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Gino Signori, Giusto tra le Nazioni
Gino Signori (nato a Barga, ma pratese di adozione) è noto ai più come pittore. Pochi sanno che nel 1944, quando era internato militare ad Amburgo, egli aiutò numerose ragazze ebree, salvando la vita a una loro in circostanze drammatiche. Per tali motivi, nel 1984, Yad Vashem lo proclamò Giusto tra le Nazioni. Questo lavoro ricostruisce, in maniera organica e sulla base di ricerche originali d'archivio, la generosa attività svolta da Signori nella città anseatica, inquadrandola nel contesto di un discorso più ampio sugli internati militari italiani durante la seconda guerra mondiale. Riproporre oggi questa storia pressoché sconosciuta - in un momento in cui nel Paese riaffiorano pericolosi sentimenti razzistici e il senso della solidarietà verso i deboli sembra appannato - ci pare quanto mai opportuno. In appendice: ""Ricordi di prigionia"""" di Gino Signori. Presentazione di Manuele Marigolli e prefazione di Furio Biagini."" -
Io confesso un sogno. Lettere politiche 2001-2012
Scrivere può essere un esercizio di cittadinanza, un modo per continuare a chiedersi da che parte stare, specie in tempi di crisi e di incertezza. Licia Priami, classe 1946, ex militante di base del Pci, reagisce allo scioglimento del partito e all'affermazione politica e culturale del berlusconismo inviando lettere a ""l'Unità"""" - il suo giornale - e condividendo riflessioni, dubbi e passioni con amici e parenti. Il volume raccoglie un'ampia selezione di queste lettere politiche e di amicizia, scritte tra 2001 e 2012, in cui l'autrice s'interroga con intelligenza e ironia su molte questioni aperte della contemporaneità: la crisi della democrazia rappresentativa e dei partiti, la perdita di valore sociale del lavoro, il revisionismo storiografico e il ritorno dei fascismi, il rapporto tra religione, masse e potere, le retoriche populiste, il razzismo, la disinformazione."" -
Il mio viaggio. (Parole e versi)
Come in un treno affollato di passeggeri sconvolti. Come un fiume tumultuoso e in piena. Come un frenetico battito d'ali che infrange la vetrata variegata di sogni. Mi sono raffigurato il mio lungo o breve cammino. Ma, forse, potrei essermi immedesimato in ognuno di noi, in quel viaggio di sofferenza e di gioia che la vita ci prepara. Potrei, forse, aver descritto, in maniera appropriata o non, i momenti più bui o luminosi di questa straordinaria esperienza umana. -
Prato 2020... «Il tempo sospeso»
Racconti fantastici nella residenza estiva di Francesco di Marco Datini durante l'epidemia del 2020 -
Sviluppo economico e governo locale. Il distretto industriale di Prato 1944-2009
La grande mole di dati e ricerche su un caso specifico, la sua formazione di ricercatore, e le esperienze dirette permettono a Romagnoli, collegandosi all'approccio distrettuale, di dare un contributo rigoroso e originale. (...). Caratteristici di questi interventi sono la regolazione urbanistica, i servizi e le infrastrutture pubbliche locali, la mediazione attiva delle dinamiche di conflitto e collaborazione fra gli attori economici, politici e della società civile del distretto, i rapporti con lo Stato, la Regione Toscana e la finanza pubblica, compresi all'inizio i fondi dell'ERP. -
Una giunta rossa. L'amministrazione Targetti (Prato 1912-1914)
Nel 1912, con un risultato a sorpresa, i socialisti vinsero a Prato le elezioni comunali. Poté quindi insediarsi una giunta, guidata da Ferdinando Targetti, che fu la prima “giunta rossa” della città e che rappresentò un valido esempio di amministrazione popolare, dimostrando alla luce meridiana che anche gli operai erano in grado di gestire efficacemente la cosa pubblica come bene comune. Questo libro ricostruisce, per la prima volta in maniera approfondita, la vicenda della giunta Targetti. Prefazione di Marco Romagnoli. -
Struttura e problemi del distretto pratese 2010-2022
Questo secondo volume di Marco Romagnoli sul distretto industriale di Prato completa l’analisi e conclude l’arco temporale del primo volume, pubblicato nel 2020, col titolo “Sviluppo economico e governo locale: il distretto industriale di Prato 1944-2009”. Il nuovo poteva forse essere intitolato semplicemente con lo stesso titolo e il periodo variato. Questo perché, del primo volume, viene conservato l’impianto metodologico e costruttivo. Innanzitutto, si tratta del riferimento a un approccio distrettualistico nella lettura del contesto socioeconomico pratese, seguendo la lezione di Giacomo Becattini e Gabi Dei Ottati, con una variazione che viene dalla sottolineatura della permanenza dei conflitti sociali, politici e culturali che innervano la storia del distretto. L’impianto costruttivo fa riferimento alle vicende delle industrie principali del distretto, tessile ma nel secondo periodo sempre più anche dell’abbigliamento, entro i mercati e le filiere produttive nazionali e internazionali, la popolazione, la politica e le misure a livello europeo, nazionale e regionale, le vicende politiche e l’azione delle amministrazioni locali, in particolare del Comune di Prato. -
Il mare consuma e altri racconti. Nuova ediz.
