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Revival religioso, relativismo, populismo. Opportunità o sfide per la democrazia?
Il volume propone una riflessione sui due fenomeni che, negli ultimi anni, hanno caratterizzato il contesto all'interno del quale si attivano e si concludono le dinamiche politiche e i processi di legittimazione dei sistemi democratici. Il primo fenomeno riguarda la rivendicazione di un ruolo pubblico da parte delle religioni organizzate. Il secondo viene ricondotto sotto la generica etichetta del populismo. Società post-secolare e populismo appaiono fenomeni distinti ma convergenti nel contestare, in tutto o in parte, i fondamenti e le caratteristiche costitutive della democrazia liberale, in particolare i principi di laicità e neutralità dello stato, la centralità dell'autonomia individuale, l'istituto della rappresentanza politica, i processi di legittimazione del potere statuale. L'analisi delle implicazioni che emergono dalla presunta conformazione post-secolare della società si snoda attraverso tre differenti percorsi: quello che esamina la natura e il fondamento dei valori nel quadro della contrapposizione fra soggettivismo e oggettivismo; quello del rapporto fra politica e religione nella cornice tracciata dal pluralismo liberal-democratico, quello sul ruolo della religione nel processo di integrazione politica europea. -
Le maschere e gli specchi. Identità e differenze tra omologazione, eterogeneità, osmosi e complessità
Il volume offre una riflessione su identità e differenze, tematica infinita e per questo affascinante. Per far ciò si parte dai miti antichi perché là si trovano i simboli che tutt'oggi in Occidente ci portiamo dietro, e i temi fondamentali dell'identità sono là espressi con un fascino che ha una grande forza di suggestione. Il discorso prosegue in modo interdisciplinare e integrato sulla identità personale nella Prima parte, e su quella collettiva, sociale, culturale nella Seconda, nella quale si fa riferimento piuttosto a testi di letteratura o di carattere narrativo, e anche a film. Il testo, interdisciplinare e scorrevole, spazia in molti settori delle discipline umanistiche e non presenta un approccio specialistico, né vuole essere legato a una specifica scuola di pensiero: si intende comunicare piuttosto il senso della complessità della questione e della ricchezza delle problematiche coinvolte, fornendo gli strumenti perché il lettore si formi una propria idea. -
Cooperazione transfrontaliera e reti tra imprese. Innovazione e sviluppo nell'Insubria
Il volume presenta i risultati di un progetto di ricerca-formazione-azione che ha cercato di interpretare il futuro dell'economia dell'Insubria, sia rispetto al suo posizionamento tra le aree metropolitane di Milano e di Zurigo che rispetto alle tendenze del sistema economico internazionale. Il progetto è partito dallo studio della struttura produttiva e delle sue evoluzioni e dall'analisi dei fabbisogni delle imprese e dei sistemi produttivi locali e si è basato sulla partecipazione attiva di imprese, organizzazioni ed istituzioni locali per l'avvio di pratiche collaborative transfrontaliere. Il libro discute le specificità dei sistemi economici dell'area transfrontaliera italo-svizzera, i vincoli e le opportunità di sviluppo e innovazione. Parallelamente, fa emergere la rilevanza del livello ""transfrontaliero"""" per comprendere le sfide e le opportunità, ma anche per sensibilizzare e mobilitare gli attori locali nella costruzione di un'interpretazione condivisa e in un processo di trasformazione coerente e sostenibile dell'economia e della società locale attraverso progetti imprenditoriali ed azioni collettive. Alcune delle attività intraprese e delle prime azioni avviate hanno creato entusiasmo tra gli imprenditori e hanno fatto emergere nuove idee ed ipotesi di strategie comuni sulle quali si potrà lavorare nei prossimi anni."" -
Ascoltare il silenzio. Manuale di sociologia della comunicazione
