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Saper leggere il libro del mondo. Antologia del premio Fabrizio De André «Parlare musica». Vol. 11
Patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus e organizzato da iCompany, con la direzione artistica di Luisa Melis, il Premio ""Fabrizio De André. Parlare musica"""" ha come scopo quello di stimolare gli autori di poesia a una creatività libera e scevra da tendenze legate alle mode, ai generi e ai concetti di commerciabilità, al fine di favorire l'originalità e la vitalità delle nuove produzioni letterarie. """"Parlare musica"""" si affianca alle altre sezioni del Premio, dedicate alla canzone d'autore e alla pittura. In questo libro sono raccolti i versi degli autori vincitori e finalisti delle edizioni 2017 e 2018. Per ciascun vincitore viene pubblicata una silloge, che si apre con la poesia vincitrice, mentre i finalisti sono presenti con la poesia in concorso. La copertina riproduce le opere vincitrici delle edizioni 2017 e 2018 della sezione Pittura del Premio. Il Premio """"Fabrizio De André. Parlare musica"""" - che si avvale di una giuria costituita da scrittori, giornalisti, critici musicali e operatori del settore, presieduta da Dori Ghezzi - è uno degli appuntamenti più attesi dagli artisti che sperimentano nuove forme per la musica d'autore e che intendono avvicinare la propria creazione letteraria e visuale alle tematiche che il grande cantautore ha saputo far arrivare sino a noi."" -
Cronache di un palpitante sognatore
"Dal camino della casa dell'apprendista stregone per molte notti uscì un fumo più nero della notte. Era tanto nero che nessuno lo notò. Finalmente un giorno uscì anche lui, ma dalla porta lui uscì quasi irriconoscibile, con una faccia da fare paura. Chi parlò di intossicazione, chi diceva che la pietra filosofale che andava cercando se l'era mangiata e ora la bile stentava a digerirla, chi ancora che erano tutte balle e che sotto sotto c'era qualcosa d'altro. Fortuna che l'ultima diceria la sapeva soltanto lui e così quel giorno - che tra l'altro pioveva che Dio la mandava - se n'andò a passeggiare in aperta campagna. L'acqua ora cadeva fine e così educata che all'uomo, così assorto nel suo dubbio, finì per fargli più bene che male. Per terra le foglie secche ridevano a ogni suo passo"""". (Giuseppe Mortara)" -
Ricette felici per cani e mici. Alimentazione sana e casalinga per gli amici a quattro zampe
L'autrice Paola Paci si dedica da anni all'assistenza dei quattro zampe meno fortunati, cani e gatti senza casa e senza famiglia amorevolmente accolti in rifugi e strutture di soccorso. Dalla sua passione per gli animali e per la cucina, e dalla sua lunga esperienza, nasce questo libro di ricette semplici e sane fatte apposta per loro, per evitare i cibi industriali che, proprio come accade per l'alimentazione umana, non sempre sono i più salutari. Oltre a tante gustose ricette, di facile esecuzione e con ingredienti di facile reperibilità, questo libro raccoglie anche alcune toccanti storie di adozione a lieto fine: uno stimolo e un invito ai lettori e alle lettrici ad aprire le braccia e le porte a randagi e trovatelli, che sono sempre in grado di offrirci incondizionatamente affetto e compagnia e di illuminare allegramente le nostre giornate. -
Delicatisimo
"Delicatisimo"""" è un regista che - tra primi piani del protagonista e campi lunghi sui suoi pensieri - delinea il passaggio da un'età a un'altra. O da un'epoca a un'altra. Si va spegnendo il tempo delle dimostrazioni, delle sollecitazioni figlie di una oramai antica """"new economy"""", si aprono invece domeniche di convalescenza, quando l'unica attività possibile è quella di far ordine tra progetti da buttare e uno spazio da riallestire. Ironizza l'autore - o almeno vorrebbe - sui suoi bilanci di mezza età, sul lavoro che non si sa più a cosa serva e sui seimila anni di storia che ci portiamo sulle spalle. Come in una commedia di Allen o un western rivisitato da Leone." -
