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Soli e perduti
Una meravigliosa storia universale sulla solitudine e sul bisogno di appartenenzarnrn«Sono pochi gli scrittori contemporanei in grado di raccontare la tenerezza... Nevo lo fa con la spigliatezza del fuoriclasse» – Alessandro Piperno, La Lettura-Corriere della Serarnrn«Una vicenda ricca di anime, di passati da raccontare, di presenti complicità» – La Stamparnrn«Nevo è considerato tra gli esponenti principali di quella nuova generazione della letteratura israeliana che affronta senza tabù il conflitto che divide il paese ed è anche in grado di dare voce alle vicende politiche e personali dei palestinesi» – Il ManifestornrnrnNel lontano New Jersey, dopo quarant'anni di felice vita coniugale, e dopo la dipartita della moglie, Geremia Mendelshtorm si scopre improvvisamente privo di appartenenza in un luogo come l'America. Un giorno, ecco la brillante idea: immortalare il nome dell'amata finanziando la costruzione di un nuovo 'mikveh', un bagno rituale, nella Città dei Giusti in Israele, dove aveva in animo di recarsi con sua moglie l'estate precedente. In una irresistibile commedia degli equivoci generata da eventi inaspettati, il 'mikveh' si rivela miracoloso per ragioni tutt'altro che pure e immacolate. Una inaspettata tensione erotica impregna, infatti, magicamente le sue acque e i suoi muri e si propaga a chiunque vi si immerga. Elogio del primato del desiderio e dell'amore in ogni circostanza della vita, il romanzo getta uno sguardo furtivo e ironico su alcuni aspetti paradossali e comici della vita reale in Israele, ma è anche una storia universale sulla solitudine e sul bisogno di appartenenza. -
Tra cielo e terra
Il romanzo della vita di Beryl Markham, una donna capace di sfidare il suo tempo in nome della libertà d'amare e vivere secondo i propri desideri e le proprie passionirnrn«Nella mani abili di Paula McLain prende vita Beryl Markham. E noi lettori comprendiamo quanto fosse una donna che anticipava i tempi» – Jodi Picaultrnrn«Paula McLain... La nuova stella del romanzo storico» – Ann PratchettrnrnNel 1904, i Clutterbuck lasciano l'Inghilterra e, navigando per settemila miglia fino al porto di Mombasa, raggiungono Nairobi, e da lì la ""terra imperiale"""" che Charles Clutterbuck ha comprato a buon prezzo. La terra si riduce a seicento ettari di macchia incolta e a tre capanne esposte alle intemperie. Data la vicinanza all'equatore, non esiste il crepuscolo. Il giorno diventa notte nel giro di pochi minuti. In lontananza si sentono gli elefanti farsi strada nella boscaglia. I serpenti vibrano nelle tane. Due anni dopo, quando la macchia incolta ha quasi le sembianze di una fattoria di allevamento di cavalli, Clara, la moglie di Charles, compra un biglietto di ritorno per l'Inghilterra per sé e per Dickie, il figlio maggiore di cagionevole salute. L'Africa è troppo dura per lei, dice. Alla stazione di Nairobi bacia la piccola Beryl, rimasta sola col padre, e la esorta a essere forte. Beryl cresce libera nell'Africa indomita e selvaggia. A volte, quando è buio pesto, sguscia da una finestra aperta per raggiungere il suo amico Kibii, un ragazzino kipsigi. Intorno a un falò basso e scoppiettante ascolta i racconti della tribù e sogna di diventare anche lei un giovane guerriero. Un giorno, a casa degli Elkington, una magnifica dimora che dà su chilometri e chilometri di boscaglia africana, Paddy, il leone che scorrazza libero per casa, l'azzanna a una coscia, subito sopra il ginocchio, e poi molla la presa, come se gli fosse chiaro che non è """"destinata a lui""""."" -
Manuale di danza del sonnambulo
