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Il gatto di Arnheim e altri scritti clandestini
"I maestri veri e quelli finti, i vecchi e i giovani, le disavventure della critica e gli abbagli del progressismo, lo stile e la sua mancanza. Bellocchio, Arnheim, Fortini, Turgenev, Scabia e Zanzotto, Saba e Sereni, Pasolini e Agamben, Giudici e Ranchetti, Thatcher e Benigni nel diario ironico e provocatorio di un lettore non allineato alle mode. Se per chi si occupa di cultura abdicare a discernere il vero dal falso, ad additare lo scandalo, è la più mortificante delle rinunce, allo stesso tempo è indispensabile indicare sintomi e spunti che muovono in direzioni inesplorate e controcorrente, facendo spazio (direbbe Calvino) a nuovi sguardi, a diverse ipotesi sul mondo.""""" -
Cacciatore di anime (remix)
Questo libro è un canzoniere d'amore. Questo libro è fatto (quasi) solo di citazioni. Questo libro è un remix di testi di canzoni: notissime, meno note, sconosciute. Questo libro è una mini-enciclopedia di forme liriche. Questo libro, naturalmente, è anche un gioco. -
Nella colonia penale
A un secolo dallo scoppio della prima guerra mondiale, e dalla scrittura del racconto ""Nella colonia penale"""", Franz Kafka continua a imporre al lettore contemporaneo domande che vanno ben al di là delle immagini allegoriche, simboliche, allusive che ha saputo costruire. La verità sembra nascondersi in ogni punto dello scritto, e sfida continuamente la comprensione degli interpreti. Questo racconto parla dell'esecuzione capitale di un soldato colpevole di aver preso sonno durante il turno di guardia. La descrizione del dispositivo di tortura (una macchina che uccide attraverso la scrittura) e del martirio del condannato appaiono il fulcro della narrazione. In realtà, questa descrizione tende a nascondere il vero conflitto che muove il racconto: quello tra il vecchio e il nuovo potere in uno stato di eccezione (stato di eccezione che proprio a partire dalla prima guerra mondiale non ha più smesso di svolgere un ruolo problematico nelle nostre democrazie). Il lavoro di Davide Racca tende a una triplice """"traduzione"""" del racconto di Kafka: letteraria, in contenuti politico-filosofici e per immagini. Una via per offrire una nuova lettura possibile e attualizzante del racconto."" -
La formazione dell'attore. Una finestra sul fare, insegnare ed essere del Teatro de los Andes
Dall'esperienza teatrale della fondamentale compagnia spagnola Teatro de Los Andes, un saggio sulla formazione attoriale e su come affrontare le prove teatrali più impegnative. -
Un prigioniero di guerra ricorda
Noi eravamo fuggiti alcune settimane prima dal Campo di Prigionia 54 di Fara Sabina, vicino Roma, poco prima che i tedeschi occupassero quella località dopo la capitolazione Italiana. Restando per le montagne per sfuggire alle ricerche e alla possibilità della ricattura, negli ultimi tre giorni eravamo passati attraverso un territorio di una indescrivibile bellezza. Era autunno e i faggi, che dovunque adornavano le aspre e semiprecipitose montagne, da una certa distanza si presentavano come una lastra color rame brunito. Si aggiungeva a questo l'azzurro del cielo di sopra ed il verde delle vallate di sotto"". Odissea di un prigioniero di guerra e il suo devoto tributo alla famiglia che gli salvò la vita."" -
Genova canta il tuo canto. Percorso poetico della città di Genova
Genova è città di poeti e di un importante Festival Internazionale di Poesia che dal 1995 ha portato in città le voci migliori della contemporaneità. Sono stati allestiti negli anni percorsi e visite guidate sulle tracce di grandi poeti e scrittori, non solo liguri, che l'hanno amata e celebrata, ma si è trattato fin qui di poeti vissuti in altri tempi. Questo volumetto - voluto dall'associazione Genova Voci, il cui titolo trae spunto da Genova, il poema di Dino Campana che chiude i Canti Orfici - vuol far da guida a chi volesse scoprire invece la poesia dell'oggi, dei poeti ""vivi e vegeti"""", attraverso due percorsi di circa due ore ciascuno che toccano luoghi particolarmente caratteristici e/o direttamente legati alla vita degli autori. Il primo va da piazza Principe a via Lomellini, il secondo da piazza Fossatello alla Stanza della in collaborazione con il Festival Internazionale di Poesia e l'Associazione Genova Voci. Poesia in Palazzo Ducale, cuore del centro storico e quartier generale del Festival. Genova Voci si occupa di """"performare"""" questi itinerari con letture e interventi dei poeti presenti in questa sorta di antologia minima."" -
Vogliamo niente e lo vogliamo adesso!
