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La rete dell'inganno
Il corpo dell'ingegner Poggi viene ritrovato in un fosso alla Magliana; ha il collo ricoperto di sangue ma i vestiti sono puliti. Greta Arcuri viene assalita da un uomo incappucciato mentre passeggia a Villa Borghese. Il mondo della tecnologia sta per essere travolto dal successo di una nuova app che comprometterà la privacy di milioni di utenti. Le vite di Mauro e Francesco, due giovani reporter, saranno sconvolte da questi eventi solo apparentemente sconnessi tra loro. Entrambi si troveranno catapultati in una realtà incomprensibile, governata da un misterioso burattinaio che dall'ombra sembra poter decidere i destini dei personaggi e dell'Italia intera. -
Ottobre fest
Primo ottobre. I lavoratori stagionali affollano il centro per l'impiego di Viareggio. Tra di loro ci sono anche Maikol e Roberta, giovani disillusi che aspettano l'occasione per migliorare la propria vita. Bastano due parole per far scoccare la scintilla dell'amore e il desiderio di essere artefici del proprio futuro. Pio Francesco, impiegato dell'ufficio disoccupazione e padre di famiglia, teme il prossimo arrivo dei navigator, soluzione moderna al problema della disoccupazione e, dietro la sua scrivania, medita una fuga metaforica dalla quotidianità. Il padre di Maikol, invece, è in pensione da un anno. Ricevuta la notizia del fidanzamento del figlio, scorge un piacevole risvolto nel suo allontanamento dal tetto paterno, e dopo quasi trent'anni decide di rinverdire l'amore coniugale. Tre storie contemporanee, tre amori peculiari si intrecciano e dialogano, leggeri come la pioggerella autunnale. -
Il figlio della foca. Celentano e Fantastico 1987
Ricordate la clamorosa edizione di Fantastico - popolarissimo varietà Rai del sabato sera - condotta nel 1987 da Adriano Celentano? Rammentate le gaffe, le pause, i predicozzi e le trovate spiazzanti e sconcertanti del Molleggiato? Avete già dimenticato le polemiche, i titoli sui giornali, gli editorialisti scatenati, i dirigenti della televisione pubblica terrorizzati, le vicende giudiziarie, le interrogazioni parlamentari? ""Il figlio della foca"""" racconta la storia del programma più pazzo, ingovernabile e sgangherato della tivù italiana. Una vicenda in cui compaiono, a vario titolo - oltre ovviamente all'ex ragazzo della via Gluck - Dario Fo, Umberto Eco, Little Steven, Franca Rame, Vittorio Feltri, Little Richard, Pippo Baudo, Giorgio Bocca, Comunione e Liberazione, Vasco Rossi, Walter Veltroni, Enzo Biagi, Enzo Jannacci e tanti altri. Un libro che parla, a suo modo, di un'epoca - quella del pentapartito, delle lottizzazioni, della televisione analogica, della dittatura del telecomando, della guerra degli ascolti tra la Rai e la Fininvest - lontana eppure vicinissima..."" -
Dove si nasconde la notte
Laura, giovane infermiera, sta vivendo un momento molto drammatico della sua vita privata quando, nel piccolo ospedale della capitale in cui lavora, è testimone di un'esperienza disturbante e ammaliante allo stesso tempo: un uomo si presenta al capezzale di una paziente in coma e sussurra al suo orecchio frasi criptiche e poetiche insieme. Alla ricerca delle proprie radici familiari e, contemporaneamente, dell'identità dell'uomo misterioso, grazie all'aiuto dello psichiatra Aldo Moldai, Laura scoprirà i manicomi prima della rivoluzione basagliana. Un microcosmo popolato da pazienti, suore, dottori e infermieri, le loro finte simpatie, le invidie sotterranee e le alleanze strategiche. Un viaggio nel passato, in un mondo di follia e profonda umanità, che porterà Laura a trovare le risposte alle sue domande, ma anche a una nuova consapevolezza di se stessa. Un romanzo sull'esclusione, sulla disumanizzazione della nostra società e sulle connessioni più profonde tra gli esseri umani. -
Viaggio nella mente di una terrorista
Fuggita dal suo gruppo terroristico di Vienna, Kate è inseguita fino a Pisa da un sicario che deve ucciderla. Non conosce niente di lui, tranne un vizio sadico che dovrà sperimentare di persona. A ordire l'intrigo per gelosia è Ruth, la giovane amante viennese di Kate. Nella ricerca del suo assassino, Kate incontrerà in un turbine di azioni personaggi eccentrici o maniaci: un giardiniere solitario, un ambiguo archeologo, un indiscreto portiere d'albergo, uno psichiatra aggressivo, un misterioso bambino, una piccola zingara che infine la denuncerà per abusi. Testimonieranno tutti contro di lei, ma a salvarla arriverà la stessa Ruth. Tutti gli eventi hanno due verità: una criminale, di follia e violenza, e una di inquietudine umana. Disperazione e amore. -
