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La signora Armitage
La signora Armitage ha avuto uno sciame di figli da quattro mariti, accolti e amati dall'ultimo come fossero suoi, ma proprio quando sembrerebbe giunto il momento di riposarsi e godersi l'esuberante serenità domestica - i bambini più grandi sono ormai in collegio e lei ha infine conquistato la sicurezza economica - scopre che la felicità non è così semplice da conservare. Tra squarci di intimità familiare, flashback e dialoghi asciutti e sferzanti, Penelope Mortimer traccia - con affilata ironia e senza un filo di vittimismo - un memorabile ritratto di donna e una dolorosa riflessione sul tema della maternità, della monogamia e della nevrosi, in un romanzo di incredibile modernità, che combina lo sguardo spietato di Revolutionary Road alla finezza psicologica di Virginia Woolf. Dalla Signora Armitage è stato tratto il film Frenesia del piacere, sceneggiato dal premio Nobel inglese Harold Pinter, che valse ad Anne Bancroft una candidatura all'Oscar come miglior attrice protagonista. -
La sottile linea rossa
Uno dei romanzi più autentici sulla Seconda guerra mondiale, oltre che uno dei più riusciti ritratti della generazione di giovani uomini segnata da quell'immane conflitto.rn«Brutale, diretto e potente... Gli uomini sono reali, le parole sono reali, la morte è reale». - Los Angeles Timesrn«Un risultato raro e splendido...forte, ambizioso e onesto come raramente accade in un romanzo». - Newsweekrn«Il più grande romanzo sulla Seconda guerra mondiale». - The Christian Science Monitorrn1942, Arcipelago delle isole Salomone. Nelle prime, tiepide ore del mattino di una bella giornata tropicale, due navi americane da trasporto si avvicinano all'isola di Guadalcanal, occupata dai giapponesi. Per i loro equipaggi non si tratta d'altro che di una missione ordinaria: trasportare truppe fresche di rinforzo. Ma per i fanti che formano il carico delle navi questo viaggio non è né ordinario né noto. Ammassati sul ponte come pecore, gli uomini accendono le sigarette e scrutano la riva. È una bella vista, quella che si gode dal ponte. Sotto il fulgido sole tropicale del mattino una brezza marina agita le fronde delle minuscole palme da cocco dietro la spiaggia grigiastra dell'isola più vicina. Si direbbe che nulla possa scalfire questo paradiso terrestre, se un'ansia profonda, un'incontrollabile eccitazione nervosa non si impadronissero degli uomini a bordo. Vengono da una divisione regolare d'anteguerra, ma non hanno mai avuto un battesimo del fuoco. Mentre si preparano allo sbarco sanno che un certo numero di loro rimarrà sull'isola, privo di vita, non appena vi metteranno piede. Ignorano, tuttavia, la sorte che spetterà ai sopravvissuti, una volta inoltratisi all'interno di Guadalcanal: una sorte fatta di malaria e colera, scarsità d'acqua e di rifornimenti, e continue, snervanti, micidiali schermaglie coi giapponesi. Ferito e decorato sul campo durante la battaglia di Guadalcanal, con La sottile linea rossa, James Jones, l'autore di Da qui all'eternità, offre ai lettori uno dei romanzi più autentici sulla Seconda guerra mondiale, oltre che uno dei più riusciti ritratti della generazione di giovani uomini segnata da quell'immane conflitto. -
I cigni della Quinta Strada
Cinque donne, un grande scrittore, equivoci, debolezze e splendore nel jet-set newyorchese anni ’70.rn rn«Un libro che narra, con rara sapienza, l’amicizia tra Truman Capote e Babe Paley» - rnGiuseppe Scaraffia, Io Donnarn«La narrazione si dipana dal giorno in cui va in frantumi la complicità tra cinque semidee del jet-set e il loro mentore e confidente, Truman Capote, per impalcare un dramma della frustrazione e della nostalgia.» - D di RepubblicarnrnNew York, 1975. Truman Capote si è incamminato da tempo lungo la china dell’autodistruzione. Quasi costantemente in preda all’alcol e alle droghe, è soltanto una smorta controfigura del trentenne dagli occhi pieni di passione e inquietudine che sedusse il bel mondo newyorchese vent’anni prima. Su quel mondo, che lo ha tacitamente messo da parte, posa ora la sua astiosa penna, narrando in un articolo uscito su Esquire, dal titolo La Côte Basque 1965, del santuario che ne è al centro e che ha le sue vestali nei Cigni della Quinta Strada: Babe Paley, Slim Keith, Gloria Vanderbilt, Pamela Harriman, le regine dei cocktail, delle feste di beneficenza, dei party più esclusivi, dei dinner e dei lunch alla Côte Basque, il ristorante dove, appunto, pranzi e cene sono diventati un appuntamento imprescindibile della mondanità newyorchese. Romanzo che è stato accolto da uno strepitoso successo al suo apparire negli Stati Uniti, I cigni della Quinta Strada è un meraviglioso inno alla «bellezza e alla crudeltà di un mondo scomparso» (People). -
