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Ecce Deus. Delitti al Concilio di Nicea: le indagini di Celso Valerio Afro
Asia Minore, confini dell'impero Romano, 325 d.C. Omicidi eccellenti dalla crudeltà delirante e inspiegabile ossessionano la prefettura di Nicomedia. Le autorità locali, invischiate in preoccupazioni politiche e spionaggi burocratici, non trovano soluzioni. Dell'inchiesta viene allora incaricato Celso Valerio Afro, ex ufficiale romano oscuro e inquietante, un tempo brillante militare, ora uomo solitario, forse malato. Sullo sfondo, la situazione politica dell'impero all'alba del congresso di Nicea e di quei mutamenti che cambieranno per sempre la storia. -
Prima di Adamo
Scritto nel 1906, ""Before Adam"""" è un po' diverso dagli altri romanzi di London. Pur sempre un grandioso racconto d'avventura, la vicenda qui ruota attorno ai sogni di un ragazzo, sogni che coinvolgono i suoi ricordi ancestrali e la conoscenza della sua precedente esistenza come primate in epoca preistorica. La lotta per la sopravvivenza, le battaglie con le altre specie inferiori e superiori nel processo evolutivo, l'incapacità di parlare e quindi di ragionare compiutamente, la natura spietata e meravigliosa, perfino l'amore e i primi battiti sentimentali di ciò che siamo stati e che portiamo ancora racchiuso nei meandri genetici della nostra specie: Jack London ci trasporta in un appassionante viaggio nel passato più remoto."" -
La curiosità di Etienne MacGregor
Ideato come una raccolta di racconti, in questo romanzo a episodi Etienne MacGregor, un allegro londinese dal volto angelico, viene informato da uno studio di avvocati che lo zio è deceduto, lasciandogli un patrimonio di venticinquemila sterline. Etienne ne potrà entrare in possesso a condizione che risolva ciascuno dei tredici quesiti entro i sette giorni prestabiliti, altrimenti il denaro andrà al figlio del socio del defunto zio, Suan Chi Leaf. Etienne si renderà presto conto che la famiglia Leaf non si fermerà davanti a nulla per impedirgli di entrare in possesso della cospicua eredità. -
Il ponte rosso, menzogne cubane e altre storie
Storie che s'aggirano nei territori dell'amore e del sesso, uno dei fulcri del mito di Cuba sfacciata e ardente, languida e sfrenata, amara e allegra. La tragicomica pantomima del rapporto tra cubani e turisti, con le sue menzogne, i suoi slanci, le sue disperate follie. Ma anche il mondo dei marginali spinti ad attraversare il ponte rosso della violenza omicida da regole fatali e feroci, dal rum clandestino che brucia il senno, dalle contraddizioni di una vita perduta. Scritti tra gli anni '90 e oggi, i migliori racconti di uno scrittore che usa con pari abilità la concretezza e la fantasia. Con ""L'Universo visto dall'Avana"""" di Danilo Manera."" -
L' ultimo viaggio
Le lettere di Arthur Rimbaud disegnano la mappa dei viaggi dell'ultimo decennio di vita del poeta nelle inospitali terre d'Arabia e d'Africa bagnate dal Mar Rosso, raccontano la sua vera ""stagione all'inferno"""". Lasciata la Francia per una promettente attività commerciale per quanto esposta ai fallimenti, questo """"negoziante"""" (così Rimbaud diceva di sé), che misteriosamente aveva scelto il silenzio dopo una dissoluta giovinezza marcata da una folgorante produzione poetica, andrà incontro a uno straziante destino. Sfuggito ai pericoli che sempre minacciarono gli europei inoltratisi in territori spesso ignoti e ostili, l'infaticabile camminatore che fu Rimbaud sarà colpito da una grave malattia a una gamba. Tornato in Francia, a nulla valse l'amputazione dell'arto. Il dolore che nessun medicinale riuscì a lenire ci mostra un Rimbaud che fa dimenticare l'arrogante giovane poeta delle notti parigine. Gli scritti della sorella Isabelle sono l'accorata testimonianza dell'ultimo viaggio di questo enigmatico personaggio. L'immagine dell'avventuriero è frantumata dalle lettere di Arthur e dal racconto della sorella. Per ricostruire il volto autentico di un uomo che proprio con la disperazione dei suoi ultimi giorni mostra i limiti umani del suo mito. Anche per questo la vita di Rimbaud non cesserà di affascinarci."" -
Le pantere di Algeri