Tempo di lavoro
«""Tempo di lavoro"""" potrebbe avere come esergo alcuni versi memorabili di Elio Pagliarani, quelli che chiudono """"Dittico della merce: II. Certificato di sopravvivenza"""": """"[...] cavalieri con macchia e paura cavalieri di mezzo ideale/ un'impronta affidata a un giornale, mio cuore di merda e sbocco finale"""". Una raccolta la cui misura, nella mutevolezza delle accensioni e degli appannamenti delle emozioni, è l'intrecciarsi, fino a venirne travolti, della propria esperienza personale e quotidiana - l'esperienza del capitale umano - con le regole imposte da altri ben più obbliganti capitali, in un mondo in cui la natura talvolta, quasi per sbaglio, o per caso, riesce ancora a meravigliare, rompendo le ferree ragioni della sopravvivenza.» (dalla postfazione di Cetta Petrollo)"" -
Paul McCartney oltre i Beatles
Con questo libro esploriamo alcuni aspetti meno noti del ""più Beatle dei quattro"""": Paul McCartney. Partiremo dalle radici nella Liverpool operaia per scoprire come nacque il suo rapporto con la musica. Faremo un tuffo nella Swinging London, dove incontrò il suo amore per l'arte. Lo seguiremo nel suo percorso nella classica contemporanea, nella letteratura per ragazzi, nelle molte battaglie per l'ambiente, i diritti civili, contro le armi, per una corretta e sana alimentazione. Daremo un'occhiata ad alcune esperienze laterali e alle prestigiose onorificenze ricevute, per concludere con una incursione nel suo arsenale di pace: l'ampia dotazione di strumenti musicali e la sua vita familiare. """"Chi pensa che McCartney sia solo un autore di canzoni pop dovrà ricredersi. È invece un artista a tutto tondo, sui cui talenti spicca il più importante: l'umanità"""". [Luca Perasi] Macca è un personaggio che sorprende per la straordinaria energia e vitalità, per l'inossidabile tenacia e l'inesauribile curiosità con cui è sempre pronto ad accogliere nuovi stimoli e nuove sfide, un uomo che non risparmia l'impegno in prima persona per cause importanti: uno che dà il meglio di sé in ogni cosa, che non teme di esprimere le proprie idee e convinzioni, pure quando sono apertamente controcorrente, ed è anche un filantropo intelligente e attento. Questo libro è un viaggio tra alcune importanti esperienze della sua vita e della sua lunga carriera artistica."" -
Livelli di intimità variabili
"Alberto è innamorato della parola, in particolare della parola che risuona e si fa canto, quella che come pietra cade in uno stagno e genera cerchi, o come sasso cade di luglio nel mare notturno offrendo fosforescenze che incantano. Occupato a tempo pieno con la poesia e i suoi percorsi, con il teatro dove la parola è primo personaggio, conosce bene quanto sia ricca la qualità e la quantità del suono come la qualità e la quantità del silenzio dal quale la voce nasce e si propaga. È opportuno leggere sostando sulle vibrazioni e sui pensieri che ne escono. Il discorso poetico è di questo secolo, dunque attuale, con le sue trappole, i suoi scherzi burloni, mentre il cielo tiene saldo il funambolo e sconfigge la vertigine. (...) I significati si levano nell'aria fuggenti e scalpitanti. Sono ventidue le composizioni offerte al lettore, quante sono le lettere dell'alfa-bet ebraico. La parte più addentro nel tessuto che forma l'animo di ogni individuo ha garbugli melodici di sofferenza o di piacere tracciati sulle righe di varia altezza del pentagramma"""". (dall'introduzione di Manrico Murzi)" -
I colori della fragilità