Le storie d'amore che hanno cambiato il mondo
Frida Kahlo e Diego Rivera, Rodin e Claudel, la coppia Burton e Taylor, Hugo e Juliette... Le storie d'amore che hanno turbato i disegni del destino, cambiando il mondo.rnrn«Non importa se di principi o re, di artisti o sportivi, di militari o domestiche: l'amore è un tormento per tutti.» - La Lettura, Corriere della SerarnrnCi sono grandi storie d'amore che hanno letteralmente determinato il corso della storia in un verso piuttosto che in un altro. Gilbert Sinouè ci offre in queste pagine il suo personale catalogo di tali irresistibili passioni: dalla storia d'amore tra Dom Pedro e Inès de Castro, che si concluse con una sanguinosa guerra che fu sul punto di devastare il Regno del Portogallo, alla relazione tra Nehru e Lady Mountbatten, che rese possibile la conquista dell'indipendenza dell'India; dall'amore di Lady Hamilton per Nelson, che la spinse a intercedere presso Maria Carolina e a fare in modo che l'ammiraglio non soccombesse con la sua flotta nella baia di Abukir, ai tormenti del cuore di Édith Piaf, che impedirono a Cerdan di affrontare Jake La Motta e di riconquistare il titolo di campione del mondo; dall'amore «maledetto» tra un sedicenne Arthur Rimbaud e uno squattrinato Paul Verlaine alla passione «incosciente» che spinse Edoardo VIII a rinunciare al trono pur di posare Wallis Simpson. L'amore si mostra in queste pagine come una forza inarrestabile, capace di sovvertire l'ordine del mondo. -
Navi perdute
Un raro e perfetto equilibrio tra un resoconto storico minuzioso e un romanzo d’avventura agli albori dell’era industriale.rnrn«Un’opera letteraria di prim’ordine, intelligente ed evocativa nel segno della migliore narrativa storica» - rnKirkus Reviewsrn«Il romanzo storico al suo meglio... fatto di intelligenza, audacia e curiosità.» - The New York Times Book ReviewrnrnPer l’ingegnere navale Paul Mérault de Monneron niente è più sgradevole di imbarcarsi a Calais per attraversare la Manica. In più, stavolta, sulle spalle di Monneron grava un ulteriore tormento: un segreto impostogli dal ministero della Marina francese. Il governo francese ha infatti chiesto a Jean-François de Galaup, conte di La Pérouse, di ripercorrere il viaggio d’esplorazione del leggendario capitano inglese James Cook. Copiarne le rotte, per emularne i successi. Per questo, augurandosi che l’Inghilterra non se ne accorga, il conte di La Pérouse tira a lucido due fregate, la Boussole e l’Astrolabe, e assolda duecento marinai e un folto gruppo di naturalisti, scienziati e matematici, promettendo di non fare ritorno fino a quando non avrà coperto ogni miglia di oceano navigabile. Dopo due anni di navigazione, nel febbraio del 1788 la Boussole e l’Astrolabe scompaiono all’improvviso, al largo delle coste australiane. Passeranno trent’anni prima che l’ammiraglio Jules Dumont d’Urville faccia luce sul mistero della scomparsa delle due fregate. -
Balene bianche
Un giallo dal ritmo incalzante, che inchioda il lettore alla pagina con una suspense magistrale.rnrn«Balene bianche è il poliziesco dell'anno: torvo, grintoso e impossibile da abbandonare... Ho cominciato a leggere che ero affascinato; ho finito che ero profondamente commosso.» - Stephen Kingrnrn«Un romanzo labirintico che alterna scene di intensa introspezione psicologica a passi di intenso dialogo.» - Joyce Carol Oatesrnrn«Nessuno ai nostri giorni scrive con più energia e verve di Price.» - The New York TimesrnrnIntorno alla metà degli anni Novanta, l'East Bronx era il regno incontrastato dei Wild Geese, la squadra di detective più affiatata di New York. Una squadra magnifica, ma con un cruccio: non aver incastrato le loro personali «Balene bianche», i criminali che avevano commesso dei delitti efferati sotto i loro occhi e l'avevano fatta franca. Dei cinque superstiti dei Wild Geese, l'unico ancora in servizio è Billy Graves, il cucciolo del gruppo. Un giorno Billy viene chiamato sul luogo di un delitto e riconosce subito nella vittima Jeffrey Bannion, la «Balena bianca» cui ha dato ininterrottamente e vanamente la caccia Pavlicek, uno dei suoi ex colleghi. Quando nei giorni seguenti altre due «Balene bianche» vengono assassinate in circostanze misteriose, Billy capisce che c'è un'unica cosa da fare: riunire i Wild Geese al completo, e cercare di capire chi abbia deciso di farsi giustizia da solo. -
