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Tra versi dolci e pungenti roveti
"La nuova poesia di Ingardia affonda le radici in un humus lontano, in una ricerca antropologica che non lascia respiro, in un pane uscito caldo da un forno a legna del tempo perduto. Se fosse soltanto folklore sarebbe riduttiva la visione che il poeta ci conduce a rivedere come in un sogno dell'amore agognato. Ma le pietre spaccate una per una in una fatica immane dal padre, ci conducono alla sofferenza ed al dolore della gente povera che conosce fame e fatica nella ricerca della sopravvivenza.""""" -
Durano in eterno le mie canzoni
Poesie scritte per il piacere di giocare con le parole, fare poesie per rimanere a lungo nella mente di chi legge, come canzoni senza musica. In realtà la musica c'è ed è creata con semplicità da rime a caso, assonanze e ripetizioni. La raccolta si rivela alla fine per quello che realmente è: una raccolta di non poesie scritte da un tardo adolescente che nella maggior parte di esse scrive dell'ossessione per l'uva rubata nei campi, per la vita agreste che non ricordano neanche i suoi nonni, scrive di ricordi dolci estivi che diventano anche di pastafrolla, di mare, della notte invernale e della neve che spezza i rami dei nespoli, soprattutto anche di tutta una serie di immagini della natura e in generale di un dolce e sfocato amore, un amore spesso tenero e solo accennato. -
Davanti all'uditorio colpa ha parola
"Poesia, ovvero creazione, trasmissione di messaggio; interpretazione come linguaggio del corpo e teatralità; la poesia non è marketing, ma nasce dalle viscere, nasce dal sentire e dal vedere, la demagogica e purtroppo sempre più presente dualità poesia-anima, è la morte della stessa; l'anima cos'è? Cosa c'entra in qualcosa di reale e vero come la poesia? Tanti potranno scrivere piacendo alla moltitudine, ma sin quando non fulminerai con le tue parole almeno una sola persona, allora non sarà poesia ma farneticazione, sfoggio di falsa erudizione, banalità inconcreta e allora è vero... stai scrivendo con l'anima, ma a me della tua anima non interessa nulla, voglio i tuoi sentimenti.""""" -
Lì dove la vita gioca ai dadi ruzzola anche il mio destino
Com'è facilmente deducibile le poesie raccolte in questa silloge non hanno un comune oggetto di riflessione, un filone di ricerca delimitato entro precisi paletti. Esse, al contrario, spaziano ed abbracciano una fitta rete di ""occasioni"""" esistenziali molto comuni, legate alla vita di tutti e di tutti i giorni. Nessuna """"fuga"""" eroica verso tematiche forti, d'élite, epocali, ma un semplice far scorrere i versi, nella modesta veste conferita loro da un non """"professionista"""", lungo un succedersi d'interrogativi che, spesso, non incontrano alcuna risposta. Essi restano aperti come ferite non rimarginate, quali spazi di riflessione, che mi auguro, tuttavia, non si limitino a lasciare il tempo che trovano."" -
Frammenti di me
La raccolta di poesie intitolata ""Frammenti di me"""" si articola in più sezioni toccando diversi temi ma possiamo distinguerne due sezioni principali e le altre accessorie. La prima narra le sensazioni che l'essere umano, in questo caso io, prova nel rapportarsi con l'altro in tutte le sue sfaccettature: dall'amore, alla guerra, il lavoro. Insomma indaga i rapporti che l'uomo intrattiene all'interno della società ed esprime le sensazioni che possono derivare da esse: relazioni d'amore, delusioni, odio, solitudine. Proprio la solitudine è l'anello conduttore per indagare noi stessi: il """"traghettatore di anime"""" che ci porta verso una conoscenza più ampia di noi stessi. È nella solitudine che cresciamo, impariamo a maturare un senso critico e con esso anche civico della realtà. La solitudine è quindi preludio e anticipazione di ciò che vedrà protagonista invece la seconda sezione, con uno sguardo molto più introspettivo rispetto alla precedente. In quest'ultima il tono si fa più cupo, pieno d'ansie e di preoccupazioni, di quello che oggi chiameremo il """"male di vivere"""", in cui l'anima deve guardarsi allo specchio e meditare sul suo passato, presente e futuro."" -
Come cerchi incrociati. Poesie e filastrocche