Laura è una quarantenne che scrive romanzi e sceneggiature. Dopo anni in giro per l'Italia, decide di fare ritorno alla città natale, Parma. Ma l'incontro con i nuovi vicini di casa si rivela sorprendente: a cominciare da June, scultrice ruvida e seducente, con la quale nasce un sodalizio che abbatte molti luoghi comuni sull'amore. Più di tutti però viene travolta da Lorenzo, il bambino del primo piano, dodici anni, arguto e premuroso, cinico e pungente, dotato di un'intelligenza formidabile, ma affetto da una grave malattia, la sindrome delle ossa di vetro, che gli impedisce di frequentare la scuola. Sua madre chiede a Laura di affiancarlo nella sua preparazione umanistica. Ogni ora trascorsa col suo omino dalle ossa fragili è per lei un tuffo rinnovato nelle profondità dell'inconscio, da cui riaffiorano timori e incertezze. Lorenzo, con il suo misto di innocenza e sagacia, mette Laura con le spalle al muro e la costringe a rileggere le proprie paure e i suoi reali desideri. ""Ormai, l'avevo imparato: il passato non può essere allontanato con un colpo di spugna, non è una macchia di vino caduta sul tavolo, o un disegno fatto a matita che può essere cancellato. Resta impresso sulla pelle, in ogni contorno e lo ridefinisce. Mia madre con tutte le sue ansie, i suoi amori usa e getta, mi aveva definita, tracciando contorni incerti dentro di me. Ero una donna emotivamente in bilico, strattonata da stati d'animo contrastanti che mi sforzavo di contenere, fingendo, atteggiandomi, recitando una parte...""""."" -
Identità e oltre. Migrazione e cultura italoamericana
Questo libro affronta il problema dell'identità culturale ed etnica degli italiani d'America tramite ricerche letterarie, filosofiche, storiche e di critica sociale. Peter Carravetta scava nella complessa matassa di un exodus storico - quando un quinto della popolazione italiana abbandonò il paese per altre destinazioni, tra il 1880 e il 1914 - e pone domande perturbanti: cosa resta dell'origine? Che ne è della memoria dell'emigrazione? Come viene rievocata, fuori dai soliti logori stereotipi, dagli scrittori di oggi? Chi determina chi siamo? Fin dove si può ancora rivendicare un'identità nazionale, o etnica, come tratto essenziale e non contingente? E quand'è che questa identità cessa di manifestare i propri tratti storici (anche nelle sue varie ricostruzioni) per essere frammentata e assorbita in una società virtuale post-identitaria, trans-nazionale? Nella seconda parte del libro, l'autore prende in esame e offre alla nostra conoscenza l'opera di numerosi scrittori e poeti italoamericani contemporanei, poco noti al pubblico italiano malgrado le notevoli qualità di ciascuno, e propone altresì un nuovo modello interpretativo - che definisce ""critica topologica"""" - ad alcuni dei paradossi critici e culturali del complesso rapporto di oggi tra identità, storia e migrazione, passando dallo snodo cruciale della lingua letteraria. """"Identità e oltre è un'opera particolarmente tempestiva, oggi che milioni di profughi, migranti ed esiliati abbandonano il concetto e la realtà falliti dello stato-nazione. Che ci ricorda che fa parte nella natura umana l'attraversare frontiere e confini, siano essi fisici, politici o culturali. Che cosa rimane dopo che l'identità è stata de-centrata, de-tronizzata, de-mistificata? Una antica verità: siamo tutti migranti e solo nell'abbracciare l'altro possiamo diventare integralmente umani. Un esito cruciale della critica e dell'impianto teorico di Carravetta, che parecchio contribuisce a rendere gli italiani e gli italoamericani più comprensibili gli uni agli altri"""". (Stanislao G. Pugliese) """"Peter Carravetta traccia le coordinate dell'odierna condizione del migrante come risultante della globalizzazione dell'economia capitalista e dei tragici, interminabili dislocamenti geopolitici della popolazione umana. Questa sensibilità costituisce il fondamento morale e teorico su cui edificare una nuova consapevolezza, prospettiva favorevole per esplorare le sfide e le opportunità di una esperienza post-identitaria. Questa è una investigazione di prim'ordine ed espressione, al tempo stesso, di un pensiero italoamericano creativo"""". (Martino Marazzi)"" -
