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La Polizei-Division sul fronte di Leningrado, 1941
Il libro narra le vicende militari della SS Polizei-Division. Trattata inizialmente come una formazione di secondo livello, fu equipaggiata ed armata approssimativamente, così come fu impiegata in prima linea sempre come forza di riserva, soprattutto nella campagna sul fronte occidentale nel 1940. Tuttavia, come accadrà spesso nella storia delle Waffen SS, anche per la Polizei la prova del fuoco servirà a farla diventare una formazione di élite grazie soprattutto all'esemplare comportamento dei suoi reparti e dei suoi comandanti sul campo di battaglia, e nel febbraio del 1942 finalmente fu trasformata in una vera e propria formazione SS, diventando la SS-Polizei-Division. -
Reparti corazzati jugoslavi 1940-1945. Ediz. illustrata
Questo volume racconta la storia quasi sconosciuta dei carristi Jugoslavi dalla formazione al secondo conflitto mondiale. La formazione delle prime unità corazzate dell'Esercito del Regno di Jugoslavia risale alla fine degli anni '20, quando le autorità militari sentirono la necessità di dotare i reparti di una componente blindata, sulla scorta delle esperienze vissute durante la Grande Guerra dagli eserciti impegnati nella guerra di trincea. Contrariamente a quello che succedeva presso molti altri eserciti europei a quell'epoca, queste unità corazzate non si svilupparono come un'estensione delle divisioni di cavalleria ma si formarono invece come reparti indipendenti, ufficialmente denominati “Unità Combattenti”. Con questi reparti il Regno di Jugoslavia affrontò la Seconda Guerra Mondiale. Dopo l'invasione italo-tedesca del 1941, la Croazia Indipendente e le forze collaborazioniste slovene formarono unità corazzate, impiegate nella lotta antipartigiane, e la Wehrmacht costituì 3 Divisioni Corazzate formate da volontari croati. -
La battaglia di Creta. Maggio 1941. Il contributo italiano
Verso la metà del mese di aprile del 1941, mentre era in pieno svolgimento l'offensiva tedesca nei Balcani contro la Jugoslavia e la Grecia, campagne che la macchina bellica germanica concluse rapidamente nello spazio di due settimane, il generale Kurt Student, comandante dell'11º Corpo Aereo (XI Fliegerkorps) dislocato nella Germania centrale, esaminò la possibilità di occupare l'isola di Creta, che rappresentava l'ultimo baluardo britannico nella zona dell'Egeo. L'impresa doveva svolgersi mediante uno sbarco in forze di truppe aviotrasportate, per poi impiegarle, a operazione conclusa, per conquistare il Canale di Suez. In questo libro verrà analizzato anche il contributo offerto dalle forze armate italiane all'operazione, partendo dalle loro basi operative in Grecia e nelle isole del Dodecanneso. -
L' attacco dei sommergibili tedeschi e italiani nei mari delle Indie occidentali (febbraio-aprile 1942). Operazione «Westindien». Nuova ediz.
Di tutte le battaglie della Seconda Guerra Mondiale, quella dell'Atlantico fu di gran lunga la più accanita e complessa. Durante sessantotto mesi, dal settembre 1939 al maggio 1945, aerei, navi e sommergibili tedeschi, con l'appoggio dal giugno del 1940 al settembre 1943 dei sommergibili italiani, cercarono incessantemente di colpire con le rotte di comunicazione avversarie sulle quali scorreva un traffico di rifornimenti e di armamenti d'importanza vitale per gli anglo-americani. A questa battaglia, che potremmo chiamare il ""fronte Atlantico"""", parteciparono attivamente trentadue sommergibili italiani, dal primo all'ultimo giorno di quella parte del conflitto che ci vide alleati della Germania."" -
La mia guerra. Diari e ricordi di soldati e civili che hanno fatto e vissuto la guerra 1940-1945. Nuova ediz.
