Sfoglia il Catalogo feltrinelli044
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6621-6640 di 10000 Articoli:
-
Voglio colpire una cosa. Premio Pagliariani 2015
Raccolta di poesie. -
L'ingannatrice di Salerno. Donna Giovanna. Commedia in cinque atti. Ediz. italiana, inglese, spagnola e rumena
Donna Giovanna nasce dall'anima femminile dell'icona mitica inventata da Tirso, variata nell'essenza da Molière e innalzata da Mozart, per poi trasformarsi in un personaggio che impone la sua dimensione e la sua unica e, nelle sue plurime sfumature, univoca identità. -
Spinalonga. Una drammaturgia sulla corruzione
La barca per Spinalonga salpa dal porticciolo di Plaka, un piccolo paesino di pescatori sorto in un'insenatura dell'isola di Creta. Dopo una breve navigazione, raggiungiamo il promontorio di terra disteso sul mare. Una salita mi porta all'ingresso della roccaforte in pietra. Sono molti i turisti che salgono le stradine della fortezza, visitano il paesino di roccia che ospitava i malati, sbirciano nella vecchia farmacia. Ci sono foto in bianco e nero che immortalano i medici, gli infermieri, i pazienti, i preti ortodossi; è possibile leggere le loro vicende, ripercorrerne la vita. Quella più significativa è la vicenda di Epaminonda, uno dei pazienti dell'isola; era cieco, aveva il corpo segnato dalle infiammazioni, le dita erano ridotte a moncherini, vestiva con abiti scuri e portava occhiali da sole per coprire le pupille vuote, sapeva cantare con voce da basso tenore, il suo canto intratteneva tutti durante le cerimonie. -
Rizomi e altre gramigne
Questa ultima raccolta di Manzo è davvero compiuta. E indica anche un orizzonte possibile e diverso rispetto all'attualità poetica. Riconsegna al verso e alla parola l'ambizione di sfidare a mani nude le altre più complete e sensoriali forme d'arte. Questa poesia è pura scrittura. Si propone alla lettura senza protesi. Ha il coraggio e la forza di confinare la poesia performativa dentro lo spazio visibile (ma effimero) dei fenomeni alla moda. Riafferma la sostanza e la semantica del rigore formale. ""Un'isola non nasconde mai nulla, le cose perse ritornano a galla/ ti avrei fatta felice certo fiera, se smettevo di rovesciare i banchi/ ribellarmi e lasciare buchi bianchi, senza sapere bene per che cosa (...) Quanto cinema poetico abbiamo amato. E quante immagini di Michelangelo Antonioni evocano questi versi. La ricerca formale non è fine a se stessa o mero esercizio di erudizione poetica. La poesia di Maurizio Manzo si è avvicinata molto al polso della realtà, in quel punto in cui la sostanza ha forma estetica e la bellezza è l'abito dei giusti."""" (dalla prefazione di Pasquale Vitagliano)"" -
Amorazzi
"Amorazzi"""" raccoglie versi scritti in trent'anni e poco più, persi, ritrovati, raccolti fortunosamente in case di amici, vecchi scaffali, memorie del computer salve da incendi e rovine telematiche. Protagonisti sono il linguaggio, la cura per le parole gelose, il miracolo di una versificazione che pare del tutto naturale mentre mischia stili, registri, lacrime di coccodrillo, sbaffi d'inchiostro e urla primordiali con la solita, anarchica, severissima verve del cantautore genovese." -
Le ali della musica
Uno dei momenti più significativi della mia attività all'interno del mondo musicale è la lunga intervista che ho realizzato con Steve Hackett e Richard Macphail sul palco del Teatro Govi di Bolzaneto, nell'ottobre del 2012. Serata magica e incontro straordinario se si pensa che vidi Hackett da molto lontano, al Palasport di Torino, nel febbraio del 1974, e all'improvviso potevo parlare con lui, con il pubblico che pendeva dalle sue labbra. Ad una mia domanda relativa alla possibilità che anche i giovani potessero arrivare ad apprezzare una musica che ha vissuto momenti di splendore in tempi lontani, quella progressiva, Steve rispondeva con un aneddoto, ricordando un giovane, forse figlio di un antico fan che, quasi preoccupato, gli aveva scritto manifestando un forte amore per i Beatles, e la conclusione del chitarrista fu: ""Non è un problema di età, la musica ha le ali e può volare per sempre!"""". Non ricordavo questo particolare, ma trascrivendo l'audio dell'intervista, arrivato a questo punto, il titolo del book si è materializzato immediatamente, essendo sintesi di un concetto in cui credo ciecamente."" -