In principio era il silenzio. Un'ipotesi aprocrifa per il vangelo di Maria Maddalena
Roberta Calandra preferisce raccontare Maria Maddalena attraverso la tradizione apocrifa dei vangeli gnostici, che avvalora la tesi di Maddalena come discepola prediletta e immagine del Cristo stesso. Dunque non la prostituta, non la moglie come ne Il Codice da Vinci, ma una donna straordinariamente vitale, intelligente, illuminata, che aveva con Gesù una relazione privilegiata fondata su una profonda intimità, erede di una diffusione sincera dei suoi insegnamenti. -
Museo dell'uomo. Poesie e poemetti (1994-2020)
"Poesia inarrestabile, quella di Plinio Perilli: come in un fluire ininterrotto della parola che si confronta con tutti gli aspetti del mondo, che, nel dar voce all'umano, a un appassionato bisogno e desiderio di umanità, mira a raccoglierne e a conservarne religiosamente le tracce più varie, in quello che il titolo stesso di questa raccolta indica conseguentemente come Museo dell'Uomo. Museo di questo volere, cercare, riconoscere l'umano nelle forme che si presentano nel tempo attraversato, nelle persone frequentate e amate, nella comune ricerca di valore e di senso, nell'interrogazione della gioia e del dolore"""". (dalla nota di Giulio Ferroni) - """"Ho cominciato a scrivere - e via via immaginare, poi architettare, concretare - Museo dell'Uomo nell'ottobre del 1994. [...] Ho costruito questa raccolta di poesie e poemetti civili con la certezza e il bisogno di una lirica che non fosse più solo arzigogolo testuale, o performance sperimentale, ma neanche elegante avvitamento di stile, manierismo alchemico-intellettuale, esercizio postermetico o peggio smielata effusione romantica. Poesia (e pulsione - conosciamo Freud) assolutamente moderna: dettame in verità scontato, dopo la parabola irriverente e i lampi fatati di Rimbaud; ma comunque in strenua ricerca, se non archeologica, emotiva, delle nostre radici culturali, delle nostre vestigia profonde, ineludibili"""". (Plinio Perilli)" -
La felicità dentro
Poesie che scandagliano il sentimento con un ritmo lento e lontano dal clamore, dal rumore del mondo, per concentrarsi sul proprio sentire, dove le parole diventano respiro e si incatenano tra loro, con molta maestria, per definire i passi che portano alla felicità. Quella più personale, intima, ""dentro"""", dove trovano riparo le insicurezze, i dolori, le inquietudini. Marisa Botto ci regala una silloge compiuta, fatta di scrittura vivida, a volte improvvisa, immediata, lancinante, nel verso breve e carico di colori e immagini, di senso che declina talvolta a una confessione, il sussurro di un sentimento che si coglie forte, duraturo, convinto. Le poesie sono frammenti che ricostruiscono il mondo sentimentale dell'autrice, una felicità del vivere che si può esprimere solo """"dentro"""", perché quanto è fuori potrebbe deturparla, illuderla, svaporarla."" -
Il vento del libero arbitrio