Siamo nel Seicento: il castello della bella contessa Ida di Santafiora viene assaltato dai pirati saraceni provenienti da Alaeri e che per la loro ferocia vengono chiamati ""pantere di Algeri"""". Aiutati da Zuleik Ben-Abad, un moro che la contessa tiene prigioniero e di cui è innamorata perdutamente, i pirati riescono a fare breccia e rapiscono la giovane contessa nonostante l'arrivo del barone suo promesso sposo. Aiutato da Testa di Ferro, il suo fedele servo, il barone va ad Algeri per vendicarsi di Zuleik e salvare la contessa. Per farlo dovrà affrontare mille avventure pericolose e combattere con i saraceni, spietati nei confronti degli infedeli."" -
Prima la Russia, poi il Tibet
In Russia, stretta nella morsa di una carestia, Lenin era appena morto, la dittatura di Stalin era all'inizio e il Grande Terrore doveva ancora iniziare. Preso il primo volo commerciale verso l'India, impiegandoci lo sbalorditivo tempo di sette giorni, Byron fu catapultato nei tumultuosi ultimi anni dell'impero anglo indiano. Ghandi era imprigionato, mentre rivolte e scontri tra Indù e Mussulmani erano all'ordine del giorno. Infine Byron penetrò nel Tibet, il paese proibito. Visitando ""la terra delle nevi"""" vide il Tibet com'era quando il Dalai Lama era ancora alloggiato a Palazzo del Potala, vent'anni prima dell'invasione cinese. Prima la Russia... Robert Byron si muove tra le antiche chiese russe, gli affreschi e le icone con l'animo dell'esploratore, scevro da luoghi comuni e itinerari prestabiliti che potrebbero condizionare il suo sguardo indagatore. ...poi il Tibet. Il secondo viaggio gli svelerà la bellezza arcana di un paese non ancora contaminato dalla Rivoluzione Industriale, dal """"virus delle macchine"""". Riunite in un solo volume le impressioni suscitate da questi due territori di confine, la cui diversità è un simbolo delle formidabili contraddizioni che fanno della vita del Ventesimo secolo un privilegio e un enigma."" -
Il sipario sui sogni
"Se lei sapesse che il nostro mondo e tutte le cose in esso contenute sono proiezioni provenienti da un livello di realtà al di là dello spazio e del tempo; e se sapesse che persone molto infelici possono ritrovare la felicità, spostandosi da un livello ad un altro, lei non le aiuterebbe?"""". Questo il quesito che si trova ad affrontare Frida Falk, psicoanalista junghiana, quando Magnus Ström le racconta dell'esistenza del Movimento Liberi Sognatori e la mette in contatto con quattro pazienti che hanno bisogno del suo aiuto per transitare da un livello di realtà all'altro. Quattro storie di perdita: una madre che ha perso una bambina, un anziano pittore privato della vista, un ragazzo transessuale orfano della propria identità e un profugo nigeriano, la cui capacità di vivere sembra essere annegata insieme ai suoi sventurati compagni di viaggio. Ma se trovare la felicità nei sogni equivalesse a perdere la vita? E se aiutare quattro persone a ritrovare ciò che hanno perduto significasse per Frida smarrire se stessa?" -
La pendola di Bartolo
Una piccola galleria di personaggi, di gente di paese che attraverso le loro storie personali e le loro avventure, talvolta tragicomiche, tra necessità, usi e costumi, norme di vita e di legge, e qualche pillola di Storia, ci raccontano l'Italietta popolare, dagli anni '30 a quelli della seconda guerra mondiale. L'Italia in cui ""vivere"""" sembrava lieve, quella dei """"treni che arrivano in orario"""", delle radio che entrano nelle case e nei caffè, delle riviste femminili con consigli e nuove idee per condurre la casa. Quella degli oratori in competizione con l'Opera Balilla, della tassa sul celibato, ma anche l'Italia delle speranze deluse da una dittatura che diventa sempre più esaltata e che la porterà alla rovina trascinandola nel gorgo di una guerra devastante. L'Italia che, nonostante tutto, ha forgiato le generazioni che la risolleveranno dalle macerie."" -
Tim, partitura a due voci
Un uomo intelligente e spregiudicato, che persegue i suoi scopi con fredda determinazione, e una ragazza seria e dolce, ma forse non abbastanza coraggiosa per vivere l'amore fino in fondo, alternano le loro voci per parlare di un giovanissimo artista, tanto geniale quanto fragile, che è il vero protagonista di una storia di successo e di tragedia. -
Il paziente scaduto e il sole di Mogadiscio
Napoli, 2016. Maurizio attende la morte in un reparto per lungodegenti. Mogadiscio, 1946. Il sole che splende sulla città è rovente, non lascia scampo. Il filo che lega queste due realtà così distanti è l'amore di Renata e Rino, un amore caparbio e ostinato che riesce ad attraversare e superare la distanza, l'incertezza economica e la malattia. In un dialogo senza veli con il suo migliore amico, Maurizio ripercorre le tappe fondamentali del rapporto dei suoi genitori. E soltanto parlando di questo amore riesce finalmente a riconciliarsi con la vita. -