Tre problemi di fisica
La critica di alcuni elementi del metodo infinitesimale rende possibili modelli descrittivi idonei all'interpretazione convincente di fenomeni fisici rimasti indecifrati dall'epoca dei greci, se non con approssimazioni maldestre. Travi, stadere e soprattutto gli oscillatori armonici estendono la problematica relativa alle interazioni tra la massa e la gravità, altrimenti escluse, secondo il principio di equivalenza. -
Akkad il leone
In una terra prima del tempo, il giovane cacciatore Akkad si ritroverà a diventare un eroe, in virtù del suo coraggio e della sua abilità. Insieme ai compagni assegnatigli dal Caso, dovrà affrontare orrori indicibili e potenze al di là dell'umana comprensione. -
Sutura
Sutura è una raccolta di liriche divisa in due sezioni. Nella prima la ""storia"""" è illustrata da una pari alternanza di testi in italiano e in dialetto napoletano. Nella seconda sezione i componimenti italiani sono in numero maggiore rispetto a quelli in dialetto, e prevale una forma poetica più lunga (essa si apre e si chiude con due poemetti). Il volume termina con un catalogo di emblemi."" -
Credevo fosse la vita invece era il lattosio
Credevo fosse la vita invece era il lattosio è una raccolta poetica ispirata dalla ricerca del senso del quotidiano, dove la bellezza pare schiacciata dalla solitudine, dalla superficialità, dai vuoti e dalle partenze. Contro una società che fa sentire l'autore un estraneo, l'esaltazione dei sentimenti e la reminiscenza paiono le uniche armi per contrastare tale predatrice dell'anima. Prefazione di Fabio Minari. -
Il mondo chiuso
"Il mondo chiuso"""" è una raccolta di poesie che narra di lutti, animismo, panteismo, catarsi e redenzione. Nel perenne gioco di rimandi al chiuso universo della strofa poetica, si realizzano le mutazioni del linguaggio, le eclissi e le palingenesi dei mondi, i battiti della microstoria." -
Il tuo nome
Questa raccolta contiene poesie scritte tra il 2019 e il 2021. Il tema principale, forse l'unico - di certo il più trattato e il più importante - è l'amore e la successiva fine del rapporto. Due immagini tornano spesso e formano quasi un leitmotiv che resta sullo sfondo: il corpo, a significare la vicinanza, il vivere l'amore, la fisicità; e il nome, che identifica il ricordo, l'assenza, l'abbandono. -
Solo polvere
Allen trova finalmente il coraggio di lasciare la sua piccola isola scozzese e partire alla volta di Ladispoli, Italia, per cercare di realizzare il suo sogno, diventare sceneggiatore. Qui si invaghisce di Daniela, una donna affascinante e manipolatrice. Gli occhi di Allen assisteranno a situazioni difficili da gestire a causa della sua fragilità fisica e psicologica. Amore e paura si mescoleranno fino a creare una nebbia fitta entro cui il protagonista dovrà trovare uno spiraglio di luce per fare chiarezza sugli eventi che hanno sconvolto la sua vita. -
Quattro mani sulle ruote
«Le ""Mani"""" sono le nostre quattro mani che si alternano spingendo la mia carrozzina durante tutta una vita, sono mani che si conoscono, che si fidano e si affidano le une alle altre, mentre le """"Ruote"""" girano macinando chilometri, incontrando volti, intrecciando vite e lasciando sul selciato vittorie e sconfitte, lacrime e sorrisi che non possiamo che raccontare.»"" -
Tracce d'eternità
Sei idee, sei storie, sei mondi. Un uomo capace di comunicare con persone lontane nello spazio o nel tempo; una creatura sovrumana e il suo percorso di lotta ascetica; un Fantasma dell'Opera post-moderno; una storia d'amore e ossessione; una rivisitazione cyberpunk di un famoso supereroe; un racconto sul tema amore e morte rivisitato in maniera inconsueta. Cosa avranno in comune? -
Malachite