L'autore ci offre squarci apparentemente autobiografici, quasi diaristici, ma alternati a testi più tradizionali e allegorici, dunque costruendo una macchina narrativa che imbriglia la creatività letteraria in diverse direzioni formali e non solo. -
Da quello virtuale ad un mondo irreale
"Da quello virtuale ad un mondo irreale"""" è un romanzo che si può definire il primo della trilogia """"Avventure in Brasile"""". È uno spaccato di vita brasiliana vissuta a cavallo del tempo su piani paralleli, dove i luoghi la fanno da protagonisti: da un lato l'evolversi storico del Paese - visto con occhi indigeni, dal 1500 in poi - e dall'altro i tempi odierni vissuti con realismo anche da alcuni personaggi del precedente romanzo """"Incontri virtuali"""" che in Brasile si incontrano spinti da motivazioni diverse. Inserendosi, inoltre, come personaggio che si mette in gioco insieme a quelli che descrive, l'autore rivela un modo nuovo per immaginare un mondo irreale, anch'esso parallelo, dove le sue creature sembrano agire di volontà propria sfuggendo al controllo dello scrittore che ne ha definito i ruoli." -
Pau Brasil
"Pau Brasil"""" è il seguito di """"Da quello virtuale ad un mondo irreale"""" ed anche in questo gli stessi personaggi dei precedenti romanzi, presi da una malinconica """"saudade"""" si danno appuntamento per una vacanza nel Rio Grande do Sul che poi prosegue in Amazonas. Anche in questo romanzo l'autore descrive due differenti realtà che si svolgono a cavallo dei tempi, da quelli antichi del Pau Brasil, l'albero che ha dato origine al nome del semicontinente fino al periodo coloniale dell'impero di Dom Pedro II e poi in quelli moderni nei quali i fatti vengono descritti. Non mancano i colpi di scena che di questa fantastica avventura, ne sono il tocco più avvincente dove le conseguenze di eventi antichi di due secoli, li porteranno a rinvenire una fortuna immensa." -
Sotto le stelle della Croce del Sud
Sotto gli influssi di questa costellazione l'autore prova a rimettere insieme i pezzi di un'esistenza ""balorda"""". Si trasferisce da Campinas, nell'altipiano di São Paulo del Brasile, a Praia Grande sulla costa del Litoral Sul Paulista. Lì inizia un rapporto surreale con il """"Padre Oceano"""". Il mare diventa un compagno al quale confidare i pensieri più intimi e, stranamente, prende forma umana nel corpo di Pierre Louis Cartier -""""Pedro"""" per gli amici brasiliani, un pescatore, di origine bretone, con il quale lo scrittore avvia un rapporto d'amicizia fondata non solo sugli argomenti della pesca e della navigazione col quale inizia un reiterato bordeggiare della costa, rivivendo i momenti trascorsi sul Mar Ligure, molti anni addietro. """"Sotto le stelle della Croce del Sud"""" è uno spaccato di vita che porta il lettore a riflettere sulla senilità e ciò che ne consegue. Affiora la voglia di rivivere amori perduti che, sovente, porta illusioni e delusioni. Il nuovo romanzo di Learco Learchi d'Auria, ha un tema differente dagli altri da lui scritti in precedenza."" -
Emozioni. Sentite sull'anima
"Un brivido che prende dall'interno, un palpitare che fa battere il cuore che va a mille e tante scintille che nel cervello esplodono dentro. Non è forse questa un'emozione? Versi per chi dell'emotività sa prendere il lato migliore.""""" -
Sospiri e respiri. Con sentimento vivendo
In ""Sospiri e respiri"""", la sua quarta raccolta di versi in ordine di tempo, Learco ci prende per mano introducendoci nel suo mondo poetico, vissuto con il sentimento scaturito, come sempre, dall'anima d'artista. Sono, complessivamente, quarantotto pezzi tirati giù """"a caldo"""" così come sono venuti spontanei nel momento dell'ispirazione. Come in tutti suoi versi, anche questi non presentano rime forzate o assonanze: l'autore rifugge da questo modo di poetare, preferendo le immagini che le sue parole sanno evocare nella mente del lettore."" -