La storia di una famiglia indiana emigrata in America e di una ragazza che, scoprendosi donna senza aver realizzato nessuno dei suoi sogni, si avventura alla ricerca delle proprie radicirnrn«Un romanzo delicato e commovente sull'importanza di conoscere e difendere le proprie radici, per trovare il proprio posto nel mondo» – Tiziana, Lo Porto, D-la Repubblicarnrnrn«Un debutto emozionante... L'autrice ha un talento magnifico nel ricreare il caotico procedere della vita di una famiglia, tra gioia, tristezza, frustrazione e rabbia» –Publishers Weeklyrnrn«Realismo magico e curcuma. E una famiglia chiassosa e incasinata, gli Eapen, che dall'India si trasferisce in New Mexico» – Marie ClairernrnAmina Eapen è un'indiana-americana che vive a Seattle e si guadagna da vivere come eccentrica fotografa di matrimoni. Quando la madre Kamala la chiama da Albuquerque, nel New Mexico, per dirle che la salute di suo padre Thomas è gravemente peggiorata, Amina si lascia tutto alle spalle e si precipita nella casa dei suoi genitori e della sua infanzia. Dalle pareti agli oggetti più minuscoli, ogni cosa fa di quella casa un vero e proprio armadio dei ricordi in cui è racchiusa la storia della sua famiglia: dalla fuga dall'India, dopo che suo padre aveva litigato con la nonna, al tragico pomeriggio in cui dall'Oriente giunse la notizia della morte della nonna e dei familiari nell'incendio appiccato da Sunil, il fratello sonnambulo di Thomas, ai primi giorni di scuola in cui tutti i compagni parlavano una lingua incomprensibile e sconosciuta. Tutto sembra irrimediabilmente e vanamente trascorso agli occhi di Amina - la famiglia, la giovinezza, l'esistenza presente fatta di uno sciocco, bizzarro lavoro - quando una telefonata da Seattle la informa che un noto gallerista ha visto alcune sue foto e vorrebbe esporle. Che sia il vero inizio della sua vita? -
Ritratto di un matrimonio
Un magnifico ritratto di un matrimonio d'amore con tradimentornrn«Un eccellente romanzo... con un acume anti-romantico che sembra rievocare l'amaro senso della coniugalità di John Updike» – Leonetta Bentivoglio, La Repubblicarnrn«Una lettura memorabile. La scrittura di Black è dotata di una precisione devastante» – The Sunday Timesrnrn«Robin Black è una scrittrice di grande sapienza, illumina, senza inutile enfasi, la fragile complessità delle storie personali... Questo romanzo è pervaso di inquietudine, esattamente come la vita» – The GuardianrnrnAugusta è una pittrice con un'avvenenza che suggerisce forza e potenza, Owen, suo marito, uno scrittore quarantottenne che pare ancora un ragazzo, con i capelli lunghi che gli cadono sul viso. Augusta e Owen sono sposati da così tanto tempo da essere ormai «un'unica creatura» e da poco vivono in una fattoria in campagna, solitaria e separata dal resto del mondo. La ragione vera del trasferimento della coppia, tuttavia, non ha nulla a che vedere con il coronamento del loro idillio, ma con la sua sfiorata fine, precisamente con il tradimento di Augusta. Un tradimento consumato anni prima con il padre di un'allieva, e rimasto una presenza costante nella loro vita. Da allora Owen è l'uomo che sa troppo, lo scrittore che ha in testa un opprimente pensiero fisso. A turbare lo 'status quo' sarà l'arrivo, nella casa accanto alla loro, di un'altra pittrice, Alison. Poco dopo, al piccolo gruppo si aggiunge Nora, la figlia di Alison, il corpo longilineo, i capelli biondi legati, una versione Modigliani della madre che tuttavia, diversamente dalla lei, non dipinge ma ama la letteratura e, in modo particolare, la scrittura di Owen: un genio, per lei, una fonte di ispirazione, un autore sottovalutato, destinato a elogi postumi. -
Cento strategie non ortodosse
Concepito quale testo di studio per gli aspiranti ufficiali della Cina confuciana e compilato nel XV secolo, il libro offre un compendio di cento principi strategici fondamentali ricavati da oltre due millenni di esperienze tattiche sui campi di battaglia. Il manuale è suddiviso in cento capitoletti, ciascuno dedicato a un elemento strategico basilare e illustrato con la descrizione di una battaglia ripresa dalla storia cinese. Gli esempi storici gettano nuova luce su formulazioni spesso enigmatiche degli antichi strateghi: ""potenza strategica"""", """"difesa"""", """"vuoto"""", """"spirito"""" (""""qi""""), """"vittoria""""."" -
La dama e l'unicorno
