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Destini
Sette racconti molto differenti fra loro, per tematiche, contesti, complessità culturale. Eppure l'avvocato di successo, il nano con prestigio sociale, l'attrice famosa, l'uomo senza radici, l'ex terrorista, l'anziana signora di popolo e gli altri protagonisti delle storie sono legati da un fil rouge che li offre al lettore come artefici dei loro destini. Destini aperti a ogni possibilità, non scritti una volta per sempre, ma risultanti da lontani e talvolta casuali incontri, da intrusioni nella vita altrui per solidale curiosità, da tentativi di riallacciare rapporti, da volontà di sperimentare i linguaggi che generano e limitano il mondo. Ogni personaggio interpreta la sua parte nella relazione con gli altri e giunge a un esito che può essere avvertito come un destino, ma soltanto perché non contraddice l'intima natura di chi ha partecipato al gioco del reciproco riconoscimento. Ciò vale anche quando il racconto ruota intorno a un oggetto, un bicchiere che si trova in una sorprendente e inquietante condizione simile a quella umana, provando il fascino e l'angoscia di poter esistere come gli uomini. I pensieri e i corpi si intersecano in vari modi: con gesti di silenziosa pietà, in un abbraccio finalmente libero da incertezze o tragicamente intrappolati in un'ambiguità esistenziale ed espressiva. Le parole mostrano i protagonisti, aiutandoli a presentarsi nella scrittura come persone in carne e ossa, con i loro passi che offrono tracce per una problematica comprensione. -
I fiori rubati
Per l'ennesima volta, Mario non trova i fiori che aveva portato sulla tomba di suo padre, scomparso pochi mesi prima. Per puro caso, scopre che sono stati oggetto di furto da parte di una donna a lui sconosciuta. Inizia una piccola indagine la cui portata assume ben presto proporzioni enormi; la sua vita si riempirà improvvisamente di personaggi mai visti prima, di scenari lontani. -
Rombi e altri rombi della rosa dei venti
Il Rhumb è una direzione definita dall'angolo che fa sul piano dell'orizzonte una retta qualsiasi con la linea del meridiano su quel piano. Rhumb è una parola francese da moltissimo tempo. L'ha usata Voiture. Esiste anche il verbo arrumer, poiché Rhumb si è scritto talvolta rumb e talvolta rum. Perché questo nome su una raccolta d'impressioni e d'idee? Come l'ago della bussola rimane sufficientemente costante, mentre la rotta varia, così forse si possono guardare i capricci oppure le applicazioni successive del nostro pensiero, le variazioni della nostra attenzione, gli incidenti della vita mentale, le divagazioni della nostra memoria, la diversità dei nostri desideri, delle nostre emozioni e dei nostri impulsi - come degli scarti definiti dal contrasto con non so quale costanza nell'intenzione profonda e essenziale dello spirito, - specie di presenza a se stessi che la oppone a ciascuno dei suoi istanti. Le osservazioni e i giudizi che compongono questo libro furono per me allo stesso modo come tanti scarti da una certa direzione privilegiata del mio spirito: per cui Rhumbs"". Il volume comprende l'edizione integrale di due opere di Paul Valéry: """"Rhumbs"""" e """"Rhumbs""""."" -
Amina o le limitate possibilità dell'azione
Il romanzo ""Amina"""", settimo del suo autore, ne continua le ricerche nelle ambiguità del """"vero"""". I luoghi sono principalmente l'Egitto e il Libano, il momento storico quello tra la guerra dei Sei Giorni e l'offensiva """"Pace in Galilea"""" di Israele. Nello sfondo l'Italia, incancellabile riferimento e memoria. Scalìa, giornalista o forse spia, cercando di definire chi mai fosse Fausto, misterioso marito di Amina di cui è diventato l'amante, cela la propria identità con menzogne. La realtà in cui si trova a operare, però, elusiva e contraddittoria, così i diversi personaggi e narratori della storia, non gli daranno il conforto di una credibile versione dei fatti e menzogna e verità finiranno per avere la stessa valenza, la medesima autorevolezza. Una corrente di erotismo percorre il romanzo, la ricerca di Fausto un'indagine nelle angosce, i desideri, le frustrazioni, il corpo stesso di Amina. Centrale, tra i personaggi, è il cavaliere De Maria: maschera, deux ex machina, sinistro interprete delle voci altrui, depositario delle risposte non-risposte (ipotesi?) alle domande che Scalia - e forse il lettore con lui - si pone."" -
Lo scrittore di romanzi rosa