Dentro soffia il vento
«Originale l’ambientazione: il borgo di Saint-Rhémy, tra le montagne della Valle d’Aosta, nel primo Novecento, scosso dalla Grande Guerra. Attuali i temi: dai pregiudizi contro il “diverso” al senso di “comunità”.» - rnla Repubblicarn«Una storia d'amore e d'amicizia in cui la superstizione sembra rendere cieche le persone.» - rnLa Stamparnrn rn«Romanzo d’amore e tradimento ambientato ai tempi della Grande Guerra in uno scenario dai contorni onirici.» - rnIl Resto del CarlinornrnIn un avvallamento tra due montagne della Valle d’Aosta, al tempo della Grande Guerra, sorge il borgo di Saint-Rhémy: un piccolo gruppo di case affastellate le une sulle altre, in mezzo alle quali spunta uno sparuto campanile. Al calare della sera, da una di quelle case, qualche «anima pia» esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino. Come faceva sua madre quand’era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni… Infusi d’erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano «pozioni» approntate da una «strega» che ha venduto l’anima al diavolo. Solo una persona, negli anni, ha avuto il coraggio di superare i pregiudizi della comunità e stringere, con Fiamma, un’amicizia sincera: Raphaël Rosset. Ma Raphaël, un giorno, è partito per la guerra e non è più tornato. A piangerlo è rimasto Yann, suo fratello, che sembra nutrire per la strega dei boschi un singolare e apparentemente immotivato odio… -
Una dolce carezza
«Un romanzo storico la cui eroina è sfortunata e tenace come David Copperfield.» - Graziarnrn«Una dolce carezza è un romanzo travestito da autobiografia, e in questo non è dissimile dall’irresistibile Ogni cuore umano.» - rnLivia Manera, Corriere della Serarn«Un gioiello.» - Vanity FairrnrnAmory Clay nasce il 7 marzo 1908 a Londra da Beverley e Wilfreda Clay. Il giorno del suo settimo compleanno lo zio Greville, l’eccentrico della famiglia, le regala una Kodak Brownie No. 2. Catturare le immagini e immobilizzarle per l’eternità, grazie alle facoltà prodigiose della sua macchina fotografica, diviene da allora la passione di Amory. Una passione che la conduce, giovane donna, nella Berlino della fine degli anni Venti per restituire all’eternità dei suoi scatti la licenziosa atmosfera dei club popolati di lesbiche vestite da marinai e di pingui uomini brizzolati in compagnia di giovani marinaretti. Da quel momento in poi, la promettente fotografa si muta in una preziosa testimone per immagini delle svolte fondamentali del secolo. Una vita avventurosa costellata di sogni, passioni e amori: da Cleve Finzi, l’editor dal corpo snello e muscoloso sotto abiti raffinati, a Jean-Baptiste Charbonneau, lo scrittore dall’aria scanzonata, a Sholto Farr, il soldato dagli occhi celesti. Una vita in cui l’eternità dell’arte si scontrerà inevitabilmente con la caducità dell’esistenza. -
L'estate prima della guerra
«La Simonson ricorda una Jane Austen o un Henry James dei nostri tempi e L'estate prima della guerra è un autentico gioiello.» - Paula McLainrn«Una storia che diverte e avvince... che parla di intelligenza, dignità e coraggio.» - New York Timesrn«L'estate prima della guerra ritrae la società inglese di inizio Novecento, evocando un'intera epoca attraverso la descrizione dell'estate 1914, che ha preceduto il primo grande conflitto mondiale.» - Il LibraiornÈ l'estate del 1914 a Rye, un piccolo centro che emerge dalle paludi piatte del Sussex come una magnifica isola di tetti rossi protesa verso il mare. L'arciduca Francesco Ferdinando è stato assassinato a Sarajevo, ma la vita in paese scorre tranquilla. L'eco di quanto accade a Whitehall, la sede londinese del Foreign Office, di solito sonnolenta in quella stagione, e ora brulicante di funzionari affaccendati, politici e generali, giunge decisamente