Le amare fronde dei platani
Nell'Italia degli anni Sessanta si combatte un'aspra battaglia per i diritti sociali, tra pregiudizi secolari e slanci sociali, verso l'affermazione dell'orientamento sessuale come libera scelta di vita. -
Minerva
L'affresco di una generazione, quella che negli anni Settanta volle fare una rivoluzione, negli occhi di un'adolescente che incarna l'ideale di passione, sogno e ostinazione. -
Amore mare
"Amore mare"""" è un romanzo che narra di un amore sviluppatosi lungo la linea Roma-Napoli attraverso gli occhi, le azioni, i sorrisi del suo protagonista, Zan. Un ragazzo pronto ad affacciarsi alla vita e a ciò che essa gli riserva, che vive pienamente quelle che sono le gioie e le delusioni della sua generazione tra sms, baci e primi amori." -
Centocinquantamille
La vita di Rodrigo, agente immobiliare, viene sconvolta quando la fidanzata Eleonora è investita e uccisa da un'auto. Dopo l'incidente Rodrigo rapisce Corrado, l'uomo che era al volante, e lo conduce - ancora sotto shock - in una vallata. Qui c'è anche Diana, la compagna di Corrado, che ha seguito i due. I tre vivono nella vallata, uniti da un inedito legame, finché non vengono scovati dalla polizia. -
Ancora storia
Raccolta di poesie. -
Le bestie di satira
I grandi fatti di cronaca, le notizie curiose, il gossip, i personaggi più truci, più mistici, più simpatici e antipatici, tutti raccontati in micidiali 140 caratteri di satira pura, per leggere e comprendere oltre le righe, oltre quello che ci raccontano e diversamente da come ce lo fanno vedere. Un libro irridente e scanzonato, che offre un punto di vista differente sull'informazione, per una riflessione a volte amara, ma sempre puntuale, profonda, sempre ""sulla notizia"""". Il libro è corredato di vignette e disegni satirici e umoristici."" -
Le nubi di Bor
Chi, come l'autore di queste poesie, ha vissuto gran parte della sua vita nel Novecento, si sente ora in bilico su un'epoca nuova, di cui avverte con timore i contorni incerti. Egli pensa che la poesia debba cercare di esprimere il sentimento e l'esperienza di essere su una soglia o su una linea nodale o su una linea di scontro del tempo: un essere in sospeso, dopo le grandi e talvolta feroci utopie del secolo passato. Non si tratta però di una fine della storia, niente a che vedere col postmoderno e la sua visione di una scomparsa dei grandi conflitti, nella letteratura come nella politica. Dovremmo dare voce piuttosto alle lacerazioni in cui stiamo vivendo, ai conflitti del passato che abbiamo voluto dimenticare e ci ritornano in cuore incompresi, muti e perciò tanto più minacciosi. Ciò non vuol dire che si debbano scrivere poesie ""politiche"""": piuttosto cercare di esprimere come i traumi della storia collettiva si intreccino nell'animo di una singola persona, determinando i suoi modi di avere paura, di amare, di sperare."" -
Gli amici si vedono nel momento del bisogno. I parenti ai funerali e ai matrimoni. Manuale di salvataggio dalla famiglia
Tutto inizia il giorno in cui cominci ad avere un'età per poter comprendere, con la scusa della parentela, alcuni loschi figuri hanno cercato di costringerti a fare le cose più assurde... Si dicono parenti, ma non te li sei scelti, non ti somigliano, sono degli estranei che pretendono di farti fare cose che non vorresti. -