La comunicazione ha bisogno del silenzio, almeno quanto della parola. In una società in cui tutti parlano, tutti tentano di esprimersi sovrapponendo la propria voce a quella degli altri e in cui gli stimoli dei soggetti emittenti si moltiplicano spesso senza raggiungere i destinatari del messaggio il rischio dell'incomunicabilità cresce a dismisura. Perché la comunicazione vada a segno c'è bisogno di ascolto, riflessione e solo successivamente di una risposta. In una parola, c'è bisogno di silenzio. Anche il silenzio è messaggio. Il silenzio è una pausa significante nel processo comunicazionale. Consente di ascoltare. L'ascolto è l'elemento più importante nello scambio comunicazionale, vero ""file recorder"""" del Logos, stanza di compensazione tra le """"emergenze"""" quotidiane, le identità messe in discussione e le risposte comunicazionali alla complessità. Saper ascoltare consente di mettere insieme i dati necessari a poter comunicare. Da queste considerazioni si sviluppa il ragionamento dell'autore, che a quattro anni di distanza dal precedente volume """"Il Messaggio Narciso"""", mette a disposizione degli studenti un nuovo manuale di sociologia della comunicazione. Nel testo vengono esposti e analizzati i principali aspetti della materia, dalle teorie e dai modelli di comunicazione delineati nel Novecento alla svolta che le applicazioni del web hanno impresso a dinamiche sociali consolidate nel tempo."" -
Francesco De Sarlo. Dalla psicologia alla filosofia
La figura di Francesco De Sarlo si pone nel contesto storiografico della cultura contemporanea, nella sua duplice appartenenza sia alla storia della filosofia che alla storia della psicologia. L'analisi del suo pensiero non può prescindere dal prendere in esame anche i primi anni della sua produzione, relativi al periodo che va dalla sua laurea in medicina nell'Ateneo di Napoli, nel 1887, fino al conseguimento della libera docenza in filosofia teoretica, nel 1897. Si tratta degli anni in cui nel filosofo toscano si delinea quella che l'autrice indica come la ""svolta"""", che lo porta ad insegnare Filosofia teoretica nell'Istituto di Studi Superiori di Firenze, nel medesimo Ateneo dove apre il laboratorio di psicologia sperimentale nel 1900. De Sarlo rimane a Firenze sino al 1934, anno in cui si trova costretto a rinunciare alla cattedra, tenuta per oltre trent'anni, pur di non giurare fedeltà al regime fascista. Il De Sarlo giovane (così come il De Sarlo maturo) si muoverà sempre tra filosofia e psicologia, nel rispetto di una filosofia che intende confrontarsi con le scienze naturali e, quindi, con la psicologia sperimentale; nella maturità, egli applicherà i risultati dei suoi esperimenti e della sua speculazione anche agli ambiti più sociali e pratici dell'esistenza umana."" -
Corpo a corpo. Dialoghi e conflitti nella contemporaneità
Può essere ricercato un comune sentire morale che coinvolga anche chi si professa ateo? Si possono individuare un senso condiviso dei valori più alti e un modello universale da seguire? Ci sono elementi che legano tra di loro i diversi culti? Può esistere quindi un autentico dialogo interreligioso? E qual è il ruolo del logos e della ragione nella comunicazione e nel dialogo tra le diverse religioni? Mauro Miccio, docente di sociologia della comunicazione nella facoltà di scienze politiche di Roma Tre, con questo nuovo lavoro intende offrire delle risposte possibili ad alcuni di questi interrogativi. Riprendendo nel titolo la felice intuizione di Franco Ferrarotti, il volume vuole offrire un contributo scientifico e culturale alla comprensione e all'approfondimento del dialogo interreligioso, esplorato non solo lungo le diverse declinazioni del monoteismo ma anche attraverso il continuum tra Occidente e Oriente, interrogandosi, in particolare, sulla sua possibile trasformazione ed evoluzione in una forma consolidata di comunicazione tra identità forti e chiarendo l'origine religiosa della comunicazione stessa. -
Shareholder activism. Azionisti, investitori istituzionali e hedge fund
Negli ultimi anni si è assistito a una forte crescita dello shareholder activism, o attivismo degli azionisti, sia negli Stati Uniti sia in Europa. In prima battuta, si potrebbe definire l'attivismo degli azionisti come l'intervento di uno o più azionisti esterni al gruppo di controllo dell'impresa con l'obiettivo di modificare le politiche e strategie aziendali adottate dal management della stessa. Il volume, confrontandosi costantemente con il dato empirico e la letteratura internazionale, analizza il ruolo dello shareholder activism per determinare il suo contributo alla creazione di valore per le imprese. L'attivismo basato sull'acquisto di partecipazioni rilevanti, specie da parte di investitori privi di conflitti di interessi e con forti incentivi a massimizzare il valore come gli hedge fund, crea ricchezza sia per gli azionisti delle società target sia per l'attivista stesso. La creazione di valore è maggiore per le campagne attiviste che si pongono obiettivi di natura economico-finanziaria, come distribuzione di maggiori dividendi, ristrutturazione e vendita della società. Obiettivi legati alla corporate governance creano, invece, meno valore. -
