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Coltivare interesse
Al di là del mero tornaconto individuale, l'""inter-esse"""" richiama l'orizzonte di """"ciò che ci sta a cuore"""" (l'essere-tra): un """"nostro"""" che eccede la somma delle parti, oltre le frontiere bloccate del """"mio"""" e del """"tuo"""". In tale prospettiva si tratta di sostituire una logica di esclusione - che preferisce un individualismo finalizzato al solo profitto a una dimensione disinteressata del vivere insieme - con una logica di tipo inclusivo - orientata alla fioritura piena dell'inter-esse come condizione di possibilità del bene comune e della cura della felicità pubblica. Gli interventi di Luigino Bruni, Michele Colasanto, Giovanni Grandi e Francesco Viola illustrano percorsi antropologici, economici, filosofici e sociali in cui il riconoscimento della legittimità degli interessi individuali possa armonizzarsi con la riscoperta dell'inter-esse nella sua polifonia semantica: non la somma di bisogni individuali ma ciò che li ricomprende a un livello più alto; non lo spazio neutro dell'utile ma ciò che riconosce nuova dignità a quanto è comune."" -
Psicodinamica dei pattern di attaccamento in età adulta e adolescenza. L'Adult Attachment Projective Picture System
L'Adult Attachment Projective Picture System (AAP) è uno strumento ideato da Carol George e Malcom West per l'assessment del pattern di attaccamento in età adulta e in adolescenza. È una misura basata sulla presentazione di un set di immagini che richiamano aspetti chiave della teoria dell'attaccamento. La standardizzazione della somministrazione, del sistema di codifica e le buone caratteristiche psicometriche consentono il suo utilizzo sia in ambito di ricerca sia in ambito clinico. Può essere annoverato anche tra i performance based personality test. Il volume è articolato in una prima parte che descrive lo strumento. La seconda parte è invece dedicata all'applicazione clinica dell'AAP in svariati ambiti diagnostici, quali l'assessment individuale, familiare, istituzionale e di valutazione dell'intervento, con l'intento di evidenziare come questo strumento non solo fornisca la classificazione del pattern di attaccamento, ma permetta la costruzione di profili di funzionamento dell'individuo. L'AAP appare quindi come uno strumento applicabile anche in ambito clinico, che può fornire utili spunti per completare il processo diagnostico individuale, per comprendere aspetti sintomatici del bambino alla luce del pattern di attaccamento dei genitori, per pensare agli obbiettivi terapeutici e infine per valutare alcuni aspetti dell'esito degli stessi. L'ultima parte del volume è dedicata a come si apprende l'AAP. -
Noi dopo di noi. Accogliere, rigenerare, restituire: nella società, nell'educazione, nel lavoro
Nell'epoca del ""presente continuo"""", pensare al dopo di noi ha il sapore di una provocazione. Perché dovremmo distrarci dal """"qui e ora"""", dal """"tutto e subito""""? D'altro canto, è un pensare generativo, perché è proprio questo """"dopo"""" che ci obbliga """"ora"""" a metterci alla prova, interrogandoci sul nostro agire e sull'impronta che lasceremo nella politica e nell'educazione, nell'ambiente e nella società civile, nell'economia e nel lavoro. Non possiamo rimandare la valutazione delle conseguenze delle nostre azioni per modificare atteggiamenti e comportamenti, assumendo decisioni che vadano """"oltre il momento"""". Come responsabili delle comunità in cui viviamo, come genitori e educatori, come imprenditori, manager e lavoratori pensare al dopo di noi ci spinge a farci eredità, lasciando tracce che altri possano percorrere e un solco che altri possano piantare. Il volume raccoglie riflessioni multidisciplinari, proposte ed esperienze su queste articolate dimensioni, sollecitando ciascuno - nelle diverse responsabilità - a prendere in cura il """"testo"""" ricevuto dal passato per preparare la pagina bianca del domani. In che modo? Senza preoccuparsi di predefinire in tutti gli aspetti la progettazione, motivati piuttosto ad avviare processi. Senza lasciarsi guidare dalla vana volontà di non avere debiti con chi ci ha preceduto, ma con la serena consapevolezza di essere responsabili nei confronti di chi viene dopo."" -
