, un proprio attacco in scala maggiore contro la grande base statunitense di Pearl Harbour, riuscendo ad affondare due corazzate e a danneggiarne altre cinque. Nell'attacco a Taranto, praticamente la metà delle sei corazzate italiane presenti alla fonda nel Mar Grande, la Conte di Cavour, la Duilio e la Littorio furono messe fuori combattimento con siluri...""