È un giorno della Quaresima del 1490 a Parigi, un giorno davvero particolare per Nicolas des Innocents, pittore di insegne e miniaturista conosciuto a corte per la sua mano ferma nel dipingere volti grandi come un'unghia, e al Coq d'Or e nelle altre taverne al di qua della Senna per la sua mano lesta con le servette di bell'aspetto. Jean Le Viste, il signore dagli occhi come lame di coltello, il gentiluomo le cui insegne sono ovunque tra i campi e gli acquitrini di Saint-Germain-des-Prés, proprio come lo sterco dei cavalli, l'ha invitato nella Grande Salle della sua casa al di là della Senna e in quella sala disadorna, nonostante il soffitto a cassettoni finemente intagliato, gli ha commissionato non stemmi imponenti o vetrate colorate o miniature delicate ma arazzi per coprire tutte le pareti. Arazzi immensi che raffigurino la battaglia di Nancy, con cavalli intrecciati a braccia e gambe umane, picche, spade, scudi e sangue a profusione. Una commissione da parte di Jean Le Viste significa cibo sulla tavola per settimane e notti di bagordi al Coq d'Or, e Nicolas, che può resistere a tutto fuorché alle delizie della vita, non ha esitato un istante ad accettare. Non ha esitato, però, nemmeno ad annuire davanti alla proposta di Geneviève de Nanterre, moglie di Jean Le Viste e signora di quella casa. -
Sette luoghi
Ad Assuan il Nilo è bello, docile e più pulito che altrove, gli abitanti nubiani, arabi e rifawi - amano recitare versi di rinomate poesie nelle cerimonie importanti della loro vita, le botteghe risplendono tutte di un miscuglio di colori, luci, persone e, a qualche chilometro più a sud, il primo raggio di sole penetra due volte l'anno nel tempio di Abu Simbel per andarsi a posare giusto sulla statua di Ramses II. In questa magnifica città vive un ragazzo di pure origini arabe. Suo padre appartiene al gruppo degli arabi stanziati nel Nord del Sudan, sua madre fa parte del clan dei Ja'fara, abitanti in Egitto da tempo immemorabile e il cui lignaggio risale fino al casato del Profeta. Il ragazzo, vent'anni, bella carnagione scura e occhi altrettanto belli e scuri, studia sociologia a Khartum e, per mantenersi ad Assuan, di tanto in tanto accompagna scolaresche e turisti in giro per i templi e i siti archeologici di Luxor. Abita dalla parte del lago, in una corte con due stanze annessa alla ""zawiya"""", dove """"hajj"""" Bilal, il muezzin che l'ha preso sotto la sua protezione, guida la preghiera per pochi oranti. Il ragazzo segue con cura i precetti del muezzin, soprattutto la tradizione del Profeta che recita: """"Sette sono coloro che Iddio proteggerà nel giorno in cui non vi sarà altra protezione che la sua: fra cui un ragazzo cresciuto nell'obbedienza a Dio""""."" -
Senza parole
L'intera società letteraria del Commonwealth è in fermento. A Londra si svolge l'Elysian Prize, uno dei riconoscimenti più ambiti negli illustri salotti letterari britannici, in quelli altrettanto nobili di Edimburgo e tra i notabili di Nuova Delhi. Sponsorizzato dalla Elysian, un'industria agricola che annovera tra i suoi prodotti alcuni degli erbicidi e dei pesticidi più devastanti sulla faccia della terra, il Premio ha nel suo consiglio d'amministrazione Sir David Hampshire, un vecchio mandarino della politica inglese, che ha nominato presidente della giuria Malcolm Craig, parlamentare noto per un maldestro discorso sull'indipendenza della Scozia. Nell'ingrato compito di scegliere i romanzi in concorso, Craig deve vedersela con una giuria composta da spocchiose star del giornalismo, scrittrici sconosciute, astruse esponenti dell'accademia, e una rosa di autori a dir poco improbabile. L'Elysian Prize, però, riserva sempre, come ben sanno negli illustri salotti letterari londinesi, graziose e imprevedibili sorprese. -
Quando cielo e terra cambiarono posto