I versi che compongono questa raccolta sono stati pubblicati dall'autore su Facebook tra il 2010 e il 2015. Si tratta di un vero e proprio esperimento letterario, un disparato repertorio di ""poesie"""", """"poesine"""" e """"ballate"""" che frantuma e rimescola i più diffusi stereotipi del linguaggio social in chiave assolutamente bizzarra e irriverente, con esiti apertamente comici. Anche i temi ispiratori sono quelli più tipici del chiacchiericcio quotidiano della rete: oggetti, fatti, luoghi, personaggi, circostanze della vita individuale e collettiva, così come citazioni e rimandi letterari coltissimi, si fondono in un unico pastiche, assumono d'improvviso una rilevanza irrilevante, un peso inesistente, una logica bislacca, mentre il linguaggio si perde, più che nel non sense, in una sorta di regressione neurotecnologica che lambisce e coinvolge anche chi non ti aspetti."" -
Roma beat. I duemila giorni che cambiarono la città eterna
La Roma degli anni 60, tra musica beat e cambiamenti sociali e culturali. Negli anni del boom italiano, tra contraddizioni e nuovi slanci sociali e culturali, Roma è stata capitale del cambiamento e delle trasformazioni, accompagnata da una musica nuova e ritmata: il beat. -
Voci dal X Congresso Mondiale di mediazione. Una via verso la cultura della pace e della coesione sociale
Questo volume raccoglie una parte dei contributi presentati nelle sessioni parallele del X Congresso Mondiale di mediazione, tenutosi a Genova dal 22 al 27 settembre 2014. Per la prima volta in Europa, il congresso è stato un momento di incontro volto ad allargare la rete di chi guarda alla mediazione in modo diverso, aprendo le finestre dei confini nazionali per far entrare altra aria e altre voci. Tante provenienze diverse, per aree geografiche, ruoli, istituzioni e ambiti, uniti agli oltre duecento partecipanti dall'America Latina, hanno consentito ricchi scambi e posto le basi per nuove possibili collaborazioni ed evoluzioni delle tecniche e delle modalità di intervento sui conflitti. Questo volume offre un'idea delle variegate esperienze che nel mondo si vanno realizzando ed è sicuramente un buon punto di partenza per chi abbia voglia di ragionare e lavorare insieme per migliorare la qualità della nostra vita. In rete sono disponibili le registrazioni delle sessioni plenarie. -
Sogni e convinzioni
Questo libro, frutto collettivo del laboratorio di poesia dell'Associazione San Marcellino onlus di Genova, festeggia i 70 anni di attività dell'opera dei Gesuiti, che dagli anni Ottanta si rivolge alle persone senza dimora. Questa pubblicazione costituisce un ulteriore, tangibile passo verso la consapevolezza che in ciascuno di noi ci sono dignità e capacità che possono aiutarci a esprimerci, anche in questo mondo, che per certi versi non è assolutamente attento alle fragili ma significative, ricchezze di ciascuno. -
Mediazione comunitaria. Conflitti nello scenario sociale-urbano
Questo volume, edito per la prima volta nel 2006 a Buenos Aires, mette al centro, come approccio distintivo, la questione sociale urbana - dalla quale pensare, comprendere e intervenire nei conflitti che si generano nella città e sul territorio - e riunisce saperi, sguardi e voci di discipline diverse che attraversano o confluiscono nell'universo che chiamiamo mediazione. Il lavoro degli autori si è concentrato attorno a una preoccupazione e aspirazione che resta tuttora aperta: ""Come continuare a vivere insieme?"""". Aggiornato, per questa versione italiana, nelle domande e nelle risposte, vieppiù nella definizione di alcuni aspetti delle società attuali che hanno aumentato significativamente la conflittualità sociale - la globalizzazione-mondializzazione, un profondo processo di individualizzazione, l'orientamento sempre più spinto al consumo, la mediatizzazione della comunicazione sociale, l'indebolimento di immaginari collettivi, le difficoltà di figurarsi un """"noi"""" - questo libro si pone come strumento di riflessione e azione per tutti gli operatori del campo."" -
