Sfoglia il Catalogo feltrinelli042
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5181-5200 di 10000 Articoli:
-
Il partigiano paolo
Il racconto dell'operaio ventiduenne Paolo è la storia della piccola comunità ligure, di cui egli fa parte, negli anni cruciali dal 1943 al 1945. Una storia che non si finirà mai di esplorare e cercar di capire, perché terribilmente complessa nella sua apparente semplicità. -
Relatività e geometria dell'universo. Cent'anni (1916-2016) dalla pubblicazione di Albert Einstein sugli Annalen Der Physik. Atti del Convegno (Savona, 19 ottobre 2016)
Atti del convegno di studi svolto a Savona il 19 ottobre 2016 per approfondire gli aspetti sui fondamenti della (TRG) e gli sviluppi che da essa ne sono derivati nei molteplici contesti della ricerca, in fisica e fisica-matematica, nonché nell'ambito della teoria della conoscenza. -
Ali nelle tenebre
In questa raccolta la poesia, oltre che musica, vuol farsi pittura, attraverso la natura, i paesaggi, i vividi colori, le immagini, le fantasie cromatiche, le luci e ombre che coesistono e si contrappongono a creare giochi e forti contrasti chiaroscurali: trascrizione formale e lirica di quel dualismo polare tra oscurità e luminosità su cui s'impernia metaforicamente l'antitesi felicità/dolore che costituisce il fulcro, il senso, la logica, la legge e la dialettica dell'esistenza umana. -
Amore & dintorni. Emozioni, pensieri e riflessioni di un settantenne
Una canzone francese, portata al successo molti anni dopo da Frank Sinatra, inizia con ""And now, the end is near..."""" ecc. Questo è l'unico vantaggio dell'età matura: la possibilità di osservare il film della propria vita e di poter dire al mondo: «Questo sono io, ho vissuto, nel bene e nel male, ho rispettato tutti, ho cercato di essere felice senza obbligare nessuno ad esserlo con me, ho vissuto come ho voluto, a modo mio.»"" -
Gioacchino da Fiore e il carattere meridiano del movimento francescano in Calabria
Il pensiero e l'esperienza umana di Gioacchino da Fiore vengono collocati in questo libro di Luca Parisoli nella loro specifica e particolare dimensione meridiana, attraverso l'individuazione di una serie di snodi concettuali che li pongono in contrasto con il pensiero dominante nell'Europa latina della sua epoca. Nelle Università e nei canali culturali di allora si imponeva una dimensione che per contrasto potremmo dire 'settentrionale', e che non poteva comprendere ed accettare Gioacchino nel suo uso entusiasta del simbolismo. Vi furono esponenti dei grandi dibattiti culturali del XIII secolo che trovarono conforto nelle lande dove si svolse la vita di Gioacchino: è il caso in generale di quella parte del movimento francescano, nato come Ordine religioso dopo la morte di Gioacchino, che sceglie il meridione d'Italia e la Calabria come sua terra d'elezione. Per noi resta decisivo potere leggere Gioacchino anche attraverso le vicende a lui postume che connotano il movimento francescano nel meridione: per comprendere i dissensi che, lacerarono il pensiero gioachiniano, certo ricco di molteplici suggestioni, ma i cui sviluppi ci conducono a volte attraverso sentieri a strapiombo. -
Pagine scelte di storia calabrese
Questa pubblicazione raccoglie alcuni dei pezzi giornalistici che l'autore ha pubblicato sulla pagina ""Cultura e Spettacolo"""" di Gazzetta del Sud, nel corso della sua quindicinale collaborazione a questo quotidiano. Sono articoli a sé stante, beninteso, estremamente e necessariamente sintetici, dal taglio divulgativo e giornalistico ma sottesi tutti da un unico denominatore: sono, ognuno nella sua peculiarità, fotogrammi che impressionano avvenimenti o personalità calabresi che hanno segnato la storia di questa regione nel corso dei secoli XIX e XX."" -
Zagarise in un arcobaleno di storia: dalla bilancia ad E.T.