Chi era Sebastiano Filippi? Un famoso scrittore in declino o piuttosto un genio capace di reinventarsi in età già avanzata in un genere a lui non famigliare? Un marito, compagno e amante attento oppure uno sciupafemmine senza alcun rispetto per i sentimenti altrui? Un amico fedele e generoso o un uomo cinico pronto a voltare le spalle a chi ha bisogno d'aiuto? Difficile per il commissario Zarotti e l'ispettore Disanzio farsi un'idea della personalità della vittima interrogando tanto la moglie e i figli quanto i collaboratori e gli amici. Come se la sua forte personalità rifiutasse qualsiasi tipo di classificazione e stereotipo da parte di chi ha avuto modo di conoscerlo. Pochi allora i punti fissi nell'inchiesta sul suo omicidio che vede impegnata la squadra omicidi e Alessandra Federichi, il magistrato preferito di Zarotti: il luogo, l'ora presunta e le cause della morte. Nessun sospetto, invece, né un indizio o un movente. Parte allora come di consueto in salita l'indagine sulla morte dello scrittore, la cui immagine e il cui destino verranno ricostruiti con pazienza, un tassello alla volta, da parte del medico legale, degli uomini della scientifica, questa volta particolarmente ispirati, nonché dai componenti della squadra omicidi, determinati a non lasciare il crimine e il suo responsabile impuniti. Nonostante qualche piccolo colpo di scena capace di rimescolare le carte. -
Un dilettevole gustoso piacere
Se non fosse stato per l'omicidio nel bosco, che esperienze emozionanti si sarebbe negato in seguito? O si sarebbe salvato dall'inevitabile caducità del nuovo progetto? Flavio Arzino sgobba da quarant'anni nella fattoria di famiglia, una vita da subito lontana dai libri e dedita orgogliosamente alla terra, all'irrinunciabile trattore, alla felicità della stanchezza di fine giornata. L'unico diversivo, la caccia, che pratica da diverso tempo. Flavio, da sempre immerso con entusiasmo nei suoi campi agricoli, giunge a detestarli e decide di vendere terreni, macchinari e attività, liberandosi persino della moglie e del figlio. Nelle successive giornate scandite da monotoni gesti si avvicina alla consultazione di un dizionario dal quale si sente immediatamente attratto, tanto da voler imparare le parole più bizzarre. Un passatempo che lo rende apparentemente più colto e che lo riscatta dai pessimi risultati conseguiti a scuola. È grazie alla conoscenza del vocabolario che estrae dalla sua materia encefalica la ridondante frase ""Un dilettevole gustoso piacere"""", la quale definisce una rinnovata fase di vita le cui azioni, andare, mangiare, sparare, guidare, leggere, viaggiare, fermarsi, sperimentare, urlare, piangere e gioire sono svolte in piena autonomia, senza privazioni, subito, tra un giorno, forse mai. Azioni sempre più pregne di fervore e determinazione che non compirebbe se non fossero alimentate da altri omicidi."" -
Scimmie dagli occhi di burro
Se ha ancora corso la formula di Bildungsroman, questo romanzo di Mario Lunetta - a contrasto - potrebbe definirsi ""romanzo di deformazione"""". In effetti il protagonista 'malgré soi' Catullo Marani, che agisce (e soprattutto viene agito in """"Scimmie dagli occhi di burro"""") assiste fin quasi al termine della sua vicenda di perenne sconfitto a un susseguirsi di incubi che ne stravolgono la curva psico-comportamentale fino a farlo sentire un clandestino tra i suoi simili, dentro una totale mancanza di ragioni. La sua vita di seminarista fallito, segnata da un delitto per errore, sembra prendere un minimo di quota grazie al rapporto con l'enigmatico Elpidio Rustico, che gli si presenta come un'ancora di salvezza. Non sarà esattamente così. In breve, Catullo si ritroverà all'interno di un groviglio di menzogne, frustrazioni, equivoci, delusioni, che lo porteranno a un passo dalla fine, in tutti i possibili sensi. Come sempre, questo libro di Lunetta non racconta: costruisce soltanto con stile sarcasticamente decostruttivo frammenti di storie montate al modo di un puzzle stupido o drammatico sul filo del nonsense dell'esistenza. La scrittura guarda se stessa, in una sorta di miroir lacaniano: e, dietro lo specchio, rumoreggia il piccolo e grande caos del mondo."" -
Teste di storia