Il titolo Malachite prefigura una molteplicità di significati e di sfumature nel campo semantico del verde. Tale significante adombra in chi scrive, attraverso il greco e il latino, una ridondanza, l'unione di mali e dolori ('mala' più 'Achos', addirittura uno degli spiriti del dolore e della sofferenza) o in alternativa il rimedio ai mali (considerando 'akos', da cui anche il termine 'panacea'). L'ipotesi del primo significato risulta vanificata dalle proprietà apotropaiche e taumaturgiche del minerale, il cui unico valore etimologico attendibile rimanda alla malva e quindi alle foglie del rimedio naturale. La malachite, seppur contemplando problemi e dolori, si pone come cura. Essa è simbolo delle sfumature, degli ossimori, delle anfibolie, che del resto la poesia ha l'ardire di evocare a parole. Sia la malachite sia la poesia esistono in relazione alla bellezza, alla trasformazione e, in definitiva, alla bellezza della rigenerazione, della rinascita interiore. -
Greed
Un custode notturno con un dramma familiare, un operaio con il vizio del gioco, una dirigente insoddisfatta, un venditore privo di scrupoli e un nuovissimo reality show. Quattro esistenze profondamente diverse, ma con un obiettivo in comune: cambiare per sempre il proprio destino. Un'inaspettata opportunità di riscatto che si trasforma nel quarto cerchio dell'Inferno dantesco, dove tutto è avvolto da una tensione crescente, placata solo alla fine da una rivelazione inaspettata. Un gioco sadico e agghiacciante, ma terribilmente attuale. -
Per campi e per spiagge, viaggio in Bretagna
In un avvincente diario di viaggio scritto a due mani, i giovani intellettuali Gustave Flaubert e Maxime du Camp si servono del loro diverso talento per immortalare una ""France profonde"""" già in via di dissolvimento. Il prodotto è una ricchissima fonte di curiosità e suggestioni certamente capace di attirare sulle loro orme anche il viaggiatore del XXI secolo."" -
Teatro da tasca
Dodici testi, tredici autori, oltre due secoli di teatro francese: l’atto unico, forma spesso tenuta ai margini della drammaturgia, torna in questo volume a prendere il posto che merita. Da mero intermezzo o riempitivo per soirée troppo brevi, il dramma “da tasca” si trasforma (in mano a drammaturghi come Marivaux, Verne o Maeterlinck) in occasione per sperimentare, stupire, divertire. I testi qui inclusi, perlopiù introvabili nelle biblioteche e sui palcoscenici italiani, non solo propongono un profilo alternativo della drammaturgia francese, dal Seicento di Regnard al Novecento di Giraudoux, ma sono anche un’occasione concreta per allargare il repertorio fruibile dallo spettatore contemporaneo. A completare questo volume, ideato e curato a quattro mani da Albino Crovetto e Stefano Serri, un ricco apparato iconografico e una galleria di ritratti degli autori tradotti, per meglio testimoniare i tentativi di stringere l’inesauribile vitalità del teatro nella brevità dell’atto unico. -
Yuruparí. I flauti dell'anaconda celeste
Un avventuroso percorso tra le selve, i fiumi, i personaggi e i miti del Vaupés colombiano, riserva di biodiversità, remoto lembo d'Amazzonia dove risuona il maestoso rito dei flauti di palma che è la più intensa danza della memoria indigena. Dagli avamposti di frontiera fino alle cascate di Yuruparí, l'autore segue in canoa le tracce dell'esploratore italiano Ermanno Stradelli e impara a ogni approdo dagli indigeni, dai bambini che disegnano spiriti o dagli sciamani-giaguari. Scopre così il loro universo: l'anaconda ancestrale da cui discendono i popoli tucani, la sapienza ecologica nell'abitare una natura possente e delicata e la difesa orgogliosa di un modo di vivere minacciato dalla storia dei bianchi, fatta di caucciù e cocaina, vangeli e cartucce. -
Racconti amazzonici
L'acqua, il vento, gli alberi e il cielo. Un mondo di erbe magiche, esseri mitici protettori degli animali, spiriti malvagi, anaconde e giaguari, cacciatori avidi e prosperi amori nella città incantata dei delfini rosa sul fondo del fiume. Un'ispirazione personale garbata e attenta, che si fonda sull'ascolto rispettoso delle storie narrate dalle popolazioni amazzoniche, intrise della visione indigena e meticcia, insieme schietta e animista, concreta e fantasiosa. Nella selva tutti gli esseri, animati e inanimati, sono uniti da una rete di incroci, equilibri e scambi. Anche l'uomo è parte di questo flusso molteplice, collettivo, profondo, che ignora le frontiere. Così una saggezza ancestrale ci avverte che quel che facciamo alla natura lo facciamo a noi stessi e ai nostri sogni.