attutita tra le strade della piccola città. Giacca e gonna strette, secondo i dettami della moda, collo lungo e capelli castani delicatamente raccolti sulla nuca, Beatrice Nash sbarca a Rye per prendere possesso dell'incarico di insegnante di latino nel locale ginnasio. I membri dell'amministrazione della scuola, l'arcigna moglie del sindaco, Mrs Fothergill, Lady Agatha Kent, dama in vista del paese che sogna di veder emergere un giorno dei grandi leader dai figli dei contadini con i calzoni corti e le ginocchia sporche, erano pronte ad accogliere ""un'insignificante fanciulla"""", come Lady Marbely si era premurata di assicurare. Grande è dunque la loro sorpresa quando si imbattono in una giovane donna attraente che si è lasciata presto alle spalle la frivolezza dell'infanzia, accompagnando il padre letterato nei suoi numerosi viaggi e, dopo la morte del genitore, decidendosi a vivere del suo lavoro senza convolare a nozze, come impone il costume del tempo a una ragazza orfana."" -
Il bambino di Budrio
«La magnifica storia di un'infanzia rubata e degli effetti nefasti prodotti da invidia e ignoranza.» - la Repubblicarn«Un romanzo che non ha nulla del trito repertorio del thriller storico, ma che racconta la storia di un bambino prodigio nel 1647.» - Avvenirern«Una storia intensa e drammatica di un bambino, a cui sarebbe bastato vivere una vita normale per essere felice.» - Laura Ogna, Giornale di BresciarnNel 1644 Budrio è un antico castello della città di Bologna con belle mura cinte da un fossato e, intorno, una campagna ricca di acque. Dentro al castello, si erge, solenne, la chiesa di San Lorenzo, con un alto campanile e il convento accanto, provvisto di chiostro e di torre dell'orologio. Il convento ospita diciassette frati, tra i quali padre Giovanni Battista Mezzetti. Noto come ""l'unto del Signore"""" per il suo titolo di teologo conseguito grazie a un breve papale, il frate ha poco più di trent'anni ed è un uomo alto, con lo sguardo sicuro, i capelli fluenti e la voce suadente e imperiosa. Tra le duemila anime ospitate nel castello e fuori le mura, ha eletto a suo confidente, in virtù della disposizione che spinge l'uno verso l'altro i contrari, il medico di Budrio, Alberto Carradori. Al """"povero uomo di scienza"""", come Carradori definisce se stesso, confida non soltanto i suoi disturbi, i suoi scatti d'ira improvvisi e il fuoco interiore che lo consuma, ma anche le sue angustie, i suoi slanci e il suo fervore di maestro del convento, addetto a insegnare la grammatica, la lingua italiana e quella latina ai ragazzi di Budrio. Svela, soprattutto, di coltivare vasti progetti per l'avvenire di un suo allievo: Giacomo Modanesi, un bambino di intelligenza e memoria prodigiose. Il ragazzo appartiene a una famiglia povera proveniente dal Po, da luoghi pieni di miasmi dove l'acqua facilmente s'impaluda. Sua madre è morta di febbri maligne e suo padre è un garzaiolo..."" -
Al posto di un altro
«Eskens cattura il lettore e non abbandona più la presa.» - Library Journalrn«Una storia tesa, intelligente, che esplora i luoghi più oscuri della psiche umana.» - William Kent Kruegerrn«Una scrittura elegante che scivola come ghiaccio nelle vene.» - The New York Time ReviewrnMinneapolis. Il detective Alexander Rupert sta vivendo il periodo più duro della sua vita: declassato dalla Narcotici all'unità Antifrode dopo essere stato ingiustamente accusato di aver sottratto beni e denaro durante alcuni arresti, si muove come un paria tra i corridoi del dipartimento, evitato dai colleghi e oberato da pratiche inutili o noiose. Davanti a sé ha ora la prospettiva di un doloroso doppio confronto: con il Gran Giurì - correndo il rischio di venire comunque condannato e sospeso dal servizio - e con sua moglie, della quale ha da poco scoperto una relazione clandestina. In preda allo sconforto, quando si trova davanti alle domande di uno squallido avvocato per un caso di un incidente stradale mortale dalla dinamica bizzarra, è rassegnato all'ennesima ordinaria amministrazione. Se non fosse che la vittima, James Putnam, risulta morta da quindici anni... Per Alexander quest'indagine potrebbe rappresentare l'inizio della riscossa. Una riscossa pericolosa, poiché il teatro degli eventi si allarga dalle Twin Cities a New York e all'Iowa, e il supposto furto di identità assume contorni sempre più foschi. L'ex militare jugoslavo Drago Basta sta infatti a sua volta seguendo a ritroso le tracce di Putnam per recuperare una scottante registrazione, e non ha intenzione di fermarsi di fronte a niente e nessuno... -