Questo libro racconta la storia di una figlia della guerra.rn«Un meraviglioso libro di una donna straordinaria.» - Amy Tanrn«Toccante, lucido, lirico.» - New York Times Book Reviewrn«La storia di una ragazza scampata alla guerra e a una doppia persecuzione. Un libro che mi ha commosso profondamente.» - Viet Thanh NguyenrnrnrnNei primi dodici anni della sua vita Le Ly Hayslip è una contadina in un piccolo villaggio nei pressi di Da Nang, nel Vietnam centrale. Ultima di sei figli di una famiglia buddhista, conosce presto la violenza della guerra, combattendo accanitamente tra le fila dei vietcong contro i soldati americani e sudvietnamiti. rnTutto ciò che sa di quel cruento conflitto, Le Ly lo apprende dalla voce dei quadri di partito nordvietnamiti, che non esitano a fare appello alla tradizionale paura dello straniero e alla devozione dei contadini per gli antenati, pur di scatenare una guerra totale contro l’«invasore» americano. In quegli anni, perciò, gli Stati Uniti, per Le Ly e la sua famiglia, non sono altro che una nazione grande e potente che mira malvagiamente a conquistare un paese piccolo e povero per impadronirsi dei suoi campi di riso, delle sue paludi, delle sue pagode. rnL’orrore della guerra travolge, però, totalmente la giovane esistenza della ragazza. Le Ly si ritrova, infatti, dapprima in una prigione sudvietnamita, in cui viene sottoposta a tortura perché sospettata di «simpatie rivoluzionarie», e poi, dopo il rilascio, condannata a morte dai vietcong perché ritenuta una spia. Nel 1970 fugge negli Stati Uniti, a San Diego, in California. Vi vive sedici anni e ottiene la cittadinanza americana. Nel 1986 torna in Vietnam per vedere che cosa ne è stato della sua famiglia, del villaggio da cui se ne è andata, ancora bambina, e della sua gente. rnQuesto libro racconta la sua storia, la storia di una figlia della guerra. È però anche un’opera in cui l’immagine del Vietnam offerta dagli americani, quell’immagine «fatta di violenze, prostituzione, corruzione, morte, boat people, bambini umiliati», cede il posto a quella di un paese «ricco di una cultura di 4000 anni, dove 70 milioni di persone vivono nel rispetto dei legami familiari e dei valori antichi, in grande armonia con la natura» (la Repubblica). -
Il luogo sottile
«Il luogo sottile», secondo la mitologia celtica, è quello in cui la membrana fra il mondo fisico e quello spirituale si fa più cedevole; in questo romanzo originalissimo e affabulatorio, il luogo sottile è Varennes, piccolo centro attorno a un lago del New England dove si intrecciano le vite e le voci di un coro di personaggi: la giovane Mees, che scopre all'improvviso di avere il potere di restituire la vita a ciò che è morto, le sue amiche sul limitare dell'adolescenza, le anziane (ma tutt'altro che spente) signore della casa di riposo, un impenitente dongiovanni di mezza età, due minacciosi sconosciuti che turbano la quiete della cittadina (e saranno protagonisti di un drammatico finale) - ma anche i cani e i gatti degli abitanti, i castori che popolano il lago, perfino i licheni e i fiori che ne ricoprono le sponde. Un microcosmo brulicante di vita - misteriosa, paradossale, a volte violenta. -
Belgravia
Con uno stile impeccabile, tra personaggi irresistibili e descrizioni magistrali, Julian Fellowes – già autore dell’acclamato Downton Abbey – ha scritto un romanzo che, con sagacia e ironia, affronta le tensioni tra le nuove famiglie benestanti e la vecchia aristocrazia nell’Inghilterra vittoriana.rnrn""Amori e colpi bassi tra nuovi ricchi, aristocrazia e servitù a Londra nel 1840"""" - Il Venerdì di RepubblicarnrnrnNel giugno del 1815, Bruxelles appare en fête, con le affollate bancarelle nei mercati e le carrozze aperte pitturate a colori vivaci. Al ballo della duchessa di Richmond, moglie di Charles Lennox, comandante delle forze britanniche di stanza nella città belga, accorrono tutti gli alti ufficiali dell’esercito del duca di Wellington. Tra questi, Lord Edmund Bellasis, erede di una delle famiglie più importanti della Gran Bretagna.rnLa guerra ha alterato gli schemi, e Lord Bellasis si presenta al ballo in compagnia di Sophia Trenchard, bella e ambiziosa figlia di James Trenchard, un abile commerciante che fornisce pane e birra ai soldati e che, partito da una bancarella