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Il sud in competizione. L'innovazione nei settori produttivi e la crescita delle imprese emergenti
Quali, quanto e in che modo innovano le imprese meridionali, qual è il posizionamento a livello europeo in materia di nnovazione e soprattutto quali policy possono essere messe in campo per favorire sia l'integrazione tra ricerca e sviluppo che il livello di social embeddedness. Sono questi gli interrogativi ai quali la ricerca dell'Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno risponde descrivendo la complessità del processo innovativo e fornendo al lettore una survey sui principali risultati emersi dall'analisi della domanda (le imprese), dell'offerta (centri del sapere), degli strumenti (credito e finanza). Questa ricerca conferma alcuni importanti risultati, già emersi attraverso il precedente studio sulle filiere produttive, secondo cui il Mezzogiorno, contrariamente ad alcune opinioni, manifesta spunti positivi di sviluppo, realtà di ricerca eccellenti, la nascita di nuove imprese tecnologicamente avanzate, la disponibilità di strumenti finanziari privati e pubblici nonché un'apertura agli scambi con i nuovi mercati. -
Lo Stato feudale dei Carafa di Maddaloni. Genesi e amministrazione di un ducato nel Regno di Napoli (sec. XV-XVIII)
Il volume delinea la parabola del lignaggio napoletano dei Carafa duchi di Maddaloni, tra i casati più importanti dell'universo feudale europeo. La ricerca, solidamente documentata, si colloca in un arco temporale che va dal XV al XVIII secolo, riannodandosi costantemente alle vicende della monarchia spagnola in età moderna. Francesco Dandolo e Gaetano Sabatini pongono al centro della loro attenzione la fitta e complessa trama di relazioni economiche e sociali che determinano i rapporti di potere all'interno di uno Stato feudale. Ne emerge un affresco originale, che contribuisce ad arricchire la letteratura sulle forme dell'egemonia delle famiglie nobiliari nelle società di Antico Regime. -
Scientia astrorum. La fondazione epistemologica dell'astrologia in Pietro d'Abano
Nell'intera opera di Pietro d'Abano si realizza il primo organico congiungimento di astrologia e medicina, e dunque la rivalutazione di quelle scienze profane che vengono utilizzate non più in senso esemplificativo e allegorico, ma proprio come tipo di procedimento razionale e sperimentale. L'autore, a partire da tale prospettiva, individua il senso complessivo della fondazione epistemologica della scientia astrorum in Pietro d'Abano. Congedandosi dai diversi topoi che ancora, per certi aspetti, attraversano gli studi medievali, soprattutto nell'ambito della philosophia naturalis, l'autore ci presenta un Pietro d'Abano dotato di una precisa identità concettuale, di genesi sostanzialmente aristotelica, ma altrettanto consonante con la teoria avicenniana della scienza prima e dei suoi rapporti con le scienze particolari, matematiche e fisiche, profondamente diversa dal quadro epistemologico ed ontologico delle scienze teoretiche e pratiche di Aristotele. -
I ritardi nei pagamenti delle PP. AA. e la riforma federalista. La questione della sostenibilità finanziaria del sistema pubblico...