Habeas corpus
"La poesia deve essere dettata dall'urgenza e il poeta, mai come in questo momento delicato, ha il compito di essere guardiano dei fatti. In uno stato di vigilanza l'attraversamento di ogni cosa è l'esperienza alla quale il poeta non deve mai rinunciare per testimoniare il proprio tempo. Pasquale Vitagliano è uno di questi poeti, e i suoi versi - con l'essenzialità di una voce singolare - stanno tutti nell'attraversamento esistenziale di un'epoca e delle sue derive. In 'Habeas corpus' il poeta entra nel cuore delle cose, dà conto fisicamente del quotidiano deturpato dalle ferite dell'essere, denuncia apertamente il vuoto di ogni cosa che stupra la realtà. Vitagliano con questo nuovo libro sa essere poeta del proprio tempo. In ogni verso c'è la concretezza tutta fisica di una realtà che ci appartiene con le sue più intime contraddizioni. Parole concrete e nuove a servizio della vita e delle sue cose elementari. Una lezione che nessuno può permettersi di ignorare."""" (dalla Prefazione di Nicola Vacca)" -
Con figure
Il fermo immagine di volti, di figure colte nell'attimo esatto della loro epifania, compongono, quasi a mosaico, il tracciato di una vita e di un io che si descrive attraverso gli incontri, i ricordi, le verità rimaste nelle pieghe del Tempo. Lo stile è assieme ironico e greve, dotto e popolare, in un caleidoscopio di parole che incidono e restano. -
La scuola di maglia
Basilicata, 1946. Penelope, giovane e affascinante vedova piemontese di un conte lucano, abita da sola, ridotta in povertà, nel grande e decadente palazzo della nobile famiglia. Lotta per sopravvivere, tra intrighi e amori torbidi, senza rinunciare agli adorati abitini di lusso, ai trucchi e ai golfini attillati e dai colori accesi che tanto scandalizzano la mentalità paesana. Costretta da una frana avvenuta nel suo rione e dal suo baldanzoso amante Antonio, che praticamente la mantiene tra ricatti e angherie, ad accogliere in casa propria la famiglia di una popolana, la nobildonna vince la sprezzante avversione nei confronti della plebe e mette in piedi, per la sua ospite e per altre del suo ceto, un piccolo laboratorio di lavoro a maglia; tenterà, così, di portare alla luce nelle insolite allieve una femminilità e una bellezza sepolte fra logori stracci, colori smunti e anni di prevaricazione da parte degli uomini. -
Controluce
"Lascio la critica al lettore, alla persona che sfoglia per curiosità, e se qualcosa attira il suo sguardo, ha solo la scelta, o di continuare con noncuranza a sfogliare e leggersi tutto in cinque minuti, oppure decidere di acquistarselo per una tra le mille ragioni di questo mondo. Io da giovane usavo un'altra astuzia: me ne andavo in libreria con un quaderno e mi trascrivevo le poesie che non volevo scordare. Incontrai quasi sempre comprensione. Solo una volta fui cacciato via e fu quando mi misi di buona lena a copiarmi La nuvola in pantaloni di Maiakovsij, ventitré pagine, dal primo volume di quattro in cofanetto, della Casa editrice Editori Riuniti nel 1958. A questo punto, ritengo quasi inutile continuare a scrivere. Comunque, per quello che è contenuto all'interno del volume, mantengo solo un pensiero: ogni stretta di mano ravviva la vita. È questo è l'augurio che mi faccio per tutti coloro che mi avranno incontrato.""""" -