Nei quarantaquattro componimenti proposti si è cercato di delineare un quadro rappresentativo di alcuni dei temi cari all'autrice, con opere di diverso tipo, per stile e lingua. Sono presenti poesie in italiano, filastrocche per bambini e composizioni in dialetto catanese. In ""Come cerchi incrociati"""", i temi s'incontrano a diversi livelli, creando sottoinsiemi di argomenti: la lettura delle composizioni parte così dalla costante attenzione rivolta al tempo ed al suo scorrere, con effetti sulle cose e sulle persone, e alle relazioni affettive (col coniuge, coi figli, coi nonni), narrate principalmente nelle poesie in italiano. Ma di affetto e amore, principalmente materno, parlano anche molte filastrocche, che cedono poi il passo ad altre, incentrate sul potere della parola e su alcuni esseri viventi ed eventi della natura, ancora una volta posti anche in relazione al passare del tempo. Infine, il rapporto con Dio e il ritorno al tema dell'amore e dell'affetto verso i propri cari chiudono la raccolta, con alcune dialettali poesie; o filastrocche?"" -
Rose d'amore
L'Amore è la nostra natura profonda che tende a travalicare, come l'egizia barca del Sole, i limiti dell'esistenza alla ricerca di una immortalità. Lotta eterna e titanica. Già il testo biblico nel Cantico dei Cantici avvertiva: ""Fortis ut mors diletio"""": """"Tenace come la morte è l'amore"""". Afferma Platone nel Simposio: """"l'Amore tende a possedere eternamente il bene, ma è necessario che insieme al bene si desideri l'immortalità. Pertanto è necessario che l'Amore tenda all'immortalità"""". Ci riuscirà? Se """"la bellezza è una promessa di felicità"""", come sosteneva Stendhal, Eros tende alla felicità perché """"è giovane e per sua natura è amante della bellezza e di Afrodite che è bella"""". È la stessa fragilità della condizione umana che ha bisogno di Eros per sopravvivere e l'uomo avverte la propria impotenza quando è posseduto da questo dio capriccioso e invitto. Tra gli artisti il poeta è colui che """"legge"""" nel cuore delle cose, che sa scrutare il mistero della vita e dell'amore."" -
Raggiungevamo il cielo sognando quel domani
Questa mia raccolta di poesie, che spazia in vari campi, tenta di descrivere i miei diversi stati d'animo e le emozioni che sempre prendono il mio pensiero secondo ciò che mi circonda. Ho cercato di attingere all'alfabeto della natura (""Il mare a settembre"""", """"La Terra e i suoi frutti"""") che da sempre mi affascina, oppure a quello della memoria che affonda le radici in profondità riportandomi i ricordi (""""Altre dimensioni"""") di un tempo ormai finito. Altre volte ho cercato di dissetarmi alla fonte di Erato (""""Arcobaleni"""", """"Quando del giorno""""), la mia Musa prediletta, che mi parla dell'Amore in cui credo in maniera incondizionata. Ma spesso le emozioni mi portano un tormento per le cose che vanno sempre più in declino e per le brutture che inquinano il mondo (""""Nessuna riva"""", """"Son lune capovolte"""") o l'indignazione per l'indifferenza degli ignavi e del gretto egoismo di chi distrugge anche i sogni (""""Nella scia"""") di chi aveva creduto e sperato."" -
Infinite giravolte fra i mari fluttuanti
Ho scritto queste poesie in momenti separati, per contraddistinguere la tendenza narrativa emozionale, che ho trasmesso secondo un canone di ricerca argomentativa, introspettiva ed evocativa. La parte strumentale, si presenta parlata a volte in terza persona, a volte in prima, porta la trascrizione di molto soggettivismo, che descrivo in parole ampie sui sentimenti e sull'indagine interiore. Muovendomi in un territorio fitto di questioni, cerco di localizzare le azioni e la persona, nell'argomento costitutivo di un progredire poetico, dove cerco di intessere molte situazioni dell'essere. Appropriando alle parole aggettivazioni a volte opposte al significato, cerco di far apparire il disegno creativo, come quadro di colore e di flusso comportamentale. -
Davanti a me solo maschere e pantomime
Questa raccolta di poesie nasce dalla convergenza di sentimenti contrastanti e dall'osservazione attenta e disincantata della società in cui vivo. Ho scritto per esorcizzare: tutto è iniziato una notte in cui non riuscivo a dormire e nostalgicamente ho ripensato al passato; da lì, sono arrivata a sviscerare la mia condizione. Questa raccolta di poesie è la mia catarsi. -
Gli anni ci diranno. Poesie 1973-2013
Serino riesce a esprimere attraverso delle visioni surrealistiche quella parte del quotidiano che si trasforma nei suoi versi in sogno, dimensione onirica, fantasia, partendo proprio da una visione dell'uomo che si spoglierà della sua essenza per entrare nella trasparenza di uno specchio, per poi alla fine essere proiettato in uno ""spazio-tempo vitale"""", in cui lo stesso trasforma il contesto esistenzialistico in cui si è posto, anti-positivista. L'investimento ideologico per un continuo rinnovarsi di vita-cultura, la sperimentazione di nuovi modi di costruire versi, l'atteggiamento anti-conservatore di un passato letterario della poesia (da fin troppo tempo contenuta in canoni intoccabili dai puristi), lo pone come personaggi indiscutibile delle avanguardie, in un esprimersi del quale l'ermetismo conosce bene i suoi confini."" -