La questione posta in questo scritto da Salvatore Villani va oltre il tema specifico del corretto rapporto tra imprese ed Enti locali. Essa investe tre temi di fondo: quello del significato del bilancio quale luogo nel quale le preferenze della collettività amministrata sono definite, sono poste a fronte delle risorse disponibili e danno luogo, sul piano giuridico, ad affidamenti, ad oneri, a responsabilità; quello del dissesto, riferito alla impossibilità, cui per la via dei ritardi nei pagamenti si giunge, di assicurare ai cittadini la corretta gestione dei servizi; quello del significato dei vincoli che lo Stato impone, vincoli che impediscono una corretta implementazione delle procedure contabili e che possono produrre aggravi di costo e disfunzioni difficilmente giustificabili. Nell'intento di introdurre a queste problematiche e di fare bene intendere quale sia effettivamente l'oggetto del contendere è sembrato utile introdurre il testo di Villani con alcune notazioni di carattere generale, di cui il lettore, eventualmente, potrà fare buon uso. ( dall'introduzione di Federico Pica) -
Cultura e lavoro intellettuale. Istituzioni, saperi e professioni nel Decennio francese. Atti del primo Semonario di studi «Decennio francese (1806-1815)
"Il titolo che si era dato a questo seminario, e che qui si conserva nel pubblicarne gli Atti, può sembrare troppo ambizioso: cultura, lavoro intellettuale, istituzioni, saperi, professioni. In realtà, come precisavo nel prospetto preparatorio, non si trattava certo di affrontare globalmente questi temi nel tempo breve del napoletano Decennio francese, ma di riflettere in maniera specifica su alcuni aspetti non secondari della società italiana fra Sette e Ottocento, aspetti che sono stati maggiormente indagati per altre società europee, particolarmente per quella francese: i processi di trasformazione e di professionalizzazione del lavoro intellettuale e la definizione stessa di questo lavoro, in relazione alle generali trasformazioni istituzionali, politiche, sociali del più lungo periodo intercorso fra gli anni Settanta del XVIII secolo e i primi decenni del XI""""." -
Centri anticamorra
"Centri anticamorra"""" sono edifici inseriti fra i ruderi del tessuto antico di Napoli con l'obiettivo di arginare l'illegalità abbattendo la ghettizzazione. L'arma adottata per questi """"fortini dell'intelligenza"""" è l'architettura moderna intesa in un'accezione profondamente napoletana che trova tutto ciò che gli necessita, dalle misure al linguaggio ed alla tecnica, all'interno della sua tradizione e dei suoi mezzi. È cioè una modernità autentica, posta a servizio di ogni tema e di ogni luogo per continuare in coerenza il racconto in pietra dell'unica città al mondo che può attestare venticinque secoli di testimonianze moderne." -
Fusaro. Il restauro del complesso borbonico
Il restauro del complesso borbonico del lago Fusaro, comprendente la Casina Vanvitelliana, l'Ostrichina, il Giardino storico, gli Stalloni, la Banchina borbonica e la Lecceta, rientra nell'ambito del progetto integrato ""Campi Flegrei"""", finanziato con fondi comunitari del P.O.R. 2000-2006. I lavori, durati oltre due anni, sono stati diretti dalla Soprintendenza BAPSAE di Napoli e provincia, su progetti d'ufficio. Gli edifici e le aree di pertinenza sono stati recuperati dopo decenni di abbandono e predisposti, con idonea dotazione impiantistica, ad ospitare attività connesse al turismo culturale dell'area flegrea."" -
Ginus Loci. Luoghi di Napoli vissuti e commentati da Gino Anselmi
È, questo, un racconto che si sviluppa lungo un percorso seguendo le regole dell'Antico Gioco dell'oca. Come quello, anch'esso si compone di ""caselle"""", identificate in chiese, spazi, palazzi; come in quello, anche noi ne salteremo alcune e, soffermandoci su talune più che su altre, affronteremo dimensioni prossime a quelle di un'insula greco-romana dell'antico tessuto della città. Dalla casella di partenza, coincidente con quella d'arrivo, ci sposteremo sui vari episodi che, nel ricordo di quei blocchetti di legno dei lontani giochi infantili, tenteremo di esaminare quali aggregazioni di parti rese ormai """"sapienti"""" perché filtrate attraverso una classicità, di rapporti e di calibrature, codificata dai secoli, ma ricca anche di quelle possibili """"trasgressioni"""" che, sfuggite al filtro, ne rappresentano il lato sottilmente """"ironico"""". A tale scorta di mescolanza, tra un comporre """"semplice"""" e un più """"complesso"""" gioco del fare architettonico, è improntato lo scritto nella certezza che, come nel bimbo si nasconde un barlume di genialità, in ogni architettura si cela sempre un serio infantile entusiasmo."" -
Città storiche e turismo culturale. Città d'arte o città di cultura? Marketing urbano o turismo culturale?