Il lungo viaggio della cicogna
Il lungo viaggio della cicogna inizia molti anni prima del concepimento con la lenta maturazione dei centri che controlleranno la procreazione, situati nel sistema nervoso centrale, e in due ghiandole endocrine: ipotalamo e ipofisi, situate nella base del cervello. All'epoca della pubertà da queste strutture partono segnali che attivano la fertilità di donna e uomo; ma nella donna la capacità di concepire ha precisi limiti di tempo: avviene soltanto nelle poche ore che seguono l'ovulazione e durante i 30-35 anni tra la pubertà e il fisiologico termine del periodo fertile, la menopausa. Per ogni programma procreativo esiste una stretta correlazione tra le probabilità di concepimento e il tempo dedicato ad ottenerlo ma non tutte le coppie che lo desiderano riescono ad avere un figlio; una coppia su dieci infatti presenta problemi di infertilità, riconducibili a difetti presenti sia nella donna che nell'uomo. Scritto con un linguaggio semplice e chiaro, il libro illustra i principali aspetti di questo importante capitolo di medicina sociale riportando le recenti acquisizioni tecniche e le più accreditate valutazioni di argomenti controversi. Concludono il testo le risposte dell'autore alle più frequenti domande sui temi trattati. -
Capire l'altro. Piccoli racconti per fare memoria sociale
Il concetto di identità collettiva esercita grande forza suggestiva sul singolo: da un lato ne favorisce l'inserimento in una comunità, dall'altro può condizionarne lo sviluppo come individuo e come cittadino. L'autore propone studi di caso, basati su interviste approfondite con giovani tiratori scelti (gli Schützen) nel 1997 e dodici anni dopo. Egli rilegge con i soggetti intervistati il concetto di Heimat, ossia la percezione di appartenenza a un microcosmo culturale che trae fascino e compattezza dalla diversità propria dei tirolesi dell'Alto Adige. Da questa ricerca longitudinale, che in talune parti si legge come un romanzo, emergono aspetti complessi di un'identità ritenuta di primo acchito stretta, difensiva e in parte intollerante, della quale l'autore lascia intravedere lo spessore emotivo-affettivo, i radicalismi e le aperture, optando per una pedagogia aperta e in grado di confrontarsi con i giovani ad altezza d'occhio. -
Udire la voce degli dei. L'esperienza del gruppo voci
La storia che questo libro si propone di raccontare comincia in Olanda, negli anni Ottanta. A innescare l'intreccio fu Pasty Hage, una paziente psichiatrica tormentata dalle voci. Queste voci, aggressive, minacciose, cessarono di costituire un problema quando la signora Hage ebbe la ventura di imbattersi nel libro di Julian Jaynes, L'origine della coscienza e il crollo della mente bicamerale. In questo ponderoso volume, l'autore afferma che ciò che oggi chiamiamo coscienza sia un costrutto relativamente recente. Prima di allora gli uomini orientavano il proprio agire guidati dalla voce degli dei, che udivano direttamente nella loro mente. Questo era il modo naturale di prendere decisioni degli eroi dell'antica Grecia, cantati da Omero nell'Iliade. Le vestigia di questa mente primordiale - prosegue Jaynes - si possono rinvenire ancora oggi nelle persone, che come Hage, odono le voci. Forte di questo sapere, Pasty Hage ebbe l'opportunità di dare alla propria differenza un significato nobile: come gli eroi dell'antica Grecia, anche lei aveva il privilegio di udire la voce degli dei. La condivisione con altri pazienti di questo sapere diede il via alla nascita del movimento degli Uditori di voci. Di questo vasto movimento - con alcuni importanti distinguo - è parte anche il Gruppo Voci di Settimo torinese, seguendo le cui vicende approdiamo alla fine della nostra narrazione. -
Musica pratica. Scuole di ieri e di domani