Il libro comprende una raccolta di documenti (manifesti, volantini, atti amministrativi...) scritti in 25 anni di storia, 1990-2014, che hanno caratterizzato la vita politico-amministrativa di Zagarise. Manifesti, in gran parte scritti direttamente dallo stesso autore o in compartecipazione con altri suoi compagni di partito. Essi danno un'idea chiara e precisa di quanto sia accaduto in quegli anni burrascosi, quando lo strapotere dei sindaci e delle loro amministrazioni si scontrava ripetutamente contro una grande forza di opposizione, che non faceva sconti a nessuno. Ora il clima è disteso, ma allora le liti erano all'ordine del giorno e i rapporti interpersonali pessimi, al limite della rottura totale da coinvolgere le stesse famiglie. -
Via XX settembre
Il racconto di Tobruk è uno spaccato della realtà italiana del secondo '900, una pellicola neorealista in bianco e nero sulla quale scorre una storia comune a tanti paesi del Sud; un affresco della vita agreste e paesana dell'Italia postbellica che ci riporta all'esodo degli anni '60, quando ad emigrare non erano i negri' dell'Africa, ma i 'terroni' del Sud Italia, con le loro usanze e i loro costumi, non sempre integrati nel tessuto sociale del Nord. Una storia che sembra non appartenerci più, ma che non è diversa dalle tante storie d'immigrati che oggi invadono le nostre contrade. Usi, costumi e tradizioni rivivono in questo racconto come in un mondo surreale. Una storia proiettata in un contesto sociale ed economico che segnò un passaggio importante per lo sviluppo del Paese e che si lasciò dietro non poche privazioni e sofferenze. -
Favole insieme
Favole Insieme - Fiabe e Racconti per nipoti, è una raccolta di racconti per bambini che, sin dalla premessa, si pone un obiettivo molto affascinante: riuscire ad alimentare la fantasia dei ragazzi, donandogli la possibilità di partecipare al processo creativo e di assumere una parte attiva nella pratica del racconto. Una pratica che, ad oggi, sta pian piano svanendo. Infatti, il rapporto privilegiato che i bambini potevano vantare, un tempo, con i propri nonni, si è ormai perso nella frenesia della società moderna. Non c'è più spazio per l'ascolto, per il libero gioco della fantasia. È proprio nel rapporto fisico con le storie narrate, invece, che i giovani possono alimentare continuamente la propria immaginazione, non risultando solo spettatori passivi delle fiabe, ma entrandovi attivamente, come accade alla protagonista del racconto La Principessa. Un libro da antico focolare domestico, dunque, quello qui proposto. Età di lettura: da 4 anni. -
Augusto Vera e la filosofia hegeliana
Questo lavoro intende approfondire il ruolo originale del filosofo Augusto Vera, finora non sufficientemente studiato, la cui opera si è svolta inizialmente in varie capitali filosofiche europee e poi in Italia, nella diffusione della filosofia hegeliana. Augusto Vera è nato ad Amelia (TR) nel 1813. È stato anche uomo politico e senatore del Regno d'Italia. Compiuti gli studi a Roma, completò la sua formazione alla Sorbona di Parigi. Ove si trasferì per insegnarvi, ma ricoprì la cattedra di filosofia in varie università di Berna, Ginevra e Strasburgo. I suoi scritti si distinguono per lucidità di esposizione e genuino spirito filosofico. Merito del Vera è tra l'altro quello di aver partecipato con un ruolo non trascurabile al clima di rinnovamento culturale e filosofico in un paese in cui il duplice dispotismo governativo e clericale impediva ogni manifestazione di libertà dello spirito. Nella seconda metà dell'Ottocento la dottrina di Hegel in Italia ebbe il suo centro di studio e di diffusione nell'Università di Napoli, dove spicca la figura di Augusto Vera. La sua opera più importante rimane ""Il problema dell'Assoluto""""."" -
Il profumo del rimpianto