Il volume intende porre l'attenzione sull'eccezionale patrimonio urbano italiano e sulla rilevanza dei suoi paesaggi storici culturali, nonché sui molti siti urbani dal valore universale, dichiarati patrimonio del mondo dall'UNESCO, non sufficientemente promossi dai circuiti del turismo culturale in Italia, così come in Grecia e Turchia. Le città storiche sono invase da correnti turistiche non ""informate"""" sui """"valori"""" del patrimonio urbano ivi presente, creando con il turismo di massa un impatto fortemente negativo nei cuori delle città antiche e poco produttivo per i visitatori. La mancanza di un'adeguata informazione-promozione turistico-culturale a riguardo del patrimonio urbano, vede concentrato il turismo culturale quasi sempre solamente sui must della cultura: sui principali monumenti o sulle città d'arte."" -
Tra la lira e l'euro: un secolo di avvenimenti politici, economici e sociali
Il libro illustra i più importanti avvenimenti in campo politico, economico e sociale verificatisi nel mondo durante il secolo scorso - dal 1900 ai nostri giorni - ed in particolare negli anni che hanno visto, in Italia, il passaggio ""dalla Lira all'Euro"""", dal Regno d'Italia alla Repubblica, con l'ingresso poi, come soci fondatori, nell'Unione Europea. L'opera raccoglie anche ampie notizie sui re, i presidenti della repubblica ed i presidenti del consiglio d'Italia, elencando pure i pontefici di tutti i tempi della chiesa cattolica e i presidenti degli Stati Uniti d'America, da George Washington a Barack Obama."" -
I cappuccini in terra di lavoro e il decennio francese 1805-1815
La ricerca, lo studio e la scoperta contribuiscono alla crescita culturale di una civiltà che nel dialogo fra antico e moderno trova le proprie radici e, contestualmente, le ragioni del progresso. Il passato, lungi dall'essere un tempo finito, è in circolo nel presente e caratterizza il modo di essere di un popolo sotto ogni punto di vista, anche sociale e, in particolar modo, religioso. Il racconto storico, oltre a riportare alla memoria la bellezza di quello che non esiste più, ravviva il bisogno di valorizzare il patrimonio culturale e religioso di un popolo. Ecco perché soffermarsi sugli antichi Chiostri Cappuccini nella Provincia Napoletana, soppressi durante il Decennio Francese, nel Regno delle Due Sicilie. Era doveroso ricordare, dopo 194 anni, un altro volto dell'Italia Meridionale, quello che manca della spiritualità francescana nell'ambito del circoscritto territorio. -
Le relazioni economiche tra l'Italia e il Mediterraneo. Rapporto annuale 2013
Il Rapporto sulle relazioni economiche tra l'Italia e il Mediterraneo giunge quest'anno alla sua terza edizione con importanti elementi di novità nella metodologia di analisi e nel contenuto. Esso continua a rappresentare l'appuntamento annuale per sistematizzare e sviluppare, con contenuti inediti e prospettive di indirizzo, i principali lavori di ricerca realizzati dall'Osservatorio Permanente sulle Relazioni Economiche tra l'Italia e il Mediterraneo, inaugurato nel maggio del 2011 e dotato di un portale web dedicato (srm-med.com), che ha l'obiettivo di fornire una serie di informazioni economiche, finanziarie e infrastrutturali sui paesi localizzati nel bacino del Mediterraneo e sulle relazioni economiche che intercorrono tra l'Italia e tali paesi. Nella prima parte del Rapporto 2013, L'economia, il commercio e le imprese, viene delineato un quadro dell'interscambio commerciale dell'Italia e dei suoi principali competitor internazionali (che quest'anno comprendono anche la Cina e i paesi del Gulf Cooperatin Countries) con l'Area Med, si presenta lo scenario macroeconomico della sponda Sud del Mediterraneo -
L' interdipendenza economica e produttiva tra il Mezzogiorno ed il nord talia. Un paese più unito di quanto sembri
L'analisi dei rapporti produttivi ed economici tra il Nord ed il Mezzogiorno, valutati attraverso la prospettiva degli scambi tra le regioni, evidenzia la presenza di forti relazioni commerciali all'interno del Paese che condizionano la struttura produttiva, evidenziando un Paese più unito e interdipendente di quanto si pensi. La ricerca di SRM, svolta in collaborazione con Prometeia, pone al centro dell'analisi il tema dello sviluppo del Paese, affrontandone gli aspetti di natura economica attraverso lo studio dell'integrazione produttiva tra il Nord ed il Mezzogiorno e indagando così un tema poco trattato in letteratura e poco discusso nel dibattito politico soprattutto in confronto alla questione del dualismo Nord-Sud. Il lavoro di analisi mostra come, dal punto di vista economico, le principali filiere produttive nazionali siano tra loro territorialmente interrelate e come il Mezzogiorno generi spesso spillover di attività per il resto del Paese oltre a contribuire in valore alla forza competitiva dei nostri prodotti all'estero. -