Le ricette per il piacere di una vita sbagliata
Questo romanzo è incentrato su un uomo la cui vita egli si accorge essere stata senza senso: ""una vita sbagliata ma vissuta con piacere"""", come spesso dice di se stesso Emanuele Russo, il protagonista italiano di queste pagine colme di ricordi e riflessioni talvolta un poco amari, addolciti solamente, dalle ricette della cucina tramandategli dalla famiglia di origine. Quali siano gli ingredienti giusti sarà il lettore a deciderlo leggendo le pagine che Learco ha voluto scrivere per lui. Più che un ricettario di cucina, come apparentemente potrebbe sembrare, il romanzo rappresenta un insieme di vivaci colori spremuti sulla tavolozza di una seconda vita brasiliana di Emanuele, pittore per vocazione missionaria a fin di bene, che Learco ha voluto raccontarci dalla cucina del protagonista, sotto forma di diario. Per Emanuele Russo, personaggio immaginario, il Brasile rappresenta l'ultima opportunità d'essere, se non felice, almeno un pensionato sereno lontano dagli assilli di un mondo europeo lasciato alle proprie spalle senza troppi rimpianti ma un appuntamento, inderogabile, con il destino lo attende."" -
I sette volti del male
"I sette volti del male"""" è un saggio che prende spunto da un romanzo precedente intitolato """"Passioni della mente e vibrazioni del cuore"""". L'autore affronta il tema dei """"sette vizi capitali"""" nelle forme più svariate che ogni giorno si possono incontrare riconoscendoli addosso alle persone che incrociamo. Affronta il tema con differenti racconti, prendendo spunto e, talvolta, facendo una vera e propria ricerca su taluni personaggi del passato, su altri appartenenti al mito e alle favole, ma anche a persone più vicine alla nostra epoca, ma da lui inventate. Anche se il lettore potrà riconoscere in essi qualche persona conosciuta, i soggetti descritti, lo si ribadisce, sono un parto della fantasia dell'autore. La conclusione della disamina lascia un poco interdetti, ma è bene prendere nota di un'opinione che, sebbene potrebbe non essere condivisa, è pur sempre una voce nel novero delle tante che circolano." -
Brezza di mare sulla pelle
Con ""Brezza di mare sulla pelle"""" - che segue il precedente intitolato """"Le ricette per il piacere di una vita sbagliata"""" - l'autore prosegue con racconti, questa volta permeati di brezza marina, dove i ricordi affiorano alla mente del protagonista veleggiando sulle coste del litorale brasiliano. Paulo, questo è il nome del vecchio lupo di mare che ha scelto di vivere su una barca. Su di essa intende concludere gli ultimi giorni di una vita, già minata dal male, sperando di affondare con questa nelle profondità marine che egli vede come un immenso grembo materno pronto ad accogliere, pietosamente, tutte le genti di mare indipendentemente dalla nazionalità, dal censo o dal colore della pelle. Tutto sembra definito ed irreversibile nella mente, un poco contorta di Paulo, ma un ciclone lo investirà improvviso facendogli provare un'ebbrezza inaspettata. Porta il nome di una donna che con il suo charme non mancherà di incidere profondamente nei piani del marinaio. Paulo è avvezzo alle tempeste che dell'Oceano sono una sfida che lo fanno sentire ancor vivo """"dentro"""" nonostante l'età. Non è per nulla permeato agli sconvolgimenti che l'amore di una donna può provocare."" -
Alla scoperta delle proprie radici