Il volume fa il punto sull'istruzione musicale pratica in Italia recuperandone la storia recente e comparandola con quella di alcuni paesi esteri. Si descrivono le buone prassi più significative e una in particolare, che si è sviluppata in Valle d'Aosta negli ultimi dieci anni. La chiave di lettura individua e valorizza gli impianti organizzativi e le scelte didattiche ispirate da principii nuovi, che vedono nella musica un linguaggio accessibile a tutti, radicato nella vita di ogni uomo, capace di dare respiro e forma a emozioni e affetti, di meticciare culture e accorciare le distanze tra le diversità. Da una parte ci s'interroga sul ruolo e il valore degli insegnamenti accademici, dall'altra s'identificano le modalità di apprendimento in uso nei contesti informali, tra chi si occupa di musica popolare, per immaginare un futuro delle scuole di musica nel quali sia possibile conciliare la coltivazione delle eccellenze con un'offerta didattica e metodologica inclusiva, aperta e accessibile. Tutti possono vivere esperienze collettive di pratica musicale e apprezzare il senso di cooperazione e di unità che si esercita, nel contempo ciascuno può ritrovarsi e coltivare la propria vocazione con le qualità innate di cui dispone senza doversi isolare in un olimpo dorato con pochi altri eletti. -
Pensarsi psicologo pediatrico. Modelli, percorsi e strategie di una formazione
"Pensare"""" e """"pensarsi"""" psicologo pediatrico rappresenta, nel nostro territorio nazionale, una vera e propria sfida, nella misura in cui si tratta di fare riferimento ad una figura professionale innovativa, ad un able to/for che """"dialoghi"""" con il proprio essere psicologo. Pertanto, il percorso formativo proposto ha voluto prendere in carico l'esigenza di andare oltre la rappresentazione consolidata di uno psicologo che """"adatta"""" il proprio bagaglio formativo e le proprie competenze alla specificità dei contesti della cura in area pediatrica, sia ospedalieri che territoriali e domiciliari, per pensare ad una figura professionale con uno specifico profilo di competenze, di funzioni e compiti; questa la sfida che il testo ha voluto """"cavalcare"""" e che chiama in causa piani e livelli diversi. Intanto, il piano professionale del singolo psicologo, per il quale si tratta di ridefinire la propria identità professionale per poter pensare e agire da psicologo pediatrico; ma la sfida attiene, anche, ad un piano sociale e culturale, nella misura in cui parlare di una formazione specifica per lo psicologo pediatrico implica che si riconosca alla psicologia pediatrica una propria autonomia epistemologico-procedurale. Il testo presenta un percorso formativo in Psicologia pediatrica sperimentato attraverso un Master universitario di II livello realizzato all'interno dell'ateneo di Palermo." -
Casi di comunicazione d'impresa. Progetti dell'executive master relazioni pubbliche 2010
Questo libro rappresenta una raccolta di spunti operativi, di esempi pratici, di linee guida utili per coloro che svolgono già la professione di comunicatori oppure per gli studenti che vogliono capire come funziona la pratica professionale quotidiana. Nei progetti descritti la comunicazione ricopre un ruolo importante per il successo e lo sviluppo delle imprese. Gli autori sono i partecipanti dell'ottava edizione dell'Executive Master in Relazioni Pubbliche d'Impresa, un percorso formativo di alta specializzazione per professionisti che dopo anni di esperienza intendono affinare le loro competenze tornando sui banchi dell.università. L'Executive Master in Relazioni Pubbliche d.Impresa (www.master.rpimpresa.it) è organizzato dalla Scuola di Comunicazione IULM in partnership con la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (FERPI), l'Associazione Italiana delle agenzie di Relazioni Pubbliche a servizio completo (ASSOREL) e con grandi imprese nazionali e internazionali ed è rivolto ai professionisti che operano nel settore delle relazioni pubbliche e della comunicazione di imprese, enti e agenzie. -
Attilio da Empoli (1904-1948). Un economista partecipe del suo tempo