Un altro scrivere. Lettere 1904-1924
«L'epistolario con l'amico Max Brod è uno scrigno che custodisce la poetica del genio praghese.» - Marino Freschi, il Giornalern«Un dialogo che scava nel profondo...là dove la letteratura sgorga dalla potenza oscura della vita.» - Franco Volpi, la RepubblicarnKafka e Max Brod si conobbero, non ancora ventenni, nel 1902. Da quel primo incontro nacque un'amicizia che durò fino alla morte di Kafka nel 1924. Fu un rapporto asimmetrico: da un lato un intellettuale - Brod - che andava riscuotendo un crescente successo fino ad apparire agli occhi dei suoi contemporanei una figura di prima grandezza nella cultura praghese di lingua tedesca, dall'altro uno scrittore che viveva con un misto di vergogna ed orgogliosa consapevolezza il proprio straordinario talento. Fu, però, anche un rapporto decisivo per la vita e l'esistenza postuma di entrambi. Senza Kafka, il nome di Brod sarebbe oggi noto solo a pochi specialisti. Senza Brod, l'opera di Kafka ci sarebbe giunta dimezzata: fu infatti lui a tradire, con provvida infedeltà, le volontà testamentarie dell'amico, che gli aveva chiesto di distruggere tutte le sue carte. In un fitto intreccio di confidenze, aneddoti, riflessioni, Kafka, attraverso il carteggio qui raccolto, condivide con Brod ogni aspetto della sua esistenza, dalla composizione dei romanzi fino alle sue tormentate storie d'amore. -
Il genio dell'abbandono
Portatore di un dolore immedicabile e insieme di una furia sconfinata, «Vicienzo» s’imporrà al lettore con la forza dei personaggi indimenticabili, «pazzo in latitudine e longitudine» e «col carattere di una putenta frèva»: la febbre del genio.rnrn«Sul tema del vuoto, della mancanza di appartenenza e di identità è costruito il bel romanzo di Wanda Marasco, Il genio dell'abbandono.» - la Repubblicarnrn«È la storia di un reietto, fatta di cadute e risalite, di trionfi e di polvere, quella che la napoletana Wanda Marasco ricostruisce entrando nella testa e nella carne del personaggio. Il dialetto, a tratti inventato, dà una forza enorme al racconto.» - il Venerdì di RepubblicarnrnIl genio dell’abbandono racconta la vita del più grande scultore italiano fra Otto e Novecento: Vincenzo Gemito. E lo fa mantenendosi in prodigioso equilibrio tra fedeltà al dato storico e radicale reinvenzione dello stesso. È il romanzo di un’avventura eversiva e donchisciottesca, libro di vertiginosa solitudine e di teatrale coralità sullo sfondo di una Napoli vissuta come «un paese imprecisato che stava diventando la sua frontiera di malato», a contatto coi protagonisti della cultura del tempo, da Salvatore Di Giacomo a Raffaele Viviani e agli altri.rnWanda Marasco prende le mosse dalla fuga dell’artista dalla clinica psichiatrica in cui è ricoverato, e da lì ricostruisce la storia agitata di un «enne-enne», un figlio di nessuno abbandonato sulla ruota dell’Annunziata, il grande brefotrofio del meridione. Il marchio del reietto - beffardamente impresso nel suo stesso nome che è il risultato di un errore di trascrizione - lo accompagnerà per sempre, quasi come un segno di divinazione. Il suo apprendistato lo farà nei vicoli, al fianco di un altro futuro grande artista, il pittore Antonio Mancini, suo inseparabile amico che diventerà anche coscienza di Gemito, suo complice totale e infine suo nemico o, meglio: quell’intimo nemico di se stessi che si preferisce trasferire nell’altro. Vedremo così «Vicienzo» entrare nelle botteghe in cerca di maestri, avido di imparare. Lo seguiremo a Parigi, tra stenti da bohème e sogni di celebrità, e lo ritroveremo a Napoli, artista ambito da mercanti e da re, e pur sempre incalzato da quel «genio dell’abbandono», che, potente metafora dell’orfanità dell’arte, lo spinge a grandi imprese e lo precipita nel baratro dei fallimenti. Vivremo il suo folle amore per la modella Mathilde Duffaud, che ne segna la vita come un sistema dell’erotismo e del dolore, un impasto di eccessi e delusioni che sfociano in una follia tutta «napoletana»: intelligenza alla berlina, incandescenza e passioni spesso arrese a un destino malato di cui il «vuoto» di Napoli voracemente si nutre.rnScritto in una lingua vigorosa e raffinatissima che con movimento naturale vira verso il registro dialettale, Il genio dell’abbandono è sostenuto, come ha scritto Cesare Segre, da uno slancio drammatico che conferisce ai personaggi «uno stacco e un dinamismo straordinari». -