Learco descrive le vicende della ventisettenne Vera Luzia, discendente di italiani ma brasiliana per nascita. La protagonista, rammentando i racconti di nonno Giobatta è spinta a ad andare a scoprire le proprie antiche radici nella terra avita. È un ritorno ad usi e costumi, spesso dimenticati, è come immergersi in quella italianità non conosciuta come vera pelle del proprio essere. In parallelo con il viaggio di ritorno di Vera Luzia nella Genova del 2011, c'è quello di andata del bis-nonno Luisito Bottaro e della sua famiglia nella Santos del più lontano 1922. -
Davanti alle bianche scogliere
In ""Davanti alle bianche scogliere"""" -che prende spunto dal romanzo precedente """"L'onda lunga del destino"""" - l'autore immagina la Cornovaglia del 1493, Un anno dopo la scoperta dell'America da parte del genovese Cristoforo Colombo. La notizia della scoperta suscita la reazione di alcuni discendenti degli antichi navigatori celti che, dieci secoli prima, erano approdati sulle coste del Nuovo Mondo, ritornandone poi, portando seco la notizia ed anche una mappa che riportava la direzione dei venti, delle correnti e le coordinate per raggiungere la nuova terra posta sotto le stelle della """"Croce del Sud"""". Anche il Brasile, verrà scoperto di lì a sette anni da Pedro Alvarez Cabral, che approdando il 22 aprile del 1500, ne prenderà possesso in nome di Sua Maestà Manuele I, Re di Portogallo. Il romanzo si incentra su una saga di famiglia fatta di antichi ricordi tramandati per dieci secoli, superando gli anni neri del """"Castigo di Dio"""": il flagello chiamato """"peste"""" che avrebbe colpito l'Europa intera. In parallelo, vengono descritti, anche, fatti relativi al terzo millennio in contrapposizione a quelli di un lontano passato dal quale i fantasmi si affacciano, evocati dal Walhalla celtico."" -
Leggende e racconti indigeni
"Leggende e racconti indigeni"""" non vuole essere un romanzo vero e proprio, anche se l'autore ha voluto intervallare ogni racconto leggendario con i dialoghi tra i giovani indios che li ascoltavano e il pajé della loro tribù che narrava loro le antiche leggende. È più semplicemente una piccola raccolta, sono poco più di una cinquantina, relativi ai personaggi e alle leggende indigene più note. Da qui nasce anche il titolo del libro che Learco ha voluto scrivere mettendo insieme narrazioni, fantasie, e inoltre, le curiosità idiomatiche del dizionario da lui tradotto in italiano ma tratto da due differenti lingue: tupi e portoghese-brasiliano. È un pot-pourri che il lettore, che non è cultore di questo tipo di ricerca, potrebbe non gradire ma, come in tutte le ricette nuove, bisogna prima assaggiare per poi giudicare. L'autore si augura che, già dopo le prime pagine, il suo pubblico accolga con favore anche questo suo impegno letterario e prosegua la lettura fino alla parola """"fine"""". Lo stile con cui i testi sono stati redatti è quello solito di Learco la cui abilità descrittiva è, come sempre, quella dell'artista avvezzo all'uso del colore e del pennello." -
Il mio cammino a Santiago. A Santiago voy peregrina soy
Diario del Cammino per Santiago di Compostela di Maria Antonietta Nichele e di suo marito Emilio Costa. L'autrice descive con linguaggio semplice ma efficace le impressioni, i pensieri e le sofferenze giorno per giorno, tappa dopo tappa, soffermandosi spesso a riflessioni morali, personali e soprattutto religiose. Corredato di oltre 120 foto a colori che danno un'idea dei luoghi attraversati dai campi alle città, dai boschi alle mesetas, dalle curiosità ai luoghi di culto a Santiago voy peregrina soy... nebbia, pioggia, sole o vento non fermeranno i pellegrini che, assetati di verità, sulla via delle stelle, cercheranno i segni della divina realtà.