Dove il sole incontra il mare
La natura e l'amore sono il cardine delle poesie di Carlo Sorgia che riesce a far gustare ora il mare della sua terra ora le campagne ubertose ma anche la sua Città che tanto ama e i ricordi che ne scaturiscono. La vecchia casa zeppa di ricordi e di fantasmi amici è spesso oggetto delle sue liriche a saziare il cuore e l'anima. Il mare è considerato simbolo della libertà, sia quando viene ammirato negli istanti di calma ma anche in quelli di maggior irruenza su uno scoglio o abbracciato ad una vela che solca l'onda per volare verso l'infinito. Che dire poi della Luna e del Sole, astri da lui amati e che spesso coinvolgono la sua fantasia e il suo estro in un poetare semplice e schietto che arriva dritto al cuore. -
Viaggi da fermo
In queste pagine troverete: storie, poesie, citazioni, canzoni, film, disegni, personaggi vissuti, viventi, inventati. -
Miluzza. Trimau la terra
In un romanzo scritto dall'avolese Corrado Morale la storia di Avola alla fine del Seicento e prima del terremoto del 1693. Un intreccio ben costruito di vicende e di personaggi, con riferimento a tradizioni, leggi e usanze del tempo di cui l'autore a lungo si è documentato. Corrado Morale tra l'altro ama precisare che ""...Nomi, personaggi e avvenimenti sono comunque frutto dell'immaginazione e sono usati in maniera fittizia. Qualunque somiglianza con fatti, luoghi o persone reali, viventi o defunte, è del tutto casuale. Tuttavia, ho voluto utilizzare e mantenere l'originale nome di Avola, mia città natale, e tanti cognomi originali dell'epoca, così come gli originali nomi dei quartieri, delle contrade, delle vie e delle chiese, al fine di stimolare nel lettore la curiosità per una più attenta ricerca delle proprie radici culturali e storiche, e non solo di Avola..."""""" -
Le comiche siamo noi... donne allo sbaraglio
Odilla Contessa in Salsapariglia non è altro che Cinzia Maria Rossi, savonese, immigrata in Abruzzo per lavoro e lì rimasta per amore. Qui racconta la sua vita di donna, moglie, madre e lavoratrice sempre in bilico tra modernità e tradizione, di corsa tra il lavoro, gli affetti e le ambizioni personali. 51 anni di ironia insieme alla quale supera ogni avversità. -
Favole e racconti. Una storia al giorno la sera prima di dormire
Avvertenze: storielle non indicate a bambini con età superiore a 120 mesi. Scritti conformi alla legge naturale che autorizza l'uso della fantasia per la gioia dei bambini. Età di lettura: da 3 anni. -
Marinella Bragaglia
Ferrara, nel far scorrere la penna sulla via sottile della percezione, si dimostra un audace investigatore dell'insolito; come in un film, traccia la biografia di questa ""figlia del teatro"""", ora romanticamente, ora con cruda realtà, nel fluire di una storia avvincente, romanzesca, che finisce con l'irretirlo. Ma è sul carattere che l'autore punta il dito, riuscendo rischiosamente a evincerlo dalla debole storiografia e dalle poche lettere, dalle quali, soprattutto, deduce conclusivamente le diverse rifrazioni psicologiche."" -
Power on the mind and heart
Con pensieri, poesie e preghiere. -
Standby (unfinished art projects). Ediz. italiana, inglese e francese
Con Standby, l'artista Carla Della Beffa presenta alcuni dei suoi progetti in sospeso preferiti. Questi progetti interdisciplinari hanno temi diversi ma ricorrenti, letteratura, cibo, economia, donne, società, colori e suoni... L'obiettivo è quello di fare arte coinvolgendo una comunità, spesso una scuola o un'università, a volte un quartiere o un villaggio: luoghi dove il progetto può trovare e formare una squadra, dove tutti possono contribuire con la loro esperienza, dove i punti di vista contrastanti possono aiutare a capire e creare consapevolezza. Alla fine l'artista ha prodotto un'opera e il gruppo ha prodotto qualcosa di suo. Comprese le emozioni e le nuove relazioni che cementano il gruppo. -
Come l'infinito
Il racconto di Matteo dà un senso di dignità alla vita dei giovani, dei suoi coetanei e non, soprattutto oggi che facciamo parte del pensiero occidentale allo sbando. Il suo racconto è profondo poiché ci conduce alla ricerca della propria interiorità per soddisfare la sua anima inquieta. Durante gli anni di liceo, a scuola, tra i compagni di classe e gli insegnanti, ha trovato un ponte tra il passato e il presente, tra la cronaca e la storia, poi, a casa, tra la sorella e i genitori e i nonni ha reperito quella sensibilità e soprattutto la volontà di affrontare la vita. Matteo è affetto da una forma di distrofia muscolare dei cingoli, dall'età di quattro anni, ed è considerato un disabile.