La guerra è un fiume che porta fango e oro, eroismi e viltà, vittorie e sconfitte, in cui non esistono eroi senza macchia né vili senza speranze, ma uomini che affrontano situazioni estreme di fatica e orrore con comportamenti che non si possono ricondurre a schemi precostituiti. Bisogna studiare la storia, sempre, perché li vi si trova, neanche tanto celata anche la nostra storia futura... In questo libro ho riunito tre diari relativi alla 2a guerra mondiale. Scritti da tre miei compaesani, due soldati e un civile. Due uomini e una donna. Sono storie tragiche e insieme bellissime, con destini diversi, che per fortuna in questi casi si sono alla fine conclusi bene. Insieme ho voluto ricordare tutti i caduti della nostra terra a futura memoria. -
Play the Seven Years' War 1756-1763-Gioca a Wargame alla Guerra dei Sette Anni 1756-1763. Vol. 1
La Guerra dei Sette Anni (1756-1763) fu un conflitto globale che abbracciava i cinque continenti, scatenando quella che Winston Churchill chiamò più tardi ""la prima guerra mondiale"""". Mentre i francesi, gli inglesi e gli spagnoli combattevano per le colonie del Nuovo Mondo, Federico il Grande di Prussia si scontrava con Austria, Francia, Russia e Svezia. La Guerra dei Sette Anni si concluse con due trattati: il Trattato di Hubertusburg concesse la Slesia alla Prussia e rafforzò il potere di Federico il Grande, il Trattato di Parigi tra Francia, Spagna e Gran Bretagna tracciò linee coloniali in gran parte a favore degli inglesi, un risultato che avrebbe poi influenzato i francesi a intervenire nella guerra per l'indipendenza americana. In questo primo libro della serie: gli eserciti di Prussia, Gran Bretagna, Hannover e i suoi alleati."" -
Io, Costantino
Nell'archivio segreto del Vaticano, sono state ritrovate alcune antichissime pergamene. In calce portano la firma di Eusebio, vescovo di Cesarea, biografo dell'imperatore Costantino. Sono veramente queste le uniche e vere memorie di Costantino? Le ha raccontate lui medesimo prima di congedarsi dal mondo? Queste memorie raccontano tanti episodi che non compaiono nei documenti che ci sono stati finora tramandati, né da Eusebio di Cesarea, né da altri. Forse è tutta una invenzione, ma forse la vera storia di Costantino è proprio quella qui raccontata. Forse gli imperatori, gli usurpatori, i militari, i senatori, i santi erano proprio come sono qui descritti: con vizi privati e pubbliche virtù. In coda al romanzo ci sono due Appendici. Nella Appendice 1 sono indicate le reali vicende dei personaggi storici citati, distinguendo tra realtà e fantasia. Nell'Appendice 2 c'è una leggenda per le tante espressioni latine e greche che ho voluto inserire nel romanzo, inclusi i nomi latini di città che oggi conosciamo con altri nomi. -
Play the Franco-Prussian war 1870-1871-Gioca a wargame alla guerra del 1870. Nuova ediz.
La guerra franco-tedesca, detta anche guerra franco-prussiana (19 luglio 1870 - 10 maggio 1871) fu un conflitto in cui una coalizione di Stati tedeschi guidata dalla Prussia sconfisse la Francia. Le truppe tedesche avanzarono in Francia e sconfissero decisamente i francesi a Sedan. Questa guerra cambiò violentemente il corso della storia europea, segnando la fine dell'egemonia francese nell'Europa continentale e portò alla proclamazione del nuovo Impero tedesco a Versailles: fu il culmine delle ambizioni di Bismarck di unire la Germania. -
Play the Seven Years' War 1756-1763-Gioca a Wargame alla Guerra dei Sette Anni 1756-1763. Vol. 2
La Guerra dei Sette Anni (1756-1763) fu un conflitto globale che abbracciava i cinque continenti, scatenando quella che Winston Churchill chiamò più tardi ""la prima guerra mondiale"""". Mentre i francesi, gli inglesi e gli spagnoli combattevano per le colonie del Nuovo Mondo, Federico il Grande di Prussia si scontrava con Austria, Francia, Russia e Svezia. La Guerra dei Sette Anni si concluse con due trattati: il Trattato di Hubertusburg concesse la Slesia alla Prussia e rafforzò il potere di Federico il Grande, il Trattato di Parigi tra Francia, Spagna e Gran Bretagna tracciò linee coloniali in gran parte a favore degli inglesi, un risultato che avrebbe poi influenzato i francesi a intervenire nella guerra per l'indipendenza americana. In questo primo libro della serie: gli eserciti di Prussia, Gran Bretagna, Hannover e i suoi alleati."" -
Testimonianze di guerra nell'estate del 1944 a Castel Focognano (Arezzo). Luci e ombre nella guerra partigiana nell'Aretino. Nuova ediz.