a Covent Garden, grazie a un vero talento per gli affari, ha compiuto una vertiginosa scalata sociale.rnDurante il ballo un aiutante di campo irrompe nella sala recando con sé una missiva che attira all’istante l’attenzione dei presenti. Le truppe francesi hanno oltrepassato il confine e gli ufficiali inglesi, le uniformi da gala ancora indosso, vengono richiamati ai propri reggimenti. Le sale piene di fiori, tanto profumate ed eleganti a inizio serata, diventano teatro di strazianti scene di commiato, compreso quello tra Sophia e Lord Bellasis, ignari della piega che sta per prendere la loro vita. Venticinque anni dopo i Trenchard, tornati in Inghilterra, vivono a Belgravia, un quartiere di nuova costruzione edificato da James, che ha fatto fortuna nel campo dell’edilizia. Non lontano da loro sorge la dimora dei conti di Brockenhurst, i genitori di Edmund Bellasis. Le due famiglie appaiono tanto distanti per estrazione sociale quanto unite da un segreto diventato oggetto di un curioso interesse nei salotti londinesi, scatenando i pettegolezzi della servitù e mettendo in moto una catena di eventi non privi di colpi di scena e rivelazioni."" -
Sul lettino di Freud
Sul lettino di Freud è la storia di Seymour Trotter, Ernest Lash e Marshal Streider, tre psicoterapeuti che, in virtù della sorte connessa alla loro professione, si trovano a condividere trionfi e fallimenti, fatti e misfatti, onori e infamie della loro pratica terapeutica. rnrn""Tagliente, spietato, Sul lettino di Freud ricorda i libri di Oliver Sacks"""" - Boston Globernrn""""Un libro che pone importanti domande su cosa significa dire la verità da entrambi i lati del lettino"""" - New York Times Book ReviewrnrnrnSeymour Trotter, settantun anni, un patriarca della comunità psichiatrica, va incontro alla rovina dopo aver preso in analisi Belle Felini, una trentaduenne di gradevole aspetto ma con una lunga storia di autodistruzione alle spalle. Nell'istante in cui l'""""alleanza terapeutica"""" con la sua paziente sembra dare frutti che nessun Prozac può procurare, Trotter viene accusato di comportamento sessuale inappropriato nei confronti della giovane donna e sottoposto ad azione disciplinare dal comitato etico per la medicina. Incaricato del procedimento è Ernest Lash, assistente universitario presso la facoltà di psichiatria, studioso che ignora quasi tutto della psicoterapia. L'incontro con Trotter, tuttavia, lo affascina e seduce a tal punto che Lash diviene un affermato psicoterapeuta. E giorno dopo giorno lui ringrazia i grandi progenitori dell'analisi: Nietzsche, Kierkegaard, Freud, Jung. Finché non viene il momento in cui nessuno dei grandi guaritori del passato può soccorrerlo. Lash applica un approccio radicalmente nuovo, basato su una forma di """"alleanza terapeutica"""" con il suo paziente Justin. Ma quando quest'ultimo decide di abbandonare la moglie, Lash è costretto a correre ai ripari..."" -
Un minuto di silenzio
"Raramente si legge qualcosa di così casto e, insieme, di così erotico"""" - Die ZeitrnrnChristian e Stella sono usciti in mare con un dinghy, una piccola imbarcazione a vela perfetta per il vento forte e teso del Mare del Nord che increspa magnificamente quelle acque cristalline, e spazza chilometri e chilometri di maestose falesie e spiagge di sabbia finissima. Giunti sulla spiaggia dell'Isola degli uccelli, una minuscola striscia di terra in mezzo al mare su cui volteggiano come un turbine bianco centinaia di uccelli marini, i due giovani sono stati sorpresi da un'improvvisa tempesta di vento e pioggia. Christian ha condotto Stella in una baracca rivestita di canne sulla spiaggia, un rifugio dove un vecchio ornitologo è solito andare durante la bella stagione. La porta era ancora appesa sui cardini, sulla stufa di ferro vi erano ancora una pentola e un bicchiere d'alluminio, e al centro un giaciglio fatto di alghe secche e tavole di legno inchiodate. Stella si è messa subito a sedere su quel letto improvvisato, la sigaretta in bocca e una canzone sconosciuta sulle labbra. Bellissima, i capelli neri e gli occhi chiari e splendenti, ha sorriso a Christian e l'ha invitato a sedersi accanto a lei. Christian le è scivolato accanto, le ha posato una mano sulla spalla e, desiderando che quel contatto fisico durasse più a lungo possibile, le ha accarezzato la schiena. Solo allora Stella ha gettato la testa all'indietro e l'ha guardato sorpresa, come se avesse sentito o scoperto qualcosa d'inatteso, qualcosa che non aveva previsto, qualcosa che pensava impossibile." -