Facciamo i... conti! La narrazione come modello per trasformare il sociale
Facciamo i... conti! è un'intenzione, è un'ingiunzione esclamativa ad affrontare le questioni spinose, un bisogno riflessivo di fermarsi e fare il punto, una necessità di valutare le risorse e le disponibilità anche economiche. Un libro che si rivolge al mondo del sociale e a tutte le professionalità che vi sono impegnate: dirigenti, educatori, psicologi, assistenti sociali, medici... Il soggetto è l'organizzazione sociale che non vuole essere semplificata e identificata come gruppo unico, ma come realtà complessa nel suo operare con e dentro il territorio e quindi ""gruppo di gruppi"""". Il testo si misura con la sfida nuova e urgente del sociale di legittimarsi, non solo come espressione di """"un fare"""", ma come luogo di incontro e contaminazione generativa fra teoria e prassi. Il gruppo è l'elemento metodologico centrale attorno al quale si sviluppa la proposta, intendendolo al contempo come strumento, ma soprattutto come modo di guardare, pensare e progettare, in una parola veicolo per comprendere la complessità e la ricchezza del sociale. Facciamo... i conti! è soprattutto il raccontarsi, come azione e relazione, dove la narrazione si delinea come modello in grado di generare nuove storie condivise e nuove possibilità di sviluppo."" -
Fede, mercato, utopia. Modelli di società tra economia e religione (XVI-XXI)
La crisi contemporanea spinge a riflettere sul nesso tra etica ed economia. Da qui muove la convinzione che la prospettiva storica possa da un lato evidenziare la natura dei nodi irrisolti che hanno segnato tale relazione nella storia dell'Occidente, e dall'altro illuminare percorsi alternativi, strade non battute, sentieri interrotti. Il dialogo a più voci presentato in questo volume rifiuta di ridurre la religione a pura dimensione sociale, senza la necessaria attenzione per gli specifici aspetti teologici e dottrinali, e allo stesso tempo rileva i limiti dello studiare l'economia scissa dalle convinzioni etiche degli individui. Ancor più, tale dialogo sembra penetrare sino in fondo il legame inscindibile tra la dimensione dell'etica e quella dell'economia, svelando come quest'ultima non sia mai solo il frutto di calcoli, computi o analisi tecniche, ma sia sempre un esito prodotto entro un quadro morale e politico, in cui i presupposti intorno alla natura della convivenza civile e i modi di concepire il progresso della società plasmano spesso le conclusioni (cosiddette) neutrali degli esperti e degli scienziati economici. Scritti di: Pietro Adamo, Manuela Albertone, Eleonora Belligni, Cecilia Carnino, Ersilia Francesca, Marie Lauricella, Marta Margotti, Adele Monaci Castagno, Maria Luisa Pesante, Gianfranco Ragona, Mohamed Wazif. -
Conoscenza, formazione e progetto di vita. Metodi e prospettive per l'inclusione universitaria
Il volume nasce dal Convegno Internazionale ""L'Università Roma Tre per l'inclusione: formazione continua e progetto di vita"""" svoltosi a Milano, il 7 ottobre 2015, nell'ambito degli eventi culturali di Expo-Salute, accolto nelle iniziative del Consiglio Regionale di Regione Lombardia e dal Presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali. I saggi affrontano, tra l'altro, il tema dell'inclusione delle persone maggiormente vulnerabili ma che, non di meno, hanno il diritto di avere risposte alle loro fondamentali esigenze di crescita intellettuale e di opportunità sociale e individuale, in quanto dimensioni imprescindibili del loro Progetto di vita. I contributi tematici proposti nel testo hanno una duplice finalità: quella di voler essere un'occasione di riflessione interdisciplinare e di confronto internazionale sulle Best Practices e quella di far conoscere le numerose iniziative che l'Università degli Studi Roma Tre ha messo in campo fin dalla sua fondazione, più di venti anni fa, per l'inclusione degli studenti disabili. Il volume è rivolto a insegnanti, insegnanti di sostegno, educatori, psicologi, assistenti sociali, terapisti della riabilitazione e a quanti a vario titolo svolgono il proprio ruolo in contesti culturali, formativi e sociali."" -