Il potere del cane
«È una storia di quelle che piaceranno a chi ha divorato Stoner, ai fan del Cormac McCarthy più western e, perché no, ai tanti che amano Haruf. Thomas Savage restituisce alla perfezione gli abissi di quella solitudine con cui dobbiamo fare i conti tutti noi.» - Giuseppe Culicchia, Tuttolibri - La Stamparn«Siamo nel Montana, nell'anno 1924, una terra ancora dominio dei rancher, i veri americani. Scenario perfetto per una tragedia del sangue.» - D-la RepubblicarnrnTra le pianure selvagge del vecchio West sorge il ranch dei fratelli Burbank. Phil e George Burbank, pur condividendo tutto da più di quaranta anni, non potrebbero essere più diversi. Phil ha la mente acuta, le mani svelte e la spietata sfrontatezza di chi può permettersi di essere sé stesso. George, riservato e insicuro, si accontenta di esistere all'ombra di Phil senza mai mettere in dubbio la sua autorità. Fino al giorno in cui, invaghitosi di Rose, una vedova con un figlio adolescente, George decide di sposarla e di portarla a vivere al ranch, sovvertendo ogni equilibrio. Phil, infatti, vivrà il matrimonio del fratello come un tradimento e metterà in atto una serie di crudeli ritorsioni, animato dall'odio nella sua forma più pura: l'odio di chi invidia. Pubblicato per la prima vota nel 1967, Il potere del cane è un'opera che, con una prosa impeccabile, tratteggia «una magnifica storia sugli abissi della solitudine» (La Stampa), capace di confermare la posizione centrale di Thomas Savage nella grande letteratura americana. -
La logica del lupo
«Un avvincente thriller psicologico... dall'alta tensione fino alla fine.» - Publishers Weeklyrn«Una storia perfetta per tutti i fan del thriller psicologico.» - The Letter Book Reviewsrn«Cattura dalla prima frase... Davvero un eccellente romanzo.» - The Welsh LibrarianrnJulia Crowne, avvocato divorzista, è alla guida della sua Volkswagen Golf diretta alla scuola della figlia Anna, in ritardo. Minuta, capelli scuri, zainetto di Dora l'esploratrice sulle spalle e scarpette di pelle nera ai piedi, Anna varca i cancelli dell'istituto con i compagni e si guarda intorno in cerca di sua madre. Qualcuno la osserva. Qualcuno che dapprima si chiede come si possa essere così negligenti da lasciare sola una bimba di cinque anni, e poi agisce con risolutezza. Rapisce la bimba, la porta via con la logica di chi non si pone problemi riguardo a cosa è giusto o ingiusto, con la logica... del lupo che sbrana l'agnello senza alcun rimorso. -
L' onore sopra ogni cosa
«Kathleen Grisson intreccia una storia drammatica e avvincente e riesce a catturare la tensione razziale dell'epoca. Un romanzo davvero stupendo.» - Booklistrn«La narrazione di Kathleen Grissom è lirica e ricca di dettagli storici. Irresistibile.» - Publishers Weeklyrn«Una saga appassionante di schiavi in fuga nell'America del 1830. Si rimane senza fiato sino alla fine.» - Kirkus ReviewsrnrnNei salotti buoni di Philadelphia, James Burton, noto e stimato argentiere, si aggira con una benda nera che gli copre l'occhio sinistro. Le donne sussurrano che sia rimasto sfregiato in un duello, e James non fa nulla per mettere a tacere queste romantiche voci. Negli anni ha imparato a nascondere molti segreti. Nato in una grande casa coloniale nel Sud della Virginia, dall'unione illegittima tra Belle, una schiava mulatta, e Marshall Pyke, il crudele padrone della piantagione, James ha, per venti lunghi anni, celato con cura dei segreti che potrebbero condurlo alla forca: un omicidio e l'avere ""il sangue dei negri"""", come amano dire gli schiavisti. Ora però la vita lo mette davanti a una svolta. Henry, un uomo di colore con cui ha un debito d'onore, ha bussato alla sua porta e gli ha chiesto di aiutarlo a ritrovare suo figlio, finito in mano ai negrieri. Difendere la propria sicurezza, a costo di venir meno alla parola data, oppure porre l'onore sopra ogni cosa?"" -
Istituto di bellezza Margaret Thatcher