Tumulti
Tornato in patria per una licenza nel 1916, il Maggiore Brendan Archer ha conosciuto Angela Spencer, con cui si è fidanzato. Finita la guerra, nell'estate del 1919 il Maggiore giunge a Kilnalough, lungo la costa della contea di Wexford dove, sulla punta estrema di una sottile penisola coperta di pini morti che pencolano qua e là in bizzarre angolazioni, si erge il Majestic, l'albergo prediletto dall'aristocrazia anglo-irlandese, acquistato da Edward Spencer, il padre di Angela, di ritorno da un suo viaggio in India. Con suo sommo stupore, il Maggiore scopre che l'albergo non corrisponde affatto alle descrizioni della sua «fidanzata». La ricca, variopinta buona società protestante, che accorreva a frotte al Majestic per la regata di luglio, se n'è andata da un pezzo, proprio come i pini o le vasche da bagno di ghisa che di tanto in tanto sbucano tra le fondamenta dell'hotel, simili a fossili di una remota età dell'oro. Il Maggiore avrebbe tutte le ragioni per filarsela, tuttavia è assolutamente incapace di staccarsi da quell'enorme edificio fatiscente. Ipnotizzato dalla rovina e dai «misteri mondani della vita irlandese», Brendan Archer trascorre l'estate, placidamente cullato dallo charme del vecchio albergo e del tutto ignaro della tempesta che si avvicina. Siamo nell'Irlanda del 1919, l'anno in cui la lotta per l'indipendenza esplode con una brutalità senza pari. -
Il grande marinaio
Con una prosa graffiante e diretta Catherine Poulain riporta in vita il grande romanzo d’avventura, consegnandoci un’epica storia di ricerca esistenziale e, nello stesso tempo, un magnifico romanzo sulla condizione umana.rn«È il più bel libro di avventura, viaggio, libertà e solitudine che ho letto quest’anno, la storia di una donna che si imbarca tra i pescatori d’Alaska e dell’umanità disperata che scopre, e di cui s’innamora.» - Paolo Cognettirn«La pescatrice in Alaska sul battello ebbro fa invidia a Hemingway.» - la Stamparn«Avventure, momenti di introspezione e l’amore per un membro dell’equipaggiornche crea nuovi squilibri. Ma l’autrice ha raggiunto il suo scopo: “Non volevo più morire di noia e di birra”.» - la RepubblicarnrnIn una notte di febbraio a Manosque-les-Plateaux, nel Sud della Francia, Lili riempie un piccolo zaino militare e decide che è giunta l’ora di non morire più di infelicità, di noia, di birra. Meglio andarsene in capo al mondo, in Alaska, «verso il cristallo e il pericolo», a pescare nel freddo e nel vento, sull’isola di Kodiak.rnSulla Rebel, la barca per la pesca con il palamito in alto mare, che accoglie Lili nel suo equipaggio, si imbarca un giorno Jude, «il grande marinaio», un veterano della pesca in Alaska. Il volto nascosto dentro una criniera ramata, le guance invase dalla barba, la voce roca, Jude è un uomo dal fascino magnetico nel cui petto albergano inattese violenze e altrettanto inattese tenerezze. Una pericolosa tentazione per Lili. Innamorarsi di lui significherebbe infatti rinunciare alla vita nomade e libera che si è ripromessa di non tradire mai. -
L' artista