Pro-cycling territory. Il contributo del ciclismo professionistico agli studi urbani e territoriali
Nel corso degli ultimi anni, la bicicletta e i molteplici fenomeni urbani e territoriali legati al suo uso, come mezzo per la mobilità quotidiana e come prodotto di design, sono divenuti oggetto di una rinnovata attenzione da parte di una pluralità di settori disciplinari del mondo universitario, in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Ciò è accaduto e continua ad accadere in virtù della concomitanza di fattori diversi: gli investimenti istituzionali in progetti e politiche per la mobilità sostenibile; la crescente e diffusa sensibilità dei cittadini verso i temi ambientali e i temi del benessere fisico; il radicamento di nuove domande di abitabilità degli spazi urbani; l'affermazione di molteplici forme partecipative di cycling advocacy espresse dalla società civile; il palesarsi di nuove opportunità di sviluppo locale attraverso la costruzione di 'eventi' e progetti legati al cicloturismo e, più in generale, al turismo 'lento' e sostenibile. Entro questo quadro vasto, articolato e interessante, poca attenzione è stata fino a oggi prestata a uno dei fenomeni territoriali, legati alla bicicletta, più complessi e di più lunga durata: le grandi competizioni del ciclismo (Tour de France, Giro d'Italia, ecc.), sport tra i più amati e seguiti dal grande pubblico internazionale. Oggi come un secolo fa. Questo libro prova a indagare il contributo che il ciclismo professionistico e le sue corse possono offrire al campo disciplinare degli studi urbani e territoriali. -
Crescere con la mindfulness. Guida per bambini (e adulti) sotto pressione
I bambini di oggi sono più che mai coinvolti in una molteplicità di impegni e pressioni. Ma anche loro, alla fine, possono sentire il peso delle sfide della quotidianità. Quando è eccessivo, cercano di sfuggirne ed evitano di mettersi in gioco, trovando rifugio in un atteggiamento apatico, abulico, rassegnato. Altre volte la tensione si trasforma in rabbia, ansia, tristezza, paura. In un mondo che corre, avvicinare i bambini alla mindfulness può regalare (a loro ma anche ai genitori) un tempo prezioso di genuina e gioiosa vitalità. La mindfulness è la capacità di essere consapevoli del momento presente con un atteggiamento interiore amorevole, grato, aperto a tutto ciò che accade dentro e fuori di noi. Potenzia quindi la capacità di apprezzare le cose della vita e di farne esperienza in un modo più diretto. In una parola, fa sperimentare l'impagabile gusto di ""essere"""", piuttosto che di """"fare"""". Con questo libro imparerete ad avvicinare i bambini di età compresa tra i quattro e i dodici anni alla consapevolezza. I vantaggi saranno molti: i bambini riusciranno pian piano a capirsi, ad ascoltarsi, a comunicare, a rispettare se stessi e gli altri... Il risultato? Meno ansia, più attenzione, più intelligenza emotiva. Nel libro vengono illustrati percorsi ed esercizi di mindfulness per l'infanzia, da sperimentare assieme ai genitori, agli insegnanti, o in piccolo gruppo. Le schede e i disegni sono un ausilio utile e di facile utilizzo sia a casa che a scuola."" -
Superstudenti. Come potenziare la capacità di apprendimento e i talenti dei ragazzi
Vuoi aiutare i ragazzi a imparare di più con meno fatica? Vuoi supportarli nel gestire al meglio le emozioni e ritrovare la motivazione? Vuoi trasformare la loro esperienza scolastica nel miglior alleato per diventare adulti sicuri e tenaci? Questo libro è dedicato a insegnanti e genitori e ti svela come poter essere il miglior supporto per i ragazzi non solo dal punto di vista delle tecniche di studio che lo porteranno rapidamente a migliori risultati e minore stress, ma anche per potenziarne talenti e abilità che gli saranno utili per il resto della vita. Gli autori, integrando le rispettive competenze e dopo aver sperimentato il loro approccio con migliaia di studenti, ti guideranno nel trasferire ai ragazzi: le più efficaci tecniche di studio, di memorizzazione e le mappe mentali. Tali tecniche, diversamente dal metodo tradizionale, consentono di mantenersi sempre altamente concentrati e performanti durante l'apprendimento, sia a casa che a scuola; le migliori metodologie per potenziare i talenti dei ragazzi (capacità di organizzarsi, sicurezza interiore, motivazione, tenacia, responsabilità, autonomia...). -