In questi racconti si alternano memorie e situazioni dell'infanzia e della prima giovinezza dell'autrice - romana di nascita - e accadimenti di fantasia, o presi a prestito dalla realtà, ambientati nella sua terra d'adozione, la Spagna e in particolare l'Andalusia. In tutti prevale un forte senso di libertà, insieme alla consapevolezza che in ogni nostro gesto e in ogni nostra scelta - improntata al libero arbitrio - sia connaturata la responsabilità personale nei confronti di noi stessi e della nostra comunità. ""Figlio e nipote di pescatori, José sapeva a malapena leggere e scrivere, e solo perché suo padre lo aveva costretto a frequentare la scuola fino a che il suo corpo non era diventato abbastanza forte per affrontare il mare: da quel momento aveva cominciato a lavorare nella flotta peschereccia del paese in cui era nato e cresciuto, e dove ora stava invecchiando. Come suo nonno e suo padre, aveva imparato a decifrare con precisione il linguaggio del vento, delle maree e delle stelle: questo gli bastava a esser certo che quella notte non si annunciava tormenta, e che dunque il frastuono che lo aveva svegliato di colpo non era di tuoni...""""."" -
La storia di Larry
Nell'America degli anni Cinquanta, Larry - per un tragico scambio di persona - viene accusato di aver trafugato un'ingente somma di danaro al proprio datore di lavoro. La fidanzata Audrey viene trascinata inconsapevolmente nella vicenda. I due, per uno strano gioco del destino, vivono una storia parallela, a tratti pericolosa e, talvolta, senza vie d'uscita. Nel loro peregrinare, vengono travolti da un assurdo dedalo di vicissitudini e intrecci, che i due narrano in prima persona e contro i quali lottano strenuamente, per far emergere la verità dagli equivoci di cui sono vittime e ritornare così alla propria vita. ""Sul capo ha radi capelli scuri, le tempie sono completamente bianche. Occhiali neri e spessi coprono quasi totalmente il viso magro. È cieco. Suona un vecchio motivo, My Old Kentucky Home, con tale passione da coinvolgere l'animo nel profondo. C'è qualche ragazzino seduto per terra, fermo ad ascoltare. Alcune donne sono affacciate ai balconi, mentre altre attempate signore, sedute su seggiole bisunte, lo accompagnano con la loro caratteristica voce un po' roca. Raggiungo l'artista senza preoccuparmi di nulla; mi siedo accanto a lui, rapito da quelle dita nodose che vanno su e giù sui bottoni dell'ottone. Che magia! Appena finisce di suonare si rivolge a me: - Pensi di aver perso tutto, figliolo? Oggi è il giorno in cui puoi ritrovare la strada, ritorna a casa. Torna alla tua vita""""."" -
Lazarillo de Tormes
Questo numero monografico della rivista «Cabirda» è dedicato alla traduzione in lingua genovese di un classico della letteratura spagnola, a buon titolo parte del canone della letteratura mondiale. Si tratta del romanzo Lazarillo de Tormes, un testo anonimo pubblicato nel Cinquecento, che narra le tribolazioni di un giovane popolano. Un testo importante per diverse ragioni, giacché anticipa il nucleo centrale di tanta letteratura moderna. Per ritrovare la stessa intensità nel descrivere senza paternalismi la crescita di un ragazzo delle classi subalterne bisognerà aspettare qualche secolo, con i ragazzi narrati da Charles Dickens e Mark Twain e con l'imporsi del romanzo popolare. Il testo si inserisce in una tradizione, all'epoca, ancora minore e rarefatta di narrazioni di tono leggero, furbesco e talvolta popolareggiante, che in forme diverse conobbero esiti in varie parti d'Europa, dà l'abbrivio alla fortuna del romanzo picaresco e ne resta esempio emblematico, capace di oltrepassare i secoli e le lingue. Prefazione di Anselmo Roveda. -
Neil Young. Cercando il nuovo mondo
Questo libro ripercorre vita e carriera di Neil Young - icona della musica rock e folk dagli anni Settanta a oggi - attraverso i testi delle sue canzoni, dalle prime esperienze in Canada e gli esordi nei Buffalo Springfield, fino al momento di maggior successo e fama - con gli album ""After The Gold Rush"""", """"Harvest"""", """"Zuma"""", """"Rust Never Sleeps"""" - per arrivare al secondo periodo d'oro con l'avvento del grunge, nei primi anni Novanta. """"Per la prima volta in Italia viene presentato su Neil Young non un libro biografico o di testi, ma un volume in cui l'autore cerca di sbrogliare una matassa contenente decine di fili colorati, con l'intento di riuscire a estrarre e tener ferme in pugno le tonalità e le varianti delle sue canzoni, una a una. Un gioco intenso, rischioso e dettagliato, ma ricco di note, rimandi, nessi e provocatorie interpretazioni."" -