Il libro tratta della guerra partigiana nella Provincia di Arezzo tra il dicembre e l'agosto 1944, in particolare nella zona della Valle del Casentino e del Monte Pratomagno. È una storia raccontata storicamente, ma anche come io, ragazzo di poco più di otto anni, l'ho vissuta con la mia famiglia a Castel Focognano (il Comune è a Rassina), dove eravamo sfollati da Arezzo dopo il duplice devastante bombardamento del 2 dicembre 1943. L'ampia documentazione esistente, già trattata da protagonisti come i generali Siro Rossetti e Raffaello Sacconi e dall'avvocato Antonio Curina, è stata arricchita dal carteggio di mio padre, allora maresciallo di fanteria del Regio Esercito, già in servizio a Roma, dal luglio 1940 al 12 settembre 1943, al Servizio Informazioni Militare (SIM) dello Stato Maggiore Generale, come capo disegnatore del Comando Supremo... -
La guerra civile spagnola e la Regia Marina italiana (1936-1939). Ediz. illustrata
L'appoggio dell'Italia alla causa dei nazionalisti Ancora oggi, a oltre ottant'anni dall'inizio della guerra civile di Spagna, si discute sul motivo per cui Benito Mussolini dette il suo aiuto alla causa dei nazionalisti. Ossia se lo fece per puro calcolo politico, tendente a favorire l'instaurazione di un'altra dittatura di destra in Spagna scalzando il fronte popolare andato al potere il 16 febbraio 1936, oppure per ottenere il possesso di basi nelle Isole Baleari, necessarie per bloccare in caso di guerra le comunicazioni tra l'Africa Settentrionale e la Francia, paese al quale il governo fascista intendeva contendere il dominio del Mediterraneo centro-occidentale, e chiedere rivendicazioni territoriali. Lo storico statunitense Coverdale ha scritto che ""L'aiuto italiano"""" alla causa di Franco, espressosi sia militarmente che politicamente, fu """"un elemento essenziale per la vittoria nazionalista"""". Per contro, l'essersi assicurato una Spagna amica rappresentò per il Duce un successo che in seguito avrebbe assunto carattere deludente, poiché Franco, restando fedele a quanto aveva dichiarato durante il conflitto di mantenere la neutralità nella seconda guerra mondiale..."" -
L' esercito pontificio nel 1708-1709. Guerra di Comacchio e di Ferrara. Ediz. illustrata. Vol. 1
"Molti anni fa insieme all'amico Massimo Brandani abbiamo iniziato a raccogliere le informazioni e le idee per una pubblicazione sull'esercito che il Papa dovette frettolosamente raccogliere nel 1708 per fronteggiare le prepotenze delle armate imperiali, che, dopo la vittoria di Torino del 1706, imperversavano per la Penisola, minacciando gli stati minori dei Principi italiani, rivendicando il diritto di disporre del territorio e delle sue risorse a piacimento della Corte di Vienna, impegnata nella dura guerra per la successione di Spagna per sostenere le proprie rivendicazioni a quel trono. La matita di Massimo sapeva cogliere lo spirito del tempo e dalle scarne descrizioni e aride cifre dei documenti di archivio, con l'ausilio di qualche quadro contemporaneo riusciva a ricreare l'aspetto che quei soldati avrebbero dovuto mostrare. Non ci fu il tempo né il modo di giungere alla pubblicazione, ad eccezione di due scarni articoli usciti su una rivista per appassionati, perché Massimo ci ha lasciati improvvisamente. Dopo anni siamo riusciti a ricomporre e rielaborare i pezzi del puzzle e ne presentiamo in questo lavoro il risultato, che dedichiamo all'amico scomparso.""""" -
Bari 1943: la seconda Pearl Harbor. Nuova ediz.
