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Fare musica. Discografia, piattaforme, tecnologie
In questi ultimi anni la musica e la sua diffusione stanno vivendo accelerazioni inedite, mai registrate prima, che investono tutti gli aspetti della creazione, dell'esecuzione e dell'ascolto, ma anche del mercato e dei modelli di marketing. La spiegazione la conosciamo bene: le tecnologie e la loro rapida e continua innovazione sono alla base di questa metamorfosi, che produce effetti a catena tanto veloci da impedire spesso persino valutazioni compiute. Questo libro parla dell'evoluzione della discografia, delle major, delle etichette indipendenti, di download, di Spotify e di come lo streaming abbia rivoluzionato l'industria musicale. Comprendiamo così quali aspetti hanno influito sull'affermarsi di nuove modalità di registrazione, riproduzione e fruizione del suono, attraverso storie e testimonianze di esperti, artisti e discografici: 42 Records - Enrico de Angelis - Asian Fake - Luca Benni - Gabriele Blandamura - Massimo Bonelli - Luca Bramanti - Bravo Dischi - Calcutta - Colapesce - Emiliano Colasanti - Coma_Cose - Cosmo - Riccardo De Stefano - Peppino Di Capri - Alberto Fortis - Franco 126 - Fernando Fratarcangeli - Fulminacci - Marco Gardellin - Gazzelle - Federico Guglielmi - La Clinica Dischi - La Grande Onda - La Tempesta - Machete Empire Records - Maciste Records - Milo Manera - Enrico Molteni - Michele Montagano - Filippo Palazzo - Matteo Palombi - Piotta - Roberto Razzini - Giordano Sangiorgi - Shablo - Gianni Sibilla - To Lose La Track - Tosca - Ultimo - V4V Records. -
Poesie scelte
"Il """"poeta immobile"""" che scrive con lo sguardo alla sua terza raccolta / """"La poesia di Meneghetti è un'esemplare risposta a una condizione estrema di vita"""" / Questo libro è strutturato in tre sezioni. Nella prima la scena è dominata dall'io, un'obbligata spirale egotica in cui la condizione di immobilità dovuta alla malattia dell'autore non assurge neppure a figura dell'anima: è pura condizione materiale, e i rari momenti consolatori appaiono come dichiaratamente illusori. Il tema della malattia si stempera nella seconda sezione, con l'apertura dello sguardo ai percepta del mondo, spesso resi liricamente efficaci dal loro impiego allegorico. L'estro inventivo di Meneghetti si dispiega poi in modi sorprendenti nella terza sezione, dove la lingua si allontana dallo standard e il poeta si fabbrica un suo idioletto, fatto di deformazioni lessicali, eccentrici impasti di veneziano, romanesco, napoletano, grafia e punteggiatura arbitrari fino a sconfinare, a tratti, nel grammelot"""". (Dall'introduzione di Marco Berisso e Guido Caserza)" -
Un mese di lockdown per cominciare
"Federico Sanguineti, con micidiale lucidità e una, oggi, scandalosa ostentazione d'amore per la vita (Amore fisico, terreno, più che mai concreto) ci consegna in questi pochi versi un autobiografico riassunto sommario della catastrofe che tutti ci ha investiti, ricostruendone, lato per lato, il prisma emotivo che lo costituisce con annessi corollari di una politica planetaria giunta al suo punto esiziale"""". (dalla postfazione di Aldo Nove)" -
Quello che i manuali scolastici non dicono
"Perché Marcel Marceau durante l'Olocausto, rischiando la propria vita, salvò da morte sicura settanta bambini ebrei? Non lo troverete in nessun manuale scolastico. Perché Leonardo inventò? Perché Michelangelo creò? Perché D'Annunzio lottò? Perché Martin Luther King marciò? Perché Madre Teresa pregò? Non lo troverete in nessun manuale scolastico. Eppure per crescere, bisogna riuscire a focalizzare il proprio sogno, ed è questo quello che la scuola dovrebbe insegnare"""". Non è facile insegnare oggi. Viviamo tempi di pensiero debole, di vuoto, di incertezze. Per riuscire a colpire l'attenzione di uno studente c'è bisogno di tanta grinta, autenticità, coerenza, onestà, esempi forti e dall'identità precisa. Non bisogna mai scoraggiarsi, ma tenere bene a mente che da solo nessuno può crescere. Così come, da solo, nessuno può mettersi in salvo. Ogni bambino ha bisogno di persone che credano in lui, lo sostengano, lo amino. Dunque si può trovare una via di scampo da un mondo falso soltanto all'interno di un rapporto educativo, dopo aver toccato con mano la ragione ma senza abbandonare il sentimento. Altra verità da non dimenticare mai è che un uomo è educabile per tutta la vita. Dunque in ogni momento tutti possono salvarsi." -