Io brigatista rosso
Quando inizia questa storia, nel 1969, il protagonista ha solo sedici anni, è un ragazzo ligure non troppo informato e avvezzo di politica. Annota in un quadernetto, una sorta di personalissimo ""libretto rosso"""", vicende di cronaca legate alla violenza: dalle stragi di stato alla mafia, dagli attentati di destra a quelli di sinistra, ai tanti misteri che segnano la vita politica e sociale italiana del suo tempo. Seguendo un amico, frequenta un raduno di cattolici del dissenso a Chiavari e nel 1970 l'assemblea nazionale di Pecorile, dove nacquero le Brigate Rosse. Quasi senza averne piena consapevolezza, comincia a collaborare con loro, pur essendo contrario alla violenza e all'uso delle armi, fino ad avere un ruolo nel sequestro di Aldo Moro. Entrato in crisi, chiede di abbandonare. Come sarebbe stata la sua vita se non si fosse dissociato? La risposta è nel racconto di questo libro, che narra proprio quella stagione della sua vita, un incubo per lui e per tutto il nostro paese."" -
Trasferimenti
Unitaria e diversa, sempre mossa verso un altrove, la natura, di cui siamo parte, evoca ogni migrazione. Nella raccolta poetica ""Trasferimenti"""", polis, natura e poesia formano un'unica voce che restituisce le stesse fondazioni della nostra società: memoria, socialità, enigma, senso del sacro, bellezza. Parola dopo parola, spostandosi tra il nord Europa e il Mediterraneo, dall'interiorità di una relazione umana a un panorama vasto quanto il mondo, alla poesia è affidato uno spazio di indagine, creazione, osservazione per ripensare nozioni quali identità, casa, natura, appartenenza. Dal desiderio di una terra nuova, al desiderio erotico, ogni atto umano nasce nel distacco: sulla pagina la scienza del dolore di ogni separazione. Tra l'amante e l'amato, tra una terra natia e una terra nuova. - """"Quello che non si dice volentieri di posizioni come quella di Viviana, che immagino expat per scelta anche felice, è che quelle geograficamente sghembe e instabili sono come gli ashtanga dello yoga: apparentemente impossibili all'inizio, appaganti dopo, quando i muscoli del corpo hanno imparato a muoversi in modi che pensavamo impraticabili. Infatti il libro di Viviana è pieno non solo di gioia, ma anche di appagamento dello spazio e di felicità del corpo"""". (dalla prefazione di Marilena Renda)"" -
Numeri dei matti
I testi raccolti e rielaborati in questo volume sono legati a forme di scritture teatrali o performative: la prima parte rimaneggia e mette insieme testi concepiti per il Collettivo di pronto intervento poetico Altri Luoghi e altri testi utilizzati nei tre varietà patafisici allestiti dall'autore tra il 2009 e il 2011 (""Mosche bianche e pecore nere"""", """"Sia disfatta la tua volontà"""" e """"Il gioco della via trucis""""). I testi delle due appendici sono frutto di collaborazioni: la prima con la coreografa Aline Nari, la seconda con l'artista Emanuele Magri."" -
Pensierie
"Barbara ci racconta l'apparentemente semplice esperienza della vita attraverso le ali dell'amore e la parola quotidiana, misurata, senza addobbi. Ci ricorda la scelta di ogni giorno, per l'esistenza, per la presenza consapevole. Barbara ci fa entrare a contatto con la natura e con l'altro. Ci narra del bisogno dell'altro in ciascuno di noi, e contemporaneamente del fatto che non siamo mai soli. E che possiamo chiedere. Basta - riprendo alcuni titoli delle sue poesie - Un piccolo gesto o Le mani tese, pronte a dare e pronte a ricevere"""". (dalla prefazione di Antonella Cecilia Fiori)."