P.O.Box c'era una volta... Genesi di un cantautore e storia di una band degli anni Novanta
"Paolo Milanesi si racconta e raccoglie nel volume le gesta del gruppo P.O.Box, alcune testimonianze di chi ha vissuto la loro storia, sottolineando il senso creativo che caratterizzava musicalmente gli anni Novanta. Poi... storie, interviste, musica e fantasia"""". (dalla Prefazione di Andrea Dossena)" -
Calma
"Se la poesia è cammino verso la conoscenza, in questo libro di poesie di Luca Valerio c'è una consistente estensione del campo d'indagine: tutto diventa esperibile e dicibile in versi attraverso la mediazione di un io pervasivo che moltiplica la propria identità fondendola nell'appropriazione di schemi metrici, anche innovativi e come sovrapposti e miscelati alle forme consuete della tradizione. A scorrere l'indice del libro, fin dai titoli delle sezioni che lo compongono, veniamo indirizzati verso la specificità del discorso poetico, rimarcata ben più in direzione delle forme che dei contenuti: regola e misura si offrono come supporti prosodici cui ancorarsi nel tempo della dismisura inglobante e della deflagrazione degli assi ritmico-fonetici o del loro depotenziamento in asfittiche cadenze seriali. Che, in nome di una autarchica centralità creativa, vengano maldestramente disinnescati i congegni del poiein sembrerebbe innescare la molla reattiva di Valerio e convocare la sua solida perizia tecnica, se non si avvertisse nel contempo il senso di una poesia che nasce da una pulsazione, da un battere e da un levare che la precede, su cui si allineano la trama delle parole, le strutture frastiche e gli inserti affabulatori."""" (dall'introduzione di Francesco Macciò)" -
Memorabilia poesie (2000-2015)
Dopo l'epigrafe di una voce amica che raccomanda prudenza nell'inoltrarsi lungo la sua interiorità, l'inizio della raccolta suona «all'ultimo piano di una via Balbi/ ti osservavo, sporgendomi dalle scale». Poche parole e siamo già entrati dentro un universo, che sembrerebbe per adesso orientato sul tema degli incontri, del gioco delle coppie. L'ultimo piano offre un punto di vista alto, e quasi solenne. Sporgersi dalle scale ci riporta al quotidiano ed è l'immagine di quell'interessamento un po' incuriosito che dovrebbe essere il punto di partenza di ogni operazione poetica. Anche Elsa Morante (nel suo Pro o contro la bomba atomica) pone fra i motori primi del fare poetico proprio «l'attenzione». E dall'attenzione all'attrazione il passo è breve. «Quando si sente attrazione per qualcuno…». Qualcuno si affaccia anche all'altro capo del libro, nella penultima poesia, Il Lumì, che il titolo assegna a Giulia Amarilli. Vi si affacciano Giulia e un bambino immaginario. Il bambino del faro. Di fronte allo sconforto, forse, basta sporgersi, affacciarsi. Prestare attenzione. Fra i due poli, il pulviscolo delle esistenze. Aggirarsi «con la voglia di cadere dentro una vita». Rassegnarsi a ipotizzare un futuro migliore, imprevedibile – forse un futuro in cui addirittura «essere fan di gente inutile alla quale la TV regala il successo». Cogliere l'amore una notte di Natale («se anche Dio non era perso nel sonno/ avrà sentito come mi batteva il cuore nonostante tutto quel freddo»), e un'altra volta dare fuoco