Attilio da Empoli (1904-48) è stato uno dei pochi economisti italiani di rilevanza internazionale della prima metà del secolo scorso. Ha trattato temi fondamentali dell'economia politica e della scienza delle finanze. Particolarmente negli scritti di teoria dell'impresa e dei mercati, da Empoli si collocava sulla frontiera della ricerca economica, che si stava interrogando sulle difficoltà della teoria marshalliana della concorrenza e dell'equilibrio di lungo periodo. Il suo particolare approccio alla teoria della concorrenza, che enfatizzava le discontinuità tecnologiche e le indivisibilità, è stato precorritore di approcci che sarebbero divenuti attuali solo nel secondo dopoguerra, dopo la sua immatura scomparsa. L'Università di Bari, nella quale Attilio da Empoli iniziò la sua carriera accademica, organizzò, in occasione del centenario della nascita, un convegno internazionale che consentì una completa rivisitazione sia del suo lavoro teorico sia delle altre attività nelle quali fu impegnato, in particolare come membro del parlamento e nelle tre guerre cui partecipò. Il volume raccoglie i contributi presentati al convegno da Luigi De Rosa, Antonio Maria Fusco, Massimo Di Matteo, Jan Keppler, Catia Eliana Gentilucci, Richard Wagner, Jürgen Backhaus, Domenicantonio Fausto, Nino Luciani, Arrigo Opocher, Piero Bini, Mario Di Napoli, Antonio Magliulo, Giuseppe Conti, Domenico da Empoli, Gilberto Muraro. -
Etica delle imprese e dei consumatori. Atti del Premio Vincenzo Dona, voce dei consumatori 2010
L'etica è un concetto antico che da sempre accompagna l'esistenza dell'uomo. Oggi l'osservazione di certi fenomeni nella realtà circostante suggerisce un ripensamento di questo concetto come nuovo protagonista della vita sociale ed economica. Ma cos'è l'etica dal punto di osservazione dei consumatori? E quanto sa essere etico il consumatore stesso quando perdona la scorrettezza, tollera l'abuso e viene meno al dovere di fare scelte consapevoli? In tutte queste occasioni si comporta da gigante nano ed è cattivo sovrano di se stesso. La giornata di convegno in occasione della cerimonia di consegna del Premio ""Vincenzo Dona, voce dei consumatori"""" per il 2010 è dedicata proprio al tema """"etica delle imprese e dei consumatori"""". Questo libro raccoglie, insieme alla tesi di laurea vincitrice del Concorso bandito tra le università italiane, gli interventi di Massimiliano Dona, Segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori, di Mario Monti, Presidente dell'Università Bocconi (già Commissario europeo per la concorrenza), di Stefano Zamagni, Professore di Economia politica presso l.Alma Mater Studiorum di Bologna ed anche di Antonio Catricalà, di Giuseppe Di Taranto, Piero Gnudi, Raffaele Guariniello, Sebastiano Maffettone e Corrado Passera."" -
Dangerous ideas-Idee pericolose. Come trasformare il pensiero provocatorio nella risorsa più preziosa
La creatività è ormai una pallida e scontata imitazione di se stessa. Il nostro cervello ci inganna illudendoci di essere creativi, mentre in realtà non lo siamo. Abbiamo potenzialità assai superiori a quanto possiamo credere, ma il rischio che il pensiero rassicurante le congeli è più alto di quanto possiamo immaginare. Questo libro ad alto contenuto provocatorio sostiene che la creatività deve sforzarsi di diventare pericolosa. Questo è il livello che gli anticonformisti di vero successo hanno raggiunto, ed è a questo stadio che si giunge al vero cambiamento, radicale e rivoluzionario. Questa è la creatività che non si fa imbrigliare da PowerPoints, che sovverte lo status quo. Pensare pericolosamente non comporta solo di produrre idee, ma di cambiare il mondo. Questo libro, scritto da uno dei più pericolosi pensatori nel mondo del business, vi mostra come arrivarci. -
Il mercato della carne bovina. Rapporto 2011
La decima edizione del Rapporto sul mercato della carne bovina, curato dall'Osservatorio sul Mercato dei Prodotti Zootecnici, in collaborazione con l'AIA (Associazione Italiana Allevatori), si propone come strumento di conoscenza del comparto della carne bovina a supporto di coloro che, a diverso titolo - si tratti di istituzioni pubbliche, organizzazioni professionali, strutture associative, operatori d'impresa e studiosi - sono chiamati a contribuire al suo funzionamento. La pluriennale e qualificata tradizione, che l'Osservatorio può vantare nell'ambito delle analisi di settore, costituisce la garanzia di un robusto rigore scientifico associato ad una maggiore concretezza ed aderenza ai problemi più vivi di un comparto, quello delle carni bovine, che è uno dei più complessi ed articolati del settore agroalimentare nazionale. L'impostazione dello studio prevede che esso non si limiti ad una semplice elencazione dei fatti di mercato; esso rappresenta, piuttosto, un'analisi dell'intera filiera produttiva, arricchita con un'analisi economico-finanziaria delle principali imprese del comparto, e fornisce delle chiavi di interpretazione che, a partire dal comportamento dei singoli operatori, considerano gli effetti dello scenario internazionale e delle politiche comunitarie di settore, per arrivare ad una sintesi compiuta del funzionamento del sistema nazionale. -