Il bombardamento notturno di Bari del 2 dicembre 1943 fu un'azione spettacolare effettuata a bassa quota da velivoli della Luftwaffe, con lo scopo di attaccare le navi da trasporto di un importante convoglio che si trovava nel porto sotto scarico nei moli, e che era stato segnalato al mattino dalla ricognizione aerea tedesca. Bari era stata raggiunta dalle truppe britanniche l'11 settembre in seguito agli avvenimenti della resa dell'Italia, e gran parte dei rifornimenti che vi affluivano erano destinati all'8° Armata del generale Montgomery, e all'aviazione statunitense i cui bombardieri pesanti della 15a Air Force si erano installati negli aeroporti della Puglia, in particolare di Foggia, per battere da sud obiettivi tedeschi nella Germania e nei Balcani. La sera del 2 dicembre decollarono dagli aeroporti dell'Italia settentrionale 105 bombardieri Junker 88 di sei Gruppi da bombardamento e di essi 88 attaccarono l'obiettivo con effetti disastrosi per gli alleati, successo conseguito con la sola perdita di due Ju. 88. L'attacco causò gravi perdite agli anglo-americani, che non subivano un'incursione aerea di sorpresa cosi devastante dall'epoca in cui, il 7 dicembre 1941... -
Breslau 1945: l'ultimo bastione del Reich. Nuova ediz.
Nel 1944 Adolf Hitler ordinò la creazione di una linea difensiva basata su città fortezza (Festung) in grado di fermare il nemico e di servire come base poi per una controffensiva che ben pochi vedevano come fattibile. Breslau, nella Bassa Slesia, fu una delle città prescelte. Per la sua fortificazione furono costruiti anelli difensivi e bunker, l'artiglieria fu rinforzata e la popolazione civile militarizzata. Al momento dell'attacco sovietico la città venne subito circondata. Dal 13 Febbraio 1945 al 6 maggio 1945 il suo rifornimento poteva quindi provenire solo per via aerea ed era diretto da Berlino. Unità di paracadutisti giunsero sugli alianti, mentre a terra reggimenti come le SS ""Besslein"""" respingevano il nemico ed eseguivano colpi di mano che costringevano i russi a difendersi. Breslau non fu conquistata: il suo comandante militare consegnò la città solo quando Berlino era già caduta e i combattimenti in Europa erano pressoché ovunque cessati. Durante l'assedio, le forze tedesche contarono oltre 6.000 morti e 23.000 feriti per difendere Breslau, mentre le perdite sovietiche furono oltre 60.000. I morti fra i civili furono pari a 80.000. Breslau era l'ultima grande..."" -
Dalla Sicilia al Senio. La straordinaria storia del tenente Giorgio De Sanctis. Nuova ediz.
Giorgio De Sanctis, classe 1921, Tenente del Genio Guastatori, fronte della Sicilia, Guerra di Liberazione come comandante dell'870° Nucleo Speciale Guastatori Genio, dapprima con al V Armata Americana e poi con il Gruppo di Combattimento ""Friuli"""", ma soprattutto il più giovane decorato di Medaglia d'Oro al Valor Militare italiano. Per molti l'870° Nucleo Speciale Guastatori Genio è solamente un nome, o poco più, all'interno degli annali della Storia Militare italiana. Lo era anche per me fino ad un anno fa. Ma poi avvengono incontri (anche se solo telefonici) con persone che ti portano un nuovo punto di vista. Vengo infatti contattato da Giandomenico De Sanctis, figlio dell'eroico Giorgio, che desidera parlarmi, appunto, del reparto comandato da suo padre, reparto poco o nulla citato, nemmeno in un libro scritto a quattro mani da me e da Luigi Manes nel 2018 sul Primo Raggruppamento Motorizzato, Corpo Italiano di Liberazione e Gruppi di Combattimento cobelligeranti. Giandomenico De Sanctis mi racconta, mi parla di suo padre, ogni volta aggiunge informazioni, stimolando la mia (grande) fame e curiosità storica, condividendo con me i numerosi documenti raccolti dal padre..."" -
Il disastro di Tobruk. Nuova ediz.