Un profumo conosciuto durante l'infanzia; il profumo dell'albero di fichi che cresceva sul terreno della casa dei nonni materni e mai dimenticato. È il filo che unisce passato e presente nell'universo narrativo di Anna Maria Casalino. L'autrice ripercorre attraverso la memoria i suoi primi anni di vita, trascorsi in un paesino di mare della Sardegna, per poi rivivere i momenti del difficile trasferimento in una grande città, senza trascurare i contorni di un delicato e profondo rapporto con la sorella, unica grande costante della propria esperienza passata e presente. In nove brevi racconti, come in altrettanti piccoli quadri, vengono tratteggiati con delicatezza e nostalgia gli affetti, le amicizie spensierate in un ambiente fatto di serenità e semplicità, il legame forte con la sorella, appunto, e l'accettazione della scelta di vita che la porta ad allontanarsi per sempre dalla famiglia. Ormai adulta, l'autrice ritorna a quel mondo abbandonato da bambina, per guardarlo con lo stesso candore di allora, grazie alla forza indistruttibile dei ricordi. -
S. Nicodemo da Sikròs. Monaco eremita del Kellarana
Troppe volte, nell'indagare, si assecondano visioni che limitano al proprio raggio di interesse, fermando attenzione al dato noto, consueto, facilmente accessibile. Ma la storia insegna che, nella ricerca dei contenuti, spesso le risposte trovano altro riferimento, e non interpretazione, sintomo di crescita culturale che non può essere trascurato. Lo sviluppo dell'elaborato esplica tratti sostanziali del bios di San Nicodemo, narrati, riconosciuti e acclarati da studi compositi. Tenendo conto dell'importanza del contesto storico, la ricerca muove dalla fioritura del monachesimo, e incede considerando il fenomeno del monachesimo in territorio di Calabria, con la presenza di importanti figure taumaturgiche e mistiche, per giungere ad esaminare la tediosa disputa circa il luogo di nascita di San Nicodemo, disputa che ha sviato da aspetti storico-culturali di servizio alla conoscenza. Con l'elaborato si è cercato di esplicitare un modo di pensare e ricercare che fosse preminentemente fedele e rispettoso del dato delle fonti, tenendo conto delle antinomie, il cui carattere non è contrapporsi semmai confrontarsi. -
Le idee estetiche di Pietro Ardito. Ediz. per la scuola
In un contesto filosofico spesso sottovalutato come quello calabrese dell'Ottocento, la figura di Pietro Ardito rappresenta una delle voci meno note e a un tempo più originali e profonde. Nella sua opera più importante, Artista e Critico, egli si sforza di pervenire a una revisione dell'estetica in cui pulsano la riflessione del teorico, la pratica dell'artista e il giudizio del critico. Un manuale nel quale Ardito ha avuto il merito non solo di elencare nelle questioni controverse i vari pareri, ma anche di pesarne le ragioni assumendo posizioni anche estreme. Sulle idee di Ardito e in generale sulla sua opera più conosciuta pesa ancora oggi l'autorevole giudizio di Francesco Fiorentino, legato per tutta la vita allo studioso da amicizia vera e profonda: «Artista e Critico è diviso in tre parti: Estetica, Arte e Critica... La forma di questo libro è piana, lucida, castigata; il contenuto ne è serio, pensato e rivela nell'autore un lungo ed attento studio sulla nostra letteratura, non scompagnato da quello delle letterature straniere». -
Montepaone. I suoi figli illustri da Saverio Mattei a Gregorio Di Siena. La storia millenaria, le risorse, lo sviluppo
Il presente lavoro di Francesco Pitaro è dedicato a Montepaone (CZ). Nella parte iniziale si dedica a tracciare le linee essenziali della storia di Montepaone, evidenziando i numerosi personaggi distintisi, in varie epoche, nel campo culturale, religioso e politico (ad es. Saverio e Gregorio Mattei, Luigi Rossi, Francesco Antonio Spadea, S. Basilio Scamardì, Fra Serafino, Gregorio Di Siena, D. Mario Squillace, etc.) Segue la scia di una serie di originali studi, che nel recente passato l'autore ha dedicato al paese in cui vive, dimostrando vasti e variegati interessi culturali nonché un forte attaccamento alle proprie radici. Usa un linguaggio chiaro, semplice, sobrio, misurato, privo di fronzoli, con una prosa duttile e versatile, di immediata comprensione, tale da stimolare il lettore a proseguire speditamente la lettura con interesse, senza stancarlo, fino alla conclusione dell'opera. Il volume contiene, quindi, tutti gli ingredienti per una lettura e una pacata meditazione, non solo da parte dei consueti lettori, ma anche dagli occasionali turisti che numerosi soggiornano nel nostro Comune o nel comprensorio circostante. -
Fatale privilegio