Checkpoints
Un resoconto in tempo reale di un tempo di peste. La pandemia da coronavirus vissuta e osservata da una delle città più colpite: Bergamo. In questa raccolta di poesie «C'è la città, che diventa tutt'uno con chi la abita, dove il suo dolore e la sua solitudine diventano quelli di noi che l'abitammo e l'abitiamo. La liberazione attonita della Natura, che si trova improvvisamente padrona delle strade, dei cieli, dei campi. C'è la lontananza, che da tipico archetipo poetico, diventa cruda realtà, tangibile e fisica. Tre movimenti, tre mesi, quasi tre stagioni: l'inizio e la sorpresa, il lungo marzo tiepido, ventoso e cupo, e l'aprile che allora più che mai fu ""il più crudele dei mesi"""". Venticinque """"checkpoints"""", come in quei giorni là, dove fermarsi e ripensarsi»."" -
Così leggera che ci fa sognare. Viaggio sentimentale nella canzone italiana
Un viaggio sentimentale nella canzone italiana, nella sua poesia e nella sua bellezza, una cavalcata tra le emozioni, le suggestioni poetiche, i richiami letterari innescati dalla magia della musica. Trenta monografie per altrettanti brani, in compagnia dei nostri artisti più rappresentativi, figure centrali, decisive, spesso autentici ""monumenti"""", nell'arco temporale che va dagli anni Sessanta ai giorni nostri. """"Vedrai vedrai"""", Luigi Tenco ‒ """"Giovanni telegrafista"""", Enzo Jannacci ‒ """"Tu no"""", Piero Ciampi ‒ """"Vorrei incontrarti"""", Alan Sorrenti ‒ """"Compagno di scuola"""", Antonello Venditti ‒ """"Confessioni di un malandrino"""", Angelo Branduardi ‒ """"Silvia"""", Renzo Zenobi ‒ """"Ho visto anche degli zingari felici"""", Claudio Lolli ‒ """"Santa Lucia"""", Francesco De Gregori ‒ """"A.R."""", Roberto Vecchioni ‒ """"Napul'è"""", Pino Daniele ‒ """"Amerigo"""", Francesco Guccini ‒ """"Prendila così"""", Lucio Battisti ‒ """"La sedia di lillà"""", Alberto Fortis ‒ """"Maestro della voce"""", Premiata Forneria Marconi ‒ """"I vecchi"""", Claudio Baglioni ‒ """"Hotel Supramonte"""", Fabrizio De André ‒ """"Svegliami domattina"""", Mimmo Locasciulli ‒ """"Diavolo rosso"""", Paolo Conte ‒ """"Farfallina"""", Luca Carboni ‒ """"Coppi"""", Gino Paoli ‒ """"Le rondini"""", Lucio Dalla ‒ """"Figli di Annibale"""", Almamegretta ‒ """"I treni a vapore"""", Ivano Fossati ‒ """"Non è l'amore che va via"""", Vinicio Capossela ‒ """"La cura"""", Franco Battiato ‒ """"Bolormaa"""", CSI ‒ """"Il corvo Joe"""", Baustelle ‒ """"Universo"""", Cristina Donà ‒ """"Vita tranquilla"""", Francesco Tricarico."" -
Un uomo di numeri
Il ""sogno americano"""" di un ragazzo italiano dotato di una mente matematica fuori dal comune, una storia dal forte contenuto motivazionale che trae dichiarata ispirazione da alcuni film di Robert Zemeckis. La vita di provincia è piatta e dura da affrontare, per un ragazzino timido e introverso che ben presto, però, scopre di avere uno straordinario talento per i numeri. L'ambiente un po' ostile lo costringe a isolarsi e a nascondere il dono ricevuto. Ma accanto a lui ci sono alcune guide, persone che lo aiutano a evolversi e a rincorrere il suo sogno, fino ai templi informatici della Silicon Valley. Si dice che si è artefici del proprio destino, ma talvolta, come in questa vicenda, il successo e la gloria arrivano quasi per caso, come nelle favole."" -
Giochiamo a contarci le dita
Cetta Petrollo torna alla poesia con questa raccolta, in cui si fanno via via più evidenti i riflessi di una introspezione profonda, che non rinuncia mai ‒ però ‒ al confronto con la realtà del mondo e della vita, come ""fenomeni"""" letterari e affettivi. «L'autrice si fa apprezzare per l'agilità brillante dei movimenti, per quella sua sottile e discreta ironia, spesso serpeggiante, talvolta tra i momenti o i desideri di una tenerezza in cui qualcuno va """"tirando bacetti in silenzio""""» (dalla prefazione di Maurizio Cucchi)."" -