Una storia che risale alla barbarie della Seconda guerra mondiale e della Shoah, all'antisemitismo che si annidava anche nell'amministrazione americana e al coraggio di una giovane donna.rnrn«Un romanzo vibrante, ricco di suspense. Un severo monito affinché la storia non si ripeta» – The Washington Postrnrn«Shapiro ritrae in maniera convincente il compito dell'artista, il suo essere un agente di speranza in un mondo che ne è privo» – The New York Jewish Weekrnrn«Una storia che colpisce dritto al cuore» – The Boston GlobernrnDanielle lavora da Christie's, la casa d'asta dove perizia opere d'arte che riguardano spesso l'espressionismo astratto. Una passione che le deriva dai racconti del nonno su una sua misteriosa prozia, Alizéè Benoit, scomparsa in circostanze misteriose nel 1940 dopo aver frequentato a lungo Pollock, Rothko, de Kooning, Krasner e altri noti esponenti dalla celebre avanguardia americana della fine degli anni Trenta. Un giorno, periziando alcune opere che risalgono a quel periodo, Danielle si imbatte in una straordinaria scoperta: tre dipinti prodotti nell'inequivocabile stile dell'eroina misteriosa della sua infanzia, Alizée Benoit, la prozia scomparsa nel nulla. Un ritrovamento che solleva il velo su una storia incredibile: una storia che risale alla barbarie della Seconda guerra mondiale e della Shoah, all'odissea di una nave carica di profughi ebrei e al coraggio di una giovane donna «carismatica, testarda e piena di talento», che rinunciò a tutto, anche al sogno di essere una celebre pittrice, pur di salvare la propria famiglia. -
Il cane che andava per mare e altri eccentrici siciliani
Uno straordinario, assolutamente anomalo ritratto della Sicilia, che Malatesta ha scritto nella sua casa siciliana, fortunosamente arrivatagli da un eccentrico.rn«Un libro straordinario grazie alla scrittura abile, sorniona, sempre eleganterndi Malatesta e alla sua vocazione di autentico narratore.» - Andrea Camillerirn«Malatesta sa raccontare con fascinazione sempre divertita e maliziosa.» - Panoramarn«Stefano Malatesta scava con la mente nel tempo, e lì ritrova la generosità di pensare e di esprimersi.» - L'EspressornChiunque sia andato in Sicilia si è accorto della generale e naturale propensione al racconto divertente e curioso. Storie di personaggi irripetibili, di figure di dissennati, particolarmente numerosi nell’aristocrazia, quasi ci fosse un dovere di stravaganza per titolo e per censo. Stefano Malatesta ha raccolto alcune di queste storie che mostrano inequivocabilmente la «corda pazza»» dei siciliani, gli unici, autentici eccentrici italiani.rnDal cane marinaio e viaggiatore ai due cugini di Tomasi di Lampedusa, dal primo gay dichiarato di Corleone all’uomo che ha venduto una statua greca a un museo americano per il prezzo più alto mai pagato per un’opera d’arte antica, dal duca scrittore di cose d’Africa e gastronomo al poeta-pecoraio, il risultato è uno straordinario, assolutamente anomalo ritratto della Sicilia, che Malatesta ha scritto nella sua casa siciliana, fortunosamente arrivatagli da un eccentrico. -
La locanda degli amori diversi
Dall’autrice del bestseller Il ristorante dell’amore ritrovato, Ito Ogawa torna con una storia d’amore sincera e appassionata che sfida ogni tabù, scandagliando le difficoltà di una coppia nel vivere la propria diversità e dando voce a coloro che quotidianamente devono confrontarsi con l’intolleranza e i pregiudizi della società.rn«Due donne si innamorano, lasciano la città, aprono la Locanda Arcobaleno, un approdo dove curare le ferite dell’anima e sfidare i pregiudizi.» - La Lettura - Corriere della Sera rn«Ito Ogawa racconta, con un linguaggio fiabesco, l’amore tra Izumi e Chiyoko,rndue donne a cui, semplicemente, capita di innamorarsi e trascorrere tutta la vita insieme.» - Vanity Fairrn«Un’opera importante che aiuta a capire la straordinaria diversità di cui è fatto il mondo.» - Asahi.netrnrnA Izumi, trentacinquenne separata che ogni sera alla stessa ora rientra dal suo lavoro part-time, basta uno sguardo per comprendere quali siano le intenzioni di quella ragazza con la divisa da liceale che se ne sta immobile, incapace di muovere il passo decisivo che la separa dai binari. La afferra per un braccio e, con un gesto disinvolto, la tira verso di sé, salvandole la vita.rnChiyoko, così si chiama la ragazza, ha sul viso l’aria apatica di chi non ha ormai alcun rimpianto, eppure esercita un’inspiegabile attrazione su Izumi. A bordo di un vecchio pulmino Volkswagen, Izumi decide perciò di raggiungere insieme a lei un posto che ha la fama di possedere il cielo e le stelle più belli di tutto il Giappone.rnQui, le due donne rimettono in sesto una casa in rovina trasformandola in una locanda, sulla cui facciata garrisce al vento una bandiera arcobaleno. In breve la «Locanda Arcobaleno» diventa un accogliente punto di ritrovo per viaggiatori, dove le proprietarie non si limitano a offrire ristoro alle fatiche del viaggio, ma anche, e soprattutto, alle ferite dell’anima. -