Rosaura, giovane donna di un paesino dell’Italia meridionale, è animata da un forte desiderio di emancipazione e da un atteggiamento ribelle verso un padre austero. Vive la sua giovinezza alternando momenti di fierezza a momenti di fisiologica insicurezza. La vita non le risparmia eventi drammatici ma, grazie alla potente forza d’animo che la contraddistingue, si dimostra agile nel divincolarsi dalle morse di un destino sfavorevole, sgattaiolando da cunicoli apparentemente ciechi, come un giovane gatto nella notte. Rosaura è un archetipo di forza e di determinazione, ma non ha nulla da insegnare. Osa, inciampa, cade, si rialza e affronta il nemico, ma non sa odiare. Compie importanti salti nel buio con la forza del dolore, ma anche con i dubbi e le angosce di chi non possiede certezze. Non è un modello da seguire, ma forse può offrire a chi la legge, l’accompagna e la prende per mano, un sogno che prende corpo o, anche, un’occasione di sofferenza. -
Il corpo ferito
A raccontarsi è una donna che decide di riversare in pagine d'inchiostro i ricordi del proprio passato. Lo sforzo lucido e consapevole della memoria la riconduce inizialmente agli anni dell'infanzia, già brutalmente segnati da un rapporto pericolosamente conflittuale con il proprio corpo, per ripercorrere poi tutte le fasi della vita. Dagli anni del liceo, alla scelta universitaria. Dai primi baci, all'incontro con l'uomo che sarà suo marito. Dal divertimento innaffiato d'alcol, al ricovero in una casa psichiatrica. Da una gravidanza non voluta, alla perdita della persona più cara. E, intanto, non è un caso che il lettore non scopra mai il nome della protagonista. La narratrice sa che la sua storia è interscambiabile con la storia di tante altre donne, accomunate da un identico destino. -
Frammenti quotidiani
"Il filo conduttore dei racconti inseriti in questa raccolta è l'incontro (o lo scontro?) tra frammenti di persone (o di superfici?). Le relazioni non avvengono (mai?) tra individui ma tra sole parti di essi, l'individualismo estremo porta (paradossalmente?) all'annientamento dell'individuo, inteso nella sua complessità. L'intera raccolta, prendendo le mosse da constatazioni quotidiane, potrebbe inserirsi in una prospettiva iperrealista, a tratti surrealista. Anche questa presentazione, in ultima istanza, non è che un frammento di frammenti, un po' come una bevanda al gusto d'arancia.""""" -
Kaleido, il circo delle donne
"Kaleido"""" racconta la discriminazione e la violenza, sia essa fisica, verbale o psicologica e, più in generale, racconta la dimensione femminile nella nostra cultura. Kaleido racconta le anime vinte, che vagano in un mondo, solo apparentemente surreale, dove per ogni donna che ha vinto ce ne sono ancora tante che hanno perso. """"Kaleido"""" è tutte le donne in una sola. """"Kaleido"""" è la follia di una clown banditrice. """"Kaleido"""" è un luogo immaginario, un luogo in cui le donne mostrano la propria gabbia, affinché si sveglino le coscienze." -
Dall'andata al ritorno. Una magica estate
Le parole di Elena Carletti ci restituiscono una dimensione che troppo spesso si tende a trascurare, a dimenticare. La semplicità dei sentimenti autentici. Amicizie e amori vissuti intensamente fanno da sfondo alle avventure di un gruppo di amici e al loro confrontarsi con il mondo ""esterno"""". Emma, Edoardo e gli altri protagonisti del romanzo riusciranno a trascinarvi nelle loro dinamiche e a farvi vivere le loro stesse emozioni. Perché, in fondo, nessuno può essere immune all'amore."" -
La razza eletta
Esiste la remota possibilità che, leggendo questo romanzo, si determini un cambiamento sostanziale delle convinzioni generalizzate sui lavoratori della pubblica amministrazione. Appunto, remota. L'autore non ha la pretesa, né crede sia possibile in un arco così ristretto di parole e pagine, di impedire che il pregiudizio sui pubblici dipendenti prevalga su un punto di vista coraggiosamente diverso. Ma ha l'esigenza, quella sì, di riabilitare una peculiare consuetudine del dipendente pubblico, che nell'immaginario collettivo è un'atavica quanto deprecabile abitudine, ovvero la pausa caffè. Perché, ci si consenta la provocazione, è proprio la pausa caffè a dare un senso alla vita lavorativa di colui che, seppur indegnamente, tuttavia tenta di dare un contributo al funzionamento della macchina statale.