Tutela, sicurezza e governo del territorio in Italia negli anni del centro-sinistra
"Governare la modernità"""" fu uno dei tratti portanti del centro-sinistra. Ruolo attivo dello Stato, programmazione, gestione del territorio e del tessuto urbano, una diversa sensibilità nei riguardi dei beni artistico-culturali, ambientali e delle conseguenze della """"grande trasformazione"""" su di essi, furono alcuni degli aspetti di questa stagione. Il volume tratteggia un panorama d'insieme sulle politiche ambientali, di tutela e gestione dei beni culturali e su quelle territoriali ed urbanistiche in una fase densa di suggestioni contraddistinta da un peculiare e sotto molti aspetti irripetibile dibattito che cercò di conciliare istanze ideali e visioni di ampio respiro con le esigenze della gestione del quotidiano. Ne scaturisce una ricerca a più voci e da diversi approcci metodologici che, di riflesso, fornisce anche originali chiavi di lettura proprio sul centro-sinistra e, più in generale, sulla """"cultura delle riforme"""" italiana durante e dopo il boom." -
Il Pilastro. Storia di una periferia nella Bologna del dopoguerra
Il Villaggio del Pilastro - questa la sua denominazione «ufficiale» - è un complesso di edilizia pubblica sorto negli anni '60 all'estrema periferia nord-orientale di Bologna. Appartenente dal punto di vista amministrativo al quartiere San Donato, il Pilastro fu costruito grazie a un'intesa tra il locale Istituto Autonomo Case Popolari e il Comune di Bologna per soddisfare la domanda di alloggi generata dall'immigrazione degli anni '50 e '60. Il Pilastro è stato rappresentato, spesso in maniera stereotipata, come un quartiere degradato, «meridionale» e pericoloso. In sostanza, un'«anomalia» rispetto all'immagine di Bologna negli anni '60-'70, realtà valorizzata anche all'estero come un virtuoso modello di amministrazione cittadina. Sulla base di una documentazione in gran parte inedita, il volume ricostruisce la storia del Pilastro agganciando la vicenda locale ad alcune questioni cruciali del dopoguerra, come gli effetti del «miracolo economico », la continuità tra fascismo e Repubblica nelle scelte in materia di pianificazione urbanistica, le politiche nazionali e locali di edilizia pubblica, le forme di mobilitazione dei cittadini nelle stagioni dei «movimenti », la mobilità sociale e l'evoluzione demografica e «geografica» della società italiana. Rifuggendo sia le strettoie interpretative del binomio periferia-degrado, che quelle apologetiche o vittimiste del quartiere «ghetto», inteso come «confino» volontariamente pianificato per i ceti emarginati, il volume adotta inoltre una prospettiva temporale e spaziale volutamente ampia, che collega la vicenda del Pilastro ai processi di costruzione delle periferie urbane a partire dall'800 e, più in generale, al ciclo evolutivo delle città italiane dall'Unità ad oggi. -
Pedagogia dell'oratorio. Criticità e prospettive educative
L'oratorio si presenta tanto come luogo storico, quanto come contesto attuale; luogo confessionale, privato, eppure con valenza sociale e pubblica. In queste intersezioni esso gioca, ancora oggi, la sua presenza e il suo ruolo educativo. Riconosciuto come contesto con un'identità forte e radicata nel tempo, è però soggetto ai cambiamenti economici, politici, culturali della nostra epoca e, proprio per questo, necessita di sostegni e attenzioni per mostrarsi ai territori in mutamento come ""ancora significativo"""". Questo lavoro nasce dunque dal desiderio di parlare, in ambito laico, di oratorio, assumendo una prospettiva pedagogica, riconoscendone la valenza educativa, le potenzialità formative, le fatiche e criticità, come pure le possibilità trasformative e di interazione con la società e i territori attuali. Si è provato a sottolineare la complessità della realtà oratoriana, privilegiando una prospettiva milanese, ma tentando di offrire uno sguardo allargato alla realtà italiana. Un'altra prospettiva che si è tentato di adottare è quella del genere, utile categoria d'analisi poiché costitutivo delle relazioni sociali, che inevitabilmente abitano anche l'oratorio, influenzato dal contesto sociale più ampio. Il genere crea significati e determina apprendimenti e differenze, è un concetto che permette di """"fare ponte"""" tra l'oratorio e la società, tra gli individui e gli ambienti socio-relazionali che questi abitano."" -