Amy Snow
Il legame di affetto e amicizia tra due donne capace di durare oltre la vita.rn«Amy Snow è scritto con intensità e attenzione ai dettagli, ma offre soprattutto un indimenticabile ritratto dell’amicizia vera.» - Historical Novel Societyrn«Tracy Rees è la nuova, eccezionale voce del romanzo storico. Il romanzo dell’anno che preferisco.» - Lucinda RileyrnrnHertfordshire, 1848. La brina ricopre i campi e le strade quando Amy Snow, la mantella stretta per difendersi dal gelo, si allontana da Hatville Court, la casa in cui ha vissuto per ben diciassette anni.rnL’unica persona che lei abbia mai amato, Aurelia Vennaway, figlia unica di Lord Charles e Lady Celestina Vennaway, una delle famiglie più in vista della contea, giace sotto sei piedi di terra in un angolo silenzioso del camposanto.rnEra stata proprio Aurelia a trovarla, diciassette anni prima, abbandonata al limitare della proprietà in una tersa mattina di gennaio in cui l’aria era tagliente come vetro. Erano cresciute insieme, Aurelia e Amy, come due sorelle inseparabili. Ma ora, con la scomparsa di Aurelia, ad Amy non resta che mettere da parte il dolore e rivolgersi con determinazione al compito che Aurelia le ha affidato poco prima di morire: decifrare una serie di lettere contenute in un pacchetto occultato con cura, lettere che contengono un segreto cui Aurelia non ha mai fatto cenno quando era in vita. -
Il matrimonio degli opposti
Il racconto della vita di Camille Pissarro, uno dei massimi esponenti dell'Impressionismo francese, attraverso la ricostruzione della storia della sua famiglia.rn«Una storia incantevole che parla di sacrifici, tradimenti e tragedie familiari, in un mondo diviso dalla religione, dalle divisioni di classe e di razza, e riscattato dall’arte e dall’amore.» - Booklistrn«Chi legge questa storia non la dimenticherà.» - Book Pagern«Uno splendido romanzo alla maniera di Gabriel García Márquez.» - O, The Oprah MagazinernrnIsola di St Thomas, 1807. Rachel Pomié sogna di sgusciare via dalla sua esistenza e di fuggire a Parigi, una città di cui sa tutto. Dalle mappe dei cartografi sa come si snodano i viali delle Tuileries, le banchine della Senna e le vie principali. Dai racconti di suo padre sa che da quella grande città vengono i suoi antenati, dopo aver peregrinato in Spagna e Portogallo, alla ricerca di una terra dove professare l’ebraismo senza essere umiliati, offesi o, persino, uccisi. Il suo sogno, però, di aggirarsi per le strade della capitale francese, vestita magari come una delle ragazze sbirciate di nascosto sul Journal des dames et des modes della madre, svanisce miseramente il giorno in cui finisce in sposa all’anziano commerciante Isaac Petit. La vita coniugale con monsieur Petit, un vedovo di trent’anni più vecchio di lei, si rivela piena di sacrifici, lutti e delusioni.rnUna mattina, appena arrivato da Parigi, compare al suo cospetto il nipote di Petit, Frédéric Pizzarro, un bel giovane coi capelli scuri, il portamento elegante e un francese parigino così nitido da sembrare un altro idioma rispetto al francese creolo dell’isola. Rachel, che ha la lingua più tagliente di tutta St Thomas, non riesce a spiccicare parola, quasi consapevole della fatalità di quell’incontro. Frédéric Pizzarro sarà, infatti, l’uomo della sua vita, e dal loro amore nascerà Camille, un ragazzino curioso e vivace che andrà a Parigi, si diplomerà all’École des Beaux-Arts, stringerà amicizia con Paul Cézanne e diventerà Camille Pissarro, uno dei più grandi pittori dell’Ottocento.