«Un cocktail inebriante di bellezza e poesia.» - Ellern«Gli amori, i dolori, le nostalgie e le illusioni di tutti si incrociano in un racconto magico, imprevedibile e toccante» - Gioiarn«Un romanzo toccante che intreccia lingue e culture diverse» - L'eco di BergamornBuenos Aires, primavera del 1982. Al numero 1796 di avenida de Florida si erge l'Anna Karenina, uno splendido palazzo storico che ospita un gruppo di fuoriusciti iraniani. Cuore e anima della piccola comunità è Haji Khanoum, donna dal passato misterioso, che esegue ogni mattina la danza rotante dei sufi. È grazie a lei che nel condominio fa la sua comparsa una giovane donna con la figlia. Zadi, così si chiama la ragazza, ha appreso in Iran l'antica arte del band andazi, la depilazione con il filo, e decide di aprire un salone di bellezza proprio nel palazzo, che da quel momento si anima magicamente. Un altro inquilino, chiamato il Capitano, inizia a raccogliere intorno a sé i suoi connazionali appassionati di poesia, e le serate al numero 1796 di avenida de Florida diventano il centro di aggregazione per gli iraniani di tutta Buenos Aires che non vogliono recidere il legame con il loro tormentato paese. Emergono così tutte le storie degli abitanti della piccola enclave. -
Nella luce e nell'ombra
Nella luce e nell’ombra ha riscosso uno straordinario successo di pubblico e di criticarnrn«Un inno all’amore, alla virtù e alla bellezza.» – The New York Times Book Rewievrnrn«La cifra di Helprin è la capacità di evocare la potenza vitale di ciò che ci circonda.» – Lara Crinò, Il Venerdìrnrn«Per la grande costruzione narrativa, i principi morali, la magnificenza della scrittura e lo splendore di New York questo romanzo è la continuazione ideale di Storia d’inverno.» – The Wall Street JournalrnrnrnUn venerdì mattina del 1946, in completo beige, camicia bianca e cravatta azzurra, Harry Copeland esce di casa sua, al 333 di Central Park West a New York. Harry è appena tornato dalla guerra senza sapere che cosa avrebbe trovato in patria. A Staten Island trascorre un paio d'ore seduto al sole nel giardino a picco sul mare di sua zia Elaine, poi al ritorno, sul traghetto che lo riporta a South Ferry, si imbatte di nuovo nella giovane donna dalla struggente bellezza intravista da lontano all'andata, mentre incedeva sul ponte con la schiena diritta e la testa alta. La giovane donna si chiama Catherine Thomas Hale, ma ha scelto un altro nome, Catherine Sedley, per togliere di torno la sua famiglia e calcare la scena di scalcinati musical con orchestre formate dagli scarti della New York Philharmonic e registi che agognano improbabili trionfi a Broadway. New York, però, non è più la città calma e onesta di un tempo, e tra le sue strade fumose prosperano gli affari loschi della malavita. Quando, perciò, un vecchio promesso sposo di Catherine si presenta al suo cospetto e un gruppo di gangster minaccia di far saltare in aria la pelletteria di famiglia, Harry capisce che, se davvero vuole conquistare Catherine, deve nuovamente combattere. -
Il prodigio
Emma Donoghue ci consegna un romanzo che parla di ignoranza, accanimento religioso e superstizioni nell'Irlanda dell'Ottocento, e della magnifica amicizia tra una donna scettica e una bambina terrorizzatarnrn«Un notevole romanzo storico, basato su fatti che possono essere realmente accaduti. Un’opera da cui è impossibile staccarsi.» – Stephen King, The New York Times Book Reviewrnrn«Un romanzo che colpisce al cuore.» – New York TimesrnrnrnIrlanda, seconda metà dell'Ottocento. L'infermiera Lib Wright, una veterana della guerra in Crimea formatasi all'illustre scuola di Florence Nightingale, è appena giunta nelle Irish Midlands dall'Inghilterra. A convocarla è stato un comitato capeggiato dal dottor McBrearty, il medico della Contea. Il caso sottopostole è quanto mai insolito: Anna O'Donnell, una bambina in perfetta salute, afferma di non toccare cibo dal giorno del suo undicesimo compleanno, quattro mesi prima. Un vero e proprio «prodigio vivente», che non manca di attirare stuoli di fedeli da tutto il mondo, impazienti di vedere con i propri occhi la bambina che sostiene di nutrirsi soltanto di manna dal cielo. Non tutti, però, si sono lasciati impressionare dalle parole della piccola. Molti pensano che gli O'Donnell siano degli impostori che danno da mangiare alla figlia di