Traiettorie «underground» della formazione. Sentieri pedagogici nelle storie di vita degli adolescenti omosessuali
Sedici ragazzi omosessuali, tra i diciassette e i diciannove anni, hanno scelto, con coraggio, di condividere il racconto della loro storia di vita in riferimento a un tema particolarmente rilevante per loro: quello della sessualità. Così facendo, i protagonisti delle storie raccolte hanno offerto materiale per una ricerca pedagogica, situata in un contesto ben determinato, che nasce dalla necessità di interrogarsi circa il ruolo e le opportunità educative che il Sistema Formativo Integrato, in cui gli adolescenti omosessuali sono quotidianamente immersi, offre (e nega) al delicato processo di costruzione della loro identità. Attraverso un dispositivo metodologico di matrice qualitativa, narrativa e costruttivista, a partire dai dati emersi dalle autobiografie, la ricerca ha tratteggiato percorsi, sfumato confini, incrociato luoghi tipici di ogni adolescenza (come la famiglia, la scuola o lo sport) ma ha anche portato alla luce non luoghi specifici di quelle omosessuali (come le associazioni e il variegato mondo di internet), disegnando, ogni volta, traiettorie personali e particolari, che hanno evidenziato cruciali questioni di interesse pedagogico. Il volume infatti si propone l'obiettivo di offrire su un piano più generale alcune riflessioni sul tema del rapporto tra educazione e omosessualità, rivolgendosi e chiamando in causa tutti coloro, dai genitori agli insegnanti che, a vario titolo, si trovano a ricoprire un ruolo educativo nei confronti degli adolescenti e riconoscono il difficile compito di accompagnarli nel loro percorso di soggettivazione dell'identità. Ma si rivolge e chiama in causa anche chi, in maniera più informale, si trova ad attraversare analoghi percorsi di vita, caratterizzati da una sorta di ""invisibilità"""", culturale, sociale, educativa."" -
Costruire la cultura della convivenza. Alexander Langer educatore
Europarlamentare dei Verdi, giornalista, pacifista, ecologista e insegnante, Alexander Langer (1946 -1995) ha saputo anticipare tematiche che negli anni sono diventate sempre più cruciali, come la pace, la convivenza tra i popoli e la tutela ambientale, avendo la cura di collocarle all'interno di una prospettiva ampia e globale. Il presente volume, dopo aver delineato le tappe fondamentali della vita dell'autore, cerca di raccoglierne l'eredità sulle tematiche principali del suo impegno intellettuale e politico (ecologia, pacifismo da un lato, convivenza interetnica e interculturale dall'altro) evidenziando la loro complementarietà in vista di un futuro più equo e pacifico. Un punto di forza del testo è l'analisi pedagogica dell'agire di Langer. Nel contributo, infatti, si percorrono due filoni dell'azione educativa dell'autore: il Langer insegnante di liceo scientifico, narrato soprattutto attraverso le testimonianze di colleghi e alunni che hanno avuto il privilegio di incontrarlo durante gli anni di insegnamento a Roma (1975-1978), e il Langer ""pedagogista"""" che ha saputo conferire alla sua azione politica una forte valenza educativa. L'educazione, intesa nel senso più alto del termine, ha accompagnato l'autore per l'intera esistenza, che può essere letta come una grande azione educativa compiuta fra le persone e per le persone in favore di un'idea di esistenza umana più giusta, come una continua riflessione per scopi socialmente importanti."" -
La bottega dei genitori. Di tutto e di più sui nostri figli