L'operazione Agreement fu lanciata dagli Alleati nella Seconda Guerra Mondiale nella notte tra il 13 ed il 14 settembre 1942 per colpire le basi aeronavali ed i depositi dell'Asse in nord Africa. Essa s'inquadrava in una più complessa serie di altre operazioni, battezzata ""Big Party"""", intesa a provocare scompiglio, panico, disservizi e distruzioni delle organizzazioni logistiche dell'Asse, mediante azioni in profondità di guastatori, destinati ad agire contro aeroporti, centri logistici e le linee di comunicazioni terrestri della Cirenaica, fra Tobruk e Bengasi. Di tutte queste missioni la più importante fu L'operazione """"Daffodil"""" che comportava un attacco dal mare su Tobruk, coordinato con l'azione di una colonna mobile terrestre proveniente dal deserto su camionette. L'impresa fu un vero fallimento e si risolse in una cocente sconfitta degli inglesi e dei loro alleati."" -
La fanteria francese dalla Rivoluzione all'Impero. Ediz. illustrata. Vol. 1
Nel ventennio, che si definisce comunemente periodo napoleonico, non furono le sgargianti divise della cavalleria francese a fare la differenza sui campi di battaglia d'Europa. Fu, senza dubbio, la fanteria ad interpretare le gioie dei valori rivoluzionari (lo spirito dei volontari, la democrazia elettorale nei gradi, la gioia della vittoria) ed anche i dolori che ne conseguirono (la coscrizione obbligatoria, le marce forzate, le malattie e le menomazioni, ed infine, la sconfitta di Waterloo). Senza aver la pretesa di essere un'opera esaustiva, il libro sintetizza tutti i principali passaggi riguardanti le unità di fanteria francesi dal 1792 al 1815 e ne celebra alcune curiosità, non sempre conosciute. -
La fanteria francese dalla Rivoluzione all'Impero. Nuova ediz.. Vol. 2
Nel ventennio, che si definisce comunemente periodo napoleonico, non furono le sgargianti divise della cavalleria francese a fare la differenza sui campi di battaglia d'Europa. Fu, senza dubbio, la fanteria ad interpretare le gioie dei valori rivoluzionari (lo spirito dei volontari, la democrazia elettorale nei gradi, la gioia della vittoria) ed anche i dolori che ne conseguirono (la coscrizione obbligatoria, le marce forzate, le malattie e le menomazioni, ed infine, la sconfitta di Waterloo). Senza aver la pretesa di essere un'opera esaustiva, il libro sintetizza tutti i principali passaggi riguardanti le unità di fanteria francesi dal 1792 al 1815 e ne celebra alcune curiosità, non sempre conosciute. -
L' esercito pontificio nel 1708-1709. Guerra di Comacchio e di Ferrara. Ediz. illustrata. Vol. 2
"Molti anni fa insieme all'amico Massimo Brandani abbiamo iniziato a raccogliere le informazioni e le idee per una pubblicazione sull'esercito che il Papa dovette frettolosamente raccogliere nel 1708 per fronteggiare le prepotenze delle armate imperiali, che, dopo la vittoria di Torino del 1706, imperversavano per la Penisola, minacciando gli stati minori dei Principi italiani, rivendicando il diritto di disporre del territorio e delle sue risorse a piacimento della Corte di Vienna, impegnata nella dura guerra per la successione di Spagna per sostenere le proprie rivendicazioni a quel trono. La matita di Massimo sapeva cogliere lo spirito del tempo e dalle scarne descrizioni e aride cifre dei documenti di archivio, con l'ausilio di qualche quadro contemporaneo riusciva a ricreare l'aspetto che quei soldati avrebbero dovuto mostrare. Non ci fu il tempo né il modo di giungere alla pubblicazione, ad eccezione di due scarni articoli usciti su una rivista per appassionati, perché Massimo ci ha lasciati improvvisamente. Dopo anni siamo riusciti a ricomporre e rielaborare i pezzi del puzzle e ne presentiamo in questo lavoro il risultato, che dedichiamo all'amico scomparso.""""" -
La prima battaglia navale della Sirte (17 Dicembre 1941)
La notte tra l'8 e il 9 novembre 1941 si verificò quella che, assieme alla Battaglia di Capo Matapan, fu la maggiore sconfitta della Marina italiana nella Seconda Guerra mondiale. Ciò avvenne a sud delle coste meridionali della Calabria quando, un convoglio di sette navi mercantili, denominato ""Beta"""" (o """"Duisburg"""") scortato da due incrociatori pesanti e ben dieci cacciatorpediniere, fu letteralmente distrutto da una piccola formazione navale britannica (Forza K), da pochi giorni distaccata a Malta, costituita da due piccoli incrociatori leggeri e due cacciatorpediniere. Dal quel momento si determinò uno stato di crisi sulle rotte libiche che soltanto in seguito all'operazione M.42, che portò alla Battaglia della Prima Sirte, avrebbe permesso alla Regia Marina, con l'appoggio determinante della Luftwaffe, dei sommergibili tedeschi, dei mezzi d'assalto e degli sbarramenti minati italiani di riprendere il controllo nel Mediterraneo Centrale, ed assicurare un rifornimento continuo alla Libia.""