Intorno a Emilio Cecchi (al trotto e no)
Un saggio su Emilio Cecchi (Firenze 14 luglio 1884 - Roma 5 settembre 1966), scrittore raffinatissimo, critico letterario e critico d'arte, una delle figure di maggior rilievo della cultura italiana della prima metà del Novecento, padre della sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico e del costumista, scenografo e pittore Dario Cecchi. ""(…) non dovrebbe far troppo male alla nostra salute intellettuale provare a confrontarci con un autore che per oltre 60 anni, dal suo primo articolo su «Leonardo» nel 1903 alla sua ultima pubblicazione nel 1965, ha riempito scaffali interi di suoi scritti ed esercitato un potere enorme, probabilmente ineguagliato, sulla nostra cultura e spaziato coi suoi interessi su un territorio impressionante per vastità e varietà; senza confini tra arte letteratura industria culturale (cinema e non solo) e con un occhio sin troppo attento alla politica. È vero: un libro su Cecchi, come mi avvertono ghignando amabilmente amici premurosi, troverà a fatica i suoi dieci lettori; e io non discuto. Lo so. Anzi non ignoro che ci si potrebbe domandare se abbia ancora senso, oggi, tra disincanto di massa e superbo analfabetismo, occuparsi non solo di Cecchi, ma più in generale di letteratura"""". (dall'introduzione dell'autore)"" -
Racconti
Esordisce in narrativa il poeta Alessandro Malaspina Pola. I suoi racconti nascono dal mondo onirico e rielaborano la realtà e il vissuto con grande originalità. ""Non ti scrivo nulla perché non so che cosa scriverti e se ti scrivessi cose che non ho voglia di scriverti mi pentirei di averti scritto cose che non desidero scriverti e così non scrivendoti nulla io ti ho già scritto""""."" -
Frammenti da zone soggette a videosorveglianza
Questa silloge poetica tenta di ridurre ai minimi termini l'invasività dell'io lirico in quanto portatore di bisogni e istanze personali. Per operare questa riduzione, l'autore è partito da un artificio letterario: ha immaginato un occhio freddo, lucido, razionale che osservi la realtà senza parteciparvi, l'occhio delle apparecchiature di videosorveglianza. Ha cercato un oggetto di investigazione, un topos (nel nostro caso, Pisa) per l'autore affettivamente neutro e visionato centinaia di inquadrature da Google Street per selezionare immagini e situazioni riprese delle videocamere di sorveglianza della città. Su queste ha costruito un paesaggio urbano che non ha nulla della cartolina: i luoghi scelti sono per lo più anonimi o poco turistici, a parte pochissime eccezioni raccolte da una prospettiva laterale e sghemba. La città finisce per somigliare a qualsiasi altra città occidentale in cui l'elemento umano, visto da questo occhio meccanico inserito in un'ottica temporale diversa dalla nostra, è proprio quello che più si mostra con caratteri di transitorietà e non necessità. Il libro comprende anche la sezione ""Serie di fermo-immagini"""", che conferma l'intenzione di costruire un'estetica dello sguardo inquadrando, con tecnica simile a quella fotografica, istantanee di vita, conservando e congelando l'attimo di una visione in movimento in dato permanente e statico. """"Paesaggio cittadino e paesaggio interiore fanno frizione fra di loro attraverso un uso pagliaranesco della rima e le sequenze, che nella sezione finale si confinano all'interno dei passaggi domestici, ci immergono in un'impietosa, ma mai algida e tanto più graffiante, fotografia della nostra oramai mutante umanità"""". (Cetta Petrollo) - """"Si sfinisce e si installa una nuova lingua con questa poesia: la lingua delle videosorveglianza, lingua che distrae dall'assenza e all'assenza torna come linguaggio, che si ripensa continuamente al presente con pulsioni intellettive molto forti, ma mai preponderanti o programmatiche, che sembrano avere come obiettivo quello di far fare all'immagine (con la lingua) quello che la lingua non riesce a fare all'immagine"""". (Lidia Riviello)"" -
Buffonate senza corte. Vol. 3: Commedie e monologhi.