Tratteggiando figure illustri, o apparentemente secondarie, non si intende riproporre una schematica anagrafe biografica, ma una lettura a quattro occhi per ricostruire essenziali dettagli di esperienza e rilevarne la grandezza complessiva. Quanto spiegherebbe più di mille descrizioni l'espressione angosciata di Cesare sul Rubicone? O di Copernico con la bozza tra le mani della sua esplosiva teoria? Chissà che vigore dal profilo paffuto e armigero di Giovanni dalle Bande nere o la fissità pseudomistica di Torquemada davanti un rogo umano! Sicuramente inimmaginabili il tragico volto di Crasso abbeverato d'oro fuso o il pallore sanguinario di Fredegonda. E ancora Solimano e la fine della ""magnifica"""" onnipotenza alle porte di Vienna, i tratti garibaldini di ika, Ramesse II dall'oltretomba, il visionario e strategico Marshall. Sono comunque innumerevoli i personaggi senza volto della storia o dalle immagini inattendibili. Tuttavia non avere una riconoscibilità nella memoria collettiva non significa anonimato. Ciò vale per un semplice atto di valore, vittoria in battaglia o riforme che hanno mutato il corso degli eventi di cui però non si celebrano né si ricordano i protagonisti. Ecco il senso di una galleria di teste storiche, l'immedesimazione visiva verso chiunque abbia lasciato una traccia ben più profonda del ricordo delle generazioni."" -
Il labirinto del delitto
La moglie di un noto commerciante di Bergamo si suicida, gettandosi dalla finestra. Massimo viene contattato dalla sorella della vittima che non crede al suicidio, ma ad un omicidio, commesso dal marito. Poco dopo avere iniziato le indagini, Massimo scopre che il commerciante ha un carattere manesco e violento e che maltrattava sua moglie. Si convince sempre di più che il marito della vittima sia il colpevole. Dopo qualche giorno, un colpo di scena mette in crisi le sue indagini, in quanto viene trovato un cadavere completamente carbonizzato, vicino all'auto intestata al commerciante, la cui identità viene confermata dal ritrovamento di un anello sicuramente suo. Massimo è scettico e ipotizza che possa essere una messinscena, preparata ad arte dall'assassino, per sparire dalla circolazione. Scopre infatti che è vivo e intende fuggire all'estero. Dopo averlo assicurato alla giustizia poco prima che espatriasse, deve ricredersi sulla sua colpevolezza e inizia a indagare sul fratello gemello che, alla fine, risulta estraneo all'omicidio. Massimo entra in crisi ma la sua intuizione e la determinazione lo rimettono in carreggiata, alla caccia dell'assassino che, questa volta, non avrà scampo. -
I ricordi di un mercante di quadri. Ediz. integrale
Ambroise Vollard è stato un mercante e collezionista d'arte animato da una insaziabile voglia di novità. Messosi in proprio per sottrarsi alle logiche puramente commerciali che regolavano le compravendite di quadri nella sua Francia di fine '800, ha favorito le carriere di numerosissimi artisti: Cézanne, Picasso, Redon, Renoir, Degas, Matisse, gli impressionisti, i Fauves, i ""Nabis""""... Tutti i suoi successi vengono raccontati con tono leggero e appassionato in questo libro di memorie, tradotto per la prima volta in italiano nella sua versione integrale. Nella sua bottega, in rue Laffitte a Parigi, esporranno gli artisti più in voga e quelli destinati al successo. Accanto ai grandi successi, Vollard confessa anche alcuni errori capitali, come quello di proporre al pubblico Van Gogh senza tuttavia perseverare di fronte alla tiepida accoglienza riservata all'artista dal pubblico: """"Mi sbagliavo completamente a proposito di Van Gogh. Pensavo che non avesse futuro e così, mi sono sbarazzato dei suoi quadri per una manciata di spiccioli""""."" -
La fondazione
Sulle rive del Tagliamento, nel territorio di San Vito al Tagliamento, viene ritrovato il cadavere di un cittadino argentino, Pablo Enrique Ruiz, professore di fisica nucleare presso l'Università di Buenos Aires. Le indagini, coordinate dal commissario Casi, portano alla scoperta del reale motivo del viaggio del professore in Italia: la ricerca del padre naturale. Infatti la madre, morente, in una lettera gli rivela l'identità del vero padre, un geniale fisico italiano scomparso misteriosamente prima della seconda guerra mondiale. Dopo lungo peregrinare per la penisola, il professor giunge infine alla Certosa di Farneta, in Toscana, dove il padre si era rifugiato sotto il nome di fra Celestino. Qui il priore lo informa della sua morte avvenuta anni prima e gli consegna una scatola, che questi gli ha lasciato. All'interno sono contenuti tre quaderni con formule fisiche e calcoli matematici ed una lettera con le direttive sull'utilizzo degli stessi. Pertanto Ruiz prende contatti con una fantomatica ""Fondazione Internazionale per il Progresso dell'Umanità"""", con sede a Budapest, per la consegna dei quaderni. Non fidandosi, però, degli emissari inviati, si presenta all'appuntamento portando con sé soltanto alcune fotocopie. Ma quali importanti segreti contengono questi quaderni? E che cosa o chi si cela dietro la misteriosa Fondazione decisa, a qualunque costo, ad impadronirsene? E per quali motivi anche Cohen, amico di Casi, si interessa al caso?"" -