Programmi per la ricerca qualitativa. Guida pratica all'uso di ATLAS.ti e MAXQDA
Il volume intende offrire una descrizione dei due software per l'analisi qualitativa assistita da computer, atlas.ti e maxqda, mettendoli a confronto e offrendo al contempo una guida facile e completa per il loro utilizzo, in alternativa o in aggiunta ai corposi manuali ufficiali in lingua inglese. Nella prima parte del testo, dopo avere descritto il dibattito e l'evoluzione sugli approcci più rappresentati nel panorama della ricerca qualitativa (Grounded theory classica e costruttivista, Situational analysis, analisi narrative, Thematic field analysis), vengono chiariti e definiti i contorni dei programmi a supporto delle analisi qualitative con una progressiva focalizzazione sulle più recenti opzioni metodologiche e tecniche. Nella seconda parte, i principali passaggi teorico-metodologici vengono tradotti in guida operativa: studenti e laureandi, ma anche docenti e ricercatori troveranno risposte alle più urgenti domande sulle opzioni e soluzioni tecniche, sempre corredate da esempi e risultati di ricerche. Lo sviluppo del testo guida attraverso le fasi e le procedure delle analisi qualitative toccando sia gli aspetti tecnici e operativi sia le questioni di ordine teorico-metodologico. Considerando la ricerca come un processo in divenire, nella parte conclusiva del volume si chiariscono le potenzialità di questi strumenti per la progettazione di disegni di ricerca di tipo integrato (""mixed methods"""") fra approcci qualitativi e quantitativi."" -
Devianza e disuguaglianza di genere
La possibilità di analizzare più in profondità la condizione sociale femminile è stata perseguita volgendo lo sguardo anche alla devianza, attraverso alcune ""finestre"""" aperte su fenomeni sociali - prostituzione, terrorismo internazionale, organizzazioni criminali, alcolismo - nell'ambito dei quali il genere può prestarsi a essere utilizzato come variabile indipendente, in grado di giocare un ruolo fondamentale. Considerare tali fenomeni sociali consente di ampliare l'orizzonte di studio, onde meglio comprendere se e quali stereotipi, pregiudizi e ostacoli segnino il cammino delle donne, calcando il solco delle disuguaglianze. Si è scelto di strutturare il volume in due parti: la prima relativa alle disuguaglianze di genere, la seconda alla devianza di genere, sulla scorta della presunzione della loro complementarietà, in quanto ognuna funzionale all.altra. Minimo comune denominatore è, dunque, il tentativo di approfondire i termini di vulnerabilità sociale vissuta al femminile e quanto tale vulnerabilità condizioni le opportunità sociali, con esiti che possono ricondurre al campo della devianza."" -
Le culture dell'Europa, l'Europa della cultura
Il volume approfondisce il rapporto tra Europa e cultura, cogliendo lo spunto dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Con l'espressione culture dell'Europa si fa riferimento al riemergere, coesistere e rafforzarsi delle diverse identità culturali e linguistiche regionali e locali in Europa. Con Europa della cultura ci riferiamo invece all'aspetto verticale, di ""valore aggiunto"""" della dimensione culturale europea. Vengono posti in evidenza la difficile ricerca ed identificazione del """"retaggio culturale comune"""" dei popoli europei, il valore aggiunto che l.Europa della cultura può dare alla conservazione e salvaguardia del patrimonio culturale, e le sue ricadute sul piano delle relazioni economiche internazionali. Decisivo diventa il rapporto tra Europa della cultura e cittadinanza europea. Può sul lungo periodo la seconda sopravvivere nella estrema rarefazione/indeterminatezza della prima?""