Tracce di mediazione
In un mondo sempre più interconnesso, in società complesse e ricche di conflitti, la mediazione comunitaria rappresenta la sintesi dell'incontro, del rendersi riconoscibili agli altri, del comunicare oltre le appartenenze e le differenze. -
Jack
Con un mood narrativo che rimanda alle atmosfere marsigliesi protagoniste dei libri di Jean-Claude Izzo, De Luise ci restituisce Genova in folgoranti e non scontati frammenti che affiorano dalle sue ""descrizioni esistenziali"""", da quelle della periferia (dove sono nati e cresciuti Jack e l'autore), alle passeggiate solitarie """"in quell'aria spessa, carica di sale, gonfia di odori"""" che De Andrè ha poetato. Una città che accompagna i pensieri di Jack attraverso i quali ci si immerge (e si riemerge) in un singolare romanzo di formazione, una storia nella storia che procede per ricordi e flashback con cui entrano in scena personaggi del passato le cui vite s'intrecciano con il presente di Jack. Un uomo di mezza età che lavora, fuma e beve troppo - tra l'altro ormai senza trarre soddisfazione da nessuna di queste cose - che si misura col disincanto e con quello spaesamento, tanto angosciante quanto inevitabile, generato dalla consapevolezza di essere soli e che con la maturità si comprende nella sua dolceamara pienezza."" -
11 apostoli. Poesie sul calcio
"Se il calcio - ma andrebbe detto lo sport in generale - è un fatto religioso - e dunque filosofico - perché si gioca a undici e non a dodici? Come gli apostoli? Forse perché come nella partita dei filosofi 'giocata' dai Monty Pyton - in cui la terna arbitrale è composta da santi - una qualche casacca nera ha deciso di tenere fuori Giuda, ma sappiamo che non è così. Ci piace invece pensare che il dodicesimo sia davvero lo spettatore, colui che guarda e sempre per rimanere nel campo delle analogie tutti sappiamo che la partita della poesia, senza il dodicesimo uomo, che è il lettore, sarebbe non solo impossibile giocarla ma profondamente inutile."""" (dalla Prefazione di Francesco Forlani)" -
Rafataggi. Poexie zeneixi
"Frattaglie. Rimasugli rimasti lì, quasi osceni, esclusi dallo sguardo delle generazioni che mi hanno preceduto. Alfabetizzato in un italiano mal conosciuto e mal amato dagli alfabetizzatori, scolarizzato nel medesimo modo, mi sono adattato a un italiano regionale ligure, né italiano né genovese""""." -
L'isola della negazione
La storia vera di un viaggio nell'Oriente dei miti di una generazione, tra il rivoluzionario e l'hippy, un percorso avventuroso e crudele, come un ancestrale rito iniziatico. Il passaggio, violento e catartico, dall'adolescenza all'età adulta di un ventenne nei turbolenti anni '70. -
Tutta la terra del nostro silenzio. Intervista a Alda Merini
"Era un piovoso pomeriggio del dicembre 2008. Il Naviglio splendeva come una stella in cima all'albero di Natale"""". Massimo Cotto entrò quel pomeriggio, in punta di piedi, in casa di Alda Merini: """"più che una casa, un rifugio dalla tempesta della banalità. Volevo conoscere una delle più grandi scrittrici del Novecento, la cui poesia è sempre stata vicina alla musica e alla forma canzone che amo, nonché autrice di versi che - allo stesso modo di una canzone di Springsteen - mi hanno salvato la vita: A me piacciono gli anfratti bui/ delle osterie dormienti/dove la gente culmina nell'eccesso del canto"""". """"Per tutta la durata dell'incontro alternò infiniti registri: quello della burattinaia di parole che ti prende in giro in continuazione, quello serio di chi ti consegna frasi scolpite nella pietra, quello disincantato di chi accetta la propria genialità come dono ma anche dannazione"""". Tutto il resto non si può riassumere né raccontare: va solo letto, nel religioso silenzio dello sguardo."