nascosto, facendosi beffe del mondo e dello stesso dottor McBrearty. Per questo il comitato ha ritenuto opportuno ingaggiare due scrupolose sorveglianti che rimarranno a turno al fianco di Anna, giorno e notte, per due settimane. Lib è convinta di aver ottenuto l'incarico soltanto grazie all'autorevolezza della scuola da cui proviene e di aver affrontato quel lungo viaggio oltremare non per fornire la sua esperienza, ma per servire da balia e carceriera a una piccola imbrogliona, e tutto a causa dell'orgoglio ferito di un medico di provincia. Rifiutare, tuttavia, significherebbe rinunciare al lauto corrispettivo offerto, anche se il vero compenso sarà, per lei, smascherare quel miserevole inganno e far trionfare la verità. La casupola in cui vive la bambina non ha più di quattro stanze e l'infermiera confida sul fatto che le basterà una notte per sorprendere Anna a cibarsi di nascosto, da sola o aiutata da qualcuno dei famigliari. Eppure, nei primi giorni di vigilanza, la piccola non fornisce alcuna prova sul raggiro perpetrato, al di là di quella frottola gigantesca: la pretesa di poter vivere senza mangiare. Vivendo di privazioni al pari di una santa, mostra, anzi, una serenità e una padronanza di sé tali che Lib è spinta a chiedersi se per caso non stia affatto fingendo. Tuttavia, proprio quando le convinzioni di Lib cominciano a vacillare, Anna inizia a deperire rapidamente sotto i suoi occhi, ponendo l'infermiera di fronte a dilemmi ancora più grandi. Emma Donoghue ci consegna un romanzo che parla di ignoranza, accanimento religioso e superstizioni nell'Irlanda dell'Ottocento, e della magnifica amicizia tra una donna scettica e una bambina terrorizzata. -
La ragazza dell'altra riva
Mitsuyo Kakuta ritorna con un avvincente romanzo sulla condizione femminile nel paese del Sol Levante, un’opera acuta e graffiante su due donne diverse ma ugualmente desiderose di riscattarsi grazie all’amicizia e al potere guaritore dell’amorernrn«Sentimenti alla deriva e destini incrociati… la storia di due donne che rinascono insieme e si raccontano con rara intensità.» – L’Indicernrn«Mitsuyo Kakuta: a distinguerla, le inquietudini psicologiche dei suoi personaggi e la critica alla famiglia.» – Corriere della Serarnrn«La ragazza dell’altra riva di Mitusyo Kakuta è un romanzo sull’amicizia femminile capace di consolare e curare le ferite della vita.» – Tu StylernrnrnSayoko ha trentacinque anni, un marito ligio alla tradizione materna che vuole la donna chiusa tra le pareti di casa, a occuparsi con saggezza delle faccende domestiche, una figlia di tre anni, Akari, che nel parco, dove Sayoko di tanto in tanto la conduce, se ne sta a giocare da sola in un angolo, discosta dagli altri bambini. Anche Sayoko è sola, ma soffre terribilmente della sua solitudine. La routine quotidiana è per lei un peso che, giorno dopo giorno, si accresce a dismisura e minaccia di soffocarla. La donna decide così di rispondere a svariati annunci di offerte di lavoro. Dopo aver collezionato una marea di rifiuti, riceve la chiamata di Aoi, titolare di una società, la Platinum Planet, che offre un servizio di sorveglianza e un aiuto domestico alle persone che si avventurano in viaggi di lunga durata. Il lavoro è semplice, si tratta di annaffiare le piante, strappare le erbacce in giardino, ritirare la posta e fare le pulizie. Sayoko accetta con entusiasmo. Si ritrova così a dividere il tempo con una donna che ha la sua stessa età, ha frequentato la sua stessa università, e ostenta una personalità e uno stile di vita completamente diversi dai suoi, se non addirittura agli antipodi. Lei vive in funzione dell'opprimente marito e della figlia. L'altra dirige una piccola azienda e si gode la propria libertà pur celando, dietro un'apparente sicurezza di sé, un passato difficile con cui fare i conti. Durante i turni le due donne si studiano, si confidano e si domandano segretamente come sarebbe potuta essere la loro vita, se avessero fatto l'una le scelte dell'altra. Mentre Sayoko inizia a rinascere, riscoprendo la voglia di uscire e di avventurarsi nel mondo, Aoi percepisce dentro di sé un sottile cambiamento, come se quella donna conosciuta, per caso fosse una ""ragazza dell'altra riva"""", venuta direttamente dal suo passato per dirle che non è troppo tardi per ricominciare a vivere.""