Non esistono i cattivi genitori. Al più, quelli pasticcioni. Ma, a riflettere su se stessi e formandosi al più difficile mestiere del mondo, tutti possono diventare competenti. Aiutando i figli a farsi creatori della propria esistenza, persone ""libere"""" capaci di guardarsi dentro e di amarsi per ciò che sono. Non replicanti di stili genitoriali e nemmeno destinatari di """"eredità"""" malmesse e disfunzionali. Tale è l'orizzonte di questo """"libretto"""". Il lettore che sceglierà di addentrarsi ne """"La bottega dei genitori"""" si troverà a muoversi in un ambiente fatto talora di penombre e dai contorni incerti e sfumati, come buona parte di questo presente. Confrontandosi con se stesso e con la propria storia personale, con le esperienze affettive vissute o soltanto fantasticate, con le scelte praticate o subìte, con la complessità e la diversità di ciascun figlio. Perché i figli divengano adulti, e nel minor tempo possibile. O comunque nei tempi opportuni. Ma perché tutto questo si realizzi occorre che i genitori, a loro volta e per primi, siano adulti. E che lo Stato e la Chiesa lavorino per questo obiettivo."" -
Conoscere l'autismo. Teorie, casi clinici, storie di vita
L'autismo costituisce oggi uno degli argomenti di studio e di ricerca più impegnativi, ma anche più affascinanti in campo clinico, scientifico e anche umanistico. La peculiarità dell'autismo, la sua essenza patologica, risiede nella sua significativa forma di disabilità, una disabilità in primo luogo sul versante della comunicazione e dell'interazione sociale. Il testo, da un punto di vista pedagogico e didattico, si pone come una valida introduzione allo studio dell'autismo, rivolgendosi al mondo delle famiglie, della scuola e di tutti gli educatori e operatori interessati ad accostarsi alla conoscenza di questa sindrome. Di particolare interesse nella parte finale è una ricerca sui genitori di persone con autismo, per restituirci di tale spettro di disturbi una visione scientifica ma anche il più possibile umana. -
Il tutor. Funzione, attività e competenze
Sempre più spesso agli insegnanti viene richiesto di svolgere la funzione di tutor. Perché la figura del tutor nella scuola sta assumendo una visibilità sempre maggiore? Quale apporto l'insegnante-tutor può dare alla formazione degli studenti o dei neo-assunti all'interno di un sistema universitario e professionale che si ispira all'alternanza tra teoria e pratica, tra luoghi formativi differenti? Quali sono le attività che possono caratterizzare il suo agire e consentire l'identificazione di una particolare postura? In che modo un insegnante diviene tutor e quale impatto ha questa nuova funzione sul suo ruolo? Il testo affronta tali domande avvalendosi, da un lato di differenti prospettive teoriche, dall'altro della riflessione sull'esperienza effettuata dagli insegnanti, per comprendere come avviene lo sviluppo professionale e quale ruolo possa avere il tutor nel facilitarlo. Dall'analisi emergono alcuni snodi che identificano l'agire di questa particolare figura tutoriale. Il primo è lo spazio d'azione condiviso, ovvero ""la pratica"""", nel quale i saperi di colui che conosce il mestiere si confrontano con quelli di colui che muove i primi passi. La sfida da affrontare è quella di comprendere la natura profonda della pratica professionale, che è sia individuale, sia collettivamente definita, prodotto di una cultura che ha dato origine a formati pedagogici, routines, linguaggi. Il secondo snodo è il """"riconoscere"""" l'altro, attribuirgli un valore e un potere d'agire, potenziandone così il cammino verso la definizione di un'identità professionale. Il terzo snodo è """"l'accompagnamento"""", postura fondamentale di chi """"cammina con... per andare verso... al ritmo dell'altro"""". Proprio questa accezione consente di assegnare un significato specifico alla relazione di aiuto, di sostegno, che si instaura tra accompagnatore e accompagnato. Questi tre snodi attraversano, in modo ricorsivo, le pagine del testo, talora per descriverli, per ricavarne indicazioni operative utili nei percorsi di formazione in pre-service o di induction, e riferimenti utili a interpretare la dimensione tutoriale. La ricchezza dei significati tratti dalle teorie e da due percorsi di ricerca-formazione che hanno coinvolto un ricercatore e centinaia di docenti tutor che operano nella scuola, ha permesso di identificare il """"reale ambito d'azione"""" del tutor, insieme alle problematiche e alle potenzialità formative, anche per il tutor stesso."" -
Urban micro-design. Tecnologie integrate, adattabilità e qualità degli spazi pubblici