Andrà tutto bene in poesia
La stesura di questa raccolta di poesie è avvenuta in periodo di lockdown (marzo-maggio 2020) dovuto al Covid-19. Il contenuto è una scia di sentimenti che la poetessa assorbe e vive nel corso di giorni definibili irreali. -
Tramonto, notte, alba e resurrezione
"Tramonto, notte, alba e Resurrezione"""" è una raccolta di poesie pensata per la prima volta nel 2008 e ritornata ad animare la fantasia dell'autore nel 2020. È un viaggio nella notte, racconto di una sofferenza personale e di una crisi collettiva. Ritrae l'ultimo decennio con immagini ora realiste, ora oniriche. Il percorso nella """"selva oscura"""" conduce però alla Resurrezione, alla rinascita, ad un nuovo inizio." -
Sole
Sofia, artista appassionata alla vita dallo sguardo mistico, tenta di capire quale sia il suo posto nel mondo e come riempire quel vuoto che si porta dentro. Tante anime sono a lei legate dal filo rosso del destino. È la storia di tre donne forti, di un'amicizia che supera il dolore e un amore che supera l'ordinario. -
Parlavo con me ma volevo che sentissi anche tu
"Parlavo con me, ma volevo che sentissi anche tu"""" è una raccolta di poesie composte nell'arco di circa cinque anni e proposte in ordine per la maggior parte cronologico. L'opera è nata da un'esigenza personale di confessare sulla carta emozioni e momenti particolari che hanno reso la quotidianità dell'autrice un percorso extra-ordinario." -
Di momenti, fotografie e pensieri erranti
"Di momenti, fotografie e pensieri erranti"""" unisce echi di bellezze, bisbigli notturni e riflessioni in attimi sospesi. L'assenza è protagonista, presenza ingombrante da cui non si sfugge, ed è l'assenza ad unire con un filo invisibile le quattro sezioni dell'opera, dove italiano e romanesco si mescolano in mezzo ai ricordi. Emerge così una mancanza di spazio, di un tempo scandito e soprattutto di un passato che non ritornerà." -
Dialoghi col nulla
Tra amare dissonanze disperse dal vento e lungo strade inesplorate, il poeta compie un viaggio sino ai limiti del nulla. E allora, nelle stanze desolate del banale, cessa il chiasso dei social network e scorrono luminosi torrenti di parole; nascono visioni oniriche e reali e, soprattutto, inedite riflessioni sugli aspetti decettivi della condizione umana. -
La casa sulla scalinata
Intrecciando sul filo dei ricordi realtà e fantasie, la protagonista ricrea con nostalgia la storia quasi secolare di una casa e della sua gente sullo sfondo di un’antica città destinata al declino. Nell’affollarsi dei personaggi spiccano le figure ancora ottocentesche della matriarca Giuseppina e delle sue figlie, donne libere che, ciascuna a proprio modo, osarono andare contro le convenzioni e forgiarsi il destino. -
Il novellone
"Una indimenticabile concentrazione di linguaggi e storie"""", scrive Donato Di Stasi a proposito di questo romanzo assai atipico. Il Novellone inizia con una boccacciana immersione nel mondo della fantasia, quando un mattino un gatto tigrato di un grigio sbiadito non passa più dietro alle solite inferriate e una figura l'attende spersa, abbandonata dall'amore. Un racconto epico, contundente, alla chanson de geste, con un umorismo e anacronismi continui, inseriti come cavalli di Troia. Si passa da papiri antichi a chiavette USB, sfilano nel teatro di carta rimatori di corte e rapper, nocchieri, studenti fuoricorso e gatti mammoni con qualcosa da dire." -
Moishele
Moishele è giovane quando i tedeschi invadono la Polonia e gli ebrei del villaggio dove vive vengono deportati. Riesce a evitare il destino degli altri grazie all'aiuto di Steiner, un amico di famiglia che lo nasconde in soffitta. Però si trova costretto a condividere questo spazio buio e angusto con Annuska, polacca che non esita a esprimere il proprio antisemitismo. Questo è solo il primo dei personaggi femminili che con le loro parole e azioni segneranno Moishele in questi anni di violenza, fuga e riflessione. L'autore restituisce, in una moltitudine di punti di vista, fatti che ha vissuto in prima persona, personaggi che forse non ha incontrato, ma a cui è in qualche modo passato accanto. Ma anche riflessioni su un capitolo della Storia che non deve essere messo a tacere.