"Buffonate senza corte 3. Commedie e monologhi"""" è il terzo volume di una raccolta di testi per il teatro della scrittrice romana Roberta Calandra: alcuni sono già stati messi in scena, altri sono stati tradotti in altre forme d'arte, altri ancora sono in fase di realizzazione o in attesa di essere portati sul palco. Molti sono progetti nati in collaborazione con amici artisti e professionisti del settore. """"È passato un po' di tempo dai primi due volumi di Buffonate senza corte. Ho realizzato - felicemente - alcuni dei testi lì raccolti. Ho continuato a scrivere con lo stesso spirito, seguendo le suggestioni del cuore, della mente e delle affinità elettive. Il lockdown in fondo resta una condizione dell'anima. Malgrado le tante vicissitudini del pianeta e l'attuale confusione, il teatro sembra sopravvissuto e - come una fenice - più che mai pronto a emozionare ancora. Il mio augurio per chi lo fa e per chi lo ama è che quanto prima le idee di libertà e di sicurezza possano abbracciarsi in modo chiaro e inconfutabile, come il calore di un applauso"""". (Roberta Calandra)" -
Voci e silenzi della mediazione in tempi difficili. Esperienze e vissuti-Voces y silencios de la mediación en tiempos dificiles. Experiencias y vivencias. Ediz. bilingue
Questo lavoro corale nasce da un'esperienza iniziata nel giugno 2020. Incoraggiati dalla condivisione, seppur a distanza, delle rispettive esperienze del periodo di pandemia, alcuni operatori della mediazione hanno cominciato a incontrarsi sulla piattaforma Zoom. ogni due settimane, con alcuni obiettivi dichiarati fin dall'inizio, dopo un esercizio di ascolto e di reciproco confronto: svolgere una (auto)riflessione su ciò che stavano vivendo, soprattutto dopo l'emergenza Covid-19, ma non solo; pensare a come catalizzare cure e bisogni di nuovi gruppi e comunità; ideare nuovi progetti. -
Terramare
"Terramare"""" racchiude liriche composte in un lunghissimo arco temporale (le più antiche risalgono a più di venticinque anni fa), ma sottoposte a un radicale lavoro di riscrittura che le rende di fatto tutte contemporanee. Strutturalmente si divide in quattro """"capitoli"""", introdotti ciascuno da versi tratti da una lirica di Silvana Pasanisi: una divisione non a compartimenti stagni, piuttosto la necessità di accorpare le liriche sulla base di suggestioni, sulla predominanza di un elemento (terra o acqua) sull'altro. Dal punto di vista stilistico il lavoro di editing ha visto la pressoché totale abolizione dei segni di punteggiatura e delle maiuscole (inserite solo dove strettamente necessario) nonché la rinuncia a titoli per le singole liriche, sostituiti da una progressiva numerazione romana. Nella scrittura di Terramare l'uomo è protagonista, ma non per lascito divino o di presunta superiorità sugli elementi e sugli altri esseri viventi, ma perché le sue azioni, il suo sentire, i suoi sentimenti trovano riscontro, diretto o simbolico, tanto nella percezione di insondabili abissi marini quanto nel minimo lavorio di una goccia d'acqua: un dono raro, privilegiato, non esente da responsabilità, un """"debito di riconoscenza"""" verso qualcosa che """"sopravvive a noi a tutti a tutto""""." -
Il soldato che amava l'alba
William Catone Minetti ha solo undici anni quando suo padre lo accompagna alla scuola militare, dove resta solo con tutte le sue paure, dubbi, timori, in mezzo a regole che non comprende e a compagni che non conosce, di fronte a ufficiali temibili e austeri. Ma lui, sensibile e tenace, si adatta pian piano alla nuova condizione, senza dimenticare ciò che la principessa Anita gli ha detto la mattina della partenza: ""Combatti valorosamente, soldato"""". È quel che farà, giorno dopo giorno, un passo dietro l'altro, senza arrendersi mai. Incrocerà i passi di Alessandro, Claudio, Jack e Matteo ‒ non solo fedeli commilitoni, piuttosto carissimi amici ‒ con i quali affronterà la guerra, crescerà, conoscerà la morte e la distruzione e scoprirà tutta l'essenza della vita, fragile e forte insieme, capace di rigenerarsi e offrire una via d'uscita anche quando sembra tutto perduto. A William sembrerà molte volte tutto perduto, però ha tutto ciò che serve per farcela: il suo spirito libero, puro e generoso, in grado di fare e farsi forza, di rialzarsi dopo ogni caduta e anche di conquistare il cuore di una donna speciale, una donna che odia i soldati e pensa di non essere fatta per l'amore."" -