a un'immaginetta di Gesù, ma subito pentirsene, salvarla e conservarla «per non dimenticare/ le mie fragilità materiali». Forse rientra nel caleidoscopio anche un incontro fra la voce narrante e una figura femminile. E affiorano, per lei oppure no (non importa), le mille declinazioni delle angosce del sentimento, quando l'amore è rimasto acceso da una parte sola, ed è disperatamente fasciato di ostilità e incomprensibile silenzio. Quando «le mattine hanno ricordi come punte di trapano». Rivolgersi allora, per ottenere un miracolo, alla tomba del nonno. Sperare di ricostruire il passato «per tornare a mentire a noi stessi pur di avere una casa,/ un mutuo, un matrimonio, qualche figlio maleducato». Incontriamo poi grida di protesta, liriche aggressive nei riguardi del mondo. E la sconsolata distesa del dolore di fronte alla malattia della nonna (poesie taglienti e bellissime). Il mondo deflagra nella sua infinita sistole e diastole di «attrazione» e « un cuore strizzato, asciugato, cosparso di sale». Di nuovo – è l'ultima poesia – non resta che sporgersi, cercare di osservare, capire, ritrarre, a consolazione propria e dei 'simili'. «Mi sporgo dal terrazzo/ la strada sotto, lentamente, si spoglia di auto e persone,/i lampioni di accendono per magia di Comune e società elettrica. […] Resto qui, sul terrazzo/ la mia presa di posizione per dire che […]». Non resta che l'attenzione: in forma di semplice, umile poesia. Prefazione di Alessandro Fo. -
E restan forme-E rimangono forme. Versi (1981-1990)
"Dal cassetto della memoria, una scelta di poesie che ricostruiscono stralci di una autobiografia non autorizzata, mentre l'autore cambia - perché tutto cambia - e i versi rimangono forme dietro alle quali si celano i sentimenti e le emozioni di allora. La distanza cronologica consente di rileggere questa poesie, allora, e legittima ai miei occhi un'uscita che fino a qualche tempo fa avrei ritenuto improbabile. Sono io che invecchio, mentre questi versi conservano una loro freschezza che ne certifica, credo, la plausibile attualità.""""" -
Roma. Guida alla buona spesa
Dal produttore al consumatore: è la sfida del futuro, se vogliamo mangiare sano e dare una mano sia all'ambiente che all'economia del nostro territorio, aiutandolo a sostenersi e a conservare le sue tante tipicità, esperienze, tradizioni. Questa guida è una vera miniera di informazioni per fare la spesa direttamente dai piccoli e medi produttori di qualità, o attraverso uno dei circa 200 Gruppi di Acquisto Solidale della capitale. Saltare il passaggio della distribuzione equivale a una mezza rivoluzione. Perché dei cibi industriali e dei vegetali da produzione intensiva, o d'importazione, che compri al supermercato - oltre alla materia prima e alla lavorazione - tu paghi anche il trasporto, lo stoccaggio, i trattamenti conservanti, la confezione, la pubblicità, le varie intermediazioni, e questo a scapito della loro bontà, qualità e freschezza e della tua salute, ma anche di un certo concetto di giustizia, economica, ecologica e sociale. Con questa guida sarà facile approvvigionarsi di cibi sani, gustosi, bio, a filiera corta, che sono storia e vita del territorio e della gente, e aiutare concretamente, insieme ad altri, una crescita economica più equilibrata e sostenibile. La prima guida per la capitale ai prodotti del territorio - sani, gustosi, bio, a filiera corta - ai produttori di qualità e ai Gruppi di Acquisto Solidale. Schede pratiche di facile consultazione con indirizzi e recapiti e tante info utili.