Naufragio
È nel nome di un bene superiore, lo sviluppo della conoscenza umana, che un gruppo di gerarchi a capo della popolazione mondiale agisce, perpetrando continue ingiustizie. Non sarà però facile accettare gli ordini per il caparbio Jason Joke, un cosmonauta esperto in viaggi nello spazio. La nuova richiesta del Consiglio, basata su un innovativo progetto di ricerca del famoso neurobiologo Seymour Steiner, riguarda un pericoloso viaggio dal quale Joke potrebbe non fare ritorno. Non esiste infatti alcuna possibilità di rifiutarsi. Dov'è che finisce il desiderio di conoscere? Come si concilia la volontà del bene superiore e quella del singolo? Quale importanza sarà data ai sentimenti messi in gioco? Joke sarà costretto ad abbandonare la propria famiglia, rinunciando a moglie e figlio per gettarsi in un'avventura dalla quale probabilmente non tornerà mai più. Una cosa è certa, non potrà affrontare questo viaggio da solo... -
Le insidie celesti. Otto racconti neogotici italiani
Otto racconti fantastici in cui le categorie di spazio e di tempo travalicano i confini del reale per condurci nel regno del perturbante e nella dimensione della sincronicità junghiana. -
Una rosa rossa per Carolyn
È una storia breve che scorre parallela tra realtà e fantasia. Il ritorno alla vita di una giovane ragazza di quindici anni che in seguito ad un arresto cardiaco vive sei lunghi anni di coma. Tramite l'immaginazione la protagonista rimane in contatto con la realtà che la circonda; la sua famiglia, i suoi compagni di scuola e il suo fidanzato. Al momento opportuno troverà in se stessa la forza di tornare indietro e riemergere dal baratro. Il tutto viene raccontato attraverso un viaggio fantastico. Lentamente le verranno insegnati poteri nascosti che la porteranno a superare ostacoli e prove, passando così di livello in livello fino ad essere ammessa ad un torneo finale che non sarà altro che la lotta ultima tra la vita e la morte. La conoscenza progressiva di sé, il valore dell'amicizia e dell'amore, insieme alla bellezza della natura e alla forza motrice dell'immaginazione compiranno il miracolo del ritorno alla vita. In questo breve romanzo la realtà che vive questa ragazza verrà scoperta solo al termine della storia. -
Rain non aveva le ali
Da molti anni gira per il mondo e molte persone hanno avuto a che fare con lui. Compare e scompare come un temporale improvviso, ecco perché lo chiamano Rain. Questa figura circondata dal dubbio riesce a comunicare con le coscienze degli altri, ma non sempre dona pace e illuminazione. Non si sa se dispensi verità o punizioni. Danielle Collard, ambiziosa e introversa reporter francese, dedica ogni sua energia a dargli la caccia. Ha votato se stessa a questa ricerca giudicata inutile e campata in aria, inseguita da un passato fatto di incubi e fantasmi che non vogliono saperne di tacere. Perché Danielle Collard ha intrapreso questa crociata? Cosa sta cercando veramente? In un susseguirsi di colpi di scena e scomodi segreti, seguendo i passi della protagonista, alle prese con le proprie debolezze e paure, toccherà all'improbabile eroe Badout, modesto e pigro funzionario della polizia parigina, destreggiarsi tra due mondi paralleli, quello reale e quello sovrannaturale, distinguere l'orrore tangibile da quello immaginario. Badout seguirà una scia di sangue che da Parigi lo porterà in un borgo dimenticato di Roma, promettendosi di fare luce su una serie di fatti che vedranno Danielle Collard preda e allo stesso tempo cacciatrice. Un thriller noir che cavalca due mondi paralleli, quello reale e quello mistico, dove ragione e religione, paure e interrogativi, circondano personaggi dalla natura ambigua, in una storia dove ogni elemento cela un lato nascosto. -
Farà nebbia