Eravamo i Thunberg
Anno 2022. Raimondo Bignardi è uno scrittore indotto a scrivere un romanzo sulla storia di Greta Thunberg ‒ la giovane attivista svedese leader del movimento contro i cambiamenti climatici ‒ dall'amico Fabio Poggi, uno speculatore di borsa determinato a sfruttare a proprio vantaggio il passaggio dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. Poggi, conosciuto come ""l'italiano"""", ha un'ambizione: impossessarsi delle società petrolifere e convertirne gli impianti. Per farne crollare le quotazioni in borsa, ha elaborato un finto attentato a Greta, la cui responsabilità dovrà ricadere sui petrolieri. La data stabilita per l'attentato è il 7 gennaio 2023, quando Greta parlerà a Parigi, ma quel giorno qualcosa andrà maledettamente storto."" -
Tebe 2099
Una riscrittura distopica della tragedia di Edipo. Nel 2099 il mondo, sopravvissuto a un cataclisma, è diviso in due aree contrapposte: l'emisfero settentrionale, il cui governo centrale è a Tebe, nel distretto del Queens a New York, e l'emisfero meridionale, sotto il predominio salafita. Tra le due potenze si combatte una guerra a bassa intensità che fa comodo ai relativi interessi interni. New York è divisa in due blocchi: la casta degli oligarchi, ritiratasi nelle lussuose abitazioni del Queens, e i cosiddetti residenti, che popolano Manhattan. A Tebe risiede Cadmo, il democrate dell'emisfero nord, con la misteriosa moglie Giocasta. L'unico loro figlio, il capitano Edipo, è morto sul Carso durante uno scontro con i salafiti. A Manhattan abita il maggiore Efisto: la routine del maggiore, coadiuvato nel suo incarico di vigilanza da Tiresia, un drone mutante con poteri extracognitivi, si infrange quando incontra Elettra, una giovane donna dal fascino irresistibile. Una sola notte d'amore basterà a mutare per sempre il suo destino. Lei sparisce all'alba e lui passerà il resto dei suoi giorni a cercarla. Una ricerca che lo porterà fatalmente a scontrarsi con le potenze oscure di Tebe e poi all'agghiacciante agnizione. -
Io scrivo nella tua lingua. Testo greco a fronte
"Io scrivo nella tua lingua"""" è la messa a nudo del ricordo di un'infanzia. Una favola di segno negativo nell'età adulta. La memoria che si fa sempre più presente e reale fino a diventare """"compresenza"""" fra due età (e persone) che si confrontano, scontrano e inseguono nell'impossibilità di appartenersi. Impietoso """"svelamento"""" che avviene prima di tutto nel linguaggio. Carlo Bordini, di queste poesie, scrisse: """"Noi siamo osceni perché mostriamo quello che non si può, o non si vuole mostrare"""". """"Queste poesie oscillano fra violenza e dolcezza"""", in quanto esito d'una scrittura che """"deforma"""" il linguaggio, """"toglie la cipria alla realtà"""" e porta il lettore verso lo """"svelamento"""" di una realtà """"altra"""". La lingua di questo libro è anche, e soprattutto, quella del ricordo (da cui il titolo), labile equilibrio fra silenzio e materia, pieno e vuoto: scenografia verbale d'una realtà intermedia fra sogno e incubo." -
Genova in versi
L'autore, poeta e fotografo, unisce in questo libro le sue due principali vocazioni artistiche per condurci in giro per la sua città - Genova, appunto - per guardarla con i suoi occhi e ""sentirla"""" nei suoi versi."" -
Strambate a due ruote
Viaggiare in moto per le strade del mondo è una passione, percorrere spazi infiniti, città e deserti, scoprire usi, popoli, abitudini. Incontri con persone diverse, avventure, paesaggi magnifici, solitudine, fatica, divertimento sono le sensazioni che prova chi ha l'avventura nelle vene e l'intraprendenza come destino. L'autore Sergio Freschi, centauro di lungo corso, racconta in questo nuovo libro le sue più appassionanti esperienze su due ruote.