Le potenzialità di fruizione degli spazi urbani aperti delineano oggi scenari connotati da evoluzione e instabilità: la crescente necessità di luoghi per attività collettive, la riconfigurazione degli spazi rispetto ai nuovi ruoli e valori urbani, i profili di utilizzo diversificato, le iniziative spontanee richiedono una rinnovata attenzione alla capacità adattiva dei luoghi e alla possibilità di integrare nuove tecnologie e infrastrutture. Le azioni che modificano gli spazi aperti oscillano oggi tra una progettualità top-down e iniziative spontanee delle comunità locali (bottom-up), la cui combinazione genera stimolo alla trasformazione puntuale e diffusa degli spazi non costruiti della città, e al tempo stesso rafforza le relazioni e il senso di affezione ai luoghi. Il testo propone indirizzi operativi per azioni di 'agopuntura' urbana e tecnologie per la riqualificazione e il riuso adattivo degli spazi aperti, individuando soluzioni sostenibili e innovative a sostegno della loro valorizzazione. -
L' endocrinologo 2.0. Criticità, sviluppi, prospettive
Oltre alla ricerca di informazioni e all'interazione digitale tra pazienti, la web society ha innescato profondi processi di innovazione organizzativa. Infatti, piattaforme digitali, fascicolo sanitario elettronico e sistemi informativi/informatici stanno rendendo la professione medica necessariamente digitale. In più, anche la pratica clinica, grazie alle enormi moli di dati e alle inedite possibilità di quantificazione, si è modificata ed è divenuta sempre meno ""arte"""" e sempre più """"tecnica"""" evidence-based. In altri termini, il web e la professione medica sono sempre più legate e la digitalizzazione - a prescindere dalle singole preferenze - si profila come il destino di gran parte dell'assistenzarnsanitaria. In questo contesto, si è deciso di rilevare gli effetti, le aspettative e le necessità formative che ruotano attorno all'utilizzo di internet da parte degli endocrinologi. La ricerca si è basata su un esaustivo questionario a cui hanno risposto centinaia di endocrinologi afferenti all'AME: un campione robustissimo e altamente rappresentativo. Le dimensioni indagate sono state: la formazione e l'aggiornamento professionale nel web 2.0; l'utilizzo di internet nella professione di endocrinologo; internet e gli endocrinologi nel rapporto con le istituzioni sanitarie; il rapporto con il paziente 2.0 e con le app per la salute. Ne emerge, sebbene sia impossibile sintetizzare, il ritratto di una professione dinamica e sensibile alle innovazioni, con alcune aree di possibili miglioramenti. Una professione che comunque è del tutto disponibile a mettersi in gioco nell'arena senza confini della web society."" -
Il marketing territoriale dell'Italia che non ti aspetti. Come vendere i luoghi magici fuori dai circuiti turistici commerciali
Come rendere competitiva una destinazione turistica in un mercato che si sta trasformando continuamente? L'obiettivo di questo volume è proprio quello di indagare il sistema turistico italiano in un'ottica nuova. Ciò che risulta fondamentale oggi è la componente emozionale del turismo, e su questa è necessario lavorare per rendere le mete nazionali altamente competitive a livello mondiale. L'offerta turistica in Italia è estremamente differenziata, specie per gli elementi di carattere storico-culturale che costituiscono la principale motivazione di viaggio fornita dai turisti. Il nostro territorio rappresenta un prodotto turistico in continua evoluzione e questo testo vuole mettere in evidenza l'importanza di un approccio strategicamente emozionale per farlo funzionare. Soltanto un'attenta analisi, infatti, può permettere di capire se la destinazione dispone realmente di una vocazione turistica. Un corretto piano di marketing territoriale può aprire la strada a un percorso di vera trasformazione del panorama italiano. Il volume vuole guidare le aziende turistiche alla comprensione dell'importanza dell'attività di Destination Management, orientata a tradurre le risorse presenti sul territorio in elementi di attrazione per il turista. Risulta oramai necessario sviluppare reti che coinvolgano e mettano insieme gli operatori di piccoli territori, fonte di ricchezza inestimabile per il nostro Paese.