Milano. La seconda guerra mondiale imperversa sulla città e il nord Italia. Mentre la follia nazifascista è accentuata dalla pressione degli alleati e dei partigiani, due giovani uomini vivono dedicando le loro energie ai rispettivi gruppi, una squadra di camicie nere e un cenacolo di artisti omosessuali. Agli opposti per carattere ed estrazione sociale, l'incontro-scontro tra i due rivela il clima sociale e la fragilità della Milano sull'orlo del baratro, finché un incidente obbliga alla fuga il fascista. La sua cattura da parte di un gruppo partigiano sulle Alpi lascia temere il peggio. Tra colpi di scena, personaggi che terrorizzano la città e pulsioni affettive lontane dagli schemi canonici dell'epoca, queste pagine raccontano una realtà affrontata raramente nella storia della Resistenza italiana. -
Anny e Kaleb (il gatto magico)
"C'era una volta una grande casa, elegante e luminosa circondata da un florido giardino... dove una bambina dai foltissimi capelli ricci come molle del colore del cioccolato e brillanti come rame lucidissimo""""... Mhm... non sarà che forse preferiamo raccontarla in un'altra maniera questa bellissima storia? Dai Bambini! Cominciamo così. Erano passati diversi minuti da quando Anny teneva le labbra rosa e lucide vicine al vetro dell'ampia finestra e il respiro leggero della bambina sempre componeva una macchia bianca e trasparente su quel vetro. Una macchia che poi, piano piano, scompariva. Anny che guardava fuori. Anny che, da poco, provava una bella sensazione sulla pelle, sotto il maglioncino di morbida lana bianca e candida. Muoveva lo sguardo, spiava e scrutava tra i cespugli e gli alberi bassi del giardino in inverno. Insisteva curiosa, la nostra Anny. Mentre il sole, lontano, era una palla rossa e abbagliante al centro del cielo grigio e ancora chiarissimo. La sua attesa non fu delusa! E Kaleb arrivò (""""Abo Atay!"""" lo avrebbe chiamato lei, """"Babbo Natale!""""), entrò con il rumore di un tuono leggero nella vita della piccola Anny. Precipitò giù dal cielo. Un """"Pataaapunf"""" e Kaleb rotolò di peso giù dal tetto! Lo vide camminare Anny! Batté forte le manine e sbuffò dalle guanciotte camminandogli incontro, felice, verso la porta bianca dell'ingresso. Kaleb, dall'aspetto così regale, col suo pelo rossastro, lucido e curato. I baffi sottili e trasparenti...""""" -
Il paese delle nuvole
Due donne e un uomo fuggono dall'Italia: Costanza, 28enne biologa veneziana, per le scarse possibilità nell'università e nella ricerca, Glykò, 35enne pasticciera napoletana, per il degrado dei rapporti umani, Livio, 38enne esperto di giardini, per la difficile accoglienza alla propria omosessualità. In Nuova Zelanda, nella pasticceria di Glykò ""1799"""", tra le due donne nascerà un'amicizia che crescerà al fuoco di rischiose avventure conseguenti alle scoperte della biologa. Anche Livio ne sarà pericolosamente coinvolto. Le avventure e i destini dei tre amici si concluderanno in Scozia in un progetto di vita che raggrupperà scienziati e artigiani nel segno di un'utopia concreta."" -
L' americano!
Funzione testamentaria della scrittura, espressione originaria del dominio, ordine della traccia e progressiva eliminazione del discorso approssimativo dall'ambito della ragione geometrica come movimento logico caratterizzante le fasi remote della crescita della civiltà. Non è necessario che il sistema di questi elementi decostruzionisti riesca ad esaurire le possibilità storiche della scrittura. I greci hanno attribuito alla lettera scritta una funzione differente rispetto all'ideografia che li ha preceduti. Una funzione che non sembra corretto ridurre ad una mera espressione del potere, né allo strumento per memorizzarne il palinsesto ideologico. -
Ottavio il timido
La sensibile timidezza di Ottavio cerca una via di riscatto ad una vita grigia condotta fra casa e azienda in deprimente solitudine. Gli piace scrivere, ma è mortificato dagli editori che gli bocciano tutto ciò che scrive. Gli piacciono le donne, ma è così impacciato che in loro presenza si paralizza. Suona la batteria in un gruppo rock, ma è un gruppo talmente scalcinato da non riuscire mai a trovare uno straccio di scrittura. È buono d'animo e ""di Sinistra"""", ma viene continuamente deluso dalla quotidianità e dalla politica. Solo in pensione riesce a coronare uno dei sogni della sua vita: avere una casa di proprietà. Ma subirà una dolorosa ingiustizia. Il finale amaro e surreale non riscatta la vita di un uomo ordinariamente speciale.""