L'incanto delle sirene
Il volume ripercorre, attraverso l'analisi delle principali fonti letterarie (e iconografiche), il mito delle Sirene - origini, significato, nomi, genealogia ecc. - a partire dal racconto omerico del loro incontro con Odisseo fino alla localizzazione della loro sede in Occidente, e nei pressi del Golfo di Napoli in particolare: il culto delle Sirene e le varie ipotesi di ubicazione del loro tempio in Penisola Sorrentina sono il fulcro del saggio di Felice Senatore. Gaspare Adinolfi delinea, invece, le tappe salienti della biografia di Norman Douglas, con il suo approdo a Capri e dintorni, e la genesi e le peculiarità del suo Siren Land (1911), l'opera che sancisce la definizione di Terra delle Sirene per la Penisola Sorrentina: itinerari tematici, per escursionisti esperti e meno esperti, consentono infine di percorrere il 'territorio delle Sirene' sempre orientandosi nel Mito. -
Apporti alla pittura napoletana del Cinquecento. Le tavole sacre di Marcianise
Questa ricerca rappresenta un'occasione per offrire una preziosa sottolineatura dello scenario pittorico del secolo XVI a Napoli e nelle province meridionali del Viceregno. Una trattazione considerevole che mette in luce, in una nuova prospettiva storiografica, cicli figurativi di straordinario valore artistico, ne amplia il raggio d'influenza e indaga gli ambienti culturali e l'organizzazione delle botteghe di grandi Maestri. Sulla scorta di nuove acquisizioni, appare evidente che non si è voluto approntare un lavoro sul recupero critico e storiografico di tutta la produzione pittorica partenopea del Cinquecento, ma di agganciare il discorso a quei percorsi di una schiera limitata di pittori (Criscuolo, Castellano, Lama, Landolfo, Hendricksz) da ritenere di grande interesse critico. Il tutto coniugando le diverse esigenze del saggio con la consolidata tradizione degli studi pittorici a Marcianise, attraverso un ricco apparato di confronti. Il quadro di riferimento complessivo prende in esame una motivata selezione di personalità artistiche di primo piano attive nella capitale del Regno. Esse bene si inseriscono nell'organizzazione dei testi per gli opportuni approfondimenti incentrati sul ""figurativismo sacro"""" dei loro allievi, e nella ricerca sullo scambio dialettico di esperienze tra numerosi pittori minori regnicoli."" -
Lettera ad un allievo. Procedura e consigli d'uso
"Architettore chiamerò io colui, il quale saprà con certa e meravigliosa ragione, e regola, sì con la mente, e con lo animo divisare; sì con la opera recare a fine tutte quelle cose, le quali mediante movimenti di pesi, congiungimenti e ammassamenti di corpi, si possono con gran dignità accomodare benissimo allo uso de gli huomini. Et a potere far questo, bisogna che egli abbia cognizione di cose ottime, e eccellentissime; e che egli le possegga. Occorre essere provvisti di grande ingegno, di zelo perseverante, di eccellente cultura e di una lunga pratica e soprattutto di molta ponderatezza e acuto giudizio, per potersi cimentare nella professione di architetto. Giacché in architettura la maggior gloria tra tutte sta nel valutare con retto giudizio che cosa sia degno."""" (Leon Battista Alberti)" -
Architettura della morte. Viaggio asistematico nel tempo e nello spazio del dolore
Il pensiero della morte domina la vita di ogni uomo: a quel triste e ineluttabile destino, che Atropo indifferente distribuisce a tutto il genere umano, è da sempre subordinato ogni atteggiamento, ogni azione, ogni speranza di sopravvivenza. Se non nel corpo, almeno nel ricordo dei nostri simili. È per questo che, sin dagli albori della civiltà, un ruolo centrale ha sempre rivestito nelle più varie culture umane il momento commemorativo e celebrativo dei defunti e l'elemento che ne rappresenta fisicamente e materialmente le istanze più profonde: il monumento funerario appunto. Il testo opera una rapida disamina delle tradizioni funerarie che si sono succedute nella storia dell'umanità e che hanno dato luogo a interpretazioni a volte molto diverse del rapporto con la morte. In esse l'architettura funeraria finisce per essere l'unico ponte riconoscibile e dunque efficace tra il mondo dei vivi e quello dei morti, l'unica concreta illusione di eternità. -
Patrimonio culturale: tecniche innovative per il progetto di conservazione-Cultural heritage: innovative techniques for the conservation project
Dopo la pubblicazione dei volumi (raffigurati in quarta di copertina) ""Il cantiere della conoscenza. Metodologie e strumenti per la conservazione ed il restauro"""" (2008), """"Dalla conoscenza al progetto"""" (2011) - che ha mantenuto volutamente il sottotitolo del precedente per affermare la continuità della ricerca svolta - e """"Conoscere, Conservare, Valorizzare"""" (2013), vede la luce """"Patrimonio culturale: tecniche innovative per il progetto di conservazione"""". In esso è raccolta una parte dei saggi degli studiosi ed esperti della conservazione e della rappresentazione del patrimonio architettonico, archeologico ed ambientale, presentati nei Convegni nazionali, da me promossi ed organizzati nel 2013, 2014 e 2015, con il Patrocinio del Dipartimento di Architettura (DiARC) e della Scuola di specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio (Università degli Studi di Napoli 'Federico II'), del Comitato Italiano ICOMOS, del Comitato Scientifico Italiano ICOMOS Documentazione del patrimonio culturale, del Centro Interdipartimentale 'Alberto Calza Bini' e delle Gallerie d'Italia."" -
«Diario napoletano» (1940-1961). Voci, volti, musiche ed ambienti di una città antica
"Alla base di questo """"Diario"""" non c'è soltanto il proposito di raccontare i fatti della mia vita, che probabilmente non interessano nessuno, ma c'è bensì la fervida aspirazione di servirsi di questi fatti, realmente accaduti, per delineare una suggestiva immagine di Napoli, città che ha un fascino particolare, riposto nella sua storia, nel suo incantevole aspetto paesistico, nello splendido tessuto urbano, nelle sue tradizioni e nel carattere peculiare della sua gente. Lo scritto è costellato di brani di canzoni napoletane di ogni tempo, che da sempre accompagnano le vicende umane del popolo napoletano, brani che sono altamente significativi nel contesto della narrazione. Spaziando lungo un arco di tempo che va dal 1940 al 1961, praticamente dalla mia fanciullezza alla gioventù inoltrata, e narrando una seria infinita di vicende riguardanti la mia formazione umana, culturale e spirituale, il mio """"Diario"""" si presenta come un concatenamento di brevi osservazioni, una successione di flash composti di getto, sul filo emozionante del ricordo. Ma, nel comporre quest'opera, spesso mi sono chiesto: come si fa a narrare adesso fatti e situazioni che mi sono accaduti tanto tempo fa? È possibile tutto ciò? Risposta: no, non è possibile. In effetti, ciò che narriamo non sono i fatti realmente accaduti, ma l'interpretazione che noi oggi diamo di quei fatti, interpretazione che indubbiamente presenta dei tranelli, che sono, ad esempio, l'idealizzazione, la banalizzazione, l'adattamento, fino a incorrere nella trasfigurazione. Ma ciò è inevitabile. La storia, diceva Benedetto Croce, è sempre contemporanea, cioè è sempre ricostruzione attuale del passato. Perciò, nella stesura di un diario risulta inevitabile un gioco di specchi tra passato e presente. Ma il fascino di un diario è forse riposto proprio in questa rievocazione emotiva.""""" -
Ordine e disordine. Amministrazione e mondo militare nel decennio francese. Atti del 6° Seminario di studi «Decennio francese (1806-1815)»
Ordine e disordine rappresentano una diade concettuale che si focalizza sull'incrocio dei temi e delle competenze in quanto non prevede contorni rigidi e finisce per plasmare la società nel suo complesso. La categoria mentale e operativa di riferimento è il bonapartismo, inteso come tentativo di un individuo di concentrare su di sé la direzione della nazione, fidando nelle proprie capacità straordinarie e accentuando il potere esecutivo a danno di quello legislativo. Dopo il passaggio della sovranità dal re alla nazione nella fase della repubblica, questa stessa sovranità si trasferisce in un capo militare carismatico, divenuto tale grazie alle guerre rivoluzionarie. Il nuovo quadro politico è ostacolato non solo da realisti o giacobini, ma anche da mondi riportabili ad un'opposizione indifferenziata di coscritti, ribelli o disertori, vagabondi e mendicanti, refrattari alle nuove leggi, contadini che diventano facilmente briganti. Contro di essi leggi, codici, interventi polizieschi non riescono tuttavia ad estirpare resistenze che trasmettono alla fase post-napoleonica nuove modalità di concepire il cambiamento, in tutte le sue accezioni.